23 November, 2024
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Il Consiglio comunale di Carbonia si è riunito questa mattina, convocato dal presidente Federico Fantinel, nella sede della Sotacarbo, per dibattere sulla difficile situazione in cui versa il polo industrialeo. Una riflessione complessiva che non ha riguardato solo il futuro della Portovesme Srl, le cui sorti a seguito dei vertici di ieri a Cagliari sono rimandate a gennaio 2023, ma anche tutto il comparto delle attività produttive del territorio.

«Un eventuale esito negativo avrebbe gravi ripercussioni sul tessuto sociale che per noi Amministratori assumerebbe i toni di una seria emergenza da gestire», ha sottolineato nella sua introduzione il sindaco Pietro Morittu, intervenuto dopo i saluti del presidente della Sotacarbo Mario Porcu. Il sindaco di Carbonia ha poi posto l’accento sulla questione energetica.

Nel corso della lunga seduta è stato messo all’attenzione del Consiglio un documento su cui hanno lavorato tutti i consiglieri come base di partenza su cui proseguire un percorso condiviso circa l’evoluzione della situazione al fine, naturalmente, di mettere in campo tutti gli strumenti utili per impedire la chiusura definitiva del polo industriale. «Stiamo parlando si legge nel documentodi 6mila posti tra diretti e indotto, legati a questi settori, che il territorio non si può permettere di sommare agli attuali 36mila disoccupati»

Hanno partecipato all’assemblea civica i rappresentanti diCgil e Cisl e Uil, reduci da una impegnativa settimana di incontri in Regione, i parlamentari sardi Silvio Lai, Salvatore Sasso Deidda, Francesca Ghirra, Alessandra Todde e Sabrina Licheri, alcuni sindaci ed amministratori del Sulcis Iglesiente, i vertici della Centrale Enel, alcuni delegati del comparto economico e don Antonio Mura, responsabile della pastorale Sociale e per il Lavoro della diocesi di Iglesias. Assenti, per sopraggiunti impegni, assessori e consiglieri regionali che hanno comunque inviato messaggi di solidarietà, vicinanza e manifestato sentimenti di collaborazione per le azioni da intraprendere a favore dei lavoratori.

La proposta emersa da più parti è stata quella di far diventare l’incontro di oggi un tavolo di discussione periodico sugli sviluppi della vertenza e più complessivamente sulle prospettive del territorio.

La coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia s’è imposta nettamente anche in Sardegna, dove è maturato, inoltre, un risultato del Movimento 5 Stelle superiore ad ogni previsione e/o sondaggio della vigilia, intorno al 22% sia alla Camera del deputati sia al Senato. E’ crollata in misura assai marcata l’affluenza, scesa al 53,1% (-12%): in pratica un sardo su due non è andato a votare. 

La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 40,52% alla Camera ed il 40,44% al Senato; la coalizione di centrosinistra il 26,96% alla Camera ed il 27,13% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle, senza alleati, ha raggiunto ben il 21,80% alla Camera ed il 21,94% al Senato.

Sotto il 5% sia alla Camera, 4,61%, sia al Senato, 4,43%, la lista formata da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 22,58 al Senato, 23,59% alla Camera; precede il M5S (21,94% al Senato e 21,80% alla Camera) ed il il Pd (19,77% al Senato e 18,60% alla Camera). Forza Italia raggiunge il 9,35% al Senato e l’8,54% alla Camera, in netto calo la Lega, 6,95% al Senato e 6,28% alla Camera.

La Sardegna sarà rappresentata a Roma da 16 parlamentari, 9 in meno rispetto ai 25 dell’ultima legislatura.

I 16 parlamentari eletti in Sardegna. I senatori Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI), Marco Meloni (Pd) e Sabrina Licheri (M5S). Alla Camera i quattro vincitori dei quattro collegi, e cioè Dario Giagoni (Lega), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI), Ugo Cappellacci (Forza Italia). Nel proporzionale alla Camera, sono stati eletti Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Pietro Pittalis (Forza Italia), Silvio Lai (Pd), Emiliano Fenu (M5S), Susanna Cherchi (M5S), Francesca Ghirra (Alleanza Sinistra-Verdi) che ha avuto la meglio su Romina Mura (Pd).

La coalizione di centrodestra a trazione Fratelli d’Italia s’è imposta nettamente anche in Sardegna, dove è maturato, inoltre, un risultato del Movimento 5 Stelle superiore ad ogni previsione e/o sondaggio della vigilia, intorno al 22% sia alla Camera del deputati sia al Senato. E’ crollata in misura assai marcata l’affluenza, scesa al 53,1% (-12%): in pratica un sardo su due non è andato a votare. 

La coalizione di centrodestra ha ottenuto il 40,52% alla Camera ed il 40,44% al Senato; la coalizione di centrosinistra il 26,96% alla Camera ed il 27,13% al Senato.

Il Movimento 5 Stelle, senza alleati, ha raggiunto ben il 21,80% alla Camera ed il 21,94% al Senato.

Sotto il 5% sia alla Camera, 4,61%, sia al Senato, 4,43%, la lista formata da Azione di Carlo Calenda e Italia Viva di Matteo Renzi.

Fratelli d’Italia è il primo partito con circa il 22,58 al Senato, 23,59% alla Camera; precede il M5s (21,94% al Senato e 21,80% alla Camera) ed il il Pd (19,77% al Senato e 18,60% alla Camera). Forza Italia raggiunge il 9,35% al Senato e l’8,54% alla Camera, in netto calo la Lega, 6,95% al Senato e 6,28% alla Camera.

La Sardegna sarà rappresentata a Roma da 16 parlamentari, 9 in meno rispetto ai 25 dell’ultima legislatura.

Gli eletti sicuri sono già 13 su 16. I senatori Marcello Pera (FdI), Antonella Zedda (FdI), Giovannino Satta (FdI), Marco Meloni (Pd) e Sabrina Licheri (M5S). Alla Camera i quattro vincitori dei quattro collegi, e cioè Dario Giagoni (Lega), Barbara Polo (FdI), Gianni Lampis (FdI), Ugo Cappellacci (Forza Italia). Dei 7 candidati nel proporzionale alla Camera, sono certi dell’elezione Salvatore Deidda (FdI), Francesco Mura (FdI), Silvio Lai (Pd) ed Emiliano Fenu (M5s).

Sono ancora in corsa per gli ultimi tre posti, Lina Lunesu della Lega, Pietro Pittalis capolista di Forza Italia, Romina Mura, seconda nella lista del Pd, Francesca Ghirra capolista dell’Alleanza Sinistra-Verdi. Sperano anche la quarta nella lista FdI Manuela Lai e la terza della lista del M5S Susanna Cherchi.

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Si terrà venerdì 25 ottobre, a Cagliari, l’incontro pubblico organizzato dal gruppo consiliare regionale dei Progressisti e da “Possibile”, su urbanistica e governo del territorio in Sardegna.

«Ad ogni cambio di maggioranza del governo regionale si riapre puntualmente il dibattito sul modello di sviluppo della Sardegna e sugli strumenti urbanistici più adatti a garantirlo», sostengono i promotori dell’iniziativa», secondo i quali «il confronto su temi così rilevanti non può chiudersi all’interno del Consiglio regionale. Ritengono invece fondamentale attivare processi di confronto e partecipazione di cittadini. L’inedificabilità della fascia dei 300 metri dal mare, la tutela dei parchi e delle zone umide, dei beni culturali e degli usi civici, non sono principi che possano essere sistematicamente messi in discussione. Con i tentativi di diminuire il lotto minimo in agro – decisione che consentirebbe l’edificazione indiscriminata nelle campagne – si promuovono interventi e misure di contro-sviluppo.»

Le posizioni annunciate dagli organizzatori verranno sviluppate e dibattute a partire dalle ore 17.30 presso il Centro di Produzione per lo Spettacolo Intrepidi Monelli, in viale Sant’Avendrace 100.

L’incontro sarà articolato in due parti.
La prima avrà un carattere più tecnico e sarà introdotto da Thomas Castangia (Possibile) e coordinato da Umberto Aime (La Nuova Sardegna). Con i relatori Carlo Crespellani Porcella, Gianfranco Fancello, Barbara Cadeddu, Paolo Falqui e Sandro Roggio, verranno affrontate, tra le altre, le questioni inerenti la programmazione urbanistica, il sistema di mobilità interno dell’isola, lo sviluppo turistico e la semplificazione delle procedure.

La seconda prevede un dibattito politico, introdotto da Maria Laura Orrù, consigliera regionale e componente della commissione Governo del territorio, e coordinato da Alessandra Carta (SardiniaPost).
Interverranno Daniela Falconi (sindaco di Fonni), Francesca Ghirra (consigliera comunale di Cagliari, ex assessora alla pianificazione strategica e urbanistica), Antonio Piu (consigliere regionale, componente della commissione Governo del territorio), Renato Soru (ex governatore della Sardegna) e Massimo Zedda (consigliere regionale, ex sindaco di Cagliari).

 

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Terminate le operazioni di verifica, il presidente della Commissione elettorale alle ore 19.30 di questa sera ha proclamato eletto Paolo Truzzu sindaco di Cagliari.
Il sindaco Paolo Truzzu è stato eletto a maggioranza assoluta riportando 33.907 voti validi.

Francesca Ghirra, candidata della coalizione di centrosinistra, ha commentato nel suo profilo facebook, l’avvenuta proclamazione di Paolo Truzzu a nuovo sindaco di Cagliari.

«La verifica completata oggi dalla commissione elettorale conferma i dati del comune. Buon lavoro a Paolo Truzzu e al nuovo Consiglio comunale di Cagliari.

È stato un vero onore correre per la carica di prima cittadina e voglio ringraziare i 32.305 cagliaritani che hanno messo una croce sul mio nome. Ringrazio ancora tutte le candidate e i candidati che hanno corso con noi per questa importante sfida.

Mi impegno da subito a fare, insieme a Giulia Andreozzi, Marzia Cilloccu, Francesca Mulas, Rita Polo, Anna Puddu, Camilla Soru, Marco Benucci, Andrea Dettori, Matteo Lecis Cocco Ortu, Fabrizio Marcello, Matteo Massa, Guido Portoghese, ciò che abbiamo fatto con passione negli ultimi 8 anni: lavorare nell’interesse dei nostri cittadini e della nostra bellissima città.»

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Quando mancano ancora i risultati di 23 sezioni su 174, il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Paolo Truzzu, candidato della coalizione di undici liste della coalizione di centrodestra, non sa ancora se verrà eletto sindaco di Cagliari al primo turno o se dovrà fare ricorso al ballottaggio con l’assessore uscente Francesca Ghirra, candidata delle sette liste della coalizione di centrosinistra. Paolo Truzzu, infatti, in 151 sezioni ha ottenuto 29.053 voti, il 50,50%, contro i 27.291 voti, il 47,44% di Francesca Ghirra. A tenere ancora in piedi la possibilità del ricorso al ballottaggio, che si terrebbe domenica 30 giugno, c’è Angelo Cremone, candidato della lista civica Verdes, con i suoi 1.181 voti, il 2,05%.

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Quando lo spoglio è arrivato quasi a metà (77 sezioni su 174) al comune di Cagliari, il candidato del centrodestra Paolo Truzzu ha aumentato ancora il suo vantaggio sulla candidata del centrosinistra Francesca Ghirra, ora di quasi 3 punti ed oltre la soglia del 50%: 50,41% contro 47,50%, 14.357 voti contro 13.529. Il terzo candidato, Angelo Cremone, lista Verdes, ha ottenuto fin qui 595 voti, il 2,09%.

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Continua, al comune di Cagliari, il testa a testa tra i candidati del centrodestra e del centrosinistra. Quando lo spoglio è arrivato a 45 sezioni su 174 sezioni, è ritornato in testa Paolo Truzzu, candidato delle undici liste della coalizione di centrodestra, con 7.567 voti, il 49,50%, davanti a Francesca Ghirra, candidata della sette liste della coalizione di centrosinistra, con 7.389 voti, il 48,34%. Il terzo candidato, Angelo Cremone, nelle 45 sezioni scrutinate ha ottenuto 330 voti, il 2,16%.

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Non cambiano le posizioni al comune di Cagliari quando lo spoglio è stato completato in 30 delle 174 sezioni. E’ ancora in testa Francesca Ghirra, candidata della sette liste della coalizione di centrosinistra, con 5.286 voti, il 49,85%; Paolo Truzzu, candidato delle undici liste della coalizione di centrodestra, ha ottenuto 5.086 voti, il 47,96%. Il terzo candidato, Angelo Cremone, nelle 30 sezioni scrutinate ha ottenuto 232 voti, il 2,19%.

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Al comune di Cagliari si profila un testa a testa tra Francesca Ghirra, candidata della sette liste della coalizione di centrosinistra e Paolo Truzzu, candidato delle undici liste della coalizione di centrodestra. Quando sono state ultimate le operazioni di spoglio in 15 delle 174 sezioni, Francesca Ghirra è balzata in testa, con 2.306 voti, il 49,62%; Paolo Truzzu ha ottenuto 2.247 voti, il 48,35%. Il terzo candidato, Angelo Cremone, nelle 15 sezioni scrutinate ha ottenuto 94 voti, il 2,02%.

Al momento, non è da escludere il ballottaggio.