19 November, 2024
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Francesco Pigliaru 1 copia
Si è insediato ieri l’Osservatorio regionale del Volontariato, organismo di consultazione politica che accompagna e supporta il rapporto tra il mondo del volontariato e la giunta regionale. Ne fanno parte 12 componenti, nominati dall’Assemblea generale del volontariato tenutasi il 26 ottobre 2013, più il Presidente della Regione. Nella seduta inaugurale, proprio il presidente Francesco Pigliaru ha salutato con favore l’insediamento dell’Osservatorio, «un primo momento di confronto nel quale capiremo come lavorare insieme». 
«La Sardegna è molto generosa – ha sottolineato il presidente della Regione – c’è una grande partecipazione della popolazione nel volontariato, non solo rispetto al Mezzogiorno d’Italia ma anche alla media nazionale. È un lavoro molto prezioso e occasioni come questa odierna ci aiutano a capire quanto di buono viene già fatto e quanto di buono può essere fatto dal lavoro congiunto di associazioni e Regione.»
Al centro della prima seduta dell’Osservatorio, che resterà in carica per 3 anni e ha sede nella Presidenza della Regione, la discussione sulle 14 mozioni approvate dall’assemblea generale di ottobre 2013.
Tra le richieste dei rappresentanti dei coordinamenti e delle associazioni di volontariato, le modifiche da apportare alle legge 39 del 1993, che disciplina le attività di volontariato, e la possibilità di utilizzo degli immobili regionali inutilizzati per fini sociali. Nel corso dell’incontro, sulle problematiche sollevate dalle mozioni, sono state presentate anche le iniziative della Giunta regionale in linea con le richieste avanzate dal volontariato.
In Sardegna, le associazioni iscritte al Registro Generale del Volontariato sono 1512, per la gran parte attive in ambito sociale, di protezione civile, ambientale e culturale. Negli ultimi due anni, le domande di iscrizione al Registro sono cresciute dalle 124 del 2012 alle 129 del 2013. A luglio 2014, le richieste erano già 83. La Regione contribuisce ogni anno ai costi obbligatori di assicurazione per i volontari: lo scorso anno lo stanziamento è stato di 170 milioni di euro e ne hanno beneficiato 402 associazioni.

Gianmario Demuro 2 copia

L’assessore degli Affari Generali Gianmario Demuro, su delega del presidente Francesco Pigliaru, ha partecipato al vertice delle autonomie per definire la strategia comune in tema di riforma costituzionale, in vista dell’audizione in commissione parlamentare del prossimo 16 luglio. È la Sardegna ad avere il coordinamento della sezione Autonomie speciali all’interno della #Commissione Affari costituzionali.

«La #Regione Sardegna – ha detto l’assessore Demuro – assieme alle altre regioni e province autonome, non si sposta di un centimetro nell’azione di difesa del valore della specialità.»

«Gli emendamenti presentati al Governo sulla riforma del Titolo V, che difendono il valore costituzionale della specialità e il principio pattizio con lo Stato, sono stati definiti dalla nostra Amministrazione già due mesi fa», ha sottolineato l’esponente della Giunta. Ieri i rappresentanti politici hanno fissato il punto sull’iter delle riforme costituzionali, in particolare su quella relativa al Titolo V, il quale disciplina il rapporto tra Stato e Regioni.

«Oggi abbiamo chiesto la condivisione del documento approvato ieri dalla specifica commissione sulle autonomie regionali, in base a cui le Regioni a Statuto speciale e le province autonome ribadiscono autonomia legislativa, autonomia finanziaria e responsabilità quali elementi fondanti delle specialità e la centralità dello strumento pattizio nelle relazioni tra i due livelli di governo. La conferenza Stato-Regioni – conclude Demuro – ha fatto proprio questo documento.»

Giunta regionale
La Giunta regionale nella sua ultima riunione, ha dato il via libera definitivo al progetto dell’ex ospedale San Raffaele di Olbia. L’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha approvato, su proposta dell’assessore alla Sanità Luigi Arru, una delibera con cui prende atto del parere unanime della commissione Sanità del consiglio regionale, del parere legale positivo richiesto agli uffici e dà il via libera alla firma dell’accordo di programma con la #Qatar Foundation Endowment e l’#Ospedale Bambin Gesù per la realizzazione di un ospedale di alta specializzazione e di un centro di ricerche sanitarie a Olbia. La Giunta aveva approvato la prima delibera il 26 giugno, con pochi giorni di ritardo rispetto al cronoprogramma fissato. Poi la stessa commissione consiliare Sanità in appena sette ore aveva dato il via libera unitariamente al progetto. Ora la delibera definitiva.
L’investimento complessivo della #Qatar Foundation Endowment sarà di circa un miliardo in dieci anni.

 

Gianmario Demuro 2 copia

La Giunta regionale ha approvato oggi il disegno di legge riguardante le “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”, che verrà presto discusso in Consiglio regionale. «Si tratta di un primo passo e di un indirizzo chiaro da parte della politica sulla riforma della Regione, che porterà poi a quella degli Enti».

Lo ha spiegato questo pomeriggio il presidente Francesco Pigliaru, durante la conferenza stampa che si è tenuta in Viale Trento. Il testo di legge, presentato dall’assessore degli Affari generali, personale e riforma, Gianmario Demuro, segue la delibera 17/20 del 13 maggio 2014, che dava il via alla riorganizzazione dell’amministrazione regionale.

«La delibera di oggi – ha detto Demuro – risponde a tre principi fondamentali: flessibilità, leale collaborazione nell’ambito della riorganizzazione e mobilità».

La proposta di riforma parte dai principi riguardanti la valutazione, per proseguire poi con la «flessibilizzazione dell’organizzazione apicale della Regione». Dall’articolo 4 al 6 del disegno di legge si trattano le dotazioni organiche della Regione, degli Enti e delle Agenzie. L’art. 7 «sopprime le posizioni dirigenziali di studio e di ricerca e attribuisce alla Giunta il potere di istituire Unità di progetto: strutture temporanee per il conseguimento di obiettivi specifici». Gli articoli 8 e 9 riguardano norme di carattere meramente amministrativo, mentre l’art. 10 modifica e accelera la mobilità di dirigenti e personale nell’ambito di tutta l’amministrazione regionale e delle altre amministrazioni pubbliche. Altri passaggi importanti della proposta di riforma rimandano alla riorganizzazione delle figure presenti negli uffici di Gabinetto e alla revisione della composizione dell’ufficio di rappresentanza della Regione a Bruxelles.

 

Elisabetta Giuseppina Falchi 3 copia

Dopo la richiesta avanzata dal consigliere regionale del PD Piero Comandini, l’assessore regionale dell’Agricoltura Elisabetta Falchi ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa che «Il bando per l’alienazione dei terreni di #Cala Sinzias verrà sospeso». 

L’assessore dell’Agricoltura ha aggiunto che «Maria Ibba, neo direttore di #Laore, agenzia regionale che detiene il controllo della #Società Bonifiche Sarde attualmente in liquidazione, ha completato tutte le verifiche sulla documentazione e ha disposto che il commissario liquidatore sospenda e revochi il bando». «I  beni costieri non sono vendibili – ha sottolineato l’assessore Falchi – e, appena insediata, avevo chiesto un report per assicurarmi che nella procedura di alienazione di SBS già in corso non fossero compresi proprio quelli situati sulle coste. Ora verificheremo meglio cosa sia successo». 

«La linea dell’Amministrazione regionale – ha ribadito l’esponente della giunta Pigliaru – è sempre la stessa, cioè continuare nell’opera di tutela e salvaguardia assoluta del patrimonio ambientale dell’Isola, soprattutto di quello di maggior pregio. Per questa ragione costituiremo un Fondo unico per la tutela dei beni paesaggistici di pregio, con particolare attenzione per quelli costieri.»

«Questo Fondo – ha aggiunto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru – sarà alimentato da una gestione più oculata del patrimonio regionale: dall’alienazione di quei beni e di quelle proprietà che non sono di interesse pubblico per la Regione potremmo ottenere le risorse per l’acquisizione di quelli che hanno valore paesaggistico, ambientale e simbolico e che vanno preservati e “messi in sicurezza” per la collettività.»

Ignazio Locci 7 copia

«Il Governatore intervenga immediatamente per garantire il proseguo dei progetti di utilizzo dei percettori di ammortizzatori sociali impiegati presso AREA, Agenzia Regionale Edilizia Abitativa. Lavoratori provenienti dalla formazione professionale che, contrariamente ai colleghi più fortunati che hanno ottenuto il rinnovo fino al 31 agosto prossimo, sono stati beffati dalla stessa Regione che si è colpevolmente dimenticata di loro.»

L’appello al presidente della Giunta regionale arriva da Ignazio Locci, consigliere regionale di Forza Italia.

«La Regione Sardegna – aggiunge Ignazio Locci – tramite l’assessorato regionale al Lavoro, ha prorogato gli ammortizzatori sociali e i progetti di utilizzo fino al 31 agosto per i lavoratori che si trovavano in utilizzo presso gli enti. Ma quelli che prestano servizio presso AREA non hanno avuto il rinnovo perché qualcosa non sta funzionando. Una vicenda che ha dell’incredibile: se da un parte la Regione prevede la proroga dei progetti di utilizzo, dall’altra, attraverso un suo ente strumentale, non dà corso al provvedimento e non rinnova i progetti a una fetta di questi lavoratori.»

«Il presidente Francesco Pigliaru – conclude Ignazio Locci – si faccia carico del problema e si attivi al più presto per risolverlo.»

Nella tarda mattinata, Ignazio Locci ha diffuso una nuova nota, nella quale sottolinea: «Accolgo con soddisfazione la notizia che la Regione, seppur in ritardo, questa mattina ha provveduto alla proroga dei progetti».

 

 

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Missione sarda della #XII commissione “Affari sociali” della Camera per conoscere i dettagli del progetto presentato dalla Qatar Foundation sull’ospedale San Raffaele di Olbia. Il parlamentino, presieduto dal deputato sardo Pierpaolo Vargiu, ha incontrato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, l’assessore alla Sanità Luigi Arru e il presidente della “Commissione Sanità” Raimondo Perra.

All’incontro hanno partecipato i componenti della Commissione Affari sociali Paola Binetti (PI), Roberto Capelli (CD), Massimo Baroni (M5S), Donata Lenzi (PD) e Settimo Nizzi (Forza Italia) oltre ai parlamentari sardi Silvio Lai (Pd), Emanuela Serra  (M5S), Siro Marroccu (Pd) e Marco Meloni (Pd).

Il presidente della Commissione parlamentare ha introdotto i lavori chiarendo i motivi della visita: «La vicenda San Raffaele – ha detto Vargiu – assume una valenza di carattere nazionale. Per la prima volta viene adottata una procedura straordinaria con il Governo disponibile a concedere delle deroghe per la programmazione sanitaria e l’allentamento dei vincoli di spesa. Un modello che potrebbe essere replicato in altre parti d’Italia».

Subito dopo. è intervenuto il presidente del Consiglio Gianfranco Ganau, che ha ringraziato la Commissione parlamentare per l’attenzione riservata alla vicenda ed espresso soddisfazione per i modi e i tempi con i quali si è mossa la politica sarda sul progetto #San Raffaele. «Grazie al lavoro della Giunta e agli impegni del Governo – ha detto Ganau – si apre l’iter per la realizzazione di un intervento che porterà nell’Isola investimenti straordinari e favorirà una riorganizzazione complessiva del sistema sanitario fondata sull’integrazione e l’esaltazione delle eccellenze».

Ha quindi preso la parola il presidente della Regione Francesco Pigliaru che ha subito rivendicato il ruolo autonomo della Regione nella interlocuzione con gli investitori della #Qatar Foundation.

«Il Governo – ha detto Pigliaru – è intervenuto su nostra richiesta. Noi abbiamo seguito un percorso molto semplice: garantire un investitore serio dal punto di vista della certezza giuridica e dei tempi. Per questo servivano precise rassicurazioni da parte del Governo sulle deroghe per la programmazione dei posti letto e l’incremento della spesa sanitaria oggi vincolati dalla spending review. In questa vicenda c’è un forte protagonismo locale che ha trovato il sostegno del livello centrale.»

Francesco Pigliaru ha poi chiarito le caratteristiche principali dell’operazione “San Raffaele”. «E’ un progetto che punta all’integrazione del sistema sanitario e allo sviluppo della ricerca – ha sottolineato Pigliaru – non ci sarà una sovrapposizione delle specialità. Il nuovo ospedale farà da complemento alle realtà già esistenti. Si punterà su quei settori che oggi generano la migrazione sanitaria. I sardi che oggi si curano altrove spendono circa 60 milioni di euro all’anno. Il nostro obiettivo è di abbattere la spesa del 50%. Allo stesso tempo con la creazione servizi di qualità puntiamo ad accogliere in Sardegna pazienti che arrivano da fuori».

«Questo progetto offre grandi opportunità anche per la ricerca – ha detto ancora il presidente -. La #Qatar Foundation ha accettato di riservare una quota di 10 milioni di euro alla Sardegna per programmi di studio ai quali potranno collaborare le Università sarde, il Crs4 e il Cnr. Ci auguriamo che questo ospedale faccia fare un salto internazionale alla ricerca, ci aspettiamo che l’investimento faccia da volano ad altre importanti iniziative».

L’assessore della Sanità Luigi Arru è entrato invece nei dettagli del progetto. «L’ospedale – ha  detto – svilupperà  un piano d’azione in due fasi: la prima, a partire dal 2015, prevede 178 posti letto nella fase di avvio (108 per acuti e 70 post acuti), per arrivare poi a 242 a regime (142 acuti e 100 post acuti) con 50 posti per “solventi”.»

Arru ha poi fatto l’elenco delle specialità individuate. «Abbiamo puntato soprattutto sulla pediatria e la chirurgia pediatrica – ha detto l’assessore – non solo per il brand del Bambin Gesù (partner scientifico della Qatar Foundation)  ma soprattutto perché è il settore che genera più mobilità sanitaria passiva: tanti piccoli sardi vanno oggi a curarsi a Roma e al Gaslini di Genova. Per il resto, si è cercato di sviluppare le specialità carenti nel territorio come l’oncologia, la chirurgia, l’oculistica, l’ortopedia, la neurologia». L’assessore ha chiarito, infine, il finanziamento che la Regione metterà a disposizione: circa 56 milioni di euro all’anno.

Raimondo Perra presidente Commissione Sanità del Consiglio regionale ha sottolineato la rapidità del lavoro svolto dal parlamentino da lui presieduto.«C’è stata grande responsabilità da parte di tutte le forze politiche di maggioranza e opposizione. La politica ha capito che si trattava di un provvedimento importante per la Sardegna. Questo investimento potrà fare da stimolo a tutta la sanità sarda».

Chiusi gli interventi, il presidente e i componenti della Commissione parlamentare hanno rivolto alcune domande al presidente Pigliaru e all’assesore Arru in ordine alla effettiva concessione delle deroghe da parte del Governo, all’ammontare reale dell’investimento e ai costi di gestione della struttura.

Su questi punti, Pigliaru e Arru hanno ribadito le cifre fornite alla stampa nei giorni scorsi: l’investimento sarà di circa un miliardo di euro in 10 anni. Il costo fisso è di 163 milioni di euro, la stima di quello operativo è di 70 milioni. La ricerca avrà invece un budget di 10 milioni.

Sulle deroghe attese dal Governo, Francesco Pigliaru si è detto sicuro: «C’è l’impegno dell’esecutivo, quando arriverà la disposizione normativa, probabilmente entro luglio, potremo partire». Pigliaru ha precisato, infine, le ulteriori azioni pensate dalla Giunta: «Il San Raffaele – ha concluso il presidente della Regione – ci darà la possibilità di orientare la formazione professionale in Sardegna e di far tornare nell’Isola alcuni dei tanti studenti sardi che sono andati fuori a studiare grazie al Master and Back».

Giunta Pigliaru
La #Giunta regionale ha approvato una delibera di indirizzo, presentata dal presidente Francesco Pigliaru ed illustrata dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi in accordo con quelli della Sanità Luigi Arru e dell’Ambiente Donatella Spano, per dare una svolta radicale alla lotta per l’eradicazione della #peste suina nell’isola, con una prima risposta all’allarme crescente intorno a un problema che non è mai stato affrontato con strumenti seri ed innovativi. 
La delibera segue la decisione di creare una unità di missione guidata da un comitato ristretto di indirizzo che coinvolge tre assessorati (Agricoltura, Sanità e Ambiente) e che sarà coordinato dal presidente.
«L’urgenza del problema è davanti agli occhi di tutti», ha affermato l’assessore Falchi, spiegando che ne va dell’immagine di tutta la filiera agroalimentare sarda, che ha tutto da perdere se prosegue l’incapacità di affrontare il problema alla radice. Un problema che sta assumendo dimensioni non solo sarde: l’Unione europea e il ministero della Salute hanno più volte richiamato la Regione ad adottare misure più incisive soprattutto adeguate al contrasto dell’allevamento illegale, che come è noto è alla base del problema.
La peste suina, di carattere infettivo e diffusivo, danneggia gli allevatori sardi impedendo il libero scambio in ambito comunitario e internazionale di animali vivi e soprattutto dei prodotti da essi ottenuti.
Il primo atto sarà la redazione di un piano d’azione straordinario che, visti i fallimenti passati, dovrà contenere elementi fortemente innovativi. «Per esempio – spiega l’assessore Falchi – dovrà accompagnare gli allevatori che ancora praticano il pascolo brado verso la legalizzazione della loro attività. Dovrà spiegare loro la convenienza anche economica, di quella scelta. Non basta una politica repressiva». Oltre a tutti gli strumenti di coordinamento e di controllo del reale abbattimento degli animali infetti, il piano dovrà definire le premialità per gli allevamenti con elevata e certificata biosicurezza.
L’unità di missione, che sarà istituita con un decreto del presidente della Regione, entro venti giorni dalla costituzione presenterà al comitato di indirizzo ristretto, per poi passare all’approvazione in Giunta, in piano di azione straordinario che individua le priorità e le strategie. E dovrà definire i tempi e le risorse impegnate. Il comitato ristretto di indirizzo dovrà redigere a sua volta un apposito disegno di legge da sottoporre con urgenza al Consiglio regionale per definire il quadro legislativo di inserimento delle specifiche competenze dell’unità di missione.

 

Giunta regionale

La Giunta regionale ha dato il via libera alla ripartizione di 27 milioni come contributi all’attività di manutenzione dei #Consorzi di Bonifica, con l’approvazione della delibera presentata dall’assessore all’Agricoltura Elisabetta Falchi. L’assessore ha ricordato che i commissari nominati dalla Giunta stanno effettuando verifiche e ricognizioni in ogni consorzio. E che in base a questa attività verranno stabiliti nuovi criteri di ripartizione delle risorse, per puntare su un uso più efficiente dei finanziamenti della Regione. 

L’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru ha prorogato fino al 31 luglio la scadenza per la iscrizione delle società sportive all’albo regionale. «E’ una proroga straordinaria, solo per quest’anno», ha spiegato l’assessore Claudia Firino. L’assessore della Cultura e dello Sport, illustrando alla Giunta la sua delibera, approvata nella seduta di oggi, ha annunciato che dall’anno prossimo saranno definiti nuovi criteri, con diverse procedure, per l’accesso ai contributi regionali.

La cessione dall’agenzia Laore al comune di Ozieri al prezzo simbolico di un euro dell’edificio della scuola media di Chilivani con il fabbricato di servizio e di alcune strade rurali, proposta dall’assessore agli Enti locali Cristiano Erriu, è stata autorizzata dalla Giunta regionale.

Tra le altre delibere approvate tre sono quelle proposte dall’assessore dell’Ambiente Donatella Spano. La prima approva un finanziamento per l’ampliamento della discarica di Ozieri, la seconda dà l’ok alla procedura di verifica del progetto di ampliamento di un’area per il conferimento di rifiuti speciali prodotti dall’attività di costruzione, demolizione e scavi nel comune di Tempio Pausania, frazione di Bassacutena. La terza infine approva la valutazione di impatto ambientale per un parco eolico a Marrubiu, senza imporre nuovi vincoli. Riguarda ancora l’assessorato all’Ambiente lo spostamento di fondi all’interno del bilancio proposto dall’assessore al Bilancio Raffaele Paci.

Sulla base di un rilievo della #Corte dei Conti, l’assessore dei Trasporti Massimo Deiana ha presentato una delibera, approvata dalla Giunta, con la quale viene ripristinata la corretta suddivisione tra parte fissa e parte variabile, legata agli obiettivi raggiunti, del trattamento economico dell’amministratore unico dell’Arst, che era stata modificata nel dicembre dello scorso anno.

La Giunta ha ratificato tre nomine.

Costantino Foddai è stato nominato, su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru, commissario della Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe.

Su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi, i nuovi direttori generali di Argea e Laore sono rispettivamente Gianni Ibba e Maria Ibba.

Non è stato invece discusso l’atteso disegno di legge sulle “Disposizioni urgenti in materia di organizzazione della Regione”. Lo stesso assessore degli Affari generali Gianmario Demuro, che lo ha elaborato, ha ritenuto opportuno un ulteriore approfondimento da parte della Giunta sugli articoli relativi al tema della mobilità.

 

“Cooperare per cogliere i frutti del lavoro” è il titolo del convegno organizzato ieri dalla #Legacoop Sardegna nella sala del THotel a Cagliari. Ai lavori, che sono stati chiusi dalla relazione del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha partecipato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Dopo i saluti del sindaco di Cagliari Massimo Zedda e del presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, è iniziata una serie di interventi per esplorare il tema dai differenti punti di vista. Il presidente della Legacoop Sardegna, Claudio Atzori, ha impostato la sua relazione su lavoro che riparte dal lavoro per andare oltre la crisi. Il docente di diritto commerciale Giustino D Cecco ha fatto il punto sull’esperienza cooperative nel diritto fallimentare, mentre Riccardo Barbieri, responsabile strumenti finanziari di Legacoop Sardegna, si è soffermato sulla continuità aziendale, e dell’impatto delle norme sul lavoro nelle cooperative ha parlato il consulente del Lavoro Ignazio Leo. Il credito alle imprese è stato il tema affrontato dal presidente ABI Sardegna Giuseppe Cuccurese, mentre il senatore Ignazio Angioni, componente della Commissione permanente Lavoro, ha messo l’accento su riforme e sviluppo. Ampia e ricca di esempi la relazione del ministro del Lavoro Giuliano Poletti, che ha sottolineato il pericolo della lontananza tra cittadini e palazzi. «Mai perdere di vista che i numeri scritti sui fogli che ci troviamo tra le mani tutti i giorni sono persone, imprese, famiglie. Non è tempo di aspettare né di sperare, è tempo di fare, di prendersi responsabilità insieme».
Il ministro del Lavoro ha poi fatto riferimento ai passi del Governo per fronteggiare e superare la crisi, spiegando la necessità di vivere in un paese che sia più equo, dove non si soffra di una cattiva distribuzione della ricchezza tra quelli che partecipano a produrla. In riferimento alla Sardegna, Giuliano Poletti ne ha rilevato le grandi potenzialità, che possono essere espresse al meglio anche grazie alla collaborazione tra Stato, Regione ed enti locali. «Abbiamo bisogno di costruire una nuova ondata di fiducia – ha concluso – e dimostrare che le cose si possono fare».
L’assessore del Lavoro, Virginia Mura, nel suo intervento ha ripreso i fili della sintesi presentata ieri per illustrare i cento giorni di governo. «C’è stata una risposta importante per il progetto Garanzia Giovani – ha detto l’assessore Mura, soffermandosi poi sull’impegno per i Centri Servizi per il Lavoro. «Partiamo da una situazione particolarmente difficile, ma stiamo lavorando ad una nuova architettura dei CSL, perché diano risposte valide e concrete»