18 July, 2024
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La Regione Sardegna si presenta alla Seatrade Cruise Global, la più importante fiera del turismo crocieristico al mondo, per la prima volta con uno stand unitario. L’assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio, insieme alle due autorità portuali di Cagliari e Olbia-Golfo Aranci-Porto Torres, promuovono la destinazione isolana all’appuntamento di Fort Lauderdale, in Florida, dal 14 al 17 marzo.
All’incontro con i giornalisti hanno preso parte l’assessore del Turismo del Comune di Cagliari, Barbara Argiolas, i commissari delle autorità portuali sarde, Roberto Isidori e Pietro Preziosi, e quello della Camera di Commercio cittadina, Paola Piras.

«Puntare sul mondo crocieristico significa investire su un bacino straordinario di potenziali turisti – ha detto l’assessore Francesco Morandi stamattina alla conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – essere presenti nei cataloghi delle principali compagnie di navigazione consente un grande ritorno di immagine per l’isola e una visibilità immediata a livello globale.»
L’assessorato ha stipulato un protocollo di intesa triennale con le autorità portuali dove si impegna alla promozione del comparto crocieristico «e allo sviluppo dell’economia del mare, anche attraverso la partecipazione agli importanti appuntamenti nazionali e internazionali», a eventi collegati, all’attività di animazione e di comunicazione. Il documento riconosce che le crociere rappresentano un settore fondamentale per il turismo isolano, integrato con i comparti della nautica, delle produzioni artigianali tipiche e dell’agroalimentare.
I numeri forniti stamattina dai comandanti Isidori e Preziosi sono significativi. Complessivamente si parla di un traffico superiore ai 500mila passeggeri, un dato tendenzialmente in crescita, nell’ordine del 13,7 per cento per il 2016. L’anno scorso Cagliari ha registrato un’affluenza di 287mila turisti in crociera per un totale di 94 navi. Trecentomila per 100 navi sono invece le previsioni per l’anno in corso. Olbia, Porto Torres e Golfo Aranci hanno contato 240mila passeggeri con 149 navi nel 2015 e prevedono 133 navi nel 2016.
«La Sardegna – ha aggiunto Francsco Morandi – si presenta finalmente unita come destinazione di riferimento per i crocieristi di tutto il mondo, partecipiamo alla fiera della Florida per vendere il nostro prodotto, consapevoli di avere un territorio straordinariamente attrattivo, dei porti attrezzati, delle città e delle comunità preparate per l’accoglienza: si tratta di un appuntamento importante perché il comparto rappresenta uno strumento fondamentale per la destagionalizzazione, la stagione 2016 è iniziata a gennaio e finirà a dicembre.»
L’obiettivo della Regione è il coordinamento di tutti gli attori del settore, autorità portuali, terminalisti, operatori commerciali, e Comuni, per lanciare sul mercato il prodotto territoriale Sardegna in forma organizzata e sempre più competitiva.

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Per la prima volta la Regione fissa il cartellone e la programmazione triennale dei grande eventi isolani. La Giunta, su proposta dell’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, ha approvato l’adozione dei criteri per identificare un primo panel di manifestazioni di interesse turistico che riceveranno dal 2016 al 2018 i contributi previsti dalla legge regionale 7 del 1955. L’assessorato pubblicherà l’invito alla manifestazione d’interesse per le agevolazioni, al quale enti pubblici, organismi privati e comitati organizzativi dovranno rispondere entro 15 giorni. La Giunta provvederà poi a definire entità e modalità di assegnazione dei contributi, oltre ad approvare un secondo programma di spesa che consentirà di sostenere le altre manifestazioni di interesse turistico destinate a completare il “cartellone regionale”.
«La novità assoluta di una programmazione pluriennale di eventi, legati alla tradizione o che abbiano ottenuto un prestigio tale da far parte dell’offerta turistica – spiega Morandi – garantirà la loro adeguata distribuzione nell’arco dell’anno e su tutto il territorio regionale con un forte impulso alla destagionalizzazione, alla realizzazione di programmi di ampio respiro e a una più efficace azione di coordinamento regionale e di comunicazione e promozione sui mercati. Tutti effetti che concorreranno all’attrattività della destinazione Sardegna consentendo la creazione di un’offerta turistica strutturata.»
In quest’ottica, a partire dal 2017 l’erogazione del contributo sarà subordinato anche alla creazione di appositi pacchetti turistici. «Per garantire un’efficace promozione – continua l’esponente della Giunta Pigliaru – è necessario prevedere un finanziamento stabile, fatta salva la possibilità di rivedere, ogni anno, criteri di determinazione dei contributi e di erogazione. Come prima azione sarà assegnato il contributo a iniziative che si sono distinte per reputazione internazionale e ritorno in termini economici, di presenze turistiche e di immagine. Queste costituiranno il ‘nucleo’ del cartellone del prossimo triennio. Il programma sarà implementato successivamente con il sostegno ad altre manifestazioni alle quali è comunque assicurata ‘pari dignità’.» 
Il primo panel 2016-2018 sarà costituito dai grandi eventi della tradizione (religiosa o laica), noti a livello internazionale, finanziati dalla Regione da almeno 10 anni, con storicità attestata di un secolo e partecipazione di soggetti espressione della tradizione isolana. Dai ‘carnevali della Sardegna’ e dai ‘riti della Settimana Santa’, già individuati nell’ambito del POR Sardegna 2000-2006 e riuniti nella rete BES ai festival musicali e teatrali di consolidata fama e rappresentativi della cultura sarda, realizzati da associazioni di comprovata esperienza, che abbiano ricevuto il massimo dei contributi a valere sulla legge 7/55 negli ultimi tre anni, con storicità non inferiore a 15 anni e presenza di artisti di riconosciuto livello internazionale. Nonché dai festival letterari con grande riscontro in termini di visibilità e comunicazione fuori dell’isola, storicità di almeno 5 anni, presenza di grandi nomi e collaborazioni della panorama letterario. Quindi dai festival del cinema inseriti in circuiti riconosciuti dal Mibact, mostre di artigianato con tradizione di oltre 40 anni e ottenimento di attestazioni internazionali. Ancora, eventi enogastronomici con presenza di ospiti di livello internazionale, esperienza di oltre 10 anni, finanziati da almeno 5. Infine, il cartellone comprenderà le manifestazioni di animazione territoriale legate a patrimonio culturale, enogastronomico, folkloristico e artigianale con il coinvolgimento di almeno venti comuni e storicità di 10 anni.
Gli eventi sportivi internazionali, già individuati per ragioni di tempi di organizzazione e accordo con le rispettive federazioni, invece saranno: tappa del mondiale rally Italia-Sardegna 2016, tappa del campionato mondiale di triathlon World Cup 2016, tappe 2016 e 2017 della Coppa del mondo di kiteboarding, 35esimo Rally Costa Smeralda, decima TNatura Race del circuito Cross triathlon championship, Round Sardinia Race di vela. «Nel 2016 saremo al centro dell’attenzione internazionale – conclude l’assessore – con una serie di appuntamenti capace di attrarre pubblico, generare indotto e promuoverci come Isola della qualità della vita, caratterizzata da un’ampia offerta degli sport del mare e del turismo attivo, come indica la prospettiva strategica della Giunta, anche in previsione dell’individuazione della Sardegna come sede di vela e triathlon in caso di assegnazione a Roma delle Olimpiadi 2024».
L’assessorato del Turismo artigianato e commercio si occuperà del coordinamento delle proposte progettuali e della gestione di un sistema organizzato rivolto alla loro promozione e valorizzazione. La sinergia tra assessorati del Turismo e dei Beni culturali, invece, favorirà il processo di semplificazione amministrativa nella concessione dei contributi e un’efficace e razionale politica di sostegno del turismo e della cultura. Dal coordinamento interassessoriale deriverà il monitoraggio delle azioni realizzate per misurarne il ritorno. Nella valutazione dei programmi delle manifestazioni, infine, la Giunta terrà in considerazione vari indici riguardanti tutela dell’ambiente e risparmio energetico.

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L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, è intervenuto, ieri sera, all’incontro con la stampa in occasione della visita a Cagliari di una delegazione del Comitato olimpico internazionale.
«Puntiamo a lanciare la Sardegna come isola del vento, luogo dove si possono praticare tutti gli sport in mare, attraverso un progetto sul quale abbiamo deciso di investire risorse Por e regionali, coerente con la strategia generale sulla qualità della vita – ha detto Francesco Morandi -. La candidatura della città e dell’Italia alle Olimpiadi rappresenta un’occasione importante per dimostrare che l’Isola è perfettamente in grado di ospitare eventi di questa portata.»
La scelta del Golfo di Cagliari come campo di regata per le Olimpiadi 2024 è un importantissimo riconoscimento per la Sardegna: l’amministrazione statale, Regione e Comune, sono impegnati già da alcuni mesi per la positiva e concreta attuazione di questo percorso. La candidatura italiana ai Giochi olimpici sarà definita a settembre del prossimo anno, e nel sostenere il raggiungimento di questo obiettivo si punta molto sulle caratteristiche uniche del mare, del clima e dell’ambiente del capoluogo, scenario ideale per lo svolgimento degli sport velici e punto di forza per il progetto Roma 2024.
La designazione è arrivata al termine di un rigoroso processo di selezione che ha coinvolto 17 località italiane, effettuato da una commissione tecnica del comitato olimpico. Il capoluogo regionale è sede di regate riconosciuta a livello internazionale, nelle acque del golfo si sono allenate le nazionali di Gran Bretagna, Austria, Svezia, Croazia, Argentina, Germania, Irlanda, Francia e quella italiana. Luna Rossa ha stabilito la sede a Cagliari dal 2013 allo scorso anno.
Le condizioni meteo eccezionali consentono un’attività sportiva di fatto durante tutto l’arco dell’anno. L’elevato numero di giorni utili per le regate è un elemento strategico decisivo che consente di pianificare con precisione i periodi dei test e dei training e di ottimizzare le risorse dal punto di vista economico. Anche il porto, con ampie aree e impianti attrezzati, è facilmente adattabile alle esigenze di ospitare basi nautiche per le gare olimpiche.
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Prosegue, in V commissione, il ciclo di audizioni sulla proposta di riordino del comparto ippico della Sardegna. La commissione ha sentito in mattinata gli assessori del Turismo e dell’Agricoltura, Francesco Morandi ed Elisabetta Falchi, sulle rispettive parti di competenza. Entrambi hanno espresso una valutazione positiva sulla proposta di legge presentata  dal consigliere regionale de “La Base” Gaetano Ledda. «C’è la necessità di mettere ordine in un comparto da alcuni anni in forte difficoltà – hanno detto i due assessori – serve però una cabina di regia interassessoriale a cui affidare le funzioni di coordinamento in modo da affrontare in modo organico tutte le questioni in campo».

Elisabetta Falchi e Francesco Morandi hanno sottolineato la necessità di varare una norma che consenta al settore di tornare competitivo anche dal punto di vista economico. «Il cavallo rappresenta una grande opportunità per lo sviluppo turistico – ha detto Morandi – si parla tanto di collegamenti tra mare e montagna, in questo caso invece si tratta di sostenere un settore che da solo potrebbe favorire i flussi turistici verso le zone interne». L’assessore è poi entrato nel merito della proposta di legge segnalando alcune incongruenze. Morandi, in particolare, si è soffermato sulla necessità di definire meglio la norma sulle ippovie e sulle strutture ricettive abilitate ad operare lungo i sentieri turistici. «Nel primo caso – ha detto l’assessore – occorre definire una segnaletica standard per evitare confusione. Nel secondo, sarebbe meglio non individuare nuove tipologie di strutture ricettive nelle zone rurali ma affidare il ruolo di stazioni di sosta a quelle già esistenti (agriturismo, alberghi rurali, campeggi, B&B, affitta camere, punti di ristoro)».   

L’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi ha suggerito alla commissione di rivedere il ruolo di Agris: «La proposta di legge si pone diversi obiettivi, Agris come agenzia di ricerca in agricoltura non può occuparsi di tutto, meglio individuare i compiti specifici da affidarle e lasciare il coordinamento complessivo a una cabina di regia interassessoriale». Secondo Falchi l’altro aspetto da sottolineare è la necessità di intervenire sul comparto per creare economia. «Gli allevatori chiedono di poter svolgere la loro attività in base alle esigenze di mercato – ha rimarcato l’assessore – il prodotto deve essere remunerato. Per questo motivo, sarebbe meglio non riservare gli interventi di tutela solo all’anglo-arabo sardo ma tenere conto anche di altre tipologie di cavalli». Falchi, infine, ha segnalato la recente approvazione del collegato all’Agricoltura da parte della competente Commissione parlamentare con l’impegno a un intervento legislativo per il comparto ippico. «Una norma a livello nazionale servirebbe a far chiarezza – ha concluso Falchi – la Regione intanto lavorerà per cercare di dare risposte alle richieste degli allevatori e di tutto il settore.  Presto reitereremo la richiesta per riportare in Sardegna la gestione dei libri genealogici».

La Commissione in mattinata ha sentito anche i rappresentati di Airvaas, Ancadus, Anag e dell’ippodromo di Chilivani.

Giovanni Cabitza, per l’Associazione Nazionale Allenatori Galoppo, ha sollecitato l’attivazione di corsi di formazione per fantini, artieri e maniscalchi e chiesto un intervento presso il ministero per le Politiche agricole per permettere agli ippodromi sardi di organizzare più giornate di corse nell’Isola.

Gavino Piras, presidente dell’Associazione nazionale cavallo arabo e derivati per uso sportivo, ha invitato la commissione a riflettere sull’opportunità di garantire tutele solo all’anglo-arabo. «E’ un limite della legge – ha detto Piras – oggi il mercato ci chiede anche altre tipologie come il purosangue arabo. La norma deve tenere conto di questo». Dubbi, da parte di Ancadus anche sull’incentivi alla produzione di pony. «Il Jarab, razza creata in Sardegna attraverso l’incrocio tra cavallini della Giara e cavalli arabi, non ha dato buoni risultati. Si è prodotto un pony troppo “nevrile”, non adatto per i bambini».

Sulle progetto delle ippovie, Piras ha suggerito un coinvolgimento dei comuni per il censimento dei sentieri. «La gran parte degli antichi camminamenti sono stati ora inglobati nei terreni privati, senza una collaborazione dei comuni e dei proprietari il progetto delle ippovie incontrerebbe ostacoli insormontabili». Il rappresentante di Ancadus, infine ha sollecitato più controlli nei porti sardi sui cavalli importati. «Attualmente operano in Sardegna solo tre veterinari di frontiera, un numero insufficiente per garantire un controllo efficace – ha concluso Piras – da noi arrivano cavalli da tutta Europa, non vorrei che si ripetesse il caso di alcuni anni fa quando uno stallone importato dall’Inghilterra infettò un gran numero di fattrici con danni ingenti al patrimonio equino».

Antonello Puligheddu, presidente dell’Airvaas, associazione intercomunale che riunisce diverse società ippiche, ha espresso apprezzamento per la proposta di legge che mira alla valorizzazione di corse, sagre e feste dove si registra una forte presenza di cavalli. «Noi organizziamo 12 palii in Sardegna – ha detto Puligheddu – in ogni corsa sono presenti almeno 15 cavalli. E’ un importante movimento, anche dal punto di vista monetario. Il cavallo crea economia, è positivo che la Regione  pensi ad incentivi per il settore. Una cosa da fare è l’apertura di corsi di mascalcia: attualmente i nostri ragazzi sono costretti a trasferirsi nelle penisola per imparare il mestiere».

Francesco Sionis, presidente dell’Ippodromo di Chilivani ed ex presidente dell’Istituto di Incremento Ippico, ha ripercorso le vicende che hanno determinato il declino di un settore che fino al 2000 ha rappresentato un fiore all’occhiello della Sardegna. «Nel ’97 il comparto ippico producevo il 9,2% del Pil zootecnico sardo. Oggi registriamo un’involuzione determinata dall’assenza di una linea di indirizzo. Eppure il settore ha grandi potenzialità, basti pensare che in Italia si continua ad importare la stragrande maggioranza dei cavalli destinati alle varie pratiche sportive».

Francesco Sionis, confermando quanto riferito nelle precedenti audizioni, ha espresso forti perplessità sulla proposta di riservare una tutela particolare all’anglo-arabo. «Dal punto di vista sportivo è un cavallo superatissimo – ha detto il presidente dell’ippodromo di Chilivani – appartiene ormai all’archeologia equestre. La Francia, che è la patria dell’anglo-arabo, lo ha abbandonato puntando sul cavallo da sella francese». L’ex presidente dell’Istituto di Incremento Ippico ha poi suggerito di puntare su un circuito tutto sardo. «Occorre che anche in questo settore si faccia valere il principio di insularità sul quale si è pronunciata recentemente anche l’Unione Europea riconoscendo la nostra condizione di svantaggio – ha sottolineato Sionis – in passato alla Sicilia è stata data la possibilità di organizzare più corse, l’auspicio è che la Sardegna possa ottenere lo stesso trattamento». Da rivedere, infine, anche il ruolo affidato ad Agris e l’entità della dotazione finanziaria prevista dalla proposta di legge. «L’Agenzia svolge un’attività di ricerca mentre gli interventi indicati dalla norma sono più di assistenza tecnica – ha concluso Sionis – per raggiungere gli obiettivi non bastano 1,8 milioni di euro, serve almeno il doppio».

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Il mare della Sardegna è sempre tra i più belli e le sue spiagge si collocano anche quest’anno ai primi posti delle speciali classifiche stilate da Tripadvisor e The Guardina.

Nella classifica nazionale dei “Travelers’ Choiche Beaches Awards 2016”, stilata dal sito di viaggi TripAdvisor, cinque tra le prime dieci spiagge più belle d’Italia sono sarde. Inoltre, tra le 50 baie migliori al mondo individuate dal quotidiano britannico, The Guardian, compaiono Cala Gonone e altre cale del Golfo di Orosei.
«La Sardegna è un’autentica isola parco, dove ogni luogo rappresenta per i visitatori una scoperta e un’attrazione straordinaria». L’assessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, ha commentato così i riconoscimenti di TripAdvisor, sulla base di qualità e quantità delle recensioni dei viaggiatori di tutto il mondo, e della testata inglese, aggiungendo: «Un merito particolare va alle comunità locali e agli operatori che hanno reso possibile il raggiungimento di questo traguardo».

Sul portale di viaggi la più “gettonata” in assoluto è Cala Mariolu (Baunei), piazza d’onore per La Pelosa di Stintino, sesta Cala Goloritzè, sempre nel territorio ogliastrino di Baunei, nona La Cinta (a San Teodoro) e decima Porto Giunco (a Villasimius).

«Fare meglio è quasi impossibile – sottolinea Francesco Morandi – perché oltre a ‘piazzare’ cinque spiagge tra le prime dieci, come accaduto nel 2014 e 2015, i visitatori della Sardegna ne hanno votato due come prime assolute. Alle loro valutazioni e scelte si ispireranno molti turisti per i soggiorni nel 2016.» 

The Guardian scrive che «non è difficile trovare una splendida spiaggia in Sardegna, ma individuarne una che si rivolge alle famiglie, dove si spende un budget modesto, è più di una sfida: a Cala Gonone si soddisfano tutte le esigenze. Spiagge bianche con sdraio e ombrelloni in affitto, tranquillità, acque turchesi per nuotare e fare snorkeling, possibilità di lunghe passeggiate sul lungomare fiancheggiato da trattorie». Non si dimenticano le escursioni giornaliere in barca alle grotte del Bue Marino o alle calette più lontane, come Cala Luna e Cala Fuili.

«È l’ennesima, ulteriore testimonianza dell’appeal delle coste isolane, della tutela ambientale e naturalistica e della centralità del prodotto marino-balneare in Sardegna che sarà promosso nel corso dell’anno con una campagna di comunicazione incentrata su eccellenze ed itinerari attraverso le aree marine protette, già presentati in occasione di Expo. Il ‘mare’ è elemento centrale e trainante – conclude Francesco Morandi – e sarà supportato da una strategia mirata, che rafforza ulteriormente l’azione importante e impegnativa sviluppata lo scorso anno: puntiamo alla strutturazione e alla promozione di un’offerta ricca, composta da altri prodotti molto attrattivi, basati sulla qualità della vita.»

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Cala Luna.

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Search engine friendly contentUna nuova stagione di rapporti tra Sardegna e Corsica, con al centro i temi dell’insularità, svantaggi da superare e opportunità da cogliere. Questo il centro dell’incontro istituzionale e della prima giornata di lavoro comune tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il presidente della Corsica Gilles Simeoni, prima a Villa Devoto dove hanno incontrato la stampa insieme al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, poi in Consiglio per la riunione con i capigruppo dell’assemblea sarda.

Per Simeoni, in Sardegna su invito del presidente Pigliaru, è stato il primo viaggio istituzionale all’estero. Dopo la visita al Museo archeologico per ammirare le statue di Mont’e Prama, la delegazione del governo corso, composta Jean-Félix Acquaviva (Trasporti e montagna), Fabienne Giovannini (Agenzia Urbanistica e pianificazione territoriale), Jean-Christophe Angelini (Sviluppo economico) e Saveriu Luciani (lingua e cultura corsa, gestione idraulica), ha lavorato insieme ad alcuni assessori della giunta sarda in incontri separati, per mettere a fuoco gli ambiti di condivisione. Ai tavoli erano presenti Gianmario Demuro (Affari generali e riforme), Donatella Spano (Ambiente), Paolo Maninchedda (Lavori pubblici), Massimo Deiana (Trasporti), Francesco Morandi (Turismo) e Cristiano Erriu (Urbanistica). I punti sono stati fissati nella riunione generale, guidata da Pigliaru e Simeoni e in cui sono stati definiti i prossimi passi: gli uffici da subito al lavoro per affiancare ai dossier già avviati con le Baleari quelli aperti oggi con la Corsica, a metà marzo la visita istituzionale del presidente Pigliaru ad Ajaccio e all’inizio di maggio l’incontro a tre alle Baleari.

«La nostra proposta del patto tra isole prende corpo – ha detto Francesco Pigliaru al termine dei lavori -. «Oggi abbiamo scritto i titoli e definito le modalità secondo cui organizzare i contenuti. Come abbiamo detto due giorni fa a Bruxelles nella riunione con la presidente delle Baleari Francina Armengol, gli svantaggi dovuti alla discontinuità territoriale causano alle nostre regioni gli stessi problemi che, nel tempo, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi. Abbiamo deciso di comparare le esperienze – ha spiegato il presidente della Regione – ragionando insieme su trasporti, energia, turismo, sostenibilità e in generale sviluppo dei nostri territori, così fortemente caratterizzati dalla condizione geografica. Vogliamo confrontarci anche sui rapporti che ognuno di noi ha con il proprio governo centrale, sulle nostre visioni di autonomia, su quanto ne deriva in termini di responsabilità. Sardegna, Corsica e Baleari potranno presentarsi unite a discutere di insularità con l’Unione europea, e farlo partendo da una prospettiva condivisa e su cui si è lavorato congiuntamente. Non ci interessa formare un’associazione d’intenti – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma essere pragmatici, per raggiungere tutti più rapidamente i nostri obiettivi. È l’Europa a offrirci l’opportunità di pensare alle nostre isole come a una macroregione, sta a noi coglierla.»

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Condivisione delle azioni realizzate negli ultimi due anni e rilancio dei temi chiave per sostenere la crescita della destinazione Sardegna. Al centro del confronto tra i 57 operatori e l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, presenti all’inaugurazione della Bit, le strategie della Regione per rafforzare il comparto, in crescita con numeri a doppia cifra rispetto al 2014. Lo stand isolano ospita prima di tutto diverse categorie del ricettivo, servizi, trasporto, associazioni, tour operator: in 500 metri quadri, strutturati come un business center, si susseguono per tutta la giornata incontri commerciali con buyer provenienti da tutto il mondo.
La promozione in Italia e nei mercati obiettivo internazionali, con particolare riferimento a destinazioni continentali quali Germania, Inghilterra, Francia, Svizzera e Spagna, senza tralasciare la crescente domanda proveniente dai Paesi del Nord, è uno degli argomenti in primo piano.

«La Regione fornirà tutto il supporto necessario e rappresenterà la cabina di regia alla quale riferirsi – dice Francesco Morandi -, nell’ottica del posizionamento del prodotto Sardegna, combinazione di eccellenze naturalistiche, ambientali, di storia, archeologia, identità ed enogastronomia, proposte in modo innovativo.»
L’immagine coordinata presentata in occasione dell’Esposizione Universale a Milano, ha fatto registrare consensi anche tra professionisti, buyer e testimonial d’eccezione, alla Borsa internazionale di Rho. Apprezzata la riconoscibilità e l’efficacia del messaggio, basato sulla qualità della vita, declinata come “Isola senza fine”, destinazione sempre appetibile in qualunque periodo dell’anno.

«La destagionalizzazione, continua l’assessore del Turismo – è la chiave di un’offerta coordinata e strutturata che punta sul turismo attivo e all’aria aperta e sulle importanti manifestazioni della tradizione, sportive e di interesse culturale come completamento del marino balneare che, anno dopo anno, mostra di avere sempre più appeal.»
Gli strumenti digitali per attuare un presidio dinamico sul mercato, captando e suscitando nuovi interessi, sono altri aspetti decisivi al centro del dibattito con i rappresentanti dell’industria turistica isolana. La web agency, i canali social, il portale SardegnaTurismo completamente rinnovato, rappresentano le soluzioni tecniche e operative che la Regione mette in campo per sostenere le iniziative di innovazione del settore e raggiungere tutti gli obiettivi condivisi.

«Abbiamo confermato un fronte compatto con gli operatori per lanciare un unico messaggio: la Sardegna è una destinazione che offre prodotti di grande qualità grazie all’impegno di qualificati professionisti: non vogliamo e non possiamo lavorare al di fuori dalle regole. Ci stiamo dotando degli strumenti normativi che consentano di avere una organizzazione chiara e riconoscibile sul mercato – conclude l’esponente della Giunta Pigliaru – e di contrastare qualunque pratica abusiva non rispetti questa prospettiva.»

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La commissione “Attività produttive” del Consiglio regionale, presieduta da Luigi Lotto, ha sentito nel pomeriggio gli assessori al Turismo, Francesco Morandi e all’Industria, Maria Grazia Piras, sulle parti di competenza della manovra finanziaria 2016-2018.

L’assessore Morandi ha confermato alla Commissione la scelta della Giunta di procedere a una verifica complessiva delle risorse disponibili per l’attuazione delle scelte strategiche. «Dopo aver predisposto nel 2015 un bilancio per l’emergenza, quest’anno le risorse saranno orientate verso la ripresa – ha detto Morandi – fondi europei e fondi regionali diventeranno un unico strumento finanziario per il rilancio del sistema produttivo».

L’assessore del Turismo è poi entrato nello specifico dei settori di sua competenza. «Registriamo incoraggianti segnali di ripresa nel turismo che nel 2015, dopo anni di sofferenza, ha ripreso il trend positivo – ha sottolineato Morandi – segnali di crescita, anche se in forma meno marcata, arrivano dall’artigianato grazie alle risorse messe a disposizione per le opere immediatamente cantierabili e agli interventi finanziati con una parte del mutuo regionale. Più problematica, invece, la situazione del commercio che sconta ancora gli effetti negativi della crisi». Su questo fronte, l’assessore ha annunciato lo stanziamento di 1,5 milioni per i centri commerciali naturali più virtuosi: «Obiettivo della Giunta e sostenere i piccoli esercizi in una Regione dove la grande distribuzione sta prendendo il sopravvento».

Per le imprese artigiane, il bilancio regionale mira a mettere in sicurezza le piccole e medie imprese e, allo stesso tempo, a investire in innovazione per renderle competitive sui mercati. «Le azioni saranno finanziate soprattutto con fondi europei – ha spiegato Morandi – le risorse saranno messe a disposizione delle imprese attraverso bandi periodici a sportello». Confermato anche il sostegno all’artigianato artistico: la dotazione finanziaria sarà portata da 150 a 400mila euro.

Al settore del turismo andranno 18 milioni di euro da spendere per la promozione, comunicazione e l’innovazione tecnologica. Risorse che serviranno a finanziare gli eventi sul territorio (6,5 milioni di euro per 200 manifestazioni), la comunicazione attraverso stampa e tv, i progetti per l’implementazione dei social network. Su quest’ultimo fronte, l’assessore Morandi ha annunciato che verrà rispolverato il vecchio progetto di un portale per la promo commercializzazione delle offerte turistiche e la creazione di un’agenzia web che si occupi di informazione digitale.

Confermati anche i finanziamenti (7 milioni nel triennio) per il bando “Lunga estate”. «Nel 2016 puntiamo a consolidare l’allungamento della stagione turistica nei mesi maggio-ottobre per arrivare a aprile-novembre  nel 2017».

L’assessore, sollecitato dai consiglieri Gianluigi Rubiu (Udc), Piero Comandini (Pd) e Luigi Criponi (Riformatori) ha poi fornito un chiarimento sul dimezzamento dei fondi destinati alle Pro loco ( -750mila euro). «Quelle risorse sono state messe nel Fondo Unico degli enti locali, le Pro loco potranno riceverle dai comuni. Non sono comunque contrario a un ritorno alla situazione quo ante».

Subito dopo è stato il turno dell’assessore all’Industria Maria Grazia Piras che ha illustrato alla Commissione le voci della manovra dedicate al settore di sua competenza. «Una parte consistente del bilancio è destinata alle società partecipate della Regione – ha spiegato Piras – 18,5 milioni di euro andranno all’Igea per la manutenzione, sorveglianza e messa in sicurezza dei siti minerari dismessi; 29 milioni serviranno per attuare il piano di dismissioni della Carbosulcis che dovrà essere portato a termine nel 2018; 5,5 milioni saranno invece a disposizione per le attività di manutenzione e custodia della miniera di fluorite di Silius».

Nella manovra 2016-2018 sono poi previste altre due voci importanti per le bonifiche ambientali e gli interventi nelle aree di crisi. «Oltre 42 milioni di euro andranno alla riqualificazione di siti minerari – ha detto l’assessore all’Industria – di questi, circa la metà serviranno per finanziare le bonifiche dell’ex miniera d’oro di Furtei. Per i progetti nelle aree di crisi la dotazione finanziaria è di 22 milioni di euro, 11 dei quali saranno disponibili per il 2016».

L’assessore, infine, ha parlato delle iniziative a sostegno del sistema produttivo. «Su questo fronte – ha rimarcato – tutti gli investimenti saranno a carico dei fondi Por. Quattro i settori di intervento: internazionalizzazione delle imprese, competitività e innovazione, attuazione del piano energetico regionale e venture capital».

I lavori della Commissione proseguiranno domani mattina alle 10.00 con l’audizione dell’assessore all’agricoltura Elisabetta Falchi.

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È tutto pronto a Cagliari per il Sardinian Job Day. L’iniziativa organizzata dalla Regione è in programma negli spazi della Fiera venerdì e sabato prossimi (12 e 13 febbraio): due ricche giornate che offriranno un programma fitto di appuntamenti, nel segno del lavoro nel settore turistico, tema a cui è dedicata questa terza edizione della manifestazione.
Il Sardinian Job Day allestisce nei padiglioni fieristici uno spazio interamente dedicato al lavoro, alle sue opportunità e ai suoi problemi, in cui – dalle 8.00 alle 18.00 – seguire convegni, seminari, laboratori e fare una visita agli stand degli oltre trenta espositori presenti. Un ambiente vivace, in cui si parlerà di politiche attive e di servizi per il lavoro in compagnia di esperti, addetti ai lavori, operatori e rappresentanti istituzionali, e in cui non mancherà l’occasione di trovare reali occasioni di occupazione. I colloqui di selezione che si svolgeranno nella due giorni saranno, infatti, 1.535 per i rapporti di lavoro e 395 per i tirocini, sulla base delle richieste delle aziende pervenute online, da ottobre dello scorso anno, sul sito www.sardinianjobday.it.
L’occasione di incontro tra domanda e offerta di lavoro è una delle attività che qualifica il Job Day fin dalla sua prima edizione. In questi mesi al sistema informativo dell’Agenzia sono arrivati 265 annunci per 1.613 posti di lavoro e 54 annunci per 119 opportunità di tirocinio. Hanno risposto 2.286 persone, presentando complessivamente 10.862 candidature per le offerte di lavoro e 5.422 per i tirocini. Tra le candidature sono stati preselezionati, a cura degli operatori dell’Agenzia regionale per il Lavoro e dei Csl, i profili più allineati alle competenze richieste. Solo i preselezionati sono stati invitati a sostenere il colloquio al Job Day in una delle 53 postazioni appositamente allestite. Le figure più ricercate sono quelle del cameriere, del cuoco chef e dell’accompagnatore turistico, ma sono numerose le richieste per altri ruoli, dal maître fino ai ruoli di direzione e management di strutture ricettive.
Nel corso della manifestazione vi saranno anche due momenti di confronto pubblico. Nella prima giornata, venerdì 12, è in programma con inizio alle 10.00 un convegno sui temi del lavoro nel turismo: aperto dai saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e moderato dal giuslavorista Romano Benini il dibattito sarà avviato da Massimo Temussi, direttore dell’Agenzia regionale per il Lavoro e animato dagli interventi del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, del presidente della II commissione del Consiglio regionale Gavino Manca, del presidente dell’Anpal (Agenzia Nazionale Politiche attive del Lavoro) Maurizio Del Conte, con le conclusioni affidate agli assessori del Lavoro Virginia Mura e del Turismo Francesco Morandi. Sabato 13, alle 11.30, è in programma un confronto pubblico tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il ministro del Lavoro Giuliano Poletti sulle opportunità di lavoro per i giovani dopo il Jobs Act. Agli appuntamenti saranno presenti gli studenti dell’ultimo anno di alcuni istituti superiori. Sul sito www.sardinianjobday.it è possibile registrarsi ad ogni singolo evento.
Seminari, laboratori e stand. Per tutti i visitatori del SJDT 2016 sarà possibile seguire oltre trenta seminari di approfondimento sulle diverse tipologie di turismo e sulle sue professioni e veri e propri mini corsi dove aumentare le proprie competenze sulla ricerca attiva del lavoro in cui, con l’ausilio di esperti di orientamento, saranno forniti utili consigli su come predisporre un cv che venga preso effettivamente in considerazione, su come curare la propria reputazione sul web e sull’importanza delle tecniche di coaching. Nell’area saranno inoltre presenti gli stand di oltre trenta espositori: spazi dove acquisire informazioni da associazioni, aziende e istituzioni, tra cui il ministero del Lavoro presente con la Casa del Welfare.
Il Sardinian Job Day Turismo 2016 è organizzato dall’Agenzia regionale per il lavoro in partenariato con gli assessorati del Lavoro e del Turismo, la Provincia di Cagliari, la Fiera internazionale della Sardegna e l’Ufficio scolastico regionale. Maggiori informazioni su Sardinianjobday e all’indirizzo mail: sjdt2016@agenzialavorosardegna.it

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«La III Conferenza regionale dell’Artigianato che si terrà a Olbia da venerdì a domenica prossima è un luogo di “costruzione del futuro” che appartiene anzitutto agli artigiani.» Lo dice l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, a proposito dell’imminente appuntamento. «Il primo fondamentale obiettivo dell’evento è quindi l’ascolto – aggiunge Francesco Morandi -. Sono ormai troppi anni che nessuno ha più avuto l’umiltà e il coraggio di mettersi in ascolto degli artigiani, sentire la loro voce, valutare le loro proposte, capire le loro esigenze e condividere con loro un percorso di riscatto. Tutti sono invitati a partecipare attivamente ai tavoli di lavoro e a portare il proprio contributo di esperienza e di professionalità, in maniera aperta e trasparente. Discutendo i problemi con l’attenzione dovuta e il rispetto che va riservato ad ogni posizione rappresentata, per restituire valore ad un settore nevralgico dell’economia regionale, troppo spesso emarginato».

Francesco Morandi 3 copia