22 July, 2024
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Raimondo Perra

«In Sardegna si sta consumando un grave danno ambientale all’interno del compendio naturalistico Monte Linas-Marganai, uno degli ultimi esempi di foresta mediterranea spontanea cresciuta su strati rocciosi formatisi in oltre 600 milioni di anni.»

Lo scrive in una nota l’on. Raimondo Perra, presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, che questa mattina ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore all’Ambiente Donatella Spano.

«Il comune di Domusnovas, con l’avallo dell’Ente Foreste – aggiunge Perra -, ha già portato a termine il taglio di 35 ettari di bosco per la produzione di legna da ardere e pellets. Nei prossimi sei anni è previsto il disboscamento di altri 505 ettari secondo quanto previsto da un progetto approvato nel lontano 2009 da Comune e Regione. Se portato a termine, l’intervento causerebbe conseguenze ambientali nefaste: erosione del terreno e scomparsa di alcune specie animali oggi presenti all’interno dell’area naturalistica.»

Del caso, denunciato per primo dal quotidiano online Sardinia Post, si è occupato nei giorni scorsi anche il Corriere della Sera con un articolo dell’inviato di punta del giornale Gian Antonio Stella.

«Enti regionali che gestiscono risorse pubbliche non possono avallare scelte anacronistiche e contrarie agli interessi dello stesso territorio a cui sarebbero rivolti i benefici – sottolinea ancora Raimondo Perra – è necessario intervenire immediatamente per scongiurare il disboscamento della foresta del Marganai e porre rimedio ai gravissimi danni ambientali già prodotti.»

Raimondo Perra, nell’interrogazione, ricorda alla Giunta che nei giorni scorsi oltre 3.000 cittadini hanno sottoscritto una petizione per chiedere di fermare i tagli. Stessa richiesta è stata avanzata all’Esecutivo da alcuni autorevoli esponenti del mondo scientifico.

«I benefici economici annunciati sono palesemente illusori ed inesistenti rispetto all’irreversibilità del potenziale disastro ambientale – conclude il presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale – mentre risultano inutilizzati 58 milioni di euro stanziati dall’Unione Europea per la salvaguardia delle arre boschive del Sulcis.»

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Sede Provincia 3 copia CCIAA_AvvisoChiusuraSedeCarbonia_set2015

Dura presa di posizione del Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente contro la chiusura degli uffici di Carbonia della Camera di Commercio.

“Avviso all’utenza: prosecuzione chiusura della sede di Carbonia – gli uffici territoriali della Camera di Commercio resteranno chiusi per tutto il mese di Settembre”. «Questo il sintetico comunicato pubblicato sul sito ufficiale della Camera di Commercio di Cagliari e affisso nella locale sede di via Fertilia a Carbonia – scrive il presidente del Movimento Partite Iva, Paolo Bullegas, in una nota -. Nulla di più sulla data di riapertura.»

Le ferie estive sono finite ma gli uffici di Carbonia della Camera di commercio industria artigianato e agricoltura, resteranno chiusi ancora per tutto il mese di settembre. E questo fatto preoccupa il Movimento Partite Iva che, rappresentando il malessere del mondo imprenditoriale del Sulcis Iglesiente, ha scritto al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ed al commissario straordinario della Camera di commercio, Paola Piras, per esprimere il proprio disappunto.

«Nostro malgrado – aggiunge Paolo Bullegas – dobbiamo osservare che, la sospensione dell’attività dell’ufficio camerale sta omettendo il preminente interesse pubblico al corretto funzionamento dei servizi camerali, con l’evidente pregiudizio per la collettività ed in particolare per le imprese ed i loro consulenti professionisti operanti nella circoscrizione di Carbonia Iglesias, oltre che generare profonda collera degli imprenditori nei confronti del governo dell’istituzione camerale.»

Un deciso atto di accusa nei confronti del commissario straordinario che non assicura il corretto servizio di assistenza alle imprese del Sulcis Iglesiente, sul quale operano oltre 9mila imprese nei vari settori.

«Ma ciò che preoccupa maggiormente – affermano Corrado Di Bartolo e Elio Cancedda, vicepresidenti del Movimento – è l’abbandono istituzionale del territorio. E’ sotto gli occhi di tutti il fatto incontestabile che dopo il commissariamento della provincia, il Sulcis Iglesiente stia subendo un arretramento progressivo delle presenze istituzionali. E non permetteremo che questo prosegua anche con la chiusura della sede della Camera di commercio. Risulterebbe uno schiaffo in faccia a chi cerca di affrontare la precaria situazione economica con grandissimi sacrifici. Non ce lo possiamo permettere.»

«Resta tuttavia la rabbia – conclude la nota del Movimento – di chi in questi giorni, negli uffici ospitati nei locali dell’ex sede della provincia di via Fertilia, trova un avviso con su scritto: “Per le normali attività amministrative contattare gli uffici camerali della sede di Cagliari”. Mentre non dato sapere a chi rivolgersi per quelle pratiche ‘non normali'”.

 

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«La vicenda della mancata erogazione degli assegni di merito ai circa 700 studenti sardi “meritevoli” ha dell’incredibile. Dopo quasi due anni dalla chiusura del bando (datato novembre 2013), i giovani studenti isolani attendono ancora il pagamento delle somme loro spettanti. E se fino a qualche mese fa si pensava che le responsabilità fossero addebitabili ai ritardi nella formazione delle graduatorie, oggi è chiaro che le colpe sono tutte del trio Firino-Paci-Pigliaru. Con lo sfondo, in un ruolo da protagonista, occupato dall’accordo patacca sul pareggio di bilancio, che di fatto impedisce l’erogazione delle somme. Un accordo che gli illustri professori Raffaele Paci e Francesco Pigliaru hanno fatto passare per un traguardo storico, ma che di fatto si sta rivelando sempre più fonte di problemi. E a pagarne le spese, questa volta, sono gli studenti.»

Lo dice stamane Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«È inaccettabile – aggiunge Locci – che i giochetti economici della Giunta dei professori vengano fatti sulle spalle dei sardi, ai quali si chiede di pagare un conto non loro. E mi chiedo se gli artefici di questa sonora fregatura non si vergognino almeno un po’, dato che stanno frustrando le aspettativi di chi, con fatica e sudore, cerca di costruirsi un futuro migliore in questa terra.»

«Si tratta di 700 studenti “meritevoli” che da troppo tempo attendono l’intervento dell’Assessore regionale all’Istruzione Claudia Firino. La quale, evidentemente, non ha il coraggio di spiegare ai ragazzi come stanno realmente le cose. Direi che a questo punto è arrivato il momento che la Firino si assuma le responsabilità e chiarisca la situazione. E se possibile – conclude il consigliere regionale di Sant’Antioco – percorra eventuali strade utili a sbloccare le somme destinate agli studenti.»

Ignazio Locci 7 copia

Oggi, alle 14.00, il presidente Francesco Pigliaru, il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, gli assessori coinvolti, taglieranno il nastro del padiglione Sardegna ad Expo e inaugureranno la settimana isolana all’esposizione milanese. Un fitto programma di eventi accompagnerà i visitatori alla scoperta di eccellenze ambientali e culturali, modelli di innovazione, tesori archeologici.
«Un modello di sviluppo sostenibile per tutte le regioni italiane da esportare nel mondo come immagine dell’‘Isola senza fine’». Con queste parole, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio Francesco Morandi, ha concluso il primo appuntamento in Expo sulla qualità della vita in Sardegna, tematismo del quale la Regione è capofila e che sarà al centro dell’Esposizione universale per tutta la settimana.

«Non dobbiamo temere di accettare la sfida di un possibile cambiamento – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – proseguendo nel ragionamento già avviato con altre regioni sul modello da noi proposto basato sulla combinazione di fattori quali identità e tradizione, qualità delle produzioni e sostenibilità ambientale, benessere e coesione sociale e capacità di valorizzare i beni naturalistici e culturali nel loro pieno rispetto.»
‘Una nuova visione per lo sviluppo sostenibile’, realizzato nell’ambito del progetto della Presidenza del Consiglio ‘Expo e Territori’, ha messo in vetrina innovazione sostenibile, eccellenze naturali, qualità dei prodotti e del cibo, longevità: un mix che rende l’isola attualmente un modello da seguire. All’Auditorium di Palazzo Italia si sono confrontati studiosi ed esperti dei vari settori coinvolti. Gli interventi sono stati coordinati dalla giornalista di Al Jazeera Barbara Serra e intervallati da trailer dei cortometraggi realizzati nell’ambito del progetto Heroes 20.20.20, il progetto nato dalla collaborazione tra Film Commission, assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche.
Ad aprire l’appuntamento il divertente spot ‘Centenari’ del regista oristanese Paolo Zucca, di grande impatto visivo, incentrato sull’elisir di lunga vita dei sardi, e il canto a tenore del gruppo folk di Nuoro. È seguito il blocco di interventi su ‘tendenze e valore per lo sviluppo’ con il sociologo Aldo Bonomi, coordinatore dei progetti regioni per Expo, che ha messo in luce come «la Sardegna abbia interpretato ottimamente i temi centrali dell’Esposizione universale (‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’), dando un grande contributo con la proposta di un modello di sviluppo sostenibile che associa gli aspetti locali a quelli globali». Nella stessa sezione Filomena Maggino, statistico sociale dell’Università di Firenze, ha parlato dei valori che contribuiscono al ‘benessere economico sociale (BES), molti dei quali caratteristiche intrinseche dell’isola.
Si è parlato quindi di longevità con Luca Deiana e Gianni Pes, docenti dell’Università di Sassari, e con Roberto Pili, presidente della ‘Comunità mondiale della Longevità’. Deiana ha mostrato interessanti appunti audiovisivi sui centenari e ha spiegato il suo progetto scientifico che analizza l’incidenza di alcuni prodotti tipici sardi (formaggio e vino) sull’alta percentuale di ultraottantenni sardi. Pes si è soffermato sull’interesse del mondo scientifico e giornalistico internazionale per la ‘blue zone’ isolana (Ogliastra) e sui vari fattori che contribuiscono alla longevità (alimentazione, attività fisica legate al mondo agropastorale e benessere sociale). Infine, ha parlato di «invecchiamento di successo tipico della Sardegna, studiato ovunque, determinato dalla qualità della vita e su cui investire per migliorare aspettative e prospettive di vita nel mondo». Il terzo blocco è stato incentrato sul ‘food’ ed è stato affidato al pluripremiato chef sardo Roberto Petza e allo svedese Lotta Jorgensen, coeditor di Fool Magazine.
E’ stata la volta di ‘qualità della vita, natura e ambiente’: sono intervenuti Augusto Navone, direttore dell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, capofila del progetto ‘Eccellenza naturale’, attivato dall’assessorato e che coordina il lavoro di tutte le nove aree protette della Sardegna. Navone ha molto apprezzato «la nuova visione della Regione proiettata verso il futuro, che fa marketing territoriale in maniera adeguata mettendo al centro sostenibilità ambientale e sociale». Dopo di lui, Donatella Bianchi, presidente WWF Italia e giornalista, ‘sarda acquisita’ come si è definita: «L’isola è un punto di riferimento da cui partire per comprendere quanto l’ambiente incida sul benessere». Quinto blocco incentrato sull’innovazione’: sono intervenuti gli imprenditori eco-sostenibili Daniela Ducato e Luca Ruiu, testimonial dell’‘Isola senza fine’ a Expo, il presidente del Crs4, Luigi Filippini, e l’amministratore unico di Porto Conte Ricerche, Sergio Uzzau.
Le conclusioni e la condivisione del modello con altre regioni, in particolare con il Lazio, affidati all’assessore Francesco Morandi e a Carla Collicelli, vicedirettore del Censis.

 

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Sabato 12 e domenica 13 settembre è in programma a Laconi, la Festia di Sant’Uberto, patrono dei cacciatori sardi.

I festeggiamenti prenderanno il via con le gare di tiro al piattello, abilità cinofile e attività dimostrative, fossa e percorso di caccia, tiro alla sagoma mobile e fissa, e proseguiranno per tutta la giornata di domenica 13, attorno al parco “Su Dominariu”. La manifestazione, giunta alla seconda edizione sotto l’egida dell’Unione cacciatori Sardegna ed in collaborazione con Regione, Pro Loco di Laconi e Monastir, Sardegna Foreste e Corpo forestale e di vigilanza ambientale, si svolge con un intento chiaro: «Vogliamo valorizzare – dicono il presidente dell’Ucs Bonifacio Cuccu e Modesto Fenu – tutte le espressioni correlate all’attività venatoria, ivi compresa la cinofilia, con particolare riguardo al settore paesaggistico e alla presentazione di prodotti artigianali, senza poi tralasciare gli aspetti legati all’enogastronomia ed alla cultura culinaria venatoria».

Il prologo sarà contrassegnato dalle competizioni di tiro, nelle campagne in località Corongiu Era, per tutta la giornata di sabato. La kermesse entrerà nel vivo domenica mattina con il raduno dei cacciatori nell’oasi attorno al centro del Sarcidano. Si prevede una numerosa partecipazione degli appassionati, con le divise da caccia, e di una folta rappresentanza di famiglie. Alle 9.30 si svolgerà una tavola rotonda sul tema “Una nuova legislazione sull’attività venatoria e il governo dell’ambiente e delle risorse rigenerabili. Dovere morale verso le future generazioni”. I lavori saranno coordinati da Modesto Fenu, che ha presentato il disegno di legge per mettere ordine al settore. Parteciperanno il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori regionali della Difesa dell’ambiente, dei Lavori pubblici, della Sanità e degli Enti locali Donatella Spano, Paolo Maninchedda, Luigi Arru e Cristiano Erriu, Antonio Casula (responsabile dell’Ente Foreste), il presidente della Coldiretti Giambattista Cualbu, Andrea Cortis (Associazione armieri sardi) e il responsabile dell’Ucs Bonifacio Cuccu.

All’interno della location saranno presenti diversi stand che ospiteranno delle mostre sulle armi antiche e moderne, un’esposizione di coltelli sardi e riproduzione del neolitico del maestro Giuseppe Cabras, degli stand sull’attività archeologica sperimentale (dalle ceramiche ai metalli sino ai gioielli), delle mostre su fauna selvatica e prodotti artigianali isolani. Sono previsti dei percorsi guidati per bambini e famiglie. Alle 11.30 è prevista la celebrazione della messa solenne presieduta dall’arcivescovo Arrigo Miglio, accompagnata dai canti del coro di Laconi, con la recita della preghiera dei cacciatori e la benedizione dei cani e dei fucili. Alle 13.30 ci sarà il pranzo con la degustazione di prodotti locali della tradizione isolana. L’evento proseguirà nel pomeriggio, con una gara gastronomica di cucina del cinghiale. Alle 17.00 una dimostrazione balistica nelle campagne attorno al parco, poi “Sa rodia de is Cassadoris” (le più grosse bugie sulla caccia). Alle 18.00 la suggestiva esibizione dei falconieri. Sino alla tarda serata canti e balli della tradizione isolana, con i gruppi folk di Laconi, Monastir e Gadoni. Si concluderà con l’esibizione del gruppo rock “I vecchi amici”. Un evento imperdibile, dunque, per i cacciatori e le famiglie che per un giorno potranno riscoprire una giornata a contatto con l’ambiente e le tradizioni sarde.

Arrigo Miglio copia

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Martedì 15 settembre, alle ore 11,00, al parco di Villa Sulcis, a Carbonia, verrà presentata nel corso di una conferenza stampa la “Festa di Sinistra Ecologia Libertà Articolo 3Superando quegli ostacoli”, in programma nello stesso Parco il 17, 18, 19 e 20 settembre prossimi.

Nel corso della conferenza, verranno esposti il programma della Festa e gli ospiti.

Nelle fotografie allegate, alcuni momenti della Festa dello scorso anno, con la visita del governatore Francesco Pigliaru.

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“Internazionalizzazione” è la parola d’ordine che accompagnerà la settimana della Sardegna a Expo, dall’11 al 18 settembre. «Obiettivo di questa Giunta è promuovere i prodotti agroalimentari regionali in tutto il mondo, conquistando i nuovi mercati emergenti e consolidandoci in quelli storici». Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, a pochi giorni dall’avvio dei lavori dedicati alla nostra Isola nell’Esposizione universale.
«Circa 200 milioni di nuovi consumatori – ha osservato l’assessore regionale dell’Agricoltura – sono alla ricerca di produzioni di eccellenza. La Sardegna, con le sue migliaia di imprese agricole, ha tutte le carte in regola per affrontare questa sfida». «Qualità ambientale e qualità del cibo – ha aggiunto l’assessore – sono il brand su cui stiamo investendo con convinzione nelle nuove politiche di internazionalizzazione. Interventi messi in campo in questi mesi e supportati anche attraverso il PSR 2014-2020 con i sostegni all’aggregazione delle imprese: più riusciremo a fare rete e maggiore sarà la nostra forza nei mercati».
Per l’internazionalizzazione del Pecorino Romano, del Pecorino Sardo e per la valorizzazione del Marchio qualità Sardegna, l’assessorato dell’Agricoltura sta mettendo a disposizione oltre 3 milioni di euro, recuperati da un fondo Agea e già predisposti in Finanziaria. «L’esposizione milanese è un’ottima vetrina per raccontare le migliori esperienze imprenditoriali della nostra Isola – ha ricordato l’assessore dell’Agricoltura – ed è per questo che come Regione abbiamo messo a disposizione 500mila euro per sostenere le imprese sarde attraverso la presenza delle associazioni di categoria agricole che questa settimana saranno a Milano».
Sarà certamente la giornata inaugurale dell’11 settembre organizzata a Expo, con il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’ex presidente della Commissione agricoltura dell’Ue, l’eurodeputato Paolo De Castro, che sdoganerà definitivamente le nostre produzioni regionali fra i big del comparto caseario nazionale. I Consorzi di tutela del Romano e del Sardo si confronteranno alla pari con i colleghi del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano in una tavola rotonda dove si discuterà di internazionalizzazione, esperienze di commercializzazione e strategie per la ricerca di nuovi mercati.
Nell’iniziativa che la presidenza della Regione e l’assessorato dell’Agricoltura hanno organizzato in collaborazione con l’agenzia Laore per venerdì 11 settembre, alle ore 11.00, presso il Conference Center, sala 71, Elisabetta Falchi descriverà le eccellenze agro-alimentari sarde e le azioni che lo stesso assessorato sta elaborando per dare impulso alle principali filiere. «Ci adopereremo – ha spiegato l’assessore dell’Agricoltura – per promuovere e strutturare le aziende nell’esportazione attraverso la ricerca e l’innovazione, la formazione continua nei territori e l’ingresso di giovani imprenditori in agricoltura».
Durante i lavori interverranno anche i ricercatori di Nomisma che spiegheranno quali sono i trend nel mercato mondiale dei prodotti di eccellenza e in particolare di quelli del comparto lattiero-caseario. La storia del Pecorino Romano nel mercato nord americano sarà invece raccontata dal neo presidente del Consorzio, Salvatore Palitta. In questi mesi, la punta di diamante del caseario regionale ha raggiunto sul mercato le quotazioni più alte della sua storia e costituisce un esempio di come ricerca, innovazione e organizzazione possano consentire a un prodotto di insediarsi stabilmente, soprattutto nella piazza statunitense, nonostante le oscillazioni del cambio euro-dollaro e l’interruzione dei sostegni europei all’esportazione avvenuti negli anni ‘90. Il convegno proseguirà con l’intervento di Paolo De Castro, che spiegherà i contenuti dei recenti accordi TTIP (Trattato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti), che tanta preoccupazione hanno creato nei produttori europei rispetto alla possibilità di difendere i marchi nei mercati internazionali. Il presidente Pigliaru illustrerà quindi le iniziative che la Giunta e l’assessorato dell’Industria hanno assunto per accompagnare le imprese che intendono incrementare la loro presenza nei mercati e le strategie che si vogliono attivare per il futuro. Chiuderà i lavori della mattinata il ministro Martina a conferma dell’interesse che il governo nazionale ha per le iniziative dell’esecutivo regionale. Dopo il taglio del nastro inaugurale, negli spazi dedicati alla Sardegna, da parte del ministro Martina, previsto per le ore 14.00, si terrà presso l’area Picnic della Cascina Triulza una degustazione dei prodotti di eccellenza della nostra Isola. Alle 15.30 nel Padiglione Società civile l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, aprirà i lavori della tavola rotonda dove i Consorzi di Tutela dei formaggi sardi si confronteranno con quelli del Parmigiano Reggiano e del Grana Padano sulle rispettive strategie di penetrazione nei mercati internazionali. Sono inoltre previsti interventi di tecnici dell’Agenzia ICE e di un studio legale esperto nelle difesa dei marchi. Chiuderà i lavori il Presidente Francesco Pigliaru.
Negli ultimi mesi sono stati numerosi gli incontri, in Sardegna e a Milano, fra la presidenza della Regione Sardegna, gli assessorati competenti e le delegazioni istituzionali e di imprenditori provenienti dalla Cina. L’ultimo faccia a faccia di due giorni si è tenuto a Milano il 2 e 3 settembre scorso. In questa occasione, Elisabetta Falchi e i colleghi del Bilancio, Raffaele Paci, e del Turismo, Francesco Morandi, si sono confrontati con i rappresentanti politici della provincia di Hainan su agricoltura, innovazione, ricerca e turismo, visitando anche gli spazi espositivi della Cina a Expo. Oggi, sempre sul filone della promozione della Sardegna nei mercati emergenti dell’Asia, l’assessore Falchi incontrerà nella Cantina Il Nuraghe di Mogoro, una delegazione di imprenditori provenienti dalla provincia di Tianjin, uno dei territori con la crescita più alta di tutto il paese, con circa 110 milioni di abitanti. La visita si inserisce in un progetto di ricerca di cibi di eccellenza (vini, prodotti ittici, formaggi, pasta, dolci e lavorati agroalimentari) da esportare nella provincia cinese dove saranno venduti in un enorme centro commerciale dedicato al meglio del made in Italy.
Elisabetta Falchi 2

 

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Palazzo del Consiglio regionale 2 copia

Hanno prestato giuramento questo pomeriggio i quattro nuovi consiglieri regionali Pier Franco Zanchetta, Antonio Gaia, Gianfranco Congiu e Gianni Lampis.

Il Consiglio ha iniziato l’esame dell’ordine del giorno con il provvedimento relativo alla sostituzione dei quattro consiglieri regionali dichiarati decaduti dal Consiglio di Ststo. Il presidente Gianfranco Ganau ha letto l’ordinanza cautelare della quinta sezione del Consiglio di Stato, con cui sono state respinte le istanze dei consiglieri esclusi Efisio Arbau, Michele Azara, Gavino Sale e Modesto Fenu ed ha invitato i subentranti Gianfranco Congiu, Antonio Gaia e Pier Franco Zanchetta ad entrare in Aula e prestare giuramento ai sensi della legge. Dopo aver comunicato l’elezione del consigliere Paolo Truzzu alla carica di vice presidente della Giunta per le elezioni ha informato l’Aula di una nota della stessa Giunta che, prendendo atto della citata sentenza Consiglio di Stato, si propone la sostituzione del consigliere escluso Modesto Fenu con il signor Gianni Lampis.
Successivamente, il presidente Ganau ha informato il Consiglio che, in base alla decisione della conferenza dei capigruppo, i consiglieri potranno intervenire per un tempo massimo di 5 minuti e, subito dopo, ha dato la parola al relatore del provvedimento Anna Maria Busia (Sdl).
Il consigliere Mario Floris, intervenendo sull’ordine dei lavori, ha affermato che si sta affrontando «un problema con impatto mediatico straordinario che continuerà ancora; non era perciò opportuno contingentare i tempi dato che sono in gioco composizione e prerogative del Consiglio regionale, per questo è sbagliato chiudere tutto con una “sveltina”, mentre occorre chiarezza sui riflessi voto per i singoli consiglieri».
Il presidente ha risposto che quella dei capigruppo è una proposta rivolta all’Aula e l’ha sottoposta al voto del Consiglio, da cui è stata approvata.
La consigliera Busia, aprendo la sua relazione, ha dichiarato che «le sentenze vanno rispettate anche quando non sono gradite le motivazioni e la vicenda imponeva un percorso molto dettagliato senza margini di discrezionalità, altrimenti si sarebbe posta in dubbio la facoltà del giudice di intervenire sulla procedura elettorale; serviva in altri termini una attuazione concreta della decisione perché questo era il mandato della Giunta delle elezione nel rispetto di tutte le persone coinvolte a vario titolo, compresi gli elettori». «Sul punto – ha proseguito – c’è peraltro una decisione delle sezioni unite civili della Cassazione del 2004 che esclude la possibilità di porre un problema di esecutività della pronuncia giudiziale, che come tale non richiede alcuna forma di ottemperanza ma solo la presa d’atto; inoltre non ha rilevanza l’omissione relativa al quarto consigliere subentrante perché si affermavano comunque la decadenza degli altri esclusi ed il criterio per la loro sostituzione». «ll Consiglio – ha detto ancora la Busia – doveva prendere atto delle determinazioni della sentenza, anche per ciò che concerne la composizione dell’Assemblea nella sus articoloazione di maggioranza ed opposizione; su questo la Giunta per le elezioni ha indicato Vanni Lampis come da verbale della Corte d’Appello e tale decisione viene ora proposta all’Aula».
Il consigliere Mario Floris (Misto), ha ribadito che a suo avviso «la vicenda mette in gioco non solo diritti ed interessi di persone ma la stessa credibilità dell’istituzione regionale; si è verificato un fenomeno che ha trasformato i consiglieri regionali in operatori del diritto incartando di fatto il Consiglio e delineando ipotesi di grande incertezza anche per il futuro». «D’altra parte – ha aggiunto – la giurisprudenza della Corte dei conti indica precise responsabilità per gli atti compiuti dagli organi politici». Floris ha concluso annunciando il suo voto contrario, «perché l’argomento non compete all’Aula e gli errori dei giudici devono essere corretti dai giudici».
Il capogruppo del Psd’Az Angelo Carta, ha espresso alcuni dubbi sulla relazione della consigliera Busia e pur non volendo entrare entro nel merito, ha sostenuto che «il Consiglio non può decidere chi ne fa parte», annunciando che non parteciperà allo scrutinio.
Il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis ha osservato che «per fugare ogni dubbio, è importante ribadire che il Consiglio non è un’aula di tribunale e non decide le sorti di nessuno ma deve essere rispettoso delle decisioni degli organi giurisdizionali, come ha chiaramente spiegato la collega Busia». «Non stiamo interpretando nulla – ha detto ancora il consigliere – ma solo prendendo atto di quando deciso a suo tempo dalla Corte d’Appello di Cagliari in relazione alla situazione del signor Gianni Lampis; non ci sono quindi situazioni di illegittimità».
Il consigliere Emilio Usula (Soberania-Indipendentzia) ha premesso che non si vuole mettere in discussione la decisioni dell’autorità giudiziaria, ma a suo giudizio si è creata una situazione strana, in cui «da una parte il Consiglio ha piena autonomia legislativa in materia elettorale al punto che può escludere oltre 100.000 elettori dalla rappresentanza mentre, dall’altra, deve subire decisioni dello Stato che stravolgono la legge elettorale; allora non si capisce in cosa consista l’esercizio della competenza legislativa esclusiva». «Stiamo per prendere una decisione – ha proseguito – che sicuramente darà spazio ad altri momenti di confusione istituzionale; la sentenza va rispettata ma essa stessa non appare rispettosa della volontà degli elettori».
Il capogruppo dei Riformatori sardi, Attilio Dedoni, ha assicurato la partecipazione del suo gruppo al voto, il cui significato è quello di «affermare la correttezza dell’operato della Giunta per le elezioni; noi, a suo tempo, non abbiamo votato la legge elettorale e ne abbiamo denunciato le carenze, ma ora bisogna affermare la dignità delle istituzioni e su questo non sono ammesse speculazioni».
Il consigliere Mario Floris (Misto) ha manifestato critiche sul provvedimento in discussione: «Non siamo giudici né giuristi e mi chiedo perché la Giunta abbia deciso da sola a luglio senza un passaggio in Assemblea mentre ora vuole trasferire il problema al Consiglio». «Da allora ad oggi – ha concluso – non è successo nulla, anzi tutti i giuristi consultati hanno detto che la Giunta non ha nessun potere».
Il capogruppo di Sel Daniele Cocco, ha affermato la necessità di rispettare la sentenza come ha dimostrato la collega Busia, osservando che «prima non si è arrivati in Aula a causa della sospensiva del Consiglio di Stato; poi tutti possono tutelare i loro diritti nelle sedi opportune come potrebbe fare anche il mio partito ma il voto cui siamo chiamati non riguarda queste situazioni».
Il consigliere Paolo Truzzu (Fdi) ha annunciato il voto favorevole, definendo la relazione della consigliera Busia «chiara ed esaustiva; nessuno si può sostituire agli organi giurisdizionali e del resto il verbale della Corte d’Appello con cui veniva indicato Lampis come 24esimo consigliere dell’opposizione, non lasciava spazio ad interpretazioni diverse».
Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, ha precisato che il Consiglio è chiamato a prendere atto sentenza del Consiglio di Stato ma, ha specificato, «la questione riguarda le istituzioni ed il Consiglio non può fare una cosa diversa da quella che si accinge a fare; non si può mettere in discussione la presa d’atto una sentenza, poi la vicenda proseguirà in altre sedi ma ciò non riguarda il Consiglio regionale che, a questo punto, deve riprendere a lavorare al servizio della Sardegna».
Non essendoci altri iscritti a parlare il presidente Ganau ha messo in votazione il provvedimento, che il Consiglio ha approvato con 40 voti favorevoli ed uno contrario.
Al termine dello scrutinio ha prestato giuramento il nuovo consigliere regionale Gianni Lampis.
L’Aula è passata poi all’esame del secondo punto all’ordine del giorno: il disegno di legge presentato dalla Giunta regionale per l’approvazione del Rendiconto generale della Regione per l’esercizio finanziario 2014.
Il presidente Ganau ha dato la parola al relatore del documento, il presidente della Terza commissione “Bilancio” Franco Sabatini.
Il relatore  ha ricordato che il rendiconto «è stato elaborato per l’ultimo anno ai sensi della legge regionale di contabilità n. 11 del 2006. A decorrere dal 2015, infatti, il consuntivo sarà redatto secondo le disposizioni del decreto legislativo n. 118 del 2011, provvedimento che  consente di rinviare all’esercizio 2016 l’adozione da parte della Regione dei principi applicati riguardanti la contabilità economico-patrimoniale e l’attuazione del bilancio consolidato con i propri enti ed organismi strumentali, aziende, società controllate e partecipate».
Il presidente della Terza Commissione ha poi elencato nei dettagli i risultati di bilancio del 2014: «Si evidenzia un disavanzo al 31 dicembre 2014 di quasi 505 milioni di euro determinato dall’accantonamento di una quota del risultato di amministrazione di euro 530 milioni per la copertura della reiscrizione dei residui perenti in conto capitale in applicazione del decreto legislativo n. 118 del 2011. Disavanzo che, dopo l’accertamento straordinario dei residui attivi e passivi, è stato rideterminato al 1°gennaio 2015 in oltre un miliardo di euro (1.005.625.656,65), al netto del debito autorizzato e non contratto di 504.971.572,63».
Sabatini ha concluso il suo intervento sollecitando una rapida approvazione del provvedimento.
Il presidente Ganau ha quindi dato la parola alla Giunta. L’assessore al Bilancio Raffaele Paci, dopo aver annunciato il parere favorevole dell’esecutivo, ha sottolineato che «il fondo di accantonamento consentirà nel corso degli anni un graduale riassorbimento del disavanzo con chiaro sollievo degli enti locali che hanno il problema delle somme perenti».
Non essendoci dichiarazioni di voto, l’Aula ha approvato il passaggio agli articoli che sono stati approvati in rapida successione. Prima del voto finale, il presidente Ganau ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno della minoranza contro la legge n. 107 sulla riforma della scuola e del sistema dell’istruzione.
Alessandra Zedda (Forza Italia) ha illustrato il documento chiarendo la ratio dell’iniziativa: «La scuola attraversa un momento di grave difficoltà – ha detto Zedda – insegnanti, alunni e genitori sono davanti a uno dei periodi più difficili. La riforma è lesiva delle leggi e della Costituzione. Ciò che appare ancora più grave è che viene disatteso l’articolo 5 dello Statuto che afferma l’autonomia e la specificità della scuola sarda».
Alessandra Zedda ha quindi sollecitato l’impugnazione da parte della Regione della legge 107 davanti alla Corte Costituzionale offrendo la disponibilità della minoranza a un accordo per una battaglia unitaria nei confronti del Governo.
Sull’argomento è intervenuta Anna Maria Busia (Cd) che ha chiesto una sospensione di cinque minuti accordata dal presidente Ganau.
Alla ripresa dei lavori, ha preso la parola il presidente della Giunta Francesco Pigliaru. «La scuola è uno degli argomenti fondamentali attorno a cui ruotano le speranze della Sardegna – ha detto il presidente – il Progetto “Iscola” è stato finanziato con 190 milioni di euro. E’ un argomento che va affrontato con serietà. Questo ordine del giorno crea qualche difficoltà perché non consente una riflessione approfondita». Francesco Pigliaru ha poi affermato di condividere alcuni punti del documento, in particolare il riferimento al dramma dei docenti sardi costretti a migrare in altre regioni: «Il tema è serio – ha sottolineato Pigliaru – così come è urgente rivedere i parametri con i quali lo Stato calcola gli organici della scuola sarda. Un ragazzo del Sud perde due anni di competenze rispetto a uno del Nord. Noi abbiamo il dovere di fare proposte allo Stato italiano. Siamo disposti a un confronto e ad accogliere suggerimenti che possano migliorare la situazione. Serve però una riflessione più ampia». Il presidente ha quindi chiesto il ritiro dell’odg e proposto una giornata di dibattito sul tema della scuola e dell’istruzione in generale.
A Frqncesco Pigliaru ha risposto il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis: «Prendiamo atto delle dichiarazioni del presidente e delle interlocuzioni che ci sono in atto con il Governo. Avremmo voluto però una presa di posizione netta e decisa per quelle parti della legge che sacrificano diritti e interessi dei docenti sardi. Su questo aspetto insistiamo e vorremmo che ci fosse una maggiore attenzione da parte della Giunta». Pietro Pittalis ha quindi chiesto una breve sospensione per verificare la disponibilità al ritiro del documento da parte degli altri gruppi di minoranza.
La richiesta è stata accolta dal presidente Ganau che ha sospeso la seduta per alcuni minuti.
Alla ripresa dei lavori è intervenuto il capogruppo dei riformatori Attilio Dedoni. «Cogliamo con favore la disponibilità del presidente Pigliaru a discutere di scuola, il problema è serio e va dibattuto attentamente – ha detto Dedoni – la questione è complessa e non riguarda solo la “buona scuola”, non è corretto però che si discuta fuori da quest’aula». Attilio Dedoni ha quindi proposto di convocare una seduta straordinaria del Consiglio per la prossima settimana.
Sulla proposta di Dedoni è intervenuto il capogruppo del Pd Pietro Cocco che ha invitato l’opposizione al ritiro dell’ordine del giorno e offerto la disponibilità della maggioranza a dedicare  un’intera giornata all’argomento, proponendo la data del 22 settembre.
Ha quindi preso la parola il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis: «L’ordine del giorno chiedeva alla Giunta di impugnare la legge. Abbiamo capito che non c’è la volontà politica ad accogliere la nostra proposta. La subordinata è parlare di scuola – ha affermato l’esponente della minoranza – è una magra consolazione, mi fido della capacità del presidente Pigliaru di stupirci con soluzioni alternative rispetto a quelle proposte da noi. Se questo dibattito servirà a fare chiarezza ben venga. Si vada pure a martedì 22».
Gianfranco Ganau ha quindi preso atto del ritiro dell’ordine del giorno da parte dell’opposizione e annunciato la convocazione del consiglio per martedì 22 settembre che dovrà essere ratificata dalla conferenza dei Capigruppo.
L’aula è quindi passata alla votazione finale del Rendiconto della Regione per l’esercizio finanziario 2014 che è stato approvato con 30 voti favorevoli.
Il presidente del Consiglio Ganau ha quindi aperto la discussione sulla Pl 239 ed ha concesso la parola al primo firmatario e relatore del provvedimento, Gianmario Tendas (Pd). L’esponente della maggioranza ha, in apertura del suo intervento rivolto un ringraziamento ai componenti la Quinta commissione consiliare ed in particolare ai rappresentanti le forze dell’opposizione per la “collaborazione e la disponibilità” mostrata nel confronto sulla proposta di legge (approvata in commissione all’unanimità) che in sostanza aggiorna le disposizioni contenute nella legge regionale n. 39 del 1956, in particolare per quanto attiene le acque interne e lagunari con «l’obiettivo di definire un quadro normativo più chiaro ed efficace che riafferma la legittima titolarità sui beni oggetto di concessione e l’esclusività delle attività di pesca ma che definisca e uniformi su tutto il territorio regionale le misure di tutela dei compendi e la repressione delle pratiche illecite».
Per quanto attiene quest’ultimo aspetto, il consigliere Tendas ha più volte ribadito l’opportunità di una normativa più stringente, tale da scongiurare le diverse situazioni di tensione che si registrano tra gli addetti alla vigilanza e i trasgressori delle norme che regolano le attività di pesca in laguna e nelle acque interne.
Il consigliere del Pd, Antonio Solinas ha denunciato il perdurare di situazioni “illegalità” nei compendi ittici di proprietà della Regione che sono stati dati in concessione alle cooperative o ai consorzi di cooperative e che «oggi non possono contare su efficaci strumenti legislativi per far cessare il fenomeno delle ruberie».
Antonio Solinas ha quindi auspicato una rivisitazione delle gestioni e una rivalutazione dei compendi ittici dal punto di vista ambientale. «Il settore pesca – ha dichiarato l’esponente della maggioranza – può dare molto di più alla Sardegna, sia in in termini di occupazione che di reddito». Antonio Solinas ha concluso con l’invito a scongiurare il rischio che «in pochi siano chiamati a gestire un bene pubblico mentre è opportuno che chi rispetta le regole per l’utilizzo degli stagni deve poterci lavorare».
L’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nell’esprimere il parere favorevole della Giunta alla Pl 239 ha sottolineato i numerosi problemi che derivano dal perdurare delle attività illegali. L’assessore Falchi ha inoltre ribadito che i «compendi ittici sono un bene dei territori e che come tali devono essere utilizzati per generare maggiori posti di lavoro». «Con questa norma mettiamo ordine nel settore – ha concluso Elisabetta Falchi – e lavoreremo per garantire un migliore sfruttamento della risorsa pesca e garantire la tutela degli equilibri delle lagune».
L’Aula ha quindi approvato il passaggio agli articoli e il presidente del Consiglio Ganau ha annunciato la presentazione di un emendamento (Tendas e più) che sostituisce l’intero articolo 1 (Vigilanza e sanzioni) e sul quale hanno espresso parere favorevole sia la Giunta che il relatore.
Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, ha fatto osservare che al comma 3 dell’emendamento si prevede di reimmettere in acqua all’interno dello specchio acqueo dal quale è stato prelevato, il pescato prelevato senza il consenso del concessionario. «Tale disposizione – ha dichiarato Michele Cossa – rischia di essere di difficile applicazione e c’è il rischio di far morire il pescato». Michele Cossa ha quindi proposto con un emendamento orale, di abrogare le parti del comma 3 evidenziate.
Dopo il parere favorevole del relatore Tendas, all’osservazione formulata dal consigliere Cossa, il presidente del Consiglio ha posto in votazione l’emendamento che stabilisce, in sintesi, le sanzioni per chiunque peschi nelle cosiddette acque concesse senza il consenso del concessionario e rapporta le sanzioni amministrative alla quantità di pescato prelevato illegalmente.
L’emendamento che sostituisce l’articolo 1 è stato quindi approvato dall’Aula con 45 voti a favore e con il medesimo scrutinio è stato approvato l’articolo 2 che stabilisce l’entrata in vigore della legge nel giorno della sua pubblicazione sul Buras.
Il testo finale della legge è stato approvato, invece, con 44 voti.
A conclusione della votazione il presidente del Consiglio ha quindi annunciato la discussione del disegno di legge n. 253 presentato dalla Giunta regionale “Modifiche all’articolo 16 della legge regionale 14 novembre 2000, n. 21 (Adeguamento delle provvidenze regionali a favore dell’agricoltura agli orientamenti comunitari in materia di aiuti di Stato nel settore agricolo e interventi a favore delle infrastrutture rurali e della silvicoltura)”.
Il relatore Luigi Lotto (Pd) ha spiegato che la Giunta ha presentato il disegno di legge  per modificare la scadenza (dicembre 2015) della legge 40, approvata nel 2013, per consentire la notifica del regime di aiuti alla commissione europea in tempi utili per disporre delle risorse a partire dal 2016 ed ha fissato la nuova scadenza nel 2021, così da assicurare l’operatività dell’agenzia regionale allevatori.
L’esponente della maggioranza ha quindi annunciato la presentazione di un emendamento (Lotto e più) che sopprime il comma 1 dell’articolo 1 «per rendere la legge più “asciutta” ed evitare possibili disguidi politico-burocratici in sede comunitaria».
Aperta la discussione generale, la giunta ha espresso il parere favorevole con l’intervento dell’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi che ha ringraziato la commissione consiliare per il lavoro svolto e l’intero consiglio per la rapida discussione in Aula. «La notifica del regime di aiuti alla commissione europea – ha concluso Falchi – avverrà nei tempi utili per dare continuità alle attività ed evitare così gli inconvenienti sorti nel 2014».
Approvato il passaggio agli articoli, il capogruppo del Misto, Fabrizio Anedda, ha lamentato il protrarsi di interventi a favore dell’associazione regionale allevatori che – a suo giudizio – svolge compiti e funzioni che potrebbero essere garantite dall’agenzia regionale Laore. Quindi, l’assemblea ha dato il via libera all’emendamento che sopprime il comma 1 dell’articolo articolo 1 (39 sì e 3 no) ed ha approvato l’articolo 1 (modifiche all’articolo 16 della legge n. 21/2000 “Aiuti alle associazioni degli allevatori e proroga applicazione”) con 40 sì e 4 no.
Aperta la discussione sull’articolo 2 (norma finanziaria) non essendoci iscritti a parlare, l’Aula ha proceduto con la sua approvazione (39 si e 4 no) e sempre con 39 voti a favore e 4 contrari è stato approvato il testo finale.
Il presidente del Consiglio ha quindi dichiarato “tolta” la seduta ed ha annunciato che il Consiglio sarà convocato al domicilio.

Al via la settimana della Sardegna ad Expo. Dall’11 al 17 settembre, con un intenso programma di iniziative, si entra nel vivo della partecipazione isolana all’Esposizione universale milanese. Questa mattina, nella sala Giunta del palazzo di viale Trento, l’evento è stato presentato alla stampa con il presidente, Francesco Pigliaru, e gli assessori dell’Agricoltura e del Turismo, Elisabetta Falchi e Francesco Morandi.

Qualità della vita, identità, sostenibilità, innovazione, eccellenze culturali, artigianali, enogastronomiche e sportive, tutte combinate in un percorso alla scoperta dell’‘Isola senza fine’: da venerdì la Sardegna protagonista all’Esposizione universale negli spazi di Palazzo Italia destinato alle Regioni e in altri aree, dentro e fuori Expo. Da un metaforico approdo sulle coste, attraverso il contatto con tradizioni e profondo know-out sardo, sino alle immersioni virtuali nei fondali delle aree marine protette. All’interno della ‘galleria’ espositiva, una serie di ambienti interpreterà e mostrerà una visione progressiva e multisensoriale delle dimensioni qualificanti dell’Isola. Nella penultima sala, una delle maggiori attrazioni: l’installazione interattiva sui Giganti di Mont’e Prama realizzata dal Crs4. Quindi uno degli eventi più attesi: la giornata con la Dinamo Sassari, reduce dal triplete, che si esibirà lunedì 14 in un’amichevole pre-stagionale in un parquet allestito appositamente all’interno di Expo.

«Il concetto di qualità della vita, nella ‘declinazione Sardegna’ che portiamo a Milano – ha detto il presidente Pigliaru ai giornalisti -, si traduce prima di tutto in sostenibilità e innovazione, sia culturale che tecnologica. Tutto ciò che abbiamo nel nostro padiglione è riciclabile e verrà riutilizzato oltre l’Expo. A ciò aggiungiamo, dal punto di vista identitario, il ruolo di grandi testimonial della longevità che ci viene riconosciuto ormai da tutto il mondo e che è legato al nostro modo di vivere e alla qualità del nostro cibo. Abbiamo eccellenze agroalimentari che da troppo tempo attendono di essere valorizzate. Expo, con il suo grande potenziale, è la nostra piattaforma per l’internazionalizzazione e l’obiettivo è chiaro: ampliare nell’immediato gli spazi di mercato e consolidarli in futuro.»

«Nei sette giorni di attività milanese rappresenteremo una Sardegna vera, fortemente legata al territorio, decisamente identitaria, in una modalità molto contemporanea – ha spiegato l’assessore del Turismo, Francesco Morandi -.Abbiamo compiuto scelte artistiche nette e precise, elaborando un percorso rivolto soprattutto alle migliaia di visitatori e alle delegazioni internazionali che transiteranno all’Expo. I territori in cui la qualità della vita è più forte sono quelli che avranno maggiori potenzialità per imporsi sul mercato perciò su questo tema abbiamo incentrato le strategie di riposizionamento della Sardegna nel mondo, attraverso un itinerario chiaro e molto specifico.»

Si racconterà il cibo in un modo nuovo e inedito, un cibo trasformato in tessuti, arazzi, tappeti: «Le pareti colorate dei nostri spazi espositivi costruite con le vinacce illustrano una storia di qualità e sostenibilità ambientale, di innovazione e sviluppo tecnologico che creano la cornice ideale per descrivere al meglio le eccellenze agroalimentari sarde – ha rimarcato Elisabetta Falchi -. Un linguaggio diverso per presentare la nostra isola al mondo, dove intendiamo conquistare nuovi mercati mettendo a sistema le idee vincenti dell’imprenditorialità regionale».

Le iniziative della Sardegna ad Expo si conciliano perfettamente con il programma triennale per l’internazionalizzazione delle imprese: «La trasversalità delle politiche, nata dal concerto tra gli assessorati, la continuità degli interventi che va al di là del calendario Expo e l’aggregazione dei soggetti imprenditoriali che devono essere i driver dei processi di sviluppo, a partire dalle realtà più piccole – ha aggiunto, infine, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -, sono i fattori su cui stiamo puntando per dare valore alle nostre azioni all’Esposizione universale».

L’inaugurazione ufficiale della settimana sarda sarà preceduta il 9 settembre, a partire dalle 18.30, dal convegno internazionale ‘La Qualità della vita. Una nuova visione per lo sviluppo sostenibile’, tematismo di cui l’Isola è capofila tra le Regioni italiane. All’Auditorium di Padiglione Italia, la giornalista di Al Jazeera Barbara Serra modererà gli interventi, divisi in sei blocchi intervallati da ‘corti’, di autorità ed esperti di food di fama internazionale. Si discuterà di tendenze per sviluppo ed evoluzione mondiale, longevità, ambiente, innovazione e best practies.

Il taglio ufficiale del nastro dello spazio Sardegna all’interno di Palazzo Italia, all’ingresso del quale campeggerà il brand ‘The endless island’, è previsto per le ore 14.00 di venerdì 11. Saranno presenti il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori regionali e il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Seguiranno conferenza stampa, visita inaugurale e tavola rotonda, oltre ad una serie di eventi collaterali. Alla Sala Expo Center il presidente della Regione e il ministro interverranno quindi al Forum ‘La Sardegna si confronta: l’internazionalizzazione dei prodotti di eccellenza’. Alle 15.30, Francesco Pigliaru sarà alla tavola rotonda sulle strategie di mercato delle eccellenze del comparto lattiero caseario.

Presentazione della Strategia Regionale di Specializzazione Intelligente, S3 – Agrifood, e dimostrazione delle applicazioni tecnologiche nel settore Agrifood (FESR). Si tratta di videoproiezioni, dimostrazione dei processi produttivi e presentazione delle prospettive future, con focus su innovazione e tradizione nella produzione di pane carasau, birra, latte e formaggio, a cura di Agris e Sardegna Ricerche: sabato mattina al padiglione Italia.

Domenica 13 le sfilate, lungo Cardo e Decumano, di oltre cento figuranti in abito tradizionale sardo. I colori dell’isola sfilano in Expo – alle 13.00 e alle 17.00 – con 146 figuranti, in collaborazione con la Federazione delle Associazioni sarde in Italia.

Un’eccellenza sarda e nazionale sarà protagonista della giornata dedicata allo sport. Lunedì 14, alle 19.30, andrà in scena il trofeo ‘Isola qualità della vita – Expo 2015/Endless Island’: i giganti della Dinamo si esibiranno in un’amichevole pre-campionato contro i greci dell’Aek Atene, una delle squadre più forti della massima divisione ellenica, tra le più competitive d’Europa. La partita si giocherà nello scenario unico dell’Esposizione universale, su un parquet all’aperto realizzato per l’occasione. Uno straordinario spot per il basket e per l’Isola, a partire dall’identificazione degli atleti sassaresi con i Giganti di Mont’e Prama. Un binomio di successo in campo e nella promozione. Con i campioni d’Italia di basket, ospite d’eccezione Geppi Cucciari. L’arrivo delle squadre è previsto nel primissimo pomeriggio: alle 14, nel padiglione Media center, si svolgerà la conferenza di presentazione del trofeo, poi l’abbraccio con tifosi, appassionati e curiosi nello spazio loro riservato all’interno del Padiglione Italia.

Giovedì l’evento di chiusura dedicato al B2B, alle contrattazioni, alla proposta di ‘pacchetti turistici enogastronomici’ dedicata ai buyer nazionali e internazionali. L’appuntamento si svolgerà anche nella veranda esterna del padiglione di Federalimentare. L’evento è stato preceduto nei mesi scorsi da workshop, business meeting ed eventi tematici. Ogni giorno, nello spazio Eataly, protagonisti cuochi e artigiani dell’agroalimentare che prepareranno pietanze e prodotti live. Attenzione alle relazioni con i consumer B2C: obiettivo, suscitare curiosità e interesse rispetto alle produzioni isolane con degustazioni, racconto dei territori, video, immagini.

Un viaggio che parte dalla costa per addentrarsi nella conoscenza dell’isola della qualità della vita, attraverso cultura, identità, innovazione. Sarà questo il leit-motiv della visita al padiglione nella settimana sarda. La facciata e il portale d’ingresso sono arricchiti con i caratteri ‘dingbat’, elementi grafici simbolo della sardità che richiamano un fondamento della tradizione: il tappeto, altro tema ricorrente nel corso delle iniziative. Subito dopo l’atrio di mediazione presenta una concettualizzazione del mare: elementi appesi al soffitto si offrono come cascate in un contesto con pannelli fotografici e pareti retro illuminate, paesaggi costieri da attraversare. Una volta sbarcati in Sardegna si è investiti dall’opera della natura e dell’uomo, da una infinita varietà di colori, profumi, persone, cibo, tradizioni. Ricchezza rappresentata da una galleria di oggetti etnografici e pezzi di artigianato, campanacci luminosi e sonanti, fotografie dell’interno della Sardegna e contenuti multimediali. L’esperienza multisensoriale, tattile, olfattiva, sonora e del gusto si vive quindi sui pannelli realizzati con i materiali di recupero, con cui si rilegge il significato e la presenza del cibo, del tutto coerente con il tema di Expo ‘Nutrire il pianeta. Energia per la vita’. Nell’ultimo tratto si passa all’installazione interattiva del CRS4 sui Giganti di Mont’e Prama, sintesi della ricchezza archeologica e culturale, per concludersi con un’immersione virtuale nei fondali con il video in 3D sulle aree marine protette.

Dalle eccedenze nascono eccellenze. Nulla di quanto utilizzato per l’allestimento del padiglione della Sardegna verrà perduto o buttato. Tutto è costruito con materiale di scarto recuperato per una diversa funzione o con elementi che saranno riutilizzati e ricollocati una volta smontati. Massima attenzione alla sostenibilità ambientale, ma anche economica e sociale, in linea con il messaggio legato alla qualità della vita e all’attenzione per il pianeta che la Sardegna vuole lanciare all’Expo, proponendosi come modello di riferimento in uno scenario globale. In particolare, una selezione dei materiali per la bioedilizia di Daniela Ducato – testimonial della Sardegna a Expo 2015, presente nella sezione ‘Potenza del saper fare’ della mostra permanente di Palazzo Italia tra le 21 ‘case history’ del made in Italy – premiati con oltre 50 riconoscimenti internazionali, sarà tra le attrazioni della ‘Galleria’. ‘Dagli scarti della natura per costruire secondo natura’ è il filo conduttore del ‘menù’ composto di dieci pannelli prodotti con i residui delle filiere del food. Oltre alla funzione architettonica, ogni pannello ha un valore fortemente simbolico. Tre sono dedicati all’isolamento termico e acustico con sughero, lana di pecora e posidonia spiaggiata; altri tre sono utili per superfici con rivestimenti e pavimenti, nati da frutta e verdura, pomodori (bucce), carciofi e pecorino (siero), oltre a fiori e verdure selvatiche. Seguono i sottofondi con intonaci e rasanti di terra cruda: ‘riso e grano’ e ‘birra’. Poi ‘la carta dei vini’, pitture per muri e legno alla calce purissima e agli agrumi, con i colori ottenuti dai rifiuti vitivinicoli. Infine un pannello per la correzione acustica con le forme dei dolci sardi.

La Sardegna racchiude in sé tante anime e molteplici vocazioni combinate in un’identità forte. Di questo sono espressione decisa i Giganti di Mont’e Prama, ambasciatori della Sardegna all’Expo di Milano. Le statue di pietra custodiscono la memoria di una popolazione e del suo territorio. I tesori archeologici possono essere ammirati dal vivo nei due musei di Cabras e Cagliari. Non solo: tutti i visitatori dell’Expo potranno esplorare il complesso scultoreo grazie a una installazione interattiva realizzata interamente nell’isola dal gruppo di ‘visual computing’ del consorzio regionale Crs4, una visione virtuale di ben 37 statue restaurate. La visita interattiva consente di osservare in profondità tutte le parti di ogni singola opera, con una risoluzione di 16 pti/mm2. Grazie ai metodi, sviluppati dal Consorzio, di visualizzazione multirisoluzione e combinazione con luci e ombreggiature sintetiche, gli ospiti passeranno dalle immagini d’insieme alle analisi di dettaglio dei più piccoli rilievi superficiali.

Veicolare l’immagine dell’isola senza fine. Con questa finalità, nell’ambito del Piano strategico della Regione per Expo, è stato sviluppato il progetto ‘Eccellenze naturali’: sono stati individuati nove itinerari attraverso le aree marine protette e le aree parco regionali e nazionali, che promuoveranno la qualità della vita puntando sugli aspetti di pregio delle coste associati al valore aggiunto della conservazione ambientale, a cultura ed enogastronomia. Capofila del progetto è l’Area marina di Tavolara-Punta Coda Cavallo. I percorsi saranno proposti a buyers, delegazioni internazionali e visitatori. Gli itinerari sono stati raccolti in una guida cartacea, che sarà distribuita nel padiglione, successivamente fruibile anche su tablet e smartphone.
Un saggio delle bellezze delle coste e dei fondali è offerto nell’ultima sala della ‘galleria’ del padiglione dal filmato in 3D ‘Blu senza fine’, con riprese di Roberto Rinaldi, autore di filmografia sottomarina, accompagnato dalla voce di Neri Marcorè e dalle musiche di Marino De Rosas. Il filmato di quattro minuti sarà visibile per tutto il giorno – 25 visitatori alla volta – nell’arco della settimana sarda. È collocato alla fine del precorso a testimoniare una conoscenza sempre più profonda delle dimensioni qualificanti dell’‘isola senza fine’.

Nell’arco della settimana un fitto calendario di appuntamenti fissi: presentazioni, dibattiti, laboratori e show cooking, iniziative culturali curate da Sardegna Film Commission. Inoltre i visitatori saranno coinvolti da un’esperienza inedita. Davanti all’ingresso del padiglione, gli ospiti dell’Isola senza fine saranno invitati a diventare tessitori, a realizzare un tappeto senza telaio e senza trama, esclusivamente con le mani e le modalità di intreccio ‘primitive’. Il social carpet così creato simboleggerà il tessuto sociale di collaborazione e di pace, il legame spesso indissolubile della Sardegna coi suoi ospiti. L’idea di questa architettura è un omaggio ai ‘foodscape’, straordinari paesaggi isolani di biodiversità e cibo. La base attorno a cui si sviluppa la trama è la lana di pecora, a rappresentare l’anima produttiva, storica e alimentare sarda. Si aggiungeranno terra cruda, paglie vegetali, lana di mare e semi. La lavorazione è iniziata il 3 settembre a Cagliari, Iglesias e Gonnosfanadiga, è proseguita in vari centri sardi con una tappa itinerante, a bordo di un treno Cagliari-Olbia e ritorno, per poi volare a Milano. È prevista una partecipazione spontanea nei luoghi più diversi: mercati, aeroporti, stazioni di metropolitana, biblioteche, e in tutti gli eventi che hanno come protagonista la Sardegna, dentro e fuori Expo.

Un secondo tappeto soddisferà vista e gusto dei turisti: il food carpet ideato dallo chef stellato Roberto Petza sarà il contorno eccezionale dell’evento inaugurale. Costituito da un menù completo, servito con le varie pietanze dall’antipasto al dolce, si comporrà proprio come i tessuti della tradizione artigiana.
Infine, ai visitatori del padiglione che lasceranno la propria mail sarà inviato uno speciale ‘omaggio digitale’, in collaborazione con il CRS4: il Laboratorio della creatività spedirà un arazzo digitale, in formato vettoriale, generato digitando il proprio nome e formato dai dingbat. Un’esperienza che si potrà ripetere a distanza e che consentirà di rigenerare il ricordo della visita in una forma inedita e contemporanea.
Ricco anche il palinsesto di manifestazioni predisposto dalla Regione che si tengono a Milano e sul territorio isolano per l’accoglienza di turisti, visitatori e operatori con educational tour e press tour. Grazie alla sinergia con l’Anci Sardegna, protagonisti a Milano i vari territori: dopo Cagliaritano e Sulcis a luglio, sarà la volta, dal 10 al 13 settembre, di Oristanese e Medio-Campidano, dal 14 al 17 di Nuorese e Ogliastra, dall’1 al 4 ottobre di Sassarese e Gallura. Appuntamento ogni sera ai Chiostri di San Barnaba per presentazioni di prodotti, promozione del territorio, degustazioni delle eccellenze enogastronomiche, eventi e spettacoli a cura dei Comuni sardi. In centro città, a Milano continuerà invece sino al 29 novembre, al Museo archeologico di Corso Magenta, la mostra Isola delle Torri, insieme alle fotografie di Gianni Berengo Gardin sull’età nuragica, realizzate grazie ad una collaborazione tra Sovrintendenza e Regione.

Un ruolo importante avrà anche il cinema sardo, con una serie di eventi curata dalla Fondazione Sardegna Film Commission. Si parte il 9 settembre, quando, fra un focus e l’altro del convegno sul tema “La qualità della vita”, saranno proiettati quattro cortometraggi: il primo è “Centenari”, spot della longevità sarda con la regia di Paolo Zucca. A seguire, tre corti realizzati grazie a Heroes 20.20.20., il progetto europeo nato dalla collaborazione tra Film Commission, Assessorato dell’Industria e Sardegna Ricerche, con l’obiettivo di raccontare le buone pratiche ecosostenibili delle filiere sarde. Un modo inedito e sperimentale per diffondere i principi del risparmio energetico e innescare un sistema virtuoso di investimenti in questo senso, coinvolgendo giovani talenti ed ottenendo riscontri economici tracciabili sul territorio. Dal 10 al 17, al cinema Beltrade – una sala d’essai molto nota ai cinefili milanesi – troverà spazio una rassegna dedicata alla produzione cinematografica sarda, con una serata speciale il 12, quando Gavino Murgia accompagnerà dal vivo le immagini tratte dai lavori più celebrati del regista Fiorenzo Serra degli anni ‘60 e ‘70. Il sassofonista nuorese suonerà anche una speciale colonna sonora live per accompagnare il “food carpet” di Roberto Petza. La Sardegna Film Commission ha inoltre curato, con il Laboratorio della Creatività, l’allestimento dello spazio Cinema 3D con il documentario “Blu senza fine” realizzato dalle Aree Marine Protette della Sardegna.

 

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Incontro Pigliaru-Delrio

Dossier insularità in primo piano, presso la sede dell’ex provincia di Olbia, nell’incontro tra il presidente Francesco Pigliaru e il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio. Con il rimando ai gruppi tecnici per l’approfondimento dei dettagli, l’incontro di ieri ha aggiunto importanti tasselli alla definizione delle questioni che il Presidente sta portando da tempo, con costanza e determinazione, all’attenzione del Governo nazionale. Si tratta, nello specifico, del dossier sull’insularità consegnato al presidente del consiglio Renzi in occasione della sua visita ad Olbia.

«È stata una delle riunioni di lavoro che regolarmente teniamo con il Governo per esaminare insieme gli stati di avanzamento – ha detto Francesco Pigliaru al termine dell’incontro durato oltre tre ore -. Sul grande tema del gap infrastrutturale ci prepariamo a migliorare significativamente le condizioni di mobilità interna, che è strettamente legata con quella esterna.»

«Ci siamo concentrati soprattutto sul trasporto ferroviario. Vogliamo treni che colleghino Cagliari, Sassari e Olbia con tempi di percorrenza civili e abbiamo bisogno che gli aeroporti siano molto sinergici tra loro e parte di uno stesso sistema regionale. La continuità deve essere come un ponte, con più sicurezza per i nostri cittadini e per chi viene in Sardegna, certezza di mobilità nei tempi e nei costi. Stiamo trovando un punto di equilibrio tra la parte che vogliamo regolamentare e quella che è in libero mercato», ha aggiunto il presidente della Regione, sottolinenando che nello specifico sulla continuità territoriale «oggi abbiamo discusso la nostra proposta, chiara e bene articolata, che sta ricevendo l’attenzione del Governo».

Il ministro Delrio ha definito l’incontro molto positivo, in armonia con le priorità del Governo, sottolineando come la Regione Sardegna abbia le idee chiare, sappia cosa c’è da fare e cosa è da fare subito. Secondo Graziano Delrio questa chiarezza è un elemento prezioso nei rapporti con il Governo, perché è lo strumento indispensabile per stilare un programma di interventi seri, certi e fattibili. Il Ministro ha infine specificato che il Governo è impegnato a investire prioritariamente sui sistemi metropolitani urbani, sulla rete delle ferrovie e dei punti nodali del trasporto.