20 November, 2024
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Pietro Cocco 6 copia

«Sarà sicuramente il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, insieme ai suoi assessori ad affrontare in prima persona il problema di livello nazionale legato alla vertenza #Meridiana che da troppo tempo attende soluzioni definitive e non rattoppi temporanei, così come già avvenuto  per la vertenza entrate, le servitù militari, l’#Alcoa (per la quale se esiste ancora uno spiraglio di salvezza, è dovuto all’impegno e al lavoro del presidente). Problemi che la maggioranza di centrodestra che ha governato la precedente legislatura e della quale l’on.le Pietro Pittalis era autorevole esponente, non è riuscita a risolvere.»

Lo scrive, in una nota, Pietro Cocco, capogruppo del #Partito Democratico in Consiglio regionale.

«Nonostante la vertenza  si presenti difficile – aggiunge Pietro Cocco – sono certo che per la necessità di risolvere i problemi occupazionali della nostra terra, Pigliaru, metterà in campo tutta la  determinazione e la dovuta pressione nei confronti del Governo perché si arrivi ad una soluzione che salvaguardi i posti di lavoro e che  consenta, nell’arco della legislatura oltre che di risolvere le vertenze in atto (della quale #Meridiana è solo la punta dell’iceberg), di creare  le basi – conclude il capogruppo del Partito Democratico – per quello che sarà il percorso per il rilancio della nostra isola.»

Attendati Alcoa 2

Il presidente della #Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha annunciato oggi importanti passi avanti nella #Vertenza Alcoa, verso la definizione di soluzioni per il riavvio della produzione di alluminio primario.

«Il lavoro con il ministero dello Sviluppo Economico sul costo dell’energia prosegue in modo positivo – ha detto il governatore nel corso di un incontro svoltosi nel palazzo di viale Trento, a Cagliari, con una delegazione di sindacalisti –, anche se non possiamo nasconderci la complessità tecnica ed amministrativa delle soluzioni allo studio e la ristrettezza dei tempi a disposizione. L’obiettivo è lo stesso che stiamo perseguendo da quando si è insediata la Giunta: cioè, arrivare a un’intesa che crei le condizioni perché un investitore qualificato acquisisca lo stabilimento di Portovesme e garantisca la ripresa della produzione. Ci sono tempi che vanno rispettati – ha concluso il presidente della Regione – continuiamo a seguire la trattativa senza perdere di vista il risultato finale.» 

I rappresentanti delle organizzazioni sindacali, al termine dell’incontro, hanno espresso apprezzamento per il lavoro fin qui svolto dalla Giunta regionale.

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L’assessore degli Affari Generali, Personale e Riforme Gianmario Demuro ha incontrato oggi i Direttori Generali della Regione. Tavola rotonda e di confronto costruttivo alla quale ha partecipato anche il presidente Francesco Pigliaru.

«Dipendenti capaci di muoversi in maniera rapida ed efficiente, assessorati che comunicano tra loro senza steccati o barricate. Per una seria riorganizzazione del personale e una prospettiva di efficienza della Regione e della pubblica amministrazione – ha commentato Gianmario Demuro – è necessario fare di più con meno In un’ottica di best practice abbiamo individuato quale modello di riferimento, quello della Regione Lombardia. E’ ormai evidente la necessità e l’urgenza di passare da un’organizzazione verticale a una orizzontale. Per questo motivo, ho chiesto ai dirigenti di individuare gli elementi di ostacolo alla leale collaborazione del sistema Regione. Valorizzare le professionalità presenti nella pubblica amministrazione attraverso una mappatura e un successivo riordino in base alle competenze e nel segno di una maggiore mobilità.» 

E su mobilità e flessibilità organizzativa, per dare risposte certe agli utenti, ha posto l’accento anche il presidente Francesco Pigliaru. «E’ necessario abbattere gli steccati, abbandonare le logiche autarchiche e verticalistiche – ha detto il capo dell’esecutivo ai Direttori Generali nelle quali l’organizzazione amministrativa da troppo tempo si avvita su se stessa. Il Piano Regionale di Sviluppo è tra le priorità di questa Giunta. Per raggiungere l’obiettivo dobbiamo ragionare avendo chiare le funzioni che devono essere svolte: non può essere tutto ugualmente importante, serve differenziare le competenze all’interno della struttura amministrativa, evitando la triplicazione delle risorse e delle mansioni assegnate.»

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Si è tenuto oggi, nel Palazzo di viale Trento, a Cagliari, l’incontro fra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori della Sanità, Luigi Arru, e dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, e le associazioni di categoria agricole: #Coldiretti, #Cia, #Confagricoltura e #Copagri. Il contrasto alla “Blue tongue” e la sospensione del decreto sugli adempimenti 2014-2015, relativi alla profilassi vaccinale obbligatoria contro la febbre catarrale degli ovini, sono stati al centro dei colloqui. Le parti hanno parlato poi del prezzo del latte, dell’apertura di nuovi mercati di esportazione e dell’eradicazione della peste suina.
«Si è trattato di un momento di ascolto e confronto – ha spiegato il presidente Pigliaru – dove abbiamo avuto modo di approfondire determinati aspetti del settore e ragionare con i rappresentanti di categoria su come la Regione può fare al meglio la propria parte.»
L’assessore alla Sanità ha fatto il punto sullo stato delle vaccinazioni contro l’epidemia della “Blue tongue” che, per completare l’efficacia e tenere sotto controllo il virus, è necessario arrivino, e manca poco, intorno all’80% della copertura fra i capi ovini dell’isola.
«Ogni giorno giungono aggiornamenti dai territori – ha detto Luigi Arru – ed il monitoraggio della malattia è costante, nonostante la situazione di quest’anno, con appena 11 capi morti, sia di gran lunga più rassicurante di quella del 2013.»
Con le associazioni di categoria si è concordato di rafforzare la comunicazione sulla lotta alla lingua blu, che deve continuare.
«Oltre alle emergenze sanitarie è necessario affrontare e pianificare – ha ribadito l’assessore dell’Agricoltura – una serie di interventi per far crescere il prezzo del latte e migliorare la redditività delle aziende.»
Il presidente Pigliaru ha concluso: «Vogliamo che in questa legislatura l’agricoltura sarda cresca e per questo dobbiamo parlare di crescita di mercato».

 

Stazione ferroviaria di CagliariInaugurazione centro intermodale 7

Il gruppo del #Partito Democratico in #Consiglio regionale ha presentato un’interrogazione sui disservizi ferroviari in Sardegna.

«Tratte soppresse, treni in ritardo, sale d’attesa chiuse. Sono i segni più evidenti del degrado in cui versa il sistema dei trasporti ferroviari della Sardegna», denunciano i consiglieri Mario Tendas, Alessandro Collu, Piero Comandini Salvatore Demontis, Roberto Deriu, Daniela Forma e Franco Sabatini, in un’interrogazione, con richiesta di risposta scritta, rivolta al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana.

«Da tempo – sostengono i sette consiglieri del Partito Democratico – si assiste a un progressivo smantellamento del sistema ferroviario sardo. A pagarne le conseguenze sono i cittadini che in questi anni hanno visto chiudere numerose stazioni e ridurre i servizi essenziali.» 

«I treni viaggiano quasi sempre in ritardo – denuncia il primo firmatario dell’interrogazione Mario Tendas – una situazione insostenibile che ha portato diverse amministrazioni comunali a denunciare R.F.I. per interruzione di pubblico servizio.» Ma i disservizi segnalati non si fermano qui: in diverse stazioni sono state chiuse biglietterie e sale d’attesa, con conseguenti gravi disagi per i passeggeri impossibilitati a usufruire dei servizi igienici o a ripararsi dal sole e dalla pioggia.

Nel mirino degli esponenti del Pd, anche i tagli effettuati da #Trenitalia in Sardegna. Sforbiciate ai bilanci che hanno portato alla chiusura del servizio di movimento merci in alcune stazioni periferiche e alla soppressione dello scambio intermodale nel nord est con danni incalcolabili per il sistema produttivo isolano. «Questo stato di degrado e di abbandono delle ferrovie sarde non è più tollerabile – aggiunge Tendas – E’ necessario che la Giunta regionale e l’assessore competente aprano immediatamente un tavolo di confronto per conoscere i piani e i programmi di Trenitalia. La politica dei tagli mette a rischio il diritto dei cittadini alla mobilità, serve un cambio di rotta per garantire ai sardi un dignitoso sistema ferroviario in linea con il resto d’Italia e dell’Europa.»

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Il gruppo di #Sinistra Ecologia Libertà ha presentato una proposta di legge in materia di servitù militari. Obiettivo della proposta di legge è l’assunzione di un ruolo centrale da parte della Regione Sardegna nella gestione dei propri territori utilizzati per le esercitazioni militari.

«E’ un diritto della Regione, sulla base del rapporto paritetico con lo Stato, esprimersi preventivamente sulle attività militari che si svolgono nei poligoni sardi – ha detto Eugenio Lai, vicepresidente del Consiglio e primo firmatario della proposta di legge -. Sposiamo in pieno l’articolo 11 della Costituzione (l’Italia ripudia la guerra) e sosteniamo che sia il momento di pensare a una riconversione delle basi militari.»

Sinistra Ecologia Libertà apprezza il lavoro svolto finora dalla Giunta regionale che, sulle servitù, ha avviato un serio confronto con il Governo nazionale: «Francesco Pigliaru sta facendo sentire le ragioni dei sardi – ha spigato il capogruppo Daniele Cocco – la nostra iniziativa vuole dare più forza all’azione dell’esecutivo traducendo in legge le aspirazioni dell’intera comunità isolana».

Per Francesco Agus, presidente della #commissione “Autonomia”, la battaglia sulle servitù militari si inserisce nel discorso più ampio della difesa della specialità sarda, oggi minacciata dalle spinte neocentraliste del Governo nazionale. «Sul caso La Maddalena, il ministro della Difesa ha avviato un’interlocuzione diretta, seppure informale, con il sindaco Comiti scavalcando il Consiglio regionale. Ciò è inaccettabile, l’Assemblea sarda è, e rimane, il primo interlocutore istituzionale dello Stato». 

La proposta di legge sarà affidata nelle prossime settimane alla Commissione competente. «Nostro obiettivo – ha detto il segretario regionale di Sel, Luca Pizzuto – è arrivare alla sua approvazione in tempi rapidi«.

La partita sulla servitù militari, secondo Sinistra Ecologia e Libertà riguarda non riguarda solo i poligoni ma anche le aree occupate nei territori comunali, in particolare Cagliari. «La Conferenza regionale sulle servitù, annunciata da Pigliaru, sarà l’occasione per un serio confronto tra Regione e Comuni – ha concluso Francesco Agus – in quel frangente dovranno essere indicati i beni militari dismessi e tracciato un percorso per la loro riconversione. I risultati si misurano in termini di metri quadri e metri cubi che saremo in grado di riconvertire».

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha ricevuto questa mattina i rappresentanti degli studenti di #UniCa 2.0. Assieme all’assessore dell’Istruzione, Claudia Firino, ed al presidente dell’Ersu di Cagliari, Antonio Funedda, il presidente Pigliaru ha riconfermato l’impegno prioritario dichiarato in campagna elettorale sul diritto allo studio, rilevando come il basso numero di laureati sia una delle fragilità maggiori della Sardegna.

«Siamo consapevoli dell’emergenza e della valenza strategia del diritto allo studio, per il quale abbiamo già confermato lo stanziamento in Bilancio, senza alcun taglio» ha dichiarato il Presidente della Regione, rilevando, sul tema specifico avanzato dai rappresentanti degli studenti, l’esistenza di uno squilibrio ingiustificato nella distribuzione del finanziamento, che destina un terzo delle borse di studio agli iscritti al primo anno e i due terzi agli iscritti agli anni successivi.

«Nell’emergenza, ci impegniamo a cercare le risorse per aumentare le borse di studio per le matricole, che attualmente costituiscono l’anello più debole e a rischio di abbandono. È un problema di equità e stiamo facendo il possibile per trovare una soluzione in tempi brevissimi. Vorremmo che l’Università non perdesse neanche una potenziale matricola», ha concluso Francesco Pigliaru, assicurando che allorquando si predisporrà il nuovo Bilancio, per il 2015, l’intera filiera dell’istruzione, dalle scuole per l’infanzia all’Università, sarà valorizzata al meglio.

Il convegno “Smart City: mobilità sostenibile e trasporto pubblico” è il momento centrale della terza giornata della #Settimana europea della Mobilità Sostenibile. A partire dalle ore 9.30, nel Lazzaretto di Sant’Elia (via dei Navigatori) amministratori, esperti regionali, nazionali e internazionali si confronteranno su problemi ed opportunità legati alla mobilità alternativa all’uso dell’auto.
Il convegno, organizzato da CTM, comune di Cagliari e UITP (Unione Internazionale dei Trasporti Pubblici), si articolerà in due momenti. Dopo i saluti degli enti organizzatori, nella prima parte interverranno Alain Flausch, segretario generale dell’UITP Bruxelles, Oliver Wolff, direttore generale #VDV Germania e Francisco Gonzales Balmas, direttore di esercizio TMB Barcellona. Nella seconda parte della mattinata, si terrà una tavola rotonda moderata da Morena Pivetti de#Il Sole 24 Ore, alla quale prenderanno parte Alain Flausch; Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna; Massimo Deiana, assessore regionale dei Trasporti; Massimo Roncucci, presidente di ASSTRA; Massimo Zedda, sindaco di Cagliari, e gli europarlamentari Salvatore Cicu, Giulia Moi e Renato Soru.La Settimana europea della Mobilità sostenibile, voluta dalla #Commissione Europea e sostenuta dal ministero dell’Ambiente, fino al 22 settembre sensibilizzerà amministrazioni e cittadini a scegliere mezzi alternativi all’auto negli spostamenti quotidiani, per ridurre il traffico e l’inquinamento a vantaggio di un stile di vita più sano ed equilibrato. Viene promossa dalla Regione attraverso il progetto “BICIMIPIACI”, che comprende le iniziative sulla ciclabilità realizzate da enti locali, associazioni e da tutti i soggetti sottoscrittori degli accordi di programma finanziati dal POR FESR 2007/2013, col coordinamento dell’assessorato della Programmazione e la collaborazione di Trasporti e Lavori pubblici.

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E’ già polemica sulle selezioni di alcune decine di figure professionali annunciata dalla società Abbanoa. A sollevarli è Gianluigi Rubiu, capogruppo UDC in Consiglio regionale, con un’interrogazione urgente al presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru.. «E’ una procedura davvero singolare che lascia lo spazio a troppi dubbi, visto il restringimento del campo di azione dei possibili partecipanti al bando – spiega Gianluigi Rubiu -. Un concorso tutto da chiarire, con una penalizzazione per tanti giovani in cerca di prima occupazione».

«In effetti – si legge nell’interrogazione di Gianluigi Rubiu – i criteri di accesso appaiono fortemente penalizzanti, lesivi di una grande fetta di popolazione lavorativa e fortemente riduttivi in modo da favorire l’ingresso in tale ente solo di operai altamente specializzati. Una selezione che peraltro apre lo spazio a regole discutibili, visto il restringimento del campo di azione dei possibili partecipanti al bando.»

«Troppo rigide – osserva Gianluigi Rubiu – con limiti altamente pregiudizievoli dell’esercito dei senza lavoro che è sempre più in aumento nella nostra Isola.» Ecco, dunque, l’interrogazione con un appello: «La società Abbanoa è uno dei principali enti strumentali della Regione, con un ruolo di rilievo nella gestione del servizio idrico dell’Isola che pertanto dovrebbe seguire principi di obiettività, efficienza ed efficacia anche con l’assunzione di nuovo personale senza lasciare il fianco a possibili illegittimità che potrebbero pregiudicare lo svolgimento della selezione – conclude Rubiu – Per questo si chiede di revocare il bando, con il possibile allargamento dei candidati al concorso.»

«L’assessore Raffaele Paci e il presidente Francesco Pigliaru hanno messo il cappio al collo della Sardegna e sono così presuntuosi da celebrare come una vittoria quello che sarà un funerale per la nostra Isola.» Lo ha detto il coordinatore regionale dei #Riformatori sardi, Michele Cossa, in riferimento all’approvazione in via definitiva del #decreto Sblocca Italia in cui sono contenute le norme sul patto di stabilità e il pareggio di bilancio.

«L’accordo che Paci ha firmato – ricorda Cossa – prevede la rinuncia a tutti i ricorsi pendenti e agli effetti di quelli in cui la Sardegna risulta vincente. In secondo luogo affida proprio alla Ragioneria il conto delle entrate della Sardegna. Una sottomissione in piena regola, insomma. Altro che Agenzia regionale delle entrate. Come se non bastasse a conti fatti, con l’attuale situazione di crisi, la Regione potrà spendere, rispetto al 2013,  centinaia di milioni in meno sia nel 2014 sia nel 2015.»

Michele Cossa copia