17 July, 2024
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Diciannove candeline per Forma e Poesia nel Jazz, la rassegna ideata e organizzata a Cagliari dall’omonima cooperativa, in programma dal 14 al 28 maggio. Come sempre, il cartellone trova il suo punto di forza nel jazz italiano, ma non senza riservare il giusto spazio alla scena isolana. Tra i concerti più attesi, spiccano quelli già annunciati del trio formato da Peppe Servillo, Javier Girotto e Natalio Mangalavite, della cantante Elisabetta Antonini con il suo progetto dedicato alla Beat Generation, l’omaggio della Reunion Big Band alla memoria di Marco Tamburini nell’anniversario della scomparsa del trombettista, e il piano solo di Stefano Bollani, proposto in coproduzione e a cura della SEM Organizzazione.

Il jazz targato Sardegna ha invece una valida rappresentanza con il sassofonista Gavino Murgia, il Way Out Quartet, il duo Massimo Carboni-Mariano Tedde, il trio Ditta-Argiolas-Atzori, il quartetto Mambo Django.

Jazz ma non solo: ecco allora la canzone d’autore del genovese Max Manfredi, la cantante algherese Franca Masu e la cagliaritana Chiara Eff.

Un cast variegato che anche questa edizione della rassegna porta in scena in vari spazi e luoghi della città: l’Auditorium del Consevatorio, cornice ideale per i concerti di cartello, ma anche il Piccolo Auditorium nel quartiere di Marina, il Lazzaretto  a Sant’Elia, il Jazzino, il Jazz’art (lo Studio d’arte Paola Frau) nell’antico quartiere di Castello, e Sabores – Sapori di Sardegna, il locale in via Baylle all’insegna del gusto del palato. In programma anche una tappa extra moenia con il tradizionale appuntamento tra musica e archeologia alla Tomba dei giganti “Sa domu ‘e s’orku”.

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Elisabetta Antonini (foto Paolo Soriani) s Gavino Murgia ph Tiziana Pala 003 s Stefano Bollani (credit@ValentinaCenni) m

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Seconda anteprima, oggi a Nuoro, per la rassegna di concerti collegata al Seminario Jazz che prende il via questo giovedì. Al caffè “I Grani”, a partire dalle 19.00 e con ingresso gratuito, è di scena il duo formato dal clarinettista Matteo Pastorino ed il contrabbassista Salvatore Maltana; due musicisti sardi (ma il primo è di casa a Parigi) legati ai corsi organizzati dall’Ente Musicale di Nuoro per esserne stati allievi (e nel caso di Maltana, dall’anno scorso, anche in qualità di docente).

Matteo Pastorino, 26 anni, ha iniziato a suonare il clarinetto come autodidatta a tredici anni e si è appassionato presto al jazz grazie al papà, contrabbassista. Il suo primo inquadramento pedagogico passa appunto attraverso i seminari nuoresi, dove vince varie borse di studio, tra cui quella che gli permette di incidere un album e di suonare in diversi festival italiani. A diciannove anni si trasferisce a Parigi dove frequenta il corso di jazz del Conservatorio e si laurea nel 2012 con il massimo dei voti. Durante Siena Jazz, ha l’occasione di studiare con Kenny Werner, Clarence Penn, Aaron Goldberg, Miguel Zenon, Jim Snidero e vince una borsa di studio che gli permette di studiare con Chris Potter. Nel 2012 il suo gruppo vince il concorso per giovani talenti del festival jazz di Saint-Germain-des-Prés, mentre a lui va il premio Selmer come miglior solista, che gli permetterà di essere sponsorizzato dalla prestigiosa marca di strumenti a fiato. Vincitore, lo scorso giugno, del premio della critica al diciannovesimo concorso “Massimo Urbani”, Matteo Pastorino sarà tra i protagonisti della rassegna Nuoro Jazz domenica prossima (23 giugno) all’auditorium dell’Isre “G. Lilliu”.

Salvatore Maltana, 43 anni, originario di Alghero, si è formato professionalmente ai Seminari jazz di Nuoro e di Siena Jazz prima di intraprendere un percorso artistico che l’ha portato a suonare, tra gli altri, con Enrico Rava, Flavio Boltro, Dado Moroni, Emanuele Cisi, Gavino Murgia, Roberto Gatto, Django Bates, Pierre Favre, David Linx, Daniele di Bonaventura, Dino Saluzzi, Roberto Cecchetto, Marco Tamburini, Ettore Fioravanti, Luca Aquino, Giovanni Falzone. Membro del trio Heritage, è co-leader come compositore del Mudras Quartet, con cui ha inciso due cd. Quattro, invece, gli album registrati con la cantante algherese Franca Masu.

 Matteo PastorinoSalvatore Maltana