Centro Democratico di Sorso: «Dopo l’emergenza idrica durata 40 giorni, Abbanoa applichi la tariffa per acqua non potabile».
[bing_translator]
«La città di Sorso è rimasta per quaranta giorni senza acqua potabile e per tre mesi l’erogazione è stata sospesa nelle ore notturne. Per questi motivi chiediamo che Abbanoa, nelle prossime fatturazioni, faccia pagare agli utenti di Sorso la tariffa per acqua grezza, relativa a 40 giorni di consumi, oltre a un ulteriore sgravio per compensare il disagio subito dai cittadini nei tre mesi di mancata erogazione notturna del servizio di acqua potabile». Con queste parole, scritte in una lettera inviata ad Abbanoa, i rappresentanti della segreteria cittadina del Centro Democratico di Sorso, Vannino Piana e Francesco Lobrano, chiedono all’ente gestore del sistema idrico regionale una compensazione per i gravi disservizi patiti nei mesi scorsi dagli utenti della cittadina della Romangia.
Il 18 settembre 2015 il sindaco del Comune di Sorso, con ordinanza sindacale n°25, vietava l’utilizzo dell’acqua di rete per scopi alimentari, a causa della marcata presenza di nitriti che rendevano l’acqua non potabile. «Il divieto è rimasto in vigore per quaranta giorni, senza che Abbanoa facesse qualcosa per sopperire al disservizio, come, per esempio, distribuire acqua potabile con le autobotti», denunciano i rappresentanti CD. «I cittadini, oltre al disagio patito, hanno subito anche un danno economico, visto che sono stati costretti ad acquistare acqua minerale da utilizzare in cucina». Analoghe difficoltà son state provocate dalla sospensione dell’erogazione dell’acqua di rete nelle ore notturne, andata avanti da agosto a novembre 2015, costringendo la popolazione di Sorso a costosi e disagevoli approvvigionamenti alternativi.