Al via venerdì, ad Alghero, il 1° campionato regionale di football integrato. Poi Oristano, Macomer, Carbonia e Sennori.
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Ogni persona ha il diritto di potersi esprimere nella vita al massimo delle proprie potenzialità; pertanto anche lo sport deve essere occasione di crescita sociale e individuale.
Partendo da questi due concetti fondamentali, il Comitato regionale Sardegna del Csen, con il sostegno della Regione Autonoma della Sardegna, ha organizzato il 1° campionato regionale di Football integrato. Si tratta del primo esempio in Italia di una nuova disciplina sportiva che consente la pratica dello sport ad atleti disabili e non disabili insieme, grazie a un regolamento ideato dal Csen e diffuso in Europa con il progetto europeo “La nuova frontiera dello sport per tutti”.
Lo sport integrato rappresenta la piena realizzazione del principio dell’inclusione: risulta un formidabile strumento per uscire dall’isolamento e dalla solitudine e un buon metodo per attivare o recuperare abilità fisiche e relazionali. Questa disciplina sportiva è stata ideata per permettere a persone con e senza disabilità di giocare nella stessa squadra, consentendo la partecipazione attiva al gioco di atleti, uomini e donne, con qualsiasi tipo di abilità e disabilità (fisica e/o mentale). Fianco a fianco, disabile e non disabile, gareggiano, ognuno con le proprie abilità, ad armi pari. Nella squadra il “peso” dell’atleta disabile è pari a quello di ogni altro atleta, grazie alla complementarità dei ruoli che valorizza la diversità delle condizioni fisiche, tecniche e intellettive. Tutto questo è possibile grazie a tre soluzioni tecniche previste dal regolamento:
1) I ruoli: ogni giocatore ha un ruolo definito dalle sue competenze motorie e si confronterà sportivamente con un avversario dello stesso livello; questi ruoli sono numerati da 1 a 5 e hanno regole proprie;
2) lo spazio: introduzione di porte laterali in aggiunta a quelle di fondocampo e zone protette previste per garantire il tiro nelle porte laterali;
3) il materiale: la possibilità di sostituzione della palla regolamentare con una palla di dimensione e peso ridotti in determinate situazioni di gioco.
Il Csen Comitato Regionale Sardegna intende promuovere questa nuova disciplina, che si sta già sviluppando in altre regioni italiane, e anche in paesi partner coinvolti nell’iniziativa, quali Bulgaria, Germania, Lituania, Portogallo e Slovacchia.
Nei mesi scorsi sono già state formate con appositi corsi istruttivi, le due nuove figure arbitri e allenatori di questo sport che annulla ogni differenza di genere e di età, in quanto le squadre possono essere composte da uomini, donne, giovani, anziani, disabili e non disabili.
Venerdì 29 settembre ad Alghero, in diretta streaming nazionale, il presidente del Csen Sardegna, Francesco Corgiolu, darà il via al campionato regionale con la prima di cinque giornate, ciascuna con tre partite (due la mattina e una il pomeriggio) secondo la formula del cosiddetto “girone all’italiana”. La 2ᵃ giornata si svolgerà il 13 ottobre a Oristano, la 3ᵃ il 27 ottobre a Macomer, la 4ᵃ il 10 novembre a Carbonia e la 5ᵃ ed ultima il 24 novembre a Sennori; per tutti gli eventi è prevista la diretta streaming sulle fan page Directa Sport Live e Csen Sardegna. Al termine delle partite dell’ultima giornata ci sarà la cerimonia di premiazione dei vincitori del campionato e saranno consegnati riconoscimenti a tutti i partecipanti. La squadra che si classificherà prima in campionato avrà accesso alle Finali nazionali.
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