22 November, 2024
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Venerdì 19 luglio Iglesias ha regalato un vero e proprio “tuffo nel passato” con tre artisti che hanno fatto la storia della musica italiana, protagonisti della seconda edizione di Disco Italia Live, ideato e organizzato da “Capricorn concerti” con il patrocinio ed il finanziamento del comune di Iglesias, con ingresso libero e gratuito, evento inserito nel programma della rassegna di eventi estivi “Iglesias Summer Wave 2024”. Una terna di “mitici” che hanno riempito la bellissima location di piazza Sella di tantissimi fan che desideravano riascoltare dal vivo la musica dei giovani degli “anni 80”. La prima ad esibirsi è stata la splendida cantautrice italiana di musica pop Fiordaliso. Forte il suo legame con la nostra isola perché di origini sarde, come ha raccontato lei stessa sul palco («Non dimenticherò mai le splendide vacanze che da bambina trascorrevo al Poetto insieme ai miei fratelli»). Sorridente ma impacciata nei suoi tacchi alti, ha lanciato via le scarpe ed ha intonato il suo repertorio con un intermezzo di pezzi di alcuni suoi colleghi famosi… Gelato al cioccolato, Su di noi, Sarà perché ti amo, Mamma Maria, che il pubblico ha cantato e ballato senza sosta. Tra i suoi brani, uno ha scatenato la piazza Non voglio mica la luna e non sono mancati i riferimenti alla splendida luna piena che brillava nel cielo.

Dopo di lei un’artista che ha fatto sognare con i pezzi Tu sei l’unica donna per me, Non so che darei e Figli delle stelle... Alan Sorrenti, cantautore italiano dallo stile canoro peculiare che, dopo essersi esibito con i suoi pezzi più famosi ha cantato il suo ultimo successo “Cosmica” scritto insieme al suo bassista e polistrumentista Italo-Canadese Bruno Bellissimo, un brano senza tempo tra vintage e freschezza.

A concludere il “cocktail” musicale è arrivata la grintosissima e “rockettara” Donatella Rettore, la cantautrice italiana dallo stile dissacrante e ironico animata dal forte gusto della provocazione. Accompagnata dalla band ha eseguito i suoi pezzi di successo Splendido Splendente, Lamette, Brivido divino, In voga negli anni ’70 e definita durante la sua carriera “una scheggia impazzita” resta sempre un’icona, “spericolata” come si definisce lei, ma pur sempre un’icona. Artisti “Fiordaliso, Sorrenti e Rettore” nati all’epoca del vinile, dei 45 giri e degli LP, testimoni di un cambio epocale che approda alla musica digitale, ma il vinile avrà pur perso la “necessità” ma ha guadagnato quel fascino vintage che facilmente si collega ed evoca i grandi che si sono esibiti ad Iglesias.

Nella serata di sabato 20 luglio piazza Sella letteralmente traboccante di un pubblico splendido, ha atteso già da alcune ore precedenti all’orario del concerto, il grande Francesco Gabbani. Sul palco un video che anticipa la sua entrata in scena, l’artista racconta le sue mille peripezie per far fronte al down informatico che ha messo ko il mondo dei trasporti portando così all’annullamento di decine di concerti. Non si è perso d’animo e insieme al suo staff si è imbarcato su una monoelica e da Collegno è atterrato in Sardegna. Premiato per la sua tenacia da una vera e propria esplosione di applausi quasi senza fine, il pubblico radunatosi ad Iglesias ha duettato con lui che non ha perso tempo a lanciare messaggi bellissimi contro la guerra, la violenza in genere. Il cantautore polistrumentista toscano, si è soffermato anche sui pericoli che la rete nasconde, condizionando la nostra vita e causando una sorta di insoddisfazione legata al metro di paragone irraggiungibile espresso dai social, tra parole e musica come con i brani “Peace and Love” e “La rete” offre sempre spunti di riflessione.

Instancabile, energico, scoppiettante, travolgente e l’elenco potrebbe continuare ancora, questi gli aggettivi più adatti per definire “un grande fenomeno”. Un cantautore che utilizzando un virtuosismo linguistico abbinato a delle melodie facilmente orecchiabili crea pezzi dal gusto raffinato come con “Viceversa” testimonianza dell’importanza del sostegno all’interno della coppia. Ha chiuso ad Iglesias il suo meraviglioso “super concerto” con un bis di tre canzoni tra cui il suo ultimo capolavoro “Frutta di stagione”:

«Viviamo in uno scenario che tendenzialmente ci porta a desiderare quello che non dobbiamo ed essere quello che non siamo»

Parole che vogliono essere ancora una volta uno spunto di riflessione, una sorta di Carpe Diem!

Nadia Pische

     

 

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Il “Teatro del Segno”, nei giorni dal primo al cinque agosto, ha presentato la decima edizione di un progetto culturale che cerca di avvicinare lo spettatore  ad un modo diverso di “percorrere i tempi”. Per questo ha scelto come location il paese di Santu Lussurgiu creando appuntamenti che mirano con particolare attenzione al teatro sociale, alla didattica teatrale ed alla formazione di attori, autori, scenografi, macchinisti, light designer e registi che, in una piazza o in cima ad una torre, rendono possibile “il teatro”. Un festival “Percorsi teatrali” che ha regalato cinque giornate ricche di iniziative: seminari e stage di mattina e spettacoli di sera. Dal 2009, anno in cui è stato fondato, Il “Teatro del Segno”, ha prodotto e promosso, oltre a seminari, numerosi laboratori di propedeutica e perfezionamento con docenti di un certo spessore, attività di animazione alla lettura in scuole, comuni e biblioteche di tutta la Sardegna, completano il quadro delle offerte mirate alla diffusione della cultura teatrale. Progetti di spicco “Rovinarsi è un gioco” nel 2014-2015 e “Summer School in Teatro” nel 2013. Particolarità del festival di quest’anno, la serata del 2 agosto, quando nel centro storico di Santu Lussurgiu, si è svolta la sesta edizione di “Teatro da balcone”. Performance di artisti che, dal balcone, hanno regalato emozioni attraverso la loro passione per il teatro e per la musica. Circa un centinaio di persone, intorno alle 22.30, si è radunato nella piazza antistante la chiesa Santa Maria degli Angeli, dai lussurgesi chiamata “Cresia ‘e cunventu”.

Una volta formato il gruppo, il direttore artistico Stefano Ledda ha presentato gli artisti ed il pezzo in cui si sarebbero esibiti e poi ha invitato il pubblico a seguirlo sotto il primo balcone del magico percorso musicale che si sarebbe poi snodato per le vie strette e ciottolose dove il passato regala ancora la sua forte presenza.

A catturare il primo scroscio di applausi, la bella Giulia Sanna che, con un estratto teatrale e musicale, regala ai presenti un viaggio in Brasile, recita e canta con una naturalezza tale da apparire reale, con “Garota de Ipanema” narra di una sinuosa figura femminile ed attraverso brani e racconti dal sapore carioca catapulta tutti in un paese lontano, dai contorni sfocati e malinconici e solo a tratti festosi.

Lascia il balcone e scende continuando a cantare, mentre accompagna il suo pubblico alla seconda postazione dove i bravissimi Santina Raschiotti e Paolo Vanacore ci fanno assistere ad un simpaticissimo provino teatrale da parte di un’improbabile aspirante attrice, dove tutto si trasforma in un continuo malinteso… risate a non finire che lasciano spazio ad una performance dove un passato musicale lontano, quello di Fred Buscaglione con “Piccola”, abbraccia un presente dai tratti moderni come quello portato a Sanremo da Francesco Gabbani “Occidentalis Karma”. Il giovanissimo interprete Mirko Meloni si diverte nel mettere a confronto realtà così diverse e capaci ora di portare indietro nel tempo e subito dopo invitare ad una riflessione sulla linea sociale che segue il presente.

Giulia, Santina, Paolo e Mirko, raccolti gli applausi, riaprono il “cammino musicale” e raggiungono Tea Salis e Marco Lai che con “Memorie e Analogie” presentano una voce femminile che narra pezzi inediti su magiche storie della Sardegna nuragica, accompagnata alla chitarra dalle composizioni di Marco. A concludere la passeggiata tutti gli artisti portano la scia degli spettatori all’ultima postazione animata da Roberto Magnabosco e Giorgia Damasco, protagonisti di una coreografia narrativa di danza sulle note di un brano cantato dal soprano Elide Uccheddu. Una toccante performance che riunisce, alla sua conclusione, tutti gli artisti che, con la loro abilità a catturare lo spettatore per trasportarlo nello spettacolare mondo del teatro, hanno acchiappato il loro tempo per farglielo «percorrere in modo diverso».

Appuntamento all’anno prossimo!!!

Nadia Pische

               

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Francesco Gabbani, il vincitore dell’ultimo festival di Sanremo, è l’atteso protagonista del prossimo concerto nel calendario di Rete Sinis, il cartellone con oltre venti appuntamenti in scena dal 14 luglio e fino al prossimo 19 agosto in alcuni dei luoghi più suggestivi della costa oristanese per l’organizzazione di Dromos, Sardegna Concerti, Le Ragazze Terribili e dell’Associazione Insieme per Riola.

Il cantautore e polistrumentista toscano sarà al centro dei riflettori di piazza Stagno, a Cabras, la sera di Ferragosto (martedì 15) a partire dalle 22.00 (apertura cancelli alle 20.00), per una tappa del suo fitto tour partito da Verona lo scorso 19 giugno per presentare dal vivo “Magellano”, il suo secondo album, uscito il 28 aprile per la BMG Rights management (Italy).

Entrato direttamente al primo posto della classifica di vendite e certificato disco d’oro, “Magellano” contiene “Occidentali’s Karma”, il brano con cui Gabbani ha vinto a Sanremo, quadruplo disco di platino e con quasi 155 milioni di visualizzazioni, e il nuovo singolo “Tra le granite e le granate”, da settimane ai vertici delle classifiche airplay radio. 

Oltre a presentare dal vivo le canzoni di “Magellano”, Francesco Gabbani farà qualche incursione nei lavori precedenti, dando spazio alle emozioni, alle parentesi strumentali e agli omaggi ai suoi artisti di riferimento. Con lui, sul palco, Lorenzo Bertelloni alle tastiere, Giacomo Spagnoli al basso, Davide Cipollini alla chitarra e Filippo Gabbani alla batteria.

Il biglietto intero costa dieci euro, ridotto per i residenti, mentre l’ingresso è gratuito per i bambini sotto i sei anni. Due casse aperte dalle 19.00: una in piazza Stagno, di fronte alla chiesa di Santa Maria Assunta, per residenti (con carta d’identità da presentare al botteghino) e pubblico e per il ritiro dei biglietti già acquistati on line (servizio attivo fino a lunedì, 14 agosto); l’altra in via Torino per residenti e pubblico, e con accesso per i disabili. Area food & beverage interna all’area concerto. L’organizzazione consiglia di utilizzare i parcheggi di viale Repubblica, ingresso in via Sebastiano Satta.