1 January, 2025
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 Opposizione 2 23 07 2014Opposizione_2307 2014

I capigruppo dell’opposizione in Consiglio regionale hanno tenuto una conferenza stampa congiunta, questa mattina, nel corso della quale hanno chiesto che il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, riferiscano, questo pomeriggio in Aula, sui contenuti dell’intesa sottoscritta a Roma con il Governo nazionale in ordine alla cancellazione dei tetti di spesa del #Patto di stabilità e sull’introduzione del pareggio di bilancio. «Senza un chiarimento da parte della Giunta – ha dichiarato Pietro Pittalis (Fi) – si pregiudicano i lavori dell’Aula ed è inaccettabile che il Consiglio regionale sia esautorato su un tema di fondamentale importanza come è quello che riguarda le entrate e il bilancio della Regione». Le forze dell’opposizione auspicano, a questo proposito, un intervento del presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, per richiamare la Giunta «alla correttezza e al rispetto del ruolo, delle funzioni e delle prerogative della massima assemblea sarda».

Pietro Pittalis (Fi), Gianluigi Rubiu (Udc), Attilio Dedoni (Riformatori), Christian Solinas (Psd’Az) e Modesto Fenu (Sardegna) lamentano di non conoscere il testo dell’accordo siglato dalla giunta e dal governo nazionale («abbiamo appreso i contenuti dagli organi di informazione») ma non risparmiano critiche su ciò che è emerso in questi ultimi due giorni: «Le parole che utilizziamo per definire l’accordo sul pareggio di bilancio, sono quelle a cui ha fatto ricorso un autorevole esponente della maggioranza e assessore della giunta Pigliaru, quell’accordo è una truffa contabile». Il capogruppo di Forza Italia ha proseguito denunciando «una profonda debolezza dimostrata dalla Giunta nel dare seguito ad un’intesa che fa retrocedere la Sardegna e che mortifica l’Autonomia, lasciando allo Stato la determinazione del flusso delle entrate della Regione sarda».

Il capogruppo dell’Udc, Gianluigi Rubiu, ha ricordato le recenti dichiarazioni del presidente della Giunta («saremo la prima Regione ad ottenere il pareggio di bilancio») per affermare che, con il nuovo accordo, «per la Sardegna non ci sarà alcun pareggio ma solo una pesante sconfitta». Rubiu ha sottolineato le conseguenze negative per le risorse a disposizione degli Enti Locali («dovranno chiedere ulteriori soldi ai cittadini per far fronte alle spese») e paventato il rischio che «si ripropongano i danni causati nel 2006 con l’intesa istituzionale sulle entrate».

Il capogruppo dei Riformatori, Attilio Dedoni, ha insistito sulla mancata informazione resa al Consiglio da parte del presidente della Giunta e dell’assessore alla Programmazione e ha evidenziato che «nessuno, fino a questo momento, ha avuto modo di conoscere il documento sottoscritto a Roma dalla Regione con il governo di Renzi». Dedoni ha denunciato un atteggiamento definito “arrendevole” da parte del presidente della Giunta dinanzi alle diverse vertenze aperte con lo Stato e ha preannunciato “battaglia” anche per le accise.

Il capogruppo del Psd’Az, Christian Solinas, ha definito “poco serio e poco responsabile” il comportamento dell’Esecutivo regionale in riferimento al fatto che «il Consiglio apprende della conclusione di importanti accordi senza che si possano conoscere i relativi atti». Solinas ha sottolineato che non c’è alcunché di storico «nella sbandierata conquista del pareggio di bilancio, perché già dal febbraio 2013, in un documento di facile consultazione anche sul web, il ministero dell’Economia ne aveva preannunciato l’applicazione per tutte le Regioni». L’esponente sardista ha inoltre rimarcato l’esiguità degli spazi finanziari per l’anno in corso ed ha concluso esprimendo preoccupazione per il metodo utilizzato dalla Giunta («quello della trattativa riservata con lo Stato al limite della segretezza»).

Il capogruppo di “Sardegna”. Modesto Fenu, ha definito un «sopruso della Giunta dei nominati nei confronti dei rappresentanti eletti dal popolo sardo» il comportamento dell’esecutivo regionale nei confronti del Consiglio. Per il consigliere eletto nella lista “Zona Franca per Randaccio” l’accordo sul patto di stabilità «è un accordo al ribasso che si cerca di far passare come un grande risultato politico». «La Sardegna – ha concluso Fenu – ha bisogno di una Giunta che difenda gli interessi dei sardi e che non si appiattisca davanti ai voleri del governo italiano».

Il consigliere, Paolo Truzzu (gruppo Sardegna, eletto nelle liste di Fratelli d’Italia) ha sottolineato l’insufficienza del plafond di spesa disponibile per fare fronte alle spese della Regione e denunciato «le incognite del pareggio di bilancio». «Non si conoscono le regole – ha concluso Truzzu – a cui la Regione dovrà attenersi già dal 2015».

L’ex presidente della Regione, Ugo Cappellacci (Fi), ha definito l’accordo siglato a Roma «una solenne fregatura: una vera patacca». «E’ un risultato storico – ha aggiunto Cappellacci – ma solo per il Governo che con questo “accordo trucco” ottiene l’esclusivo accertamento delle entrate della Regione sarda». L’ex governatore del centrodestra ha dichiarato che per l’Isola è assai difficile potersi fidare dello Stato nell’accertamento delle proprie entrate. «Nel corso degli ultimi anni – ha affermato l’esponente dell’opposizione – i diversi governi italiani che si sono succeduti hanno dimostrato assai scarsa affidabilità sulla materia». Cappellacci ha ricordato i circa tre miliardi di euro di spazi finanziari a disposizione nel bilancio 2013 per domandare che cosa ci sia di storico nella conquista di 364 milioni di euro di spese euro compatibili per il 2014. «La verità è che a Roma brindano – ha concluso l’ex presidente della Giunta – perché è tornato Pigliaru, l’assessore che nel 2006 ha siglato la vertenza delle entrate».

Il consigliere Oscar Cherchi (Fi), nel dichiarare piena condivisione per l’iniziativa dei gruppi dell’opposizione ha affermato che le definizioni più appropriate per definire l’accordo tra Regione e Governo, restano quelle utilizzate dall’attuale assessore dei Lavori pubblici. «L’intesa che ci viene sbandierata come un risultato storico – ha affermato Cherchi – è una vera e propria truffa contabile in danno della nostra Autonomia».

Il consigliere Giorgio Oppi (Udc) ha ribadito la richiesta alla giunta perché riferisca in Aula sui contenuti dell’accordo e rimarcato “l’assenza di trasparenza” su temi altrettanto importanti. «Sembra che siano ritornati i tempi – ha dichiarato il leader Udc – di Soru e Dirindin che prima decidevano e poi in Consiglio incontravano solo gli esponenti della maggioranza».

L’ex assessore della Programmazione della passata Legislatura, Alessandra Zedda (Fi), ha rimarcato l’incertezza delle risorse del bilancio regionale e ribadito perplessità e critiche sul fatto che le entrate della Regione siano accertate solo dalla ragioneria dello Stato. «La Regione – ha spiegato Zedda – sta rinunciando all’adeguamento della spesa, dal 2010 in poi, e le risorse spendibili sono meno del miliardo e duecento milioni di euro dichiarate». L’esponente dell’opposizione ha ricordato come nel 2013 siamo rimasti fuori dai vincoli di spesa del patto di stabilità i 480 milioni di euro del fondo unico per gli Enti locali (560 milioni complessivi), 330 milioni di debiti commerciali e 100 milioni di euro per la nettizzazione del patto incentivato agli Enti locali. «Il patto di stabilità – ha proseguito Alesssandra Zedda – nel 2013 valeva dunque 2, 513 miliardi di euro mentre nel 2014 il tetto di spesa è fissato a 2,406 miliardi, a cui vanno sottratti 100 milioni detratti dallo Stato e 34 milioni per il bonus degli 80 euro». «Auspichiamo – ha concluso Zedda – che con l’accordo, del quale non conosciamo i contenuti, non venga meno il proseguo dei ricorsi avanzati contro lo Stato nella passata Legislatura in materia di entrate».

Il consigliere Antonello Peru (Fi), ha affermato che l’accordo sul patto di stabilità conferma che «la specialità sarda non solo è a rischio ma di fatto non esiste più». Peru ha poi citato il caso della protesta degli operai della Multiss sui tetti del palazzo dell’#Amministrazione provinciale di Sassari per denunciare i rischi delle minori entrate che derivano alla Regione per effetto della crisi. «La Sardegna ha introitato 600 milioni di euro in meno di quota delle accise che si è tradotta in 4 milioni in meno per la Provincia di Sassari che così non può più garantire i servizi della Multiss».

I capigruppo hanno concluso preannunciando azioni e comportamenti consiliari conseguenti se non ci saranno le risposte della Giunta in Aula, già nella riunione del Consiglio in programma questo pomeriggio.

Francesco Pigliaru 1 copia

La Giunta regionale ha approvato ieri la suddivisione di 55,7 milioni di euro destinati al “#Progetto strategico Sulcis”. La delibera, proposta dal presidente Francesco Pigliaru, prevede la ripartizione delle risorse attraverso procedure di evidenza pubblica tenendo conto anche delle strategie individuate dalle idee vincitrici del bando internazionale #Call for Proposal. La selezione gestita nel 2013 da #Invitalia – agenzia governativa per l’attrazione degli investimenti – ha raccolto 158 idee orientate alla valorizzazione turistica del territorio, al rilancio del comparto industriale e alla riconversione energetica sostenibile, a ricerca e alta formazione a produzioni locali, agroalimentare e servizi di pubblica utilità. 

«Il contesto di crisi del Sulcis – ha sottolineato il presidente – richiede una forte azione di accompagnamento sia per individuare e far maturare nuove idee imprenditoriali, sia per far crescere e sviluppare il fragile tessuto delle piccole e medie imprese esistenti.» Per questo il provvedimento varato ieri dall’esecutivo regionale prevede anche l’attivazione di una task force di assistenza con sede, presumibilmente, nel #consorzio Ausi di Monteponi, come annunciato ieri dal coordinatore dell’attuazione del #Piano Sulcis, Salvatore Cherchi. 

Inizialmente la struttura offrirà assistenza ai sei vincitori del bando #Call for Proposal e a quelli menzionati. Successivamente saranno invitati singolarmente tutti i 158 partecipanti alla selezione per verificare la fattibilità di altre idee. «Fondamentale per la buona riuscita del Progetto strategico Sulcis – ha concluso il presidente – sarà l’attivazione del sistema della ricerca nel risanamento ambientale, nelle bonifiche, nell’agroalimentare e nell’agroindustria, sia per la realizzazione dei centri di competenza, sia per l’attrazione dei migliori esperti in queste discipline presenti sullo scenario regionale, nazionale e internazionale.»

Scuola di via Mazzini copia

«Le modalità con cui il governo nazionale ha ripartito i contributi per l’edilizia scolastica sono poco chiare e non tengono conto delle effettive esigenze dei comuni della Sardegna».

Lo sostengono otto consiglieri regionali del Partito Democratico che questa mattina hanno presentato un’interrogazione con richiesta di risposta scritta al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore della Pubblica Istruzione Claudia Firino.

Il documento, firmato da Mario Tendas, Alessandro Collu, Lorenzo Cozzolino, Roberto Deriu, Gavino Manca, Cesare Moriconi, Rossella Pinna e Antonio Solinas, contesta le procedure adottate dall’esecutivo Renzi nella ripartizione dei fondi. “Il piano del Governo, pubblicato il 5 luglio scorso, prevede la realizzazione di nuovi edifici scolastici in realtà dove ci sono pochissimi studenti – afferma il primo firmatario dell’interrogazione Mario Tendas – in altre casi, invece, non si è tenuto conto delle richieste presentate dalle amministrazioni comunali e dalle stesse istituzioni scolastiche”. Per il Pd si rende dunque urgente avviare un’immediata interlocuzione con il Governo nazionale per capire quali criteri abbiano determinato queste scelte.

«Il piano del Consiglio dei ministri ha creato malumori e confusioni – prosegue Tendas – per questo occorre adesso stabilire criteri oggettivi, chiari e precisi, per una ripartizione equilibrata delle risorse recentemente stanziate dalla Giunta regionale per l’edilizia scolastica. Con questa interrogazione chiediamo che vengano evitate sovrapposizioni e che gli interventi vengano pianificati attraverso un bando pubblico, previa concertazione con le amministrazioni comunali e con il mondo della scuola.»

Nell’interrogazione, infine, i consiglieri del Pd, chiedono alla Giunta di stabilire un canale preferenziale per i comuni colpiti dall’alluvione del 18 novembre scorso. «I danni causati dagli eventi calamitosi in questi centri sono ingenti – conclude Tendas – è giusto che la Regione risolva prima di tutto queste emergenze.»

Michele Cossa

«Altro che #patto di stabilità, siamo allo strozzinaggio bello e buono: la Giunta Pigliaru ha firmato un accordo capestro che, se applicato, danneggerà solo e soltanto la Sardegna. A guadagnarci sarà come sempre lo Stato.»

E’ questo il primo commento del coordinatore regionale dei #Riformatori sardi, Michele Cossa, all’annuncio fatto dal governatore Francesco Pigliaru.

«Non capiamo l’esultanza del presidente della Regione – dice ancora Michele Cossa -, nella situazione attuale con l’accordo siglato da Pigliaru, la Sardegna dovrà raggiungere un pareggio di bilancio spendendo soltanto ciò che incassa: cosa più che giusta se lo Stato ci desse quanto ci spetta in base all’articolo 8 dello Statuto. Invece, lo Stato non dà alla Regione i soldi dei sardi, come le accise che colpevolmente la Giunta non vuole, e pretende che noi copriamo le spese senza sforare.»

«Per di più – aggiunge il coordinatore dei Riformatori sardi – per il 2014 lo Stato ci consente di spendere 364 milioni in più invece degli oltre 800 richiesti, dunque meno della metà: una misera mancia per ottenere la non belligeranza della Sardegna».

«A subirne le conseguenze – conclude Michele Cossa – saranno i sardi. Per i Comuni sarà un salasso senza precedenti, per non  parlare dei fondi e dei contributi che la Regione eroga a privati ed imprese per tentare di tamponare una crisi devastante. Si sta ripetendo il clamoroso errore che fece Soru nel 2006: la Regione caricò allora sulle sue spalle sanità, continuità territoriale e trasporto pubblico locale ma in cambio non ricevette nulla.»

Francesco Pigliaru e Raffaele Paci.

Francesco Pigliaru e Raffaele Paci.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha annunciato questo pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, la firma dell’accordo per il #Patto di stabilità 2015, controfirmato dal ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan.
«Questa mattina a Roma – ha detto Pigliaru – abbiamo firmato un accordo di fondamentale importanza per la Sardegna, che potrà finalmente utilizzare tutte le proprie entrate per finanziare le politiche di sviluppo e dare risposte ai gravi problemi della disoccupazione.»
L’accordo sottoscritto oggi – che formalizza l’intesa politica raggiunta lo scorso 29 maggio a #Palazzo Chigi – prevede che la Regione, a partire dal 1 gennaio 2015, non sia più soggetta al vincolo del patto di stabilità ma possa spendere tutte le proprie entrate impegnandosi a garantire il pareggio di bilancio.
«Dopo quattro mesi di governo – ha sottolineato il presidente Pigliaru – abbiamo ottenuto l’adozione della regola del pareggio di bilancio, che definisce finalmente un quadro di buon senso attribuendo piena responsabilità nella gestione efficiente delle nostre risorse e incentivandoci a utilizzarle con la massima attenzione. Con questo risultato la giunta regionale ha dimostrato di essere credibile, di operare in una logica di leale collaborazione con lo Stato e, all’interno di una ritrovata unità di intenti, è stato possibile un accordo che ha rafforzato la nostra sovranità e la nostra responsabilità.»
«La Sardegna contribuirà, come tutte le altre regioni e comuni – ha sottolineato l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci – al risanamento finanziario e alla riduzione del debito pubblico dell’Italia attraverso gli accantonamenti previsti dalle manovre finanziarie vigenti ma non subiamo ulteriori vincoli.»
«L’accordo odierno prevede il riconoscimento alla Sardegna di spazi finanziari aggiuntivi per il 2014 pari a 364 milioni, 44 dei quali destinati a coprire il contratto di servizio con le Ferrovie dello Stato passato sotto la responsabilità regionale. È stato chiuso, inoltre, il contenzioso per il 2013 con il riconoscimento da parte dello Stato del rispetto del patto da parte della Regione, che aveva deliberato di portare fuori dallo stesso i 500 milioni del fondo unico per gli Enti Locali. Un contenzioso – ha concluso Raffaele Paci – che abbiamo risolto senza sanzioni per l’Isola.»

Conferenza stampa Riformatori sardi luglio 2014 1Conferenza stampa Riformatori sardi luglio 2014 2

«Basta commistioni tra la politica e il sistema del credito in Sardegna». E’ quanto chiedono i consiglieri regionali dei Riformatori sardi in un’interpellanza indirizzata al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, ed all’assessore della Programmazione, Raffaele Paci, sulla #Fondazione Banco di Sardegna. L’organismo che detiene il 49% delle azioni del capitale societario del #Banco di Sardegna e che vanta un patrimonio di circa 900 milioni di euro.

«Serve garantire la più netta separazione tra finanza e politica», ha affermato il coordinatore regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa, nell’illustrare alla stampa il documento consiliare, nella parte in cui si fa riferimento alle recenti dinamiche che hanno portato alla nomina dei vertici del Banco di Sardegna. Al centro delle sottolineature critiche dei consiglieri del gruppo dell’opposizione in Consiglio regionale, il ruolo del comitato di indirizzo della Fondazione, i cui membri, con un meccanismo definito dai firmatari dell’interpellanza “medioevale”, possono auto indicarsi, per un massimo di cinque componenti, nel consiglio di amministrazione dell’istituto di credito. «E’ ciò che è accaduto e, infatti, assistiamo ad un “monocolore del Pd” alla guida del Banco», ha aggiunto il capogruppo Attilio Dedoni  che ha anche ricordato le dichiarazioni a suo tempo rilasciate dall’attuale presidente della Giunta, in occasione della nomina alla Fondazione del senatore Antonello Cabras (Pd). Dedoni ha ribadito l’invito al Consiglio «perché cambino profondamente le regole di governance e si faccia chiarezza sulla funzione e il ruolo della Fondazione e del Banco di Sardegna».

Gesualda Siragusa, del centro studi del #Riformatori sardi, ha illustrato i contenuti della “Carta delle Fondazioni”, approvata il 4 aprile del 2012, per ricordare come i patrimoni delle Fondazioni bancarie, siano da considerarsi come un bene originario delle popolazioni cui le stesse fondazioni fanno riferimento e per ribadire che la Fondazione banco di Sardegna è chiamata, quindi, a dover rispondere del proprio operato a quei soggetti che sono espressione della società sarda (Regione, Enti locali, Università, Camere di Commercio). Il responsabile del centro studi dei Riformatori sardi, l’ex consigliere regionale Franco Meloni, pur escludendo «qualsiasi riferimento agli attuali vertici di Fondazione e Banco», ha auspicato una radicale inversione di rotta nel rapporto tra politica e banche («il caso #Monte Paschi è emblematico») e ha rivolto l’invito al #Consiglio regionale perché eserciti un’efficace azione di “moral suasion” per modificare lo statuto della Fondazione banco di Sardegna, nella parte in cui si consente ai membri del comitato di indirizzo di autonominarsi nel Cda del #Banco di Sardegna.

Nell’interpellanza i Riformatori sardi chiedono al presidente della Giunta ed all’assessore alla programmazione se, all’interno della #Fondazione Banco di Sardegna sia stata garantita la più netta separazione tra finanza e politica; se non si ritenga che la Fondazione Banco di Sardegna debba essere chiamata a rispondere del proprio operato alla comunità dei sardi e se siano stati adottati gli strumenti opportuni per ottenere un profondo cambiamento delle regole di governance della Fondazione Banco di Sardegna.

Palazzo della Regione 1 copia

Entro 120 giorni l’assessore della Sanità Luigi Arru presenterà alla Giunta la proposta di #rete ospedaliera regionale. Questa importante quanto attesa novità è emersa ieri pomeriggio, nella seduta di Giunta presieduta dal vice presidente Raffaele Paci (il presidente Francesco Pigliaru era assente perché poche ore prima è mancata la madre). Con l’approvazione degli indirizzi sull’applicazione degli atti aziendali di ASL e aziende ospedaliere, in materia di personale ed acquisti, presentati dall’assessore Luigi Arru, la Giunta regionale procede verso la riformulazione del quadro normativo ed organizzativo che ridefinirà l’assetto assistenziale regionale e stabilisce la priorità del contenimento della spesa. Alla presentazione della proposta di rete ospedaliera regionale, seguiranno i criteri per la definizione degli atti aziendali, cioè degli atti organizzativi delle Asl. Si mettono così le basi per il controllo della spesa, subordinando al monitoraggio della Regione i principali atti delle aziende che incidono sulla spesa. Sono misure indispensabili per rispondere alla situazione finanziaria e organizzativa disastrosa in cui il sistema sanitario sardo è stato trovato da questa giunta. 
Dalla sanità anche il programma di contrasto delle povertà, con interventi di sostegno al reddito e per il reinserimento sociale delle persone e famiglie in gravi condizioni di deprivazione. 15 milioni di euro vengono ripartiti tra i comuni che valuteranno le richieste in base alla disponibilità finanziaria, ammettendo cittadini e famiglie il cui ISEE non superi i 4.500 euro. 
Viene garantita inoltre la continuità delle attività svolte presso la #Clinica psichiatrica di Via Liguria a Cagliari. 
Sono due le delibere presentate dall’assessore del Lavoro, Virginia Mura. Con la prima si dispone lo spostamento di risorse residue a favore dei beneficiari dei “Progetti integrati per lo Sviluppo locale” e “Progetti operativi per l’imprenditorialità Comunale” dei comuni virtuosi. La seconda proroga l’incarico dell’attuale commissario straordinario dell’Agenzia per il lavoro fino all’imminente nomina del prossimo Direttore dell’Agenzia regionale per il lavoro e, comunque, non oltre 60 giorni. 
L’assessore della Pubblica istruzione, Claudia Firino, ha presentato la delibera che finanzia i programmi di mobilità studentesca internazionale (Erasmus Plus o sulla base di accordi bilaterali). Crescono in maniera progressiva in entrambe le università di Cagliari e Sassari gli studenti che se ne giovano, in sintonia con l’interesse regionale allo scambio di studenti e docenti sul piano internazionale. Ammontano a 3.220.000 euro le risorse stanziate, l’85% destinato alla realizzazione dei programmi, il restante 15% al miglioramento dei servizi. Prendendo atto della necessità di una ricognizione dei criteri di ripartizione delle risorse, la delibera ripartisce tra le università di Cagliari e Sassari in base al numero degli studenti che hanno usufruito dei programmi di mobilità. 
Recuperando risorse europee, procede con una seconda delibera il Progetto Scuola digitale, che si rafforza del software e relativa assistenza tecnica utile a completare l’Anagrafe dell’Edilizia scolastica e degli studenti, strumento attraverso cui troverà piena attuazione l’autonomia regionale in materia di dimensionamento scolastico. 
La Giunta ha approvato la proposta dell’assessore del Bilancio Raffaele Paci sulla presa d’atto della programmazione dei fondi europei 2014-2020, per i quali si aprirà, dopo il 22 luglio, un semestre di negoziazioni con la UE. La Giunta ha preso atto di quanto deliberato dal Consiglio regionale. 
L’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu, ha proposto la nomina del commissario ad acta per l’approvazione della variante al Piano Urbanistico Comunale del comune di Villaputzu. 
In tema di difesa dell’ambiente, è stata approvata la proposta dell’assessore Donatella Spano per l’autorizzazione del personale dell’Ente Foreste ad effettuare interventi di valenza ambientale presso il comune di Baunei, sottolineando la necessità di approvare gli atti di indirizzo relativi alla riforma dell’Ente Foreste. 
Sono state approvate, inoltre, due procedure relative a verifiche ambientali (un impianto eolico da 200 KW presso Scano di Montiferro; proroga e rinnovo autorizzazione della cava località Su Narboni per la produzione di rocce ornamentali nel comune di Carbonia) e l’Intesa con l’Ufficio Circondariale Marittimo di Portoscuso sul Piano di gestione dei rifiuti dei porti di Portovesme, Portoscuso e Buggerru. 
In tema di agricoltura, le nuove disposizioni regionali per la gestione della Riserva regionale dei diritti di impianto viticolo, proposte dall’assessore Elisabetta Falchi, prevedono i criteri per la riassegnazione dei vigneti confluiti nella riserva regionale a seguito del mancato utilizzo, con una chiara premialità per i giovani. 
Per la messa in sicurezza degli edifici di culto, infine, sono stati approvati i criteri generali, proposti dall’assessore Paolo Maninchedda, per la programmazione relativa al milione e mezzo previsto nella Finanziaria 2014 cui i comuni, tenuti al cofinanziamento nella misura del 25%, e in base al principio della rotazione, potranno fare richiesta.

Giunta regionale 90
La seduta odierna della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, riunita oggi nella sala di viale Trento. Due le delibere portate al tavolo dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. La prima ha riguardato il #Consorzio di Bonifica del Basso Sulcis, che è stato autorizzato all’assegnazione temporanea ai Comuni di 13 unità lavorative, e la seconda il programma relativo a spese per il potenziamento dei Servizi fitosanitari regionali. Si tratta di un importo di circa 176mila euro per far fronte alle varie emergenze fitosanitarie: circa 111 mila euro sono destinati all’implementazione dei procedimenti del Servizio Fitosanitario sul Sistema Informativo Agricolo Regionale, e 65 mila euro sono assegnati all’Agenzia #Agris per il personale con competenze specialistiche diagnostiche dedicato all’attività del laboratorio.
L’assessore dell’Urbanistica ed Enti locali, Cristiano Erriu, ha presentato gli indirizzi per la predisposizione del disegno di legge in materia di governo del territorio, approvati dalla giunta. Secondo le indicazioni della delibera, «nel quadro normativo che si andrà a delineare dovrà assumere un ruolo fondamentale la parte dedicata alla pianificazione paesaggistica, in armonia alla convenzione europea del paesaggio, alle previsioni costituzionali e statutarie, alle disposizioni normative nazionali e regionali nonché, sul piano più strettamente politico, alle strategie tratteggiate nel programma di governo che considera il Paesaggio bene comune su cui si basa l’identità della Sardegna, indicando le finalità che si intendono conseguire nell’azione di governo, ovvero quelle di tutela, promozione e valorizzazione in un quadro di certezze per i cittadini e per gli amministratori locali». 
L’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras ha presentato l’atto di indirizzo sull’#Igea: attraverso la delibera approvata viene dato mandato all’approvazione del bilancio in assemblea e si prevede, in prospettiva, una convenzione triennale che semplifica il rapporto tra la Regione e Igea.
La Giunta ha approvato inoltre la proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru che recepisce l’Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome sulle Linee guida per l’adozione dei piani di controllo e certificazione nei confronti della paratubercolosi bovina, malattia infettiva e trasmissibile in grado di provocare danni ingenti agli allevamenti. Con una modifica al cronoprogramma, è stato inoltre definito il percorso che consentirà la certificabilità dei bilanci delle ASL secondo quanto disposto dal DM 1 marzo 2012.
La delibera presentata dall’Assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, infine, sull’Azienda regionale per l’edilizia abitativa (AREA) individua inadempimenti e criticità tali da condizionare regolarità e tempistica nella normale conduzione dell’Azienda, e dà avvio al procedimento per lo scioglimento anticipato del Consiglio di Amministrazione di AREA, assegnando dieci giorni di tempo per eventuali controdeduzioni. La giunta ha infine approvato alcune delibere di tipo legale.

 

Zedda-Pigliaru

Questa mattina, nella sala Giunta del comune di Cagliari, è stato presentato il bilancio del progetto #Sardegna chi_ama, l’iniziativa di spettacolo dedicata alla raccolta fondi per le scuole danneggiate dall’alluvione dello scorso novembre. Pensata dal musicista Paolo Fresu e organizzata dall’associazione Dromos, Sardegna chi_ama ha portato il 31 maggio sul palcoscenico dell’Arena Sant’Elia di Cagliari un cast di artisti internazionale, per una non stop musicale trasmessa in diretta da Rai3. Il calendario ha compreso anche un convegno sui temi della tutela del paesaggio, ospitato nell’auditorium Tiscali di #Sa Illetta. Gli organizzatori hanno fatto il punto sui numeri, comunicandoli alla stampa nell’incontro cui hanno partecipato, tra gli altri, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, i sindaci dei comuni coinvolti e, in collegamento video, l’ideatore del progetto, Paolo Fresu. Sono oltre 208 mila gli euro raccolti, tra incassi di biglietti e donazioni, che al netto dei costi fiscali e della prevendita diventano poco più di 178 mila; 9 le scuole che riceveranno le risorse, distribuite in altrettanti comuni; 110 gli artisti che hanno aderito; oltre un milione e mezzo gli spettatori della diretta televisiva. I criteri scelti dagli organizzatori per la distribuzione sono stati due: convogliare le donazioni a scuole i cui danni potessero essere integralmente coperti dal contributo erogato da Sardegna chi_ama e distribuire le donazioni sul maggior numero possibile di province colpite. 

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, nel suo intervento, ha ringraziato artisti e organizzatori, mettendo l’accento sulla “qualità e bellezza” del progetto, come sull’importanza di aver concentrato l’intervento sugli edifici scolastici, che «sono una priorità, insieme agli investimenti per la messa in sicurezza del territorio». Sul fronte delle aspettative, il presidente ha ribadito la necessità di regole certe: «Stare vicino ai cittadini significa anche poter rispondere con chiarezza a situazioni come questa, ma in Italia c’è molta confusione – ha detto Francesco Pigliaru – la nostra richiesta, al tavolo tecnico che abbiamo ottenuto con il governo, è quella dell’omogeneità con le altre regioni: la Sardegna deve essere trattata nello stesso modo, ricevere la stessa quantità di risorse». Ancora sui rapporti con il Governo, il presidente della Regione ha evidenziato le pressioni che la #Regione Sardegna sta effettuando per ottenere una quota del Fondo per le emergenze nazionali, che è stato recentemente reintegrato, da destinarsi all’alluvione di novembre, così come l’innalzamento del limite del Patto di stabilità per il 2014, attualmente in discussione”. Ritornando all’iniziativa, Francesco Pigliaru ha concluso rilevandone il valore in termini di spazio di riflessione: «Un’occasione preziosa di condivisione e di confronto, una modalità che dobbiamo impegnarci a tenere in vita».

Aeroporto Elmas 1 copia

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha approvato un decreto che fissa le disposizioni sulla turnazione dei taxi presso l’aeroporto civile di Cagliari Elmas “Mario Mameli”

In particolare il decreto prevede: 

– un numero massimo di 24 taxi n servizio negli stalli di sosta predisposti nel piazzale antistante l’aerostazione; 
– la possibilità di utilizzo di ulteriori 10 taxi i quali potranno intervenire solo quando il ventiquattresimo taxi in turno presso le apposite aree di sosta, esaurisce il proprio turno. 

Il decreto, in merito alle tariffe, conferma l’applicazione di quelle attualmente vigenti, fatta salva la possibilità che i comuni di Cagliari e Elmas istituiscano una tariffa unica non chilometrica e al ribasso rispetto a quella attuale.