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Il Cagliari Calcio giocherà il prossimo campionato in uno stadio provvisorio, i lavori del nuovo stadio al via a inizio 2018. E’ quanto è emerso ieri pomeriggio, nella sala conferenze de L’Unione Sarda, a Cagliari, nei lavori del corso di aggiornamento professionale degli iscritti all’Ordine dei giornalisti dal titolo “Sport e spettacolo. Sicurezza, comfort e qualità negli stadi. Il nuovo impianto del Cagliari calcio”, organizzato dall’Unione giornalisti sportivi sardi (USSI) e dall’Ordine dei giornalisti della Sardegna. L’evento rientrava nel programma di formazione obbligatoria, coordinato dall’Ordine dei giornalisti, previsto per gli iscritti ed ha assegnato 4 crediti.
Sono intervenuti il presidenti dell’Ordine dei giornalisti della Sardegna, Francesco Birocchi; l’ing. Gaetano Attilio Nastasi, presidente dell’ordine degli ingegneri della provincia di Cagliari; l’ing. Sandro Catta, responsabile della scuola di formazione dell’ordine degli ingegneri di Cagliari, il consigliere di amministrazione del Cagliari Calcio Stefano Signorelli ed il presidente dell’Ussi Sardegna Mario Frongia.
Dopo una breve introduzione di Mario Frongia e l’intervento di Francesco Birocchi, l’ing.Gaetano Attilio Nastasi ha esposto le linee guida della nuova legge sulla costruzione degli stadi che, rispetto al passato, prevedono l’inserimento nelle progettazioni di un’area commerciale, condizione necessaria e indispensabile per rendere l’investimento sostenibile. Il discorso è scivolato rapidamente sul progetto per il nuovo stadio del Cagliari che la società guidata dal presidente Tommaso Giulini ha previsto sulla stessa area dello stadio Sant’Elia.
A spiegare le caratteristiche del nuovo stadio è stato il consigliere d’amministrazione e responsabile dell’Area Strutture Stefano Signorelli. La condizione ancora necessaria per procedere con il progetto è l’approvazione da parte del comune di Cagliari della variante urbanistica, perché oggi lo stadio Sant’Elia si trova in un0area ad esclusiva destinazione urbanistica sportiva.
Il nuovo stadio sarà una vera e propria bomboniera capace di 21.000 posti a sedere, tutti al coperto, eventualmente modulabili in aumento in futuro. L’investimento dovrebbe aggirarsi intorno ai 40 milioni di euro. L’altezza delle strutture resterà invariata rispetto a quella del Sant’Elia. I lavori dovrebbero iniziare nei primi mesi del 2018 e richiedere circa 3 anni. Nella fase transitoria, il Cagliari giocherà in uno stadio provvisorio che verrà realizzato a fianco del Sant’Elia, in una delle aree parcheggio. Verranno utilizzate le infrastrutture dello stadio di Is Arenas ma per l’intervento saranno ugualmente necessari circa 10 milioni di euro, investimento che la società non riuscirà sicuramente ad ammortizzare nei 2-3 anni di utilizzo, ragion per cui – ha sottolineato Stefano Signorelli, la società sta cercando sponsor per la copertura almeno parziale della spesa. Per lo stadio provvisorio sono state valutate anche altre aree cittadine ma alla fine il Cagliari Calcio ha deciso di restare nell’area del Sant’Elia, in modo da consentire ai tifosi di seguire passo passo lo stato di avanzamento dei lavori del nuovo stadio.
Il nuovo stadio porterà quasi certamente il nome di uno sponsor, sulla falsariga di quanto fatto da altre società in campo nazionale ed internazionale, vedi l’Emirates Stadium dell’Arsenal che ha consentito al Club inglese di coprire la metà dell’investimento, stessa strada seguita dalla Juventus che ha già incassato 75 milioni di euro anche se non ha ancora intitolato lo stadio al nuovo sponsor.
«Non possiamo pensare di ricavare quelle stesse cifre – ha concluso Stefano Signorelli – ma se anche riuscissimo a ricavare 10-15 milioni di euro, quelle somme verrebbero destinate a rinforzare la squadra e quindi a dare soddisfazioni sempre maggiori si tifosi rossoblu.»
Il treno per la costruzione del nuovo stadio del Cagliari Calcio è partito, per non fermarlo ora è necessario attendere il via libera del comune di Cagliari alla variante urbanistica sulle aree interessate alla realizzazione del progetto.
Nel corso dei lavori del corso è stata consegnato il Premio Ussi 2016 a Francesca Deidda, quinta classificata con la squadra azzurra alle Olimpiadi di Rio de Janeiro nel nuoto sincronizzato.