Si è svolto ieri a Tortolì, un incontro dedicato all’appropriatezza prescrittiva.
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Si è svolto ieri a Tortolì, un incontro dedicato alla appropriatezza prescrittiva. L’iniziativa è stata organizzata dall’Azienda sanitaria locale di Lanusei, rivolta ai medici di medicina generale, ai pediatri di libera scelta e agli specialisti territoriali ed ospedalieri della Asl. Sono intervenuti, tra gli altri il commissario straordinario della Asl di Lanusei, Federico Argiolas, il direttore sanitario, Grazia Cattina e il responsabile del Servizio farmaceutico aziendale, Francesco Noli.
Secondo l’Agenzia italiana del farmaco (AIFA) l’appropriatezza prescrittiva è fondamentale per garantire la sicurezza nei trattamenti farmacologici e per razionalizzare le risorse del Servizio sanitario. In Sardegna il costo dei farmaci è una voce che contribuisce in maniera pesante sul bilancio regionale e, in questo senso, anche l’inappropriatezza prescrittiva gioca un ruolo determinante. Marno (la società che si occupa della rilevazione e rendicontazione della spesa farmaceutica per conto della Regione Sardegna) sulla base dell’andamento nei primi sei mesi dell’anno, ha calcolato la spesa farmaceutica regionale complessiva si discosta dalla media nazionale di circa 103 milioni di euro all’anno, di cui 90 milioni sulla spesa farmaceutica territoriale (+2,5%), e 13 milioni su quella ospedaliera (+ 0,7%).
Chiaramente, età, genere, patologie prevalenti e fattori socioeconomici sono i determinanti principali della spesa farmaceutica. Ma una componente fondamentale è il comportamento prescrittivo del medico, soprattutto quando si riscontrino quantità eccessive di farmaci somministrate a livello locale abbinate a costi per singola dose di farmaco che sono ben oltre gli standard nazionali. Servono quindi azioni immediate per trovare soluzioni condivise che coinvolgano medici e cittadini: si tratta infatti di un problema di sicurezza, prima che di costo.
Nel panorama regionale l’Asl di Lanusei riveste la maglia nera per alcune categorie di farmaci. Da qui l’esigenza di trovare soluzioni condivise. L’incontro di ieri si inserisce proprio nell’ambito delle iniziative che la Asl ha già avviato per elaborare strategie adeguate per il raggiungimento di una ottimale appropriatezza prescrittiva. Tra le azioni già intraprese dall’azienda, oltre la condivisione con le organizzazioni sindacali di categoria, c’è l’elaborazione e l’invio di report analitici mensili sulle prescrizioni dettagliate per categoria di farmaci, che hanno l’obiettivo di informare correttamente i prescrittori sui volumi e sulle tipologie di farmaci erogati. È stato inoltre condotto uno studio di dettaglio sull’andamento della spesa farmaceutica del primo semestre 2015. Nell’incontro con i medici che lavorano in ospedale, negli ambulatori e a domicilio si è parlato della revisione delle maggiori criticità e della promozione delle buone pratiche prescrittive in uso con un confronto relativamente alle indicazioni specialistiche sia a livello nazionale e internazionale. Si è ragionato in particolare su antipertensivi, antiacidi, broncodilatatori e vitamina D. I presenti hanno convenuto di incontrarsi con cadenza periodica in giornate di studio “a tema”. Verosimilmente la prima sarà dedicata al percorso dei cittadini affetti da broncopneumopatia cronica ostruttiva. Seguiranno inoltre incontri individuali per approfondire prescrizioni che si scostano in modo significativo dagli standard indicati dalla linee guida e dalla Regione. Per alcuni dei partecipanti queste iniziative rappresentano’. Ora occorre aspettare i risultati.