25 November, 2024
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«Il Consiglio regionale deve approvare ed il presidente Pigliaru lo deve presentare al Consiglio, il documento esplicativo previsto dall’articolo 4 comma 5 della legge di stabilità 2017. Soltanto così la Sardegna potrà ottenere la modifica del trattato istitutivo dell’Ue e vedere riconosciuto il suo status di regione insulare.»

Lo hanno detto questa mattina, in una conferenza stampa, in Consiglio regionale, Annamaria Busia e Francesco Agus (Campo progressista) insieme al senatore Luciano Uras.

La richiesta, fa seguito a numerosi approvati dal Parlamento e dal Consiglio regionale dal 2015 ed è ribadita in una mozione che nei prossimi gironi sarà presentata da Agus e Busia.

In premessa ha preso la parola l’avvocato Margherita Zurru, che ha illustrato i dati della relazione Crenos 2017 appena pubblicata: «Sono numeri  drammatici per la Sardegna – ha detto la professionista – sotto il profilo del Pil siamo davanti al peggior risultato dell’ultimo ventennio. L’Isola non solo non cresce ma atterra sotto tutti gli indicatori, unico caso in tutto il Mezzogiorno italiano. In più, il processo di spopolamento in atto nell’Isola non fa altro che accentuare in prospettiva la portata nefasta di questi dati. L’unica soluzione è riconoscere ai Sardi quanto prima i benefici, non elemosine né privilegi, che spettano alle regioni dell’Ue “interessate da gravi e permanenti svantaggi naturali e demografici”, come previsto dall’articolo 174 del Trattato di funzionamento dell’Ue».

Il percorso indicato dall’avvocato Zurru è stato poi spiegato politicamente dal senatore Uras: «Ho simpatia per questa Giunta e per il suo presidente ma qualche volta tocca anche essere utili al popolo. C’è una norma di legge che non è rispettata: noi chiediamo che si rispetti, invece, e si applichi. Il presidente della Regione deve costituire da subito il comitato tecnico politico che deve entro settembre predisporre il documento e darlo alla Giunta per l’approvazione in il Consiglio. Su queste cose si unisce un popolo».

Anche il presidente della commissione Autonomia, l’on. Francesco Agus, è intervenuto per chiedere l’applicazione di quanto disposto dall’articolo 4 comma 5 della legge di stabilita 2017 e ha annunciato la presentazione di una mozione, a firma anche dell’on. Busia, che impegna la Giunta alla costituzione del comitato. «Come se non bastassero i presupposti storici e geografici della nostra insularità, l’Ue di oggi non è più quella del Trattato di Roma e ci sono tutte le condizioni perché un’isola a 500 km da Roma ma realmente davvero isolata, non come la Sicilia, possa godere di trasporti e collegamenti efficaci, di infrastrutture  adeguate e deroghe alle normative che a oggi sanzionano ogni intervento come aiuto di stato».

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Tutti gli studi statistici concordano sul fatto che nel 2065 con altissima probabilità la popolazione in Italia diminuirà sino a toccare 50 milioni. E nel Mezzogiorno e nelle isole il fenomeno sarà ancora più accentuato, con particolare riguardo alle aree più periferiche. 

Come si può contrastare, dunque, lo spopolamento della Sardegna e in particolare quello delle zone interne?

Di questo si sono occupate la commissione Autonomia e la commissione Bilancio, riunite dai due presidenti Francesco Agus e Franco Sabatini in seduta congiunta per un ciclo di incontri che si terranno nelle prossime settimane nel centro Sardegna (con i sindaci e le parti sociali) e con l’audizione del presidente Francesco Pigliaru.

L’assessore agli Enti locali, Cristiano Erriu, ha illustrato ai commissari i dati Istat sul futuro demografico del Paese secondo cui nel 2065 la perdita di popolazione sarebbe di 7 milioni rispetto agli attuali 60,7 milioni. Sempre nel 2065 il Centro Nord accoglierà il 71% di residenti mentre il Mezzogiorno e le Isole arriveranno appena al 29% contro il 34% attuale. L’età media della popolazione, nel 2065, passerà a 50 anni contro gli attuali 44,7 e questo nonostante l’apporto delle migrazioni.

Per l’assessore Cristiano Erriu «su questo tema c’è, dunque, un problema di governance che si deve affrontare, tra l’altro, con azioni volte all’assistenza alle amministrazioni locali. Bisogna intervenire sull’abitare, sulla valorizzazione dei centri storici, garantendo il diritto di cittadinanza anche digitale. Ed è importante che più di trenta Comuni sardi abbiano già la banda larga mentre in altri duecento circa i lavori siano in corso o stiano per iniziare. Tra le altre azioni, intendiamo procedere poi con il sostegno alla tutela del patrimonio pubblico, favorendo l’agricoltura e nuove forme di identità attraverso l’ospitalità. Ho fornito ai commissari una bozza del nostro lavoro, con la consapevolezza che è necessario perfezionarlo, in accordo anche con l’Anci e il Cal».

Per l’on. Roberto Deriu (PD), in passato presidente della provincia di Nuoro, «non c’è alternativa alla denatalità e allo spopolamento, specie delle zone interne, se la Sardegna non registrerà un massiccio fenomeno migratorio o aumenteranno in modo molto significativo le nascite. Per questo ritengo che sia necessario approvare una legge che aiuti le giovani coppie, realizzare il collegamento ferroviario tra Nuoro e Olbia e mettere in campo azioni concrete di sostegno agli enti locali».

Del potenziamento delle infrastrutture ferroviarie ha paralo anche l’on. Michele Cossa (Riformatori), insieme alla necessità della banda larga in tutta l’Isola.

Per l’on. Gianfranco Congiu (PDS): «Bisogna riconoscere che il tema dello spopolamento e dell’aiuto al centro Sardegna non è nell’agenda politica e bisogna invece avere il coraggio di riposizionarlo nel dibattito di maggioranza tra aree urbanizzate e aree che ancora non lo sono. Sia comunque chiaro che per noi non è possibile abbandonare il principi pio perequativo stabilito dalla legge 2 secondo cui un euro di risorse alla città metro deve corrispondere a un euro speso per le aree sarde meno urbanizzate. Il centro Sardegna e il Nuorese non le arre maggiormente sofferenti e vanno trattate con lo stesso piglio e la stessa determinazione che anni fa fu usato per il Sulcis».

Il presidente della commissione Bilancio, Franco Sabatini, ha ribadito che «il fenomeno dello spopolamento delle zone interne riguarda comunque tutta la Sardegna perché spiega i suoi effetti negativi in tutto il territorio e dunque va osservato e contrastato in modo unitario. E’ quello che stiamo probando a fare andando a incontrare prossimamente i sindaci e le parti sociali oltre che il presidente Pigliaru».

Il collega Francesco Agus è dello stesso avviso: «Abbiamo deciso questi incontri ed è  tempo che si affronti questo tema e le relative proposte di legge in modo unitario, cominciando a fornire quelle risposte concrete che sinora sono mancate. E che invece vengono sollecitate dai sardi alla classe politica. In particolare, siamo tutti d’accordo per destinare il 10 per cento delle risorse contenute nel Patto per la Sardegna ad affrontare da subito i problemi delle zone interne. Non risorse a pioggia ma valutando cosa è stato fatto sino a oggi e con quali risultati».

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Entro l’estate il Consiglio regionale approverà una nuova legge che darà una risposta alle richieste dei dipendenti dell’Agenzia Forestas. E’ l’impegno assunto dalla Conferenza dei capigruppo al termine dell’incontro con una delegazione dei lavoratori che in mattinata hanno manifestato sotto il Palazzo del Consiglio regionale per protestare contro l’applicazione del contratto privatistico agli operai addetti ai lavori di sistemazione idraulico-forestale. A sostegno della vertenza, i rappresentanti del sindacato Confederdia hanno consegnato al presidente del Consiglio Gianfranco Ganau un plico con circa 3.000 firme.

«C’è la massima attenzione del Consiglio – ha assicurato il presidente Gianfranco Ganau – la questione è all’esame della Prima Commissione che in questi giorni sta completando gli approfondimenti. Alcune delle questioni ostative all’applicazione del nuovo contratto per i forestali sono i via di definizione, presto si avrà un quadro completo. La Commissione ha in carico due proposte di legge che possono essere unificate o riscritte con l’impegno di arrivare all’approvazione di un provvedimento ad hoc entro l’estate.»

Impegno confermato dal presidente della Prima Commissione Francesco Agus: «La Commissione ha accertato nei giorni scorsi che l’operazione è pari all’1% del costo del personale, l’ostacolo economico è dunque rimosso. Stesso discorso per le questioni previdenziali. L’audizione dei vertici dell’Inps ha confermato che il passaggio dal contratto privatistico a quello pubblico non comporterà maggiori oneri. Rimane invece da approfondire il problema relativo agli operai forestali. Su questo – ha detto Francesco Agus – gli approfondimenti vanno avanti e a breve presenteremo una proposta».

D’accordo per una soluzione in tempi rapidi tutti i capigruppo che hanno partecipato all’incontro: Pietro Cocco (Pd), Pietro Pittalis (Forza Italia), Gianluigi Rubiu (Udc), Daniele Cocco (Sdp), Annamaria Busia (Misto) e Attilio Dedoni (Riformatori sardi).

Soddisfatti i rappresentanti dei lavoratori: «Prendiamo atto dell’impegno della Conferenza dei Capigruppo – ha detto il segretario di Confederdia Gianluca Cinus – ci auguriamo che la volontà politica si traduca in fatti concreti. Auspichiamo un’approvazione in tempi rapidissimi del provvedimento».

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Slitta a giovedì 1 giugno, alle 11,30, l’audizione in II commissione, prevista in un primo momento per mercoledì, dell’assessore regionale della Cultura, Giuseppe Dessena. Alle convocazioni delle commissioni si aggiunge anche quella della Prima. Il parlamentino Autonomia, presieduto da Francesco Agus, si riunisce mercoledì 31 maggio 2017, alle ore 16,00. All’ordine del giorno questioni inerenti al personale FoReSTAS e l’esame del DL 416 (Nuove norme sull’ordinamento e sul funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale).

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Settimana di lavoro per le commissioni permanenti del Consiglio regionale. Questo il calendario delle sedute.

Mercoledì 17 marzo, alle 10.00, la Quinta “Attività Produttive” guidata da Luigi Lotto (Pd) sentirà l’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas, che illustrerà il programma dell’assessorato per il prossimo biennio. Al termine dell’audizione, la Commissione proseguirà i lavori con l’esame del Testo unico sul Turismo. Giovedì 18 maggio, alle 10,30, la Commissione sentirà invece l’assessore regionale all’Industria Maria Grazia Piras sulla situazione del sugherificio Ganau di Tempio, sulle problematiche emerse in seguito all’autorizzazione per le attività di cava a Ossi nella zona di “Su Padru” e sullo stato della vertenza dei lavoratori della miniera di Olmedo.

Sempre per mercoledì, ma alle 10.30, è convocata la Quarta “Governo del territorio”, presieduta da Peppino Pinna (Udc), per l’esame del disegno di legge sull’urbanistica.

Giovedì 18 marzo, alle 10.00, si riuniranno in seduta congiunta la Prima “Autonomia” e la Terza “Bilancio”, presiedute da Francesco Agus (Campo Progressista) e Franco Sabatini (Pd), per gli adempimenti ex art. 22 della legge n. 5/2015 (istituzione di un gruppo di lavoro sulla zona franca e zona ad economia speciale).

La Terza Commissione proseguirà poi i lavori con l’audizione dell’assessore alla Sanità, Luigi Arru, e del direttore generale delle Politiche sociali, Stefania Manca, sullo stato di attuazione degli interventi contenuti nella Missione 12 del bilancio regionale (diritti sociali, politiche sociali e famiglia).

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La riorganizzazione del Corpo forestale è stata al centro delle audizioni dei sindacati in commissione Autonomia del Consiglio regionale.

«Una riforma necessaria che però va corretta e migliorata in alcuni punti qualificanti per riaffermare la centralità del Corpo forestale regionale e proiettarla nel futuro.»

Questa, in sintesi, la posizione espressa dalle organizzazioni sindacali confederali e autonome alla commissione Autonomia presieduta da Francesco Agus che ha all’ordine del giorno il Dl 416 “Nuove norme sull’ordinamento e il funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale”.

Per i rappresentati dei lavoratori, in particolare, il disegno di legge 416 parte da premesse sostanzialmente condivisibili rispetto alle quali però, nel testo, non si indicano strumenti concreti di intervento. Restano quindi importanti questioni ancora aperte come la contrattazione fra le parti, lo svecchiamento del personale (che ha una età media anagrafica di oltre 50 anni) attraverso la programmazione triennale dei concorsi, le differenze di trattamento tecnico-giuridico fra il personale del Corpo ed il sistema Regione e fra gli operatori sardi e quelli delle altre Regioni a Statuto Speciale.

I sindacati, che hanno consegnato alla commissione memorie scritte con analisi di dettaglio del testo corredate da proposte di integrazione o modifica, hanno poi richiamato l’attenzione della commissione sul modello di riorganizzazione interna contenuto nella legge. Un modello che, a loro giudizio, presenta carenze significative per quanto riguarda la collocazione delle basi sul territorio, il profilo dei comandanti ed un meccanismo di rotazione del personale nelle diverse aree che andrebbe a discapito del principio della “territorialità”.

Tale principio, per i sindacati, è una delle componenti essenziali della specificità del corpo che, in situazioni ordinarie ma soprattutto di emergenza, deve essere formato da unità che conoscono il territorio in tutti i suoi aspetti geografici, ambientali, produttivi e culturali, anche grazie ad uno stretto legame con le comunità locali.

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La sessione di lavoro delle commissioni questa settimana sarà aperta dalla riunione della commissione Governo del territorio, presieduta da Peppino Pinna (Udc), convocata per mercoledì 10 maggio, alle ore 10.00, per proseguire le audizioni sul Dl 408 (Disposizioni urgenti in materia di urbanistica ed edilizia).

Saranno sentiti i rappresentanti di Ance Sardegna, Anaepa Confartigianato, Cna, Confapi Aniem Sardegna e Legacoop. A seguire le delegazioni di Anci ed Asel e di Sardegna Resorts.

Sempre mercoledì ma alle 10.30, sarà la volta della commissione Attività produttive presieduta da Luigi Lotto (Pd) che sentirà i sindacati Filca Cisl e Fillea Cgil sulla situazione del sugherificio Ganau di Tempio ed il Sindaco del comune di Ossi sull’autorizzazione alla coltivazione di una cava in località “Su Padru”.

L’assessore regionale dell’Agricoltura Pierluigi Caria, inoltre, riferirà sulle problematiche relative ai danni provocati dalle recenti gelate tardive, con particolare riferimento al settore vitivinicolo.

All’ordine del giorno della commissione anche la continuazione dell’esame sul Testo unico in materia di turismo.

Ancora mercoledì la commissione Autonomia presieduta da Francesco Agus (Misto) si riunirà alle 12.30 per esaminare le proposte di legge 309 (Azioni a favore delle zone interne e di contrasto allo spopolamento) e 370 (Interventi a sostegno delle zone montane e interne della Sardegna) e definire gli adempimenti riguardanti l’applicazione dell’art. 22 della legge regionale 5/2015 (Istituzione di un gruppo di lavoro in tema di Zona Franca).

Per il pomeriggio, alle 16.00, è in programma l’audizione dei sindacati sul Dl 416 (Nuove norme sull’ordinamento ed il funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale).

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Il diritto alla doppia preferenza di genere nella legge elettorale è stato rivendicato questo pomeriggio in Consiglio regionale dalle associazioni e dai movimenti che sostengono la parità.

Davanti alla commissione Autonomia, presieduta dall’on. Francesco Agus, ha preso la parola Gabriella Murgia, presidente della commissione Pari opportunità, che ha affermato: «Chiediamo una modifica dell’articolo 9 della legge elettorale vigente già per le prossime elezioni regionali in modo da garantire all’elettore che lo desideri il diritto di esprimere due preferenze, una per il candidato e l’altra per la candidata».

La stessa richiesta è stata avanzata dalla rete Heminas, protagonista lo scorso 27 aprile di una manifestazione molto partecipata sotto il Consiglio regionale a Cagliari e a Sassari. «Tutto il sistema giuridico italiano e internazionale oltre alla giurisprudenza costante – hanno detto Cristina Muntoni e Luisa Marilotti – è improntato all’eliminazione di ogni discriminazione tra uomo e donna ma questi principi diventano lettera morta se non introduciamo subito in legge la doppia preferenza».

Al termine delle audizioni il presidente Agus ha ringraziato le ospiti assicurando che il loro contributo sarà oggetto delle prossime sedute della commissione, chiamata a valutare le nuove proposte di riforma delle legge elettorale.

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L’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano e quello del Personale Filippo Spanu hanno illustrato questo pomeriggio in Consiglio regionale il disegno di legge 416 per la riforma del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale. L’audizione è avvenuta all’interno della commissione Autonomia, presieduta dall’on. Francesco Agus, alla presenza tra gli altri del comandante del Corpo Forestale. In precedenza il testo era stato oggetto di confronto con le organizzazioni sindacali, che hanno fornito le loro osservazioni.

«La riforma è indubbiamente necessaria – ha detto al termine il presidente Agus –  posto che la legge di riferimento risale al 1985. La commissione dovrà ora inquadrare alcuni aspetti tra i quali le dotazioni finanziarie per i concorsi, considerando che nei prossimi otto anni su 1.380 dipendenti circa 850 tra agenti, assistenti, sottufficiali ed ufficiali andranno in pensione e dovranno necessariamente essere sostituiti». Per il presidente Agus «non è secondario nemmeno il tema dell’organizzazione sul territorio delle 82 stazioni forestali e delle 10 basi navali attualmente distribuite così nell’Isola».

La commissione Autonomia proseguirà i suoi lavori domani, dalle 15.00, con l’audizione della commissione regionale Pari Opportunità e delle associazioni e movimenti che in questi mesi si sono battuti per l’istituzione della doppia preferenza di genere.

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La commissione Autonomia, presieduta da Francesco Agus, si riunisce martedì 2 maggio alle ore 15.00, Saranno sentiti in audizione gli assessori regionali dell’Ambiente e degli Affari Generali sul DL 416 Nuove norme sull’ordinamento e sul funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale”.

Alle 16,30 si riunisce la commissione “Ambiente” presieduta da Giuseppino Pinna. All’ordine del giorno l’audizione degli Ordini degli Ingegneri e degli Architetti e del Collegio dei Geometri delle province di Cagliari, Sassari, Nuoro ed Oristano sul DL 408 (disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia. Modifiche alla legge regionale n. 23 del 1985, alla legge regionale n. 45 del 1989, alla legge regionale n. 8 del 2015, alla legge regionale n. 22 del 1984, alla legge regionale n. 28 del 1998 e alla legge regionale n. 24 del 2016).