22 July, 2024
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I delegati di “Mare Vivo Sardegna”, Pietro Caredda e Giorgio Culazzu, in rappresentanza anche delle altre associazioni ambientaliste “No Triv” hanno consegnato questo pomeriggio al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, le 37mila firme raccolte in tutta Italia per l’indizione dei referendum abrogativi relativi ad alcune parti dell’articolo 38 del decreto legge 133/2014 (Sblocca Italia) e dell’articolo 35 del decreto legislativo 83/2012 (decreto Sviluppo). La consegna simbolica delle sottoscrizioni, otto mila delle quali sono state raccolte in Sardegna, è avvenuta nel corso dell’incontro con la conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari e alla presenza del presidente della Regione, Francesco Pigliaru e dell’assessore regionale dell’Ambiente, Donatella Spano.

I rappresentanti dei comitati pro referendum hanno quindi invitato l’assemblea sarda a procedere, così come ha già deliberato la Regione Basilicata e come si accingono a fare le Regioni Marche, Molise, Puglia e Umbria, con l’attivazione della richiesta per la consultazione popolare ed hanno dichiarato di apprezzare l’impegno e la disponibilità dei capigruppo del Consiglio regionale della Sardegna.

Il presidente, Gianfranco Ganau, ha ricordato a questo proposito la decisione unanime, assunta dall’assemblea plenaria della conferenza dei presidenti dei consigli regionali lo scorso 11 settembre, per sottoporre all’attenzione delle rispettive assemblee elettive il ricorso al referendum.

«Tutte le Regioni – ha spiegato Ganau – hanno manifestato la volontà di esprimersi in merito alla difesa dei territori e per riportare al livello locale le scelte e le decisioni che sono proprie delle comunità regionali e che invece sono state accentrate al livello statale. Ma il principale obiettivo della nostra iniziativa resta quello di riaprire il confronto e la trattativa con lo Stato per una rivisitazione di alcune norme contenute nei cosiddetti “decreto Sviluppo” e “Sblocca Italia”.»

Al termine dell’incontro, il presidente Ganau ha quindi annunciato che le due mozioni consiliari relative alla richiesta di referendum per l’abrogazione di parti dell’articolo 38 dello “Sblocca Italia” e dell’articolo 35 del“decreto Sviluppo” saranno discusse in Aula nella seduta in programma domani, mercoledì 23 settembre.  

Comitato #NOTRIV 2

Comitato #NOTRIV 1 Comitato #NOTRIV 3

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Palazzo della Regione 3 copia

Via libera della Regione ai progetti di reindustrializzazione nelle aree industriali. La Giunta Pigliaru ha approvato definitivamente, su proposta dell’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci la costituzione presso la SFIRS, la Finanziaria della Regione, di un Fondo regionale finalizzato a sostenere i progetti. La Giunta ha dato il via libera anche al Quadro programmatico delle risorse stanziate nell’ambito della Strategia “Il territorio e le reti infrastrutturali” dopo il lavoro di raccordo svolto dalla Cabina di Regia: già in campo per la priorità Infrastrutture ci sono, fra assegnazioni statali e fondi regionali, 284 milioni di euro. Approvato infine, ancora su proposta del vicepresidente della Regione, l’Accordo di Programma Quadro con i territori Parteolla e Basso Campidano, il primo all’interno della nuove Programmazione Territoriale.
Tra le altre delibere approvate, su proposta dell’assessore del Lavoro Virginia Mura, quella riguardante l’approvazione definitiva al Piano triennale per l’emigrazione 2015-2017. Il documento, già approvato nella riunione del 12 maggio scorso, torna all’Esecutivo dopo avere ottenuto il parere favorevole della sesta Commissione permanente del Consiglio regionale che ha proposto alcune modifiche recepite dall’esecutivo con l’approvazione definitiva. Predisposto dalla Consulta per l’emigrazione lo scorso 30 aprile, il Piano triennale per l’emigrazione 2015-2017 pone le basi per lo sviluppo di nuovi rapporti tra l’amministrazione regionale e le sei Federazioni e i 119 Circoli di emigrati sardi in Italia e nel mondo (63 in Italia e 56 all’estero, in Argentina, Australia, Brasile, Canada, Stati Uniti, Bulgaria, Belgio, Francia, Germania, Spagna, Olanda, Svizzera).
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Claudia Firino, il trasferimento delle risorse agli Enti Locali nell’ambito del Piano Straordinario di edilizia scolastica Iscol@. Alle strutture competenti è stato dato mandato di adottare gli atti necessari al trasferimento di risorse pari a 300mila euro all’Unità di Progetto Iscol@ per l’assistenza tecnica del FSC 2007-13.
Approvata la delibera proposta dall’assessore degli Affari generali, Personale e Riforma della Regione, Gianmario Demuro, con la quale viene ratificato l’accordo raggiunto con le organizzazioni sindacali su alcune modifiche giuridiche del contratto collettivo dei dipendenti della Protezione civile. Per lo svolgimento dei servizi essenziali, sono state introdotte ulteriori e particolari norme sulla distribuzione dell’orario di lavoro per garantire una funzionalità 24 ore su 24 del Centro regionale di protezione civile: in questo modo è stata superata la precedente rigidità contrattuale in termini di turni e reperibilità.

L’esecutivo ha stabilito, come richiesto dall’assessore Elisabetta Falchi, che le comunicazioni dei dati sulla raccolta del latte, obbligatorie anche dopo la scadenza (31 marzo scorso) del regime di contenimento imposto dall’Europa, vengano affidate ad Argea. I singoli Stati, infatti, devono comunicare alla Commissione Ue a partire dal 1 maggio il quantitativo di latte vaccino crudo consegnato il mese precedente ai primi acquirenti presenti nel proprio territorio.
Centomila euro sono stati stanziati, su proposta dell’assessore Luigi Arru, per campagne di comunicazione istituzionale. Sono state affidate alle Asl di Oristano, di Lanusei, all’Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari, alle Asl di Sassari – Nuoro e all’Azienda ospedaliera Brotzu e riguarderanno, rispettivamente : la riorganizzazione della Rete ospedaliera, la peste suina africana, lo sviluppo della rete dei cittadini, la ricetta dematerializzata. Approvati anche i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi dei laboratori di emodinamica e delle Unità Terapeutiche Intensive Coronariche.

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Francesco Pigliaru alla festa di Sel 2015 6Francesco Pigliaru a Carbonia 2Francesco Pigliaru a Carbonia

Terza giornata, a Carbonia, per la festa annuale “Articolo 3. Superando quegli ostacoli”, organizzata dal circolo di Sinistra Ecologia Libertà di Carbonia Zorba il Gatto, nel parco di Villa Sulcis
Ieri si è parlato di diritti civili, un tema importante per SEL Sardegna, che ha presentato proprio quest’anno in Consiglio regionale, una proposta di legge sulle unioni civili. Tra gli altri, è stato ospite il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

Il programma odierno prevede il concerto di Giorgio Canali (ex CCCP CSI) e il dibattito delle 17,00 che avrà come tema la Sinistra, con grandi ospiti come Luciana Castellina, ci saranno inoltre Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL, Claudio Grassi (Sinistra e Lavoro), Massimo Zedda, Sindaco di Cagliari, e Luciano Uras (Senatore SEL).

Domani, giorno di chiusura, si parlerà di Europa e regionalismi, con Renato Soru, europarlamentare e segretario regionale del Partito Democratico, Franco Uda (Segretario Arci Sardegna, Coordinatore nazionale Pace, Solidarietà e Cooperazione Internazionale ARCI), Gavino Sale (IRS), Gesuino Muledda (Rossomori) e Luca Pizzuto (Consigliere Regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna).

Chiuderà la Festa, la proiezione del film Jimmy’s Hall di Ken Loach.

 

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Inaugurazione padiglione Sardegna a Expo Milano 2015

Sette giorni intensi hanno portato la Sardegna alla ribalta di Expo 2015. Il bilancio delle presenze nello spazio isolano sul Cardo, a pochi passi dal Padiglione Italia, sfiora ormai quota 90mila con una media di quasi 13mila visitatori al giorno, più di mille all’ora. «Abbiamo colto le opportunità offerteci da Expo con una presenza qualificata e proposte significative – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. La Sardegna ha dato un’ottima mostra di sé, dei prodotti e della qualità della vita che offre. Chiuso il padiglione, il lavoro sull’internazionalizzazione dei mercati spalanca adesso nuove porte e prospettive per le quali andremo avanti con concretezza e metodo».
«I numeri straordinari confermano l’efficacia della strategia della Regione, diretta al posizionamento del prodotto Sardegna sui mercati e basata sulla qualità della vita, declinata in eccellenza ambientale e delle produzioni agroalimentari, innovazione sostenibile e longevità». Così l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, che ha aggiunto: «Il padiglione ha offerto un’immagine dell’Isola affascinante e coinvolgente, interpretando con un linguaggio contemporaneo i valori profondi dell’identità regionale, rispettando le caratteristiche essenziali ed esaltandone il significato. L’insieme delle attività messo in campo dall’11 al 17 settembre ha appassionato visitatori, buyer e delegazioni istituzionali, ma soprattutto ha veicolato nel mondo il valore di territori e comunità, rafforzando le relazioni internazionali – ha proseguito l’assessore -. Abbiamo dimostrato ancora una volta come i nostri temi caratterizzanti suscitino interesse in modo trasversale, da quello per un soggiorno o un’esperienza di vita, sino all’attrazione di investimenti dall’estero. L’azione per rafforzare il posizionamento del prodotto sui mercati continua, in Expo sino al 31 ottobre, e successivamente con altre attività strategiche».
«L’esperienza dell’Esposizione universale è stata una tappa importante nel percorso di internazionalizzazione delle produzioni agroalimentari sarde, voluto dalla Giunta Pigliaru – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi -. Un modo diverso, nuovo, per mettere in vetrina le eccellenze del cibo, della storia e dell’ambiente della nostra Isola. Fuori dalla Sardegna ci sono 200 milioni di nuovi consumatori disposti a spendere per prodotti di qualità in cui non siamo certamente secondi a nessuno. Abbiamo un tessuto di imprese agricole importante che dobbiamo mettere a sistema – ha aggiunto – favorendo ancora di più l’aggregazione, che ci permetta di consolidarci nei mercati storici e di conquistarne di nuovi, soprattutto nei Paesi emergenti dell’economia mondiale. Chiusa la settimana dedicata alla Sardegna, continueremo con alcune attività tematiche sulle eccellenze alimentari sarde fino al 31 ottobre».
«L’attività all’Expo – ha puntualizzato infine l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras – rappresenta un ottimo punto di partenza per il programma triennale di internazionalizzazione del sistema produttivo regionale, che abbandona la logica dell’estemporaneità degli interventi e mette insieme gli assessorati interessati con altri attori pubblici e privati, per tradurre in attività concrete la strategia promozionale della Sardegna. Già nei prossimi giorni sarà convocata la prima riunione della Cabina di regia che definirà tempi e modalità dell’intervento.»
Tra i tanti elementi che hanno contribuito al successo della settimana isolana all’Esposizione universale, in particolare sono tre quelli che hanno coinvolto maggiormente l’eterogeneo visitatore di Expo. A partire dall’idea del mare che ha consentito di sbarcare in Sardegna in maniera diretta e spettacolare. Così il filmato in 3D, “Blu senza fine”, che migliaia di spettatori hanno potuto vedere alla fine del percorso conoscitivo nel padiglione, ha suggerito un’immersione nelle acque delle cinque aree marine protette, tra rocce millenarie, alla scoperta di specie sorprendenti. Superato il mare ecco le persone e le attività: l’artigianato, i campanacci, i colori, gli aromi, con la dimensione olfattiva e tattile. L’itinerario nello spazio isolano – realizzato grazie al contributo congiunto dei dipartimenti di Architettura e di Design delle Università di Cagliari e di Sassari, di Daniela Ducato, della Sardegna Film Commission, dell’Isre, del Crs4 – è stato nel contempo molto tangibile. Come i materiali della stessa Ducato, prodotti con i residui delle filiere del food, da sughero, lana di pecora, posidonia spiaggiata, terra cruda, agrumi, con i rifiuti vitivinicoli. Il terzo elemento è quello della tecnologia, connessa alla visione interattiva dei giganti di Mont’e Prama, grazie all’installazione realizzata interamente dal gruppo di ‘visual computing’ del Centro di ricerca Crs4, e al digital carpet – Sardinia typestry che sino al 31 ottobre darà seguito al messaggio di innovazione dello spazio Sardegna allestito nel padiglione Eataly.
Ma oltre al linguaggio diretto e d’impatto, indispensabile in un luogo denso di stimoli, laddove sia necessario aprirsi un varco di comunicazione, allo stesso tempo è stata proposta una sintesi che fa perno su alcuni valori identitari e soprattutto sul concetto chiave della tessitura, intesa come segno e anche come occasione di incontro quale è stato il Social carpet. Ecco quindi i dingbat, elementi grafici simbolo della sardità che richiamano il tappeto e la matrice del pixel, creando un intreccio fra la tradizione arcaica e la prospettiva dell’innovazione. Ciò ha permesso di costruire una grammatica visiva di elementi identitari, ripresa in tutte le rappresentazioni dello spazio della Sardegna, per far emergere un elemento comune all’interno di una cornice unitaria.
Uno dei messaggi centrali proposti all’Esposizione universale, testimoniato anche dai contenuti del Padiglione dell’Isola senza fine, è legato alla sostenibilità. La Sardegna, ’Isola parco’, ha presentato al mondo le sue eccellenze ambientali e i nuovi percorsi naturalistici, realizzati in collaborazione con le aree marine protette, in uno spazio allestito con materiali ecosostenibili. Alla fine di Expo, di molti padiglioni resteranno solo video e fotografie. Lo spazio isolano, fatto in gran parte di scarti e di eccedenze, lascerà un segno. Nulla sarà sprecato, gettato via o perduto, ma tutto sarà riutilizzato, riconvertito e ricollocato. Ciò che per altri è avanzo, rifiuto o inutile, per noi diventa ricerca, innovazione e utilità.
La presenza della Sardegna a Expo proseguirà col sostegno alle imprese, nel consolidamento delle relazioni avviate e con l’apertura di nuovi canali commerciali. Da subito, con il progetto Cibus B2B, dove le aziende hanno uno spazio per tutto il corso dell’Esposizione al fine di incentivare business con i mercati obiettivo europei ed extraeuropei. In programma workshop con i buyer e meeting allo scopo di presentare le eccellenze delle produzioni sarde. Sempre operativo anche lo stand nell’ambito del progetto Eataly, dove si curano i rapporti con i consumer B2C. In questo caso l’obiettivo è suscitare curiosità e interesse con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini, promozione.
Nella settimana sarda hanno avuto un picco importante non solo le iniziative dentro Expo, come l’incontro con i giocatori della Dinamo Sassari, la sfilata con 160 figuranti in costume sardo, i canti e il food carpet, ma anche quelle proposte nella città di Milano. Ossia gli eventi curati da Anci Sardegna e dai Comuni di Cagliari, Iglesias, Oristano, Villacidro, Nuoro, Tortolì, Olbia e Sassari, che chiudono agli inizi di ottobre. Le mostre sino al 29 novembre, al Museo archeologico di Corso Magenta sull’Isola delle Torri, insieme alle fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica, realizzate grazie a una collaborazione tra Sovrintendenza e Regione. Nonché Heroes 20.20.20., il progetto europeo nato dalla collaborazione tra Film Commission, assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche, con l’obiettivo di raccontare le buone pratiche ecosostenibili delle filiere sarde.
La Sardegna, infine, continua a essere protagonista nella mostra delle Regioni sui temi “Potenza del saper fare”, “Potenza del limite” e “Potenza della bellezza”, con i due testimoni Daniela Ducato e Luca Ruiu, imprenditrice e ricercatore che racconteranno i temi della creazione e dell’innovazione sostenibile. Ducato, insignita dell’Ordine al Merito della Repubblica dal presidente Sergio Mattarella e premiata lo scorso novembre a Stoccolma con l’Euwiin International Award come migliore innovatrice d’Europa nell’edilizia verde, trasforma gli scarti delle lavorazioni agricole in materiali per le costruzioni. Ruiu, esperto internazionale di biopesticidi totalmente naturali e innocui per l’uomo, ha messo a punto il progetto Bioecopest per lo sviluppo di tecnologie applicate alla difesa dai parassiti dannosi in agricoltura. Nella sezione della mostra “Potenza della bellezza” sono promosse vedute panoramiche di paesaggi naturali non antropizzati come l’arcipelago de La Maddalena, esempi di edifici storici come il Parco Geominerario o interni di strutture antiche di pregio, ovvero la Biblioteca universitaria di Cagliari.

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«Il Piano di dimensionamento scolastico regionale adottato dalla Giunta di Francesco Pigliaru garantisce l’autonomia al liceo antiochense Emilio Lussu, in ragione dello status di isola minore riconosciuto dall’Ordinamento a Sant’Antioco. Ma per il ministero dell’Istruzione Sant’Antioco non è un’isola e, dunque, la scuola media superiore, fiore all’occhiello dell’offerta formativa del Sulcis Iglesiente, si ritrova senza dirigente.»

Lo scrive in una nota Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Una vicenda che ha dell’incredibile e sa di sonora beffa – aggiunge Locci -. Appare quantomeno paradossale, infatti, che l’Ufficio scolastico regionale non consideri Sant’Antioco un’isola, sebbene gli antiochensi abbiano ottenuto l’esenzione dell’Imu agricola grazie allo status di Isola minore e il presidente dell’Ancim, organismo che raggruppa i comuni delle isole minori, sia proprio il Sindaco antiochense Mario Corongiu. Senza dimenticare, poi, la legge 448/2001 con la quale si individua l’elenco delle isole minori e Sant’Antioco, naturalmente, vi compare. Insomma, per l’Ordinamento Sant’Antioco è un’isola minore (si veda, appunto, la finanza locale), ma per il ministero dell’Istruzione no.»

«L’assessore regionale dell’Istruzione Claudia Firino, investita del problema dal sottoscritto e in audizione in II Commissione questa mattina, ha assicurato il suo interessamento affinché vengano rispettate le prerogative della Regione in materia di dimensionamento scolastico e si dia attuazione al Piano regionale. Il primo cittadino Mario Corongiu, dal canto suo, deve protestare con forza e sollevare il caso nelle sedi competenti, in modo che si faccia chiarezza una volta per tutte e il comune di Sant’Antioco ottenga quello che gli spetta per legge. Questa è una prevaricazione e il sindaco deve farsi portavoce del malcontento ingenerato nella popolazione dall’atteggiamento poco rispettoso del Miur. E se necessario – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – faccia ricorso al Consiglio comunale adottando un provvedimento in tal senso.»

LICEO Lussu Sant'Antioco copia

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Mozione del Centrosinistra in Consiglio regionale contro la chiusura della Prefettura di Oristano.

«Questo provvedimento non fa altro che penalizzare zone già deboli economicamente e con forte disagio sociale – sostiene Antonio Solinas, presidente della Commissione “Governo del Territorio” e primo firmatario della mozione – l’oristanese ha subito negli anni interventi penalizzanti che hanno ridotto drasticamente la presenza dello Stato in aree già minate dalla piaga dello spopolamento. L’ultima decisione, giustificata dai tagli della spesa pubblica, arriva in un momento di massima emergenza sul fronte della gestione dei flussi migratori e della sicurezza, un problema che interessa anche la Provincia di Oristano impegnata nell’accoglienza di migranti e di profughi.»

I presentatori della mozione definiscono “inaccettabile” il comportamento del Governo: «In questo modo si impoverisce ulteriormente un territorio che si aspettava, invece, un rafforzamento della presenza dello Stato e non il suo arretramento e il suo abbandono come è avvenuto con le scuole, le caserme dei carabinieri e gli Uffici postali».

«Sono scelte discutibili – aggiunge Solinas – simili a quelle fatte per altri Uffici dello Stato, decisioni che faranno precipitare nel caos un gran numero lavoratori e le loro famiglie, di bruciare preziose professionalità e cancellare servizi essenziali. Con la soppressione della Prefettura, verrebbero ridimensionati anche gli altri preside dello Stato come la Questura, la Polizia stradale, i Comandi Provinciali dei Carabinieri, la Guardia di Finanza, i Vigili del Fuoco, la Guardia Costiera, la Polizia Penitenziaria e gli Uffici Ministeriali, con il rischio di trasferimento per centinaia di lavoratori.»

Il centrosinistra contesta la decisione di accorpare la Prefettura di Oristano a quella di Nuoro: «Provvedimento che non ha nessuna giustificazione logica in quanto questa scelta comporterebbe gravi disagi ai residenti del territorio oristanese, costringendo questi ultimi a dover percorrere anche 270 chilometri  per poter raggiungere la Prefettura di Nuoro».

I firmatari del documento chiedono al Governo di mantenere inalterato il numero delle prefetture presenti nell’Isola (Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano) e auspicano un rafforzamento dei presidi statali e «non il loro assottigliamento con decisioni politiche mai discusse ne condivise con le forze politiche, sindacali e sociali».

La mozione impegna il presidente della Regione Francesco Pigliaru e la Giunta a rivolgere formale richiesta al presidente del Consiglio dei Ministri e al ministro dell’Interno a ridiscutere immediatamente lo schema dei tagli che riguardano la Prefettura di Oristano e ad attivarsi immediatamente per l’apertura di un tavolo negoziale Stato-Regione per garantire la presenza dello Stato in tutta la Sardegna e soprattutto nelle aree più deboli come l’oristanese. «La Prefettura di Oristano va immediatamente ripristinata – conclude Solinas – provvedendo alla nomina del nuovo Prefetto che dovrà occuparsi dei flussi migratori che stanno interessando la provincia».

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Logo expo

Forse non esiste al mondo un tappeto tessuto da oltre duemila persone. Anche questa caratteristica fa del Social carpet, allestito davanti allo spazio Sardegna a Expo 2015, un oggetto straordinario, creato perfino dalle mani dei monaci tibetani. Il manufatto ha raggiunto ad ora la considerevole lunghezza di 22 metri, superando abbondantemente l’obiettivo prefissato.

Ogni giorno un tema colora la base di lana cruda sulla quale, lentamente, si disegna il tappeto: oggi l’ispirazione è legata ai semi del mondo, domani sarà la volta del food, con le nostre specialità regionali, e giovedì si chiude con il mare, per poi riprendere la lavorazione in Sardegna, sino al 30 settembre, con il finale a sorpresa. Da un’idea di Daniela Ducato – ambasciatrice della Sardegna all’Esposizione universale, presente nella sezione ‘Potenza del saper fare’ della mostra permanente del padiglione nazionale tra le 21 ‘case history’ del made in Italy – il Social carpet si è rivelato una delle maggiori attrazioni della settimana sarda a Milano.
Dopo l’inaugurazione dello stand con la prima tessitura del presidente Francesco Pigliaru, davvero in tanti hanno contributo alla costruzione del manufatto. Tra gli altri Meo Sacchetti e i giganti della Dinamo, innumerevoli visitatori stranieri, bambini, delegazioni, curiosi e autorità. Nel puntare l’ago sul tessuto, le mani dei passanti si sono ispirate ai libri e alle favole, al pane, al riso e al grano, alle preghiere, al vino e alle sue molteplici produzioni. È stata così raccontata l’innovazione sostenibile dell’isola in modo simpatico e festoso, cercando di trasmettere il messaggio coerente con il tematismo della qualità della vita. Nel tessuto hanno trovato spazio anche i simboli legati ai beniamini del basket e al campione del ciclismo, Fabio Aru.
Il Social carpet è stato richiesto per la settimana della moda milanese da un organizzatore casualmente in visita allo spazio Sardegna, due collezionisti americani ne hanno richiesto l’acquisto, valutandolo 2.000 euro a metro quadrato, nonché la possibilità di esporlo in gallerie d’arte statunitensi. Un marchio tessile del made in italy di fama internazionale ha regalato ritagli di lavorazione per arricchirlo ancora di più. Ma La dimensione del tappeto non è artistica, è invece ludica, è basata sul lavoro collettivo, su una manualità che precede il telaio, quasi primitiva. Un ritorno all’origine della creazione, con la costante possibilità di lasciare il testimone a qualcun altro che porta avanti un’idea comune, senza alcun vincolo.
Il tappeto senza trama, ordito e telaio è anche ricco di semi del Pianeta, specie vegetali in via di estinzione che preservano il suolo raccolte nei cluster dell’Expo dedicati al sud del mondo. Come il cacao proveniente dal Ruanda, il caffè del Burundi e dall’Uganda, il riso del Laos. Ma anche tè, vaniglia, moltissimi legumi e cereali. Accarezzando il tessuto i chicchi riemergono come se fossero nascosti e protetti dalla terra.
Nella prima parte della mattina, dalle 9.30 alle 10.30, il Social carpet è fuori Expo, in mercati, giardini, biblioteche, mezzi di trasporto e varie piazze milanesi. Dalle 11.30 alle 19.00, viene riportato all’interno dell’Esposizione universale davanti allo spazio regionale. L’idea di questa architettura è un omaggio ai ‘foodscape’, straordinari paesaggi isolani di biodiversità e cibo. La base attorno a cui si sviluppa la trama è la lana di pecora, a rappresentare l’anima produttiva, storica e alimentare sarda. Si aggiungono così terra cruda, paglie vegetali, lana di mare. La lavorazione è iniziata il 3 settembre a Cagliari, Iglesias e Gonnosfanadiga, è proseguita in vari centri sardi con una tappa itinerante, a bordo di un treno Cagliari-Olbia e ritorno, per poi volare a Milano. Simboleggerà il tessuto sociale di collaborazione e di pace, il legame spesso indissolubile della Sardegna coi suoi ospiti.

 

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Il parco di Villa Sulcis, a Carbonia, ospiterà da giovedì 17 a domenica 20 settembre, la Festa annuale di SEL, organizzata dal Circolo Zorba il Gatto e intitolata “Articolo 3. Superando quegli ostacoli”.

Dopo le ultime due edizioni, dedicate agli articoli 1 e 2, si continuerà a parlare dei diritti e dei doveri dettati dalla nostra Costituzione.

«Le varie tragedie successe nell’anno in corso – si legge nella presentazione della Festa – ci hanno segnato e fatto capire che mai, come in questo momento, c’è bisogno di trovare delle soluzioni ai problemi che ci affliggono in quanto società. Mai come oggi è il momento di capire cosa fare per migliorarci, come comunità e come cittadini. Il nostro circolo rifiuta il fatto che forme di fascismo e razzismo segnino una linea risolutiva ai cambiamenti del nostro tempo, e avendo visto, proprio quest’anno, Carbonia come una città dell’accoglienza e della solidarietà, ha deciso di focalizzare la festa su confini e limiti, e di fare una riflessione su come sia possibile, appunto, superarli.»

Il programma della Festa è molto vario. Sono previsti una mostra, dibattiti, proiezioni, concerti e laboratori per bambini, il tutto con la partecipazione di tanti ospiti. Il 17 settembre, primo giorno della Festa, saranno presenti tra gli altri, alle ore 17,00, a parlare di immigrazione e accoglienza, dopo il saluto del sindaco di Carbonia Giuseppe Casti, Filippo Miraglia (vicepresidente nazionale ARCI), don Marco Lai (presidente Caritas Sardegna), Michele Piras (deputato SEL). Verrà inoltre inaugurata la mostra fotografica “Kurdistan, un popolo che resiste”, realizzata da Roberto Mulas e resoconto del viaggio istituzionale di rappresentanti della Regione Sardegna nelle regioni Kurdistan turco. Si terrà, inoltre, l’incontro con Ezel Alcu del Movimento delle Donne del Kurdistan. La serata proseguirà con una cena e un concerto curdi, che serviranno a raccogliere fondi per la costruzione della scuola Antonio Gramsci a Kobane. Il giorno successivo, 18 settembre, si parlerà di diritti civili, un tema importante per SEL Sardegna, che ha presentato proprio quest’anno in Consiglio Regionale, una proposta di legge sulle unioni civili. Tra gli altri, saranno nostri ospiti il presidente della Regione Francesco Pigliaru, Barbara Tetti presidentessa del MOS, Riccardo Deiana presidente di ARC Cagliari e Anna Maria Busia (consigliera regionale CD). Nella serata ci sarà lo spettacolo delle Dragqueen Le Bolognesi. Sabato 19 ci sarà il concerto di Giorgio Canali (ex CCCP CSI) e il dibattito delle 17,00 avrà come tema la Sinistra, saranno ospiti Luciana Castellina, Nicola Fratoianni, coordinatore nazionale SEL, Claudio Grassi (Sinistra e Lavoro), Massimo Zedda, sindaco di Cagliari e Luciano Uras (senatore SEL). Il giorno successivo, domenica 20 settembre, parleremo di Europa e regionalismi, nostri ospiti saranno Renato Soru, europarlamentare e segretario regionale del Partito Democratico, Franco Uda (Segretario Arci Sardegna, coordinatore nazionale Pace, Solidarietà e Cooperazione Internazionale ARCI), Gavino Sale (IRS), Gesuino Muledda (Rossomori) e Luca Pizzuto (consigliere regionale e coordinatore regionale SEL Sardegna). La Festa verrà chiusa con la proiezione del film Jimmy’s Hall di Ken Loach.

Ci sarà inoltre un’esposizione permanente di hobbisti e artigiani del territorio e ogni giorno, a partire da venerdì 18, alle ore 20,00 sarà possibile cenare al ristorane Festa Articolo 3, dove si potranno degustare i migliori prodotti locali, rigorosamente a km 0. Per i piccoli sono stati riservati spazi particolari, un laboratorio di burattini che, a partire dalle 17,00 di venerd,ì intratterrà i bambini per le tre giornate; con la cooperativa Mediterranea ci sarà un laboratorio sull’epoca romana il primo giorno della festa e, naturalmente, saranno presenti i giochi gonfiabili. Ogni attività culturale e di animazione sarà gratuita e aperta a tutti.

La festa è possibile grazie alla collaborazione col circolo ARCI La Gabbianella Fortunata di Carbonia e il Pitosforo ArtMusicBar.

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Dopo l’ingresso in Consiglio regionale di quattro nuovi componenti, è stato costituito il nuovo gruppo dei “Cristiano Popolari Socialisti” al quale, oltre ai consiglieri Pierfranco Zanchetta e Antonio Gaia dell’Upc, hanno aderito anche Raimondo Perra del Psi e, per scelta “tecnica”, Walter Piscedda proveniente dal Pd. Il nuovo gruppo sarà presieduto dall’on. Pierfranco Zanchetta.

Questa la composizione aggiornata dei gruppi consiliari:

Area Popolare Sarda: Giorgio Oppi, Giuseppino Pinna, Ignazio Tatti, Gianluigi Rubiu (Presidente)

Cristiano Popolari Socialisti: Antonio Gaia, Raimondo Perra, Walter Piscedda, Pierfranco Zanchetta (Presidente)

Forza Italia Sardegna: Ugo Cappellacci, Oscar Cherchi, Giuseppe Fasolino, Ignazio Locci, Antonello Peru, Alberto Randazzo, Marco Tedde, Edoardo Tocco, Stefano Tunis, Alessandra Zedda, Pietro Pittalis (Presidente)

Misto: Mario Floris, Gianni Lampis, Paolo Truzzu, Gaetano Ledda, Fabrizio Anedda (Presidente)

Partito Democratico: Piero Comandini, Lorenzo Cozzolino, Salvatore Demontis, Roberto Deriu, Daniela Forma, Gianfranco Ganau, Luigi Lotto, Gavino Manca, Giuseppe Meloni, Cesare Moriconi, Francesco Pigliaru, Rosella Pinna, Luigi Ruggeri, Franco Sabatini, Antonio Solinas, Gian Mario Tendas, Pietro Cocco (Presidente)

Partito Sardo d’Azione: Marcello Orrù, Christian Solinas, Angelo Carta (Presidente)

Riformatori Sardi-Liberaldemocratici: Michele Cossa, Luigi Crisponi, Attilio Dedoni (Presidente)

SEL Sardegna: Francesco Agus, Luca Pizzuto, Daniele Cocco (Presidente)

Soberania-Indipendentzia: Alessandro Collu, Eugenio Lai, Paolo Zedda, Emilio Usula (Presidente)

Sovranità, Democrazia e Lavoro: Anna Maria Busia, Augusto Cherchi, Gianfranco Congiu, Piermario Manca, Alessandro Unali, Roberto Desini (Presidente).

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Il progetto Iscol@ è stato al centro di un dibattito svoltosi questa mattina nell’Aula magna della Facoltà di Ingegneria di Cagliari, con la partecipazione di numerosissimi amministratori locali, ingegneri ed architetti. Protagonisti del workshop sono stati i tecnici della Struttura di missione regionale sull’edilizia scolastica, insieme a specialisti delle Università di Cagliari e Sassari e la responsabile della Struttura di missione sulla riqualificazione dell’edilizia scolastica della Presidenza del Consiglio dei ministri, Laura Galimberti. «Oggi è il primo giorno di scuola, e il modo migliore per fare gli auguri ai nostri ragazzi è passare questa giornata lavorando per loro», ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru, intervenuto dopo i saluti di apertura del direttore di dipartimento della facoltà, Antonello Sanna.
«Siamo ben consapevoli dei problemi della scuola, ma sappiamo anche che stiamo lavorando tutti insieme, con serietà e impegno, per combattere la dispersione e migliorare l’apprendimento. Serve una nuova didattica, che a sua volta ha bisogno di edifici adeguati. Con Iscol@ sono già stati fatti 150 interventi di manutenzione straordinaria e altri 500 seguiranno a breve; 44 milioni sono pronti per finanziare 14 scuole nuove o profondamente rinnovate, e 9 milioni sosterranno la progettazione di scuole migliori in tutta la Sardegna. Il vostro apporto è e sarà fondamentale», ha concluso il presidente Pigliaru rivolgendosi agli amministratori locali. «E’ attraverso i progetti seri e la collaborazione tra territori che si ottengono le risorse e si raggiungono risultati concreti».
Molto positivo il commento della responsabile della Struttura di missione della Presidenza del Consiglio dei ministri, Laura Galimberti, per la quale la sinergia tra Governo e Regione è un valore aggiunto che permetterà di raggiungere più efficacemente l’obiettivo di valorizzare la scuola e l’iter formativo delle nuove generazioni.
Di unico quadro strategico regionale, in cui si compenetrano edilizia, progettazione e didattica, finalizzato a diminuire la dispersione e aumentare le competenze ha parlato il direttore generale dell’assessorato della Pubblica Istruzione, Elisabetta Schirru, sottolineando l’approccio integrato del progetto, di cui fanno parte anche, a differenza di quanto accaduto in precedenza, monitoraggio e valutazione.
Nel merito dei contenuti dell’Asse I di Iscol@, definendolo il progetto più innovativo sull’edilizia scolastica che prevede la costruzioni di nuovi edifici per valorizzare al meglio l’apprendimento e le esigenze di socializzazione degli alunni, hanno parlato Alessandra Berry e Matteo Frate, della struttura di missione regionale, che hanno sottolineato l’importanza della collaborazione tra i sindaci per ragionare in maniera sovraterritoriale sui nuovi spazi, come per i 14 progetti che fungeranno da apripista, per i quali si procederà con un concorso di progettazione.
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