22 November, 2024
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Francesco Desogus, candidato del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Sardegna, domani, venerdì 4 gennaio, sarà a Sassari, Alghero e Porto Torres, per condividere con cittadini e attivisti i punti salienti del programma che sarà presentato agli elettori in occasione delle elezioni del prossimo 24 febbraio.

«Sassari, Alghero e Porto Torres rappresentano assieme un motore di sviluppo dell’isola e che la politica portata avanti dalla Giunta Pigliaru ha fortemente depotenziato – spiega Desogus -. Tutto il territorio deve dunque assumere un nuovo protagonismo, per tornare ad essere uno dei punti di forza della Sardegna del futuro, basata su ambiente, turismo, cultura, agricoltura e industria sostenibile.»

La giornata di Francesco Desogus partirà a Sassari con una conferenza stampa che si terrà alle 9.45 presso la sede del Movimento 5 Stelle, in via Grazia Deledda 69, ed alla quale parteciperanno anche gli attivisti, per poi proseguire con altri due appuntamenti: il primo ad Alghero, alle 12.30, presso l’aeroporto, ed il secondo a Porto Torres, alle 15.00, presso il porto industriale.

 

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Mauro Pili è il sesto candidato alla presidenza della Regione Sardegna. Lo ha designato l’assemblea di “Sardi liberi”, l’aggregazione formata dai movimento Unidos e Progres e da alcuni ex del Partito Sardo d’Azione (tra i quali il consigliere regionale Angelo Carta e l’ex presidente Giovanni Columbu), nel corso della riunione tenuta ieri mattina alla Torre aragonese di Ghilarza.

52 anni (è nato a Carbonia il 16 ottobre 1966), giornalista professionista dal 1990, leader di Unidos, di formazione socialista (è figlio di Domenico, più volte consigliere ed assessore regionale) ha iniziato la sua attività politica a Iglesias, sua città d’adozione, prima da consigliere comunale di minoranza, poi da sindaco. Eletto una prima volta primo cittadino all’età di 27 anni il 5 dicembre 1993 alla testa di un’aggregazione civica, al ballottaggio, con una clamorosa rimonta sul candidato del centrosinistra Nico Grillo (passò dal 22% del primo turno al 53%), venne rieletto nel novembre 1997, quando si impose al ballottaggio ancora sul candidato del centrosinistra, Marco Marras, dopo aver sfiorato la vittoria al primo turno (si fermò al 49,15%).

Nel 1999, dopo aver aderito a Forza Italia, si dimise dalla carica di sindaco il 5 luglio e venne candidato alla presidenza della Regione, ottenendo 151.962 preferenze al primo turno e superando al ballottaggio il candidato del centrosinistra Gian Mario Selis ma, dopo una serie di contrastate vicende politiche interne al centrodestra, riuscì ad essere eletto alla massima carica solo il 15 novembre 2001 e restò in carica fino al 25 agosto 2003. Nel 2004 si ricandidò alla presidenza della Regione e con il 44,18% perse il confronto con Renato Soru, candidato del centrosinistra, che venne eletto con il 45,89%.

Nel 2006 è stato eletto alla Camera dei deputati nelle liste di Forza Italia, confermato prima nel 2008, poi nel 2013, con il neonato Popolo della Libertà. Il 30 settembre 2013, a pochi mesi dall’inizio della XVII legislatura, ha lasciato il gruppo del Popolo della Libertà ed ha formato il movimento autonomo Unidos, aderendo a Montecitorio al gruppo Misto.

Nel febbraio 2014 si è candidato alla presidenza della Regione alla testa di una coalizione di quattro liste (Unidos, Mauro Pili Presidente, Fortza Paris Azione Popolare Sarda e Soberania), ottenendo 42.236 voti (5,72%) da presidente e 37.059 voti (5,43%) con le liste, fallendo l’ingresso di suoi rappresentanti in Consiglio regionale perché la legge elettorale prevede per le coalizioni uno sbarramento al 10%, contro uno al 5% per le singole liste (Mauro Pili, comunque, non sarebbe stato eletto, perché la stessa legge prevede l’elezione automatica in Consiglio solo per i due candidati alla presidenza più votati).

Ora, a distanza di cinque anni, il leader di Unidos sarà nuovamente candidato alla presidenza, alla testa di una singola lista: “Sardi liberi”.  Ad oggi la sua è la sesta candidatura, dopo quelle di Andrea Murgia (Autodeterminatzione), Massimo Zedda (Centrosinistra), Christian Solinas (Centrodestra), Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) e Paolo Maninchedda (Partito dei Sardi). Nei prossimi giorni dovrebbe essere ufficializzata anche la settima, quella del magistrato del Tar del Lazio Ines Pisano, che ha annunciato recentemente la sua “discesa in campo” per le elezioni regionali che, quasi certamente, si terranno il 24 febbraio 2019.

 

 

 

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Il Movimento 5 Stelle torna nelle piazze e lo fa per spiegare ai cittadini i contenuti della nuova Legge Spazzacorrotti, approvata pochi giorni fa dal Parlamento e che prevede significative novità nella lotta alla corruzione. Sabato 22 dicembre saranno allestiti banchetti in tutt’Italia e in Sardegna saranno dieci i comuni nei quali gli attivisti distribuiranno materiale informativo e incontreranno i cittadini. Appuntamento a Cagliari, Sassari, Oristano, Quartu Sant’Elena, Olbia, Iglesias, Selargius, Sestu, Senorbì e Gonnesa.

«La Legge Spazzacorrotti era una promessa fatta ai cittadini ed è stata mantenuta – spiega il candidato alla presidenza della Regione del Movimento 5 Stelle Francesco Desogus, che sabato mattina incontrerà a Cagliari attivisti e giornalisti a partire dalle 10.30 -. Anche in Sardegna esiste un problema corruzione. Gli schieramenti di centrodestra e di centrosinistra fanno finta di non vederlo ma quando saremo al governo della Regione anche noi avanzeremo le nostre proposte per combattere una piaga che sta impoverendo la nostra terra.» 

La Legge Spazzacorrotti prevede pene più alte per i funzionari pubblici corrotti, confisca dei soldi che si sono intascati illecitamente, poliziotti infiltrati nella pubblica amministrazione per scovare i dipendenti infedeli. E ancora, daspo a vita per i corrotti e stop alle prescrizione dopo la sentenza di primo grado. Inoltre, ogni cittadino potrà sapere da chi vengono finanziati i partiti. 

In Sardegna i banchetti saranno allestiti a Cagliari (dalle 9.30 alle 20.00 in piazza Ravot – piazza Costituzione), Sassari (dalle 10.00 alle 13.00 in Emiciclo Garibaldi e dalle 17.00 alle 20.00 in piazza Azuni), Oristano (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00 in piazza Roma), Quartu Sant’Elena (dalle 9.30 alle 13.00 in viale Marconi-angolo Brigata Sassari), Olbia (dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 18.30 davanti al Comune), Iglesias (dalle 10.00 alle 13.00 in piazza Sella), Selargius (dalle 9.00 alle 13.00 in via San Martino), Sestu (dalle 9.00 alle 13.00 in piazza Rinascita), Senorbì (dalle 9.00 alle 13.00 in piazza Sant’Antonio) e Gonnesa (dalle 10.00 alle 12.00 in piazzetta Serpi).

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Il candidato del Movimento 5 Stelle alle suppletive del 20 gennaio per il collegio uninominale di Cagliari per la Camera, Luca Caschili, è stato escluso dalla corsa elettorale per un errore formale nella presentazione del simbolo del Movimento. L’assessore dell’Urbanistica del comune di Carbonia, ingegnere, 46 anni, rischia di non partecipare alle suppletive del 20 gennaio per un errore nella presentazione dei documenti da allegare alla richiesta di candidatura. Il Movimento 5 Stelle ha omesso di consegnare il contrassegno, ovvero lo stemma stesso del movimento nella forma richiesta dalla normativa.

I legali del Movimento 5 Stelle hanno presentato immediato ricorso, entro i tempi stabiliti, con il quale sostiene che la candidatura di Luca Caschili deve essere riammessa e il Movimento 5 Stelle deve poter partecipare alle elezioni suppletive del collegio della Camera di Cagliari, fissate per il prossimo 20 gennaio. Lo chiede il ricorso presentato stamattina dai delegati di Caschili (il candidato alla presidenza della Regione Francesco Desogus ed il consigliere comunale di Cagliari Pino Calledda) e che ora verrà esaminato dall’Ufficio Centrale Nazionale costituito presso la Corte Suprema di Cassazione, la quale avrà 48 ore di tempo per esprimere la sua valutazione.

Il ricorso del Movimento 5 Stelle si basa su tre punti.

«Non è vero, intanto, che il Movimento 5 Stelle non ha depositato il suo contrassegno, così come contestato dall’Ufficio elettorale. Essendo elezioni suppletive, il contrassegno del Movimento 5 Stelle è infatti da ritenersi già depositato lo scorso febbraio, in occasione delle consultazioni politiche del 4 marzo. In ogni caso, in materia elettorale vige il cosiddetto favor partecipationis, secondo cui le candidature possono essere escluse solo davanti a chiare ed evidenti irregolarità. A tal proposito, recenti sentenze hanno dimostrato come sia inoltre possibile una “eventuale ammissione di nuovi documenti”, cosa che è avvenuta in maniera tempestiva.»

Nel ricorso si sostiene che «emerge con evidenza l’erroneità dell’iter logico su cui si basa il provvedimento impugnato, dato che esso fonda sull’erroneo presupposto che nelle elezioni suppletive sia mancato un previo deposito del contrassegno al Ministero. Tale deposito non manca affatto: è quello già effettuato nella fase preparatoria dell’elezione originaria».
Per i legali del Movimento infatti «le elezioni suppletive non costituiscono una elezione autonoma, ma una semplice appendice alle elezioni politiche generali». «Allo stesso modo non è previsto il deposito del contrassegno in tre copie perché tale operazione è già stata effettuata per le elezioni politiche generali e il contrassegno è già depositato al Viminale. L
a dichiarazione di presentazione della candidatura – regolarmente e tempestivamente presentata – conteneva al suo interno, oltre ad una accurata descrizione del contrassegno, una copia dello stesso del diametro di cm. 3». 

I legali del Movimento si appellano però anche al cosiddetto favor partecipationis che riguarda la materia elettorale, «alla luce del quale l’invalidità delle operazioni può essere ravvisata solo quando la mancanza di elementi o di requisiti essenziali impedisca il raggiungimento dello scopo che connota il singolo atto, mentre non possono comportare l’annullamento delle operazioni le mere irregolarità, ossia quei vizi da cui non derivi alcun pregiudizio per le garanzie o la compressione della libera espressione del voto».

È proprio una recente sentenza del Consiglio di Stato (sez. III, del 16 maggio 2016, n. 1987) – sostiene il M5Sn – ad affermare che «in mancanza di una esplicita previsione di una nullità, di ordine strutturale o testuale» e «a fronte di tale scarsa chiarezza del quadro normativo, deve essere valorizzato il principio del favor partecipationis, per il quale – in assenza di una chiara disposizione ostativa – può partecipare alla competizione elettorale una lista in possesso di tutti i requisiti sostanziali richiesti».

Secondo il ricorso «Non esiste una norma che commini una nullità se non viene depositata una copia del contrassegno (e, meno che mai, tre copie a colori)», ma vi è una norma, denominata “eventuale ammissione di nuovi documenti”, disciplinata dal capitolo 4.5 delle Istruzioni del Ministero dell’Interno, in sintonia con quanto disposto dall’articolo 22 del D.P.R. 361/1057. Tale norma prevede espressamente che «i delegati di ciascun candidato possono prendere cognizione, entro la stessa giornata, delle contestazioni fatte dall’Ufficio centrale circoscrizionale e dall’Ufficio elettorale regionale e delle modificazioni che questo abbia apportato alla candidatura. Gli uffici predetti si riuniscono nuovamente alle ore 12 del giorno successivo … per sentire eventualmente i delegati dei candidati contestati o modificati e per ammettere nuovi documenti ed apportare correzioni formali. Dopo di che l’Ufficio emana le proprie decisioni». 

Secondo il Movimento 5 Stelle, «è esattamente ciò che è avvenuto nel caso della candidatura di Caschili: i contrassegni sono stati infatti depositati la mattina di martedì scorso, a poche ore dunque dalla chiusura dei termini della presentazione della candidatura».

 

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E’ Luca Caschili il candidato del Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni suppletive che il 20 gennaio si terranno nel collegio della Camera di Cagliari.

Cagliaritano, 46 anni, ingegnere ambientale specializzato in pianificazione e gestione territoriale e da un anno e mezzo assessore tecnico dell’Urbanistica del comune di Carbonia, Luca Caschili è anche impegnato nel sociale: nel 1994 è stato tra i soci fondatori della Comunità La Collina di Serdiana, che si occupa di recupero di minori a rischio, e di cui è tuttora componente del consiglio direttivo. 

«Ringrazio il Movimento 5 Stelle per questa opportunità e affronto la competizione elettorale con spirito di servizio, mettendo a disposizione la competenza nel mio ambito e l‘amore che ho per la mia città e la Sardegna dice Luca Caschili -. Le potenzialità dell’area cagliaritana sono enormi e non vedo l’ora di portare alla Camera le istanze di un territorio che può essere, con le sue risorse ambientali, ma anche legate al patrimonio culturale, all’innovazione e alla ricchezza delle associazioni impegnate nel sociale, il vero motore di tutta l’isola.»

«Luca Caschili è un candidato di grande spessore perché vanta sia una significativa formazione professionale che una valida esperienza amministrativa in uno dei comuni guidati nell’isola dal Movimento 5 Stelle – spiega Francesco Desogus, candidato del Movimento alla presidenza della Regione -. Insieme lavoreremo per dare una nuova speranza alla Sardegna.»

Laureato in Ingegneria per l’Ambiente e il Territorio (con indirizzo Pianificazione e Gestione del territorio) all’Università di Cagliari, Luca Caschili vanta un dottorato di ricerca in “Progetto ambientale dello Spazio” all’Università di Sassari (Facoltà di Architettura di Alghero). Ha collaborato a lungo con la Facoltà di Ingegneria dell’Università di Cagliari e con la Facoltà di Architettura dell’Università di Sassari, ed è socio cofondatore dello Studio associato di ingegneria e consulenza “Sistema”.

Padre di una ragazza di tredici anni ed amante degli sport (alcuni li ha anche praticati a livello agonistico), Luca Caschili nel tempo libero si dedica alla mountain bike ed al trekking.

 

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Venerdì 21 dicembre, alle ore 14.30, presso sala congressi T-Hotel in Via dei Giudicati 66, a Cagliari, si terrà una assemblea aperta a tutti i cittadini organizzata dalle segreterie regionali di Uil Fpl e Uil Trasporti sui temi della funzione pubblica e dei trasporti in Sardegna.

All’evento sono stati invitati i candidati governatori ufficiali Massimo Zedda (centrosinistra), Christian Solinas (centrodestra), Francesco Desogus (Movimento 5 Stelle) ed Andrea Murgia (Autodeterminatzione) che risponderanno alle domande della segretaria generale UIL FPL Sardegna Fulvia Murru e del segretario generale UIL TRASPORTI Sardegna William Zonca.

 

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In attesa di conoscere l’esito delle Primarias del Partito dei Sardi che si concluderanno domani 16 dicembre, oggi è stata ufficializzata la partecipazione di un quinto candidato alla presidenza della Regione per le elezioni del prossimo mese di febbraio, che guiderà la lista “Sardi Liberi”, nata dall’accordo tra il movimento Unidos guidato da Mauro Pili ed il movimento Progres guidato da Gianluca Collu, entrambi già presenti cinque anni fa a sostegno delle candidature, rispettivamente, di Mauro Pili e della scrittrice Michela Murgia. Al progetto hanno già dato la loro adesione il consigliere regionale Angelo Carta, che lascia il Partito Sardo d’Azione, nel quale ha militato per circa trent’anni, e l’ex presidente dello stesso PSd’Az, Giovanni Columbu.

L’accordo è stato ufficializzato questa mattina, nella sala Search, a Cagliari. Non è stato annunciato chi sarà il candidato alla carica di governatore, anche se appare assai probabile che possa essere Mauro Pili, 52 anni, già presidente della Regione dal 25 ottobre 2001 al 25 agosto 2003. Il prescelto, si confronterà con gli altri quattro candidati già in campo, Christian Solinas (centrodestra), Massimo Zedda (centrosinistra), Francesco Desogus (M5s), Andrea Murgia (Autodeterminatzione) e con il candidato del Partito dei sardi che scaturirà dalle Primarias, a meno che nei prossimi giorni non si inseriscano nuove coalizioni e nuovi candidati.

 

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«Sorprendono davvero le odierne dichiarazioni del presidente Pigliaru sulla bonifica e rigenerazione urbana dell’ex Arsenale de La Maddalena. Pigliaru, infatti, chiama in causa il governo sul blocco dei fondi ma per quanto attiene alle risorse provenienti dal Patto per la Sardegna, la Regione dovrebbe fare richiesta al ministero per il Sud, autorità competente sul Patto, affinché sia attivata l’assistenza di Invitalia come soggetto attuatore. Dubito fortemente che ciò sia avvenuto, anche perché in occasione degli incontri avuti dal presidente con il ministro Lezzi la stampa non ha riportato nulla a tal proposito.»

Lo afferma il candidato governatore del MoVimento 5 Stelle Francesco Desogus, commentando le parole del presidente della Regione, Francesco Pigliaru su La Maddalena.

«Dunque il presidente Pigliaru – aggiunge Francesco Desogus – deve chiarire se questo passaggio sia avvenuto, perché in caso contrario la responsabilità di tale blocco attiene a lui e alla sua amministrazione. Tra l’altro se c’è l’urgenza di sbloccare le risorse del Patto per la Sardegna, e non ho ragione di dubitarne visti i problemi e le arretratezze della nostra terra, Pigliaru avrebbe dovuto subito metterne al corrente il ministro per il Sud, la quale già da settimane ha chiesto a tutti i presidenti di Regione di inviare entro la fine dell’anno il cronoprogramma dei singoli Patti regionali sulla la progettazione e cantierizzazione di interventi proprio al fine di velocizzare lo sblocco e l’utilizzo di quelle risorse.»

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Francesco Desogus. Fonte Facebook.

Il candidato alla carica di governatore del MoVimento 5 Stelle per le Regionali di febbraio 2019 è Francesco Desogus. I risultati del secondo turno delle Regionarie è stato ufficializzato dal Blog delle Stelle, poco dopo la chiusura dei termini di votazione. E’ stato il più votato tra i cinque candidati approdati al ballottaggio, con 450 preferenze. Ha superato di stretta misura Donato Forcillo, fermatosi a 422. Al terzo posto Gianluca Mandas con 261, quarta Anna Sulis con 134, quinto Marcello Cherchi con 83. Complessivamente hanno votato 1.350 iscritti alla piattaforma Rousseau. Francesco Desogus era risultato il più votato anche al primo turno (al termine del quale il Movimento non aveva rese note le preferenze dei primi cinque approdati al ballottaggio), con 447 preferenze (oggi, in pratica, ha confermato lo stesso risultato), davanti allo stesso Donato Forcillo che ottenne 324 preferenze (oggi ne ha guadagnato 98), Gianluca Mandas con 118 (oggi ne ha guadagnato 143), Anna Sulis con 118 (oggi ne ha ottenuto 16 in più) e, infine, Marcello Cherchi con 70 (oggi 13 in più).

Francesco Desogus, 59 anni il prossimo 19 dicembre, originario di Cagliari, vive a Sestu. E’ funzionario del Settore Cultura, Istruzione, Servizi alla Persona presso la Città Metropolitana di Cagliari. In precedenza ha lavorato presso il Parco Naturale Regionale Molentargius – Saline, la provincia di Cagliari ed il comune di Cagliari. Diplomato al Liceo Scientifico, ha studiato Agraria all’Università di Sassari e Progettazione e conduzione di parchi urbani presso l’Università di Milano.

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Sono 1.453 gli iscritti alla piattaforma Rousseau del Movimento 5 Stelle che ieri hanno votato per scegliere chi sarà il loro candidato alla carica di governatore alle prossime elezioni regionali, in sostituzione dell’ex sindaco di Assemini Mario Puddu, che ha rinunciato alla candidatura dopo essere stato condannato ad un anno in primo grado per abuso d’ufficio, per una vicenda risalente al periodo in cui era sindaco.

I candidati al primo turno erano 26 ed i primi 5, dei quali non sono state rese note le preferenze, si contenderanno la candidatura a governatore del Movimento 5 Stelle nel secondo turno di ballottaggio. Considerato che gli altri 21 candidati, complessivamente, hanno ottenuto 376 preferenze, i cinque candidati più votati si sono suddivisi 1.077 preferenze. Ricordiamo che Mario Puddu, alle precedenti elezioni primarie, alle quali avevano votato 1.944 iscritti, aveva ottenuto 981 preferenze, il 50,46%, ed aveva preceduto Luca Piras (464), Marina Rita Monagheddu (285) e, infine, Anna Sulis (74), ricandidata e tra i cinque che si contenderanno la candidatura al ballottaggio.

Sul blog delle stelle sono stati resi noti i risultati del voto, con l’indicazione dei cinque più votati ammessi al ballottaggio, in ordine alfabetico: Marcello Cherchi, 52 anni, di Sassari; Francesco Desogus, 58 anni, di Sestu; Donato Forcillo, 31 anni, di Porto Torres; Gianluca Mandas, 38 anni, di Assemini; Anna Sulis, 56 anni, di Quartu Sant’Elena.

Di seguito, gli altri 21 candidati rimasti esclusi dal ballottaggio, in questo caso in ordine di preferenze:

Benedetto Pani, 56 preferenze; Salvatore Bussu, 47; Massimiliano Tronci 45; Antonio Pilloni 34; Emanuele Sias 22; Antonio Giovanni Riu 22; Gianfranco Massa 21; Gianluca Demontis 17; Roberto Pani 16; Maria Carmela Deidda, 14; Giuseppe Meloni 12; Tonino Bande 11; Giorgio Dessì 11; Michele Ortu, 10; Fabio Zoccheddu 9; Piergiorgio Vacca 6; Roberto Sanna 6; Ivano Botticini 6; Erminio Spanu 4; Pierluigi Lavra 4; Giovanni Maria Soro, 3.