Altroconsumo solleva dubbi di legittimità sulle procedure adottate da Abbanoa sul deposito cauzionale.
Altroconsumo solleva dubbi di legittimità sulle procedure adottate da Abbanoa sul deposito cauzionale.
«Abbanoa – scrive in una nota Francesco Mattana, rappresentante di Altroconsumo per la Regione Sardegna – richiamando una delibera dell’autorità AEEG del 28 febbraio 2013, n. 86/2013/R/IDR. (Pubblicata sul sito dell’Autorità il 1° marzo 2013)ove si disciplina il deposito cauzionale invia a tutti gli utenti una richiesta di pagamento evidenziando che il tutto sarebbe stato imposto sempre da questa delibera dell’autorità,ma in realtà cosi non è anche perché imporre è una cosa disciplinare un’altra.
«Le motivazioni addottate da Abbanoa – spiega Mattana – sono paradossali: secondo loro il deposito cauzionale sarebbe stato applicato nell’interesse degli utenti ed in particolare di quelli che pagano correttamente le bollette. In realtà, poiché Abbanoa agisce in regime di monopolio assoluto , non pare possibile vivere senza avere il servizio idrico,Inoltre l’entità e le modalità di applicazione del deposito cauzionale fanno sorgere anche forti dubbi sulla legittimità della procedura adottata. Dubbi che giriamo alla stessa Autorità e al vaglio dei nostri legali e giuristi.»
«A nostro avviso oggi non può essere onere degli utenti dimostrare di aver pagato a suo tempo il deposito cauzionale, riguardando, ciò, solo i rapporti tra Abbanoa ed i predecessori. Al di là dell’entità delle somme da riscuotere, deve esserci una scelta di carattere politico sull’opportunità di porre le somme in riscossione in questo momento storico, decisione che non può essere lasciata ad Abbanoa». Società che «deve impegnarsi a mostrare tutti gli atti in suo possesso alle associazioni dei consumatori, per dimostrare anche le attività espletate prima di mettere in riscossione le somme oggi contestate. Pertanto, si Ddiffida Abbanoa a “non procedere alla riscossione” di importi che dovrebbe avere incamerato anni fa, all’atto del passaggio delle consegne con i vecchi gestori”( Comuni). Agli utenti che in questi giorni ci chiedono come fare per avere certezze ed in attesa che la stessa autorità si pronunci ricordiamo che gli stessi possono contestare, la bolletta del servizio idrico integrato contenente il deposito cauzionale inviando ad Abbanoa una lettera di reclamo(anche scaricabile dal sito) e attivando la commissione di conciliazione In caso di mancata risposta o risposta ritenuta non esaustiva da parte dell’utente.
Inoltre i nostri dubbi di legittimità sorgono confrontando la delibera dell’autorità e la specifica azione di servizio del gestore idrico che non ha una carta dei servizi revisionata secondo le normative richieste nella stessa delibera,insieme al problema passaggio utenze avvenute tempo fa ed in particolare:
il deposito cauzionale è una sorta di “mensilità anticipata” che viene richiesta ALL’INIZIO DEL RAPPORTO COMMERCIALE che si instaura tra i cittadini e il gestore del servizio idrico. Questa cauzione dovrebbe essere versata QUANDO IL CONTATORE VIENE ALLACCIATO, e deve essere interamente restituito quando il rapporto commerciale cessa;
tutti i cittadini HANNO GIA’ VERSATO LA QUOTA DEL DEPOSITO CAUZIONALE all’atto dell’allaccio del proprio contatore, e nulla deve essere più pagato; qualsiasi altra richiesta di deposito cauzionale DEVE ESSERE RITENUTA ILLEGITTIMA;
Abbanoa sostiene che questo adeguamento tariffario sarebbe imposto dall’autorità nazionale per “l’Energia Elettrica il Gas e il Sistema Idrico” (AEEGSI) dell’Acqua, MA NON E’ ASSOLUTAMENTE VERO. L’Autorità concede la possibilità dell’adeguamento tariffario, e non può imporre alcuna forzatura ai gestori dei servizi idrici;
l’aumento del costo del deposito cauzionale E’ STATO APPLICATO ARBITRARIAMENTE, senza alcuna consultazione preventiva con le associazioni dei consumatori aderenti al tavolo permanente e soprattutto dove è la delibera dell’ATO che ne sponsorizza la regolare richiesta?»