Le classi III A e IIIB del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’Ipia “Ferraris” di Iglesias hanno vinto il primo premio del Eco-Digithon
Le classi III A e IIIB del settore Manutenzione e Assistenza Tecnica dell’Ipia “Ferraris” di Iglesias, accompagnati dalle docenti Simona Deidda e Barbara Pisano hanno vinto il primo premio del Eco-Digithon, una maratona educativa per lo sviluppo di soluzioni innovative, digitali e/o tecnologiche per il raggiungimento non solo degli obiettivi dell’Agenda 2030 ma anche per rispondere alle istanze della propria comunità locale. Dal 7 al 9 maggio nella città di Foligno, si è tenuta l’ultima fase del Eco-Digithon ovvero la competizione tra Istituti Tecnici professionali e licei italiani che hanno preso parte al Eco-Digithon realizzato grazie al progetto ENNEPlus co-finanziato dalla Commissione europea.
«In un mondo dove la scarsità di risorse è un’evidenza sempre più pressante, scosso dalle retoriche della guerra e della prevaricazione, voi proponete un’alternativa concreta alle dinamiche predatorie e una volontà profonda di essere protagonisti del cambiamento», si legge nella motivazione della giuria.
L’Ipia Ferraris, una Scuola tra le più periferiche d’Italia, ha ancora una volta dimostrato di avere in sé la creatività per contribuire al cambiamento, tipica delle periferie, che possono venire alla ribalta, a partire dalle proprie fragilità, passando per il protagonismo dei ragazzi. Al Ferraris il riciclo e il recupero sono diventati una moda, un’abitudine che via via si consolida, entra nella didattica, educa e alimenta la quotidianità. Così una bottiglia di “ammorbidente” è diventata un lampeggiante, il motore dell’alzacristalli di una vecchia 126 e altri materiali vari sono diventati un prototipo di un cancello automatico utilizzato prima per scopi didattici e poi come servizio alla comunità; la proposta che haconvinto la Giuria, anche perché verrà utilizzata a servizio della comunità.
«Il comune di Siliqua ha sposato il concept e gli studenti incontreranno gli operai del Comune per spiegare come applicare le best pratices», ha detto la sindaca Francesca Atzori, che ha accompagnato i ragazzi a Foligno.
«Aver utilizzato come coperchio dell’alimentatore del cancello, un pannello di plexiglass utilizzato come barriera durante il Covid – ha detto Mattia Gambula, uno degli studenti presenti – ha rappresentato il senso della nostra esperienza: da un periodo negativo come quello della Pandemia, è nata un’occasione di recupero che ci ha spalancato le porte per quest’avventura.»
Lorenzo Carboni, Nicola Poletti, Giuseppe Pitzalis, a nome di tutti gli altri compagni che hanno collaborato alla realizzazione del prototipo, esprimono l’orgoglio per aver vinto e la gioia di un’esperienza che li ha messi in contatto con ragazzi provenienti dalla Sicilia, dalla Campania, dall’Umbria.
«Abbiamo sentito il peso di rappresentare la nostra isola, con le sue fragilità e le potenzialità. Sono felice di aver trasmesso la mia passione per il riutilizzo a tanti ragazzi: i grandi obiettivi dell’Agenda 2030 possono rimanere lettera morta, se non arrivano poi alla portata di tutti», ha detto la prof.ssa Simona Deidda.
Le fa eco la prof.ssa Barbara Pisano: «Le piccole cose che ciascuno può realizzare con le sue forze formano, educano, avvicinano le grandi tematiche alla porta di casa tua, dentro la tua scuola, nella tua vita e danno la speranza del cambiamento».
«Ringraziamo la nostra Dirigente, per averci supportato nel progetto e creduto in noi, inoltre un sentito grazie a Servizi Ecologici SRLS per aver investito nel nostro progetto», ha concluso la prof.ssa Simona Deidda.
Adesso nuove avventure aspettano gli studenti: l’incontro con gli operai di Siliqua, la partecipazione social Hackathon Umbria un Hackathon in versione Europea, dove i nostri ragazzi saranno i rappresentanti per l’Italia e incontreranno i vincitori di Spagna, Portogallo, Austria, nella bellissima cittadina di Spello dal 3 al 6 luglio.