21 November, 2024
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«Il giorno 11 luglio in mattinata apprendiamo, tramite le nostre Federazioni di categoria, di un invito a firma della dott.ssa Giuliana Campus, Direttore Generale della Asl del Sulcis Iglesiente, inerente la visita dell’assessore regionale dell’Igiene e Sanità, dott. Armando Bartolazzi, presso le strutture sanitarie di Iglesias e Carbonia. Ci rammarica dover prendere atto che le Confederazioni territoriali Cgil, Cisl e Uil non sono state inserite tra i destinatari dell’invito. In conseguenza di cio’ nella stessa mattinata, abbiamo provveduto ad inviare urgentemente una richiesta di incontro al fine di recuperare uno spazio di ascolto e un momento di condivisione, per stabilire la prima data utile all’avvio del confronto necessario ed indispensabile per gestire lo stato emergenziale in cui versa la sanità territoriale.»

E’ quanto scrivono, in una nota, i segretari di CGIL, CISL e UIL, Francesco Bardi, Antonello Saba e Andrea Lai.
«La dott.ssa Campus si rende indisponibile con un messaggio che riporta testualmente ”l’assessore verrà per un breve incontro con i Sindaci, organizzazioni sindacali aziendali e personale. Non è prevista altra partecipazione per domani perché i tempi sono stretti”aggiungono -. Come OO.SS Confederali disapproviamo il metodo inappropriato che si continua a procrastinare, l’esclusione di chi rappresenta diritti e necessità collettive, la mancanza di attenzione nelle relazioni sindacali e una insensibilità e rigidità di base che impedisce di affrontare lucidamente anche le più piccole urgenze impreviste.»
«Diamo immediata disponibilità ad un incontro e chiediamo la tempestiva istituzione di “un tavolo territoriale di discussione per difendere il diritto alla salute e alle cure”. Diritto che in questo territorio non è più garantito», concludono Francesco Bardi, Antonello Saba e Andrea Lai.

 

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L’assemblea della Camera del Lavoro CGIL della Sardegna Sud Occidentale, nella giornata di ieri ha eletto la propria segreteria territoriale.

Ad affiancare il segretario generale Antonello Congiu, sono stati eletti: Francesco Bardi, Elena Manca, Luciana Mele e Gabriele Virdis.

«Ricambio generazionale, competenza e territorialità – dice il segretario Antonello Congiu – sono i tratti distintivi del nuovo esecutivo della CGIL, al quale sarà demandato il compito di coordinare la confederazione territoriale per i prossimi, probabilmente difficili ed impegnativi, quattro anni.»

 

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E’ stato presentato questo pomeriggio, nella sala conferenze della provincia del Sud Sardegna (rappresentata dal dirigente Fulvio Bordignon), in via Mazzini 39, a Carbonia, il progetto della rete di distribuzione del gas nell’isola proposto dalla società Gasdotti Italia, che riguarderà anche il territorio provinciale, giungendo da Sarroch a Portoscuso. La presentazione rientra nella procedura di VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) che prevede altre due appuntamenti, giovedì 18 maggio ad Assemini e lunedì 22 maggio a Oristano. Con i dirigenti della Gasdotti Italia, secondo trasportatore di gas naturale in Italia per estensione della rete, con 1.500 km di rete e oltre 250 punti di riconsegna a utenze industriali, termoelettriche e reti di distribuzione urbana, società che ha sede a Frosinone, il direttore tecnico Paolo Alessio, l’architetto Marcello Michetti e il dottor Claudio Mordini, erano presenti tre dirigenti del Servizio di Valutazione Ambientale dell’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, guidati dalla dottoressa Rosanna Carcangiu.

Il cantiere, nella sua totalità, consiste nella realizzazione della rete di trasporto di gas naturale nel territorio regionale, come previsto dalle linee di indirizzo strategico del Piano energetico ambientale regionale (PEARS). Il progetto prevede la costruzione della dorsale del gas naturale in Sardegna; la realizzazione da parte di altri operatori degli impianti per l’immissione del gas naturale in rete (Oristano, Sarroch, Portovesme, Cagliari e Porto Torres); gli impianti di consegna per l’allacciamento alle reti cittadine di distribuzione, molte di queste già realizzate in diverse città. Le fasi di realizzazione saranno tre: Centro-Sud, da Sarroch verso Oristano e verso sud-est, da Cagliari al Sulcis; Centro-Nord, da Oristano a Porto Torres, com deviazione verso Ottana e Nuoro (quest’ultima in regime di rete regionale), Nord-Est, da Codrongianus a Olbia. La dorsale si svilupperà per 598 km, di cui 409 km di rete nazionale, cui si aggiungeranno una serie di allacci minori per 50-100 km ulteriori.

Il progetto prevede l’attraversamento di 29 Comuni, 11 nella prima fase.

Se i tempi autorizzativi verranno rispettati, l’avvio dei lavori della tratta Centro-Sud (Fase 1) dovrebbe avvenire tra il 2018 e il 2019; le prime tratte di rete operative dal 2019 e connesse a reti di distribuzione già in esercizio; tra il 2020 e il 2022 la realizzazione della tratta Centro/Sud (Fase 2); tra il 2022 e il 2025 la realizzazione delle tratte Centro/Nord e Nord/Est (Fase 3).

Il diametro massimo del gasdotto, realizzato in acciaio, sarà di 40 cm per le linee principali; l’opera sarà completamente interrata, a una profondità di 1,5/2 metri; la fascia di servitù prevista è di 12 metri e mezzo per lato del tracciato del gasdotto, limite entro il quale non saranno possibili nuove costruzioni, mentre non è previsto alcun limite alle attività agricole e pastorali; la pressione in esercizio sarà di 50-70 bar.

Sono previsti inoltre 4 terminali di ingresso del gas, per un’estensione massima di circa 4.300 metri quadri (circa 55 metri x 80 metri), a Oristano, Sarroch, Macchiareddu e Portoscuso. 2 stazioni di lancio/ricevimento Pig, per un’estensione massima di circa 3.700 metri quadri (circa 50 metri x 70 metri), a Palmas Arborea e Villaspeciosa; 35 punti di intercettazione di linea, per un’estensione di circa 150 metri quadri (circa 8 metri x 18 metri), ubicati lungo la linea a intervalli regolari per sezionare la condotta e consentire l’allacciamento alle reti di distribuzione cittadine.

E’ stata inoltre riassunta la fase di realizzazione della dorsale, che è prevista per l’85%/90% su terreni agricoli, con alcuni attraversamenti di arterie stradali e ferroviarie che avverranno in profondità, senza interruzioni della funzionalità delle stesse. Sono state presentate, infine, le implicazioni ambientali previste nella fase di realizzazione dei lavori.

Al termine della presentazione, come prevede la procedura di VIA, è stata data la parola al pubblico e sono intervenuti tre sindacalisti, Rino Barca (FSM CISL), Roberto Puddu (segretario della Camera del Lavoro CGIL) e Francesco Bardi (FIOM CGIL).

Rino Barca ha chiesto se sono state già avviate le procedure per l’acquisizione dei terreni e, in mancanza di accordi, per gli eventuali espropri; garanzie sull’impiego di manodopera locale nei cantieri e celerità nella realizzazione dei lavori.

Il direttore tecnico Paolo Alessio ha risposto così.

Roberto Puddu ha detto che il progetto è molto atteso dalla Sardegna, in quanto più rispondente a quelle che sono le necessità, rispetto al progetto Galsi, che prevedeva lo sfruttamento dell’Isola per l’attraversamento della condotta, senza concreti vantaggi per i sardi, ed ha invitato tutti a vigilare sugli sviluppi delle procedure e sui tempi.