19 November, 2024
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Via libera dal Governo al progetto preliminare della Snai (Strategia nazionale per le aree interne) Gennargentu-Mandrolisai da 7 milioni e mezzo di euro. La presidenza del Consiglio dei ministri l’ha ufficialmente comunicato al sindaco di Tonara Flavia Loche, referente del progetto che, in occasione di “Autunno in Barbagia”, ha accolto oggi l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, ufficializzando insieme a lui la notizia. 

L’approvazione da parte di Palazzo Chigi è un passo avanti molto importante nell’iter del progetto, che va definitivamente chiuso entro l’anno per assicurarsi il finanziamento che è per metà a carico dello Stato e per metà a carico del Bilancio regionale. Un progetto  “antispopolamento” che punta a promuovere lo sviluppo locale per garantire ai 14.382 cittadini dell’area (in discesa del 14% tra il 2002 e il 2016) l’accesso ai servizi essenziali: istruzione, salute, mobilità.

«È il contesto migliore, quello di oggi qui a Tonara, per ricevere la notizia dell’approvazione del progetto da parte del Governo – dice Raffaele Paci -. Il progetto, e in generale la strategia Snai,  punta a garantire servizi essenziali per migliorare la qualità della vita dei residenti in zone geograficamente disagiate. Ma sappiamo bene che, oltre ai servizi, l’elemento fondamentale per combattere lo spopolamento è creare opportunità di lavoro e sviluppo, partendo dalle caratteristiche e peculiarità locali. Esattamente la filosofia che è alla base di manifestazioni come Autunno in Barbagia, dove si valorizzano le nostre tradizioni, il nostro patrimonio culturale unico al mondo, la nostra enogastronomia e il nostro artigianato per incuriosire visitatori e attirare turisti. In questo modo si mette in moto l’economia, si crea sviluppo e dunque occupazione, si ripopolano i territori dove grazie alla Snai ci saranno anche servizi che funzionano.»

«Qui oggi vediamo migliaia di turisti, entusiasti, allora dobbiamo essere capaci di far conoscere ed esportare queste nostre ricchezze, di varcare i confini della Sardegna – sottolinea il vicepresidente della Regione -. E questo è possibile solo nel momento in cui si fanno scelte strategiche e condivise, favorendo l’aggregazione di servizi tra i Comuni, mettendo insieme i produttori per puntare sui mercati esterni, valorizzando fortemente l’identità e le competenze locali, puntando sulla specializzazione in una visione globale e internazionale, grazie anche all’alta tecnologia. Tutto questo è stato racchiuso nel progetto, che sono sicuro sarà fondamentale per rilanciare l’economia locale.»

La Snai Gennargentu-Mandrolisai è la seconda finanziata in Sardegna dopo l’Alta Marmilla, già chiusa e operativa. «È un esperimento estremamente importante e complesso, nel quale abbiamo creduto sin dall’inizio. Il problema dello spopolamento delle aree interne va affrontato in modo integrato, e può essere risolto solo se i paesi, le piccole comunità, i singoli artigiani uniscono le forze e lavorano per un intero territorio col costante supporto delle amministrazioni, esattamente come stiamo facendo in questo territorio», ha concluso Raffaele Paci.

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Lunedì 23 ottobre il comitato promotore, i rappresentanti dei sindaci che hanno aderito alla campagna referendaria sull’insularità (sono ben 180 i primi cittadini che hanno aderito alla promozione del referendum) ed il comitato scientifico, terranno una conferenza stampa per illustrare l’iter verso l’atteso appuntamento referendario. «I sindaci hanno ben chiaro il ritardo nello sviluppo e lo spopolamento delle comunità – spiega Roberto Frongia, presidente del comitato -, sia stato sinora affrontato dallo Stato in prevalenza con interventi di tipo assistenziale, che hanno impedito di sviluppare un’economia autopropulsiva. Per questo motivo hanno aderito in modo massiccio per promuovere il referendum». 

Alla conferenza stampa saranno presenti, tra gli altri, i seguenti sindaci:

  • Stefano Delunas, Quartu
  • Tomaso Locci, Monserrato
  • Paola Secci, Sestu
  • Giacomo Porcu, Uta
  • Andrea Pisanu, Giba
  • Laura Cappelli, Buggerru
  • Elio Mameli, Villaspeciosa
  • Alessandro Scano, Decimoputzu 
  • Marco Pisano, Mandas
  • Alessio Piras, Selegas
  • Celestino Pitzalis, Tuili
  • Marco Floris, Siris
  • Fausto Piga, Barrali
  • Nello Cappai, Guamaggiore.

Saranno invece collegati via Skype sindaci dalle diverse zone del territorio regionale, tra i quali Nicola Sanna, sindaco Sassari, Andrea Soddu, sindaco Nuoro, Andrea Lutzu, sindaco di Oristano, Flavia Loche (Tonara), Costantino Tidu (Teti), Ester Satta (Olzai), Roberto Ragnedda (Arzachena), Gianni Orrù (Busachi), Franceschino Serra (Pau), Andrea Nieddu (Berchidda).

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Insularità’: una battaglia talmente forte che sfonda anche ad agosto. La Sardegna si unisce intorno alla bandiera del principio di insularità! 

Mentre crescono le adesioni di importanti personalità al Comitato Scientifico, parte con il botto anche il comitato degli amministratori: sono già scesi in campo 70 sindaci, con oltre 300 tra consiglieri ed assessori, pronti a mettere a ferro e fuoco la Sardegna per ottenere ciò che ci spetta di diritto!

L’iniziativa referendaria per l’inserimento del principio dell’insularita in Costituzione, lanciata soltanto da una settimana, trova dunque spazi crescenti.

Tra i sindaci hanno aderito Andrea Lutzu (sindaco di Oristano), Roberto Ragnedda (Arzachena), Giorgio Alimonda (Portoscuso), Ivan Mameli (Barisardo), Roberto Uda (sindaco di Loceri), Diego Loi (Santu Lussurgiu), Antonio Cappai (Guamaggiore), Paola Secci (Sestu), Flavia Loche (Tonara), Tomaso Locci (Monserrato), Giusepppe Fasolino (Golfo Aranci), Massimo D’Agostino (Bonorva), Massimo Cannas (Tortolì), Antonello Figus (Santa Giusta), Marco Falchi (Muravera), Costantino Tidu (Teti), Gianfranco Trullu (Perdaxius), Marco Pisano (Mandas), Giovanni Porcu (Irgoli), Domenico Gallus (Paulilatino), Andrea Piroddi (Ilbono), Maristella Lecca (vice sindaco di Monserrato), Sandro Pili (Terralba), Claudio Pinna (Zeddiani), Martino Salis (Oliena), Celestino Pitzalis (Tuili), Luca Pilia (Isili), Andrea Nieddu (Berchidda), Fausto Orrù (Gonnosfanadiga), Giovanni Santo Porcu (Galtellì), Pietro Moro (Laerru), Gabriella Mameli (vice sindaco di Selargius), Vincenzo Cosseddu (Benetutti), Ester Satta (Olzai), Marco Atzei (Pompu), Mario Sassuolo (Siligo), Marco Floris (Siris), Andrea Santucci (Marrubiu), Serena Massa (Senis), Alessandro Scano (Decimoputzu), Pierandrea Deias (Nuxis), Giorgio Scano (Simala), Mauro Steri (Gonnosnò), Luciano Barone (Mamoiada), Antonio Diana (Stintino), Renzo Ibba (Morgongiori), Gianfranco Pinducciu (Telti), Gianni Orrù (Busachi), Pierpaolo Sitzia (Gonnoscodina), Agostino Pirredda (Luogosanto), Elio Mameli (Villaspeciosa), Alessio Piras (Selegas), Franceschino Serra (Pau), Giovanni Daga (Nuragus), Antonello Pirosu (Villaperuccio), Antonello Demelas (Samugheo), Paolo Spezziga (Valledoria), Francesco Caggiari (Bortigali), Tito Loi (Osini), Pietro Arca (Sorradile), insieme a 312 amministratori comunali.

Un segnale molto forte quello che stanno dando gli amministratori locali con un numero di adesioni che cresce di ora in ora. 

La mobilitazione ha avuto una forte accelerazione a seguito dell’indizione dei referendum che si terranno in Lombardia e Veneto il 22 ottobre prossimo, finalizzati ad ottenere “particolari forme di autonomia” e maggiori risorse: un evento di forte impatto politico, destinato a modificare radicalmente il sistema di ripartizione delle risorse tra le regioni italiane. La Sardegna nella sua condizione di insularità ha uno svantaggio geografico permanente e grave, di cui la comunità nazionale sembra non accorgersi. Da qui l’idea di portare il caso Sardegna all’attenzione del dibattito politico e dell’opinione pubblica nazionale: il “caso Sardegna”, attraverso un referendum sardo.

In prima linea da oggi dunque anche i sindaci e tutti gli amministratori: «È stata una risposta immediata, forte e entusiasta – ha dichiarato Lucia Tidu del comitato promotore del referendum che coordina il gruppo Amministratori a sostegno del referendum -. Il segnale fortissimo dato dai sindaci e amministratori in pochi giorni ci porterà a fine agosto con la maggioranza dei sindaci sardi a una grande mobilitazione.»

«Una battaglia di tutti i sardi che va oltre tutte le appartenenze politiche – ribadisce Roberto Uda sindaco di Loceri (Pd) – e che porteremo avanti nei nostri territori». «Il riconoscimento dell’insularità in costituzione è centrale per lo sviluppo della nostra Sardegna – aggiunge Giuseppe Fasolino, sindaco di Golfo Aranci (Forza Italia) -, qualsiasi strumento che possiamo mettere in campo lo perseguiremo con la massima determinazione».

«Queste adesioni, che seguono di pochi giorni la formazione del Comitato scientifico – sottolinea Roberto Frongia, coordinatore del Comitato referendario -, servono a legare in modo formidabile la battaglia Referendaria ai  diversi territori sardi.»

 «Questa battaglia va al di là di ogni appartenenza politica e gli amministratori ne hanno dato un segnale fortissimo – dice ancora Lucia Tidu -. Questa è la nostra battaglia, la battaglia di tutti noi sardi uniti e coesi.»

«Contiamo di avere molte decine di migliaia di adesioni, per riaffermare che essere isolani non voglia dire essere isolati. Non per avere assistenzialismo ma semplicemente pari opportunità: vogliamo gli stessi diritti e le stesse opportunità degli altri cittadini italiani. Nulla di più, ma neanche nulla di meno», conclude Roberto Frongia che ribadisce che la raccolta delle firme inizierà ai primi di settembre e si protrarrà sino alla fine dell’anno.