22 November, 2024
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Si fa ogni giorno più duro, in Consiglio comunale, a Carbonia, lo scontro tra le due anime del Partito Democratico, la prima costituita dalla maggioranza che sostiene la Giunta di Giuseppe Casti, la seconda dai tre consiglieri (il presidente dell’Assemblea, Ignazio Cuccu, l’ex assessore Luisa Poggi e il consigliere Francesco Cicilloni) che hanno votato contro il Bilancio e due settimane fa sono stati sospesi dal partito. Se n’è avuta conferma l’altra sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale, convocato dal presidente Ignazio Cuccu, per l’esame di un nutrito ordine del giorno, nel quale figuravano l’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni; la variazione al Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni; la variazione n. 2 al Bilancio di previsione per l’Esercizio 2015 – parziale applicazione dell’Avanzo di amministrazione; il nuovo regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse; e, infine, l’approvazione del Piano di risanamento urbanistico nella frazione di Medadeddu.

Il “fuoco” si è acceso in avvio di seduta, quando il presidente Ignazio Cuccu ha annunciato che i tre consiglieri Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu hanno ricevuto dal capogruppo del Partito Democratico Pietro Morittu, la comunicazione di avvenuta sospensione dal gruppo e, a seguito di questa comunicazione, hanno deciso di costituire un nuovo gruppo consiliare, denominato “Carbonia Rinasce”, con capogruppo la consigliera Luisa Poggi. Le comunicazioni del neo capogruppo, che ha affermato che i tre consiglieri sospesi non sono mai stati convocati dagli attuali dirigenti del Partito Democratico per ragionare sui temi sollevati e sono stati quindi costretti, in quanto accusati di remare contro, a costituirsi in nuovo gruppo consiliare. Luisa Poggi ha poi ricordato quelle che sono le argomentazioni sollevate negli ultimi mesi, in particolare sul servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti, e in aula si è creato un acceso scontro verbale tra alcuni consiglieri di maggioranza e la stessa consigliera Luisa Poggi e sono poi intervenuti anche i consiglieri di opposizione Tore Mascia e Roberto Gibillini. Quest’ultimo ha chiesto se il nuovo gruppo si sia collocato in maggioranza o all’opposizione e, in questa seconda ipotesi, ha detto al presidente del Consiglio comunale, Ignazio Cuccu, che dovrebbe dimettersi. Ignazio Cuccu ha replicato affermando che il presidente dell’Assemblea non ha vincoli né di maggioranza né di opposizione e tantomeno di partito o di gruppo. Lo spettacolo decisamente poco decoroso è proseguito, con un durissimo scontro verbale tra il consigliere Vittorio Macrì e il presidente del Consiglio Ignazio Cuccu.

Nel link https://youtu.be/T6BVV6JD-1o è possibile visionare la prima parte dei lavori, nella registrazione effettuata da Antonio F. Rossi.

Lo scontro è stato solo temporaneamente interrotto dal passaggio all’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni. Di lì a poco, infatti, la contrapposizione si è riaccesa quando si è passati all’esame delle variazioni di bilancio inserite all’ordine del giorno.

L’Aula si è incendiata ancora sulle dichiarazioni del neo capogruppo di “Carbonia Rinasce” Luisa Poggi, su una variazione al Bilancio di previsione per l’Esercizio 2015. Per rendersi conto del clima vissuto nell’Aula consiliare, è possibile visionare la registrazione integrale della seconda parte della seduta, effettuata da Antonio F. Rossi, al seguente link: https://youtu.be/hZbG_VC5iWU .

Nell’intera seduta è emersa in maniera chiarissima la contrapposizione tra le due componenti del Partito Democratico che stanno creando evidente disagio anche tra le altre componenti della maggioranza di centrosinistra che amministra la città, a meno di un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco.

La campagna elettorale è già iniziata e, su queste basi, si profila ad altissima tensione, con sviluppi al momento assolutamente imprevedibili.

 

Si fa ogni giorno più duro, a Carbonia, lo scontro tra le due anime del Partito Democratico, la prima costituita dalla maggioranza che sostiene la Giunta di Giuseppe Casti, la seconda dai tre consiglieri (il presidente dell’Assemblea, Ignazio Cuccu, l’ex assessore Luisa Poggi e il consigliere Francesco Cicilloni) che hanno votato contro il Bilancio e due settimane fa sono stati sospesi dal partito. Se n’è avuta conferma ieri sera, nel corso della seduta del Consiglio comunale, convocato dal presidente Ignazio Cuccu, per l’esame di un nutrito ordine del giorno, nel quale figuravano l’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni; la variazione al Piano delle alienazioni e delle valorizzazioni; la variazione n. 2 al Bilancio di previsione per l’Esercizio 2015 – parziale applicazione dell’Avanzo di amministrazione; il nuovo regolamento comunale per la disciplina degli apparecchi di trattenimento e svago, sale giochi, sale bingo ed agenzie di scommesse; e, infine, l’approvazione del Piano di risanamento urbanistico nella frazione di Medadeddu.

Il “fuoco” si è acceso in avvio di seduta, quando il presidente Ignazio Cuccu ha annunciato che i tre consiglieri sospesi hanno deciso di costituire un nuovo gruppo consiliare. Durissimo lo scontro verbale tra la segretaria cittadina Cinzia Grussu e la consigliera Luisa Poggi e per mezz’ora si è assistito ad uno spettacolo decisamente poco decoroso, solo temporaneamente interrotto dal passaggio all’esame di interrogazioni, interpellanze e mozioni. Di lì a poco, infatti, lo scontro si è riacceso quando si è passati all’esame delle variazioni di bilancio inserite all’ordine del giorno.

Al di là dei contenuti delle argomentazioni che hanno acceso lo scontro, sui quali torneremo in un successivo articolo, emerge in maniera chiarissima la contrapposizione delle due componenti del Partito Democratico che stanno creando evidente disagio anche tra le altre componenti della maggioranza di centrosinistra che amministra la città, a meno di un anno dalle elezioni per il rinnovo del Consiglio comunale e l’elezione del nuovo sindaco.

La campagna elettorale è già iniziata e, su queste basi, si profila ad altissima tensione, con sviluppi al momento assolutamente imprevedibili.

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Si allungano, a Carbonia, le distanze tra la maggioranza del Partito Democratico e i consiglieri comunali Ignazio Cuccu (presidente dell’assemblea consiliare), Luisa Poggi e Francesco Cicilloni, da mesi su posizioni molto critiche sia in seno al partito sia in Consiglio comunale, in particolare sulla gestione del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani.

«Prendiamo atto ancora una volta, lo abbiamo già fatto lo scorso 19 marzo – si legge in una nota firmata dalla segretaria cittadina Cinzia Grussu -, che con la votazione contraria dei tre consiglieri ai documenti contabili e delle successive votazioni nelle scorse settimane, dunque bilancio di previsione 2015, disavanzo straordinario di amministrazione e variazione n. 1 al bilancio di previsione per l’esercizio 2015, viene meno qualunque argomentazione. E che, di fatto, si sono estromessi da un ragionamento di partito cittadino che sostiene e governa la nostra città, dal progetto amministrativo che i cittadini hanno votato e del quale anche loro hanno fatto parte per un tratto di percorso e che adesso hanno deciso, loro, di abbandonare.»

«Rammentiamo che i consiglieri appartenenti al gruppo del Partito Democratico – aggiunge Cinzia Grussu – sono tenuti a rispettare il mandato elettivo, unitamente agli orientamenti del partito e alle indicazioni del gruppo, con particolare riferimento all’espressione di voto nelle deliberazioni consiliari, all’espressione di pareri che impegnino il gruppo, alla presentazione di ordini del giorno, mozioni o atti di sindacato ispettivo, fatte salve le prerogative istituzionali di ogni consigliere eletto.»

«L’assemblea cittadina lo scorso 25 giugno ha espresso pertanto la volontà di avviare la procedura di verifica delle posizioni assunte negli ultimi mesi in Consiglio comunale dai consiglieri Poggi, Cicilloni e Cuccu, ai sensi dello Statuto nazionale e del regolamento delle commissioni di garanzia – conclude Cinzia Grussu – e dato mandato al capogruppo di comunicare in autotutela la sospensione dal gruppo consiliare del Partito Democratico nelle more del procedimento di valutazione della commissione di Garanzia provinciale.»

La posizione assunta dall’assemblea cittadina, al termine di un iter lungo e tormentato, pare destinata a concludersi con un divorzio definitivo e a breve i tre consiglieri potrebbero costituire un nuovo gruppo autonomo, sarà poi interessante verificare se in maggioranza o all’opposizione.

Oggi il gruppo consiliare del Partito Democratico è composto da 18 consiglieri e, qualora venisse ufficializzato il divorzio dei tre consiglieri sospesi, scenderebbe a 15: Pietro Morittu (capo gruppo), Maria Luisa Poggi (sospesa), Federico Fantinel, Fulvio Cabiddu, Cinzia Grussu, Antonio Luigi Caggiari, Ivonne Fraternale, Francesco Cicilloni (sospeso), Ignazio Cuccu (sospeso), Efisio Aru, Orlando Meloni, Amedeo Matteu, Matteo Fenu, Giancarlo Podda, Roberta Angioni, Roberto Cotza, Marco Murru, Vincenzo Panio. Rispetto all’inizio della consiliatura, quando i componenti erano 19, hanno lasciato il gruppo del Partito Democratico Alessandra Tresalli e Massimo Usai, passati rispettivamente al gruppo Iniziativa Democratica e al gruppo Misto, mentre ha aderito Vincenzo Panio, consigliere eletto nella lista dell’UDC.

A un anno dalle elezioni amministrative, a Carbonia iniziano le grandi manovre di partiti e movimenti. Ormai da alcuni mesi sono esplose le divisioni all’interno del Partito Democratico, sfociate in maniera clamorosa anche in Consiglio comunale, con il voto contrario di tre consiglieri (il presidente Ignazio Cuccu, l’ex assessore Luisa Poggi e Francesco Cicilloni) al bilancio proposto dalla maggioranza che sostiene il sindaco Giuseppe Casti, poi approvato con una maggioranza di 22 voti e da alcune settimane sono in corso i primi approcci in vista della composizione delle liste e delle alleanze per l’appuntamento elettorale della Primavera 2016.

Oggi a prendere l’iniziativa è il segretario provinciale del Partito Socialista, Erminio Meloni, che con un comunicato ha annunciato «la n0mina del commissario coordinatore per la riorganizzazione del Partito Socialista Italiano e la gestione delle politiche cittadine di Carbonia»: Salvatore Ortu.

Esponente di spicco del PSI negli anni ’80 e nei primi anni ’90, Salvatore Ortu, noto Tore, è stato assessore nelle Giunte di centrosinistra, fino all’esplosione delle vicende giudiziarie che lo videro coinvolto insieme ad altri amministratori e imprenditori. Da allora non ha più svolto politica attiva.

«Il clima poco disteso che si è creato all’interno del partito durante le ultime elezioni comunali non ha favorito una facile riorganizzazione – scrive Erminio Meloni a Tore Ortu e al segretario regionale Gianfranco Lecca – cosa oggi possibile grazie alla tua iscrizione al partito e alla tua profonda conoscenza delle dinamiche politiche della città.

La situazione economica del territorio e la crescente crisi della politica che sfocia nella mancanza di credibilità verso le istituzioni, sta creando una disaffezione verso il voto senza precedenti. Appare chiara la mancanza nello scenario di una forza politica di equilibrio, con una forte connotazione ideologica e in grado di riaccendere il sogno di una vita più giusta e dignitosa.»

«La convinzione che il nostro partito, riorganizzato e ben gestito, possa contribuire a rappresentare la svolta politica necessaria per il rilancio socio economico della tua città e più in generale del Sulcis Iglesiente – aggiunge Erminio Meloni -, mi suggerisce, sentito anche il segretario regionale che concorda con me, la tua nomina a commissario coordinatore del Partito Socialista di Carbonia, con il compito di riorganizzazione e di gestione delle politiche cittadine che ci vedranno impegnati fino alle elezioni amministrative del 2016 e successivamente, espletate tutte le adempienze statutarie, convocare un congresso straordinario di riorganizzazione ed eleggere i normali organismi di governo del partito.»

«Sono convinto – conclude il segretario provinciale Erminio Meloni – che saprai fare un lavoro che, in linea con i valori socialisti, riporti il nostro partito ad occupare il ruolo che merita nella tua città e da stimolo per tutto il territorio del nostro amato Sulcis Iglesiente.»

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Il presidente Ignazio Cuccu ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia, in seduta straordinaria, per martedì 31 marzo, alle 18.00. All’ordine del giorno figurano due soli punti: l’esame di interrogazioni e interpellanze e l’approvazione del Piano di razionalizzazione delle società partecipate del comune di Carbonia.

E’ la prima riunione dopo quella che ha visto l’approvazione del bilancio, in occasione della quale è maturata una profonda divisione all’interno del gruppo del Partito Democratico con il voto contrario al bilancio di tre consiglieri: Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e lo stesso presidente del Consiglio, Ignazio Cuccu.

Consiglio comunale Carbonia 17 copia

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Non si placano le tensioni nel PD di Carbonia dopo il NO di tre consiglieri, Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale, al bilancio di previsione 2015.
L’Assemblea Cittadina del Partito Democratico si è riunita ieri sera con all’ordine del giorno “la relazione della segretaria sugli incontri tenuti nelle frazioni della città, la programmazione delle attività del partito e l’analisi politica alla luce degli ultimi avvenimenti, segnatamente la votazione contraria al bilancio di previsione 2015 da parte di tre consiglieri del Gruppo del Partito Democratico”.
«Abbiamo rilevato negli incontri tenuti nelle frazioni maggiori di Cortoghiana e Bacu Abis e nell’ultima tenutasi a Is Gannaus – si legge in una nota del presidente Rita Vincis e del segretario Cinzia Grussu – l’esigenza di confrontarsi con gli amministratori, e recuperare attraverso il partito cittadino, il dialogo diretto con i rappresentanti istituzionali. I cittadini intervenuti hanno posto sul tavolo della discussione temi inerenti nella maggior parte dei casi la viabilità, dunque strade e marciapiedi da sistemare, ponevano quesiti sui temi più sensibili all’economia delle famiglie quali tributi e tariffe, ai quali sono stati dati chiarimenti, rassicurazioni e presi impegni per la riqualificazione viaria che potranno essere mantenuti, vista la disponibilità di risorse con le quali definire le priorità di interventi nella città nel suo complesso.»
«Per quanto riguarda la programmazione delle attività – aggiungono Rita Vincis e Cinzia Grussu – abbiamo preparato un nutrito programma di incontri, tra i quali ne segnaliamo due: le riunioni nelle frazioni storiche di Serbariu e Barbusi, nelle quali, oltre chiaramente lasciare libera interlocuzione con gli amministratori, vorremmo finalizzare il ragionamento e la discussione con una presentazione dettagliata circa le novità del nuovo appalto di raccolta dei rifiuti che dalla rimodulazione del servizio hanno permesso la riduzione di circa il 15% della bollettazione alle utenze con un consistente risparmio per le famiglie.
Nella seconda riunione pensiamo di accompagnare il dialogo tra cittadini e Amministrazione, con la condivisione di quella parte di bilancio che traduce in numeri e quantità i servizi offerti nelle politiche sociali con particolare riferimento alle risorse utilizzate. È un lavoro politico e amministrativo importantissimo che porta ad una analisi delle misure introdotte quest’anno, ad una comparazione del contesto attuale con le situazioni precedenti e dove verranno verificate le dinamiche delle situazioni di disagio sociale e delle persone che purtroppo contraggono patologie gravi. Sarà un lavoro di ampio respiro, dunque, che rifletterà uno spaccato della nostra comunità che ci permetterà anche di capire e approfondire quale politica di intervento sia più efficace e far fronte in questo modo alle situazioni di estremo disagio e quali infine possono essere le più opportune misure di sostegno.»
La nota di Rita Vincis e Cinzia Grussu si conclude con «qualche considerazione sulla situazione politica del dopo Bilancio». «L’analisi politica non richiede troppe energie da spendere verso chi non ha votato il bilancio. Visione diversa che su dati oggettivi è però difficilmente comprensibile. I dati oggettivi quali la riduzione certificata della TARI; una riduzione delle tariffe sensibili alle famiglie quali quella sul servizio mensa o quella dell’asilo nido. Anche l’azione di recupero di crediti evasi è stata criticata adducendo argomenti deboli quali l’azione indiscriminata dell’amministrazione sugli evasori. Completamente fuorviante, poiché è già in atto l’azione di sostegno dell’amministrazione alle famiglie che hanno difficoltà nel pagamento delle bollette, nel contempo è necessario stanare chi non lo fa perché non vuole farlo e non perché non può. Dunque il Gruppo del Partito Democratico cittadino è stato responsabile di fronte alla città che ha il suo strumento contabile e sul quale può contare per ricevere i sussidi economici per avere aperti gli impianti sportivi per fruire della stagione culturale per essere amministrata con serietà e responsabilità. Di tutto il resto a noi non resta che prendere atto, vale a dire, con la votazione contraria al bilancio di previsione viene meno qualunque argomentazione, mai proposta peraltro nelle sedi di Partito o di maggioranza. Di fatto – concludono Rita Vincis e Cinzia Grussu senza mai nominare Luisa Poggi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu – si sono estromessi da un ragionamento di partito cittadino che sostiene e governa la nostra città, dal progetto amministrativo che i cittadini hanno votato e del quale anche loro hanno fatto parte per un tratto di percorso e che adesso hanno deciso, loro, di abbandonare.»

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Si acuisce lo scontro interno al Partito Democratico di Carbonia. Tre consiglieri, Luisa Poggi, ex assessore del Turismo della Giunta Cherchi, Francesco Cicilloni e Ignazio Cuccu, presidente del Consiglio comunale, hanno votato NO al Bilancio di previsione 2015, approvato lunedì dal Consiglio comunale con 22 voti favorevoli.

I tre consiglieri, molto critici in seno alla maggioranza di centrosinistra che sostiene la Giunta Casti ormai da diversi mesi, hanno scelto di rendere note le ragioni del dissenso, con la pubblicazione e distribuzione di un volantino e di una locandina.

«E’ vero che, a fronte di tagli dello Stato e della Regione per circa un milione e mezzo di euro, in questo bilancio vi sarà una riduzione del 10% del costo del servizio mensa (circa 40 centesimi a pasto in meno) e diminuirà del 10% la retta dell’asilo nido. Stando solo a questi dati, naturalmente, si sarebbe dovuto votare Sì – sostengono Poggi, Cicilloni e Cuccu -. Si pubblicizza pure un ribasso della TARI con il doveroso potenziamento del servizio ecocentro, dimenticandosi però di dire che, insieme al ribasso del 10-15%, vi sarà un dimezzamento di alcuni servizi, quali la raccolta di carta-cartone, plastica, vetro, alluminio e, soprattutto, ancora una volta si disconosce il diritto del cittadino a compartecipare agli utili derivanti dalla vendita dei rifiuti differenziati. Vi sarà pure una differenziazione del servizio, con l’istituzione delle isole ecologiche (cioè si potrà gettare i rifiuti quando si vuole, anche tutti i giorni) solo per 362 utenze a fronte di circa 13.000 utenze (cioè famiglie). Ma ci sono altri dati fondamentali che non solo non si pubblicizzano, ma addirittura vengono oscurati. In questo Bilancio si prevede (senza avere alcuna certezza) di recuperare € 2.700.000 di IMU evasa negli anni 2012-2013-2014.»

«Naturalmente è assolutamente giusti operare per recuperare l’evasione fiscale, ma si pongono alcune domande – aggiungono i tre consiglieri del PD -:

• ma davvero a Carbonia si è evasa l’IMU per € 2.700.000? … e se sì: si tratta di evasione o di impossibilità al pagamento data la terribile crisi economica?

• ma davvero siamo sicuri – senza che, al momento, esista neanche un progetto esecutivo, di poter recuperare in pochi mesi quello che non si è fatto in quattro anni? Anche per l’ICI è previsto un recupero di € 500.000 per l’anno 2011. Se oggi si è così certi del recupero di queste somme, perché non si è provveduto al recupero di anno in anno, anziché aumentare l’addizionale IRPEF come avvenuto in passato?

E’ noto che il Bilancio prevede le stesse cifre in Entrata e in Uscita, ciò significa che il 74% di € 2.700.000 (l’altro 36% va ad incrementare il Fondo Svalutazione Crediti) in Entrata vanno a coprire delle spese, quali? Se non si riuscirà a recuperare queste cifre in entrata, come si farà fronte alle spese? Si prevede oggi di restituire parte della TASI del 2014, ma non si dice che è già previsto un aumento della tariffa, che passerà dall’attuale 1,5 per mille al 3,50 nel 2016 e al 4,50 per mille nel 2017. Perché questo non si dice? C’è stata chiusura totale rispetto a richieste anche minime, ma simbolicamente importanti (vedi Centro Giovani e borse per supporto allo studio per i “figli della crisi”).»

«Infine – sottolineano Poggi, Cicilloni e Cuccu -, perché non si vuole rispondere a due semplici domande sul servizio raccolta rifiuti appena trascorso e che è costato tanti soldi ai cittadini:

1 – Perché, nonostante l’obbligo contrattuale di usare tutti mezzi nuovi di fabbrica (del resto ben remunerati anche per gli oneri di ammortamento) si sono usati a lungo, e ancora oggi se ne vedono, mezzi vecchissimi, presumibilmente non soggetti a oneri di ammortamento? E come sono stati pagati questi mezzi vecchi?

2 – Perché i mezzi in uso a Carbonia (e pagati dai nostri cittadini) possono essere usati anche in altri Comuni? Non è che i cittadini di Carbonia pagano anche un po’ del servizio svolto negli altri Comuni? Semplici domande alle quali non si è voluto rispondere, se non con la derisione e gli insulti. Per questi motivi abbiamo votato NO, non si possono avallare scelte improbabili derivanti da dati aleatori e davvero poco credibili per la nostra città.»

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Centro direzionale ASL 7

Sei consiglieri comunali della maggioranza di centrosinistra del comune di Carbonia, Giuseppe Casti, Gianluca Arru, Francesco Cicilloni, Cinzia Grussu, Marco Murru, Luisa Poggi e Matteo Sestu, hanno preso posizione sulle vicende polemiche legate alla gestione della ASL n. 7 e al contenzioso in atto tra la Direzione generale e i dipendenti, chiedendo le dimissioni del Direttore generale della ASL n. 7, Maurizio Calamida, «per manifesta incapacità nella gestione dell’Azienda e delle risorse umane, in ottemperanza agli artt. 7, 8 della legge regionale n.21/2012 secondo cuiI direttori generali delle aziende sanitarie […] al fine di procedere alla proposta di ristrutturazione della rete ospedaliera aziendale, assicurano la consultazione: dei rappresentanti degli enti locali del territorio della ASL […]. Il mancato rispetto […] comporta la decadenza del legale rappresentante dell’azienda” e, se ciò non avvenisse, si appellano al neo-eletto Presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, ed ai consiglieri regionali eletti nel collegio di Carbonia Iglesias (Pietro Cocco, Luca Pizzuto, Gianluigi Rubiu e Ignazio Locci, n.d.r.), «affinché questi pongano in essere un’inversione di rotta nella gestione dell’Azienda Sanitaria attraverso segni di discontinuità che passino anche tramite la revoca dell’incarico all’attuale Direttore Generale a causa dell’inottemperanza al dettato della legge e procedano  all’individuazione dei nuovi vertici aziendali».

In una nota, i sei consiglieri comunali contestano le scelte del Direttore generale e sottolineano che «non può essere ritenuto “non sostanziale” il contenuto della recente delibera adottata Direzione Generale n. 342 del 27 febbraio 2014, con la quale le strutture complesse di Traumatologia, Lungodegenza e Chirurgia Pediatrica di Iglesias nonché la struttura complessa di Ortopedia del “Sirai” di Carbonia vengono trasformate in strutture semplici dipartimentali».

«A scanso di equivoci – si legge ancora nella nota -, il contenuto delle direttive circa il riassetto dei servizi ospedalieri territoriali va contestato alla Regione Sardegna, che dimostra ancora una volta la volontà di depotenziare e di impoverire la Sanità sui livelli locali per favorire l’accentramento dei servizi verso le strutture di Cagliari. Al Direttore Generale della ASL n. 7 contestiamo invece le modalità con cui si prende atto di tali direttive, sistematicamente eludendo la consultazione obbligatoria ex lege degli Enti Locali. Preoccupazioni analoghe alle nostre, nell’approcciarsi all’analisi delle direttive regionali e della gestione dell’ASL n. 7, devono avere avvertito anche la Provincia e l’Assemblea dei Sindaci, se è vero che, come anche appreso dagli organi di stampa regionali, queste hanno dapprima espresso forti perplessità sul piano di riassetto dei servizi sanitari sul territorio e poco dopo bocciato il bilancio consuntivo 2011 della ASL n. 7. Anche in relazione all’ Atto Aziendale 2012, diversi Comuni del territorio hanno motivato il mancato parere sull’Atto medesimo attraverso un documento parallelo, in cui si evidenziano punti condivisibili e criticità.»

«Vogliamo inoltre ricordarescrivono ancora i sei consiglieri comunali – il “ridimensionamento” (ma noi preferiamo parlare più concretamente di chiusura) del reparto di Pediatria dell’Ospedale “Sirai” di Carbonia: i posti letto per ricovero azzerati, gli utenti (i bambini e le loro famiglie) rinviati presso altre strutture, anche con episodi di “rimbalzo” presso strutture non facenti capo alla ASL n.7 . Diverse segnalazioni di disagi ci pervengono da famiglie che, rivoltesi al “Sirai”, specie nelle ore notturne, si sono viste dirottate presso altre strutture dopo visite mediche effettuate da medici in reperibilità, spesso dopo attese non esattamente celeri. Il tutto foscamente coerente con il tentativo di accentrare i servizi presso le strutture cagliaritane, anche attraverso il depotenziamento della Chirurgia Pediatrica di Iglesias.

Possiamo ancora citare gli episodi relativi alle “chiusure estive” di diversi reparti delle strutture ospedaliere locali (reparto Ortopedia del “Sirai” e Chirurgia Pediatrica presso le strutture iglesienti), motivate dalla Direzione Generale con la necessità di concedere le ferie al personale medico. Ci chiediamo se una gestione più accorta del personale non avrebbe potuto evitare la concessione di ferie per tutto il personale medico indispensabile proprio nei mesi di luglio-agosto.

Ancora possiamo citare – concludono i sei consiglieri comunali – la temporanea interruzione degli esami istologici disposti a seguito della campagna di screening gratuiti relativamente al carcinoma della cervice uterina, il taglio dei fondi utili al mantenimento delle Commissioni per l’accertamento delle invalidità, la persistenza di interminabili liste d’attesa relativamente ad alcune specialità mediche (ad esempio le visite fisiatriche domiciliari), le difficoltà a reperire anestesisti per cui la ASL n. 7 si avvale di prestazioni di professionisti operanti presso altre strutture (solo oggi, con notevoli ritardi, si procede all’indizione del bando di concorso per anestesisti).»