Si chiude, a Santa Teresa di Gallura, la prima fase della mostra di archeologia nuragica “Lu Brandali: leggi, tocca, ascolta”.
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Circa 3mila visitatori paganti hanno potuto apprezzare la mostra di archeologia nuragica “Lu Brandali: leggi, tocca, ascolta” ospitata nel sito Lu Brandali di Santa Teresa Gallura dal 17 luglio 2018 al 15 gennaio scorso, giorno in cui si è chiusa la prima fase dell’esposizione. Il 90 per cento dei visitatori proveniva dall’Italia, mentre il restante 10 per cento da diversi stati esteri: Francia, Germania, Spagna, Australia, Brasile, Usa. Da questo momento, la mostra potrà essere ospitata in altre località, assumendo una connotazione itinerante, fino al mese di aprile, quando tornerà a Santa Teresa (per maggio informazioni, è possibile consultare il sito internet www.lubrandali.it). Le ragazze della Cooltour Gallura, la cooperativa che gestisce i monumenti di Santa Teresa, commentano i risultati raggiunti: «Siamo molto soddisfatte, sia per il numero di visitatori, sia per la collaborazione con l’associazione per ciechi e ipovedenti, la Sardegna Irifor, grazie alla quale abbiamo avuto pareri molto favorevoli dai loro soci che hanno potuto valutare la mostra attraverso il linguaggio braille e i pannelli audio-tattili».
La caratteristica principale della mostra, infatti, è quella di condurre l’utente all’interno di un viaggio tattile, sensoriale e tridimensionale nella storia: ma soprattutto, è stato realizzato un percorso culturale accessibile anche alle persone con disabilità, con i pannelli interamente tradotti in braille grazie alla stretta collaborazione con l’associazione Irifor. Inoltre “Lu Brandali, leggi, tocca e ascolta” propone stampe tridimensionali tattili e audio. E con il progetto “Tooteko”, ideato da una start up, sono stati posizionati dei sensori, collegati a una speciale “app”, sui reperti esposti, per l’avvio delle spiegazioni audio. In questo modo l’utente può avere una immersione sensoriale totale in un villaggio nuragico.
Alessia Chisu, della Cooltour Gallura, aggiunge: «Siamo molto contente dei risultati, il ringraziamento va alla Regione Sardegna che, con il contributo stanziato attraverso il programma operativo regionale POR – Programmazione unitaria 2014-2020 – sulla competitività delle imprese con il bando Culture_Lab, ci ha permesso di creare questa importante iniziativa. Altro ringraziamento va al comune di Santa Teresa Gallura che ci permette di gestire i beni culturali. Il tutto non sarebbe stato possibile senza la collaborazione della dottoressa Letizia Lemmi per la direzione scientifica, dei dottori Rubens D’Oriano, Francesco Carrera (archeologi SABAP per le province di Sassari e Nuoro) e Francesco Di Gennaro, soprintendente SABAP per le province di Sassari e Nuoro, della dottoressa Angela Antona”».
Il lavoro di programmazione delle prossime attività relative alla gestione dei siti di Santa Teresa prosegue: la Cooltour Gallura parteciperà alla fiera del turismo archeologico TourismA che si svolgerà a Firenze dal 22 al 24 febbraio. Per l’occasione, la cooperativa gallurese sta cercando co-finanziatori che, lavorando in stretta sinergia, consentiranno di creare delle proposte vantaggiose e ampliare la valorizzazione del territorio (per informazioni cooltourgallura@gmail.com). «Abbiamo chiuso l’anno con 12.560 visitatori a Lu Brandali e 13.822 alla Torre di Longonsardo. Sono numeri importanti rispetto al 2012, anni in cui siamo partite con la riapertura dei siti, ma si sa, la strada è ancora molto lunga e ci sono ancora ripide salite da affrontare».