22 December, 2024
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Prende il via domani, martedì 6 ottobre, l’edizione 2020 del Carbonia Film Festival, che quest’anno alza un doppio sipario: quello del Teatro Centrale dove si svolgeranno gli appuntamenti live in città, e quello della piattaforma streaming grazie alla quale sarà possibile vedere i film dei due concorsi internazionali (rispettivamente dedicati a lungometraggi e cortometraggi) gratuitamente su tutto il territorio nazionale. Un’edizione ibrida e coraggiosa, in un momento particolare come quello che sta vivendo il mondo, con cui il Carbonia Film Festival dichiara di volerci essere.

Sono 13 i paesi raccontati dai 16 film in concorso per una narrazione poliedrica sui temi cardine della manifestazione, ovvero lavoro e migrazioni.

L’apertura del CFF 2020 è affidata a Mogul Mowgli, esordio nel lungometraggio di finzione per Bassam Tariq che porta sul grande schermo una storia di successo, famiglia e tradizioni con un’imperdibile performance di Riz Ahmed (Venom, The night of) nei panni di un rapper che, all’apice del successo, viene colpito da una malattia autoimmune. Un dramma di seconda generazione in cui il desiderio di fama si oppone alle tradizioni ancestrali, per un moderno 8 mile in cui Riz Ahmed si muove e rappa sul palco con una presenza magnetica che non ha nulla da invidiare alle grandi star della scena rap internazionale. Il film sarà disponibile a partire da martedì 6 sulla piattaforma streaming del CFF, e inaugurerà le proiezioni cittadine al Cine-Teatro Centrale (ore 21.00).

Per il Concorso Internazionale Lungometraggi va in scena, sulla sola piattaforma streaming, anche Days of Cannibalism, documentario “western” di Teboho Edkins sull’impatto delle nuove frontiere della globalizzazione. Il film osserva il modo in cui l’arrivo della potenza cinese sia riuscito in poco tempo a modificare l’economia agro-pastorale di una comunità rurale dell’Africa meridionale.

Sulla piattaforma del festival saranno disponibili, a partire dalle 12, le conversazioni con i registi dei lungometraggi in concorso, realizzate in collaborazione con Eja TV e Fondazione Sardegna Film Commission.

Al via anche il Concorso Internazionale Cortometraggi, che da martedì 6 ottobre proporrà gli 8 film selezionati disponibili gratuitamente sulla piattaforma streaming fino a domenica 11 ottobre.

La giornata inaugurale del festival prevede inoltre il taglio del nastro per (Quasi) tutto stampato a mano, un viaggio nelle opere di Sarah Mazzetti, autrice del manifesto di questa edizione del CFF. Illustratrice di fama internazionale, Sarah Mazzetti vanta collaborazioni con The New York Times, The New Yorker, Die Zeit, The Guardian, nel 2019 ha ricevuto il prestigioso premio Premio Internazionale d’Illustrazione Bologna Children’s Book Fair – Fundación SM.

Tutti i film del Concorso Internazionale Lungometraggi saranno disponibili sulla piattaforma streaming per 48 ore a partire dalla data di programmazione; i film del Concorso Internazionale Cortometraggi saranno disponibili per tutta la durata della manifestazione.

Carbonia Film Festival (6-11 ottobre 2020) è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e Mibact – Direzione Generale Cinema, e la direzione artistica di Francesco Giai Via.

 

 

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E’ stato presentato stamane, a Cagliari, il Carbonia Film Festival 2020, in programma dal 6 all’11 ottobre, organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e Mibact – Direzione Generale Cinema.

Da Carbonia a tutta Italia con un semplice click. Sarà un’edizione ibrida quella del Carbonia Film Festival 2020, che in un anno di restrizioni e distanziamento sociale abbatte i confini regionali presentando la sua programmazione sia in presenza, come sempre al Teatro Centrale di piazza Roma, sia sul web: gratuitamente online in tutto il territorio nazionale all’indirizzo online.carboniafilmfest.org. 

Da martedì 6 a domenica 11 ottobre il meglio della produzione cinematografica internazionale sulle tematiche di lavoro e migrazioni. Organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria e dalla Cineteca Sarda, il Festival presenta 16 film in concorso da tutto il mondo nelle due sezioni competitive, dedicate rispettivamente ai lungometraggi e cortometraggi che meglio hanno saputo raccontare i temi cardine della manifestazione.

«In questo 2020 fatto di incertezze e di scenari ineditispiega il direttore artistico Francesco Giai Via le sezioni competitive del Carbonia Film Festival porteranno in Italia in prima nazionale quanto di meglio il nuovo cinema d’autore internazionale ha prodotto nell’ultimo anno. Sedici film a nostro avviso assolutamente imperdibili per una selezione compatta e di alto profilo che, con una ricerca attenta sui nuovi talenti del cinema mondiale. Grazie poi alla nostra piattaforma streaming finalmente potremo mostrare la nostra selezione anche al di fuori dei confini isolani, permettendo così al pubblico di tutta Italia di apprezzare un lavoro di programmazione fatto con attenzione e da sempre improntato alla qualità non solo cinematografica, ma anche politica e umana.»

«Il Carbonia Film Festival sarà un viaggio, una volta ancora, tra quanto di più interessante è proposto dalla produzione cinematografica internazionale dedicata alle tematiche del lavoro e delle migrazioni, toccando le due americhe ma anche il continente asiatico, quello africano e molti paesi europeiaggiunge Paolo Serra, direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria –. La formula di questa edizione è figlia dell’incertezza che caratterizza il nostro presente, ma che ci ha consentito di non disperdere il lavoro fatto prima del lockdown e, al tempo stesso, di proporci a un pubblico diverso, extra regionale, al quale offrire l’opportunità di godere, senza complicati spostamenti, della programmazione pensata per questa edizione 2020.»

Il Festival in streaming – Tutti i film in concorso saranno disponibili per 48 ore dal momento di messa online. Per accedere alla piattaforma sarà sufficiente una semplice registrazione con indirizzo mail e password. Per restituire in maniera esaustiva l’esperienza del Festival, saranno online nella stessa piattaforma anche le conversazioni con i registi dei lungometraggi in concorso.

Il Festival in città – Il Teatro Centrale di piazza Roma, nel rispetto delle misure anticontagio, ospiterà la proiezione di tutti i titoli del Concorso Internazionale Cortometraggi e di quattro lungometraggiUna serie di eventi speciali contribuiranno poi ad arricchire il cartellone. A partire dai due film in arrivo a Carbonia direttamente dalla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia: mercoledì 7 ottobre Spaccapietre dei fratelli De Serio, alla presenza del regista Gianluca De Serio; e venerdì 9 ottobre Assandira, l’ultimo di film di Salvatore Mereu tratto dall’omonimo romanzo di Giulio Angioni – saranno presenti il regista Salvatore Mereu e gli attori Marco Zucca e Corrado Giannetti.

Mentre sabato 10 è la volta di Rosa Pietra Stella di Marcello Sannino, che sarà presente in sala anche in veste di componente della Giuria Ufficiale del Festival. Domenica 11, infine, nell’ambito di “Spazio Sardegna” si proiettano Padenti di Marco Antonio Pani, Inferru di Daniele AtzeniProgresso Renaissance di Marta Anatra. Tutti i registi incontreranno il pubblico in sala al termine delle proiezioni.

Fanno parte degli eventi in presenza del CFF anche le performance dal vivo. Sabato 10 ottobre, alle 23.00, al Nuovo Caffè del Portico di piazza Roma, sarà protagonista Riccardo Massidda con Tender – Spartito dissonante per una drag queen, una riflessione sulla difficoltà di dare forma concreta alle idee e ai sogni che si sviluppa tra narrazione, quiz televisivo e dj set.

Domenica 11 spazio invece al teatro con Oltre il Velo: in scena Preziosa Salatino, attrice, regista e cofondatrice del Teatro Atlante di Palermo, che tuttora dirige. Uno spettacolo, il suo, che affronta i pregiudizi sui giovani musulmani di seconda generazione, i cosiddetti “nuovi italiani”. Sipario alle 16.00, al Teatro Centrale.

Le mostre – Il manifesto dell’edizione 2020 del Carbonia Film Festival è firmato da Sarah Mazzetti, illustratrice e fumettista bolognese conosciuta in tutto il mondo per le sue collaborazioni con il New York Times, il New Yorker e il Guardian. Una sua personale sarà ospitata a Carbonia alla Mediateca Comunale. Negli stessi spazi verrà allestita anche l’esposizione di Banditi a Orgosolo – Immagini dal film, curata dal docente di Cinema Fotografia e Televisione all’Università di Cagliari Antioco Floris. In mostra una selezione di immagini del film, fotogrammi e foto di scena, rappresentative dello stile di Vittorio De Seta e capaci di esprimere uno spaccato visivo del mondo barbaricino dei primi anni ’60. Entrambi gli allestimenti saranno visitabili sino al 23 ottobre (con orario 16.00-19.00 dal lunedì al venerdì, e 10.00-12.00/17.00-20.00 il sabato e la domenica).

Carbonia Cinema Giovani – Anche per l’edizione 2020 il Carbonia Film Festival conferma la sua vocazione formativa, invitando gli spettatori di età compresa tra i 20 e i 30 anni a far parte della Giuria Carbonia Cinema Giovani che assegnerà online il premio al miglior cortometraggio del Concorso Internazionale. Un momento di approfondimento, che non solo permetterà ai giurati di vivere il festival “dall’interno”, ma che si avvarrà di un programma di formazione dedicato, con webinar e masterclass tra cui un incontro virtuale in forma di assemblea realizzato in collaborazione con il collettivo LaComune.

Partnership con LaComune – Grazie all’accordo di partnership con LaComune – Osservatorio cinematografico sulla contemporaneità, il CFF ospiterà un’assemblea digitale pubblica sulla pagina  facebook.com/CarboniaFilmFestival nel corso della quale si dibatterà dei film della selezione. Il fil rouge che accomuna gli otto lungometraggi in concorso – il tema del corpo e ai cambiamenti socio-politici a cui è sottoposto – sarà il punto di partenza di questa conversazione assembleare ideata dal team de LaComune e mediata dal filosofo e curatore Leonardo Caffo con l’intervento di Giulia Blasi, docente e scrittrice. Il gruppo di discussione seguirà una serie di regole comunitarie che verranno enunciate all’inizio dell’assemblea al fine di rideclinare il tema in una nuova “ridefinizione”. Interverranno durante l’assemblea Irene Dionisio, tra i fondatori de LaComune, e il direttore artistico del festival Francesco Giai Via attraverso dei brevi estratti di Q&A con i registi degli otto lungometraggi in concorso. Al termine degli interventi programmati sarà aperto il dibattito assembleare per i partecipanti al webinar, oltre che al pubblico che potrà intervenire con domande scritte nei commenti o brevi interventi che saranno rilanciati all’assemblea.

Concorso Internazionale Lungometraggi – Otto i titoli per un vero e proprio viaggio attraverso le culture e le contraddizioni della nostra contemporaneità. C’è l’America di BLOODY NOSE, EMPTY POCKETS di Bill e Turner Ross, i gemelli “prodigio” del documentario targato Usa, che costruiscono un mosaico di vite nel corso dell’ultima notte alcolica in un bar di Las Vegas prima della chiusura definita. Presentato all’ultimo Festival di Berlino e acclamatissimo anche al Sundance, il film è stato girato durante le ultime fasi della campagna elettorale che ha portato all’elezione di Trump e racconta perfettamente uno spaccato di vita americana. E poi la Colombia di LOS CONDUCTOS di Camilo Restrepo, vincitore del premio per la Miglior Opera Prima all’ultimo Festival di Berlino, storia di un uomo in fuga da una setta che, nel tentativo di ritornare a una vita normale, è costretto a confrontarsi con i fantasmi del passato per un racconto fantastico sulla strumentalizzazione della religione e della violenza. Il confronto tra cultura ancestrale e modernità è centrale, seppur con linguaggi e storie completamente differenti, in due pellicole del concorso: MOGUL MOWGLI di Bassam Tariq che vede Riz Ahmed (Venom, The Night of) nei panni di Zed, un giovane rapper britannico trasferito a New York che alla vigilia del suo tour mondiale scopre di essere affetto da una malattia autoimmune che lo costringe a tornare a casa dalla sua famiglia in un costante dissidio tra desiderio di carriera e rispetto delle tradizioni; e DAYS OF CANNIBALISM di Teboho Edkins, documentario che è una sorta di western contemporaneo sulla globalizzazione capitalista e la presenza economica cinese nel mercato del bestiame in Africa, in uno scontro tra tradizioni locali e supremazia economica. Pellicola al femminile è WORKING GIRLS di Anne Paulicévich e Frédéric Fonteyne, storia di tre donne francesi unite da un crimine, tre eroine del quotidiano che conducono una doppia vita per sbarcare il lunario e che ogni mattina si ritrovano in un parcheggio per attraversare insieme il confine e raggiungere il bordello in cui prende vita la loro seconda identità. Anche OVERSEAS di Sung-a Yoon offre uno sguardo sulla condizione femminile, con un documentario girato all’interno di un centro di formazione ai lavori domestici nelle Filippine, che racconta la vita di queste donne disposte ad abbandonare talvolta per sempre il loro paese. Trova spazio anche la commedia, con l’esordio dell’indiano Prateek Vats, EEB ALLAY OOO!, una riuscita satira sulla condizione dei migranti attraverso le vicissitudini del protagonista, ingaggiato per scacciare le scimmie fastidiose di Nuova Delhi fuori dagli edifici governativi, riuscendo con umorismo a raccontare le dinamiche di potere nella capitale indiana. Chiude la selezione EUROPA “BASED ON A TRUE STORY” di Kivu Ruhorahoza, una storia d’amore che rispecchia le tensioni sociali e razziali in Gran Bretagna e in Europa, in cui la finzione narrativa si alterna ad immagini di scontri sociali e manifestazioni per le strade di Londra. Girato prima del voto alla Brexit, il film offre una visione dello stato socio-politico della città documentando tensioni legate all’immigrazione e violenze che negli ultimi mesi hanno portato alla nascita del movimento Black Lives Matter.

Concorso Internazionale Cortometraggi – Un percorso che va dai Paesi Arabi attraverso l’Europa, passando per l’Africa fino a Buenos Aires. Mahdi Fleifel con 3 LOGICAL EXITS torna in Libano, dopo il suo lavoro precedente, per far visita ad un amico in un campo profughi, compiendo una riflessione sociologica sulle scelte dei giovani palestinesi che ci vivono. Anche THE BLUE STAR di Valentin Noujaïm è la storia di un uomo libanese, stanco di sentirsi straniero, che implora il cielo affinché lo aiuti a trovare il proprio posto nel mondo. Vincitore del Gran Premio della Giuria al Sundance 2020, SO WHAT IF THE GOATS DIE di Sofia Alaoui segue il giovane pastore Abdellah che vive in alta montagna con il padre. Per far fronte ad un’epidemia di capre, Abdellah deve raggiungere il villaggio più vicino, dove scopre che si sono verificati strani fenomeni soprannaturali. Riflette sul potere della voce individuale e collettiva SOUTH di Morgan Quaintance, prendendo come spunto di partenza due movimenti di protesta antirazzisti e antiautoritari nel sud di Londra e nel South Side di Chicago. GENIUS LOCI, animazione diretta da Adrien Mérigeau, segue la giovane Reine attraverso il caos urbano di una città notturna. Realizzato intrecciando estetiche differenti, questo lavoro prodotto su carta con inchiostro e acquerello ha richiesto oltre tre anni di lavorazione. Il risultato è un lavoro delicato fatto di animazioni fluide. Mark Metcalf, noto per i celebri villain e i caratteri autoritari che ha interpretato nella sua carriera sia al cinema che in tv, da Animal House a Buffy l’Ammazzavampiri, è il protagonista di CHARACTER. In questo corto la regista Vera Brunner-Sung offre uno sguardo critico dell’attore che riflette sulla sua carriera e sul concetto di potere. La cultura musicale come collante tra le persone è al centro di SALSA di Igor Dimitri, il racconto di un normale pomeriggio nel salone di un parrucchiere dominicano a Buenos Aires, dove clienti, artisti, attori e cantanti si incontrano a ritmo di musica. Ultimo dei corti in concorso è THE NAMES HAVE CHANGED, INCLUDING MY OWN AND TRUTHS HAVE BEEN ALTERED in cui Onyeka Igwe cerca di ricostruire la storia di suo nonno a partire dal materiale trovato negli archivi personali, coloniali e televisivi della Nigeria, alla ricerca di una verità che, come suggerisce il titolo del film, può essere modificata.

Giurie e premi – Diverse giurie assegneranno i premi alle opere in competizione del Carbonia Film Festival 2020. Per il Concorso Internazionale Lungometraggi un premio di 4.000 euro all’opera vincitrice da parte della “Giuria Ufficiale” composta Paolo Bertolin, produttore, critico e collaboratore di importanti festival tra cui Venezia e Locarno; Marcello Sannino, regista, documentarista e operatore culturale; e Manuela Buono, produttrice e fondatrice della Slingshot Film. 

Due ulteriori premi, entrambi del valore di 1.000 euro, saranno assegnati dalle spettatrici e spettatori del Festival e dalla “Giuria Ucca” composta da Marino Canzoneri, presidente di ARCI Sardegna; Chiara Malerba, esercente cinematografica, programmatrice e selezionatrice per il Festival Corto Dorico; e Antonio Borrelli, vicepresidente nazionale Ucca e dirigente dell’associazione cinematografica Arci Movie Napoli.

Per il Concorso Internazionale Cortometraggi, il premio ufficiale di 1.000 euro per il miglior film sarà attribuito dalla “Giuria Sardegna Film Network”, composta dalla rete dei festival di cinema sardi – riuniti sotto l’egida della “Fondazione Sardegna Film Commission” – di cui faranno parte Joe Bastardi, regista e direttore artistico dell’Andaras Film Festival; Dolores Calabrò, operatrice culturale e direttrice artistica del Festival Passaggi d’Autore; e Massimiliano Mazzotta, regista e ideatore del Festival Life After Oil.

Anche per i corti due premi aggiuntivi: quello assegnato dalle partecipanti e dai partecipanti alla “Giuria Cinema Giovani” e quello della “Giuria Scuole” composta da studenti e studentesse degli istituti di istruzione superiore, Entrambi avranno un valore di 500 euro.

 

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In programma dal 6 all’11 ottobre, il Carbonia Film Festival anche quest’anno attraverso la sua programmazione proporrà una serie di titoli che, in maniera diversa, raccontano la nostra contemporaneità, uniti dal fil rouge tematico che è alla base del festival, ovvero il lavoro e le migrazioni. Proprio per focalizzare al meglio questo racconto per immagini della nostra epoca, con tutte le sue contraddizioni, Carbonia Film Festival ha voluto stringere un accordo con un partner d’eccezione ovvero LaComune – Osservatorio cinematografico sulla contemporaneità. Il progetto con sede a Torino, creato da Francesca Comisso e Luisa Perlo, Irene Dionisio, Francesco Giai Via, Ambra Troiano, Leonardo Caffo, Andrea Polacchi, Luca Bosonetto, nasce con l’idea di presentare proiezioni di film accompagnate da speech di approfondimento e assemblee pubbliche o digitali a partire dalla tematica individuata. L’intento de LaComune è proprio quello di creare un osservatorio sul contemporaneo, individuando argomenti che abbiano rilevanza sociale, politica e culturale, e che possano permettere a chi vi partecipa di essere parte integrante di questa assemblea attiva e attuale. Il frutto della collaborazione con Carbonia Film Festival sarà un webinar, realizzato in collaborazione con il partner EjaTv, incentrato su un film della selezione.

Anche per l’edizione 2020 il Carbonia Film Festival conferma la sua vocazione formativa, invitando gli spettatori di età compresa tra i 20 ed i 30 anni a far parte della Giuria Carbonia Cinema Giovani che assegnerà on-line il premio al miglior cortometraggio del concorso internazionale. Un momento di approfondimento, che non solo permetterà ai giurati di vivere il festival “dall’interno”, ma che si avvarrà di un programma di formazione dedicato, con webinar e masterclass, oltre all’accesso a tutte le proiezioni in streaming nella “sala virtuale” del Festival. Per iscirversi i candidati dovranno inviare una mail, entro mercoledì 30 settembre, all’indirizzo cinemagiovani@carboniafilmfest.org allegando curriculum e lettera motivazionale.

Carbonia Film Festival (6-11 ottobre 2020) è organizzato dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e la direzione artistica di Francesco Giai Via.

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Dal 6 all’11 ottobre 2020 torna il Carbonia Film Festival, appuntamento con il cinema di qualità legato a due tematiche centrali nel dibattito contemporaneo oltre che profondamente radicate nel territorio che ospita il festival, ovvero migrazioni e lavoro. Da sempre il festival, oltre al focus sulle narrazioni tematiche, dà spazio a opere che si contraddistinguono per sperimentazione e ricerca linguistica con un’attenzione ai talenti più promettenti del cinema internazionale.
La manifestazione è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e la direzione artistica di Francesco Giai Via.

Per conoscere i dettagli di questa edizione, abbiamo intervistato il direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia Iglesias della Società Umanitaria, Paolo Serra.

https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10223040088378568/

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Dal 6 all’11 ottobre 2020 torna il Carbonia Film Festival, appuntamento con il cinema di qualità legato a due tematiche centrali nel dibattito contemporaneo oltre che profondamente radicate nel territorio che ospita il festival, ovvero migrazioni e lavoro. Da sempre il festival, oltre al focus sulle narrazioni tematiche, dà spazio a opere che si contraddistinguono per sperimentazione e ricerca linguistica con un’attenzione ai talenti più promettenti del cinema internazionale.
La manifestazione è organizzata dal Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, Fabbrica del Cinema e Cineteca Sarda, insieme alla Regione Autonoma della Sardegna e al comune di Carbonia, con il sostegno di Fondazione Sardegna Film Commission e la direzione artistica di Francesco Giai Via.
L’appuntamento per l’edizione 2020 con il Carbonia Film Festival sarà online grazie all’accordo con un partner importante come Festival Scope, piattaforma internazionale che negli anni si è imposta come un attore importante nell’industria cinematografica e che durante l’emergenza Covid-19 è stata partner di quei festival come CPH:DOX e Vision du Réel che per primi, nel periodo del lockdown, hanno deciso di proporre un’edizione online.
Anche l’edizione 2020 di Carbonia Film Festival sarà realizzata in partnership con Festival Scope e Shift72, piattaforma leader per i servizi di video streaming che vanta collaborazioni con festival importanti tra cui Marché du film di Cannes e SXSW.
La programmazione del Carbonia Film Festival varca i confini regionali e sarà fruibile in streaming gratuitamente su tutto il territorio nazionale, anche se non mancherà una selezione di appuntamenti pensati appositamente per la città. La struttura del festival rimane invariata, con i due concorsi internazionali lungometraggi e cortometraggi e una serie di eventi speciali. Parallelamente alla selezione dei film gli spettatori potranno accedere anche ad un ricco calendario di incontri e masterclass online realizzato in partnership con Eja TV.
«Viviamo una fase in cui i limiti del nostro agire quotidiano sono sottoposti costantemente ed in modo spesso imprevedibile a variazioni, aggiustamenti e cambiamenti repentini. Come festival lavoriamo da sempre con costanza sulla costruzione di forme di partecipazione del pubblico e oggi queste vanno forzatamente ripensate con il massimo della creatività e della flessibilità possibile – dichiara Francesco Giai Via, direttore artistico del festival – per spirito e attitudine preferiamo guardare ai limiti come base per la costruzione di nuove opportunità ed è in quest’ottica che abbiamo deciso di costruire quello che sarà Carbonia Film Festival 2020, un evento ibrido in cui conviveranno proiezioni e incontri online con un gruppo di eventi pensati e costruiti per il pubblico della nostra città. Un festival radicato nella sua storia ma che, non solo per obbligo ma anche per scelta, vuole guardare al futuro e alle sue possibilità».
L’esperienza con Festival Scope non si esaurirà nei giorni del festival, bensì il CSC Carbonia Società Umanitaria – Fabbrica del Cinema e la Cineteca Sarda, insieme al Centro Servizi Culturali di Alghero, hanno deciso di promuovere una programmazione online per 12 mesi, così da proporre le proprie iniziative a tutto il territorio nazionale, in un’importante occasione di sperimentazione e promozione del proprio lavoro e patrimonio.
«Le condizioni imposte dalle restrizioni dovute alla pandemia rappresentano il triste riflesso di quanto stiamo vivendo ma, al tempo stesso, un’opportunità di crescita e sviluppo – aggiunge Paolo Serra, Direttore del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria -. Se da un lato Festival Scope permetterà un’esperienza sicura e di qualità per il pubblico a casa, dall’altro avremo la possibilità di superare i confini territoriali imposti dall’insularità coinvolgendo un numero potenziale di appassionati cinefili molto più ampio di quanto fatto fin ad oggi. La nostra proposta si articolerà nell’arco di 12 mesi e sarà condivisa con gli altri Centri di Servizi Culturali di Cagliari e Alghero con i quali programmare lo streaming di film e contenuti allo scopo di valorizzare le nostre attività e il contenuto dell’archivio regionale, la Cineteca Sarda. La programmazione online non sostituirà le attività in presenza di pubblico ma sarà l’occasione di promuovere al meglio servizi e attività proposte dai Centri e capitalizzare l’investimento della Regione Sardegna.»
Il manifesto dell’edizione 2020 del Carbonia Film Festival è firmato da Sarah Mazzetti, illustratrice e fumettista bolognese che vanta collaborazioni prestigiose con testate quali The New York Times, The New Yorker e The Guardian, nel 2017 ha pubblicato il suo primo fumetto per bambini, “I gioielli di Elsa”, per Canicola edizioni, ha vinto nel 2019 il prestigioso Premio Internazionale di Illustrazione Bologna Children’s Book Fair – Fundación SM.
Una ragazza rivolge lo sguardo e la sua immaginazione ad un cielo pieno di astri, mentre dalle fondamenta del passato germoglia come una nuova vita una natura coloratissima. Questa l’immagine potente ed evocativa realizzata da Sarah Mazzetti per l’edizione 2020, in cui le dicotomie del Carbonia Film Festival, terra e cielo, memoria e ricerca, radici e sperimentazione prendono vita.

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Due prime visioni per la Sardegna, due film che attraversano l’Italia da nord a sud, due sguardi d’autore originali e coraggiosi in chiusura della la seconda edizione di “How to Film the World”, la rassegna organizzata dalla Società Umanitaria nata dall’esperienza del Carbonia Film Festival.
Domani, domenica 13 ottobre, grande attesa per il nuovo lavoro di Franco Maresco con protagonista Letizia Battaglia, la fotografa ottantenne che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia, definita dal New York Times una delle “undici donne che hanno segnato il nostro tempo”.
Recentemente presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, La mafia non è più quella di una volta torna a raccontare gli aspetti più complessi e controversi della Sicilia, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio. Uno sguardo come sempre imprevedibile, quello di Maresco, tra passione e disincanto.
Appuntamento alle 16.00, alla Fabbrica del Cinema. Ad accompagnare il film sarà Edoardo Morabito, uno dei più importanti montatori italiani e storico collaboratore di Maresco.
Morabito sarà inoltre coinvolto nell’ultima delle masterclass del festival, che vede nei momenti dedicati alla formazione l’altra colonna portante delle sue attività. L’incontro con i ragazzi e le ragazze del progetto Carbonia Cinema Giovani si terrà alle 11.00, sempre alla Fabbrica del Cinema.
Mentre il sipario su “How to Film the World” calerà alle 19.00, al Cine-Teatro Centrale, per la proiezione di Effetto Domino. Una storia, quella firmata da Alessandro Rossetto, ambientata nell’operoso nord-est italiano. Al centro del racconto il cosiddetto business della vecchiaia, ovvero il mercato delle residenze di lusso per pensionati facoltosi. Un business che, nel film, non riesce a decollare scatenando un effetto domino nel destino di chi sperava di arricchirsi.
Ad introdurre la proiezione sarà lo scrittore Romolo Bugaro, pluricandidato al Campiello, autore del romanzo da cui il film è tratto.
Si chiude così la quattro giorni di proiezioni, masterclass, musica ed incontri con ospiti dall’Italia e dal mondo. L’appuntamento con il grande cinema nel cuore del Sulcis è per il 2020, per quella che sarà la decima edizione del Carbonia Film Festival.
“How to Film the World” è un evento organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia insieme al CSC di Cagliari – Cineteca Sarda per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Con il contributo della Direzione Generale Cinema del MIBACT ed il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission.

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Tutto pronto per la seconda edizione di How to Film the World, le quattro giornate di proiezioni, incontri con gli autori, masterclass e buona musica in programma a Carbonia sotto le insegne della Società Umanitaria.
La manifestazione, nata dall’esperienza del Carbonia Film Festival, apre i battenti domani, giovedì 10 ottobre, con una fitta programmazione che comincia al mattino e va avanti sino a sera.
Primo appuntamento alle 10.00, nei locali della Fabbrica del Cinema, all’ombra della Grande miniera di Serbariu, dal titolo Sardegna Film Network: the sustainable island. Un incontro promosso dalla Fondazione Sardegna Film Commission sulle pratiche di sostenibilità ambientale all’interno della filiera di realizzazione dei festival. Al tavolo la rete dei Festival di Cinema che operano in Sardegna, con l’obiettivo di produrre una bozza di manifesto sul tema.
Si prosegue poi nel pomeriggio con l’inaugurazione della mostra Quando non ti vedo, a cura diIlaria Medda, con opere dell’artista cagliaritano Alberto Marci. Taglio del nastro alle 18.00, per una personale che vuole essere una riflessione profonda sulla luce e sulle ombre, ancestrale metafora dell’animo umano, alla ricerca di un equilibrio ideale. Il progetto è nato nel maggio di quest’anno grazie al contributo di tre studenti del liceo artistico di Quartu, durante una residenza in cui Marci ha lavorato alla produzione di alcune delle opere.
Grande attesa infine, per la prima regionale di “Ballata in minore“, l’ultimo lavoro di Giuseppe Casu presentato lo scorso giugno al Cinemambiente di Torino. Considerato il gran numero di persone attese, la proiezione è stata spostata al Cine-Teatro Centrale di Piazza Roma.
Il film è un road movie ambientato per le strade del Sud-Ovest della Sardegna, alla scoperta di un territorio troppo a lungo sfruttato. La storia è quella di una carovana di artisti di strada dalle diverse provenienze, e dei loro incontri con la popolazione locale. Incontri che portano gli artisti ad aprirsi. Scopriamo così Rasid, marionettista rom bosniaco, fuggito quand’era bambino dalla Jugoslavia in guerra, passando per i campi rom; Carlos, cileno sbarcato in Italia a sei anni per fuggire la dittatura di Pinochet. Il percorso, attraverso un punto di vista altro, affronta le conseguenze della chiusura delle miniere, il rapporto degli isolani con la natura e il loro legame con gli antenati.
«Ciascuno degli incontri – spiega Giuseppe Casu, regista sardo emigrato a Roma – rivelerà diverse esigenze e pratiche di resistenza al modo di vivere e di pensare più diffuso e consumistico. Il mio desiderio di ritorno si è sfaldato, si è trasformato: forse non c’è nessun ritorno possibile, la mia terra d’origine appartiene a quelli che la difendono, a quelli che resistono, a quelli che sono di passaggio ma tengono ben saldi i loro padri sulle spalle.»
IL FESTIVAL
How to Film the World prosegue nel cuore del Sulcis sino a domenica 13 ottobre, con 13 ospiti dall’Italia e dal mondo, 16 incontri ad ingresso libero e gratuito, masterclass e workshop dedicati a 18 tra ragazze e ragazzi provenienti dal Sulcis, dalla Sardegna e da tutta Italia, selezionati attraverso il programma Carbonia Cinema Giovani.
Tra gli ospiti, per la prima volta nell’isola Phaim Bhuiyan, giovanissimo autore, regista e interprete di “Bangla”, caso cinematografico dell’anno in Italia, vincitore del Nastro d’Argento per la migliore commedia; la regista siriana Soudade Kaadan, che ha vinto tutti i premi più importanti al mondo riservati agli autori esordienti: il Leone del futuro a Venezia, il Sundance Film Festival negli Stati Uniti; le selezioni della Cinefondation all’ultimo Festival di Cannes.
E ancora la buona musica con il live di Bob Corn, autore emiliano dall’animo folk che ha girato il mondo, e Godblesscomputers, con le sue selezioni a cavallo tra black music ed elettronica d’autore.
How to Film the World è un evento organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia insieme al CSC di Cagliari – Cineteca Sarda, con il contributo della Direzione Generale Cinema del MIBACT e il sostegno della Fondazione Sardegna Film Commission, sotto la direzione artistica di Francesco Giai Via, critico cinematografico e operatore culturale.

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Prima tappa di avvicinamento alla seconda edizione di How to Film the World, l’evento organizzato dalla Società Umanitaria di Carbonia che porta in Sardegna i protagonisti del cinema contemporaneo. La tre giorni di proiezioni, eventi e masterclass, si terrà quest’anno dall’11 al 13 ottobre.

In attesa del decennale del Carbonia Film Festival, in programma per il 2020, How to film the world si conferma come evento biennale dedicato all’approfondimento e all’incontro con registi e autori provenienti da tutto il mondo, con un focus particolare dedicato alla formazione. L’obiettivo è il racconto del contemporaneo, tanto nella scelta dei temi (lavoro e migrazioni), quanto nell’attenzione dedicata alle nuove forme del cinema di finzione e documentario. Direttore artistico di entrambi i progetti è Francesco Giai Via, critico cinematografico e operatore culturale.

Insieme alle date dell’edizione 2019 arriva anche la conferma del primo ospite internazionale: la regista siriana Soudade Kaadan. Con il suo esordio “The Day I Lost My Shadow”, Kaadan ha vinto il “Leone del futuro” (premio riservato alla miglior opera prima) alla Mostra del Cinema di Venezia del 2018. Il un suo più recente cortometraggio, “Aziza”, si è aggiudicato il Grand Jury 2019 del Sundance Film Festival.

Il suo ultimo progetto, inoltre, è stato selezionato dalla Cinefondation per il Festival di Cannes in corso di svolgimento.

Si tratta di Nezouh, il progetto di un film che intende raccontare la Siria come i media tradizionali non riescono a fare. Dietro la guerra, nel disastro dei bombardamenti, nella piaga dolorosa dell’emigrazione, Kaadan dà vita una storia di donne che trovano un’inattesa via per l’emancipazione. In una società ancora molto chiusa persino nelle famiglie più liberali, le donne siriane – a seguito dei continui sfollamenti – esplorano per la prima volta la possibilità di vivere da sole, lontano dalle famiglie d’origine. Uno spiraglio di luce che squarcia l’oscuro velo degli orrori della guerra.

Soudade Kaadan, il prossimo ottobre, parteciperà agli incontri con il pubblico di Carbonia e alle masterclass con le ragazze e i ragazzi che verranno selezionati dal Bando Carbonia Cinema Giovani, promosso insieme alla Fondazione Sardegna Film Commission.

Da oggi, sabato 18 maggio, sarà infatti on line il bando per la selezione degli 8 giovani che saranno ospiti e protagonisti delle attività della rassegna e che avranno così la possibilità di partecipare agli incontri di formazione tenuti da alcuni grandi autori contemporanei. Per candidarsi basterà compilare il modulo di iscrizione sul sito della Società Umanitaria di Carbonia, includendo un curriculum vitae e una lettera motivazionale che specifichi l’affinità del proprio percorso con gli obiettivi della rassegna. Potranno aderire al progetto le ragazze e i ragazzi di età compresa tra i 19 e i 30 anni, con particolare riferimento a quanti si interessano di cinema, agli operatori culturali, agli aspiranti filmmaker e critici cinematografici. Il bando resterà aperto sino al 30 giugno 2019.

Quattro partecipanti verranno invece selezionati dalla rete Ucca – Unione Circoli Cinematografici dell’Arci, con cui il festival vanta una storica collaborazione, attraverso una partnership con il circolo OPERE PRIME – che cura una coraggiosa testata on-line e seguirà l’evento con i daily report dei suoi inviati – e ARCI MOVIE di Ponticelli che, attraverso l’atelier di Cinema del Reale FILMaP, svolge un programma di formazione formativo e produttivo sul cinema documentario per giovani autori nella periferia Est di Napoli.

In attesa della decima edizione del Carbonia Film Festival, il grande cinema torna nel Sulcis per How to Film the World, dall’11 al 13 ottobre, alla ricerca di nuove prospettive per raccontare il mondo.

28 January 2019, Rotterdam. IFFR2019. {event}. . Photo: Joke Schut / www.jokeschut.nl

28 January 2019, Rotterdam. IFFR2019. {event}. . Photo: Joke Schut / www.jokeschut.nl

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Cala il sipario sulla nona edizione del Carbonia Film Festival, la rassegna organizzata dal Centro Servizi Culturali di Carbonia della Società Umanitaria per la direzione artistica di Francesco Giai Via. Nella giornata di domani, domenica 14 ottobre, le premiazioni dei film in concorso, un focus sulla produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio, e la seconda giornata di incontri con la Palma d’Oro Laurent Cantet, che terrà una masterclass al mattino e sarà in sala la sera, per la proiezione del suo ultimo film L’atelier. 

• Il programma di domenica 14 ottobre

La domenica del Carbonia Film Festival si apre al mattino con il Festival Village. A partire dalle 10,30, in piazza Roma, espositori, artigiani, artisti, piccoli produttori dell’agro-alimentare, laboratori e giochi gratuiti, per bambini ed adulti. Un modo per coinvolgere la città e offrire al pubblico del festival un momento colorato di svago e incontro. 

Alle 11.00 alla Fabbrica del Cinema, invece, sale in cattedra Laurent Cantet, che per questa edizione del festival è anche presidente della giuria lungometraggi. Palma d’Oro a Cannes per La classe, la sua è una delle voci più autorevoli del cinema contemporaneo, con particolare attenzione ai temi cardine del festival: migrazioni e lavoro. Laurent Cantet terrà una masterclass per le ragazze e i ragazzi del Progetto Cinema Giovani, selezionati in tutta Italia attraverso un bando nel corso dei mesi che hanno preceduto il festival. 

Dal pomeriggio, poi, tutti gli appuntamenti si spostano in piazza Roma, al Cine-Teatro Centrale, dove alle 16.00 è in programma Spazio Sardegna – Fabbrichiamo sogni, raccontiamo realtà. Un focus sulla formazione e produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio. Con presentazione e proiezione di teaser e clip tratte dai lavori di Alberto Diana (Fango Rosso), Manuela Tempesta (Ritratti di famiglia), Giuseppe Casu (Ballata in minore). In cartellone anche la presentazione di L’unica lezione, cortometraggio di Peter Marcias realizzato per le attività di formazione al cinema dell’Università di Cagliari. In sala saranno presenti tutti gli autori insieme al coordinatore del Celcam – Centro per l’educazione ai linguaggi del cinema, degli audiovisivi e della multimedialità Antioco Floris, e al produttore Alessandro Bonifazi.

Alle 18,30 uno dei momenti più attesi del Carbonia Film Festival, la premiazione dei film in concorso. La giuria del Concorso Internazionale Lungometraggi è composta da Laurent Cantet, dall’attrice e regista tunisina Mariam Al Ferjani e da Hugo Rosak, numero uno dell’Industry Office del Karlovy Vary Film Festival. A Carbonia dall’inizio della rassegna per la visione di tutti i lavori, i tre giurati scioglieranno le riserve per assegnare il Premio Miglior Filmdal valore di 4mila euro. Mentre il Premio Giuria Circoli del Cinema, assegnato dalla rete dei Circoli del Cinema, e il Premio del Pubblico, assegnato dagli spettatori in sala, avranno un valore di mille eurociascuno. 

Per quel che riguarda invece corti, la giuria è composta dai selezionatori e organizzatori dei festival della Sardegna dedicati al cortometraggio: Alice Deledda (Passaggi d’Autore – Intrecci Mediterranei), Marta Manconi (Sardinia Film Festival), Elisa Meloni (Notorius Film Festival), Silvia Saba (USN|expo Sardinia Queer Short Film Festival), Sergio Stagno (Skepto International Film Festival). Una commissione di addetti ai lavori che assegnerà il Premio Concorso Internazionale Cortometraggi dal valore di mille euro. Sempre per i corti, due premi speciali saranno assegnati dalla Giuria Giovani, composta dagli under 30 selezioni dal Bando Progetto Cinema Giovani, e dalla Giuria Scuole, con gli studenti delle scuole secondarie della città. Entrambi i riconoscimenti avranno un valore in denaro di 500 euro, per un ammontare complessivo dei premi del festival che si assesta sugli 8 mila e 500 euro. 

A seguire, dopo la premiazione, il secondo omaggio a Laurent Cantet con la proiezione del suo ultimo lavoro L’atelier. Il film racconta la storia di Olivia, affermata autrice di gialli, che deve tenere un laboratorio di scrittura in una città del sud della Francia, nota un tempo per i cantieri navali ma ormai in piena crisi economica. Tra i suoi allievi spicca Antoine, ragazzo introverso e di talento, spesso in rotta con gli altri sulle questioni politiche per le sue posizioni razziste e aggressive.

Al termine della proiezione, come ultimo appuntamento della nona edizione del Carbonia Film Festival, Cantet dialogherà con il pubblico in sala. 

Domenica 14 ottobre

ore 10.30 – piazza Roma

Apertura Festival Village

ore 11.00 – Fabbrica del Cinema

Masterclass – Laurent Cantet

ore 16.00 – Cine-Teatro Centrale

Spazio Sardegna: Fabbrichiamo sogni: raccontiamo la realtà – Formazione e produzione cinematografica per lo sviluppo del territorio

presentazione clip del film FANGO ROSSO di Alberto Diana

presentazione del teaser del film RITRATTI DI FAMIGLIA di Manuela Tempesta 

presentazione del cortometraggio “Tre uomini e una troupe” di AA.VV.

presentazione del cortometraggio L’UNICA LEZIONE  di Peter Marcias 

presentazione del teaser del film BALLATA IN MINORE di Giuseppe Casu

lancio del concorso CARBONIA INDISCRETA 

ore 18.30 – Cine-Teatro Centrale

Premiazione dei film vincitori

> a seguire

Proiezione di L’atelier di Laurent Cantet (Francia, 2017, 113′)

Incontro con il regista Laurent Cantet e l’attore Matthieu Lucci

> Incontro con il regista Laurent Cantet 

 

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https://www.facebook.com/giampaolo.cirronis/videos/10217726193694522/

Sono due gli appuntamenti in programma al mattino, a partire dalle 10,30 quando piazza Roma, sulla quale si affaccia il Cine-Teatro Centrale, cuore nevralgico della rassegna, ospiterà la seconda edizione del Festival Village. Espositori, artigiani, artisti, piccoli produttori dell’agro-alimentare, laboratori e giochi gratuiti, per bambini e adulti. Un modo per coinvolgere la città e offrire al pubblico del festival un momento colorato di svago e incontro. Un’occasione per promuovere le professionalità e le risorse del territorio. Per provare a gustare il festival da un’altra prospettiva, in maniera inclusiva e popolare.

Alle 11.00, alla Fabbrica del Cinema, invece, il giovane talento newyorkese Khalik Allah incontra i ragazzi e le ragazze del Progetto Cinema Giovani, per una masterclass che restituisce la sua esperienza di fotografo e regista.

Nel pomeriggio riprendono le proiezioni dei film in concorso nella sezione lungometraggi al Cine-Teatro Centrale: alle 16.00 tocca a Arábia, film brasiliano firmato da João Dumans ed Affonso Uchoa che racconta l’epopea degli ultimi anni di vita di Cristiano, un operaio immigrato. Le sue gioie e sofferenze sono un ritratto del recente sviluppo sociale ed economico del Brasile. Un esordio sorprendente, intenso come una ballata di Bruce Springsteen.

Alle 18.00 è ancora protagonista Khalik Allah, in concorso con Black Mother: immersa nel sacro e nel profano, un’esplorazione e insieme un’ode personale alla Giamaica odierna, e al suo turbolento passato. Il nuovo lavoro di uno dei fotografi e registi più importanti della new wave americana. Al termine della proiezione l’incontro con il giovane autore statunitense, di origine giamaicana, che si è imposto al pubblico nel 2015 con il documentario Field Niggas. Il suo libro Souls Against the Concrete (2017) è stato pubblicato dalla University of Texas Press, e le foto sono state esposte in una personale alla New York’s Glitterman Gallery.

La serata prosegue poi con il terzo degli Aperitivi sonori del festival, appuntamento informale in cui si abbatte la barriera tra ospiti e pubblico, per una fusione completa con il territorio di cui la rassegna è espressione. Appuntamento alle 19,30 al Suzie Q con il djset di Progetto Mayhem.

Alle 21.00 nuovo appuntamento al Cine-Teatro Centrale con uno degli eventi del festival: la proiezione di Un giorno all’improvviso e l’incontro con il suo giovane regista Ciro D’Emilio. Per lui e per il suo film si tratta della prima uscita dopo la presentazione, il mese scorso, nella sezione Orizzonti alla 75ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. Insieme al regista anche l’attore Giampiero De Concilio, che nel film interpreta Antonio, 17 anni ed una situazione familiare complessa: suo padre lo ha abbandonato quando era piccolo, e sua madre Miriam, dolce ma problematica, da allora è ossessionata dall’idea di ricostruire la famiglia. Antonio vive in una cittadina della provincia campana, una terra in cui cavarsela non è sempre così facile. Ma per fortuna ha un sogno: diventare un calciatore.

La lunga giornata del Carbonia Film Festival si chiude infine alle 23, quando al Gsg Concept Store sarà protagonista Rachele Bastreghi, cantautrice e musicista, voce femminile dei Baustelle, con una selezione musicale ispirata alle grandi colonne sonore dal titolo “Gli anni in tasca”.

Dice Rachele del suo set: «Amo la musica ed il cinema, rilassano i miei muscoli, possono portarmi lontano oppure farmi vivere il presente in modo migliore. Con i film immagino, sogno, penso, rido e piango. Hanno il dono di emozionarmi, di farmi conoscere vite e situazioni diverse dalla mia, di condividere storie che raccontano qualcosa di me, facendomi sentire meno sola. La musica è il mio linguaggio del cuore, da tanto, da sempre. Un luogo intimo in cui sprofondare, sperimentare e costruire.

Mi piacciono molto le colonne sonore dei film, suoni che si sposano con le immagini e i dialoghi, amplificandone sensazioni e realtà. Musiche che suggeriscono quello che non si dice e lasciano immaginare quello che non si vede, come insegna il maestro Ennio Morricone, che continua ad essere una delle mie ispirazioni più forti.

Per questo sono felice di essere stata chiamata al Carbonia Film Festival, per condividere il mio universo sonoro, selezionando un po’ di quella musica che mi ha accompagnato negli anni.

Se dovessi dare un un titolo, lo prenderei in prestito da un film di Truffaut, ‘Gli anni in tasca’, perché la musica scandisce il nostro tempo, ha il potere di riportarci in un preciso momento, è sempre li a portata di mano, per farci volare da un posto all’altro. Una specie di macchina dei ricordi. Sarà un viaggio tra canzoni, pathos e ritmo».

Questa sera abbiamo intervistato il direttore artistico Francesco Giai Via, in occasione della proiezione del film “Risorse umane” del grande regista francese Laurent Cantet.