2 November, 2024
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Il cuore del narratore, il battito del lettore, il ritmo che governa il mondo, la natura, la narrazione, la colonna sonora del palpito dell’universo.  Il  “ritmo” è il tema scelto e il filo conduttore di tutta  la XII edizione del Festival della Letteratura Bimbi a Bordo.
La manifestazione, ormai appuntamento atteso e conosciuto in tutta Italia, torna per il secondo anno e a pieno “Ritmo”, è il caso di dirlo, nei locali del cantiere minerario di Montevecchio, dove si coniugano archeologia industriale e ambiente incontaminato. Il ricco programma del Festival si svolgerà dal 29 agosto al 1’ settembre a Montevecchio. Sono previsti concerti, dibattiti, presentazioni di libri, incontri con gli/le  autori/trici e gli/le ospiti, la formazione per gli adulti, i laboratori per grandi e piccini. Per questa edizione 2024 sono state potenziate le attività ludico-didattiche 0-6 anni. L’organizzazione auspica di riportare il Festival BaB a Guspini già dal prossimo anno, a conclusione dei lavori di messa in sicurezza delle Case a Corte.
«Il Festival Bab è arrivato alla sua XII edizione e in questi anni si è confermato come evento nel territorio – molto atteso e sentito in Sardegna – e si è anche distinto a livello nazionale come una perla rara – ha detto l’assessora della Pubblica Istruzione della Regione Sardegna Ilaria Portas -. Un festival letterario per bambini, che ospita narratori e illustratori nazionali e internazionali, aperto alla formazione di adulti e piccini, che offre occasioni di incontro e confronto e ancora di riflessione su temi di attualità. Credo che nelle altre regioni d’Italia non ci siano tante manifestazioni di questo tipo, che raccontano la letteratura anche alle fasce di bimbi da zero ai 6 anni. Ho sempre partecipato al Festival e ho portato le mie figlie ai laboratori sia da piccole che adesso che sono ragazze. Quest’anno sono orgogliosa di partecipare al BaB anche in veste di assessora regionale della Cultura: questo genere di manifestazioni rendono grande la nostra isola, dando un’altra immagine di noi – che non  sia solo quella patinata delle vacanze marittime – ed è per questo che dobbiamo aiutare il Festival a crescere e portare sempre più visitatori a conoscerlo.»
«Quest’anno abbiamo deciso di dare spazio a più piccoli, concentrandoci anche sul linguaggio non verbale affidandoci a professionisti capaci di lavorare coi bimbi dagli 0 ai 3 anniha spiegato Francesca Romana Motzo, musicista e musicoterapeutail FerstivalBab sarà un luogo molto accogliente, abbiamo creato la tana per i più piccoli nel transito tra un laboratorio e un altro.»
Grazie alla collaborazione e all’impegno attivo di tutto il territorio – Ente Parco geominerario e Comune di Guspini – quest’anno il Festival BaB si svolgerà in concomitanza con la sagra del miele: diversi laboratori saranno attivati nel bosco di Montevecchio, creando così una suggestiva interazione tra le diverse manifestazioni. Si rinnova inoltre la collaborazione, iniziata lo scorso anno, tra il BaB e Time in Jazz “Insulae Lab”.
La direzione scientifica del BaB 2024 raddoppia e sarà condotta a quattro mani.
Ad affiancare il professor Martino Negri, illustre docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca, ci sarà il collega Francesco Cappa, professore associato che si occupa di teatro e formazione, guidando da oltre vent’anni la compagnia teatrale del quartiere.
Quando lo scorso anno il Festival è approdato in miniera, la scelta del luogo ha ispirato il tema: Ombra e Luce (edizione 2023). Quest’anno si è deciso invece di spostare l’attenzione dalla percezione visiva alla percezione uditiva e di esplorare il tema del RITMO. (Il cuore del narratore, il battito del lettore).
Il Festival della letteratura Bimbi a Bordo andrà in scena in un territorio denso di storia e storie, ricco di bellezze naturali e di archeologia industriale, dove gli spazi consentiranno agli autori-ospiti di spaziare su tantissimi argomenti legati al RITMO. Il silenzio e i rumori di un luogo come la miniera hanno un loro ritmo, la natura circostante e il suo respiro, la voce che narra o che canta o decanta un testo: tutto ha un ritmo proprio e intimo. E se l’autore plasma con ingegno e capriccio il ritmo della narrazione, il battito del cuore del lettore segue quel movimento e danza fino alla fine del racconto. E, a volte, capita di continuare a danzare, nell’intino, anche dopo la fine della storia.
Il ritmo è il cuore pulsante di ogni narrazione, siano parole o figure, pagine a stampa o canti accompagnati dai suoni di strumenti musicali, siano narrazioni teatrali, intessute anche di gesti e di movimenti o danze spettacolari o minime che siano. Ogni narrazione ha un suo ritmo interno, e a volte anche più di uno.
Gli ospiti di questa edizione del Festival si dedicheranno all’analisi della molteplicità di forme che il ritmo può assumere nei racconti rivolti all’infanzia. Il ritmo – si ricollega anche al tema della luce e dell’ombra – perché fra pieni e vuoti, fra neri e bianchi, è ciò che all’inizio dell’avventurosa relazione con la lettura e con la scrittura dice qualcosa di tutti e tutte noi. Disvela tantissimo del modo in cui ognuno/a incontra il mondo, gli altri e la sua stessa persona.
«Alcuni studiosi e antropologi la chiamano “la danza della vita”ha spiegato Martino Negri – e questa danza è cadenzata dallo spirito e dal fuoco della narrazione: dai modi di ascoltare e narrare. Il ritmo del respiro, per esempio, così legato a molte delle nostre attività quotidiane, riflette le nostre emozioni. Il nostro corpo è portatore di un ritmo continuo che corrisponde al ritmo della nostra vita: quello del battito del cuore. Esiste, a proposito dei ritmi del corpo, una verità che tendiamo a dimenticare. Nonostante l’impatto delle tecnologie sull’uomo e sulle sue facoltà e, nonostante le nuove realtà digitali e le suggestioni cibernetiche, noi continuiamo ad avere un corpo che ancora si avvale di un sistema nervoso autonomo dal funzionamento involontario, interdipendente e dal ritmo lento, estremamente più lento e qualitativamente di altra natura rispetto al ritmo forsennato della società degli impulsi e del consumo.»
      

Sarà Matteo Leone ad aprire la nuova edizione di Jazzin’ Family – La Musica che gira in Tondo dedicato all’inizio della vita e che quest’anno per la prima si rivolge completamente alle mamme in gravidanza, domenica 16 giugno, al Teatro Massimo di Cagliari, ore 11.00 (M3).

. Un progetto prezioso e originale per Jazzin’ Family, inserito nel segmento di Jazz in Sardegna, e che sin dai suoi esordi è dedicato all’inizio della vita e alla primissima infanzia.

Come sempre in prima linea la musicoterapeuta Francesca Romana Motzo, ideatrice della rassegna, che indaga su come la musica, percepita come esperienza fruita dal vivo, debba essere scelta e proposta pensando a un pubblico così delicato e importante per il futuro di una comunità. Il concerto è il primo di una rassegna musicale dedicata alle madri in gravidanza, aperta anche alle sorelle e ai fratelli maggiori, che si occupa dell’inizio della vita fin dal momento dell’attesa e che fa dell’inclusione, una condotta fortemente rappresentativa a livello culturale.

«L’ascolto della musica durante la gestazione è un’esperienza totalizzante che produce benessere, ancor più se avviene dal vivo – spiega Francesca Romana Motzo – L’esperienza di fruizione condivisa, attiva infatti il corpo percettivo della madre rafforzando la relazione sia col feto che col bambino. La musica diviene forte espressione di comunità e di identità, segnando ogni momento importante della vita, sia individuale che gruppale, generando connessioni a più livelli. Fino ad oggi abbiamo pensato di coinvolgere in modo intenso il pubblico dei bimbi più piccoli e dei loro genitori, ma in questa occasione, interagiremo in modo sensibile sulla prenatalità.»

In questo primo concerto dedicato ai genitori in attesa, si è dunque cercato collaborare con musicisti sensibili, disposti ad onorare la vita stessa con uno strumento profondo, intenso e poetico, come solo la musica può risultare. A salire sul palco sarà il tabarchino Matteo Leone con Saada, gruppo di studio di musica tradizionale che molto velocemente si è evoluto in un collettivo di world music e che fa capo alla musica Magrebina, con particolare riguardo verso la musica Marocchina e la musica Gnawa. Il quartetto in scena è composto da Matteo Leone (chitarra, guembri, percussioni, voce), Brahim Khamlichi (khamanjah, oud, percussioni, voce), Vincenzo Mazza (percussioni) Carlo Spiga (launeddas e live electronic).

La Musica che gira in Tondo, progetto nato dalla collaborazione tra l’associazione Contattosonoro e l’etichetta S’Ardmusic, intende narrare la storia di un viaggio in grado di aprire orizzonti, portando con sé il concetto di musica come strumento dinamico, relazionale, capace di comporre, scomporre e ricomporre forme esperienziali musicali che aderiscono profondamente alla natura umana.

 

La festa della Letteratura Bimbi a Bordo, BaB 2023, quest’anno alla sua XI edizione, promette grandi novità. Dopo i festeggiamenti del decennale della manifestazione lo scorso anno a Guspini, si cambia casa: a ospitare la festa BaB, e a fare da sfondo alle attività dedicate a grandi e piccini, non saranno le Case a Corte e gli spazi verdi all’interno del paese di Guspini, ma i locali del cantiere minerario di Montevecchio, dove si coniugano archeologia industriale e ambiente incontaminato.

Dal 30 agosto al 3 settembre le presentazioni di libri, i laboratori e tutti gli spettacoli, saranno organizzati dunque a Montevecchio. Il “trasloco” del Festival, che si auspica possa ritornare già dall’anno prossimo nella sua sede originaria, è dovuto ai necessari lavori di ristrutturazione delle Case a Corte.

Il tema BAB 2023. Dalla scelta dei luoghi nasce anche l’ispirazione per il tema di quest’anno che sarà: OMBRA – LUCE. In questa edizione si è deciso di esplorare un territorio denso di storia e storie, ricco di bellezze naturali e di archeologia industriale, dove nuovi spazi consentiranno agli autori-ospiti di parlare di tanti argomenti legati alla luce e al buio, al bene e al male, alla terra, al cielo e alle stelle, alla notte e al giorno, esplorando ciò che siamo, percorrendo la nostra parte oscura e quella più luminosa. L’ombra sembra addirittura indicare il luogo proprio dell’esistenza possibile, il luogo in cui la luce e il buio lottano e dove nessuna delle due condizioni prevale.
Il mito della caverna di Platone è tutto un muoversi d’ombre. La conoscenza e la vita sembrano irrimediabilmente e dialetticamente legate a un nodo fatto di ombra e luce. La Storia e le storie sono letteralmente fatte delle cose che vengono messe in luce e di quelle che rimangono in ombra, fino a perdersi nell’oblio o a rifulgere per mano di chi scrive, per voce di chi narra.
La letteratura per l’infanzia ha esplorato fin dai suoi inizi le infinite possibilità simboliche dischiuse dall’ombra, spesso proprio nel contrasto con la dimensione ben più rassicurante della luce: Alice si tuffa nel buco, la tana del Bianconiglio, senza pensare alle conseguenze del suo gesto; Tom Sawyer si smarrisce nei meandri oscuri di una grotta a due passi dal Mississippi, rischiando la morte; lo stesso Pinocchio fugge in una notte di tempesta inseguito dagli assassini che lo impiccheranno alla quercia grande e poi finisce per precipitare nelle tenebre del ventre del pescecane, inghiottimento simbolico di derivazione fiabesca.
«Ogni destino nasce da una vibrazione, come nei Veda, dal ritmo di ombre e luci che diventano forme luminose piene di mistero, che danno origine alle terre, agli oceani, ai miti, alla storia, agli esseri viventi – ha concluso Martino Negriche in questa primigenia vibrazione trovano dimora nel caos e nel cosmo. La letteratura sembra nata per portare alla luce tutto questo. Ci sono tante voci che hanno saputo interpretare questa tensione in modi nuovi e inediti, con parole, figure, suoni e danze, e il festival, quest’anno, è dedicato a loro.»

La direzione scientifica del Festival è stata affidata anche per questa edizione al professor Martino Negri, illustre docente dell’Università degli Studi di Milano-Bicocca. Le sue ricerche si sviluppano specialmente nell’ambito della letteratura per l’infanzia e della didattica della letteratura, focalizzandosi sulla forma narrativa del picture book.

Le nuove collaborazioni del BaB: Oltre ai partenariati istituzionali, per questa edizione del BaB sono state attivate particolari collaborazioni con il “Festival del turismo itinerante”, condividendo e realizzando azioni di promozione alla lettura inserite in un programma di valorizzazione del territorio e di turismo lento, per portare la narrazione e i libri nel mondo del viaggio e della scoperta. Altro importante partenariato è quello siglato con Time in Jazz, “ Insulae Lab”, musica e parole del Mediterraneo, con il quale si programmerà la presentazione di un progetto originale.

Il programma BaB 2023: è stato presentato questa mattina durante la conferenza stampa di presentazione del programma nella Sala della Biblioteca di Viale Trieste 137 a Cagliari.
In collegamento il direttore scientifico Martino Negri: «La location del Festival è l’area della Vecchia Miniera di Montevecchio, Cantiere di Levante, spazio di seducente ambientazione che ci ha dato lo spunto per il tema della edizione 2023. La coppia ombra e luce ha sempre generato tensioni narrative interessanti soprattutto nella letteratura per l’infanzia. Ci saranno proiezioni, concerti, letture, illustratori e tanti ospiti prestigiosi: questo va verso l’educazione della complessità del bambino, ma anche dell’adulto. Un modo di abitare il mondo che non sia semplicistica ed egologica».

«Oggi c’è un grande bisogno di recuperare il rapporto genitori figli e il legame familiare in generaleha detto il presidente Matteo Puggioni -. E’ un lavoro necessario che dobbiamo fare perché la nostra società possa evolvere di nuovo verso la bellezza delle arti e uno sguardo complesso del mondo. Abbiamo per questo potenziato i nostri laboratori anche in questa direzione.»

«Mi occupo della fascia di età da zero a tre anni, e lo faccio attraverso la musicaha aggiunto Francesca Romana Motzo, ospite del Festival -. Una fascia delicatissima, che deve essere sempre più inclusa nella società. Per l’inizio della vita è necessario passare per un tipo di musica particolare, abbiamo uno spazio per le neo famiglie all’interno del Festival: dedichiamo loro uno spazio di bellezza nel quale immergiamo l’inizio della vita.»

In leggerezza con profondità”. La decima edizione del Festival BaB 2022 di Guspini ha ruotato prevalentemente intorno a questo cardine calviniano. Ma non solo. Infatti, i vari autori, scrittori, illustratori, poeti, musicisti, attori, artisti vari che sono stati chiamati a partecipare e tenere conferenze e laboratori per adulti e bambini, hanno esternato durante i loro eventi una grandissima sensibilità verso i temi dell’ambiente e i temi civili: sempre in leggerezza, con profondità (il Festival si è concluso ieri sera domenica 28 agosto, con l’ultimo spettacolo teatrale notturno tenuto da Matteo Razzini).

Lo spettacolo Alzati, Martin, con Roberto Piumini e Nadio Marenco, tratto dall’omonimo libro, racconta ai più giovani, attraverso illustrazioni e musica, la vita di Martin Luther King – leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani – e delle battaglie che ha portato avanti, fino alla sua morte. Francesca Romana Motzo si è invece ritagliata uno spazio delicatissimo, sia fisico che per la fascia di età coinvolta: ha lavorato con la musica e i paesaggi sonori nei frutteti all’aperto in paese, con i bimbi dagli 0 ai 3 anni. Una esperienza sensoriale e green che ha molto colpito e coinvolto intimamente bimbi e genitori che vi hanno partecipato.

C’è stato anche il momento dell’arte urbana, con la street art di Manu Invisible Luogo Comune.

Bambini e ragazzi sono stati edotti sulle forme dell’arte urbana, su cosa significhi la street art, sul recupero di un vecchio autobus dismesso, su: come si fa arte oggi? Cos’è l’arte? In quali forme diverse si può esprimere la propria creatività? L’occhio umano può vedere tantissime cose diverse nell’osservare lo stesso oggetto? Sì. E questo ha provato a insegnarlo anche il fotografo e scrittore Massimiliano Tappari, nei suoi safari fotografici di formazione con i ragazzi, e nella sua bellissima mostra esposta a Guspini. Lo scrittore ha spiegato cosa sia la pareidolia, ovvero l’illusione subcosciente che tende a ricondurre ad altre forme, sempre note, oggetti e profili che assumono all’occhio un’altra realtà. E quindi a vedere in un banco di nuvole una transumanza, in un lampione un pistolero, in un fiore una donna velata, ecc…

Ha scavato l’inconscio umano, nel suo laboratorio fisico e di scrittura dedicato agli adulti, anche l’attore Matteo Razzini, con Ognuno è moltitudine. I partecipanti sono stati chiamati a misurarsi con i propri limiti personali, le proprie emozioni nel gestirsi davanti allo sguardo altrui, a dipingere, a scrivere una poesia improvvisata e molto altro.

Settenove, percorsi di libertà, l’incontro-laboratorio a cura di Monica Martinelli, si è incentrato sugli stereotipi di genere ancora presenti nella nostra cultura (agenzie di socializzazione, scuola, editoria, comunicazione), i riferimenti legislativi italiani e internazionali che chiedono un cambio di passo per il raggiungimento dell’obiettivo 5 dell’agenda 2030 dell’ONU (Uguaglianza di genere) e il racconto delle ultime novità, oltre ai titoli, gli autori e le autrici che hanno modellato l’identità del catalogo Settenove.

Incantevoli gli incontri per adulti e piccini curati da Bruno Tognolini. Poeta e filastrocchiere che ha bisogno di poche presentazioni. Con le sue rime-rimedi alla vita ha giocato, ma con serietà, sia con le parole della lingua italiana, sia con la sua metrica precisa, e con la rima ha saputo cantare filastrocche, e recitare versi di poesie, per lutti e morti, ma anche per matrimoni e compleanni. La gioia e il dolore, così com’è la vita. Perché una poesia non può curare il raffreddore, non fa tornare il nonno a casa, e non ci restituisce l’amico perduto, ma ci aiuta a comprendere meglio il nostro animo e i nostri sentimenti.

E come ha detto il professor Martino Negri, docente dell’Università Milano-Bicocca, e direttore scientifico del BaB: «La letteratura educa ad ascoltare e a guardare più attentamente, senza fretta e, dunque, più profondamente. Ma lo fa solo quando racconta storie «boscose» e non prediche, per dirla con Giuseppe Pontremoli, storie in cui ci si possa perdere, rapiti dallo charme del racconto e dal piacere che ne deriva, ma nelle quali, pure, è possibile riconoscersi, e ritrovarsi. Storie caratterizzate da densità simbolica, dunque, e che parlino della dimensione interiore, storie che facciano ridere e storie che facciano piangere, storie che facciano arrabbiare e storie che consolino: storie – soprattutto – che facciano pensare di avere a che fare col reale, ma che non pretendano di spiegarlo. Il diritto alla leggerezza, al godimento puro che solo una buona storia sa regalare, va così di pari passo col diritto al peso, alla profondità e alla serietà: a quella serietà – anche del gioco – che ha a che fare col rispetto dell’intelligenza e della sensibilità infantili, e col diritto alla bellezza che riguarda tutti e a cui una letteratura che voglia dirsi tale, a maggior ragione se rivolta all’infanzia, dovrebbe sempre ambire».

 

Appuntamenti di musica, teatro e letteratura continuano ad animare, a Fluminimaggiore, il 19° festival “L’isola del teatro & l’isola raccontata”, organizzato dal Teatro del Sale di Cagliari. Quest’anno il tema conduttore della rassegna è “Terra!”, un invito, o meglio un’esortazione, a vivere sul nostro pianeta con maggiore consapevolezza, responsabilità e sostenibilità.

Domani, 31 agosto, alle ore 19.00, al Giardino del Museo Etnografico, ci sarà l’incontro con Maria Teresa Fadda ed il suo “Sogni e pastelli” (Edizioni Amicolibro). Nel volume, l’autrice propone quattro brevi storie dedicate ai più piccoli, unendo creatività e delicatezza. I protagonisti delle storie sono spesso gli animali. Si tratta di racconti che trattano temi sociali e ambientali e sono accompagnati da illustrazioni create dall’autrice.

Sempre domani, 31 agosto, continuano i laboratori musicali e teatrali. Dalle 10.00 alle 13.30, al Teatro del Respiro, “SuoniAmo insieme”, dedicato alle neo-famiglie, ideato e condotto da Francesca Romana Motzo (contattosonoro) nell’ambito del progetto Musica senza confini. Mentre alle 16.00, sempre al Teatro del Respiro, ci saranno le “Incursioni sonore”, un progetto dedicato alle attrici e agli attori in “form’Azione”

 

Si alza il sipario sull’edizione numero 19 de “L’isola del teatro & l’isola raccontata”, in programma dal 28 agosto fino al 5 settembre a Fluminimaggiore. Il festival, organizzato dal Teatro del Sale di Cagliari, ha come filo conduttore “Terra!”.
La filosofia del Festival.
“Terra!”: innumerevoli volte questo grido è risuonato dalle coffe e dalle navi errabonde. Grido di naviganti ma anche di migranti in disperante ricerca di una nuova vita. Terra, la “nostra”, in cui affondano le nostre radici e che ci è stata prestata dai figli dei nostri nipoti.
La Terra che noi inquiniamo con consumi irresponsabili ed indifferenza. La Terra, la “nostra”, vilipesa dall’incuria e dalla furia voluta degli incendi che essa provoca. Questa Terra è l’unica che abbiamo e non esiste un pianeta di riserva. “Terra!”, dunque, perché sia un invito a cominciare a viverci con maggiore consapevolezza e responsabilità: vivere con sostenibilità.
Il programma.
Il festival 2021 è articolato in numerosi laboratori, performance, concerti, presentazione di libri, letture e, ovviamente, spettacoli teatrali. Per i laboratori, gli spettacoli e gli incontri è necessaria la prenotazione. È necessario, inoltre, essere in regola con le disposizioni sanitarie anti-Covid: certificazione vaccinale (green pass) o attestato di tampone negativo (il test deve risalire a non più di 48 ore prima dello spettacolo).
I laboratori.
Il primo laboratorio è previsto il 29 agosto, alle 10.00, nello Spazio Lab Parco Riola (replica il giorno dopo alla stessa ora). Sarà un laboratorio di giocoleria e movimento a cura di Emiliano Alessi. Alle 17.00, al Giardino del Museo Etnografico, “Madre Terra – Le dee dentro la donna”, un laboratorio di collage collettivo a cura di Simona Muratori.
Il 30 agosto, dalle 10.00 alle 13.30, laboratorio al Teatro del Respiro – Progetto Musica senza confini dal titolo “SuoniAmo insieme”, dedicato alle neo-famiglie, ideato e condotto da Francesca Romana Motzo (contattosonoro). Sempre il 30 agosto, alle 16.00, e sempre al Teatro del Respiro – Musica senza confini, le “Incursioni sonore” dedicato alle attrici ed attori in “form’Azione”. I due appuntamenti si replicano il giorno dopo, alla stessa ora.

L’1 settembre, a mezzogiorno, ad Arenas, l’ex villaggio minerario nel bosco, continua il progetto Musica senza confini con Circular Music, dedicato alla cittadinanza residente e in transito, ideato e condotto da Stefano Baroni. Dello stesso autore, alle ore 17.00, nello Spazio Lab Parco Riola, il laboratorio-performance “Drum Circle”.
Il 2 settembre, alle ore 18.00, allo Spazio Lab del Parco Riola, “Sulla terra bene sto! Mi metto in equilibrio”, un laboratorio di movimento/ Brain Gym per la vita quotidiana a cura del Teatro Botanico.
Il 3 settembre, sempre al Parco Riola, alle 18.00, “Lascio il Segno. Prendo una pietra e la trasformo in messaggio. Prendo una parola e la trasformo in movimento”, un racconto a cura del Teatro Botanico.
Lo stesso Teatro Botanico guiderà il laboratorio creativo con la terracotta “La Terra è nelle mie mani”, il 4 settembre, sempre alle 18.00, al Parco Riola, ed il giorno dopo, 5 settembre, con “Crescere consapevole – TetrArt”, laboratorio di riciclo con il Tetra Pak.
A corredo delle iniziative, per la prima volta e primo seme della edizione n. 20, prevista per l’estate 2022, ci sarà la residenza di ricerca e produzione artistica “Tutti su per terra!”, di
Davide Volponi.
Incontri con l’autore.
Il 30 agosto, alle ore 20.00, al Giardino del Museo Etnografico, ci sarà la presentazione del libro “La Isla Bonita” (66thand2nd edizioni) di Nicola Muscas.
Il 31 agosto, alle 19.00, sempre al Giardino del Museo Etnografico, incontro con Maria Teresa Fadda e il suo “Sogni e pastelli, amicolibro”.
Altro appuntamento l’1 settembre, alle ore 19.00, con il volume “Cenerentola del XXI secolo. Cenusareasa, storia di una badante romena” (EBS print) di e con Rocco Marascia.
Gli incontri si spostano al Tempio di Antas il 3 settembre: alle ore 19.00, “Storie Barocche” (Piemme edizioni) con Carlo Augusto Melis Costa e Nicolò Migheli. A seguire, alle 20.30, “Dalla parte del fuoco. Ovvero il paradosso di Bambi” (edizioni Il Maestrale) con Giuseppe Mariano Delogu. Chiuderà la serata l’incontro sul tema “Fogu! La lotta al fuoco dura 365 giorni l’anno”, al quale parteciperanno il sindaco di Santulussurgiu, Diego Loi, il sindaco di Fluminimaggiore, Marco Corrias, gli autori Giuseppe Mariano Delogu, Nicolò Migheli e Carlo Augusto Melis Costa. Il Festival aderisce alla campagna Pro Su Montiferru, devolvendo tutto l’incasso alle comunità colpite dagli incendi del 24-25 luglio.
Il 4 settembre, alle 19.00, al Giardino del Museo Etnografico, incontro con Giulio Cavalli che presenta “Disperanza” (Fandango libri).
Spettacoli.
Si comincia il 28 agosto, alle 19.00, all’Anfiteatro di Portixeddu, con “Tei Tei”, di e con Emiliano Alessi, una performance urbana di giocomicità per tutti. Si replica il 29, alla stessa ora, ma in Piazza Caduti.

Il 29 agosto il Festival si intreccia con le attività curate dalla Cooperativa Start Uno, alle 20.30, nel Tempio di Antas, “La Via Lattea nel cielo delle colonne di Antas”, visita guidata ed osservazione delle costellazioni al telescopio a cura della Cooperativa Start Uno con Il Planetario de L’Unione Sarda. L’appuntamento si replicherà il 18 settembre, a partire dalle 19.00. Alle 22.30, all’Anfiteatro Parco Riola, concerto di Adele Madau in “Soul of object”.
Il 30 agosto, alle 22.00, all’Anfiteatro Parco Riola, lo spettacolo “Niccolai in mondovisione. La leggenda del Cagliari dello scudetto”, con Fabrizio Passerotti, testo di Bepi Vigna e regia di Giulia D’Agostini per la produzione della Compagnia “I Girasogni”.
L’1 settembre, alle 20.30, nel Parco Riola, va in scena “E se i topolini scoprono i tombini? Quando la Natura si ribella”, liberamente ispirato al racconto “La Topastra” di Stefano Benni, di e con Marta Proietti Orzella.
Concerto in solo dedicato a Maria Lai il 2 settembre, alle 20.00, in tempo per il tramonto, al Tempio di Antas, con Marco Colonna che presenta “Fili”, omaggio all’artista ogliastrina.
Spettacolo clou il 4 settembre, alle ore 22.00, all’Anfiteatro Parco Riola, con “Disperanza”, di e con Giulio Cavalli, accompagnato da Federico Rama alla chitarra. Una produzione Epoché ArtEventi.
Infine, il 5 settembre, alle 21.30, all’Anfiteatro Parco Riola, andrà in scena “La Distanza della luna”, da “Le Cosmicomiche” di Italo Calvino. Le letture saranno a cura di Marta Proietti Orzella. Le musiche dal vivo di Stefano Guzzetti. Lo spettacolo è una produzione Teatro del Sale.

La Festa della Letteratura Bimbi a Bordo (BaB) spegne quest’anno 9 candeline. La IX edizione estate 2021 si farà – nonostante le difficoltà della pandemia – e sarà anche ricca di novità, sorprese ed ospiti d’eccellenza.

Le date e il tema. La nona edizione della Festa della letteratura Bimbi a Bordo è in programma a Guspini, e in vari paesi della Sardegna, dal 26 al 29 agosto. Il tema scelto ha un titolo suggestivo, che si apre a molteplici possibilità di analisi: Con-tatto… alla ricerca della felicità. Il tatto è infatti il senso della reciprocità per eccellenza: non possiamo toccare senza essere a nostra volta toccati dall’altro. Ed è inoltre attraverso le dita di una sapienza bambina che iniziamo a conoscere l’attorno e a leggere i segni del mondo. Contatto è, dunque, incontro, ricerca dell’altro da noi, senza il quale la vita si contrare confinata nell’angusto perimetro del proprio io.
«Guardare all’infanzia significa accogliere la possibilità di entrare in contatto con il seme di futuro che si fa germoglio dentro ogni bambino e bambina». Così, Mara DuranteDirettrice scientifica della festa della letteratura BaB.

Gli ospiti. L’edizione 2021 sarà ricca di ospiti. Tra i tanti possiamo citare la presenza di Nadia Terranova, Giusi Quarenghi, Annalisa Strada e lo scrittore svizzero Daniel Ferh. Tra gli illustratori: Mara Cerri e Simone Rea.

Il programma BAB.

26 agosto, ore 21.30, Sa Mitza di Santa Maria (adatto a tutti)

Aspettando Bimbi a Bordo, Proiezione film di animazione

Il bambino che scopri il mondo. Regia di Alê Abreu

a cura del Centro Servizi Culturali UNLA di Oristano

27 agosto, ore 21.30, Piazza XX settembre (adatto a tutti)

Con-tatto. Alla ricerca della felicità. Federico Taddia incontra volti e autori ospiti della Festa BaB, Musica a cura di Moses

28 agosto, ore 9.30 Salone San Pio X (FORMAZIONE+adulti)

Con-tatto. Alla ricerca della felicità. Lectio inauguralis a cura di Mara Durante

Ore 10.00 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Abitare l’abbraccio. Incontro laboratorio con Valeria Cossu

Ore 10.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà, Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario Monte Linas

Ore 10 Sa Mitza di Santa Maria (da 6 anni/adulti)

Costruiamo la cicala e la formica – Narrazione e laboratorio creativo a cura di Nadia Imperio 

Ore 10.00, Spazio 4 Via Eleonora (da 6 anni)

Piccola scuola di filosofia. Incontro-laboratorio a cura di Sara Gomel

Ore 10 .00, Spazio 6 via Caprera (6-10 anni)

Mettiamo le ali- Incontro laboratorio di illustrazione con Monica Barengo

Ore 10.30 Spazio 0 Case a Corte (0-12 mesi)

MUSICA inNATA.
Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi. Ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 11.30 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Una notte nel bosco – Incontro-laboratorio di illustrazione a cura di Elena Rotondo

Ore 11.30 Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Dal libro al gioco: colori, suoni, emozioni, stiamo insieme in allegria.

Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario del Sulcis

Ore 11.30, Salone Case a Corte (da 6 anni)

Oggi: Incontro laboratorio a cura di Daniel Fehr Simone Rea

Ore 11.30, Spazio 4 via Caprera (da 8 anni)

La pantera sotto il lettoIncontro-laboratorio di illustrazione a cura di Mara Cerri 

Ore 11.30, Spazio 7 Via Caprera (da 6 anni)

Caravaggio e la ragazza. Incontro con Nadia Terranova

Ore 12.00, Sa Mitza di Santa Maria (da 12 anni/adulti)

Leggere la commedia dantesca oggi. Incontro con Luca Serianni

Pomeriggio

Ore 16 Salone Case a Corte (da 6 anni)

Dante era un figo. Incontro-laboratorio con Annalisa Strada

Ore 17 .00, Spazio 0 Case a Corte (12-24 mesi)

MUSICA inNATA. Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo 

Ore 17.00 Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Il camaleonte kamal. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero 

Ore 17.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Dal libro al gioco: colori, suoni, emozioni, stiamo insieme in allegria.

Laboratorio di lettura a cura degli operatori del Sistema Bibliotecario del Sulcis

Ore 17.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

TITOLO TI STRITOLO. E scrissero tutti felici e contenti…

Incontro umoristico di deformazione letteraria a cura di Alessandra Berardi

Ore 17.30, Sa Mitza Santa Maria (7-10 anni)

Intrecci musicali. Esperienza di creazione collettiva per vivere le musica in maniera attiva. A cura dei ragazzi della scuola secondaria di I grado Enrico Fermi di Guspini diretti da Alessandro Cuccu, Amalia Fenu, Alice Soldovilla, Marta Tinti 

Ore 17.30, Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

Abbi cura di me. Incontro-laboratorio di illustrazione a cura di Simone Rea

Ore 17.30, Spazio 5 via Caprera (da 6 anni)

Le parole sono come le uova…Incontro-laboratorio di parole con Giusi Quarenghi

Ore 17.30, Spazio 6 via Caprera (8-11 anni)

Un metro di me – storie tra il visibile e l’invisibile

Incontro-laboratorio a cura di Sara Gomel e Chiara Ficarelli

Ore 18.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 18.30, Spazio 0 Case a Corte (24-36 mesi)

MUSICA inNATA.

Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi. Ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 18.30, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Un sassolino nel cuore. Incontro-laboratorio a cura di Simona Mulazzani

Ore 18.30, Salone Case a Corte (da 14 anni/adulti)

Il cinema d’animazione. Proiezione di cortometraggi animati e incontro con l’autrice Mara Cerri

Ore 18.30, Spazio 7 via Caprera (da 14 anni/adulti)

Fuori dai muri. Incontro con Nicoletta Molinero

Ore 19.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (da 3 anni) 

Favole musicali. Narrazioni in musica a cura di Associazione Culturale RiCreando e Librart

Ore 19.30, Sa Mitza Santa Maria (da 6 anni)

Camminando sotto il filo. Kabaret marionettistico comico-poetico-acrobatico a cura di Nadia Imperio

Ore 20.00, Spazio 8 via Torino (adulti)

Le parole hanno un peso. Incontro con Luca Serianni

Introduce Mara Durante

Ore 22.00, Spazio 8 via Torino (adatto a tutti)

Elorap. Spettacolo teatrale con Monica Corimbi, Monica Farina, Antonio Cualbu, Federico Serra

Musiche originali Fabio Coronas e Laura Mascia. Regia Giovanni Carroni

29 agosto,  ore 10 Spazio 0 Case a Corte (0-12 mesi)

MUSICA inNATA. Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 10.00, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Senti come mi batte forte il tuo cuore” (cit. W.Szymborska)

Incontro-laboratorio con Olimpia Pietrangeli

Ore 10.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 10.00, Sa Mitza di Santa Maria (da 11 anni)

Questa sono io. Incontro con Annalisa Strada

Ore 10.00, Salone Case a Corte (da 7 anni)

La fioraia di Sarajevo. Incontro-laboratorio con Mario Boccia ed Elena Pinna

Ore 10.00, Spazio 5 via Caprera (6-8 anni)

Alba. Incontro-laboratorio di parole a cura di Daniel Fehr e Elena Rotondo 

Ore 11.30, Spazio 6 via Caprera (da 6 anni)

Costruiamo la cicala e la formica

Incontro-laboratorio con Nadia Imperio

Ore 10.00, Che cos’è la filosofia con i bambini

Incontro con Sara Gomel

Ore 11.30, Spazio 0 Case a Corte (24-36 mesi)

Uno il seme, due la terra. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero

Ore 11.30, Spazio 1 Casa Fanari (3-5 anni)

Amelia. Narrazione a cura di Simona Mulazzani

Ore 11.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 11.30, Salone Case a Corte (da 6 anni)

Il segreto. Incontro laboratorio con Nadia Terranova e Mara Cerri

Ore 11.30, Spazio 3 via Eleonora (da 10 anni)

Abbi cura di me. Incontro-laboratorio con Simone Rea

Ore 11.30 Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

La felicità abita le piccole cose. Incontro-laboratorio con Monica Barengo

Ore 12.00 Sa Mitza di Santa Maria (tutti)

Nel salottino di Miss Austen.

Un incontro, con tatto, per buone maniere, conversazione, musica e letture.

A cura dell’associazione culturale Il club di Jane Austen Sardegna

Ore 12.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

Chi sono? Io. Le altre. E gli altri Incontro con Federico Taddia

Pomeriggio

Ore 16.00, Salone Case a Corte (tutti)

C’era una voce. Creazione e creatività come desiderio di vicinanza

Incontro con Alessandra Berardi 

Ore 17.00, Spazio 0 Case a Corte (12-24 mesi)

MUSICA inNATA

Incontro sonoro-musicale dedicato all’inizio della vita per neo-genitori, bambine e bambini 0-12 mesi

ideato e condotto da Francesca Romana Motzo

Ore 17.00,  1 Casa Fanari (3-5 ANNI)

Emilio. Incontro-laboratorio a cura di Nicoletta Molinero

Ore 17.00, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni

Ore 17.00, Spazio 7 via Caprera (adulti)

Non sono mai stata via. Vita in esilio di María Zambrano

Incontro con Nadia Terranova 

Ore 17.30, Portico Case a Corte (da 8 anni)

L’isola di Kalief. Incontro-laboratorio a cura di Mara Cerri

Ore 17.30, Sa Mitza di Santa Maria (8-10 anni)

Energie a contatto. Incontro-laboratorio di parole con Alessia Zurru

Ore 17.30, Spazio 3 via Eleonora (da 6 anni)

Diventa anche tu un amico di Coda Castoro

Incontro-laboratorio a cura di Daniele Mocci e Luca Usai

Ore 17.30 Spazio 4 via Caprera (6-10 anni)

Un ascensore tutto mioIncontro laboratorio di illustrazione a cura di Chiara Ficarelli

Ore 17.30 Spazio 5 via Caprera (da 6 anni)

La felicità abita le piccole cose. Incontro laboratorio di illustrazione a cura di Monica Barengo

Ore 17.30, Spazio 6 via Caprera (da 11 anni)

Dentro il cerchio del tempo. Incontro con Annalisa Strada

Ore 18.30, Spazio 1 Casa Fanari  (3-5 anni)

Una notte nel bosco. Incontro-laboratorio con Elena Rotondo

Ore 18.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (3-5 anni)

Letture in libertà. Laboratorio di lettura a cura di Silvana Pitzalis e Ignazia Carboni 

Ore 18.30, Casa Murgia (adulti)

Dove guardare è una scelta. La fotografia è un’opinione.

Mario Boccia dialoga con Elena Pinna

In collaborazione con l’Associazione Caleidoscopio

Ore 18.30, Salone Case a Core (da 14 anni/adulti)

Raccontami una danza. Laboratorio esperenziale di bio danza a cura dell’associazione ASD S’Andera

Ore 19.00, Spazio 0 Case a Corte (0-24 mesi)

In-Canto. Esperienza sonoro musicale per bambini e i loro genitori a cura di Ottavio Farci e Veronica Maccioni

Ore 19.30, Spazio 2 Piazzetta via Eleonora (da 4 anni) 

Favole musicali. Narrazioni in musica a cura di Associazione Culturale RiCreando e Librart

Ore 19.30, Sa Mitza Santa Maria (tutti)

Vi teniamo d’occhio. Il futuro sostenibile spiegato bene

Incontro con Federico Taddia e Potito Ruggiero 

Ore 20.00, Spazio 8 via Caprera (da 14/adulti)

La poesia della Parola. Incontro con Giusi Quarenghi e don Marco Statzu

Coordina Alexandra Cabella

Ore 22.00, Spazio 8 via Caprera (tutti)

Piccolo AsmodeoTeatro d’ombre a cura di TEATRO GIOCO VITA Centro di Produzione Teatrale

FORMAZIONE

Sabato

Ore 9.30, Salone San Pio X (FORMAZIONE+adulti)

Con-tatto. La ricerca della felicità. Lectio inauguralis a cura di Mara Durante

Ore 11.45, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Il vicinato delle parole
Collisioni e collusioni di lemmi (e loro segreti dilemmi)

Incontro con Alessandra Berardi

Ore 16.00, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Chi sono? Io. Le altre. E gli altri. Un autoritratto della generazione Z. Incontro con Federico Taddia

Ore 18.15, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Un’ idea di infanzia. Libri, bambini e altra letteratura.
Incontro con Nadia Terranova

Domenica

Ore 9.30 (FORMAZIONE)

Traguardi linguistici nell’insegnamento dell’italiano. Incontro con Luca Serianni

Ore 11.45 Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Parole Prime: poesia e infanzia. Incontro con Giusi Quarenghi

Ore 16.00, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Oggi.Incontro con Simone Rea, Daniel Fehr e Fausta Orecchi

Ore 18.15, Salone San Pio X (FORMAZIONE)

Sconfinamenti. Se bambini e adulti potessero disegnare nuovi spazi di convivenza. Incontro con Caterina Satta

 

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Dopo il sold-out di Herbie Hancock, le lezioni concerto di Bietti, la grande classe di Franco D’Andrea e l’emozionante solo di contrabbasso di Adam Ben Ezra, prosegue a ritmo serrato il programma della terza giornata dell’European Jazz Expo. Grande attesa per il quartetto di Eli De Gibri, sassofonista e compositore israeliano già al fianco di Hancock, riconosciuto come band leader di livello internazionale grazie al suo inesauribile talento artistico. A fianco dei musicisti più talentuosi del mondo, non poteva mancare il nostro Gavino Murgia, protagonista di Africa Sky in trio con Hamid Drake e Majid Bekkas. Alle 22.30, infine, Federico Nathan virtuoso del violino di origine uruguayana, più volte tra i solisti di spicco di Snarky Puppy, alla testa di un quintetto che promette scintille. Alla fine dei concerti, nel Fuaié del teatro spazio a RadioX Corner.

Ma ecco nel dettaglio il programma di venerdì 1 novembre

Tra scrittura e improvvisazione

1 e 2 novembre

Sala M2, ore 11.00

Luca Caponi – percussioni

Pasquale Laino – sax soprano

Alessandro Gwis – piano

Considerato tra i migliori divulgatori musicali italiani (ma è anche compositore, pianista e musicologo, collaboratore dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma e voce radiofonica notissima), Bietti, in occasione dell’EJE sarà il protagonista di un ciclo di lezioni dal titolo “Tra scrittura e improvvisazione”, in scena negli spazi del Teatro Massimo di Cagliari, dove assieme ai suoi compagni di viaggio Luca Caponi (percussioni), Pasquale Laino (sax soprano) e Alessandro Gwis (piano) racconterà i lati più nascosti della musica. Per esempio? Integrazione, alchimia, spiritualità.

Il Jazz con gli occhi di un bambino

Sala M3, ore 12.00

Progetto di Contattosonoro e S’Ardmusic

Quarta edizione dell’evento sonoro-musicale dedicato ai piccolissimi, un progetto ideato e condotto dalla musicoterapeuta di Contattosonoro Francesca Romana Motzo, in coproduzione con S’Ardmusic e collaborazione con Jazz in Sardegna. Un appuntamento che vedrà come protagonisti i genitori e bimbi della classe 12/24 mesi, provenienti dalla Scuola Civica di Musica di San Sperate (diretta da Francesco Pilia) e che viene aperta l’esperienza anche ad un gruppo esterno alla scuola della fascia d’età 24/28 mesi, che si è preparata all’esperienza partecipando al Jazzy Bimbi Lab, organizzato a ridosso del Festival Jazz in Sardegna 2019. Un dialogo sonoro-musicale che vuole avere l’ambizione di un incontro e di uno scambio profondo, tra un musicista jazz e un gruppo di piccoli improvvisatori coi loro genitori, che arricchisca entrambe le parti e, soprattutto, consolidi la motivazione principale: la musica non solo come un percorso di acquisizione di competenze, ma come fondamentale esperienza di vita.

Growin’Jazz, i nuovi talenti del Jazz italiano

Giardini Exma, Radio Social Club, ore 13.00

Vittorio Esposito – pianoforte

Simone Faedda – Chitarra

Gabriel Marciano – Sax alto

Cesare Mecca – Tromba

Matteo Piras – contrabbasso

Gianrico Manca – batteria e direzione artistica

Il progetto di Growin’Jazz si inserisce a largo raggio nel solco dell’esperienza ormai quarantennale di Jazz in Sardegna. La ricerca continua di nuove forze, idee e talenti si manifesta con una rassegna all’interno del cartellone di EJE2019. I protagonisti, tutti giovanissimi talenti e certamente futuri protagonisti della scena musicale italiana, sono stati selezionati da Gianrico Manca, uno dei più prolifici artisti del panorama musicale isolano e nazionale. I concerti si terranno in diverse soluzioni durante i due jazzbrunch previsti al RadioX SocialClub per poi aprire i concerti sul palco del teatro Massimo la sera di sabato 2 novembre.

AFRICA SKY 

1 novembre

Sala M3 ore 19.30

Gavino Murgia – sax

Majid Bekkas – batteria

Hamid Drake – gnawa

Momenti di magia. Aspetti fortunati di umanità. Set di musica nel cuore del tempo. L’originale formazione artistica di Gavino Murgia con Majid Bekkas e Hamid Drake è un tuffo nel cuore dell’Africa più autentica, nell’Africa Sky appunto, con le sue suggestioni, i suoi colori, le sue malie. Un progetto in trio, capitanato dal sassofonista nuorese, capace di riflettere le innumerevoli esperienze musicali vissute dai tre artisti a ogni latitudine del mondo. E che offre radici e aperture, tradizione e modernità.

Majid Bekkas è un musicista marocchino polistrumentista, compositore, insegnante di canto, oud, e chitarra classica, co-direttore artistico del festival Jazz au Chellah di Rabat; Hamid Drake è senza tema di smentita, tra i più forti batteristi viventi dell’ambito del jazz, improvvisato e cross over, immerso fin da adolescente nell’ascolto R&B e funk della sua Chicago, così come di tutto il Motown, Stax e Atco; Gavino Murgia, infine, non ha quasi bisogno di presentazioni: l’Isola con le sue profonde radici sonore è costantemente presente nel suo percorso artistico e questa immersione nel mondo del jazz gli consente di accrescere la propria esperienza e di conoscere tantissimi musicisti con i quali non smette di compiere innumerevoli esperienze musicali.

Il concerto in scena venerdì, 1 novembre, è un pulsare ritmico dai cuori allineati, una spirale in musica tra visioni ancestrali e sintesi moderne, un cortocircuito di emozioni che si parlano e si raccontano al pubblico in modo onesto, sincero, appassionato. Africa Sky, un meltin’ pot di strumenti e musica sarda, araba, gnawa, jazz. Un viaggio meraviglioso all’origine dei suoni.

Eli Degibri

Sala grande ore 21.00

Eli Degibri – sax

Tom Oren – piano

Tamir Shmerling – bass

Eviatar Slivnik – batteria

Sassofonista di grande talento e compositore di razza, Eli Degibri è uno dei grandi ospiti del nostro festival. Nato a Tel Aviv nel 1978, inizi degli anni Novanta, non ancora ventenne, si è imposto all’attenzione della critica internazionale ottenendo  numerosi riconoscimenti (“Premio Primo Ministro israeliano per la composizione jazz”, “Premio Landau per performance jazz”).

Alla fine degli anni Novanta anche un mito come Herbie Hancock lo ha chiamato a far parte del suo sestetto (1999-2002), consacrandolo definitivamente con queste parole: «Un compositore, arrangiatore e performer di grande talento… uno che è pura musica e che percorre sentieri inesplorati, un artista che ha il potenziale giusto per essere una forza formidabile nell’evoluzione del jazz».

Ma non è tutto: dal 2002 al 2011, Degibri entra in un’altra leggendaria formazione capeggiata dal grande batterista Al Foster.

Apprezzato per le sue esibizioni carismatiche, il sassofonista israeliano negli ultimi dieci anni ha conquistato definitivamente il pubblico che oggi lo segue fedelmente in occasione dei suoi concerti.

Secondo Bill Milkowski (JazzTimes), “Degibri è un improvvisatore eccezionalmente melodico con un tono tenore profondo e audace” mentre per Karl Stark (The Philadelphia Inquirer) è “un personaggio potente e affascinante che provoca brividi impressionanti, sia come musicista che come compositore”. Nell’ottobre dello scorso anno ha pubblicato “Soul Station”, un nuovo album realizzato come omaggio al leggendario sassofonista e suo grande ispiratore Hank Mobley.

Impegnato nella lunga tradizione di tutoraggio nel mondo del jazz (nel 2012 è stato invitato alla Giornata internazionale del jazz dell’UNESCO voluta dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York), oggi è concentrato quasi esclusivamente sul lavoro con la sua band, richiestissima e applaudita nei più prestigiosi festival di tutto il mondo.

Federico Nathan Project

Sala grande ore 22.30

Baptiste Bailly – pianoforte

France Diego Pinera – batteria

Federico Nathan è uno dei più grandi violinisti uruguaiani del nostro tempo, e il suo linguaggio è un viaggio attraverso universi sonori diversi, in grado di cancellare la barriera tra classica e popolare, creando al tempo stesso un tipo di musica libera dai pregiudizi e profondamente fantasiosa. Nato a Montevideo, nel 1986, Federico Nathan ha iniziato a studiare il violino all’età di 8 anni, e da allora si esibisce come solista in ensemble e orchestre in tutto il mondo. Nella tavolozza della sua musica, Federico Nathan aggiunge colori, melodie e ritmi come un esperto pittore: elementi di rock, jazz, di classica ma anche di musica uruguaiana convergono nella sua spartitura, mentre bilancia con grande maestria arrangiamenti pianificati con altri assolutamente improvvisati. Oggi Federico Nathan è il secondo violino della olandese Metropole Orchestra – due volte vincitrice del Grammy – con cui si è esibito insieme ad artisti del calibro di Joshua Redman, Snarky Puppy, Gregory Porter, Esperanza Spalding, Quincy Jones e Gonzalo Rubalcaba. Inoltre, insegna tecnica di violino alla Berklee School di Valencia. Da autentico musicista versatile, partecipa a progetti diversissimi tra loro, attento a portare avanti il proprio progetto, punto d’incontro della sua fervida curiosità creativa. Ed è proprio con questo suo nuovo lavoro che Federico Nathan si esibirà il 1 novembre sul palcoscenico del teatro Massimo, assieme ai suoi compagni di viaggio Baptiste Bailly al pianoforte, e France Diego Pinera alla batteria.

              

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Tanti appuntamenti in scaletta, domani (domenica 29) a Cagliari, per la quarta e ultima giornata del festival “Forma e Poesia nel Jazz”, quest’anno alla sua edizione numero ventidue
Annullato per motivi tecnico-organizzativi, il viaggio musicale del trenino verde Take the “A” Train, con partenza prevista da Mandas alle 9.00, le attività si concentrano a Cagliari, negli spazi dell’EXMA – il Centro Comunale d’Arte e Cultura in via San Lucifero, dove il festival fa base quest’anno. Si comincia con il primo dei tre laboratori di espressività sul suonosegno dedicati alle bambine e ai bambini dai 3 ai 6 anni, ideati e condotti dalla musicista e musicoterapeuta Francesca Romana Motzo e Evelise Obinu, esperta in processi laboratoriali e formazione; tutti esauriti gli incontri in programma alle 9.30 e alle 11.15, resta ancora qualche posto disponibile per quello delle 16.00, che si può prenotare telefonando al 388 38 99 755.
Alle 11.00, il musicista e collezionista Attilio Berni – presente con una mostra di sassofoni anche in questa edizione del festival – presenta “SaxAppeal”, una conferenza-spettacolo sulle metamorfosi del sassofono come stereotipo musicale dell’erotismo.
“Quando la musica crea inclusione” è invece il titolo dell’appuntamento in programma nel pomeriggio alle 16.30: alcuni dei musicisti ospiti del festival incontreranno i ragazzi e le ragazze dell’associazione ABC – Associazione Bambini Cerebrolesi Sardegna, da sempre in prima linea in Sardegna e nel resto d’Italia per la promozione del diritto alla vita indipendente, all’inclusione, alla libertà di scelta e autodeterminazione delle persone con disabilità e le loro famiglie.
Con l’ultima giornata del festival si chiude, alle 18.00, anche il ciclo di conferenze del musicista e musicologo Enrico Merlin dedicate a un anno particolarmente importante per la storia del jazz: il 1959. 
Poi, alle 20, e con ingresso a pagamento, i riflettori si accendono sul palco del festival per l’ultima serie di concerti. Protagonista del primo set l’Horn Trio di Federica Michisanti, formazione che vede accanto alla giovane contrabbassista (miglior nuovo talento del 2018 per la rivista Musica Jazz), il trombettista Francesco Lento e Marco Colonna al clarinetto basso. Una formazione che, senza batteria e pianoforte, mette in evidenza l’aspetto melodico e timbrico: l’utilizzo delle “voci” di due strumenti a fiato, più quella del contrabbasso, offre alla composizione musicale l’opportunità di procedere in maniera contrappuntistica, in uno scambio continuo di parti.
L’ultimo atto dell’edizione numero ventidue di “Forma e Poesia nel Jazz” vede in scena il quartetto composto dal sassofonista Max Ionata, il pianista cagliaritano Luca Mannutza, Lorenzo Conte al contrabbasso e il batterista svizzero Joris Dudli. La conoscenza del grande repertorio jazzistico e al tempo stesso la passione di sperimentare sempre nuove strade, sono le prerogative che legano tra loro i quattro musicisti, a garanzia di una performance basata su composizioni originali e standard rivisitati che si annuncia di grande impatto emotivo.

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Giornata inaugurale, a Guspini, per la VI edizione della “Festa Bimbi a Bordo, Attraversare il Mondo. Sentieri e Labirinti dell’Immaginario”, con momenti centrali, a partire dalle ore 21,00, in Piazzetta Santa Maria, la presentazione del Festival con Monica Morini che incontra volti e autori ospiti della Festa BaB e a seguire “C’era e non c’era. Storie venute da lontano”, della Compagnia “Teatro dell’Orsa”, narrazione-spettacolo con Monica Morini, Annamaria Gozzi e Ezekiel Ebhodaghe. Monica Morini, Annamaria Gozzi e Ezekiel Ebhodaghe proporranno, anche in altri appuntamenti della Festa BaB, una serie di letture, dialoghi e spettacoli summa del proprio lavoro, tra arte e società civile.

Sabato 1 settembre, la prima giornata dedicata ai laboratori, incontri con scrittori e illustratori e corsi di formazione docenti. A partire dalle ore 9,00 sino alla notte bambini, bambine e “grandi” potranno partecipare a oltre trenta appuntamenti a loro dedicati. Tra i vari appuntamenti in programma gli incontri con Mara Durante, Direttore Scientifico del Festival, Monica Morini, Alessandro Sanna, Alfreddo Stoppa e Matteo Razzini. La sera alle 21,30, presso Sa Mitza di Santa Maria andrà in scena Floriàn Un Viaggio Sotto Sopra, della Compagnia Sabbie Luminose di Andrea De Simone.

Sabato 1 settembre

  • Ore 9,00 Spazio Labirinto (mamme e papà in attesa)

La trama sonora

Laboratorio tematico di Musica in Attesa

A cura di Francesca Romana Motzo, assistente Enrica Tocco

  • Ore 10,00 Mulino Garau (adulti)

Attraversare il mondo. Sentieri e labirinti dell’immaginario  

A cura di Mara Durante

  • Ore 10,30 Spazio Labirinto (18-36 mesi)

Il viaggio sconfinato della reciprocità fra genitori e figli

Laboratorio a cura di Valeria Cossu

  • Ore 10,15 Spazio Dedalo  (6-7 anni)

Perdersi e ritrovarsi nel labirinto dei numeri

Incontro-laboratorio a cura di Anna Cerasoli

  • Ore 10,15 Spazio Arianna (3-5 anni)

Il sole col singhiozzo

Incontro-laboratorio con Pina Irace

  • Ore 10,15 Sa Mitza di Santa Maria (per tutte le età)

Luci

Incontro-laboratorio di illustrazione con Giorgia Atzeni

  • Ore 10,45 Spazio Teseo (6-11 anni)

Nei labirinti del mistero: narrazione con il punto interrogativo – Gli  Intrigue

Incontro con Alessandro Gatti

  • Ore 10,45 Salone Minotauro (da 6 anni)

Che storia le storie

Incontro-laboratorio con Alfredo Stoppa

  • Ore 11,15 Spazio Arianna (3-5 anni)

Sentieri e parole nei boschi dell’immaginario

Incontro-laboratorio con Silvana Pitzalis

  • Ore 11,30 Spazio Labirinto (12-36 mesi)

La mamma è tante cose

Laboratorio a cura di Daniela Idili

  • Ore 11,30 Spazio Dedalo (8-11 anni)

Perdersi e ritrovarsi nel labirinto dei numeri

Incontro-laboratorio a cura di Anna Cerasoli

  • Ore 11,30 Mulino Garau (da 12 anni-adulti)

Ballata alla vita

Monica Morini racconta libri e parole di Un Viaggio Chiamato Vita

  • Ore 11,30 Spazio Poseidone (da 8 anni)

Trilogia della forma

Laboratorio di illustrazione a cura di Alessandro Sanna

  • Ore 11,30 Sala Ex OMNI (formazione docenti)

Gli studenti tra scuola e mondo digitale

A cura di Luigi Ballerini

  • Ore 12,00 Salone Minotauro  (da 8 anni)

Daniele Nicastro e Jean Claudio Vinci raccontano Io, Chiara e la luna

  • Ore 12,15 Spazio Arianna (3-5 anni)

La mirabolante macchina del volo del Dottor Agenore Acquivento

Narrazione animata  cura di Matteo Razzini

  • Ore 16,00 Salone Minotauro (da 12 anni-adulti)

DaI I Pani d’oro della vecchina a L’uomo dei cavalli

Anna Maria Gozzi racconta dai suoi libri i fragili confini della vita

  • Ore 17,00 Spazio Arianna (3-5 anni)

Il domatore di foglie

Incontro-laboratorio con Pina Irace

  • Ore 17,00 Sa Mitza di S.Maria (per tutte le età
  • )

Mano felice

Incontro-laboratorio con Alessandro Sanna

  • Ore 17,00 Ex OMNI (formazione docenti
  • )

Contare e rac-contare. Quando la matematica si fa meraviglia

A cura di Anna Cerasoli

  • Ore 17,30 Spazio Labirinto (0-12 mesi)

L’Unis(u)ono

Tratto da SuoniAmo insieme, laboratorio di espressività e dialogo sonoro-musicale all’inizio della vita

a cura di Francesca Romana Motzo, assistente Enrica Tocco

  • Ore 17,30 Spazio Poseidone (da 6 anni)

La vera storia de “La sirenetta”: viaggio tra terra e mare.

Laboratorio di lettura e illustrazione a cura di Michelangelo Rossato

  • Ore 17,30 Salone Minotauro (6-8 anni)

Il Settembre dei poeti incontra la Festa BaB

Adriana Sabugal Fernandez Sabugal racconta Diversidad. Somos diferentes, únicos y especiales

Introduce e accompagna l’autrice Paulina Sabugal Paz

  • Ore 17,30 Spazio Dedalo (da 10 anni)

Le 23 regole per diventare scrittori

Laboratorio di scrittura a cura di Alessandro Gatti

  • Ore 17,30 Spazio Teseo (da 8 anni)

Luigi Ballerini racconta Zia Dorothy

  • Ore 17,30 Mulino Garau (adulti)

Buonanotte alle favole

A cura di Beniamino Sidoti e Daniela Idili

  • Ore 18,00 Spazio Arianna (3-5 anni)

Perché mio nonno ha i capelli bianchi

Incontro-laboratorio con Mauro Scarpa

  • Ore 18,30 Spazio Ex OMNI (adulti)

Come figlie, anzi

Incontro con Giacomo Mameli

  • Ore 19,00 Salone Minotauro (da 6 anni)

Nel labirinto di Mr Trip  

Narrazione spettacolo a cura di Alfredo Stoppa, Massimiliano Riva

  • Ore 19,00 Spazio Dedalo  (12-13 anni)

Perdersi e ritrovarsi nel labirinto dei numeri

Incontro laboratorio a cura di Anna Cerasoli

  • Ore 19,00 Spazio labirinto (18-36 mesi)

I Viaggi s-confinati nella reciprocità tra genitori e figli

Laboratorio a cura di Valeria Cossu

  • Ore 19,00 Spazio Arianna (3-5 anni)

Sentieri e parole nei boschi dell’immaginario

Incontro-laboratorio con Silvana Pitzalis

  • Ore 19,00 Mulino Garau (adulti)

Il fiume lento

Incontro con Alessandro Sanna

 

  • Ore 20,00 Spazio Arianna (3-5 anni)

Storie sonanti e musiche narranti

Incontro laboratorio con Daniela Idili e Ignazio Murru

 

  • Ore 20,00 Sa Mitza di Santa Maria (per tutte le età)

La ricetta della strafelicità

Narrazione spettacolo a cura di Matteo Razzini

  • Ore 21,30 Sa Mitza di Santa Maria (per tutte le età)

Floriàn Un viaggio sotto sopra  

Spettacolo di sand art e teatro

A cura della Compagnia Sabbie Luminose di Andrea De Simone