18 July, 2024
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La Regione Sardegna introduce le ferie solidali nell’amministrazione centrale, negli enti e nelle agenzie. Uno strumento innovativo fondato su un rapporto di aiuto e collaborazione operosa e proficua tra persone che condividono lo stesso lavoro. Tutti i dipendenti regionali possono cedere a titolo gratuito i riposi e le ferie da loro maturati ai colleghi che si trovino in particolari condizioni. L’importante novità scaturisce dalla circolare con cui l’assessorato al Personale dà piena attuazione all’accordo sottoscritto con le organizzazioni sindacali.
Le ferie possono essere cedute al collega che abbia necessità di fruirne per assistere un familiare fino al secondo grado o convivente, affetto da gravi patologie. Le disposizioni nazionali limitano invece la possibilità di beneficiare del “regalo” al caso in cui sia necessario assistere figli minori che per le particolari condizioni di salute abbiano bisogno di cure costanti. Energie positive per la Regione.
«E’ un’iniziativa di grande significato – spiega l’assessore regionale degli Affari Generali e Personale Filippo Spanu – voluta e promossa dalla Giunta a cui la struttura dell’assessorato ha dato corso con l’intesa sottoscritta con i sindacati e con la successiva circolare applicativa firmata dalla Direttrice del Personale Maria Giuseppina Medde. Le ferie solidali mettono in moto energie positive in tutto l’apparato amministrativo. I lavoratori che mettono in pratica i valori della solidarietà e dell’altruismo sono anche lavoratori pronti a far fronte in modo serio e responsabile ai loro compiti. Questo atto di generosità rafforza il senso di comune appartenenza a un’istituzione che assicura servizi fondamentali ai cittadini. E’ anche una risposta alle critiche, non sempre fondate, indirizzate ai dipendenti della pubblica amministrazione regionale.» 
Il lavoratore, che riceve l’atto di solidarietà, deve aver esaurito tutte le ferie e gli istituti disponibili per far fronte alla delicata situazione familiare.
Le ferie cedibili sono quelle non obbligatorie per legge, ossia quelle eccedenti rispetto alle quattro settimane all’anno previste dal decreto legislativo dell’8 aprile 2003 (n. 66). La relativa istanza deve essere inoltrata alla Direzione dell’assessorato del Personale attraverso l’ufficio di appartenenza. Gli uffici, i dipendenti e le organizzazioni sindacali possono segnalare alla stessa Direzione casi meritevoli di attenzione.
La sottoscrizione dell’intesa non comporta maggiori oneri finanziari per l’Amministrazione: nel caso venissero cedute ferie a favore di lavoratori di categorie o livelli retributivi superiori si procederà a rideterminare la quota ferie ceduta in modo da non incrementare la spesa.
La normativa ha come modello la legge “Mathys”, adottata in Francia in via definitiva dal Senato nel 2014, per ricordare il piccolo Mathys, affetto da tumore e morto nel 2012. I colleghi regalarono al padre tutti i giorni di ferie arretrati per consentirgli di trascorrere più tempo possibile con il bambino.
In Italia la legge che prevede la possibilità di “regalare” le ferie è in vigore dal 24 settembre del 2015.

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Oggi l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci, sarà per l’intera giornata nel Nuorese, ad avviare due tavoli istituzionali all’interno della strategia di programmazione territoriale. A mezza mattina a Bitti, nella sala convegni Ex giudice di pace, prenderà il via il tavolo istituzionale della Unione dei Comuni del Montalbo per il progetto di valorizzazione dell’Area di rilevanza strategica “Parco di Tepilora”, fortemente voluto dalle comunità locali. Alle 16.00, nella Biblioteca comunale di Oliena, sarà avviato il tavolo della Comunità Montana Nuorese Gennargentu Supramonte Barbagia per il progetto di valorizzazione dell’area di rilevanza strategica “Su Suercone”.

In entrambi i casi, i tavoli saranno allargati al partenariato socio-economico. Irrinunciabile, secondo la filosofia alla base della programmazione territoriale, la presenza di imprenditori locali che partecipino ai progetti di sviluppo presentati dai Comuni. Dunque programmazione territoriale, ma non solo. I tavoli che saranno avviati domani si affiancano a una serie di altri interventi dedicati proprio alle zone interne: la Snai, Strategia nazionale per le aree interne, che oltre a finanziare il progetto Alta Marmilla ormai in dirittura d’arrivo finanzierà anche il Gennargentu-Mandrolisai, “ripescato” grazie al pressing della Giunta sul Governo nazionale, con circa 8 milioni di euro ciascuno; il Piano di rilancio del Nuorese, in capo all’assessore degli Affari Generali, Filippo Spanu, che la scorsa settimana ha nuovamente incontrato la Cabina di Regia, con i primi 15 progetti già pronti per il finanziamento su cui entro aprile deve pronunciarsi il gruppo tecnico interassessoriale e che entro maggio saranno operativi (su altre 13 idee progettuali la procedura di valutazione deve concludersi entro luglio). Il Piano, da 55 milioni, procede nel pieno rispetto del cronoprogramma concordato per favorire, in sintonia con le vocazioni storiche e le singole specificità, lo sviluppo integrato di un territorio, come quello del Nuorese, pesantemente colpito dalla crisi economica e sociale. E ancora, interventi per la città di Nuoro e per l’Area Vasta e ipotesi di fiscalità di vantaggio su cui verranno avviati appositi tavoli di confronto e approfondimento per individuare le soluzioni operative.

«Crediamo fortemente nelle potenzialità delle zone interne, perché da questi territori può venire una forza enorme: qui c’è una forte identità, ci sono prodotti e risorse unici al mondo, agroalimentare ma anche ambiente, artigianato, arte e cultura – dice Raffaele Paci -. Proprio la globalizzazione, se ben giocata, può essere per queste zone una possibilità molto importante, grazie a una domanda di turismo da parte di milioni di persone che vogliono diversificazione. Noi, con le nostre aree interne, possiamo offrire tutto questo se non stiamo isolati in piccoli gruppi ma stiamo assieme e uniamo le forze. Su questa convinzione si snodano tutti i nostri interventi nelle aree interne: chiediamo ai territori di elaborare progetti concentrandosi sui loro punti di forza e la Regione, da parte sua, li accompagna e finanzia. Le zone interne sono una ricchezza e una risorsa da valorizzare per creare quelle condizioni di sviluppo e lavoro che mettano anche i giovani nelle condizioni di poter restare. Verso questo obiettivo – conclude l’assessore regionale della Programmazione e del Bilancio – l’impegno dell’intera Giunta resta massimo.»

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato numerosi provvedimenti in materia di agricoltura. Su proposta dell’assessore Pierluigi Caria l’esecutivo ha votato il via libera all’affidamento diretto all’Agenzia Laore Sardegna per la realizzazione delle attività di informazione sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 previste dalla Misura 1, con il trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, e dalla sottomisura 1.2, con il Sostegno ad attività dimostrative ed azioni di informazione. Con la delibera si è quindi approvato il Programma di attività per le azioni di informazione rivolte agli addetti del settore agricolo, alimentare, forestale, ai detentori di aree forestali, alle piccole e medie imprese operanti nelle zone rurali e altri beneficiari delle Misure del PSR. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, la Giunta ha inoltre approvato la modifica delle direttive in materia di riconoscimento, controllo, sospensione e revoca delle Organizzazioni di produttori (OP) non ortofrutta, già esistenti e riconosciute. La delibera, al fine di consentire di portare a conclusione i processi di aggregazione durante tutta l’annualità in corso, modifica il termine di scadenza da “entro febbraio 2017” a “entro dicembre 2017” per i controlli sui requisiti che devono avere le Organizzazioni di produttori, soprattutto in riferimento al valore della produzione commercializzata, da effettuare sull’ultimo bilancio d’esercizio chiuso dall’OP stessa. L’Esecutivo, infine, ha nominato la Commissione esaminatrice del Corso per Operatori pratici di fecondazione artificiale sulla specie bovina. Il corso, autorizzato dall’assessorato ed organizzato dall’Unione operatori di fecondazione artificiale animale (UOFFAA) con sede a Pavia, si è tenuto fra dicembre 2016 e marzo 2017 a Bortigali.

Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato due delibere in materia di programmazione unitaria dei fondi 2014-2020. Oltre a rafforzare il Nucleo di Valutazione e la Rete per la valutazione, è stato deciso di predisporre un nuovo modello di governance della programmazione unitaria, con l’attuazione del monitoraggio e l’implementazione degli strumenti per la Pianificazione strategica, finanziaria e delle performance.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’Esecutivo ha dato mandato al direttore generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia di garantire l’attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 34/2016, la quale prescrive la pubblicazione di un Avviso rivolto agli organismi di diritto pubblico istituiti da Comuni o Province per lo svolgimento temporaneo delle attività individuate dalla convenzione Regione-ATI IFRAS. Con una deliberazione del 21 marzo scorso, la Giunta ha approvato il catalogo degli interventi ritenuti ammissibili.

Sono stati nominati i commissari straordinari di Ipab in fase di trasformazione o estinzione, individuando come tali i Sindaci dei Comuni nei quali si trovano le strutture. Sono stati indicati Simonetta Zedda per l’Ipab Asilo orfanotrofio S. Francesco di Ales, Vincenzo Cosseddu per l’Ipab Asilo Infantile San Giuseppe di Benetutti, Michela Sau per l’Ipab Asilo Infantile F. Mulas di Bono, Cristiano Carrus per l’Ipab Asilo Infantile Principe di Piemonte di Cabras, Laila Dearca per l’Ipab Asilo Infantile F. Murgia di Teti e Celestino Pitzalis per l’Ipab Asilo Infantile San Vittorio di Tuili.
Su proposta dell’assessore al Personale, Filippo Spanu, la Giunta ha espresso parere favorevole all’ipotesi di accordo che riguarda l’interpretazione autentica delle disposizioni in materia di distacchi, aspettative e permessi sindacali.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, è stato deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato a prescrizioni, l’intervento denominato “Adeguamento dell’impianto di depurazione consortile dell’area industriale di Ottana mediante la realizzazione di una sezione di trattamento per rifiuti liquidi non pericolosi”, proposto dal Consorzio industriale provinciale Sardegna Centrale. Sempre nel rispetto di prescrizioni, escluse da ulteriore VIA il rinnovo per l’esercizio della cava “Santa Giulia”, a Ploaghe, e l’intervento per un impianto di conferimento e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, in Comune di Magomadas. Infine, nel rispetto di prescrizioni, escluso da ulteriore procedura di VIA l’intervento per i lavori per l’adeguamento dell’itinerario Sassari-Olbia, Lotto 6, nel comune di Monti.

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La Giunta regionale, accogliendo la proposta dell’assessore degli Affari generali e Personale, Filippo Spanu, ha approvato il disegno di legge sul conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato.
L’esecutivo, nelle more delle procedure concorsuali avviate la scorsa settimana, ha anche dato il via libera ai criteri richiesti dalla legge 24 del 2014 per l’attribuzione di incarichi dirigenziali a funzionari del sistema Regione in possesso dei requisiti per accedere alla qualifica dirigenziale. In questo modo si vuole far fronte a situazioni urgenti e improrogabili relative alla salvaguardia della salute, all’incolumità pubblica e alla sicurezza dei luoghi.
«La Giunta – osserva l’assessore Spanu – ribadisce l’intenzione di utilizzare l’istituto del conferimento di incarichi dirigenziali a tempo determinato per la direzione di servizi e di unità di progetto del sistema Regione. Si tratta di uno strumento che consente di assicurare la continuità dell’azione delle strutture prive di dirigenti e l’efficacia dell’azione amministrativa anche valorizzando il ricorso a professionalità e competenze non presenti nell’organico dirigenziale, da individuarsi attraverso procedure di selezione ad evidenza pubblica, Su questo punto l’Esecutivo recepisce la sentenza del Tar, che aveva stabilito la necessità di un intervento legislativo per l’introduzione di tali incarichi nell’ordinamento regionale, confermando tuttavia la volontà di impugnare il pronunciamento del Tribunale amministrativo.»
La decisione della Giunta nasce dall’esigenza di far fronte alle carenze d’organico: nel biennio 2017-2018 andranno in pensione 27 dirigenti nella sola amministrazione centrale. A fronte di una dotazione organica di 147 posizioni, i dirigenti a tempo indeterminato, attualmente 104, alla fine del 2018 saranno solo 77 (pari al 50% dell’intera dotazione dirigenziale). L’assessore del Personale ricorda che «il piano triennale del Fabbisogno, approvato dalla Giunta nello scorso mese di dicembre, nel rispetto dei limiti per le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni, prevede il reclutamento di 13 dirigenti per l’amministrazione e il Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale. Le nuove assunzioni, quindi, solo in parte potranno far fronte alle criticità esistenti. Pertanto, il ricorso a professionalità e competenze a tempo determinato costituisce un indispensabile strumento che si aggiunge, e non sostituisce, il reclutamento tramite la procedura dei concorsi».

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L’assessore regionale del Personale, Filippo Spanu, ha firmato il decreto che riguarda la mobilità volontaria di tre dirigenti nell’ambito dell’amministrazione (quota prevista nel Piano di Reclutamento). E’ un passaggio necessario per bandire i concorsi per le figure apicali e successivamente per tutte le altre figure professionali richieste.
Il Piano del Fabbisogno, approvato dalla Giunta Pigliaru nello scorso mese di dicembre prevede 95 nuove assunzioni solo nell’amministrazione (82 tra funzionari e istruttori tecnici e amministrativi e 13 dirigenti). Gli Enti e le Agenzie regionali, sulla base degli indirizzi dell’esecutivo, devono predisporre il proprio piano triennale del fabbisogno nel rispetto delle disposizioni legislative per limitare la spesa. Nel reclutamento troverà spazio anche il personale che per anni ha svolto attività lavorativa presso le amministrazioni del Sistema Regione e in possesso dei requisiti individuati dalla legge n. 37 (norme per il superamento del precariato) approvata nello scorso mese di dicembre dal Consiglio regionale.
«Il decreto per la mobilità volontaria di tre dirigenti – spiega l’assessore Spanu – è il primo atto con il quale l’esecutivo mantiene l’impegno di aprire la Regione a nuove forze e a nuove professionalità. Iniziamo con i dirigenti, perché riteniamo che sia un ambito da rafforzare anche in vista del processo di riorganizzazione dell’apparato amministrativo che l’esecutivo a breve metterà in atto. La Giunta ritiene che quella dei concorsi sia la strada più importante e trasparente perché assicura a tutti l’opportunità di offrire un contributo per la crescita e il miglioramento complessivo dei servizi dell’amministrazione, degli enti e delle agenzie.»
Nei prossimi giorni, intanto, sempre in attuazione del programma di reclutamento, sarà pubblicato l’avviso per l’assunzione di 33 lavoratori appartenenti alle categorie protette da inquadrare nella categoria C con profilo amministrativo.

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La Giunta regionale ha approvato i bilanci d’esercizio 2015 delle Aziende Sanitarie di Sassari, Olbia, Nuoro, Lanusei, Oristano, Sanluri, Carbonia e Cagliari, dell’AOU di Cagliari e dell’Azienda Ospedaliera Brotzu. La Consulta generale di cittadinanza, istituita nel 2015, è stata sostituita dalla Consulta regionale di cittadinanza: i componenti di quest’ultima verranno nominati con decreto assessoriale. L’Esecutivo ha poi approvato lo schema di convenzione tra la Regione e le associazioni e federazioni dei donatori volontari di sangue, stabilendo quote di rimborso uniformi su tutto il territorio regionale e recependo così l’intesa tra Stato e Regioni del 2016. Sono stati assegnati, infine, alle Aziende ospedaliere e all’Ats, gli obiettivi di razionalizzazione della spesa farmaceutica per il 2017.
La Giunta ha approvato inoltre il budget economico finanziario della società in house Sardegna IT e dato il via libera al Piano degli Obiettivi nel quale la società si propone di consolidare i parametri economico-finanziari, di accrescere la capacità organizzativa e professionale e di attuare un aggiornamento dello statuto. La delibera è stata proposta dall’assessore Filippo Spanu.
A seguito dell’acquisizione del parere della Quinta Commissione consiliare la Giunta, su proposta dell’assessore Pierluigi Caria, ha approvato definitivamente la delibera dello scorso febbraio che prendeva atto del progetto di modifica dello Statuto dell’Agenzia regionale Argea per la nascita dell’Organismo Pagatore Regionale.

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Domani, lunedì 20 marzo, nel centro sportivo del Cagliari Calcio “Asseminello”, in località “Sa Ruina” ad Assemini, si svolgerà la seconda giornata di sport nell’ambito della manifestazione “Diamo un calcio all’intolleranza”, organizzata dalla Regione in collaborazione con la FIGC Sardegna, la società Cagliari Calcio e l’Associazione ex Rossoblù.
I media sono invitati a conoscere e condividere le finalità del progetto che saranno illustrate, alle ore 11.00, dall’assessore degli Affari Generali con delega all’immigrazione Filippo Spanu.
All’iniziativa, ideale seguito dell’evento organizzato lo scorso 16 dicembre nei campi di “Sa Rodia”, a Oristano, prenderanno parte 128 giovani, richiedenti protezione internazionale, provenienti dai centri di accoglienza dislocati in tutto il territorio regionale. I giovani, a partire dalle 9.00, daranno vita ad un torneo di calcio diretto da arbitri della FIGC e sotto la supervisione di diversi tecnici delle associazioni sportive isolane.

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Si è risolta stamane, con le firme dell’Accordo tra la Regione e le organizzazioni sindacali e il collegato accordo procedimentale tra l’Aspal e i comuni di Bosa, Birori, Borore, Flussio, Macomer, Ottana, Silanus, Sindia, Siniscola, Suni e Tinnura, la vertenza riguardante i lavoratori tessili ex Legler. Il progetto speciale firmato nell’aula consiliare del comune di Macomer, che ha richiesto un lungo lavoro preparatorio, mette in sicurezza i 22 lavoratori rimasti parte del bacino, dando loro la possibilità di essere impiegati in iniziative attivate dai comuni firmatari per un periodo di due anni più un eventuale terzo, in modo da permettere il raggiungimento dei requisiti pensionistici. Per la Regione l’accordo è stato firmato da Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Pigliaru, dall’assessora del Lavoro Virginia Mura e da Massimo Temussi, direttore generale dell’Aspal, soggetto attuatore del Piano.
«Grazie all’impegno di tutti abbiamo chiuso una vicenda molto delicata», ha commentato Filippo Spanu, attuale assessore al Personale che ha seguito tutta la vertenza quando era Capo di Gabinetto della presidenza della Regione. «L’accordo di oggi mette insieme Regione, Comuni e organizzazioni sindacali – ha aggiunto Spanu -, grazie all’intesa diamo sicurezze ai 22 lavoratori ex Legler per accompagnarli nell’ultimo tratto della loro vita lavorativa. È stato un lavoro corale che considero una buona pratica da prendere ad esempio in altri casi complicati».
«Ci sono stati momenti difficili, soprattutto all’inizio – ha detto l’assessore del Lavoro Mura – perché l’accordo che era stato stipulato dalla precedente Giunta regionale non era più applicabile in seguito al cambio del quadro normativo nazionale. Siamo riusciti a onorare l’impegno politico, trovando una soluzione efficace e duratura, che permette di mettere in sicurezza i lavoratori. Ai sindaci del territorio voglio anche anticipare che stiamo rivedendo le nostre politiche, cercando di ragionare per nuove misure in grado di dare risposte più immediate a territori in sofferenza.»
Con l’intesa raggiunta stamane, le amministrazioni comunali promuoveranno progetti di valenza sociale a favore dei lavoratori espulsi dal settore tessile ex Legler. Questi progetti potranno riguardare numerosi ambiti (Educazione e istruzione, con particolare riguardo al contrasto alla dispersione scolastica; Accoglienza e inserimento sociale di soggetti svantaggiati e vulnerabili; Assistenza sanitaria e socio sanitaria; Accompagnamento e assistenza sociale; Cultura, turismo e ricreazione; Inclusione sociale e pari opportunità; Promozione della cittadinanza attiva e partecipata; Protezione civile; Protezione dell’ambiente; Tutela e valorizzazione del patrimonio artistico e culturale) e – come detto – avranno la durata di due anni con la possibilità di proroga per un terzo, per favorire il raggiungimento del trattamento pensionistico dei lavoratori oggetto dell’accordo.
La Regione, attraverso l’Aspal, interviene finanziariamente con una quota di 27mila euro annui per lavoratore, sufficiente a garantire una retribuzione minima per lavoratore di 700 euro netti per 20 ore di lavoro settimanali. I Comuni potranno integrare l’orario di impiego dei lavoratori, e la conseguente retribuzione, con risorse proprie. L’Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro avrà il compito di soggetto attuatore: oltre a erogare i finanziamenti, riceverà e valuterà le proposte progettuali dei comuni, e acquisirà dalle amministrazioni tanto le relazioni intermedie relative allo stato di attuazione del Piano, che la relazione finale.

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«La diversità delle esperienze regionali deve essere ulteriormente valorizzata e lo Stato deve rendersi conto che questa differenziazione è ricchezza».

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che, in rappresentanza del presidente Pigliaru, coordinatore delle Regioni speciali e delle Province autonome di Trento e Bolzano nella Conferenza delle Regioni, è stato sentito oggi in audizione dalla Commissione parlamentare per le questioni regionali.
Filippo Spanu ha spiegato che «i Presidenti delle Regioni a Statuto speciale e delle Province autonome di Trento e di Bolzano hanno avviato, anche grazie al lavoro svolto dal mio predecessore Gianmario Demuro su delega del presidente Pigliaru, un produttivo e unitario confronto sulle modalità e sulle procedure per rivitalizzare la specialità, aspetto caratterizzante non solo dell’assetto politico-istituzionale ma anche della vita culturale del Paese».
«L’esito del referendum confermativo dello scorso 4 dicembre – ha sottolineato l’assessore Spanu – non deve far passare in secondo piano l’assoluta necessità che il processo della riforma degli Statuti debba svilupparsi attraverso uno stretto coinvolgimento delle regioni interessate. La previsione di procedure innovative di intesa preventiva sui contenuti delle riforme – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – può aprire concretamente la strada ad una stagione di modernizzazione della specialità in linea con i principi contenuti nella Dichiarazione di Aosta». Le Regioni speciali, in questa fase, hanno deciso di presentare soluzioni concrete che l’esponente della Giunta ha delineato nel corso dell’audizione. La Commissione parlamentare per le questioni regionali sta svolgendo un’indagine conoscitiva sulle forme di raccordo tra lo Stato e le autonomie territoriali e sull’attuazione degli Statuti speciali.
«Nel procedimento di revisione degli Statuti si prospetta – ha chiarito Filippo Spanu – la previsione di un’intesa da parte della Regione interessata espressa con apposita deliberazione da parte del Consiglio regionale o provinciale. Nel caso di mancato accordo nel testo, si potrebbe ipotizzare, come ultima strada percorribile per la modifica dello Statuto, la nomina di una Commissione paritaria di convergenza composta da senatori, deputati e consiglieri regionali, designati dai Presidenti delle rispettive assemblee.»
Nel corso dell’audizione davanti alla Commissione parlamentare per le questioni regionali, l’Assessore degli Affari generali ha inoltre ribadito l’esigenza di «potenziare il funzionamento delle norme di attuazione che consentono agli Statuti di vivere e rappresentano uno strumento di eccellenza in grado di dare flessibilità e dinamismo agli ordinamenti speciali».

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Il neo-assessore regionale degli Affari generali e del Personale Filippo Spanu ha incontrato i rappresentanti dei dipendenti regionali, per l’esame della riorganizzazione amministrativa della Regione, la valorizzazione delle professionalità, i nuovi concorsi, la stabilizzazione dei precari, il nuovo contratto, il disegno di legge sul corpo forestale.
Filippo Spanu ha ricordato l’avvio della trattativa sul contratto bloccato dal 2009 e i passi avanti compiuti sul tema delle progressioni professionali. Tra le priorità l’esponente dell’Esecutivo ha indicato la riorganizzazione amministrativa, a partire da una complessiva rivisitazione della legge n. 1 del 1977 e la necessità di bandire subito nuove procedure concorsuali per favorire l’ingresso di forze fresche nell’amministrazione, nelle agenzie e negli enti.
Filippo Spanu si è poi soffermato sul disegno di legge che riguarda il Corpo Forestale in via di approvazione da parte della Giunta. «Entro dieci giorni – ha assicurato il neo assessore regionale degli Affari generali – il testo sarà approvato dall’Esecutivo per poi passare, dopo la sessione dedicata alla legge di stabilità, all’attenzione del Consiglio».
Nel corso dei prossimi incontri, che avranno cadenza periodica, verranno approfonditi temi specifici dell’agenda delle relazioni sindacali. «Il confronto – ha spiegato Spanu – si deve sviluppare attraverso una puntuale verifica dei risultati raggiunti e degli obiettivi ancora da conseguire. La Giunta – ha concluso facendo riferimento all’accordo sottoscritto con i sindacati lo scorso 29 settembre – intende mantenere tutti gli impegni sin qui assunti».