12 May, 2025
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Locandina fronte

Avvicinerà le coste della Sardegna a quelle del Marocco l’ultimo appuntamento (domani, domenica 6 dicembre) della settimana di Terra Mobile, la rassegna che celebra lo spazio urbano attraverso contaminazioni con la cultura rurale, sostenuta da Cagliari Capitale 2015 della Cultura e dalla Fondazione Sardegna Film Commission.

Il primo appuntamento è previsto, alle 12.00, negli spazi del centro culturale Il Lazzaretto di Sant’Elia, dove l’associazione culturale Cherimus, in collaborazione con Carovana SMI, presenterà Côte à Côte” (letteralmente costa a costa), un progetto che mette a confronto due artisti provenienti da diverse aree del Mediterraneo: Yassine Balbzioui e Matteo Rubbi, protagonisti dal 25 novembre di una residenza artistica che si è svolta fra Perdaxius, nel Sulcis e il rione cagliaritano Sant’Elia.

Côte à Côte parte dall’osservazione del cielo come luogo ideale dove la costa araba tocca la costa europea. E’ qui che, attraverso l’arte, s’innesca un dialogo tra le due culture. Il cielo è infatti un perfetto esempio di scambio culturale tra linguaggi diversi ed epoche diverse, luogo di incontro pacifico tra mondo arabo e occidentale, tra i due emisferi del Mediterraneo. Le “due coste” di questo progetto sono i due cieli notturni, quello di Rabat, una grande città tra mare e deserto, e quello di Perdaxius, un paesino della Sardegna dove il cielo notturno ancora resiste, non è mai scomparso. Côte à Côte vuole cominciare da ciò che questi due luoghi hanno in comune. Nel novembre 2014, Yassine Balbzioui e Matteo Rubbi hanno vissuto e lavorato insieme a Rabat grazie alla collaborazione con Elisabeth  Piskernik di Le Cube Independent Art Room, confrontandosi con la città e dando vita ad uno scambio sia artistico che umano. A un anno di distanza i due artisti si ritrovano, questa volta in Sardegna.

La giornata proporrà il Secondo Festival Internazionale di aeroplanini di carta che prende le mosse dalla performance che si è tenuta lo scorso anno a Rabat. Allo speciale campionato partecipa una classe scolastica e un gruppo di bambini del quartiere di Sant’Elia, coinvolti grazie a due workshop tenuti dagli artisti nei giorni scorsi.

Alle 17.30 i risultati della residenza artistica di Côte à Côte saranno illustrati da Emiliana Sabiu (Cherimus, Perdaxius) e dai due artisti.

La giornata si chiuderà con una performance musicale di Francesco Medda/Arrogalla con Carlo Spiga, chitarra e voce, e un vj set preparato per l’occasione da Yassine Balbzioui e Matteo Rubbi, dedicato ad un nuovo progetto sullacucina utopica.

Sempre domani Terra Mobile si incrocerà con Approdi, festa d’arte e comunità, grazie ai due laboratori, inseriti nel progetto Scuola CreAttiva, “Incontro al cielo: la stella sole” ed “Educazione alla cittadinanza mondiale”.

Il primo (inizio alle 11.45) propone percorsi esperienziali di pedagogia del cielo, con Rita Montinaro del gruppo di ricerca di pedagogia del cielo del Movimento di Cooperazione Educativa e Cenci Casa Lab. Si rivolge a partecipanti di diverse età.

Il secondo (inizio alle 16.00) è un percorso di educazione alla cittadinanza condiviso da studenti italiani e studenti rifugiati saharawi in Algeria con l’invio reciproco di elaborati scritti e video. Con Giulia Olmi – a cura del CISP.

Domani nel Lazzaretto di Sant’Elia saranno anche proiettati audiovisivi dedicati alle tematiche del risparmio energetico e della sostenibilità sociale, economica e ambientale realizzati all’interno del progetto Heroes 20.20.20, un progetto europeo sperimentale, unico in Italia, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Sardegna Film Commission, l’Assessorato Regionale all’Industria – Servizio Energia e  Sardegna Ricerche.  Heros 20.20.20 trasforma  la necessità di informare i cittadini sulle azioni di risparmio ed efficientamento energetico attive e disponibili in Sardegna in una occasione d’investimento su nuove forme di comunicazione con originali prodotti audiovisivi destinati al grande pubblico. Tra le opere proiettate le puntate pilota delle serie web: “Il filo di lana”, per la regia di Tomaso Mannoni e di “Nuova era”, per la regia di Manuele Trullu,  i cortometraggi “Piccoli grandi Eroi”, regia e produzione di Giorgia Soi; “Domus”, di Salvo Nicotra, “La vita in verde” per la regia di Joe Bastardi, “Ogni cosa al suo posto”, diretto da Paolo Zucca e “Il mio cane si chiama vento” di Peter Marcias.

Mercoledì  9 dicembre, alle 18.00, il materiale prodotto nelle tappe di Côte à Côte verrà esposto in una mostra organizzata nel centro culturale Exmà (a Cagliari, in via San Lucifero).

Tra Tunisi e il Sulcis Iglesiente, 4 musicisti, 3 artisti, 2 attori e 1 regista si incontrano per condividere e incrociare idee ed esperienze, con il progetto “So Close”.

Il progetto mira a creare e favorire condizioni di cooperazione tra persone di culture e mentalità diverse, che si ritrovano a vivere nella stessa area geografica e che, pur non condividendo gli stessi problemi, percorrono comunque la strada dell’integrazione. Il progetto nasce da un’idea di Cherimus, Sardegna (www.cherimus.net) e Mass’art, Tunisi, associazioni che promuovono lo sviluppo locale attraverso l’arte contemporanea e che si sono incontrate grazie al programma tandem-shaml/”Tandem/Shaml, che mira a creare collaborazioni di lungo termine fra organizzazioni culturali provenienti da Europa e Paesi Arabi.

Il percorso immaginato da “So Close” apre un dialogo sulle aspettative e i desideri degli immigrati e sugli equivoci che portano al loro isolamento e respingimento. Partendo dal confronto con le storie di coloro che sono riusciti a costruirsi una vita in Sardegna e di coloro che sono stati costretti a rientrare in Tunisia per ricominciare, si coinvolgeranno le comunità locali per raccogliere storie, musica e immagini.

Il progetto corre lungo il filo della musica e del teatro, per raccontare le storie più recenti del “mare in mezzo alle terre”, barriera invalicabile e mortale, vicolo cieco, dove il dialogo fra le due culture pare essersi interrotto. L’idea è quella di utilizzare teatro e musica per costruire un ponte fra le due culture. Salah Hammouda, Hatem Boukesra e Sawsan Louati di Mass’Art, coadiuvati da Matteo Rubbi e Carlo Spiga di Cherimus, hanno realizzato due settimane di laboratori che hanno coinvolto 50 bambini di Perdaxius, per inventare uno spettacolo che sarà presentato mercoledì 18 marzo nella piazza del paese. I musicisti Maurizio Marzo e Francesco Medda di Cagliari con Amin Makni ed Aymen Makni di Tunisi hanno collaborato alla realizzazione di nuove sonorità musicali fra Sardegna e Tunisia. Parallelamente è stato realizzato un documentario che racconta l’incontro fra Cherimus e Mass’Art e un videoclip musicale.

“So Close” avrà il suo momento finale a Bologna, dal 20 al 22 marzo, nella tre giorni dedicata agli eventi conclusivi del progetto Tandem/Shaml, organizzata dal Teatro dell’Argine di San Lazzaro. Si comincerà venerdì 20 con una videoproiezione presso il Centro Interculturale Zonarelli, curata dall’associazione tunisina Mass’Art, per poi proseguire sabato 21 con un evento diffuso in città grazie alla collaborazione fra Cherimus, una radio locale e le comunità sarde e tunisine presenti in città. Domenica 22, infine, ci sarà una performance musicale sardo-tunisina alla Cantina Bentivoglio, così che tutte le storie raccolte, la musica suonata e le immagini prodotte tra Tunisi e il Sulcis possano rivivere, portando questa esperienza di vicinanza e scambio il più lontano possibile.

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Si terrà sabato 16 e domenica 17 agosto 2014 presso il parco Villa Sulcis (ingresso gratuito, ingresso da via Napoli) a Carbonia, la seconda edizione del #festival “Summer Is Mine” , organizzato dall’Associazione Culturale Lee Van Cleef, con il patrocinio del comune di Carbonia.

Rispetto all’edizione 2013, quest’anno vi saranno importanti novità: i palchi saranno due, uno dedicato a Lee Van Cleef, con ospiti internazionali, ospiterà musicisti internazionali, l’altro, riservato ai musicisti locali, sarà dedicato a Eli Wallach.

La manifestazione sarà accompagnata da artisti visivi e diversi stand che contribuiranno ad animare i due giorni di musica e arte.

Durante i due giorni del festival si alterneranno sul palco artisti provenienti da diversi ambiti musicali (rock sperimentale, folk, musica elettronica e dream pop) accomunati  da produzioni originali che hanno dimostrato il proprio valore in circuiti nazionali e internazionali.

Il 16 agosto, alle ore 19.30, il palco Lee Van Cleef sarà inaugurato da un ospite internazionale: Youneedyourcoat. I Diverting Duo saranno il secondo progetto in programma.

Il cuore della serata è affidato ai Takoma, di ritorno da un tour internazionale, che hanno affinato a Londra uno sviscerato amore per il folk americano contaminandolo con suggestioni musicali del vecchio continente. Quarto gruppo in programma: le Lilies On Mars, gruppo di origini sulcitane, che hanno appena concluso un tour mondiale. La chiusura del primo giorno è affidata a Francesco Medda, in arte Arrogalla, uno dei principali protagonisti della musica elettronica in Sardegna.

Il 17 agosto, invece, il programma del palco Lee Van Cleef, sempre a partire dalle ore 19.30, sarà caratterizzato da una miscela di suoni forti.

I Pussy Stomp regaleranno un concerto basato su voce, chitarra, basso e drum machine. Il secondo set della serata sarà affidato agli Undisco Kidd ed ai Junkfood.

Immediatamente dopo la più importante divinità greca scaglierà le sue saette musicali portando sul palco il caos creativo degli Zeus. Di Cavina (Calibro 35) e Mongardi (Fuzz Orchestra) scaricheranno la loro elettricità in un concerto che sarà difficile dimenticare. Chiuderanno la serata e il Festival i Plasma Expander, band isolana che arriva a Carbonia dopo numerosi concerti in Italia, Europa e Stati Uniti.

Il palco Eli Wallach vedrà alternarsi, solisti e band che apriranno, a partire dalle ore 18.00, le due giornate di musica. Il 16 agosto lo stesso palco Eli Wallach ospiterà Perry Frank, Nepomuceno Bolognini ed il rap’n’blues di Donnie. Mentre il 17 sarà il turno degli Split All The Shells, Baboons e Le Penetrazioni.

È stato possibile organizzare il Festival grazie alla collaborazione tra l’Assessorato allo Spettacolo del comune di Carbonia, l’Associazione culturale Lee Van Cleef, i principali partner dell’Associazione (Pitosforo Artmusicbar, Arci e Società Umanitaria) e i tanti sponsor che hanno sostenuto l’evento.

 «Il programma della seconda edizione del #Festival Summer is Mine – dice Fabio Desogus, assessore dello Spettacolo del comune di Carbonia – richiama a Carbonia apprezzati artisti locali e musicisti di fama internazionale e porta la città al centro dell’attenzione dell’intera Sardegna, ottenendo un posto di riguardo nel panorama musicale sardo. Ringrazio a nome mio, dell’Amministrazione comunale e dell’intera città l’Associazione Lee Van Cleef per l’impegno messo in campo per la realizzazione del festival e per aver portato Carbonia nel circuito delle rassegne musicali di livello.» 

1406278152532_13_locandina_summer-is-mine Microsoft Word - diverting duo.docx Microsoft Word - I DON’T WANT YOUR MONEY.docx Microsoft Word - LILIES ON MARS.docx Microsoft Word - PLASMA EXPANDER.docx Microsoft Word - pussy stomp.docx Microsoft Word - TAKOMA.docx Microsoft Word - UNDISCO KIDD.docx Microsoft Word - YOUNEEDYOURCOAT.docx ZEUS

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È stato presentato ieri a Carbonia, nel corso di una conferenza stampa, il 2° “Summer Is Mine” festival, organizzato dall’associazione culturale Lee Van Cleef, con il patrocinio del comune di Carbonia, che si terrà sabato 16 e domenica 17 agosto 2014, presso il parco Villa Sulcis (ingresso gratuito, entrata da via Napoli) a Carbonia.

Alla conferenza stampa hanno partecipato i rappresentanti dell’Associazione Lee Van Cleef (Andrea Murgia, Francesco Pedoni, Renato Collu, Alessandro Colarossi, a cui si aggiungono Andrea Galante e Lorenzo Mele) e l’assessore dello Spettacolo del comune di Carbonia, Fabio Desogus.

Rispetto all’edizione 2013, quest’anno vi saranno importanti novità: i palchi saranno due, uno dedicato a Lee Van Cleef, con ospiti internazionali, ospiterà musicisti internazionali, l’altro, riservato ai musicisti locali, sarà dedicato a Eli Wallach.

La manifestazione sarà accompagnata da artisti visivi e diversi stand che contribuiranno ad animare i due giorni di musica e arte.

Durante i due giorni del festival si alterneranno sul palco artisti provenienti da diversi ambiti musicali (rock sperimentale, folk, musica elettronica e dream pop) accomunati  da produzioni originali che hanno dimostrato il proprio valore in circuiti nazionali e internazionali.

Il 16 agosto, alle ore 19.30, il palco Lee Van Cleef sarà inaugurato da un ospite internazionale: Youneedyourcoat. I Diverting Duo saranno il secondo progetto in programma.

Il cuore della serata è affidato ai Takoma, di ritorno da un tour internazionale, che hanno affinato a Londra uno sviscerato amore per il folk americano contaminandolo con suggestioni musicali del vecchio continente. Quarto gruppo in programma sono le Lilies On Mars, gruppo di origini sulcitane, che hanno appena concluso un tour mondiale. La chiusura del primo giorno è affidata a Francesco Medda, in arte Arrogalla, uno dei principali esponenti della musica elettronica del panorama isolano.

Il 17 agosto, invece, il programma del palco Lee Van Cleef, sempre a partire dalle ore 19.30, sarà caratterizzato da una miscela di suoni forti.

I Pussy Stomp regaleranno un concerto basato su voce, chitarra, basso e drum machine.  Il secondo set della serata sarà affidato agli Undisco Kidd e ai Junkfood.

Immediatamente dopo la più importante divinità greca scaglierà le sue saette musicali portando sul palco il caos creativo degli Zeus. Di Cavina (Calibro 35) e Mongardi (Fuzz Orchestra) scaricheranno la loro elettricità in un concerto che sarà difficile dimenticare. La chiusura della serata e del Festival sarà consegnata ai Plasma Expander, band isolana che arriva a Carbonia dopo numerosi concerti in Italia, Europa e Stati Uniti.

Il palco Eli Wallach vedrà alternarsi, solisti e band che apriranno, a partire dalle ore 18, le due giornate di musica. Il 16 agosto lo stesso palco Eli Wallach ospiterà Perry Frank, Nepomuceno Bolognini ed il rap’n’blues di Donnie. Mentre il 17 sarà il turno degli Split All The Shells, Baboons e Le Penetrazioni.

È stato possibile organizzare il Festival grazie alla sinergia tra l’assessorato dello Spettacolo del comune di Carbonia, l’Associazione culturale Lee Van Cleef, i principali partner dell’associazione (Pitosforo Artmusicbar, Arci e Società Umanitaria) ed i tanti sponsor che hanno sostenuto l’evento.

L’assessore Fabio Desogus e i rappresentanti dell’Associazione Lee Van Cleef hanno condiviso l’importanza della valorizzazione delle professionalità cittadine: nel campo artistico numerosi musicisti provengono da Carbonia, così come dal punto di vista promozionale e organizzativo i video (Erika Floris e Miriam Marongiu), la parte grafica (Errepush e Ivan Tanda) e la parte fonica (Carlo Conen) sono frutto della professionalità di giovani di Carbonia.

Gli organizzatori hanno ribadito con forza come “Summer is Mine” nasca e si sviluppi come progetto non soltanto musicale che intende  promuovere un forte senso di identità e di crescita culturale della nostra Comunità.

«Il programma della seconda edizione del Festival Summer is Mine – ha detto Fabio Desogus, assessore dello Spettacolo del comune di Carbonia – richiama a Carbonia apprezzati artisti locali e musicisti di fama internazionale e porta la città al centro dell’attenzione dell’intera Sardegna, ottenendo un posto di riguardo nel panorama musicale sardo. Ringrazio a nome mio, dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città l’Associazione Lee Van Cleef per l’impegno messo in campo per la realizzazione del festival e per aver portato Carbonia nel circuito delle rassegne musicali di livello.»

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Si conclude questa sera la XXVIII edizione del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”. La chiusura della manifestazione è stata affidata alla Sun Ra Arkestra, che ha accompagnato il maestro “Sunny” Blount. La sua morte, avvenuta il 30 maggio 1993, all’età di 79 anni, ha lasciato un vuoto gigantesco ma al tempo stesso ha creato un’infinità di strade parallele percorse da musicisti di ogni genere.

L’Arkestra nel corso degli anni ha sempre cambiato formazione ma è rimasta stabile la partecipazione del suo sacerdote più importante, ovvero lo storico sassofonista, Marshall Allen, oggi unico depositario delle volontà di Sun Ra, già protagonista ieri sera sul palco di Piazza del Nuraghe nel corso del concerto del gruppo turco Konstrukt. Marshall Allen, 89 anni compiuti lo scorso 25 maggio, mantiene l’energia di un trentenne e con il suo sax ed altri strumenti originali, riesce a conquistare il pubblico.

L’Arkestra composta da 11 elementi offrirà uno spettacolo incredibile, composto da musica, teatro e danza. Una sorta di rito collettivo che vuole rievocare lo spirito sempre presente del compositore dell’Alabama.

Il concerto sarà un omaggio ed un ritorno in grado di richiamare alla memoria la fiammeggiante esibizione che l’Arkestra e Sun Ra tennero sullo stesso palco arresino nel 1989.

Sarà, quindi, come aprire un varco in uno spazio temporale capace di congiungere il cielo con la terra e regalare agli spettatori le stesse emozioni travolgenti che vissero 24 anni fa.

Ieri sera, intanto, è andata in scena la penultima serata del festival “Ai confini tra Sardegna e Jazz”. Il primo set sarà affidato ai già citati Konstrukt, formazione turca che ha fatto dell’improvvisazione la propria bandiera. La formazione composta da Umut Çağlar (chitarra), Korhan Futaci (sax), Korhan Argüden (batteria), Zün Usta (percussioni) ha conquistato il rispetto di tutto l’ambito improvvisativo europeo collaborando con musicisti del calibro di Evan Parker e Peter Brotzman.

Il gruppo, come annunciato alla vigilia, ha raggiunto un incredibile livello di energia e forza nella sua musica attraverso lucide ed inventive composizioni che il Festival ha proposto in esclusiva italiana con la partecipazione speciale del sassofonista della Sun Ra Arkestra, Marshall Allen.

Il secondo concerto della serata ha visto protagonista la formazione sperimentale Suncage. Lo scultore Pinuccio Sciola ha unito le sue meravigliose pietre sonore ad una formazione innovativa composta da musicisti sardi, tra i quali Marcellino Garau e Francesco Medda ed il Modular Quartet.

Il progetto che si intitola Le Memorie dell’Universo è stato una prima assoluta dedicata a Sun Ra, il grande musicista statunitense, figlio del sole, che Pinuccio Sciola incontrò trent’anni fa a San Sperate, e concettualmente parla della memoria che le pietre portano dentro, residui di universo che parlano delle stelle e della loro vita. Il concerto è stato un omaggio personale di Pinuccio Sciola che rimase incantato dalla sua musica e dall’energia positiva che letteralmente irradiava.

 

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Venerdì 30 agosto andrà in scena la penultima serata del festival Ai Confini Tra Sardegna e Jazz. Il primo set sarà affidato ai Konstrukt, formazione turca che ha fatto dell’improvvisazione la propria bandiera. La formazione composta da Umut Çağlar (chitarra), Korhan Futaci (sax), Korhan Argüden (batteria), Zün Usta (percussioni) ha conquistato il rispetto di tutto l’ambito improvvisativo europeo collaborando con musicisti del calibro di Evan Parker e Peter Brotzman.

Il gruppo raggiunge un incredibile livello di energia e forza nella sua musica attraverso lucide ed inventive composizioni che potremo ascoltare in esclusiva italiana con la partecipazione speciale del sassofonista della Sun Ra Arkestra, Marshall Allen.

Il secondo concerto della serata sarà della formazione sperimentale Suncage. Lo scultore Pinuccio Sciola unirà le sue meravigliose pietre sonore ad una formazione innovativa composta da musicisti sardi tra i quali Marcellino Garau e Francesco Medda ed il Modular Quartet.

Il progetto che si intitola Le Memorie dell’Universo è una prima assoluta dedicata a Sun Ra e concettualmente parla della memoria che le pietre portano dentro, residui di universo che parlano delle stelle e della loro vita. Il concerto sarà un omaggio personale di Sciola che conobbe personalmente il figlio del Sole e rimase incantato dalla sua musica e dall’energia positiva che letteralmente irradiava.

Ieri sera, intanto, dopo il forfait di Cecil Taylor determinato da seri problemi di salute, il Festival ha vissuto grandi emozioni, prima con il concerto della pianista Angelica Sanchez, compositrice ed insegnante di musica, già protagonista nei progetti di Rob Mazurek, poi con Dinamitri Jazz Folklore Septet (esclusiva mondiale) special guest Amiri Baraka – Dimitri Grechi Espinoza (alto sax), Simone Padovani (percussions), Gabrio Baldacci (electric guitar), Giuseppe Scardino (bariton sax), Emanuele Parrini (violino), Paolo Durante (hammond, keys, electronics), Andrea Melani (drums).