E’ stato presentato stamane il progetto della rete ciclabile della Sardegna, per il quale sono stati stanziati 15 milioni di euro.
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«I primi 5 itinerari vanno a gara entro l’anno e sono ben distribuiti in tutta la Sardegna, dal nord al centro fino al sud. La cosa interessante è che connettono da subito circuiti extraurbani con circuiti urbani, questo è l’obiettivo che realizzeremo con i primi 15 milioni. Per completare i 1.400 chilometri mancanti competeremo con gli altri Stati europei e le altre regioni italiane sulle risorse europee che finanziano soltanto chi ha pianificazione avanzata – ha spiegato l’assessore Paolo Maninchedda -. La bicicletta non è più solo uno strumento di svago: è un mezzo di trasporto ma anche un produttore di ricchezza sostenibile e di salute. È stato stimato che un euro investito in ciclabilità restituisca un euro di ricaduta economica nel comparto turistico, cioè ha un ritorno altissimo. Credo però che rafforzare l’utilizzo della bicicletta significhi anche rafforzare una vision della vita più sostenibile, più lenta e più bella, molto compatibile col paradiso in cui viviamo».
«È il più importante progetto di infrastrutturazione turistica che la regione abbia mai visto, un esempio di come si può lavorare insieme ai territori ottenendo risultati significativi funzionali allo sviluppo – ha detto l’assessore Francesco Morandi –. Con la rete ciclabile della Sardegna, oltre 2.000 chilometri di percorsi, possiamo costruire un prodotto legato a sostenibilità, crescita economica delle zone interne e a destagionalizzazione, realmente complementare al ‘marino balneare’. La domanda esiste e risponde alle esigenze di un mercato sempre più competitivo. Perciò è fondamentale connettere le piste a porti e aeroporti, alle grandi città e alle altre modalità di trasporto. Il progetto di ciclovie promosso dalla Regione si lega perfettamente ai grandi eventi, come la partenza del Giro d’Italia, nell’ottica di costruzione di un’offerta concreta e fruibile per dodici mesi all’anno.»