22 November, 2024
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La Sardegna si proietta nella seconda fase dell’attuazione del progetto per lo sviluppo della rete in fibra ottica in tutto il territorio regionale. Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, con gli assessori degli Affari generali Filippo Spanu e degli Enti locali Cristiano Erriu, ha incontrato Alessio Beltrame, il capo della segreteria del ministro dello Sviluppo economico Antonello Giacomelli e i rappresentanti di Infratel Maurizio Decina (presidente), Salvo Lombardo (direttore generale) e Chicco Porcu (componente del Consiglio di amministrazione). Nel corso della riunione si è discusso dei tempi e delle modalità del prossimo bando che riguarderà 39 comuni di medie dimensioni e a cui verrà dato corso con l’imminente accordo tra Giunta e Governo. Nel bando, rivolto agli operatori privati, viene previsto di mettere a gara il completamento dell’infrastruttura nei restanti comuni a fallimento di mercato e l’affidamento della gestione dell’intera opera realizzata con il contributo dei fondi europei.
Dall’incontro è emerso che nei 17 comuni in cui i lavori sono stati conclusi, si potrà procedere da subito all’attivazione dei servizi di connettività. Infratel, nel suo sito, ha pubblicato l’avviso indirizzato ai potenziali gestori.
«Dobbiamo correre per creare una rete capillare che garantisca avanzati servizi di connettività a cittadini e imprese – ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu –. Nell’incontro di oggi abbiamo posto le basi per portare la fibra ottica in tutte le aree in cui gli operatori privati non hanno intenzione di intervenire. Abbiamo inoltre ragionato in termini molto costruttivi sulla gestione delle nuove infrastrutture. Esprimo soddisfazione per la possibilità di dare immediata operatività alle reti già pronte e collaudate-»
«Il progetto per lo sviluppo della banda ultralarga, che coinvolge in questa prima fase 313 comuni, ha una valenza strategica e si lega – ha sottolineato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – agli altri interventi che la Giunta sta attuando per contrastare il grave fenomeno dello spopolamento e garantire ai territori nuove prospettive di sviluppo.» 
Attualmente, in base ai dati diffusi da Infratel sono 67 i cantieri attivi in Sardegna. Nel corso del mese di marzo saranno aperti ulteriori 77 cantieri, altri 32 nel prossimo mese di aprile. Entro il mese di giugno, secondo le previsioni della società in house del ministero dello Sviluppo economico, i comuni con lavori in corso per la posa della fibra ottica, saranno 200.

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I quattro nuovi assessori della Giunta Pigliaru hanno prestato giuramento stamane in Consiglio regionale.

Il presidente Ganau ha aperto la seduta con all’ordine del giorno le comunicazioni della Giunta ai sensi dell’art. 121 del Regolamento interno. Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato all’Aula la decisione del consigliere Francesco Agus, eletto nelle liste di Sel, di aderire al Gruppo Misto.

Gianfranco Ganau ha quindi dato la parola alla consigliera del Centro democratico Annamaria Busia che, in occasione della Festa della donna, ha voluto ricordare con un breve intervento la necessità di azioni più stringenti per la realizzazione di una vera parità di genere.

Annamaria Busia, citando dati Ocse e Censis, ha ricordato le difficoltà vissute dalle donne sul lavoro e la crescente esposizione a episodi di violenza fisica e morale. «Le donne lavorano, in media, 4 ore in più degli uomini in ambito familiare mentre la loro retribuzione sia nel settore pubblico che privato è inferiore a quella dei lavoratori maschi. Le donne, anche se più istruite, hanno inoltre minori prospettive di carriera».

Nonostante ciò, la rappresentanza femminile nelle istituzioni locali, grazie alla introduzione della doppia preferenza di genere, è cresciuta negli ultimi anni. Le donne-sindaco sono aumentate di sette volte rispetto agli anni scorsi.

Annamaria Busia si è poi soffermata sui dati allarmanti sulla criminalità: «14 milioni di donne hanno subito nella vita una violenza fisica o psicologica da parte di un uomo. Negli ultimi 15 anni sono 1740 le vittime di omicidio. Crimini che colpiscono indirettamente anche i bambini. Il numero degli orfani che hanno perso la madre per mano del padre è salito a 1628. Dati che fanno riflettere e ci fanno dire non una di meno».
Il presidente Ganau ha ringraziato la consigliera per l’intervento “condivisibile e opportuno vista la giornata”.

Anche il capogruppo dei Cristiano socialisti popolari, Pierfranco Zanchetta, ha voluto rivolgere un omaggio e un riconoscimento alle donne sarde e a quelle presenti in Aula. «Colleghe che hanno un compito difficile – ha detto Zanchetta – il mio non è un riconoscimento formale ma un pensiero sincero rivolto a tutte le donne anche a quelle della mia isola (La Maddalena) che stanno per diventare madri e chiedono attenzione per il punto nascita dell’ospedale».

Si è quindi passati alla discussione dell’ordine del giorno. Sull’ordine dei lavori è intervenuto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis che ha chiesto al presidente Ganau di mettere a disposizione dell’Aula la nota degli assessori dimissionari Francesco Morandi e Claudia Firino per capire le ragioni della loro uscita dalla Giunta e avere contezza del contenuto.

Il presidente Ganau ha comunicato di non avere a disposizione la nota ma solo i decreti assessoriali con la nomina dei nuovi assessori. Ha quindi invitato i nuovi componenti dell’esecutivo a presentarsi davanti al banco della presidenza per il giuramento. I neo assessori Pier Luigi Caria (Agricoltura e riforma pastorale). Barbara Argiolas (Turismo, artigianato e commercio), Filippo Spanu (Affari generali e Riforme) Giuseppe Dessena (Cultura e Pubblica istruzione), ascoltata la formula di rito, hanno giurato davanti al Consiglio.

Il presidente Ganau ha quindi dato la parola al presidente della Giunta Francesco Pigliaru per le comunicazioni all’Aula.

«Ho ascoltato con interesse i dati sulla questione femminile in Italia – ha esordito Pigliaru – sono dati che ci inducono a riflettere, è il caso di trovarci in quest’Aula per una discussione approfondita sullo stato delle politiche di genere».

Francesco Pigliaru è poi entrato nel merito delle sue comunicazioni al Consiglio relative  al rimpasto di Giunta. «Oggi presentiamo una squadra di governo rinnovata e un programma ambizioso – ha detto Pigliaru – siamo contenti di sottoporci a un dibattito ampio».

Il presidente della Regione ha quindi ricordato i risultati raggiunti nei primi tre anni della legislatura a partire dalle azioni per mitigare gli svantaggi dovuti alla condizione di insularità. A questo mira il Patto per la Sardegna, firmato con il Governo nazionale, che metterà a disposizione 2,9 miliardi di euro. Il presidente ha poi proseguito parlando delle riforme in campo sanitario con l’adozione dell’Azienda unica regionale e della legge di riordino del sistema degli enti locali, senza dimenticare gli interventi a sostegno dei soggetti più deboli come il reddito di inclusione sociale e quelli per la scuola (1174 cantieri aperti in 844 plessi scolastici), per l’industria, con le vertenza Alcoa ed Eurallumina, per il rilancio di Igea e la riorganizzazione di Abbanoa.

«Si tratta di riforme strutturali e di progetti strategici per la Sardegna. In passato non si è avuto il coraggio di farli perché non producono effetti immediatamente tangibili – ha sottolineato Pigliaru – c’è  bisogno di un lungo lavoro di governo. L’obiettivo è far uscire l’Isola dalla crisi e ricostruire la fiducia nella politica da parte dei cittadini. Questo è il momento in cui la nostra azione riformista deve avere la capacità di affermarsi.»

Francesco Pigliaru ha quindi indicato gli obiettivi futuri. «Ci concentreremo sulla lotta alla dispersione scolastica, si è fatto molto con il progetto Iscola ma bisogna fare di più – ha detto Pigliaru – così come è nostro intento completare la riforma della sanità con il riordino della rete ospedaliera, intervenire per creare una forte sinergia nel sistema aeroportuale e migliorare la mobilità interna ed esterna dei sardi».

Il presidente ha poi rimarcato la necessità di lavorare per avere più peso in Europa. In questa direzione va l’alleanza con altre isole periferiche come la Corsica e le Baleari: «E’ un’opportunità per fare un’azione congiunta e coordinata nei confronti dei rispettivi governi e presentarsi più forti in Europa».

Francesco Pigliaru ha quindi garantito l’impegno della Giunta per la soluzione di alcune vertenze aperte come quella sulla chimica verde a Porto Torres e lo “scandaloso” abbandono de La Maddalena. Non meno importanti saranno le azioni per la sconfitta definitiva della peste suina.

Sul fronte dell’urbanistica, il presidente ha annunciato la presentazione in tempi rapidi di una nuova legge. «Il provvedimento è pronto» mentre sulle zone interne ha confermato l’impegno a portare avanti azioni efficaci contro lo spopolamento. «Il Piano delle zone interne mette a disposizione 150 milioni di euro che possono finanziare interventi mirati, fuori dagli slogan e dalle politiche generiche».

Francesco Pigliaru ha poi ribadito l’attenzione della Giunta al mondo delle campagne. «L’Agricoltura è un settore in cui crediamo, occorre renderlo più moderno, la tecnologia può dare un grande aiuto. L’obiettivo è creare un’agricoltura più ricca e capace di dare reddito».

Sulla finanza pubblica, Francesco Pigliaru ha chiarito che la Regione non farà passi indietro nella vertenza per la riduzione degli accantonamenti: «700 milioni all’anno sono inaccettabili. Faremo una battaglia forte». Stesso discorso sul fronte dell’occupazione. «In passato abbiamo puntato molto su politiche attive del lavoro e sulla flex security sperando in una ripresa che non c’è stata. Le misure nazionali non hanno prodotto i risultati sperati. Serve un’integrazione per garantire maggiore inclusione sociale. Azioni e progetti sono pronti».

Il presidente Pigliaru si è detto sicuro che Giunta rinnovata sarà all’altezza della sfida. «Serve una maggioranza più coesa. Non nascondo la complessità del percorso che ci ha portato sin qui. Ho cercato di garantire la massima inclusione – ha detto ancora Francesco Pigliaru – occorre adesso procedere insieme per raggiungere i risultati che sono alla nostra portata. Sarà un successo se riusciremo a convincere chi guarda alla politica con scetticismo. Per questo occorre lavorare duro come una vera squadra per raggiungere gli obiettivi. Abbiamo una Giunta rinforzata – ha concluso Pigliaru – ho grande fiducia nel lavoro dei nuovi assessori. In tutta l’Isola aspettano risultati».

Il presidente Ganau ha quindi aperto la discussione sulle comunicazioni del presidente.

Attilio Dedoni, capogruppo dei Riformatori sardi, ha rivolto il suo in bocca al lupo agli assessori senza però risparmiare critiche all’esecutivo. «L’ottimismo è un dato fondamentale nell’azione politica, ma esagerare ci conduce in strade molto strette se non del tutto occluse – ha detto Dedoni – dire che questa Giunta sia stata un baluardo degli interessi della Sardegna nei confronti del Governo fa sorridere. Non siamo stati all’altezza, abbiamo considerato il Governo amico ma non abbiamo fatto gli interessi della Sardegna».

Secondo Dedoni, il Patto firmato con il Governo Renzi ha portato la Sardegna nella condizione attuale: «Se non ci sono entrate non potranno esserci uscite. Altre regioni prima di applicare il principio del pareggio di bilancio hanno aspettato. Noi invece abbiamo rinunciato ai ricorsi per la vertenza entrate accontentandoci di battaglie di retroguardia come quella sugli accantonamenti – ha proseguito l’esponente dei Riformatori sardi – meglio sarebbe stato insistere sul fronte delle accise che valgono 4 miliardi di euro all’anno. Noi abbiamo firmato per questo un ricorso alla Corte costituzionale sostituendoci alla Giunta».

Attilio Dedoni ha quindi duramente criticato la politica dei trasporti: «Niente è stato fatto per dare alla Sardegna la possibilità di interconnettersi con l’Italia e l’Europa – ha detto Dedoni – lo stesso vale per la viabilità interna e il rilancio del trenino verde, nelle zone interne». Stesso giudizio per  i mancati interventi a favore del commercio e dell’artigianato («vergognoso il modo con cui avete affrontato il tema»).

Il consigliere di minoranza ha parlato, infine, di riforme bocciando senza mezzi termini l’azione della Giunta e della maggioranza: «Non è vero che la riforma sanitaria consentirà di ridurre la spesa. Si stima un 5% di aumento. Noi proponevamo una Asl unica che si occupasse solo di acquisti e di personale. Si è fatto invece il doppione del doppioni. Di fatto avremo 9 Asl».

Attilio Dedoni ha quindi concluso il suo intervento rivolgendo un invito alla Giunta: «In questi due anni facciamo le cose possibili. Si individuino 5 punti su cui concentrarsi, la minoranza è pronta a dare il suo contributo a patto che siano nell’interesse esclusivo del popolo sardo».

Angelo Carta, capogruppo del Psd’Az, ha ricordato le critiche pesanti rivolte alla Giunta da alcuni esponenti dei partiti di maggioranza. «In merito al rimpasto ho sentito parlare di pasticcio e di rifiuti – ha detto Carta – qualcuno si è scordato che la coalizione senza di lei non sarebbe qui. I suoi voti sono stati superiori a quelli dei partiti. Chi oggi sbraita senza di lei non sarebbero qui. Bene ha fatto ad assumere decisioni che le spettano, legittimato dal risultato elettorale. Giudizi e critiche sono frutto della perdita di una poltrona. Lavoro, industria, zone interne, strade, occupazione non compaiono nelle affermazioni dei cosiddetti leader che oggi annusano l’aria per capire dove sistemare se stessi».

Angelo Carta ha quindi posto il tema della questione morale ricordando la storica intervista rilasciata 36 anni fa da Enrico Berlinguer ad Eugenio Scalfari: «Il segretario comunista disse allora che i partiti non facevano più politica, erano macchine di potere e di clientela, non conoscevano le esigenze della gente, non avevano idee e programmi e gestivano interessi di parte, talvolta loschi – ha ricordato Carta – sono parole che, dopo 36 anni, descrivono bene la situazione attuale».

Il capogruppo sardista ha quindi invitato il presidente Pigliaru a porre rimedio a questa situazione: «Si è chiesto se questo accada anche in Sardegna? Se non lo ha fatto lo faccia perché altrimenti la profezia di Berlinguer si realizzerà. Lei è onesto, in lei confidiamo perché queste pratiche vengano debellate. E’ suo compito impedire che i sardi per la ricerca di un lavoro perdano la propria dignità. Riuscire a ricomporre la frattura tra la politica e il popolo darà un senso alla legislatura – ha detto Carta – i partiti devono uscire dalle banche e dalle fondazioni, il lavoro interinale non deve trasformarsi in schiavismo politico».

Angelo Carta ha quindi concluso con un appello al presidente: «Occorre fermare una piovra maledetta che vuole impossessarsi dalla Sardegna. Bisogna bloccare gli squali che non vengono da fuori. Gli assessorati non si trasformino in una “cosa loro” ma siano la casa di tutti i sardi».

Il capogruppo di Sel Daniele Cocco ha manifestato molto interesse per il rilancio dell’azione programmatica del governo regionale su cui si è soffermato il presidente, riconoscendo però che «è vero che le riforme strutturali non producono effetti nell’immediato ma nei prossimi due anni gli effetti si dovranno vedere, perché saranno due anni durissimi nei quali dovranno finalmente arrivare le risposte che i sardi attendono». «Sono convinto – ha aggiunto Cocco – che i risultati arriveranno e lo auspico soprattutto per la riforma degli Enti locali che ha sancito la perequazione fra territori e dimostra che si sta cominciando ad operare in modo reale a favore delle zone interne per combattere spopolamento e povertà». «Se lavoriamo bene su questi due problemi – ha insistito Cocco – le risposte arriveranno». Sul piano politico il capogruppo di Sel ha detto di credere «nella qualità dei nuovi assessori che vanno incoraggiati ad operare per il bene della Sardegna, ho fiducia nel presidente Pigliaru che non ha nascosto i problemi a cominciare dalla vertenza con lo Stato sugli accantonamenti perché, una vertenza che va rafforzata perché i nostri diritti non sono stati riconosciuti e non possiamo più permetterci di attendere ancora; molto inciderà sul successo di questo nuovo passaggio istituzionale la coesione e l’unità che tutti sapremo mettere in campo».

Per l’Udc il capogruppo Gianluigi Rubiu, rivolgendo prima di tutto gli auguri di buon lavoro a nome dei i sardi ai nuovi assessori per il loro lavoro, ha affermato che «Pigliaru ha fatto l’elenco delle cose fatte ma non condividiamo l’enfasi sui risultati ottenuti anche se tutto non è stato negativo come sul metano». «Tuttavia – ha avvertito – molti problemi restano da risolvere ed alcuni si sono aggravati a cominciare dalla sanità; se il presidente si sedesse da semplice cittadino in un pronto soccorso si renderebbe conto delle attese che sarebbe costretto a sopportare, se si rivolgesse al medico di famiglia per una visita specialistica vedrebbe che servono due o tre mesi in più e, se decidesse di curarsi altrove, si accorgerebbe che la mobilità passiva è cresciuta del 30%». Ciò significava, ad avviso di Rubiu, «che modello dell’azienda unica non è quello giusto per la Sardegna, come ha riconosciuto lo stesso manager ricordando che la sua idea per la sanità sarda era diversa». Gianluigi Rubiu si è poi soffermato sulle vicende dell’agricoltura, lamentando «la pesante eredità di un assessorato allo sbando che ha lavorato al di sotto delle aspettative perdendo 3 anni del Piano di sviluppo rurale, allontanando tanti giovani imprenditori che nell’attesa si sono indebitati mentre altri hanno superato l’età per essere ammessi ai contributi e si sono ritrovati esclusi». Il capogruppo dell’Udc ha infine richiamato la complessa vicenda dei lavoratori dell’Ati-Ifras dove, «una legge approvata all’unanimità dal Consiglio è stata disattesa un giorno dopo dal vertice amministrativo, ennesimo segno di una grave mancanza di coesione nella maggioranza che non ha più alcuna forza propulsiva».

Pierfranco Zanchetta, capogruppo di Cps, ha manifestato vivo apprezzamento per l’invito del presidente Pigliaru a concentrarsi sulle cose da fare, sottolineando positivamente anche il richiamo dello stesso presidente «a ricostruire un rapporto di fiducia all’interno della maggioranza e nei confronti della società sarda, un richiamo che va colto in pieno e impegna tutto il Consiglio a mantenere alto il valore delle Istituzioni ed il suo rapporto con la comunità regionale». Particolarmente significative, a giudizio di Zanchetta, «anche le sottolineature sulle zone interne che va allargata a tutte le periferie che meritano più attenzione e sul rafforzamento della rivendicazione contro lo Stato». La lettera di mandato per i nuovi assessori, ha proseguito Zanchetta, «apre una nuova fase di confronto fra esecutivo e maggioranza che dovrà caratterizzarsi per una collaborazione più forte e per il superamento della litigiosità interna; in sostanza a due anni dalla fine della legislatura bisogna stare sul pezzo e, a questo proposito, richiamo l’attenzione del Consiglio sulla battaglia delle donne di La Maddalena che stanno protestando per il punto nascita, ritengo insomma che anche dal confronto più duro deve emergere la capacità di risolvere i problemi con competenza e senza leggerezza». Ancora più positivo, ha concluso il capogruppo dell’Upc, «il passaggio che il presidente ha voluto dedicare alla situazione dell’ex arsenale che spero sia definita in tempi brevissimi grazie al lavoro del tavolo con lo Stato; la nostra disponibilità, quindi, c’è tutta, ma è fondamentale orientarci sul raggiungimento di risultati veri in un rinnovato rapporto fra maggioranza ed esecutivo».

Il consigliere Gianfranco Congiu, capogruppo del Partito dei sardi, ha definito il dibattito sulla nuova Giunta «non rituale e per questo abbiamo detto chiaramente le ragioni del nostro dissenso che attengono ala ricaduta delle nostre politiche sulla società sarda, questo è il grande tema sul quale insistiamo perché a nostro giudizio la società sarda è stretta nel duopolio urbano nord sud delle aree urbane a danno di altre aree e, pro noi, perequazione significa non lasciare nessuno indietro e dare attuazione alla riforma che poggiava proprio sul caposaldo della perequazione». Ora, ha continuato Congiu, «dobbiamo chiudere la legislatura recuperando questo ritardo ed è su questa sfida che saremo giudicati dagli elettori». Esaminando alcune tematiche specifiche Congiu ha detto ancora che «in agricoltura serve più robustezza per ottimizzare le risorse e l’impatto positivo sui territori, sull’istruzione non emerge del tutto l’idea della Regione per le aree marginali e le politiche vanno meglio calibrate, sulla sanità va bene l’obiettivo generale ma un sistema di elisoccorso articolato su tre basi fa nascere ancora una volta il problema della copertura delle zone più marginali». «Su questo problema ritorneremo con le nostre proposte – ha avvertito il capogruppo del Pds – perché dal nostro punto di vista bisogna puntare sulle zone più difficilmente raggiungibili». Concludendo con una osservazione politica, Gianfranco Congiu ha assicurato che il Partito dei Sardi «sta nella maggioranza e questo significa lavorare ad un percorso di coesione fondato sulle medesime priorità».

Per il gruppo Misto, il consigliere Gaetano Ledda ha raccolto invito del presidente Pigliaru al pragmatismo e rivolgendosi ai nuovi assessori, ha chiesto a Dessena «più attenzione per dimensionamento scolastico», ad Argiolas di «proseguire nell’ottimo lavoro già svolto», a Spanu «icona della Regione, di valorizzare sua conoscenza della macchina amministrativa»; a Caria, infine, ha ricordato che «la legislatura si gioca su questo settore primario perché, in questi due anni, i bandi non sono partiti e ci sono i problemi aperti del prezzo del latte e del pecorino».

Sempre per il Gruppo Misto, il consigliere Fabrizio Anedda ha sostenuto che «lo sviluppo Sardegna parte dalla piccole e medie imprese con particolare importanza all’artigianato ed all’agricoltura e, sotto questo profilo, in questi tre anni c’è stato poco lavoro di squadra, dimenticando che il turismo è un settore traversale che coinvolge cultura, trasporti, commercio ed artigianato». La strada giusta, ha concluso, «è quella di coinvolgere di più gli amministratori locali e gli assessori hanno proprio il compito di rimuovere queste criticità». Quanto alla sua forza di appartenenza, Anedda ha assicurato che, «pur essendo l’unico partito di maggioranza fuori dal governo regionale, ci impegneremo a fondo su lavoro, sanità e politiche di inclusione sociale».

Il consigliere Emilio Usula (Rossomori) ha proseguito per conto del gruppo Misto: «Celebriamo oggi una liturgia stanca e stantia per una piccola operazione di restauro della giunta logorata da troppi tiri di giacchetta». I Rossomori hanno quindi bocciato “contenuti e metodo” del rimpasto («siamo fuori dalla maggioranza per aver constatato la progressiva distanza tra la giunta e i sardi»). L’altro consigliere eletto nei Rossomori, Paolo Zedda ha rivolto gli auguri alla giunta e al presidente ed ha indicato come priorità, in vista della conclusione della legislatura, il tema della scuola e l’istruzione.

Il consigliere Giovanni Satta (Uds-Misto) ha insistito sulla strategicità del settore dell’agricoltura («è il cardine dell’economia sarda che però in questi ultimi tre anni è stato colpevolmente trascurato»). «Fuori da quest’aula – ha concluso l’esponete della minoranza – non c’è l’entusiasmo che faceva trasparire l’intervento del presidente della Regione: serve un’inversione di rotta e ridurre lo scollamento la Giunta e il Consiglio».

Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco ha rivolto auguri di buon lavoro ai nuovi assessori ed ha ringraziato gli uscenti “per il lavoro svolto” ed ha quindi salutato con favore la cosiddetta “lettera di mandato”.  L’esponete della maggioranza ha quindi replicato ad alcuni giudizi negati espressi sugli organi d’informazione dall’ex presidente Cappellacci: «Oggi facciamo il primo intervento manutentivo alla squadra di governo dopo tre anni di governo mentre ricordo 25, 26, 27 giuramenti di assessori della passata legislatura e un po’ di pudore non guasterebbe».

Il capogruppo dei democratici ha quindi ribadito i concetti espressi dal presidente Pigliaru nel suo intervento di apertura («siamo di fronte a un rinnovato impegno di coesione all’interno della maggioranza») ed ha escluso fratture politiche («ci sono state solo normali discussioni») affermando che solo l’assessore Elisabetta Falchi si è dimessa per ragioni politiche mentre Demuro ha lasciato la Giunta per motivi personali ed il resto degli avvicendamenti è motivato «dalla necessità di dare una scossa all’azione di governo». Pietro Cocco ha quindi ricordato le riforme approvate (enti locali e Asl unica) e la scommessa di una nuova rete ospedaliera, nonché i risultati ottenuti con il “patto” da 2miliardi e 900 milioni di euro siglato con il governo. «Sulla scuola forse non abbiamo brillato come ci si attendeva – ha concluso il capogruppo – così come è accaduto al livello nazionale nonostante sia siano stabilizzati i precari della scuola e i trolley degli insegnanti abbiano viaggiato più nei servizi televisivi che nei porti e negli aeroporti».

Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis, è ritornato sulla  richiesta formulata in apertura di seduta per avere la disponibilità delle lettere con le quali hanno rassegnato le dimissioni gli assessori Firino e Morandi: «Ho chiesto la lettera di dimissione di Firino e Morandi perché immaginavo quello che avremmo assistito alla recita del presidente Pigliaru che, infatti, ha fatto finta che niente fosse accaduto nel merito della sostituzioni di quattro assessori». «La verità – ha proseguito Pittalis – è che Demuro ha sbattuto la porta come ha fatto la Falchi e Firino con Morandi si sono dimessi per “tutelare la loro dignità personale e politica”».

A giudizio del consigliere di Fi «c’era, c’è ed è destinata a perdurare fino alla fine della legislatura una pesante crisi politica». Pietro Pittalis ha ricordato le dichiarazioni critiche rese alla stampa dal segretario del Partito dei sardi (il rimpasto non ci rappresenta) ed ha quindi definito il rimpasto in  Giunta «un gioco di equilibrismi e tra le correnti e gli spifferi del Pd».

Il capogruppo della minoranza ha insistito sugli indicatori negativi della Sardegna («la disoccupazione è aumentata, il Pil è allo 0.9 in meno contro 1 per cento più del resto delle regioni, la povertà cresce come il disagio sociale») ed ha contestato al presidente Pigliaru il tentativo di “nascondere” il risultato referendario («ha assunto una posizione precisa come fautore del sì mentre in Sardegna c’è stata la più alta percentuale di no»). «Le nostre – ha concluso Pittalis – non sono le critiche della opposizione ma il grido di dolore del corpo sociale e di tutti i sardi contro le vostre politiche del nulla».

Nell’intervento in sede di replica, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ribadito il dibattito non rituale a seguito della comunicazione all’Aula degli assessori ed ha riconosciuto in aperture la fondatezza delle affermazione del capogruppo del Psd’Az, Carta, in ordine al tema della cosiddetta questione morale: «Puntare sulla trasparenza degli assessorati è un punto fondamentale e gli assessorati non sono proprietà di nessuno». Il presidente si è quindi riferito alle dichiarazione del capogruppo Udc, Rubiu per affermare che «nel comparto agricolo ci si è limitati alla gestione delle emergenze e che per il futuro servirà andrà oltre se si vuole garantire maggiore redditività e più sviluppo».

Francesco Pigliaru si è quindi soffermato sull’opportunità di un confronto sui “contenuti” («l’onorevole Pittalis ha però perso l’occasione di parlare dei contenuti») ed ha invitato gli esponenti della minoranza a soffermarsi “nel merito delle cose” («diteci cosa non vi piace di Iscol@, della nuova continuità, o dove stiamo sbagliando nel gestire il patto con lo Stato»). Il presidente della Regione ha escluso categoricamente l’esistenza di una crisi politica in seno alla maggioranza («Pittalis forse la auspica ma non esiste») ed ha dichiarato apprezzamento per la proposta avanzata dal capogruppo dei Riformatori, Dedoni: «Pronti ad indicare le cinque cose chiare da fare e su cui collaborare tutti, nell’interesse dei sardi, da qui al termine della legislatura»

Il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha quindi dichiarato conclusi i lavori ed ha annunciato la convocazione dell’Aula al domicilio, ricordando la convocazione della conferenza dei capigruppo nel primo pomeriggio, alle 15.00, con all’ordine del giorno la programmazione dei lavori dell’assemblea.

La manovra finanziaria 2017-2019 approderà in Consiglio regionale mercoledì prossimo 15 marzo. Lo ha deciso nel pomeriggio la conferenza dei capigruppo. Il documento contabile dovrebbe essere approvato entro la fine del mese.

Questo nel dettaglio il programma dei lavori dell’Aula e della Commissione Bilancio deciso dai presidenti dei gruppi.

Mercoledì 15 marzo, ore 16.00 seduta del Consiglio regionale:

1) Discussione e approvazione del D.L. 401 “Modifiche alla legge regionale 11 aprile 2016, n. 6 (Bilancio di previsione per l’anno 2016 e bilancio pluriennale per gli anni 2016-2018) conseguenti alla sentenza della Corte costituzionale n. 6 del 2017”.

2) Proposta di istituzione della Commissione d’inchiesta sul sistema di protezione civile in Sardegna

3) Manovra finanziaria 2017-2019, relazioni di maggioranza e opposizione .

Giovedì 16 marzo, ore 10.00, seduta del Consiglio regionale:

Manovra finanziaria 2017-2019. Discussione generale e approvazione passaggio agli articoli.

Mercoledì 22 marzo ore 14.00: scadenza dei termini per la presentazione degli emendamenti.

Giovedì 23 marzo, ore 16,00: seduta della Commissione bilancio per l’esame degli emendamenti.

28, 29 e 30 marzo sedute del Consiglio regionale:

1) Manovra finanziaria 2017-2019: discussione dei singoli articoli e delle tabelle.

2) Bilancio interno del Consiglio.

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Il nuovo assessore regionale degli Affari generali e Personale, Filippo Spanu, ha partecipato stamane nel Padiglione D della Fiera Internazionale della Sardegna all’incontro sul tema “Nuove visioni della comunicazione”, organizzato dalla Regione nell’ambito della Settimana dell’amministrazione aperta.
«La comunicazione partecipativa è la nuova frontiera da percorrere – ha detto Filippo Spanu -. Occorre trovare nella pubblica amministrazione regionale nuove formule e tecniche per coinvolgere il maggior numero di cittadini.»
Davanti a una platea di comunicatori e addetti alle pubbliche relazioni di diverse pubbliche amministrazioni, Filippo Spanu ha chiarito che «la capacità di far capire ai cittadini quello che la Regione sta facendo, in tutti i campi, è fondamentale per il miglioramento della qualità istituzionale». «Solo così – ha concluso – si realizza un reale ed effettivo coinvolgimento dei cittadini nel processo di formazione delle decisioni politiche e dei provvedimenti amministrativi». 
L’incontro, che prevede momenti di approfondimento e dibattiti, si concluderà nella giornata di domani.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha presentato questa sera, nel corso di una conferenza stampa, a Villa Devoto, i quattro nuovi assessori scaturiti dal rimpasto, annunciato da tanti mesi ed ora realizzato.

«Questa Giunta nasce da un forte dialogo con la nostra maggioranza – ha esordito Francesco Pigliaru -. Abbiamo davanti a noi due anni di sfide ambiziose che possiamo vincere solo con l’inclusione e la condivisione, facendo squadra e sentendoci tutti protagonisti di un’avventura collettiva.»

I quattro nuovi assessori sono: Barbara Argiolas (Pd), Turismo, Artigianato e Commercio; Pier Luigi Caria (Pd), Agricoltura; Giuseppe Dessena, indicato dalla maggioranza consiliare ex SEL, Cultura e Pubblica istruzione; Filippo Spanu, già Capo di gabinetto della Presidenza, Affari generali e Personale.
«Questa seconda fase di legislatura è decisiva e rappresenta una grande opportunità – ha aggiunto il presidente della Regione – perché mira a raggiungere risultati evidenti e percettibili del lavoro fatto e di quello che andiamo a fare da ora. Siamo consapevoli di aver scelto un modo di governare scomodo: ci siamo detti che serviva il coraggio di affrontare i problemi strutturali, quelli che la politica troppo spesso lascia indietro perché non portano consenso immediato. Lo stiamo facendo affrontando una stagione di riforme irrinunciabili. Con la nostra Giunta, rinforzata dai nuovi arrivi, dobbiamo completarle rapidamente e nel migliore dei modi. Restando uniti e lavorando compatti con la coalizione per raggiungere gli obiettivi condivisi, tutto sarà più facile.» 

Francesco Pigliaru ha ringraziato i precedenti assessori del Turismo Francesco Morandi e della Cultura Claudia Firino per «serietà, onestà, passione e dedizione che hanno contraddistinto il loro impegno, dal quale è arrivato un grande contributo all’azione di governo», e ha brevemente ripercorso questi tre anni di lavoro soffermandosi su passaggi importanti come la riforma della Sanità, il programma Iscol@, la lotta alla peste suina, il Patto per la Sardegna e molto altro.

Ai nuovi componenti dell’esecutivo Pigliaru ha consegnato la lettera di mandato «sul modello europeo, per restare sui contenuti», con risultati da raggiungere argomento per argomento, «ma evitando ogni chiusura e tenendo sempre aperto il dialogo tra assessorati, perché l’obiettivo è condiviso e trasversale: ottenere effetti concreti e tangibili, in grado di migliorare la vita dei sardi».

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ufficializzato i nomi dei quattro nuovi assessori che martedì 7 marzo entreranno a far parte della nuova Giunta, in sostituzione dei due assessori dimissionari, Elisabetta Falchi all’Agricoltura e Gianmario Demuro agli Affari Generali, e degli altri due “sacrificati” per assecondare le volontà delle forze che sostengono la coalizione (Claudia Firino alla Pubblica istruzione e Francesco Morandi al Turismo).

I nomi nuovi sono quelli di Giuseppe Dessena (ex SEL), destinato ad occupare la poltrona di Claudia Firino (ex SEL) alla Pubblica istruzione; Barbara Argiolas (Partito Democratico, vicina all’europarlamentare Renato Soru), pronta a rilevare la poltrona di Francesco Morandi (Centro Democratico) al Turismo. Filippo Spanu, indicato dal presidente Pigliaru, guiderà l’assessorato degli Affari generali; Pier Luigi Caria, del Partito Democratico, vicino a Matteo Renzi, infine, rileverà la poltrona dell’assessorato dell’Agricoltura.

Claudia Firino ha perso il posto per esplicita richiesta di tre dei quattro consiglieri del gruppo che la sosteneva; Francesco Morandi, uno degli assessori migliori della prima Giunta Pigliaru, ha perso il posto per la mancanza di un adeguato sostegno del gruppo consiliare del Centro Democratico che ha perso consistenza nel corso della legislatura. Francesco Morandi, appena ha saputo dell’annuncio fatto dal presidente Pigliaru, ha rassegnato le dimissioni con effetto immediato, perché non intenzionato a restare al timone dell’assessorato un solo minuto in più. Ha fatto altrettanto, poco dopo, Claudia Firino.

L’annuncio del presidente sui nomi dei quattro nuovi assessori ha provocato grossi malumori in seno alla coalizione di maggioranza e non sono esclusi colpi di scena da oggi a martedì, giorno previsto per l’insediamento della nuova Giunta. I più critici sono i consiglieri del Partito dei Sardi, seconda forza della coalizione, che per bocca dell’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda e del segretario nazionale Franciscu Sedda, ha contestato pesantemente il metodo ed ha annunciato di non riconoscersi nella strada intrapresa dal governatore Pigliaru.

 

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La Sardegna è la prima Regione in Italia a essersi dotata di una legge per la Semplificazione che applica la legislazione nazionale in materia all’interno dell’autonomia statutaria. È quanto emerso dall’incontro organizzato ieri, a Cagliari, dall’assessorato regionale dell’Industria che ha messo a confronto Giunta e Comuni per discutere delle novità inserite nel provvedimento approvato nell’ottobre scorso e entrato in vigore l’11 novembre dell’anno scorso. Sardegna virtuosa e protagonista di nuove proposte nello scenario nazionale, secondo quanto affermato dalla Direttrice del servizio per la semplificazione e la sburocratizzazione del Dipartimento Funzione Pubblica, Silvia Paparo. Tra le novità introdotte dalla legge c’è l’istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive e l’attività Edilizia (SUAPE) che riunisce le competenze esercitate dallo Sportello per le attività produttive (SUAP) e le competenze relative all’edilizia privata.
«Nel rispetto dei tempi previsti dalla legge, la prossima settimana presenteremo in Giunta le direttive di attuazione per lo sportello SUAPE. Abbiamo scritto la legge di Semplificazione per rimuovere uno dei principali fattori di mancata competitività: le imprese e i cittadini dedicano troppo tempo e sprecano troppe risorse per le pratiche amministrative. Adesso – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras – è il momento di schierarsi accanto ai Comuni e alle Unioni dei Comuni per dare piena attuazione alla legge, attraverso azioni di informazione e sensibilizzazione, momenti di formazione, attività quotidiana di supporto, assistenza tecnica gratuita anche grazie a una nuova piattaforma informatica. La struttura lavorerà fin da subito con i Comuni di medie dimensioni perché possano partire con lo Sportello SUAPE. L’incontro di oggi, nel quale abbiamo illustrato agli amministratori il percorso operativo per studiare insieme gli interventi organizzativi, ci ha consentito di ascoltare le varie richieste e di programmare meglio le prossime iniziative.»
«La Giunta – ha detto l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu – ha fatto due grandi leggi di riforma: quella del Sistema delle Autonomie Locali e la legge di Semplificazione dei processi amministrativi. L’obiettivo è migliorare il rapporto tra i singoli cittadini e la pubblica amministrazione. Vogliamo migliorare i processi rendendoli più semplici, con tempi di risposta più rapidi da parte della Regione. Tutto ciò – ha aggiunto Cristiano Erriu – comporta un cambiamento di mentalità da parte del personale che opera nella pubblica amministrazione e, in particolare, un cambiamento di mentalità da parte degli amministratori locali che devono ragionare in un’ottica di territorio e di cooperazione tra Comuni, superando alcune difficoltà organizzative che, soprattutto su base di unioni comunali di territorio, ci sono state anche nel recente passato. Stiamo lavorando insieme agli amministratori per superare insieme queste criticità.»
«La Semplificazione è un ottimo esempio di collaborazione tra diversi assessorati, la legge è un risultato importante che premia gli sforzi della Giunta per dare risposte certe a imprese e cittadini – ha detto il Capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Filippo Spanu -. Abbiamo assoluta necessità di migliorare la macchina regionale, renderla più snella ed efficace, anche per consentire ai dipendenti di lavorare meglio. C’è bisogno quindi di rinnovare e iniettare nuove energie dentro il sistema. Tra le altre iniziative in cantiere per i prossimi due anni di legislatura, c’è il concorso per nuovi dirigenti. La Regione – ha concluso Filippo Spanu – ne ha bisogno per accompagnare il processo di semplificazione disegnato dalla nuova legge.»

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Nuova tappa nel percorso di rioccupazione per i circa 500 lavoratori del Parco Geominerario disegnato dalla legge regionale n. 34 del 2016 e dalla delibera adottata dalla Giunta regionale lo scorso 13 gennaio. Stamane a Cagliari, negli spazi del Cplf di via Caravaggio, si è tenuto un incontro informativo organizzato dall’assessorato regionale dell’Urbanistica e rivolto agli amministratori straordinari delle quattro province sarde e ai sindaci della Città Metropolitana di Cagliari e degli 84 comuni compresi nel territorio del Parco. La riunione è stata convocata per fornire informazioni e rispondere ai quesiti degli amministratori sulle modalità di adesione all’Avviso, pubblicato nei giorni scorsi dall’Assessorato, attraverso cui gli Enti locali interessati potranno manifestare il proprio interesse a proseguire le attività del Parco Geominerario già in corso nei propri territori, facendosi carico di parte dei lavoratori che vi erano impiegati.
L’incontro, a cui hanno aderito numerosi amministratori locali, è stato coordinato dall’assessore Cristiano Erriu, con la partecipazione del Capo di Gabinetto della presidenza Filippo Spanu e del consigliere regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge 34: tutti hanno ribadito la volontà politica di procedere con la massima celerità, per assicurare ai lavoratori una tempestiva rioccupazione, e in piena coerenza con lo spirito originario del progetto Parco Geominerario. Elisabetta Neroni e Massimo Temussi, direttori generali dell’assessorato dell’Urbanistica e dell’Aspal, hanno rispettivamente risposto ai quesiti dei sindaci sull’Avviso e fornito dettagli sull’attività di profilazione dei lavoratori, conclusa dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive per il Lavoro.
L’Avviso, in scadenza il prossimo 17 febbraio e pubblicato sul sito www.regione.sardegna.it (nella sezione Servizi agli enti locali – Bandi e gare d’appalto) è finalizzato alla composizione di un catalogo di interventi coerenti con le finalità istitutive del Parco Geominerario, per lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari. Il catalogo includerà tutte le proposte che perverranno all’Assessorato e sarà sottoposto alla Giunta regionale, che individuerà gli interventi in linea con le finalità delle disposizioni normative contenute nella legge 34/2016.

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Regione e Comuni a confronto sugli effetti della nuova legge di semplificazione approvata dal Consiglio regionale e entrata in vigore lo scorso novembre. In un convegno organizzato il prossimo 13 febbraio al Palazzo dei Congressi della Fiera, in piazza Marco Polo a Cagliari, con inizio alle ore 15.00, saranno illustrati gli effetti del provvedimento e i passi attuativi compiuti dall’amministrazione regionale fino a oggi.

All’iniziativa, promossa dall’assessorato dell’Industria, parteciperanno il capo di gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, gli assessori dell’Industria e degli Enti locali, Maria Grazia Piras e Cristiano Erriu, e gli amministratori di tutti i Comuni della Sardegna. La legge sulla semplificazione rappresenta uno degli obiettivi di governo della Giunta Pigliaru.

Persegue, con strumenti immediatamente operativi, gli obiettivi di semplificazione normativa e amministrativa a favore di cittadini e imprese. Non solo stabilisce regole generali per la programmazione delle attività di semplificazione, ma istituisce e disciplina lo Sportello Unico per le Attività Produttive e l’attività Edilizia (SUAPE) che riunisce le competenze esercitate dallo Sportello per le attività produttive (SUAP) e le competenze relative all’edilizia privata.

Le Unioni dei Comuni e la città metropolitana di Cagliari saranno tenute a istituire il SUAPE entro tre anni dall’entrata in vigore della legge, mentre le città medie e i Comuni della città metropolitana di Cagliari hanno la possibilità di istituire da subito il SUAPE. L’incontro di lunedì prossimo consentirà di approfondire tutti gli aspetti legati alle novità introdotte dalla legge e avviare una riflessione sull’impatto organizzativo, in particolare per quanto riguarda l’istituzione del SUAPE.

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Stamane è stato compiuto un significativo passo avanti verso il rilancio produttivo dello stabilimento Eurallumina di Portovesme.

Nel corso del supplemento della conferenza dei servizi, infatti, è stato ritenuto non vincolante il parere negativo del Mibact su alcuni aspetti di carattere paesaggistico.

Prima di salutare il sì definitivo, si dovranno attendere le integrazioni dell’azienda e la delibera della Giunta regionale che, comunque, dopo il via libera odierno, dovrebbe avere un esito scontato. I lavoratori, comprensibilmente felici dopo otto giorni di occupazione della sala riunioni e di presidio permanente all’esterno del Palazzo della Regione, in viale Trento, hanno annunciato la conclusione della protesta.

L’azienda entro i prossimi due mesi s’è impegnata a presentare ulteriore documentazione utile per la decisione sull’ampliamento del bacino di stoccaggio, dopodiché verranno espletati gli ultimi passaggi richiesti per arrivare alla decisione definitiva.

Al termine della Conferenza di servizi, l’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano e il collega degli Enti locali, Cristiano Erriu, il capo di Gabinetto della Presidenza, Filippo Spanu, e il direttore generale Alessandro De Martini, hanno comunicato le conclusioni ai lavoratori.

«La Conferenza dei servizi si è conclusa – ha spiegato Donatella Spano – con pareri differenti tra Ministero dei Beni paesaggistici e la Regione. Il parere ministeriale non è, però, vincolante e ostativo. Per quanto riguarda l’iter, la Rusal ha chiesto almeno un mese per presentare altri documenti. Non appena si concluderà l’istruttoria, predisporremo la delibera sul progetto, che sarà portata in tempi serrati in Giunta. Ringraziamo gli uffici degli assessorati coinvolti che hanno lavorato strenuamente in questi mesi.»

Sull’esito dei lavori della conferenza di servizi arrivano i primi commenti.

«Il completamento dell’istruttoria propedeutica alla delibera di Giunta che dà il via libera al progetto Eurallumina è sicuramente un fatto positivo – dice Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico -. Per i lavoratori, che hanno sempre creduto nel progetto e nelle loro capacità lavorative, per il territorio e l’intero sistema produttivo industriale del paese. E’ bene ricordare, infatti, che la raffinazione della bauxite e la produzione di allumina rappresenta il primo anello della filiera dell’alluminio in Italia. Una filiera su cui c’è l’impegno, anche in seguito alla risoluzione presentata in Parlamento, in grado di valorizzare le produzioni industriali metallurgiche e su cui è necessario puntare. Il risultato di oggi – conclude Emanuele Cani – è un passaggio importante cui ne devono seguire anche altri. La nostra attenzione e il sostegno ai lavoratori proseguirà anche in futuro, sino al riavvio degli impianti di Portovesme.»

«Oggi è un giorno importante per i lavoratori dell’Eurallumina e per il nostro territorio – dice da parte sua Daniele Reginali, segretario del Partito Democratico di Carbonia Iglesias -. Far ripartire la produzione di allumina significa dare la possibilità al nostro paese di poter contare nuovamente su un sistema produttivo importante. Da tempo abbiamo manifestato vicinanza e sostegno ai lavoratori che lottano per la riapertura della fabbrica, manteniamo alta l’attenzione affinché la vertenza possa chiudersi al più presto positivamente. Siamo con loro – conclude Daniele Reginali -, lo siamo stati in passato e lo saremo in futuro.»

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Questa mattina, nella sede della Presidenza in viale Trento a Cagliari, si è riunito il Tavolo tra Regione e organizzazioni sindacali rappresentative dei lavoratori del Parco Geominerario. L’incontro è stato convocato per illustrare i risultati delle azioni messe in campo dalla Regione, racchiuse nella delibera approvata lo scorso 13 gennaio dalla Giunta regionale. Alla riunione erano presenti l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, i capi di gabinetto della Presidenza e dell’assessorato del Lavoro, Filippo Spanu e Luca Mereu, i direttori generali dell’Aspal e dell’Urbanistica, Massimo Temussi ed Elisabetta Neroni, e il consigliere regionale Pietro Cocco, primo firmatario della legge n. 34 del 2016 che ha disegnato un percorso di rioccupazione per i circa 500 lavoratori licenziati in seguito alla scadenza della convenzione con l’Ati-Ifras, al 31 dicembre 2016.

L’assessore Cristiano Erriu ha annunciato l’avvenuta pubblicazione dell’Avviso per la partecipazione alla manifestazione di interesse, per proporre interventi coerenti con le finalità e le attività del Parco Geominerario storico ed ambientale della Sardegna.

«Oggi – ha detto Cristiano Erriu – abbiamo inviato una lettera agli amministratori straordinari delle quattro province Sarde, al sindaco della Città Metropolitana di Cagliari e agli 84 sindaci dei Comuni compresi nel territorio del Parco Geominerario, per informarli sulla possibilità di partecipare al bando per presentare progetti inerenti alle finalità del Parco: l’avviso è finalizzato alla composizione di un catalogo di interventi per lavori diversi dalla messa in sicurezza, bonifica e riqualificazione dei siti minerari, ma coerenti con le finalità istitutive del Parco Geominerario. Il catalogo includerà tutte le proposte che perverranno al nostro Assessorato e sarà sottoposto alla Giunta regionale che individuerà gli interventi in linea con le finalità delle disposizioni normative contenute nella legge 34/2016. In settimana sarà convocato un incontro con i sindaci per entrare maggiormente nei dettagli. L’Assessorato dell’Urbanistica si mette sin da oggi a disposizione per affiancare gli enti locali che lo richiederanno».

L’Avviso, in scadenza il prossimo 17 febbraio, è pubblicato sul sito www.regione.sardegna.it nella sezione Servizi agli enti locali – Bandi e gare d’appalto.

Nel corso dell’incontro è stata comunicata la conclusione – con un anticipo di quasi un mese rispetto alla data originariamente prevista – della profilazione dei lavoratori da parte dell’Aspal e l’attività preliminare necessaria per la successiva ricollocazione degli stessi. Il Tavolo si riunirà nuovamente, per gli ulteriori aggiornamenti, nella terza decade di febbraio.