23 December, 2024
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Lunedì 5 novembre, con inizio alle 10.30, si svolge, a Sassari, nella sala convegni di PromoCamera, in via Predda Niedda 18, l’incontro sulla nuova fase del progetto per la realizzazione di reti di videosorveglianza nei Comuni. L’iniziativa è finalizzata a offrire informazioni e chiarimenti a sindaci, assessori, tecnici comunali e cittadini sull’avviso con il quale l’intervento, promosso dalla Regione, viene esteso a tutti i centri della Sardegna. L’obiettivo è quello di avere sistemi tecnologici di monitoraggio e controllo, per assicurare nei contesti urbani condizioni ambientali di sicurezza e favorire la prevenzione ed il contrasto di attentati e atti intimidatori ai danni degli amministratori locali.

Interverranno l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, il sindaco di Sassari Nicola Sanna, il prefetto Giuseppe Marani, il presidente dell’ANCI Sardegna, Emiliano Deiana ed il direttore generale dell’assessorato, Antonello Pellegrino.

Il prossimo 9 novembre il progetto delle nuove reti di controllo e monitoraggio del territorio, sarà al centro di un secondo incontro in programma a Cagliari, all’ex Cisapi.

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25 richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale, che vivono nei centri di Accoglienza di Oristano e Solanas (nel territorio del comune di Sinnai), hanno curato la pulizia dell’area d’ingresso della Cittadella della Salute, a Cagliari. Sono intervenuti l’assessore degli Affari Generali con delega sui flussi migratori Filippo Spanu, il direttore dell’Assl di Cagliari Luigi Minerba e la responsabile del dipartimento di Prevenzione di Ats Sardegna – Servizio Promozione della Salute Silvana Tilocca.

Help to help” (“Aiuta per aiutare”) è il titolo del progetto inserito nel quadro delle attività di volontariato sociale promosse dalla Regione e rivolte ai giovani ospiti dei Centri di Accoglienza della Sardegna. Attualmente sono operativi 15 progetti. Oltre 250 richiedenti asilo stanno svolgendo in forma gratuita servizi di pubblica utilità: dalla cura e tutela delle aree verdi e dell’arredo urbano alla custodia del patrimonio artistico e culturale e degli spazi dedicati al tempo libero e allo sport. L’obiettivo è quello di favorire l’inclusione e l’integrazione di ragazzi che in questo modo attuano interventi che sostengono e promuovono in termini molto concreti il processo di inclusione e integrazione. Tutti gli interventi vengono svolti su base volontaria e gratuita e ogni singolo progetto deve avere una durata di quattro mesi dalla firma con l’Osservatorio interregionale cooperazione e sviluppo (Oics) che agisce in nome e per conto della Regione.

«Dall’iniziativa di oggi – spiega l’assessore Filippo Spanu – scaturiscono segnali molto incoraggianti. Il processo di integrazione si sviluppa gradualmente con la reciproca conoscenza e il superamento dei pregiudizi e queste azioni vanno proprio in questa direzione. Con grande impegno e dedizione 25 giovani si sono dedicati alla cura di un’area pubblica in cui sono operative strutture sanitarie di grande importanza per la collettività. Non casualmente questo progetto viene attuato in un ambito strettamente legato ai compiti dell’ATS che svolge un ruolo essenziale nel quadro del sistema di accoglienza.»

Filippo Spanu ha inoltre chiarito che è molto grave «pensare di ridurre drasticamente le risorse statali a favore dell’accoglienza di persone che sono richiedenti protezione internazionale e quindi con particolari tutele. Ridurre le risorse pregiudica la possibilità di fare azioni di integrazione come quella di oggi con inevitabili ripercussioni per l’attività di molti sardi laureati che operano nell’ambito dei Cas e della rete Sprar. Tutto questo significa non accettare l’idea che ci siano tutele specifiche, previste dal diritto internazionale, per le persone che cercano rifugio. Noi vogliamo trasformare tutti i progetti finalizzati all’inclusione in azioni positive e continueremo su questa strada anche perché abbiamo stipulato accordi con il Governo che devono essere rispettati».

Il Dipartimento di prevenzione di ATS Sardegna – Servizio Promozione della Salute, diretto da Silvana Tilocca, ha messo a disposizione, in questi anni, professionalità e competenze per gestire l’accoglienza e garantire l’assistenza sanitaria di primo e di secondo livello a tutti i richiedenti protezione internazionale durante  le operazioni di soccorso.

Il progetto, portato avanti dall’Associazione Help for You, vede impegnati, a partire da oggi, 25 richiedenti asilo in attività svolte su base volontaria e gratuita, con un impegno tra le 6 e le 15 ore settimanali per la cura, la pulizia, la manutenzione e la valorizzazione delle aree verdi delle strutture di ATS ASSL Cagliari. «Molti ragazzi impegnati nel progetto di volontariato sociale – ha spiegato Silvana Tilocca – sono stati accolti e visitati al momento degli sbarchi nell’Isola dagli operatori sanitari del Dipartimento di Prevenzione e oggi, con un profondo senso di gratitudine e in una logica di collaborazione reciproca, sono fisicamente presenti alla Cittadella della Salute per offrirci il loro lavoro».

«L’iniziativa è finalizzata al raggiungimento di uno scopo sociale volto a promuovere le relazioni fra migranti e cittadini – ha aggiunto il direttore della ASSL di Cagliari Luigi Minerba – nel settore di salvaguardia dell’ambiente e cura del verde. Un primo passo concreto che mira all’integrazione degli stranieri nella nostra città.»

Alle attività di oggi hanno preso parte anche gli scout dell’Assoraider della sezione di Elmas. Tra loro otto richiedenti asilo ospiti del Cas di Villaspeciosa che da qualche mese indossano la divisa di ”rover’‘.

La giornata alla Cittadella della Salute si è conclusa con la degustazione di piatti tipici africani cucinati e offerti a tutti i presenti dall’associazione Help for you.

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Via libera al Piano di rafforzamento amministrativo seconda fase. Il PRA, documento di pianificazione in cui vengono individuate azioni concrete di potenziamento della capacità amministrativa in relazione ai programmi operativi regionali FESR e FSE 2014-2020, essenziali per l’avvio delle politiche di crescita, è stato approvato oggi dalla Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu, d’intesa con gli assessori della Programmazione e del Lavoro Raffaele Paci e Virginia Mura,

«Dopo la positiva esperienza del biennio 2016-2018 – spiega l’assessore Filippo Spanu – abbiamo messo a punto ed approvato la seconda fase del PRA che è uno strumento fondamentale ai fini della spesa dei fondi europei e ci aiuta ad utilizzare le risorse nel migliore dei modi, in linea con i principi della qualità della spesa, della trasparenza e dell’efficienza amministrativa. Andiamo avanti su questa strada nella convinzione di raggiungere altri buoni risultati.»

Gli interventi previsti nel Piano riguardano modifiche organizzative, con la previsione di strutture temporanee di progetto, azioni per un più efficace utilizzo del personale, attraverso la rilevazione sistematica dei fabbisogni e dei conseguenti processi di mobilità, e attività per lo sviluppo dei sistemi informativi.

La stessa Commissione europea ha chiesto alle Regioni, coinvolte nella programmazione dei fondi strutturali, di dotarsi di un Piano di rafforzamento amministrativo.

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Dopo il rientro dalla commissione consiliare, la Giunta regionale ha approvato le linee guida proposte dall’assessore Luigi Arru che definiscono i requisiti specifici strutturali, organizzativi e di personale per le singole tipologie di strutture sociali, comprese le modalità per il rilascio dell’autorizzazione e dell’accreditamento.

Mira al potenziamento del Servizio Fitosanitario Regionale, la delibera proposta dall’assessore Pier Luigi Caria che con 327mila euro prevede l’acquisto dei beni, delle attrezzature e dei servizi necessari affinché le strutture del Laboratorio fitosanitario regionale possano lavorare in maniera adeguata. Oltre allo svolgimento delle analisi di laboratorio e dei monitoraggi fitosanitari, il provvedimento garantisce anche l’attivazione di contratti di lavoro con tecnici fitopatologi specialisti con comprovata esperienza diagnostica su organismi nocivi ai vegetali, quali virus, viroidi, fitoplasmi, batteri, funghi e nematodi specificamente dedicati ai programmi di monitoraggio cofinanziati dalla Commissione Europea “Pest survey 2019 e 2020”. Conferma inoltre la prosecuzione dell’attività di collaborazione in convenzione con il Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari per il monitoraggio di insetti vettori ed eventuali altri organismi nocivi.

Via libera dalla Giunta al progetto “Turismo e Vita in Marmilla”, firmato venerdì scorso a Turri dall’assessore Raffaele Paci: 23 milioni di euro (13 di nuova finanza e 10 per la valorizzazione di interventi già programmati) per rilanciare un territorio che punta a valorizzare ambiente e attrattori culturali, offrire più servizi a residenti e turisti, frenare lo spopolamento e garantire condizioni che permettano anche ai giovani di costruire la loro vita nella terra dove sono nati. Diciotto Comuni, facendo rete e superando ogni individualismo, hanno messo a punto un progetto, all’interno della programmazione territoriale della Regione, dal respiro e prospettiva molto ampi, con una serie di interventi che deve essere conclusa entro 36 mesi.

Nulla osta al “Rendiconto dell’esercizio 2017” dell’Agenzia Forestas. Dall’esame della gestione finanziaria 2017 emerge un fondo cassa finale di 40 milioni e 213 mila euro e un risultato di amministrazione positivo pari a 113 milioni e 265 mila, con un incremento del 10% rispetto all’esercizio precedente.

Approvata, su proposta dell’assessore Filippo Spanu, l’ipotesi di contratto per l’utilizzo delle risorse aggiuntive, pari a 750mila euro, per rendere più omogenea, tra amministrazione ed enti, la percentuale di dipendenti che potranno accedere alle progressioni professionali. Ulteriori risorse vengono destinate al completamento di tale processo attraverso una nuova fase di contrattazione.

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Si va verso una soluzione della complessa vicenda degli artieri ippici che chiedono l’inserimento stabile negli organici di Agris.

«L’agenzia – rende noto l’assessore del Personale Filippo Spanu – ha ricevuto dalla commissione di valutazione gli atti necessari per poter procedere alla pubblicazione della graduatoria degli aventi diritto e ai successivi inquadramenti in base agli spazi assunzionali.»

«Diamo corso alle stabilizzazioni – aggiunge Filippo Spanu – come previsto dalla legge 37 approvata dal Consiglio regionale nel dicembre del 2016. Ma stiamo puntando anche sulle procedure concorsuali per l’inserimento di nuovi dirigenti e funzionari. Ricordo che abbiamo messo a punto il Piano del fabbisogno in base al quale abbiamo già avviato il reclutamento.»

«Il Piano – conclude l’assessore del Personale – sarà aggiornato nel prossimo mese di gennaio per favorire il ricambio all’interno dell’Amministrazione regionale.»

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«Occorre prendere atto che la mobilità internazionale oggi è legata alla mancanza di prospettive economiche e più in generale a condizioni di vita non adeguate ad aspettative e speranze ed è dunque favorita dal desiderio inevitabile e inarrestabile delle nuove generazioni di muoversi e cercare nuove opportunità. La questione dei flussi migratori acquista una particolare valenza qui a Torino, città in cui tantissimi sardi hanno scelto di vivere e lavorare.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu, con delega sui flussi migratori, che ha preso parte nel capoluogo piemontese, alle Officine Caos, all’incontro sul tema Siamo tutti in viaggio. Diritto e valore alla mobilità nell’ambito del Festival Differenti Sensazioni. È stato un proficuo confronto tra amministrazioni pubbliche impegnate nella progettualità legata all’accoglienza, all’integrazione e interazione di più cittadinanze in Sardegna e Piemonte.

Sono intervenuti anche Monica Cerutti, assessora alle Politiche giovanili, Diritto allo Studio universitario e Migrazione della Regione Piemonte, Gabriele Boccacini per la Direzione artistica Stalker Teatro/Officine CAOS, Enzo Cugusi in rappresentanza dell’associazione dei Sardi a Torino “Antonio Gramsci”, Ornella D’Agostino e Alessandra Marchi dell’associazione Carovana SMI e Alessandro Cao in rappresentanza della Caritas di Cagliari.

«In Sardegna – ha precisato Filippo Spanu – il fenomeno migratorio risulta essere sempre più di carattere strutturale, con profonde implicazioni nel tessuto sociale, culturale ed economico. Nell’isola oggi vivono oltre 50 mila stranieri che offrono un contributo significativo allo sviluppo delle comunità in cui vivono.»

«Dal 2016 – ha sottolineato l’assessore Filippo Spanu – la Regione attua una programmazione strutturata rispetto alla gestione dei flussi migratori non programmati, legati al sistema Frontex e agli arrivi dei richiedenti protezione internazionale, attraverso il Piano per l’accoglienza che rappresenta un insieme coordinato di azioni sostanzialmente riconducibili alle diverse fasi in cui si articola il sistema dell’ospitalità: dal primo soccorso all’integrazione. Parallelamente alla gestione “interna” del fenomeno migratorio con azioni da realizzare entro i propri confini regionali, la Giunta ha messo in campo politiche propositive verso “l’esterno” da attuare in raccordo sia con i soggetti istituzionali dei Paesi da cui maggiormente provengono i flussi migratori sia con le comunità straniere presenti nel proprio territorio. In questo quadro – ha concluso Filippo Spanu – si inseriscono le relazioni già avviate con Tunisia, Senegal e Uganda.»

Oggi nelle 63 strutture di accoglienza dell’isola sono presenti 2.850 richiedenti asilo. 19 i minori non accompagnati, 98 quelli che vivono insieme ai genitori.

Nell’ambito della rassegna torinese è stato proposto lo spettacolo multidisciplinare C.Arte d’imbarco, nato da un progetto dell’associazione cagliaritana Carovana e selezionato dal MIBACT tra i primi cinque progetti in Italia nel programma MigrArti/Spettacolo 2017.

Sempre oggi, a Cagliari, allo stadio Amsicora, per iniziativa della Regione Sardegna, nel corso di un’intensa giornata di sport, giovani richiedenti asilo ed atleti sardi si sono sfidati in varie discipline dell’atletica leggera: dalla velocità al mezzofondo al salto in lungo al lancio del peso.

I temi dell’accoglienza dei richiedenti asilo e dei titolari di protezione internazionale, delle minoranze e dei diritti umani sono al centro del Concorso “Graziano Deiana” promosso dalla Regione e rivolto agli studenti degli istituti superiori della Sardegna. Il bando è stato pubblicato oggi sul sito della Regione. Il concorso è finalizzato all’ideazione e alla realizzazione di progetti originali: illustrazioni, cortometraggi; documentari, murales; laboratori, video musicali, festival, mostre, tornei sportivi. “Vogliamo stimolare – dichiara l’assessore degli Affari Generali con delega sui flussi migratori Filippo Spanu – la fantasia e la creatività degli studenti su argomenti che sono parte integrante della vita quotidiana e sui quali è opportuno riflettere nel quadro di una società che deve essere più aperta e tollerante. Il concorso mira a favorire l’incontro, la coesione sociale e la socializzazione tra gli studenti, i migranti e la cittadinanza e contrastare linguaggi e atteggiamenti discriminatori che rafforzano stereotipi e pregiudizi nei confronti dello straniero. Questa iniziativa nasce dal progetto “La Regione incontra le scuole” ancora in corso con incontri negli istituti superiori finalizzati a fornire corrette informazioni sul fenomeno migratorio”. Ogni istituto può presentare fino a tre proposte con il coinvolgimento di diversi studenti. La domanda di partecipazione, da presentare entro il prossimo 27 novembre, dovrà essere corredata da un breve video di presentazione – della durata massima di 5 minuti – per presentare il progetto e le motivazioni della proposta. Le migliori 10 proposte saranno premiate con un contributo 3 mila euro nel corso di una manifestazione pubblica che si svolgerà il prossimo 12 dicembre a Mamoiada. Il concorso è dedicato alla memoria Graziano Deiana, sindaco di Mamoiada per 20 anni sino al 2015. L’impegno civile per il riconoscimento dei diritti dei più deboli e per la difesa delle persone più deboli e discriminate ha sempre caratterizzato la sua attività amministrativa. “Graziano Deiana – spiega l’assessore Spanu – è stato un instancabile sostenitore della democrazia e di tutte le forme di partecipazione attiva e ha aperto la strada a un modello politico a cui tanti amministratori si sono successivamente ispirati, basato sull’effettiva partecipazione e sul coinvolgimento dei cittadini alla vita della comunità. Abbiamo voluto ricordarlo attraverso questo concorso che nasce con l’intento di promuovere il confronto e la conoscenza reciproca tra giovani di mondi diversi che devono necessariamente incontrarsi e dialogare”.

L’assessore regionale degli Affari Generali Filippo Spanu interverrà sabato 27 ottobre a Torino, alle Officine Caos, in piazza Montale 18, con inizio alle 11.30, all’incontro sul tema Siamo tutti in viaggio. Diritto e valore alla mobilità. Al confronto, incentrato sui progetti di accoglienza destinati ai richiedenti asilo, partecipano anche Monica Cerutti, assessora alle Politiche Giovanili, Diritto allo Studio Universitario e Migrazione della Regione Piemonte, Gabriele Boccacini per la Direzione Artistica Stalker Teatro/Officine CAOS, Enzo Cugusi in rappresentanza dell’associazione dei Sardi a Torino “Antonio Gramsci”, Ornella D’Agostino e Alessandra Marchi dell’associazione Carovana SMI e Alessandro Cao in rappresentanza della Caritas di Cagliari. Si tratta di un’importante occasione di scambio e confronto tra amministrazioni pubbliche impegnate nella progettualità legata all’accoglienza, all’integrazione e interazione di più cittadinanze in Sardegna e Piemonte, da decenni unite da circuiti migratori tra il Sud e il Nord, oltre che da una lunga storia comune. L’incontro è inserito nell’ambito del Festival Differenti Sensazioni. La programmazione della rassegna prevede, sempre il 27 ottobre, alle ore 22.00, lo spettacolo multidisciplinare C.Arte d’imbarco, selezionato dal MIBACT tra i primi cinque progetti in Italia nel programma MigrArti/Spettacolo 2017. La Fondazione Sardegna Film Commission, che sostiene i progetti Navigare i Confini e C.Arte d’imbarco, è partner fondamentale per la diffusione dello spettacolo a Torino insieme alla Caritas di Cagliari.

La Regione segue da tempo con grande attenzione la vicenda dei lavoratori della Sardinia Green Island, la società, con sede a Macchiareddu, che intende operare nel campo della produzione energetica. Continuiamo a fare le necessarie azioni di facilitazione ai fini dell’espletamento di tutte le procedure utili alla realizzazione del progetto industriale e a sollecitare l’interesse di altri imprenditori. Inoltre vogliamo incalzare il Governo sulla questione degli incentivi per le fonti energetiche alternative, passaggio fondamentale per dare una prospettiva stabile ai lavoratori”. Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu nel corso dell’incontro, a Cagliari, nella sala riunione dell’assessorato, con tutti i soggetti coinvolti nel processo di riavvio della produzione: dalle parti datoriali ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali. “Ricordo – ha aggiunto l’esponente della Giunta – che il progetto al centro dell’attenzione riguarda non solo la gestione delle fonti rinnovabili ma anche un’attività legata all’agroindustria per dare vita, a una sorta di distretto di produzione dell’energia che possa servire anche ad altre aziende dell’area industriale di Macchiareddu”. “Sul tema degli incentivi – ha annunciato Filippo Spanu – chiederemo un incontro al ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio. C’è, infatti, molta incertezza sugli incentivi per il termodinamico, meno problemi invece sembrano sussistere per il fotovoltaico. Ma si tratta di questioni da chiarire al più presto nel corso di un tavolo ministeriale. La Regione – ribadisce l’assessore – vuole accompagnare tutto il percorso finalizzato al riavvio della produzione. Allo stesso tempo intendiamo utilizzare al meglio tutti gli strumenti esistenti per assicurare, sul fronte degli ammortizzatori sociali, un’adeguata tutela ai lavoratori”.

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L’assessore degli Affari generali Filippo Spanu ed il vice primo ministro ugandese Moses Ali hanno sottoscritto oggi ad Adjumani, nel nord-ovest dell’Uganda, l’intesa tra la Regione Sardegna e la Sub Regione del Madi-West Nile per promuovere lo scambio di buone pratiche nel settore dell’approvvigionamento idrico, nella gestione delle risorse forestali e nella formazione tecnica e scientifica per le attività di rimboschimento.

Alla cerimonia della firma, che si è svolta nel Multi Purpose Training Centre, hanno preso parte anche l’ambasciatore d’Italia Federico Fornara, il ministro dell’Agricoltura del governo ugandese Vincent Ssempijja e l’ambasciatrice in Italia Elizabeth Paula Napeyok.

«Il rapporto di cooperazione appena nato tra i nostri due territori – ha detto l’assessore Filippo Spanu – è un esempio concreto di ‘cooperazione territoriale decentrata’, basata sulla condivisione di problematiche comuni e sulla diretta richiesta di intervento del Governo ugandese. In questi giorni ho avuto modo di apprezzare questo territorio in cui sono presenti molte opportunità e una popolazione molto giovane, ricca di slanci ed energie, e proprio a partire da questi aspetti possiamo costruire con successo le nostre proposte progettuali condivise in modo tale da renderle il più possibile efficaci e sostenibili.»

La Sardegna ha, per anni, portato avanti progetti di mitigazione degli effetti della desertificazione riservando particolare attenzione alla conservazione del suolo, del paesaggio e della biodiversità. La Sub Regione del Madi-West Nile intende avvalersi del supporto scientifico della Regione per attività di rimboschimento e la formazione dei suoi tecnici in questo campo specifico.

La delegazione guidata dall’assessore Filippo Spanu è composta da Luciano Gutierrez, pro rettore per l’internazionalizzazione e ricercatore del Centro intedipartimentale ‘Nucleo di Ricerca sulla desertificazione’ (NRD) dell’Università di Sassari, Laura Altea, che opera nell’ambito dello stesso nucleo di ricerca, dai tecnici dell’Enas Maria Antonietta Dessena ed Andrea Virdis, e dai funzionari dell’Unità di Progetto della Regione sui flussi migratori guidata da Marco Sechi.

I tecnici e i ricercatori giunti dalla Sardegna, attraverso sopralluoghi e incontri con la popolazione, gli amministratori locali e gli esperti ugandesi, stanno verificando sul campo la reale situazione per poi definire la proposta progettuale che sarà messa a punto entro la fine dell’anno.

La Sub Regione del Madi-West Nile è impegnata con grande generosità nell’accoglienza di oltre 500mila rifugiati provenienti dal Sud Sudan, che vivono in 48 insediamenti. Solo il territorio di Adjumani ospita oltre 200mila persone in fuga da guerre e persecuzioni. Tutto questo determina una continua pressione sulle risorse territoriali: terreni, foreste, zone umide e acqua.

«Ho visitato ad Adjumani – sottolinea Filippo Spanu – il campo che ospita i rifugiati e ho constatato il grande sforzo che l’Uganda compie in questo momento per dare ospitalità a persone in fuga da guerre e persecuzioni. La Sardegna mette in campo le competenze e le professionalità dell’Enas, di Forestas e dell’Università di Sassari per migliorare le condizioni della popolazione locale e dei profughi. È un’apertura doverosa verso un Paese che ospita al suo interno oltre un milione di rifugiati e che ha raggiunto il terzo posto al livello mondiale nell’accoglienza. Credo che l’Uganda rappresenti un modello significativo per la comprensione delle dinamiche legate alla migrazione e dovrebbe essere preso come punto di riferimento da tanti Paesi, soprattutto europei. Siamo qui perché crediamo che aprire i confini ai migranti, pur con equilibrio e in modo ordinato, sia un dovere civile.»

L’accordo, che nasce da numerosi incontri tra le due delegazioni e dalla visite dei rappresentanti istituzionali del paese dell’Africa subsahariana in Sardegna, ha un valore specifico anche per le opportunità che si aprono per gli imprenditori sardi in un mercato molto interessante soprattutto negli ambiti del turismo, delle opere pubbliche e delle energie rinnovabili.

L’assessore Filippo Spanu nel corso della missione ha incontrato inoltre il primo ministro ugandese Ruhakana Rugunda ed il capo delegazione dell’Unione europea Attilio Pacifici. Di particolare interesse, per i risultati che sono scaturiti in vista dei progetti da attuare, il momento di approfondimento a cui hanno preso parte il ministro dell’Acqua e dell’Ambiente Sam Cheptoris e i rappresentanti istituzionali, delle associazioni professionali e culturali e del mondo universitario della Sub Regione del Madi-West Nile.