24 November, 2024
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Sono stati eletti per acclamazione dopo la presentazione delle rispettive mozioni i segretari provinciale e cittadino di Iglesias dei Giovani Democratici nella sede del PD di Iglesias. Nuovo segretario provinciale è Marco Locci, segretario cittadino di Iglesias Riccardo Farris. Al congresso hanno partecipato il segretario provinciale Daniele Reginali, Emanuele Cani deputato Pd, Il sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo e il capogruppo Pd in Consiglio comunale Francesco Melis.

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Confronto sereno, questa sera, al Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, nell’incontro organizzato dal Partito Democratico sulla riforma della rete ospedaliera.
Il clima, almeno tra i rappresentanti del Partito Democratico e l’assessore Luigi Arru, è apparso decisamente più sereno rispetto alle scorse settimane, quando sia il segretario provinciale Daniele Reginali sia quello cittadino Ubaldo Scanu e il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis, avevano lanciato bordate pesantissime, chiedendo di riportare le cose allo stato precedente, in attesa del completamento dei lavori di sistemazione del CTO.
A riportare il sereno, a meno di 48 ore dallo sciopero generale proclamato dal Comitato per la salute del Sulcis Iglesiente, è stato l’impegno assunto dall’assessore su una rete di ospedali del Sulcis Iglesiente, un DEA di primo livello che differenzi i servizi ma equipari le strutture del CTO di Iglesias e del Sirai di Carbonia, il Punto nascite dove sono stati fatti gli investimenti di sicurezza e adeguamenti strutturali – il CTO (dotato anche di posti di rianimazione subintensiva).
«La mediazione politica ha dato i suoi risultati – ha detto Francesco Melis, capogruppo in Consiglio comunale – in una ricerca di potenziamento e miglioramento dei servizi sanitari di tutto il territorio.»
Prima dell’incontro pubblico al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un sopralluogo al CTO oer verificare lo stato dei lavori in corso, concluso con un incontro ristretto.
«Siamo qui per parlare e ascoltare – ha detto Luigi Arru -, ma non possiamo cadere nei localismo, dobbiamo avere una visione regionale e pensare alla qualità e alla sicurezza dell’assistenza sanitaria. La nostra intenzione, nel riformare la rete ospedaliera, non è quella di creare una classifica tra strutture o territori, ma tenere conto dei criteri legati ai bacini. Parliamo di fare rete, per indicare un’integrazione di saperi e competenze, ci deve essere l’idea della mobilità delle equipe, della condivisione della capacità professionale. Le nostre parole chiave sono sicurezza, appropriatezza, qualità. Queste tre cose vogliamo per i tutti i pazienti di tutta la regione.»
«Mi interessa sapere – ha aggiunto l’assessore regionale della Sanità -, cosa fa questo ospedale rispetto alla sicurezza dei cittadini del Sulcis, come fare a evitare doppioni, riuscendo a integrarsi in maniera intelligente. A breve sarà approvata la Rete territoriale con il nuovo sistema di emergenza – urgenza allora si avrà il quadro completo del futuro della sanità sarda.»
Luigi Arru, infine, ha assicurato di essere pronto a derogare a quanto previsto per il Sulcis dalla riforma della Rete.
«Invito tutti però – ha concluso l’assessore regionale della Sanità – a pensare all’interesse dei pazienti, anche di questo territorio.»

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È in corso, nella sala riunioni del Centro culturale di via Cattaneo, a Iglesias, l’incontro organizzato dal Partito Democratico con l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, per un confronto sul progetto di riforma della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale il 28 luglio scorso. L’incontro arriva a meno di 48 ore dalla giornata di sciopero generale organizzato a Iglesias dal Comitato per salute del Sulcis Iglesiente in aperta contestazione con le proposte contenute nel progetto della Giunta Pigliaru.
Partecipano all’incontro, tra gli altri, il sindaco Emilio Gariazzo, il segretario provinciale Daniele Reginali, il capogruppo in Consiglio comunale Francesco Melis e il capogruppo in Consiglio regionale Pietro Cocco.
L’assessore, nel suo intervento introduttivo, ha difeso le proposte fatte, suscettibili di miglioramenti attraverso il confronto con le diverse realtà locali ma improntate sulla volontà di offrire una sanità migliore con le risorse a disposizione, con una razionalizzazione dei servizi.
Prima dell’incontro al Centro culturale di via Cattaneo, l’assessore Arru ha partecipato ad un incontro al Centro Traumatologico, dove sono in corso importanti lavori di adeguamento delle strutture, al cui termine verrà ospitato il Punto nascita, la temporanea dislocazione del quale, all’ospedale Sirai di Carbonia è stata al centro di tante polemiche.

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Si è conclusa nella tarda mattinata la “missione” a Cagliari di una delegazione di rappresentanti politici, sindacali e cittadini di Iglesias, “a difesa del CTO e della sanità iglesiente”. All’origine della protesta, come è noto, vi è un’aperta contestazione del progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario straordinario Antonio Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias, il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

La delegazione ha consegnato due documenti, contenenti le rivendicazioni. Nel primo, indirizzato al presidente della Regione, Francesco Pigliaru; all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta; e al sindaco di Iglesias, Emilio Gariazzo, si legge che «gli impegni presi dal commissario Onnis in Consiglio comunale a Iglesias, non sono stati rispettati. Chiediamo, ancora una volta, che non venga cancellato alcun servizio o trasferito alcun reparto, in attesa della conclusione dei lavori del CTO e della riorganizzazione sanitaria locale».

«Chiediamo inoltre il rientro immediato del reparto di Ostetricia e Ginecologia dal Sirai di Carbonia al Santa Barbara di Iglesias e il ripristino degli altri servizi drasticamente ridimensionati secondo il Piano estivo predisposto dal dott. Onnis – si legge ancora nel documento -. Qualora le suddette istanze non venissero accolte, chiediamo la proclamazione dello sciopero generale dell’intera città di Iglesias.»

Con il secondo documento, inviato al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru; all’assessore della Sanità, Luigi Arru; al direttore generale dell’assessorato della Sanità, Giuseppe Maria Sechi; e, infine, al prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, viene chiesto un incontro.

«A seguito della riorganizzazione sanitaria che viene attuata nel territorio del Sulcis Iglesiente da parte del commissario straordinario dottor Antonio Onnis e che attualmente penalizza la città di Iglesias e gran parte del territorio di pertinenza della Asl n° 7 di Carbonia Iglesias – si legge nel documento – si richiede un incontro con il sindaco di Iglesias, i capigruppo del Consiglio comunale di Iglesias, i Sindacati confederali e le associazioni, al fine di ascoltare le problematiche che tali scelte stanno provocando alla sanità territoriale, già troppe volte depauperata di servizi e prestazioni alla popolazione.»

La richiesta di incontro è firmata dal sindaco, Emilio Gariazzo; dai capigruppo di “Il Tuo segno per Gariazzo”, Pietro Serio; di Cas@ Iglesias, Valentina Pistis; di Forza Italia, Luigi Biggio; del Partito Democratico, Francesco Melis; di Sinistra Ecologia Libertà, Franco Tocco; del PDCI, Alberto Cacciarru; e, infine, dal segretario cittadino del Partito Democratico, Ubaldo Scanu.

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CTO Iglesias copia

Ospedale Santa Barbara

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Una delegazione politico-sindacale proveniente da Iglesias stamane ha manifestato sotto il Centro direzionale di via Dalmazia, a Carbonia, ed ha poi incontrato il commissario straordinario della Asl 7 Antonio Onnis. Al centro del confronto, il progetto di riorganizzazione delle attività degli ospedali aziendali, aspramente contestato dalle forze politiche (sia di maggioranza sia di opposizione) e sindacali iglesienti, con particolare riferimento alla decisione di prorogare, anche per il mese di agosto, l’ubicazione dell’U.O.C. di ginecologia e ostetricia presso il presidio ospedaliero Sirai, dopo che il commissario Onnis aveva annunciato al Consiglio comunale di Iglesias il trasferimento all’ospedale Santa Barbara.

Il commissario Onnis ha voluto ricevere solo una parte della delegazione, così composta: Francesco Melis, capogruppo PD; Alberto Cacciarru, capogruppo PDCI; Pietro Serio, capogruppo Il Tuo Segno per Gariazzo; Valentina Pistis, capogruppo Cas@ Iglesias; Angela Scarpa, capogruppo Piazza Sella; Giovanni Zedde, sindacalista CGIL; Efisio Aresti, sindacalista UIL. La rimanenza della delegazione ha potuto assistere all’incontro ma non interloquire,

La delegazione ha chiesto il ripristino della situazione dei reparti al 1° luglio 2015 e di aspettare il termine dei lavori del CTO, sottolineando: «No a questioni campanilistiche, la sanità è territoriale e, non essendoci un ospedale baricentrico, sì ad un DEA di 1° livello detto “del Sulcis Iglesiente” con 2 strutture (CTO e Sirai) complementari e differenziate per servizi, al fine di offrire un servizio sanitario soddisfacente per tutta la popolazione del Sulcis Iglesiente». La delegazione ha ricordato al commissario Onnis che la Asl 7 dal 2000 al 2013 ha perso oltre 200 posti letto, «il territorio ha già dato e non intendiamo aspettare o ricevere un altro ben servito con promesse e col rischio che non vengano mantenute sui lavori di ristrutturazione dei nostri ospedali»«Qualora il commissario non voglia accogliere le richieste o qualora non possa farlo per motivi a lui non riconducibili, il Consiglio comunale di Iglesias, i sindacati, associazioni e cittadini si trasferiranno a Cagliari per protestare con l’assessore Arru e richiedere il ripristino dei servizi “scippati”».

Tra i manifestanti, stamane, c’era Francesco Melis, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale a Iglesias, che già la scorsa settimana aveva preso le distanze dalla riorganizzazione della rete ospedaliera varata il 28 luglio dalla Giunta regionale di centrosinistra guidata da Francesco Pigliaru (PD) e quindi dall’operato del commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis.

Per Francesco Melis «questa riorganizzazione è un mero taglio di posti letti alla sanità sarda e del potenziamento dei servizi a questa parte del territorio. Due mesi fa il PD di Iglesias – ha sottolineato Melis – ha presentato un documento politico di riordino sulla sanità cittadina e territoriale e su questo ci saremmo aspettati un confronto con la RAS. Oggi vediamo un vecchio piano riadattato ma con una situazione sanitaria evoluta e non più corrispondente a quelle esigenze. Questa proposta per noi è il preludio alla progressiva chiusura degli ospedali minori.»

I manifestanti hanno organizzato per mercoledì mattina un viaggio in autobus a Cagliari, con partenza davanti alla sala Lepori, destinazione l’assessorato regionale della Sanità, dove chiederanno un incontro all’assessore Luigi Arru, per rivendicare il ripristino dei servizi e DEA di 1° livello con due strutture ospedaliere.

Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 1Manifestazione di protesta Iglesias alla Asl 7 2

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Dopo il segretario provinciale Daniele Reginali e il capogruppo consiliare al comune di Iglesias Francesco Melis, anche il segretario dell’Unione cittadina del Partito Democratico di Iglesias, Ubaldo Scanu, interviene sul progetto di riorganizzazione della rete ospedaliera approvato dalla Giunta regionale presieduta da Francesco Pigliaru (PD), su proposta dell’assessore della Sanità, Luigi Arru (PD).

«Il Piano di riorganizzazione della Rete ospedaliera territoriale della Sardegna recentemente presentato dalla Giunta regionale fa storcere il naso – scrive Ubaldo Scanu in una nota inviata al commissario ASL 7 Antonio Onnis, al sindaco di Iglesias Emilio Gariazzo, ai deputati del PD Francesco Sanna e Emanuele Cani, al consigliere regionale e capogruppo del PD Pietro Cocco -, in particolare per quanto riguarda il riordino relativo alla rete ospedaliera del Sulcis Iglesiente. La proposta ci lascia molto perplessi e scettici perché non in linea con quanto deliberato dal Consiglio comunale di Iglesias che, lungi dall’alimentare campanilismi che oramai non hanno ragion d’essere, ha assunto posizioni lucide e condivise da tutti i partiti, dai sindacati, dal personale dell’ASL 7.»

«Il PD di Iglesias ha presentato – aggiunge Scanu – qualche mese fa una proposta che prevedeva l’equa ripartizione dei servizi tra i presidi ospedalieri di Iglesias e di Carbonia, e nel contempo evitava la creazione di doppioni dei servizi sanitari. Una proposta che ha trovato ampi consensi non solo nella popolazione ma anche nei vertici dell’ASL locale. Pare di leggere, tra le righe del Piano regionale, grande incertezza sulla destinazione d’uso degli ospedali iglesienti, o addirittura il tentativo di un ulteriore declassamento del CTO di Iglesias classificato come “stabilimento di base”, mentre il Sirai di Carbonia viene classificato, peraltro correttamente, come DEA 1° livello.

Fermo restando che siamo convinti che non sia tanto importante essere indicati di primo livello o meno, quanto essere messi in condizione di garantire una tipologia di servizi sanitari di alto livello a tutela della salute dei cittadini, ma in questo caso la distinzione non può essere considerata di poco conto perché il combinato delle disposizioni contenute nelle 82 pagine che accompagnano la delibera della Giunta regionale sono lasciate aperte molte porte e tante perplessità. La delibera in questione è da intendersi come bozza provvisoria, pertanto chiediamo che urgentemente sia apportata la necessaria correzione nel senso che il presidio ospedaliero CTO di Iglesias deve essere considerato complementare al presidio ospedaliero Sirai di Carbonia accreditata come DEA 1° livello: il Sirai con finalità d’urgenza ed emergenza, il CTO sede di attività programmate così come ribadito negli scorsi mesi dal Commissario straordinario, che in tal senso ha profuso impegno con i sindaci tutti e con la popolazione.»

«Il principio di fondo – sottolinea ancora il segretario dell’Unione cittadina del PD di Iglesias – è che il DEA di 1° livello dovrà essere costituito dalla fusione dei due presidi ospedalieri, ossia il Sirai e il CTO.

Perché ciò venga realizzato il PD iglesiente ribadisce che:

• è indiscutibile e inderogabile il completamento dei lavori di ristrutturazione e di adeguamento funzionale del CTO e la conseguente operatività dei reparti, prima di qualsiasi  intervento sull’organizzazione esistente, come anche da deliberato dei sindaci del distretto;

• è fondamentale il rispetto del cronoprogramma relativo alla data di consegna dell’Ospedale CTO e che si impegnerà, laddove fosse necessario, a praticare un controllo serrato delle tempistiche dei lavori;

• l’ospedale CTO dovrà essere  il Centro di riferimento territoriale per la Chirurgia generale,la Pediatria, la Ginecologia e Ostetricia, l’Endoscopia e l’Ortopedia, il Laboratorio Analisi, l’Oculistica e l’Otorinolaringoiatria;

• il Polo materno infantile dovrà, nel rispetto imprescindibile delle destinazioni d’uso già approvate, essere collocato presso l’Ospedale CTO, essendo indispensabile l’assoluta, incondizionata e concreta collaborazione di ginecologi, ostetriche, neonatologi e pediatri,per una politica determinata al cambiamento degli standard di sicurezza assistenziali del settore materno-infantile;

• il Santa Barbara dovrà essere individuato quale ospedale per la lungo degenza e l’hospice.

Chiederà, se necessario, un controllo da parte della Corte dei Conti, qualora le destinazioni d’uso dei locali già decise e deliberate a suo tempo, non venissero confermate;    

vigilerà affinché i finanziamenti già destinati al completamento del CTO di Iglesias NON siano dirottati altrove, ad esempio al completamento del Sirai di Carbonia.

Rileva una mancata chiarezza da parte della direzione aziendale nell’esprimere un deciso progetto complessivo di sanità, pertanto promuoverà il dibattito in città e nelle sedi itituzionali preposte, affinché vengano definiti e rispettati gli obiettivi e venga avviato con urgenza un confronto con la dirigenza e le parti sociali, contando su un maggior supporto e rispetto degli impegni assunti da parte degli esponenti del PD a livello locale, regionale e nazionale.»

«La nostra città – scrive Ubaldo Scanu – non può sopportare che per l’ennesima volta siano sacrificati i propri servizi sanitari a vantaggio di altre realtà e sulla base del documento politico di riordino sulla sanità cittadina e territoriale presentato a suo tempo dal PD di Iglesias, ci saremmo aspettati di poter aver un confronto con la Regione Autonoma della Sardegna sui temi proposti. Oggi, invece, viene presentato un piano vecchio di quasi dieci anni, adattato come un vecchio vestito, non più corrispondente alle attuali esigenze.

Ancora nulla è definitivo, pertanto, prima di possibili azioni di contrasto – anche eclatanti – vogliamo aprire un dialogo con l’assessore Arru basato sul riordino, ma facendo in modo che questo sia baricentrico rispetto al territorio e porti a tagli e riduzione dei costi unicamente là dove in questi ultimi 5 anni si è effettivamente sperperato denaro pubblico.

Per questo, chiediamo che finché il CTO non sarà ultimato, venga rispettato il principio per cui “non si tocca nulla fino a quando non saranno conclusi il lavoro del nuovo CTO” come richiesto dal PD di Iglesias e fatto proprio dal nostro Consiglio comunale.»

«Su questo – conclude Ubaldo Scanu – non intendiamo retrocedere e in mancanza di risposte adeguate annunciamo fin da oggi l’avvio di forme di protesta con mobilitazioni generali massicce.»

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Dopo il segretario provinciale Daniele Reginali, anche il capogruppo del Partito Democratico del Consiglio comunale di Iglesias, Francesco Melis, prende le distanze dalla riorganizzazione della rete ospedaliera varata qualche giorno fa dalla Giunta regionale di centrosinistra guidata da Francesco Pigliaru (PD).

«Il gruppo del Partito Democratico di Iglesias si mostra molto scettico sul piano di riordino della rete ospedaliera sarda, in particolare sul declassamento degli ospedali iglesienti – attacca Francesco Melis -. Iglesias nel corso degli ultimi anni ha già dato alla razionalizzazione del SSR e anche oggi si continua a chiedere sacrifici alla nostra città giustificando altri ospedali sardi in situazioni ben peggiori dei nostri. Su questa proposta di riorganizzazione non solo hanno di fatto quasi azzerato il Santa Barbara (rimandando su possibili decisioni di riqualificazione) ma addirittura il CTO risulta una costola di un DEA di 1° livello dove tutto si rimette in discussione.»

«Questa riorganizzazione – aggiunge Francesco Melis – è un mero taglio di posti letti alla sanità sarda e del potenziamento dei servizi a questa parte del territorio. Due mesi fa il PD di Iglesias ha presentato un documento politico di riordino sulla sanità cittadina e territoriale e su questo ci saremmo aspettati un confronto con la RAS. Oggi vediamo un vecchio piano riadattato ma con una situazione sanitaria evoluta e non più corrispondente a quelle esigenze. Questa proposta per noi è il preludio alla progressiva chiusura degli ospedali minori.»

«Chiediamo alla Regione chiarezza prima che si passi alla strutturazione dell’organigramma degli ospedali. Su questo punto si gioca il futuro della Sanità sarda e avremmo preferito discutere sull’assetto e sulla distribuzione delle professionalità negli ospedali come operazione più logica e come da nostra proposta. Ancora nulla è definitivo, pertanto, prima di possibili gesti eclatanti vogliamo aprire un dialogo con l’assessore Luigi Arru – conclude Francesco Melis – basato sul riordino ma che sia baricentrico sul territorio e attui tagli e riduzione dei costi là dove in questi ultimi 5 anni si è sperperato denaro pubblico.»

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Ospedale Santa Barbara Ospedale Sirai Carbonia a colori

Si è parlato di tutela delle persone e di diritto alla salute prima di tutto nel Forum sanità promosso dalla segreteria provinciale del Partito Democratico, svoltosi nella sede di viale Arsia, a Carbonia. Negli interventi che hanno registrato la partecipazione del segretario provinciale Daniele Reginali, del componente della segreteria Alessandro Pilia, del consigliere comunale di Carbonia Orlando Meloni, dell’assessore delle Politiche sociali del Comune di Carbonia Maria Marongiu, del consigliere comunale di Iglesias Francesco Melis e del capogruppo del Pd inl Consiglio regionale e sindaco di Gonnesa Pietro Cocco e inoltre di altri componenti del Forum sanità, è stato posto l’accento sulla necessità di garantire i servizi per la tutela della salute dei cittadini del territorio evitando le trasferte a Cagliari.

L’iniziativa rientra in un programma di iniziative portate avanti dal Partito Democratico nel territorio, per affrontare le diverse problematiche.

Consiglio comunale Iglesias

Solidarietà del sindaco Emilio Gariazzo, del circolo di Sinistra Ecologia Libertà e del gruppo consiliare del PD al presidente del Consiglio comunale di Iglesias, Mauro Usai, rimasto vittima di un attentato incendiario la scorsa notte.

«Voglio esprimere sdegno e indignazione per il grave atto contro la convivenza civile e democratica subito dal presidente del Consiglio comunale, Mauro Usai – ha detto Emilio Gariazzo -. A lui e alla sua famiglia vada la massima solidarietà, mia e di tutta l’Amministrazione comunale.»

Il circolo Sel di Iglesias “XI Maggio” esprime la sua sincera solidarietà al presidente del Consiglio comunale Mauro Usai e alla sua famiglia per il gravissimo atto intimidatorio che hanno subito questa notte. «Atti di questa natura, che non esitiamo a definire mafiosa – si legge in una nota -, non devono avvenire e non dovrebbero essere neanche concepiti. Ci auguriamo che le forze dell’ordine riescano a fare luce su quanto avvenuto e individuare al più presto i colpevoli.»

Francesco Melis, a nome del gruppo consiliare del Partito Democratico Sardegna, ha espresso solidarietà al presidente del Consiglio comunale, Mauro Usai, e «il più profondo sdegno ed indignazione per il vile atto perpetrato l’altra notte. Nulla può giustificare il ricorso a questi gravissimi gesti intimidatori che non sono espressione di una società civile. Per questo motivo ci affidiamo alle forze dell’ordine affinché individuino al più presto chi si è macchiato di un crimine cosi grave per la nostra comunità».

 

Consiglio comunale Iglesias

Si acuisce, a Iglesias, lo scontro politico tra Cas@ Iglesias e Partito Democratico. Dopo l’intervento del capogruppo di Cas@ Iglesias Valentina Pistis in Consiglio comunale, del quale oggi abbiamo pubblicato il testo integrale, e quelli del sindaco Emilio Gariazzo e del capogruppo del Partito Democratico, Francesco Melis, oggi i due consiglieri di Cas@ Iglesias replicano con una nota dai toni molto duri che hanno i sempre più marcati contorni di una vera e propria rottura.

«E’ stata una vera sfacchinata – scrivono Valentina Pistis e Giorgio Carta – decifrare il comunicato stampa del Gruppo Consiliare del partito democratico. D’altra parte come dice Fassina il Pd sta scivolando, lentamente e surrettiziamente, “verso una forma più vicina a quella di un comitato elettorale”. Come dire: sono, oramai, più avvezzi a litigare per le tessere e le poltrone piuttosto che occuparsi dei problemi delle fasce più deboli.

L’alleanza nata nel 2013 avrebbe dovuto ridare efficienza ed efficacia all’azione amministrativa e lavorare nel solo esclusivo interesse della Comunità. Così, ad oggi, non è stato. E’ indubbio, siamo diversi da loro. Distinzione che si racchiude in tre semplici concetti: conoscenza dei problemi, cultura amministrativa e cultura della responsabilità e della trasparenza.

Lo avevamo spiegato sin dall’inizio: il tema del “fare”, dell’agire con consapevolezza per un’amministrazione locale è centrale e significa rispondere con i fatti alle esigenze legittime dei cittadini, mentre sostenere una cultura della responsabilità e della trasparenza significa governare realmente e amministrare bene.

La lentezza nell’affrontare non solo le emergenze ma finanche l’ordinario, ha aumentato il livello di tensione nella maggioranza. Abbiamo cercato di fungere da stimolo. Le numerose mozioni, gli ordini del giorno, le proposte, le delibere, le interrogazioni, raccontano la capacità progettuale del Gruppo Consiliare, dunque, una storia opposta a quella disegnata nel confuso e approssimativo comunicato stampa del PD.

Tra le decine possibili, faremo due soli significativi esempi: il primo, da oltre un anno giacciono, nei cassetti dell’amministrazione, gli indirizzi generali del Piano urbanistico comunale. Il secondo, la mozione sulla Commissione d’Inchiesta per l’appalto dei rifiuti. Un appalto che sottrae ingenti risorse dalle tasche delle famiglie iglesienti. Due proposte depositate e mai discusse, nemmeno in seno alla maggioranza.

Non ultimo, abbiamo chiesto, con forza, dal primo momento, una poderosa riorganizzazione della macchina amministrativa. La maggioranza – concludono Valentina Pistis e Giorgio Carta -, ha sempre evitato con scienza e coscienza, la questione, non ha mai voluto affrontare seriamente il problema, così come è avvenuto per la Società In House del Comune (Iglesias Servizi).  La misura è ormai colma.»