23 November, 2024
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I Comuni sardi promuoveranno tutti i territori dell’isola a Expo Milano 2015. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa siglato stamattina nella sede dell’Anci Sardegna dall’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, dal presidente dell’associazione dei Comuni sardi, Pier Sandro Scano, e dagli amministratori delle città capofila del progetto. Saranno Cagliari, Sassari, Oristano, Nuoro, Tortolì, Olbia, Villacidro e Iglesias a organizzare una serie di iniziative a Milano suddivisa in quattro blocchi di appuntamenti: «Saranno proposti eventi destinati ai buyers, ai giornalisti, ai compratori dell’agroalimentare per catalizzare l’attenzione sulla destinazione Sardegna dentro l’Esposizione universale – ha detto Francesco Morandi – e ci presenteremo in forma unita, con una strategia regionale che esalta le peculiarità e i progetti locali».

L’accordo di oggi si inquadra nella più ampia iniziativa “Anci per Expo 2015”, promossa a livello nazionale dall’associazione delle municipalità italiane: «La grande vetrina milanese può sviluppare la sua massima potenzialità se coinvolge il tessuto territoriale, istituzionale, culturale sociale ed economico del Paese – ha rimarcato Pier Sandro Scano – i Comuni sardi promuoveranno le proprie eccellenze sotto il profilo dell’arte, dell’enogastronomia e dell’artigianato».

Il protocollo d’intesa prevede un coordinamento tra Regione e Anci che ha il compito di programmare, condividere e sviluppare le attività. L’accordo ha validità sino alla fine di ottobre, le risorse messe in campo dall’assessorato ammontano a 329mila euro. Il calendario delle presenze a Expo prevede un primo blocco di iniziative dal 23 al 26 luglio gestito dalle amministrazioni del Cagliaritano e del Sulcis Iglesiente. Dal 10 al 13 settembre sarà la volta di Oristanese e Medio Campidano, dal 14 al 17 Nuorese e Ogliastra. Chiuderanno la serie di giornate espositive il Sassarese e la Gallura, a Milano dal 1 al 4 ottobre.

Isola della qualità della vita, tema centrale della strategia regionale a Expo, sarà declinato anche nell’ambito del progetto siglato con l’associazione dei Comuni: «Questa idea si misura soprattutto nelle grandi e piccole realtà dell’isola che hanno moltissimo da offrire – ha concluso Francesco Morandi – gli attrattori delle produzioni agroalimentari, dell’eccellenza ambientale, dell’innovazione sostenibile e della longevità, vivono attraverso il territorio e sono in grado di creare flussi turistici».

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A quatto giorni dalla conquista dello scudetto nell’indimenticabile serata di gara 7 al Palabigi di Reggio Emilia, la Dinamo Banco di Sardegna è stata ricevuta questa mattina in Consiglio regionale.

Nel suo intervento di saluto, il presidente dell’Assemblea Gianfranco Ganau (sassarese ed ex sindaco di Sassari) ha ringraziato la squadra e la società per il «risultato eccezionale che ha superato di slancio anche le più rosse aspettative; un risultato nel quale si riconosce tutta la Sardegna come già accadde per lo scudetto del Cagliari nel ’70, il cui ricordo resta ancora vivo».

Riprendendo la definizione di “squadra di pazzi” con cui è stata sintetizzata l’impresa della Dinamo, il presidente del Consiglio ha ricordato che, oltre allo scudetto, «la Dinamo ha raggiunto anche il traguardo storico del cosiddetto “Triplete” vincendo la Supercoppa e la Coppa Italia, un obiettivo che la colloca nella storia della pallacanestro e rende la stagione appena conclusa ancora più entusiasmante».

«La bellezza della pazzia – ha concluso Ganau – è stata quella di riuscire a far convivere la grande sofferenza di alcune partite ed alcuni momenti del campionato, con la forza irresistibile espressa nei momenti chiave, come nella splendida rimonta della gara finale.»

L’assessore della programmazione, Raffaele Paci, che ha salutato la Dinamo anche a nome del presidente Pigliaru impegnato a Bruxelles, ha rivolto alla squadra ed alla società «i complimenti di tutta la Sardegna per uno straordinario risultato sportivo che va oltre lo sport ed esprime ad un livello di eccellenza una identità sarda tutta unita».

Per l’assessore dello Sport, Claudia Firino, «l’eccezionalità dell’impresa sportiva della Dinamo sta non solo nelle tre stupende vittorie ottenute nel corso della stagione ma nella capacità di crescere con umiltà fino ad arrivare a bruciare le tappe; è un segnale che la Sardegna deve cogliere, si può andare avanti anche partendo da situazioni di svantaggio se si è capaci di utilizzare al meglio le proprie risorse». «E’ un segnale – ha aggiunto l’assessore dello Sport – che premia meritatamente anche il modo innovativo e civile con cui la Dinamo ha vissuto ed interpretato la sua presenza nel tessuto sociale della nostra comunità».

L’assessore del Turismo Francesco Morandi ha poi messo l’accento sul legame fra il fantastico risultato sportivo e l’immagina della Sardegna in Italia e nel mondo veicolata dalla Dinamo Sassari. «Un grande progetto di comunicazione – ha affermato Morandi – fondato sul messaggio Giganti nello sport, Giganti nella vita, che anche in prospettiva rappresenta una idea nuova, forte ed efficace, per presentarsi sul mercato».

L’allenatore Meo Sacchetti, dopo aver salutato i presenti anche a nome degli atleti americani, ha ricordato in una brevissima sintesi della stagione la forza di un gruppo che «ha saputo superare i momenti difficili, mostrando tutta la forza del suo carattere», un carattere che in qualche modo discende da quello del popolo sardo, di cui Sacchetti ha detto di sentirsi parte.

Anche dall’intervento del presidente della Dinamo, Stefano Sardara, sono emersi gli elementi dell’orgoglio e del carattere. «Da sardo sono orgoglioso di essere qui, consapevole del fatto che anche per la nostra terra questa vittoria vale il doppio e forse il triplo; abbiamo saputo mettere in campo una grande voglia sapendoci anche mettere in discussione quando è stato necessario». «Dalla nostra vittoria –ha concluso Sardara – abbiamo imparato una lezione, quella di non accontentarci mai e di non mollare di fronte ai momenti negativi».

Successivamente, il presidente Ganau ha donato a Sacchetti e Sardara una medaglia ricordo del Consiglio regionale. Alla fine, spazio al doveroso omaggio ai campioni: foto con la grande coppa sullo sfondo, palloni da “autenticare”, selfie, immagini e video.

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I numeri e l’impianto della rete ciclabile della Sardegna (duemilasettecento chilometri di piste e otto milioni di investimento dal Piano infrastrutture) sono stati presentati oggi ai Comuni e alle associazioni di settore al centro culturale “Lazzaretto” dal presidente Francesco Pigliaru e dagli assessori dei Lavori pubblici e del Turismo, Artigianato e Commercio, Paolo Maninchedda e Francesco Morandi. Il progetto individua le sedi dei percorsi, tutti con bassa intensità di traffico e di alto valore paesaggistico. Strade comunali, provinciali e campestri, ferrovie dismesse e centri urbani rappresentano la gran parte degli itinerari. Si aggiungono i sentieri gestiti dall’Ente foreste, le tratte di servizio dei canali irrigui e quelle proposte dagli enti locali e dalle associazioni.
«Crediamo moltissimo in questa iniziativa, una grande scommessa per il turismo sostenibile diffuso nel territorio e meno concentrato ad agosto – ha detto il presidente Francesco Pigliaru – la rete ciclabile isolana può essere un’azione concreta nella direzione dell’obiettivo destagionalizzazione. Con questo progetto possiamo comunicare ai nostri turisti che si può raggiungere la Sardegna anche senza automobile, scegliendo una modalità di viaggio praticabile da un punto di vista ambientale ed ecologico. Ora l’ipotesi progettuale potrà essere enormemente arricchita anche dai privati con la possibilità di creare occupazione e sviluppo.»
Nelle prossime settimane verrà firmata la convenzione con l’Arst, quale soggetto attuatore, e con l’Università di Cagliari per la progettazione: «E’ un impegno preso un anno e mezzo fa e portato a conclusione – ha detto Paolo Maninchedda – ora è fondamentale darci un metodo e organizzare il sistema, per questo abbiamo coinvolto 65 associazioni e 170 Comuni che saranno nostri interlocutori costanti». Al convegno di stamane è stato deciso di proporre anche delle sessioni informative sul territorio. «Per avere un termine di paragone – ha osservato Paolo Maninchedda – sottolineo che l’Italia ha stanziato 15 milioni di euro per il cicloturismo in tutto il territorio nazionale, pertanto il nostro investimento acquista ancora maggiore importanza anche come modalità per aumentare la ricchezza sostenibile, in termini di percorribilità e conoscenza dell’isola».
Utilizzo delle strade esistenti, massima riduzione del consumo del suolo, ottimizzazione delle risorse e valorizzazione del territorio sono le caratteristiche fondamentali della rete regionale ciclistica. E ancora l’obiettivo della promozione turistica: «Oggi abbiamo l’occasione storica di lavorare su un piano regionale per il cicloturismo e la mobilità – ha fatto sapere l’assessore Morandi – sono state investite risorse importanti e stiamo realizzando un progetto di grande respiro, convinti che si possa davvero cambiare l’immagine della regione in un’ottica di qualità della vita: non a caso chiediamo al Mibact che il 2016 sia l’anno regionale e nazionale di cammini, ciclovie, ippovie e sentieri».
Il percorso isolano prevede la connessione di tre dorsali, quella centrale dal capoluogo a Porto Torres, l’occidentale Cagliari-Oristano-Castelsardo, e quella orientale attraverso Muravera-Arbatax e Olbia. In più, grazie alle osservazioni dei Comuni e delle associazioni, sono state tracciate 65 varianti. L’ampio riscontro degli enti locali alla proposta della Regione conferma il forte interesse del territorio.

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Al via il progetto di mappatura dei servizi accessibili alle persone diversamente abili nelle strutture turistiche attivato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con l’agenzia Bic Sardegna. È la prima volta che si realizza una simile iniziativa nell’isola ed esistono pochi precedenti in Italia. «L’obiettivo – spoega l’assessore Francesco Morandi – è fornire un quadro informativo ai viaggiatori che, pur avendo impedimenti oggettivi, desiderano programmare una vacanza».
I titolari di strutture alberghiere ed extra-alberghiere classificate, aree archeologiche e musei, spiagge attrezzate e stabilimenti balneari dovranno compilare un questionario on-line, attraverso il quale fornire in maniera dettagliata l’offerta di servizi accessibili. Visibilità e competitività degli hotel e dei siti aumenteranno anche grazie alla realizzazione da parte dell’assessorato di un’applicazione gratuita per smartphone e tablet.

«L’app – prosegue l’assessore – presenterà ai potenziali turisti l’offerta “accessibile” a livello regionale: persone con disabilità potranno valutare le opzioni a disposizione e scegliere consapevolmente la loro vacanza in Sardegna. Molti di essi, infatti, prenotano autonomamente sul web o con Internet mobile.»
Le strutture riceveranno un avviso via mail per accedere direttamente alla pagina dell’Area Operatori del portale tematico www.sardegnaturismo.it, dove potranno compilare e trasmettere il questionario. Grazie al metodo dell’autovalutazione si potrà verificare l’effettiva accessibilità dei servizi di parcheggio, ingresso, ricevimento, biglietterie di musei e spiagge, alloggi di strutture ricettive, servizi igienici, ristorazione, piena fruizione dei beni culturali e ambientali. Per la compilazione è attivo uno sportello informativo di supporto con i seguenti indirizzi: mappatura.turismo@bicsardegna.it e 0702796426.
Le informazioni richieste tengono conto dei vari livelli di abilità e delle esigenze di persone con impedimenti motori, visivi, uditivi, con difficoltà di apprendimento o affette da allergie. In Europa circa 120 milioni di utenti tra disabili, anziani o con infermità temporanee potrebbero beneficiare di una migliore accessibilità. Le ricerche dimostrano inoltre che tali tipologie di turisti spesso prediligono strutture dove è offerto un buon livello di servizi fruibili.

«La loro scelta è limitata dall’inaccessibilità a determinati luoghi e condizionata da esperienze negative vissute, di persona o da altri, e dalla scarsa informazione. Perciò – conclude l’assesssore Morandi – la qualità del servizio per il turista diversamente abile si migliora innanzitutto comunicando correttamente la capacità di accoglienza.»

«Per valorizzare il paesaggio, la Sardegna si deve dotare di un palinsesto di eventi più strutturato e significativo: si può cambiare l’immagine della regione nel mondo e il suo posizionamento strategico promuovendo la cultura, su larga parte del territorio e con un cartellone in un arco di tempo di almeno otto o nove mesi. Questo è l’obiettivo a cui stiamo lavorando.» 
Lo ha detto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi ieri mattina nella presentazione della XXXIII edizione del festival Cedac, La notte dei poeti.

Il mondo è interessato al turismo culturale. «La svolta si gioca su questo terreno – ha continuato l’assessore Morandi – perciò la Regione investirà più risorse in tale direzione, puntando su una programmazione almeno triennale e sulla stabilizzazione delle manifestazioni di carattere storico”. Gli eventi consentono di dare grande visibilità alla Sardegna come destinazione turistica, ma anche e soprattutto come destinazione culturale: «Per noi è un’opportunità straordinaria, i grandi appuntamenti generano flussi turistici e aiutano a modificare il posizionamento dell’isola rispetto ai mercati esteri come prevede la nostra strategia», ha spiegato Francesco Morandi.

Le grandi iniziative valorizzano il territorio. Riscoprire e rilanciare il valore del nostro paesaggio archeologico anche attraverso gli appuntamenti culturali: «Le location prestigiose fanno da trama alla programmazione degli eventi di quest’anno e consentono di promuovere in forma inedita i luoghi, catalizzando l’attenzione su attrattori turistici straordinari», osserva l’assessore. Quindi è fondamentale rafforzare un’ampia visione internazionale: «Dobbiamo dimostrare al mondo che siamo in grado di ospitare il top degli avvenimenti sportivi e di spettacolo per far parlare dell’isola a livello globale, della Sardegna quale palcoscenico ideale», ha concluso Francesco Morandi.

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Otto Comuni, uno per ogni Provincia, tutte le domeniche una volta alla settimana, prepareranno in piazza dal 12 luglio i pani tipici, artistici e rituali della tradizione isolana. La prima data sarà Borore. Poi Quartucciu, Giba, Olmedo, Sanluri, Perdasdefogu, Sant’Antonio di Gallura e Samugheo. Il progetto “In nome del pane“, realizzato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio in collaborazione con L’Unione delle Pro loco Sardegna, è stato presentato oggi, in concomitanza con la Festa del pane di Expo, dall’assessore Francesco Morandi: «L’evento cade in un momento molto importante, in piena sintonia con lo spirito del’Esposizione universale – Nutrire il pianeta, energia per la vita – e con la ricoperta e la valorizzazione di una ricchezza propria delle comunità locali su cui dobbiamo fare un investimento importante».
Due mesi di appuntamenti, sino a settembre, nei centri storici dell’isola durante i quali si riscoprirà l’originaria pratica della panificazione. L’iniziativa ripartirà quindi da maggio a ottobre del prossimo anno. Le giornate sulla riscoperta e la valorizzazione del cibo tradizionale e rituale, vedono il coinvolgimento di oltre trenta Comuni e dei musei del pane di Borore, di Monteleone Roccadoria e di Olmedo.
«Il pane rappresenta in tutti i territori della Sardegna, e in particolare in quelli interni, l’espressione più antica della civiltà rurale pastorale legata ad arcaiche tradizioni civili e religiose», continua l’assessore Francesco Morandi. I passaggi preparatori che portano alla lavorazione del pane e tutte le sue componenti – forni, simboli, forme, ricami, macine, grani, lievito, farine, crusche – si tramandano da secoli ma sono purtroppo a rischio estinzione. «Il progetto che presentiamo oggi – spiega Morandi – si prefigge pertanto di arrestare questo processo disgregante».

L’iniziativa esprime un forte valore turistico, da un lato, per l’animazione territoriale, d’altra parte, per la grande opportunità di raccontare l’isola attraverso il cibo, di cui il pane è il primo simbolo. Da un recente studio a livello europeo emerge che la Sardegna possiede circa l’80 per cento dei pani tipici italiani, il restante 20 per cento è presente in prevalenza nell’Italia del sud: «Per questo motivo – osserva l’assessore – prevediamo la possibilità di proporre la candidatura a patrimonio immateriale dell’umanità all’Unesco dei nostri pani tipici, in linea con un progetto di ampio respiro e di forte valore identitario in grado di coinvolgere gran parte della regione, radicato soprattutto nei Paesi dell’interno, e di produrre un grande ritorno di immagine delle comunità locali». 

Il richiamo a Expo è fondamentale: da domani, grazie alla collaborazione con la Federazione delle associazioni sarde in Italia, personale qualificato presenterà il territorio attraverso il cibo negli spazi della Regione a Milano. «L’esposizione universale ha una valenza di promozione della Sardegna tanto all’esterno quanto all’interno dell’isola – conclude Francesco Morandi – puntiamo così su un sistema di offerta molto vicino ai piccoli Comuni che hanno tantissimo da offrire e attiriamo l’attenzione sulla nostra destinazione e sulle grandi possibilità di fare turismo in maniera molto diversa da quella consueta».

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Ci sono a disposizione ancora poco più di due settimane per partecipare al bando per lo sviluppo del turismo nautico pubblicato dall’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio. L’avviso mette a disposizione, sino al 30 giugno prossimo, 950 mila euro sotto forma di agevolazioni in regime ‘de minimis’ per aziende che operano all’interno dei porti turistici della Sardegna.
Le finalità principali del provvedimento sono lo sviluppo delle imprese della filiera nautica e il consolidamento di reti, nell’ottica di un’offerta strutturata e sinergica di servizi innovativi e sostenibili. «L’azione prioritaria – dice l’assessore Francesco Morandi – è potenziare le singole aziende che orbitano attorno a un settore turistico dall’enorme potenziale e, secondo passo, incentivarne l’aggregazione. I due interventi convergono nel miglioramento della competitività del sistema nautico in Sardegna, nel rispetto dell’ambiente e nell’attività di destagionalizzazione». Il bando è scaricabile dal sito della Regione.
Le domande di partecipazione dovranno essere spedite, esclusivamente tramite posta elettronica certificata (PEC), all’agenzia regionale Bic Sardegna quale soggetto attuatore dell’intervento: bicsardegna.protocollo@pec.it. Per chiarimenti o richieste di informazioni è possibile contattare lo sportello informativo ai seguenti recapiti: avvisoturismonautico@bicsardegna.it o 070.2796417.
I finanziamenti seguono due linee: la prima di sostegno allo sviluppo di raggruppamenti di aziende turistiche beneficiarie del bando, e di altre, partner non beneficiarie, che operano in ambiti economici contigui e attive nel programma d’intervento. Il raggruppamento deve essere composto di almeno tre consociati con prevalenza di beneficiari che lavorino nello stesso porto e potrà ricevere un contributo compreso tra i 30 e i 100mila euro. Le spese ammesse includono start-up del raggruppamento: promozione dell’offerta, realizzazione di sito web, applicazioni per tablet e smartphone, produzione di materiale promozionale, partecipazione a fiere e workshop e spazi pubblicitari sui media.
La seconda linea è rivolta quindi al potenziamento e all’adeguamento di strutture e servizi, con beneficiarie sempre le società di uno stesso porto turistico. In questo caso sono ammesse attività di alloggio e di ristorazione, agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione, attività artistiche, sportive e di intrattenimento che potranno ricevere un contributo compreso tra 10 e 20mila euro. Tra le spese consentite anche la realizzazione di opere murarie di adeguamento, acquisto di macchinari, attrezzature, programmi informatici, natanti e imbarcazioni da diporto per escursioni anche in parchi e aree marine protette. Nonché interventi diretti alla tutela ambientale: raccolta differenziata, risparmio energetico, adeguamento a standard di certificazione.

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«Il Cammino di Santa Barbara rappresenta uno degli esempi maggiormente strutturati di un sistema di offerta legata agli itinerari culturali in via di ulteriore qualificazione». Lo ha detto l’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commerci, Francesco Morandi, in occasione della presentazione del cammino minerario del Sulcis Iglesiente Guspinese, curata oggi dall’associazione Pozzo Sella al Padiglione Italia dell’Expo.

L’obiettivo della Regione è ottenere dal Ministero dei Beni culturali che il 2016, anno del Giubileo “straordinario”, sia dichiarato non solo anno regionale ma anche anno nazionale dei cammini. Non a caso saranno numerose le iniziative per far conoscere il ruolo strategico dei percorsi storici e religiosi, valorizzare il patrimonio culturale e ambientale e per lo sviluppo del turismo sostenibile.

«Per noi – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – “cammini” significa anche sentieri, ippovie, ciclovie, promozione di agroalimentare e artigianato: occorrerà una stretta sinergia fra tutte le amministrazioni locali coinvolte, con la regia regionale, per creare un’offerta unitaria capace di attrarre “nicchie” di possibili fruitori nei mercati. Su questo progetto – ha concluso Morandi – l’Assessorato investirà risorse significative dalla programmazione europea, per completare e far conoscere questi percorsi e per dotarli di servizi.»

 

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Azioni a tutto campo mirate e specifiche, con l obiettivo condiviso di raggiungere risultati chiari e precisi sul fronte della destagionalizzazione già nel 2016, con un aumento delle presenze turistiche a maggio e ottobre. È stato questo il centro dell’incontro, svoltosi ieri nella sala Giunta di viale Trento, tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessore del Turismo Francesco Morandi, l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana e i vertici regionali dell’Associazione industriali e di Confcommercio, Confesercenti e Confapi.
«Lavoriamo insieme su questa scommessa – ha detto il presidente Pigliaru -. Stiamo affrontando problemi di cui si parla da sempre: dare stabilità al settore soprattutto attraverso la destagionalizzazione. Ora è tempo di agire». La proposta, accolta da tutti i partecipanti, è stata quella di «elaborare insieme un breve documento che ci impegni a definire le azioni che ci servono per raggiungere l obiettivo condiviso».Francesco Pigliaru ha sottolineato l’importanza di individuare mercati di riferimento e presentare un territorio in grado di dare risposte in termini di attrazione e di servizi, con precise ipotesi di prodotto, costruendo e promuovendo la destinazione in modo integrato. «Sappiamo bene che è necessario mettere in linea i trasporti con le strutture ricettive, garantendo la mobilità interna e percorsi fruibili anche fuori stagione, ma sappiamo anche di dover fare i conti con una condizione che ci rende diversi dagli altri – ha concluso il presidente Pigliaru -. Siamo un’isola, con tutti gli svantaggi che ne derivano, a cominciare dalla mobilità, e che dobbiamo assolutamente superare. Per questo il tema dell’insularità è al centro del nostro lavoro con il governo e con l’Europa».All’incontro con i rappresentanti dei comparti produttivi isolani è stato rimarcato quanto la Regione sia attenta alle esigenze degli operatori e ai cambiamenti del mercato. «Le associazioni di categoria rappresentano un interlocutore importante per la programmazione turistica e la strategia regionale – ha dichiarato l’Assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Morandi – e si rafforza l’impegno reciproco a lavorare su temi di interesse comune». Dalla promozione dell’offerta alle scelte urbanistiche, dal lavoro al sistema dei trasporti, si tratta di continuare ad operare in una prospettiva di programmazione unitaria per definire un’agenda di interventi condivisa.

L’assessore Morandi ha poi affrontato la questione normativa e della lotta all’abusivismo: «Sono pronte nuove regole per il turismo regionale, in grado di sostituire una legislazione del tutto obsoleta e inutilmente rigida, ispirate a criteri di semplificazione e sburocratizzazione. Un quadro normativo in cui tutti gli attori regionali dell’ospitalità e del turismo operino secondo criteri rigorosi di professionalità, per restituire competitività al sistema e mettere in campo azioni concrete contro l’abusivismo». Attraverso la programmazione dei fondi europei, si stanno individuando strumenti idonei a sostenere l’occupazione e consentire alle imprese di beneficiare di incentivi per la riqualificazione delle strutture ricettive e la creazione di nuovi servizi.

Il quadro generale di riferimento del trasporto aereo è cambiato: è sempre più difficile investire a sostegno delle rotte senza incorrere in una procedura di infrazione della Commissione europea. «Alla luce di ciò abbiamo individuato delle soluzioni che ci consentiranno di investire non pochi milioni sulla destagionalizzazione», ha aggiunto l’assessore dei Trasporti Deiana. È stato studiato un bando per azioni di pubblicità destinato alle agenzie, attraverso il canale dei vettori aerei, su collegamenti tra mercati obiettivo. Ovvero, Gran Bretagna, Spagna, Francia, Germania, Austria, Svizzera e Belgio. Quest’anno sono disponibili 6,3 milioni di euro, l’anno prossimo 9. L’avviso si chiuderà a fine luglio.

Un altro intervento importante si riferisce alla nuova continuità territoriale 2, indirizzata non più a destinazioni interne ma comunitarie: «Con 13,6 milioni per i prossimi tre anni abbiamo programmato un investimento di sviluppo territoriale che si colloca al riparo dai rilievi di Bruxelles – ha spiegato ancora Deiana -. Pubblicheremo un altro bando per la presentazione di manifestazioni di interesse per tutti i vettori che si impegneranno a garantire collegamenti nei periodi di bassa stagione con una, due o tre frequenze settimanali. Il progetto è pronto e sarà sempre dedicato ai mercati obiettivo. Rafforziamo così – ha concluso Massimo Deiana​ – il network internazionale».

 

Nuovo grande riconoscimento per il mare sardo che si conferma il più bello d’Italia. La Sardegna ha fatto il pieno di 5Vele blu. Stamattina a “Festambientexpo”, a Milano, è stato fatto l’annuncio: l’Isola svetta su tutte le regioni con quattro località scelte per paesaggio, ambiente e qualità dei servizi e cinque tra i migliori comprensori turistici, nella classifica di Legambiente e del Touring Club Italiano.

«Oggi più che mai quello della Sardegna è il mare dell’Expo nonché il più bello d’Italia», ha commentato l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi. I riconoscimenti si devono alle attente politiche di salvaguardia delle amministrazioni locali, supportate da quelle regionali, tese sempre più verso un turismo sostenibile e di qualità: «Mi congratulo vivamente con i Comuni e con gli enti pubblici e privati che gestiscono aree e strutture – ha aggiunto Morandi -, non a caso nei premi figurano molti parchi e oasi marine protette».

Le quattro località sarde sul podio sono: Baunei, Bosa, Domus de Maria e Posada. Costa nord occidentale e Parco dell’Asinara, Golfo di Orosei, Ogliastra e Baronia, Golfo degli Angeli, area Sinis e Arburese e Sulcis Iglesiente, sono invece i cinque comprensori turistici che hanno ottenuto il riconoscimento.

«La Sardegna ancora una volta è al top per la tutela delle coste e per la qualità dei servizi balneari – ha sottolineato Francesco Morandi – e quest’anno può mostrare la sua eccellenza ambientale e naturalistica nel palcoscenico più importante, quello dell’Expo: non a caso è una delle dimensioni qualificanti della vision strategica “qualità della vita” scelta dalla Regione per l’Esposizione universale.»

In tutto, sulle coste nazionali, le cinque vele sventoleranno in sedici località marine e sei lacustri in Puglia, Liguria, Basilicata e Calabria e Trentino-Alto Adige.

«Essere i principali protagonisti della “Guida Blu” – ha concluso Francesco Morandi – su cui si basa la scelta di molti viaggiatori, specie di quelli più attenti alla sostenibilità ambientale, alla vivibilità e al rispetto del territorio, sarà un veicolo di promozione eccezionale per la Sardegna.»

Chia.

Chia.