19 December, 2024
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La notte del 3 agosto a Gonnesa, nella splendida location di Piazza del Minatore, un pubblico molto numeroso e caloroso ha accolto dei Collage, storica band le cui canzoni sono state nel tempo cornice di tanti amori. Due ore di concerto con pezzi intramontabili e nuovi che hanno emozionato i presenti, coinvolgendoli nei cori di brani meravigliosi della musica pop melodica italiana. Tore Fazzi alla voce, Uccio Soro alla chitarra, Fabio Nicosia alla tastiera e Francesco Astora alla batteria, formano un team vincente in professionalità e passione per la musica, la cui nascita risale al lontano 1971, con la prima partecipazione al Festival di Castrocaro, dopo solo un anno di attività.

Nel 1977 i Collage hanno raggiunto il secondo posto a Sanremo, ma in tutta la loro carriera hanno inciso numerosi brani diventati celebri nel tempo.

Una scaletta che non poteva iniziare se non con “Concerto d’amore”, lo stesso amore che cantano da tanti, tanti anni.

A seguire altri successi come “Nuvole al vento”, “I ragazzi che si amano” e “Tu mi rubi l’anima”, cantata dal pubblico completamente rapito dalla melodia. E ancora “Sole rosso”, “Ascolta” e di nuovo un coro pazzesco con “Lei non sapeva far l’amore”. “Affari di cuore”, “Non ti dimenticherò”, “Saprei darti un’anima”, “Aspettami”, ma che dire, dalle prime note di “Due ragazzi nel sole”, che la band avrebbe potuto anche non cantare perché il coro si è levato altissimo, regalando vere e proprie emozioni.

“Rinasco”, che è anche il titolo del loro tour, “La gente parla” e ancora un’ovazione per “Donna Musica” e “Piano piano mi innamorai di te”. Una performance incredibilmente ricca di dolci melodie da far respirare amore nell’aria. L’ultimo disco, “Un’altra estate”, “S.O.S.” ma “Che faccia da schiaffi” e “Scimmia”.

Il bis richiesto a gran voce, cantato dal pubblico insieme ai suoi beniamini, telefoni accesi e tanta tanta voglia di fermare il tempo.

Gli autografi, i sorrisi, i saluti, un concerto veramente sentito e coinvolgente che in tanti porteranno nel cuore.

Nadia Pische