23 November, 2024
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Sono in arrivo nuove risorse per la promozione dell’artigianato artistico nelle strutture ricettive. L’assessore del Turismo, artigianato e commercio, Francesco Morandi, ha proposto alla Giunta che oggi ha deliberato, lo stanziamento di 187.485 euro da destinare al caricamento nel sito Sardegnaartigianato.com di ulteriori 48 schede di produttori – che si sommano alle 81 già presenti – e agli aiuti alle imprese inserite in graduatoria ma non finanziabili per carenza di fondi. Rispettivamente, al primo intervento saranno garantiti 56.823 euro, al secondo 130.662.
L’iniziativa rientra in un piano di sviluppo e integrazione fra comparto ricettivo e artigianato e di rilancio del marchio Isola, nell’ambito nell’Asse IV del del PO FESR 2007/2013. Sono stati assegnati sino a un massimo di 50 mila euro ad alberghi, villaggi albergo, albergo diffuso, alberghi residenziali, villaggi turistici e campeggi per l’acquisto di prodotti artigianali artistici da usare sia a fini espositivi, all’interno di corner e vetrine, sia per l’uso funzionale, attività quotidiane e arredo.
«Il bando risponde a una strategia, articolata dall’assessorato, di sviluppo dell’artigianato artistico, tradizionale e di design – spiega Francesco Morandi -. Una proposta che sarà definita e condivisa con operatori e comunità locali, a partire dagli “ex centri pilota Isola”, e da quelli con radicata tradizione di produzioni di qualità. Una delle prospettive è proprio quella di rilancio di “Isola”, ma in forma del tutto nuova: sono allo studio modalità di commercializzazione dei manufatti che prevedano l’e-commerce.»
Saranno, dunque, 129 gli artigiani che potranno presentare i propri prodotti indicando i listini catalogati nel portale www.sardegnaartigianato.com. È la testimonianza di come l’avviso per le strutture alberghiere ed extra-alberghiere sia stato una spinta decisiva per implementare la vetrina on-line. Questa contiene scheda illustrativa e immagini, presentazione di autore e impresa. Riguardo alle categorie merceologiche, sono schedati ceramisti, artigiani tessili, artisti del legno, del ferro battuto e del vetro, del pellame, del rame, dell’intreccio e dei gioielli.

Francesco Morandi 18

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Da domani 17 a giovedì 19 novembre, la Sardegna sarà protagonista alla fiera Ibtm World di Barcellona, appuntamento specializzato nel ‘Mice’, meeting, viaggi, incentive, convention ed eventi. Parteciperanno dodici operatori isolani, accreditati dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in rappresentanza di hotel e catene alberghiere, tour operator, agenzie di viaggio, trasporto e di servizi, tra cui una rete che rappresenta circa 25 imprese di filiera. Per le aziende sarde una fitta agenda di contrattazioni nei tre giorni: ogni anno a Barcellona sono presenti 15mila esperti del settore e si svolgono oltre 120mila incontri ‘b2b’.
«La Sardegna – dice l’assessore Francesco Morandi – offre condizioni ideali per soddisfare le richieste di organizzazione di meeting ed eventi: clima mite quasi tutto l’anno, strutture adeguate in contesti ambientali unici, elevata professionalità nei servizi, tradizione culinaria e ‘well being’, una qualità della vita ottimale. L’ambizione è migliorare ulteriormente l’offerta e l’efficienza per diventare sempre più competitivi e posizionarsi soprattutto sui mercati esteri. Il turismo congressuale è una realtà forte, anche se non del tutto espressa, con valori e potenzialità coerenti col piano strategico, principalmente per la propria capacità di destagionalizzare. L’avvio di mappatura e messa a sistema del settore – conclude l’assessore Morandi – è il primo passo per il suo potenziamento e per l’aggregazione della filiera.»

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Si apre mercoledì 18 novembre, a Olbia, il ciclo di incontri promosso dalla Giunta regionale per illustrare i contenuti della strategia dell’Agenda Digitale della Sardegna.
Al Museo Archeologico, alle ore 9.30, gli assessori degli Affari Generali Gianmario Demuro e del Turismo Francesco Morandi incontrano gli operatori del settore turistico. Al confronto partecipa anche il sindaco Gianni Giovannelli. Questo appuntamento coincide con il tragico anniversario dell’alluvione che, due anni fa, ha colpito in modo particolarmente violento la Gallura.
«Non possiamo dimenticare quello che è successo – ha detto Gianmario Demuro -. La nostra presenza a Olbia vuole essere testimonianza di partecipazione a un dolore sempre forte ma anche segno di attenzione a una città e a un territorio che dopo quella tragedia, nonostante le difficoltà, hanno reagito con grande coraggio e vigore. Nella giornata di mercoledì vogliamo parlare di futuro, di nuove tecnologie e dei progetti che l’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha messo in campo per modernizzare la Sardegna.»
Al centro dell’attenzione le opportunità di crescita e sviluppo che l’Agenda Digitale è in grado di garantire alle imprese che operano nell’ambito dell’industria turistica.
Si parlerà dell’evoluzione della Piattaforma Sardegna Turismo, dell’Osservatorio del Turismo, Artigianato e Commercio e dei progetti per promuovere l’idea della cittadinanza digitale.
Gli assessori Gianmario Demuro e Francesco Morandi dialogheranno con il conduttore Alex Giordano e risponderanno alle domande del pubblico. Dalla platea sarà possibile inviare messaggi/tweet che verranno proiettati su un monitor per essere letti e commentati. Per partecipare al confronto c’è l’hashtag #agendadigitalesardegna.
L’Agenda Digitale della Sardegna recepisce a livello regionale i principi dell’Agenda Digitale Europea, una delle sette iniziative faro della strategia “Europa 2020” e rappresenta un programma innovativo per promuovere, indirizzare e sostenere la crescita dell’ICT, ossia delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Le risorse disponibili per realizzare i progetti ammontano a 307 milioni di euro e sono, per la gran parte, di provenienza europea (tra fondi Por Fesr, Feasr e Fse in totale circa 200 milioni di euro). Altre somme sono state stanziate dal Governo nazionale (19 milioni) e dalla Giunta regionale che ha messo a disposizione 85 milioni di euro.

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Francesco Morandi 3 copia

«Il turismo scolastico, oltre che fondamentale occasione di crescita culturale, rappresenta per la Sardegna una straordinaria opportunità di promozione del territorio, specie delle aree interne, e un’importante risorsa economica grazie alla sua capacità di destagionalizzare i flussi. Il valore del business è testimoniato dal fatto che in Italia quattro milioni e mezzo di persone, tra insegnanti e allievi, ogni anno si spostano in bassa stagione per viaggi di istruzione generando un miliardo di euro di fatturato complessivo.»
Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco, Morandi all’inaugurazione della seconda edizione di “Girotondo in Sardegna – turismo scolastico e turismo attivo”, manifestazione organizzata da Fiera della Sardegna e Full Media col patrocinio della Regione. Da oggi a domenica una vetrina in cui i ragazzi possono partecipare a laboratori creativi e di educazione alimentare, visitare mostre di reperti archeologici e conoscere i territori isolani attraverso gli stand di Comuni, associazioni e operatori turistici.
«La Sardegna offre alle scuole un patrimonio materiale e immateriale notevole, l’occasione per approfondire conoscenze storiche e culturali in contesti naturalistici unici – ha aggiunto Morandi -. In questo senso l’isola si propone come polo turistico d’avanguardia, come strumento didattico rispondente anche alle esigenze culturali dei più giovani. Una destinazione ideale – ha proseguito – per intercettare porzioni cospicue di mercato generato da questo settore, soprattutto perché il picco dei flussi si registra in primavera, quando le condizioni climatiche nel nostro territorio sono ideali.»
Secondo uno studio realizzato per TTG Italia dall’Istituto “Boselli” di Torino, le partenze sono concentrate nella stagione tra marzo e giugno al 77,5 per cento. Un altro dato interessante riguarda il periodo di permanenza fuori casa: per cinque pernottamenti opta il 32,9 per cento delle scuole, per quattro il 35,5 per cento e un ulteriore 25 per cento ne sceglie tre. «Oltre che simbolo di destagionalizzazione – ha concluso l’assessore del Turismo – il turismo scolastico è fondamentale anche per il mercato interno: i ragazzi che viaggiano e si documentano sul territorio sono i nostri primi ambasciatori, mentre gli alunni che sbarcano oggi per turismo, da Penisola e resto d’Europa, saranno i nostri clienti di domani».

 

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Francesco Morandi 42

L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi è intervenuto, stamane, al seminario conclusivo del ciclo “Territori e Protagonisti”, all’Esposizione universale, con vertici ed esperti di Padiglione Italia, nella veste di rappresentante delle Regioni italiane e rilanciando la linea strategica dell’isola a Expo 2015.

«L’Expo – ha detto Francesco Morandi – ha lasciato una traccia indelebile e prospettive di lunga durata grazie alle iniziative dei territori, propongo di scegliere cinque macrotemi sui quali far convergere il lavoro già strutturato dalle singole Regioni: tra questi il progetto sulla qualità della vita in Sardegna si candida autorevolmente come modello di sviluppo sostenibile per tutto il Paese.»
«Tutte le Regioni hanno fatto uno sforzo importante per rappresentarsi al meglio – ha spiegato Morandi – grazie al loro impegno ambizioso Expo ha avuto successo, è stata specchio fedele dell’Italia migliore e ha portato alla ribalta bellezza e valore aggiunto delle persone e dell’animazione delle comunità locali. Ora inizia la fase di follow-up la presenza dei territori non è stata uno spot, abbiamo realizzato una rete trasversale che darà i frutti anche in futuro.»
Nel breve-medio periodo si moltiplicheranno le reti di relazione e si consolideranno i processi di internazionalizzazione, specie con la visita di delegazioni straniere. «La Sardegna – ha concluso Francesco Morandi – punterà ancora sul nuovo modello di sviluppo basato sulla straordinaria qualità di vita nell’isola, con la valorizzazione congiunta delle sue dimensioni qualificanti: eccellenza naturale, qualità dei prodotti agroalimentari, longevità e innovazione sostenibile».
Il seminario, durante quale è intervenuto anche il direttore del Centro regionale di programmazione Gianluca Cadeddu, ha messo in risalto quanto l’Expo di Milano abbia rappresentato una discontinuità con la storia delle edizioni passate, interpretando pienamente la riflessione sulla potenza del limite come capacità di innescare processi di innovazione economica, sociale e culturale. Nelle varie relazioni è stato messo in luce il rapporto tra Esposizione e territori a partire dalle loro rappresentanze istituzionali, sino ai soggetti dell’innovazione e dello sviluppo locale: un patrimonio di relazioni e iniziative vera eredità di Expo.

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Grande riconoscimento per il Cammino di Santa Barbara, scelto dal ministero dei Beni culturali tra i modelli d’eccellenza del turismo religioso, insieme alla Via Francigena, al percorso di San Francesco e a quello di San Benedetto. Questi itinerari saranno presentati domani, alle 10.30, alla presenza dell’assessore Francesco Morandi e del ministro Dario Franceschini, nella sala della biblioteca di Castel Sant’Angelo a Roma, in occasione della conferenza stampa su “I cammini incontrano il Giubileo”.
Il Cammino di Santa Barbara gestito dall’associazione Pozzo Sella si snoda per circa 400 chilometri, attraversa tutti i luoghi di culto, siti minerari dismessi, si sviluppa su antiche strade, mulattiere e ferrovie usate in passato per il trasporto dei metalli.
«L’itinerario è simbolo di sostenibilità e trasversalità – dice il titolare del Turismo Morandi – associa alla valorizzazione del patrimonio culturale e religioso, del quale è pienamente salvaguardata la valenza spirituale, anche lo sviluppo complessivo del territorio, coinvolgendo comunità e imprese nella produzione di beni e servizi.»
Cammini significa anche sentieri, ippovie, ciclovie: «Per completare il nostro progetto di valorizzazione di queste iniziative occorrerà una stretta sinergia fra tutte le amministrazioni locali con la regia regionale e la strutturazione di un’offerta capace di posizionarsi sui mercati del Centro e Nord Europa».
All’interno dell’iniziativa avviata dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, sono in via di realizzazione azioni di promozione delle proposte più significative del turismo religioso isolano. Come i cammini già iscritti nel registro ufficiale di Nostra Signora Bonaria, San Giorgio vescovo di Suelli (dalla Trexenta alle Baronie), di Santu Jacu (dal Campidano di Cagliari alla Barbagia), di Sant’Efisio (da Cagliari a Pula). E i due Itinerari dello Spirito, già entrati a far parte dei circuiti internazionali del turismo religioso, ‘Arte romanica, natura e spiritualità’ e ‘Miniere, nuraghi e spiritualità”. Inoltre sta per decollare il piano di valorizzazione delle destinazioni di pellegrinaggio con il coinvolgimento dei comuni di Dorgali, Galtellì, Gesturi, Laconi, Luogosanto, Orgosolo e Sant’Antioco.
Il Giubileo straordinario del 2016 proclamato dal Papa, potrebbe essere anche l’anno dei cammini. Con questa prospettiva il ruolo strategico degli itinerari storico-religiosi e dello sviluppo del turismo sostenibile assumerebbe ancora più valore.
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E’ stato presentato nell’aula magna della Facoltà Teologica di Cagliari il video “Su para circanti” realizzato dalla Regione. Fra Nicola è stato un personaggio particolarmente amato sia a Gesturi, dove era nato, che a Cagliari dove ha vissuto ed è sepolto. L’iniziativa rientra in un ampio programma di valorizzazione e divulgazione della Digitallibrary, la biblioteca multimediale della Regione dove è raccolto, tra l’altro, un patrimonio di immagini e video realizzati negli anni dal centro di produzione e documentazione della Regione. Alcune immagini significative sono state trasmesse all’inizio della serata con un accompagnamento musicale.
L’idea di raccontare la storia del un quasi santo Nicola (recentemente si è aperta la fase di canonizzazione del Beato) parte dal legame che univa il frate alla sua terra d’origine, Gesturi e la Giara, luoghi ricchi di suggestioni e testimonianze quasi soprannaturali. Il filmato mostra infatti le prime immagini girate dalla Rai e descritte da Marcello Serra nel documentario “Il bosco dei cavalli selvaggi” e mostra il lento percorso del frate verso la santità. Compaiono anche le immagini suggestive del suo funerale al quale parteciparono migliaia di persone. La sua figura silenziosa e discreta è ancora viva nella memoria di molti cagliaritani che ammiravano la sua modestia ma anche la presenza rassicurante.
Alla proiezione del documentario sono seguiti alcuni interventi incentrati su temi particolarmente attuali come quelli dei percorsi religiosi e della realizzazione di santuari capaci di dare risposte adeguate alla grande richiesta da parte di fedeli e pellegrini. A questo proposito è intervenuto l’assessore al Turismo Francesco Morandi che ha illustrato un programma particolareggiato che punta a promuovere alcuni cammini religiosi tradizionali come quello di Santa Barbara, Sant’Efisio, Santu Jacu e quello francescano.
Alla serata hanno preso parte l’arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio e il Cardinale Luigi De Magistris.
Il documentario della durata di 20 minuti, dopo la presentazione alla comunità di Gesturi, sarà pubblicato sulla Digitallibrary.

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«Quali particolari parametri hanno portato all’esclusione della spiaggia di Porto Pino, sito di interesse comunitario, dalla Carta delle spiagge della Sardegna, redatta dall’assessorato regionale del Turismo.»

E’ quanto chiede il capogruppo dell’UDC in Consiglio regionale, Gianluigi Rubiu, in un’interpellanza rivolta al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale del Turismo Francesco Morandi.

«Nella Carta delle spiagge della Sardegna, elaborata sotto l’egida dall’assessorato regionale del tTurismo, artigianato e commercio nell’ambito di un progetto cofìnanziato dall’Unione europea – scrive Gianluigi Rubiu – risulta non essere stata rappresentata, nella versione stampata, la spiaggia di Porto Pino, ricadente tra i Comuni di Sant’Anna Arresi e Teulada. Tale mappa ha funzione di illustrazione grafica tramite immagini delle 200 spiagge che maggiormente rappresentano la nostra Regione, mentre nel sito Sardegnaturismo, sono elencate e descritte tutte le spiagge dell’Isola.»
«Il sito di Porto Pino – aggiunge Rubiu – è una località costiera di riferimento per il Golfo di Palmas, situato nel basso Sulcis (da Carbonia sino a Sant’Anna Arresi) caratterizzata da un ecosistema di estremo rilievo, grazie alla presenza di una vasta pineta spontanea di pino d’Aleppo, presente in Sardegna solo in questa zona e nell’Isola di San Pietro; questo habitat è inserito in prossimità di una vasta zona umida interna, che costituisce un perfetto insediamento per l’allevamento dei capitoni, una specie di femmina di anguilla, nota per le sue dimensioni; su questo si fonda da una parte una importante realtà produttiva locale e dall’altra un variegato ecosistema naturale, che abbraccia il mare, la flora e la fauna ittica e volatile, che popola questa zona; e il litorale di Porto Pino, per tutte queste considerazioni di carattere naturalistico, è già riconosciuto come sito di interesse comunitario dell’UNESCO.»
«La spiaggia, lunga circa 4 chilometri, è tradizionalmente suddivisa in tre porzioni: due distinte spiagge, separate dai ruderi di un molo, che anticamente proteggeva un altro canale adduttore, e la più nota zona delle dune di sabbia bianca; la cosiddetta prima spiaggia, ubicata alle spalle dei parcheggi comunali, è lunga 550 metri, ed è formata da sabbia compatta e grigiastra, tipica colorazione dovuta allo sgretolamento delle cosiddette banquettes, ovvero cumuli di posidonia oceanica che si depositano sulla sabbia durante le mareggiate, che contrasta in maniera totalmente naturale l’erosione della spiaggia; questa prima parte è maggiormente fornita di servizi e di conseguenza, è la più frequentata dai bagnanti; la seconda spiaggia, lunga poco meno di 2 chilometri, è formata da sabbia bianca ed è meno frequentata, a causa del difficile accesso carrabile, salvo nella sua parte iniziale e finale, che risultano più facilmente raggiungibili da strade e parcheggi; è suddivisa amministrativamente tra i Comuni di Sant’Anna Arresi e Teulada.
La zona delle dune, o sabbie bianche (Is arenas biancas), è il terzo settore della spiaggia ed è lungo circa un chilometro; esso è situato nel territorio comunale di Teulada e si trova all’interno del poligono militare di Teulada; il sito è accessibile solo durante il mese di agosto; l’area è conosciutissima a livello internazionale e dà il giusto risalto a tutto il litorale di Porto Pino; appare incomprensibile – attacca Gianluigi Rubiu – come nel formato stampato della Carta delle spiagge della Sardegna, contenente una selezione di 200 spiagge, non risulti proprio la spiaggia di Porto Pino; si tratta di un danno d’immagine rilevante per tutto il territorio del Sulcis Iglesiente, in cui spicca un’area considerata come una delle perle ambientali della Sardegna e  non sono affatto chiari i parametri utilizzati per la selezione delle spiagge da inserire nel formato stampato della mappa, in quanto il non inserimento della spiaggia di Porto Pino è totalmente incomprensibile per quanto descritto in precedenza.»
Tenuto conto che sarebbe opportuna una revisione immediata di tale carta, con l’inserimento della spiaggia di Porto Pino nell’elenco delle spiagge della Sardegna, Gianluigi Rubiu chiede di interpellare il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l’assessore regionale del Turismo, artigianato e commercio Francesco Morandi per sapere:
1) quali particolari parametri abbiano portato all’eliminazione della spiaggia di Porto Pino dalla Carta delle spiagge della Sardegna, redatta dall’Assessorato;
2) se non appaia opportuna una revisione immediata della Carta delle spiagge della Sardegna, con l’inserimento della spiaggia di Porto Pino in tale elenco;
3) se sia opportuno dare priorità, nella rappresentazione grafica, a tutti i siti di interesse nazionale (SIN) e i siti di interesse comunitario (SIC) presenti in Sardegna.

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Ci sono ancora due mesi di tempo per aziende ricettive, musei, stabilimenti balneari che intendono aderire al progetto attivato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, in collaborazione con l’agenzia Bic Sardegna, per la realizzazione di una app destinata a smartphone e tablet con i servizi accessibili ai disabili offerti dalle strutture turistiche della Sardegna. «A breve presenteremo in maniera innovativa e pratica ai potenziali turisti l’offerta “accessibile” a livello regionale – spiega l’assessore Francesco Morandi – le persone con disabilità potranno valutare le opzioni a disposizione e scegliere una vacanza “ritagliata” sulle proprie esigenze in Sardegna. In gran parte, infatti, prenotano autonomamente sul web o con internet mobile. Parallelamente, il vantaggio per le imprese è chiaro, grazie all’aumento di visibilità e competitività a livello internazionale».
Dopo la conclusione dell’intensa attività estiva di lavoro, nelle ultime settimane è entrato pienamente nel vivo il progetto di mappatura dei servizi accessibili alle persone diversamente abili, prima iniziativa di questo tipo nell’Isola e con pochi precedenti in Italia. I titolari di strutture alberghiere ed extra – alberghiere classificate, aree archeologiche e musei, spiagge attrezzate e stabilimenti balneari stanno rispondendo all’invito della Regione con sempre maggiore frequenza. Quelli che non l’hanno ancora fatto e ne avessero intenzione, possono compilare un questionario on-line, attraverso il quale fornire un quadro informativo dettagliato a viaggiatori con inabilità permanenti o temporanee.
Tutte le strutture hanno ricevuto un avviso via mail per accedere direttamente alla pagina dell’Area Operatori del portale tematico www.sardegnaturismo.it, dove compilare e trasmettere il questionario. Grazie al metodo dell’autovalutazione si potrà verificare l’effettiva accessibilità dei servizi di parcheggio, ingresso, ricevimento, biglietterie di musei e spiagge, alloggi di strutture ricettive, servizi igienici, ristorazione, piena fruizione dei beni culturali e ambientali. Le informazioni richieste tengono conto dei vari livelli di abilità e delle esigenze di persone con impedimenti motori, visivi, uditivi, con difficoltà di apprendimento o affette da allergie. Per la compilazione è attivo uno sportello informativo di supporto con i seguenti indirizzi: via mail mappatura.turismo@bicsardegna.it e telefono (070 2796426), da lunedì a venerdì, di mattina (dalle 9.00 alle 13.00) e da lunedì a giovedì, anche di pomeriggio (dalle 15.00 alle 17.30).
Assessorato del Turismo copia

 

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Molo Ichnusa Cagliari 1 copia

Francesco Morandi 3 copia

La Sardegna sta diventando una delle principali destinazioni del turismo crocieristico.

«La visibilità della destinazione Sardegna nei cataloghi delle compagnie di navigazione crocieristica è uno strumento di promozione fondamentale per valorizzare l’immagine dell’isola e posizionare il prodotto sui mercati di tutto il mondo», ha detto Francesco Morandi, assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, chiudendo gli interventi del “Med cruise dialogue”, incontro a cui hanno partecipato ieri sera, a Olbia, operatori e stakeholder del settore, autorità portuali delle mete crocieristiche di tutto il Mediterraneo, maggiori associazioni e compagnie.
Il 2016 potrebbe essere l’anno del boom delle crociere a Cagliari e a Olbia, dopo che il 2015 chiuderà con numeri da record. Il capoluogo dovrebbe registrare da marzo a dicembre 260mila presenze: risultato straordinario se si considera che la media del decennio 2004/2014 è stata di centomila passeggeri all’anno. Olbia conterà invece 124 attracchi, 147 totali saranno quelli nel Nord Sardegna.
«Si tratta di un mercato davvero interessante viste le migliaia di presenze in tutti i giorni di attracco, l’animazione commerciale sul territorio oltre che il ritorno di immagine per la Sardegna come destinazione per il soggiorno. Ecco perché – ha concluso l’assessore Morandi – entrare in maniera decisa e puntuale all’interno di questo circuito e diventare meta stabile dei traffici crocieristici, è un vantaggio che non dobbiamo farci sfuggire.»