19 November, 2024
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E’ ripresa poco dopo le 16.00, in Consiglio regionale, la discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta Francesco Pigliaru.

Nel primo intervento l’on. Lorenzo Cozzolino (Pd) ha sottolineato la necessità di riavvicinare i cittadini alla politica. La vera emergenza dell’Isola – ha detto – è la mancanza di lavoro che sta mettendo in difficoltà le famiglie e rendendo insopportabile la situazione di precarietà dei giovani. L’esponente del Pd ha rimarcato l’mportanza della scuola per uscire dalla crisi. «L’istruzione è lo strumento più efficace per restituire speranza alla nostra terra. Occorre lavorare – ha detto Cozzolino – per abbattere il tasso di dispersione scolastica che vede la Sardegna ai primi posti in Italia».

«Il programma della Giunta Pigliaru è un ritorno al passato». L’ha detto l’on. Antonello Peru (Forza Italia), intervenendo nella discussione generale sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Regione. L’esponente di Forza Italia boccia la decisione dell’esecutivo di cancellare il Piano paesaggistico regionale approvato alla fine della scorsa legislatura. Un errore, secondo Peru, perchè ripropone gli schemi fallimentari del vecchio Piano della Giunta Soru. Critiche da parte del consigliere di minoranza anche per il mancato approfondimento di temi centrali come l’agricoltura, il lavoro e la difesa dell’identità e della lingua sarda. Sbagliato, infine, aver rinunciare alla battaglia sulla Zona Franca.

L’on Augusto Cherchi (Partito dei sardi) apprezza le linee programmatiche della Giunta Pigliaru. Secondo l’esponente della maggioranza le indicazioni su istruzione, lavoro e impresa vanno verso la giusta direzione. IL Partito dei Sardi darà il suo contributo per affermare i diritti dell’Isola e combattere “il neocentralismo del Governo Renzi”. L’on Cherchi ha inoltre suggerito di ripensare alla “vertenza entrate” su basi nuove. L’annunciata costituzione dell’Agenzia Sarda delle Entrate – ha detto – consentirebbe di avere risorse certe e di programmare le politiche di sviluppo senza ricorrere ad indebitamenti.

«Quello presentato dal presidente della Regione Francesco Pigliaru è un programma di Governo insoddisfacente». E’ il pensiero dell’on. Oscar Cherchi (Forza Italia). Per l’ex assessore dell’Agricoltura della Giunta Cappellacci, nelle dichiarazioni programmatiche manca l’indicazione delle soluzioni alle emergenze della Sardegna. L’assenza di un approfondimento sulle tematiche legate al mondo agricolo (blue tongue, peste suina, piano di sviluppo rurale) è, secondo l’on Cherchi, la lacuna più evidente del documento presentato dall’esecutivo.

Protesta Alcoa a Cagliari 20 marzo 2014 copia

Come preannunciato ieri alla partenza per Roma, dove una delegazione di lavoratori e i rappresentanti di CGIL, CISL e UIL hanno incontrato Papa Francesco nel corso dell’udienza settimanale del mercoledì, i lavoratori Alcoa hanno messo in atto questa mattina una nuova manifestazione di protesta. Prima l’assemblea davanti ai cancelli dello stabilimento di Portovesme, poi il trasferimento a Cagliari, davanti al Palazzo del Consiglio regionale, dov’è in corso il dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente, Francesco Pigliaru, per sollecitare lo stesso presidente ad affrontare con forza e determinazione la vertenza Alcoa.

Lavoratori e sindacalisti rivendicano nell’immediato gli ammortizzatori sociali per tutti, diretti e indiretti, e, soprattutto, garanzie per il futuro, circa la vendita dello stabilimento e la ripresa dell’attività produttiva.

Luigi Biggio in Consiglio regionale con l'allora presidente della Regione Mauro Pili.

Luigi Biggio in Consiglio regionale con l’allora presidente della Regione Mauro Pili.

Luigi BiggioIl consigliere dell’opposizione, Paolo Truzzu (FdI-An), ha ricordato, in apertura del suo intervento in Aula, nel corso del dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, la figura del già vice presidente del Consiglio regionale, Luigi Biggio, scomparso improvvisamente nei giorni scorsi a Cagliari. «Un uomo di destra e delle istituzioni»,

così l’ha definito il neo consigliere Paolo Truzzu che ha poi seguito nel suo intervento dichiarandosi pronto a valutare di volta in volta le proposte che presidente  e giunta regionale avanzeranno al Consiglio.

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L’ex presidente della provincia di Nuoro, Roberto Deriu (Pd), è stato il primo ad intervenire dai banchi della maggioranza nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

«Si rivolga con fiducia all’assemblea», è stato l’invito rivolto da Roberto Deriu a Francesco Pigliaru, a conclusione del suo intervento a sostegno al presidente della Giunta.

Il consigliere del gruppo del Psd’Az, Marcello Orrù, dai banchi dell’opposizione, ha chiesto al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, interventi urgenti per contrastare la crisi in atto in Sardegna e indicato nell’edilizia il settore da rilanciare per assicurare sviluppo ed occupazione.

Il consigliere Paolo Zedda dei Rossomori (centrosinistra) ha scelto di svolgere il suo intervento nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, integralmente in sardo. Paolo Zedda ha incentrato grande parte del suo intervento sul multilinguismo, sulle politiche linguistiche e contro le penalizzazioni per i sardi che vogliono parlare e difendere la loro lingua.

«Con la lingua rischiamo di perdere il nostro più grande patrimonio immateriale» ha denunciato il consigliere Zedda a conclusione del suo intervento a sostegno del presidente Pigliaru.

Il neo consigliere di Forza Italia, Stefano Tunis, nel suo intervento in Aula nel corso delle dichiarazioni programmatiche del presidente della giunta, Francesco Pigliaru, ha ribadito la volontà di volersi confrontare con la maggioranza solo sui temi concreti. Tunis ha sottolineato come dalla militanza possano arrivare risposte efficaci ai problemi della Sardegna mentre, ha affermato con tono critico il consigliere Tunis riferendosi al ruolo e alle risorse destinate agli Atenei sardi, il presidente, per formare la sua Giunta, è sembrato rivolgersi laddove i problemi in molti casi sono stati creati.

Il neo consigliere regionale del Pd, Salvatore Demontis, si è detto “emozionato” dall’intervento svolto dal presidente della Giunta in occasione della presentazione delle dichiarazioni programmatiche in Consiglio regionale. Demontis, nel corso del suo intervento di sostegno a Pugliaru, ha ribadito la necessità di ricostruire il rapporto tra politica e cittadini, fondandola su quattro azioni: rendicontazione, trasparenza, open data, politiche del buon esempio e un modello di governance orizzontale.

Il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde, ha ribadito l’impegno dell’opposizione per far uscire la Sardegna dalla crisi. Tedde ha espresso un giudizio critico sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru: «Sono intrise di luoghi comuni e dense di analisi ma prive di tesi». Marco Tedde ha rimproverato al presidente «un approccio quasi grillino ai problemi della Sardegna» e lamentato l’assenza di proposte per il settore del turismo e l’agricoltura.

Il consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini, ha replicato alle accuse mosse dai banchi dell’opposizione al presidente della Giunta e ha ribadito come le dichiarazioni programmatiche «spiegano bene l’idea del centrosinistra, il nostro progetto e il nostro programma che sarà tradotto nel piano regionale di sviluppo». Sabatini ha auspicato «una Regione riformata a vantaggio dei cittadini e dei territori che combatta le diseguaglianze»«Solo con le riforme si potrà rilanciare l’economia sarda» ha concluso Sabatini nel dichiararsi «pronto ad accettare la grande sfida riformista che attende la Sardegna».

L’ex assessore alla Programmazione, Alessandra Zedda (Fi), è la prima consigliera ad intervenire nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pugliaru. L’esponente di Forza Italia, dai banchi dell’opposizione, non ha nascosto le difficoltà che attendono presidente, Giunta e Consiglio («ci aspetta una legislatura tra le più difficili del dopoguerra») ed ha rilanciato su Zona Franca e fiscalità di vantaggio. Alessandra Zedda ha chiesto al presidente della Giunta di scongiurare il pericolo che l’annuncio di nuovi sacrifici si traduca nell’imposizione di nuove tasse come è stato fatto a suo tempo per quelle sul lusso. L’esponente della minoranza ha ricordato l’impegno del governo Cappellacci nella vertenza aperta con lo Stato sull’adeguamento dei vincoli di spesa derivanti dal patto di stabilità e ha auspicato una legislatura costituente con il varo del nuovo Statuto sardo.

Il consigliere della maggioranza, Giuseppe Meloni (Pd) ha espresso apprezzamento per i contenuti delle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta e ha invitato il governo regionale ad affrontare con «misure straordinarie la straordinaria crisi occupazionale della Sardegna». Meloni ha ricordato la vertenza dei lavoratori della compagnia aerea Meridiana auspicando attenzione e interventi da parte della Giunta. Meloni ha ribadito le critiche alla legge elettorale e rimarcato le penalizzazione per la Gallura che è rappresentata in Consiglio con soli due eletti.

Il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, nell’apprezzare la scelta del presidente Pigliaru per la nomina di una Giunta composta interamente da tecnici, ha ribadito le dure critiche per la condotta politica tenuta dall’esecutivo regionale in occasione dell’impugnazione da parte del Governo della norma sul taglio delle accise. «E’ stato un grave errore politico», ha incalzato Cossa riferendosi all’atteggiamento mostrato dalla Giunta, ricordando come la norma che puntava a ridurre il costo del carburante nell’Isola aveva avuto l’unanime via libera del Consiglio regionale. Michele Cossa ha invitato il presidente a procedere prioritariamente nelle riforme istituzionali con il completo superamento delle Province che, ha ricordato Cossa, in Sardegna sono tutte in liquidazione.

Il neo consigliere regionale del Partito democratico, Luigi Ruggeri, ex sindaco di Quartu Sant’Elena, lancia la sfida per «diminuire il numero dei dirigenti regionali e fissare un tetto ai loro stipendi». Ruggeri ha sottolineato come serva «un’azione di disboscamento» in una Regione che conta troppi dipendenti. Ruggeri ha affermato la sua ferma contrarietà al «precariato ed alle successive stabilizzazioni» nell’amministrazione pubblica, nelle Asl e nelle società regionali.

L’ex assessore regionale del Turismo, Luigi Crisponi, ha chiesto dai banchi dell’opposizione «attenzione e risorse per la filiera del turismo sardo» che – ha ricordato l’esponente dei Riformatori – è il settore strategico per lo sviluppo dell’Isola con i suoi 50mila occupati. Il consigliere Crisponi ha chiesto attenzione ed azioni concrete per dare competitività alle imprese sarde, alcune delle quali continuano a subire penalizzazioni e condizioni di svantaggio che ne penalizzano la permanenza sui mercati. Crisponi ha ricordato in conclusione le “positive” eredità che la giunta Cappellacci lascia al nuovo esecutivo, ad incominciare da una più efficace continuità aerea con la novità della tariffa unica.

Il neo consigliere del Psi, Raimondo Perra, ha assicurato piena collaborazione e sostegno al presidente ed alla Giunta regionale. Perra ha denunciato come resti il lavoro il principale e più urgente problema da affrontare in Sardegna. L’esponente della maggioranza ha auspicato interventi sul costo del lavoro nell’ottica di una sua riduzione anche per un tempo limitato.

Il consigliere del Psd’Az, Angelo Carta, ex assessore dei Lavori pubblici, si è complimentato con Paolo Zedda (Rossomori) per l’aver svolto il suo intervento in Aula integralmente in sardo. Il sindaco di Dorgali ha sottolineato l’importanza dell’introduzione del sardo in tutte le scuole. L’esponente dell’opposizione ha ribadito la battaglia per la zona franca sarda invitando l’esecutivo a partire dalla perimetrazione dei sei punti franchi sardi, a suo tempo istituiti con l’apposito decreto legislativo.

 

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L’ex presidente della provincia di Nuoro, Roberto Deriu (Pd), è stato il primo ad intervenire dai banchi della maggioranza nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

«Si rivolga con fiducia all’assemblea», è stato l’invito rivolto da Roberto Deriu a Francesco Pigliaru, a conclusione del suo intervento a sostegno al presidente della Giunta. 

Il consigliere del gruppo del Psd’Az, Marcello Orrù, dai banchi dell’opposizione, ha chiesto al presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, interventi urgenti per contrastare la crisi in atto in Sardegna e indicato nell’edilizia il settore da rilanciare per assicurare sviluppo ed occupazione.

Il consigliere Paolo Zedda dei Rossomori (centrosinistra) ha scelto di svolgere il suo intervento nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, integralmente in sardo. Paolo Zedda ha incentrato grande parte del suo intervento sul multilinguismo, sulle politiche linguistiche e contro le penalizzazioni per i sardi che vogliono parlare e difendere la loro lingua.

«Con la lingua rischiamo di perdere il nostro più grande patrimonio immateriale» ha denunciato il consigliere Zedda a conclusione del suo intervento a sostegno del presidente Pigliaru.

Il neo consigliere di Forza Italia, Stefano Tunis, nel suo intervento in Aula nel corso delle dichiarazioni programmatiche del presidente della giunta, Francesco Pigliaru, ha ribadito la volontà di volersi confrontare con la maggioranza solo sui temi concreti. Tunis ha sottolineato come dalla militanza possano arrivare risposte efficaci ai problemi della Sardegna mentre, ha affermato con tono critico il consigliere Tunis riferendosi al ruolo e alle risorse destinate agli Atenei sardi, il presidente, per formare la sua Giunta, è sembrato rivolgersi laddove i problemi in molti casi sono stati creati.

Il neo consigliere regionale del Pd, Salvatore Demontis, si è detto “emozionato” dall’intervento svolto dal presidente della Giunta in occasione della presentazione delle dichiarazioni programmatiche in Consiglio regionale. Demontis, nel corso del suo intervento di sostegno a Pugliaru, ha ribadito la necessità di ricostruire il rapporto tra politica e cittadini, fondandola su quattro azioni: rendicontazione, trasparenza, open data, politiche del buon esempio e un modello di governance orizzontale.

Il consigliere di Forza Italia, Marco Tedde, ha ribadito l’impegno dell’opposizione per far uscire la Sardegna dalla crisi. Tedde ha espresso un giudizio critico sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru: «Sono intrise di luoghi comuni e dense di analisi ma prive di tesi». Marco Tedde ha rimproverato al presidente «un approccio quasi grillino ai problemi della Sardegna» e lamentato l’assenza di proposte per il settore del turismo e l’agricoltura.

Il consigliere del Partito Democratico, Franco Sabatini, ha replicato alle accuse mosse dai banchi dell’opposizione al presidente della Giunta e ha ribadito come le dichiarazioni programmatiche «spiegano bene l’idea del centrosinistra, il nostro progetto e il nostro programma che sarà tradotto nel piano regionale di sviluppo». Sabatini ha auspicato «una Regione riformata a vantaggio dei cittadini e dei territori che combatta le diseguaglianze». «Solo con le riforme si potrà rilanciare l’economia sarda» ha concluso Sabatini nel dichiararsi «pronto ad accettare la grande sfida riformista che attende la Sardegna».

L’ex assessore alla Programmazione, Alessandra Zedda (Fi), è la prima consigliera ad intervenire nel dibattito sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pugliaru. L’esponente di Forza Italia, dai banchi dell’opposizione, non ha nascosto le difficoltà che attendono presidente, Giunta e Consiglio («ci aspetta una legislatura tra le più difficili del dopoguerra») e ha rilanciato su Zona Franca e fiscalità di vantaggio. Alessandra Zedda ha chiesto al presidente della Giunta di scongiurare il pericolo che l’annuncio di nuovi sacrifici si traduca nell’imposizione di nuove tasse come è stato fatto a suo tempo per quelle sul lusso. L’esponente della minoranza ha ricordato l’impegno del governo Cappellacci nella vertenza aperta con lo Stato sull’adeguamento dei vincoli di spesa derivanti dal patto di stabilità e ha auspicato una legislatura costituente con il varo del nuovo Statuto sardo.

Il consigliere della maggioranza, Giuseppe Meloni (Pd) ha espresso apprezzamento per i contenuti delle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta e ha invitato il governo regionale ad affrontare con «misure straordinarie la straordinaria crisi occupazionale della Sardegna». Meloni ha ricordato la vertenza dei lavoratori della compagnia aerea Meridiana auspicando attenzione e interventi da parte della Giunta. Meloni ha ribadito le critiche alla legge elettorale e rimarcato le penalizzazione per la Gallura che è rappresentata in Consiglio con soli due eletti.

Il coordinatore regionale dei Riformatori, Michele Cossa, nell’apprezzare la scelta del presidente Pigliaru per la nomina di una Giunta composta interamente da tecnici, ha ribadito le dure critiche per la condotta politica tenuta dall’esecutivo regionale in occasione dell’impugnazione da parte del Governo della norma sul taglio delle accise. «E’ stato un grave errore politico», ha incalzato Cossa riferendosi all’atteggiamento mostrato dalla Giunta, ricordando come la norma che puntava a ridurre il costo del carburante nell’Isola aveva avuto l’unanime via libera del Consiglio regionale. Michele Cossa ha invitato il presidente a procedere prioritariamente nelle riforme istituzionali con il completo superamento delle Province che, ha ricordato Cossa, in Sardegna sono tutte in liquidazione.

Il consigliere del Pd, Cesare Moriconi, nel mostrare apprezzamento per le dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, ha sottolineato come l’intervento in Aula abbia «offerto l’esatta misura della serietà di Francesco Pigliaru che senza il ricorso agli effetti speciali ha proposto un ragionamento credibile e realizzabile intorno ad un’idea di Sardegna». Cesare Moriconi ha rivolto un appello al presidente perché «la Giunta aiuti il Consiglio ad essere di supporto e di indirizzo nell’azione di governo».

 

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Dopo l’intervento di apertura dell’ex presidente Ugo Cappellacci è toccato all’ex assessore delle Riforme, Mario Floris, proseguire nel dibattito in corso in Consiglio regionale sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

Il leader dell’Uds, dai banchi dell’opposizione, ha invitato la maggioranza a procedere spediti verso le riforme che sono necessarie per ridisegnare il ruolo della Sardegna. Lo Statuto resta “il problema dei problemi”, ha concluso Mario Floris, e serve recuperare il tempo perduto.

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Alle 10.25 sotto la presidenza del presidente Gianfranco Ganau si è aperta la seduta del Consiglio regionale con all’ordine del giorno la discussione sulle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru. Il primo iscritto a parlare è l’ex governatore, Ugo Cappellacci (Fi). 

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Terza riunione del nuovo Consiglio regionale, questa mattina, dedicata alle dichiarazioni programmatiche del presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

Dopo le formalità di rito, il presidente ha comunicato all’Aula l’avvenuta costituzione del nuovo gruppo consiliare “Centro Democratico”, formato dai consiglieri on. Roberto Desini (presidente) on. Annamaria Busia (vicepresidente), on. Eugenio Lai e on. Gavino Manca (Lai e Manca, eletti rispettivamente nelle liste di Sel e Pd, hanno dato un’adesione tecnica).

Subito dopo,  il presidente Ganau ha dato la parola al presidente della Regione Francesco Pigliaru per la presentazione al Consiglio delle Dichiarazioni Programmatiche. (PSP)

«La campagna elettorale è finita e oggi sono il presidente di tutti i sardi». Con queste parole l’on. Francesco Pigliaru ha aperto le sue dichiarazioni programmatiche da presidente della Regione e ha ribadito in premessa l’impegno a dimostrarsi un presidente capace di dare risposte credibili anche ai tanti sardi che nelle ultime elezioni hanno scelto di non recarsi alle urne.

Ricreare la fiducia nella politica e riconquistare la fiducia dei cittadini è stato il primo compito «condiviso» indicato dall’on. Pigliaru ai consiglieri regionali della XV legislatura, insieme con l’auspicio ad un confronto leale «nei toni e nel merito» tra maggioranza e opposizione, senza fare ricorso, dunque, «a facili proposte demagogiche che, nella loro insostenibilità  economica e inefficacia di risultati concreti, creano prima illusioni e poi ulteriore sfiducia».

«La politica come servizio alla comunità» è l’elemento principale della legislatura che è stato indicato dal presidente della Giunta che non ha mancato di sottolineare come la Sardegna «impoverita e esausta»  è chiamata «a fare ancora dei sacrifici per rialzarsi». L’on Francesco Pigliaru ha affermato la necessità di «mettere la spesa corrente sotto controllo» per far ripartire gli investimenti pubblici e per favorire quelli privati e ha sottolineato che l’azione del governo in questo frangente potrà essere credibile se «il primo ad affrontare le fatiche sarà il ceto politico». Il presidente ha dichiarato di essere consapevole del dover guidare la Sardegna «nel peggior periodo della sua storia recente» e ha indicato il 2014 come l’anno che deve segnare una svolta per l’Isola e una grande occasione per ripartire.

L’on. Pigliaru ha dunque ricordato i dati che dimostrano come la Sardegna in questi anni sia «scivolata all’indietro» (riduzione del regionale del 7% rispetto al 2008; 80mila posti di lavoro perduti) e ha definito il livello della disoccupazione «una tragedia di dimensioni storiche» che ha portato alla crescita esponenziale del ricorso alla cassa integrazione in deroga (dal 2007 incremento del 500% delle ore autorizzate). Il presidente ha ricordato come la crisi arrivi dall’esterno («da mercati insufficientemente regolati e malamente governati») ma i suoi effetti siano stati moltiplicati dalla inadeguatezza di chi ha governato in Europa («con l’assurda visione del rigore dei conti pubblici»); da chi ha governato in Italia («con l’dea che l’incapacità di fare riforme e ridurre gli sprechi debba essere compensata imponendo agli Enti locali vincoli sempre più severi»); da chi ha governato in Sardegna («non ha capito che questa crisi richiede trasformazioni profonde, investimenti in istruzione e formazione insieme con istituzioni pubbliche in grado di assicurare flessibilità al sistema produttivo e sicurezza sociale a cittadini e lavoratori»).

Il presidente della Giunta ha indicato come prioritaria «la qualità istituzionale» e sottolineato a questo proposito come «troppo spesso persone non all’altezza della situazione sono state messe in ruoli di responsabilità, seguendo logiche di premio della militanza». Il presidente ha definito tali scelte «sbagliate» e ha formulato l’impegno a non ripeterle («per ciò che dipenderà da me e dalla Giunta la militanza non prevarrà mai sulla competenza»).

L’on. Pigliaru ha dunque declinato quella che ha definito «la nostra parola d’ordine» della «qualità istituzionale» e ha spiegato che significa: trasparenza, semplificazione e valutazione delle politiche. Il presidente ha indicato come obiettivo il volere fare della Regione e delle istituzioni sarde «un modello di riferimento per tutti» e di puntare ad una «Regione riformata» cioè «snella e organizzata per obiettivi e per funzioni». Il presidente della Giunta ha annunciato la volontà di voler procedere alla modifica delle principali leggi che regolano l’organizzazione della pubblica amministrazione (1/1977 e 31/1998) e la realizzazione della «banca dati delle competenze del personale regionale». Tra le iniziative imminenti il presidente della Giunta ha indicato la costituzione di «un tavolo di consultazione delle parti economiche e sociali, e dei cittadini utenti dei servizi» affiancato da uno specifico organismo tecnico per la «semplificazione». L’on Pigliaru ha inoltre ribadito come a trasparenza e semplificazione vada affiancata la valutazione degli effetti delle politiche perché «è essenziale dire quanto si spende e come, ma è ancora più importante conoscere quali risultati hanno prodotto quei soldi stanziati e spesi».

Il presidente si è detto consapevole che una riforma di questa natura debba essere adottata su iniziativa del Consiglio regionale e ha però auspicato «che l’adozione di questa essenziale riforma sia tra le prime che verranno discusse in Consiglio».

L’on. Pigliaru ha ricordato come il sistema delle Autonomie locali in questi anni abbia sofferto «di una colpevole trascuratezza» e ha definito prioritaria e urgente l’approvazione di una legge organica di riordino, insieme con l’impegno ad affrontare il tema delle Province e delle città metropolitane. Il presidente della Giunta ha ribadito «elemento fondamentale» dell’azione di governo l’attuazione di una politica di bilancio «rigorosa» perché – è stato il concetto espresso dall’on Pigliaru – la Sardegna non può presentarsi al tavolo del negoziato con lo Stato senza aver avviato una seria azione di «contenimento delle inefficienze e degli sprechi nella spesa della pubblica amministrazione». Da qui l’annuncio della costituzione di un gruppo di lavoro per condurre entro i prossimi sei mesi una «revisione della spesa» e l’impegno a promuovere politiche di sviluppo e a ridurre la pressione fiscale per le imprese. Il terzo elemento della politica di bilancio – indicato dal presidente della Giunta – è la predisposizione e la gestione della nuova fase di programmazione europea 2014-2020.

Per quanto attiene il rapporto con lo Stato, l’on Pigliaru ha indicato nel mancato adeguamento dei limiti di spesa del patto di stabilità, la principale criticità e ha ricordato come il rapporto tra spese consentite dal “patto” e entrate tributarie accertate è crollato «da valori medi del 70% negli anni 2007-2009 al 43% del 2013». Il presidente si è detto pronto, in caso di risposte negative da parte del governo, ad aprire anche una forte contrapposizione pubblica e ha invitato maggioranza e opposizione a condurre una battaglia comune con il coinvolgimento di tutti i parlamentari eletti in Sardegna. In prospettiva – ha dichiarato il presidente della Giunta – rimane l’impegno di ricostituire l’agenzia regionale delle entrate.

L’on Pigliaru ha quindi introdotto il tema delle “responsabilità condivise tra Regione e Stato” per quanto attiene le infrastrutture alcune delle quali, in questi anni, sono state lasciate decadere e invecchiare. L’impegno enunciato dal presidente è quello rivolto a completare gli investimenti strategici già realizzati («lavoreremo per sbloccare le nostre incompiute ma esigeremo che si sblocchino anche le incompiute che dipendono da altri»). Il presidente ha citato il caso del tratto Serrenti-Villasanta («uno scandalo che deve cessare») prima di affrontare il “problema dei trasporti”. In riferimento a quelli marittimi, il presidente ha annunciato la rinegoziazione con lo Stato e la Tirrenia della convenzione sottoscritta nel 2012 e ha confermato attenzione alle convenzioni per la continuità territoriale aerea con Roma e Milano, insieme con l’apertura di un confronto con le realtà locali, gli aeroporti e gli operatori turistici, per quanto attiene la continuità territoriale con gli scali minori (CT2). Il presidente ha sottolineato l’esigenza di una efficace integrazione con i collegamenti offerti dalle compagnie low cost verso le quali ha ribadito apprezzamento «per il determinante contributo offerto allo sviluppo dell’industria turistica».

In riferimento ai trasporti ferroviari il presidente della Giunta ha annunciato l’entrata in servizio dei nuovi treni acquistati dalla Regione e mai entrati in esercizio, e l’attivazione entro l’estate del contratto di servizio con Trenitalia.

L’on Pigliaru ha ricordato la necessità di procedere con l’approvazione del piano regionale dei trasporti insieme con la volontà di rimediare ai ritardi accumulati in questi anni.

Per quanto attiene il tema dell’energia il presidente ha assicurato che il lavoro del Galsi non andrà perduto e che la scelta tra il collegamento nazionale o la costruzione di rigassificatori sarà oggetto di una attenta valutazione di costi-benefici. L’on Pigliaru ha dunque affermato come «il parco di generazione elettrica dovrà fondarsi sul giusto mix di fonti e con un uso delle rinnovabili che crei ricadute sui territori e non esclusivamente consumo del suolo e delle risorse ambientali e paesaggistiche».

Obiettivo di questa Giunta, ha proseguito l’on. Pigliaru, è creare le condizioni per promuovere lo sviluppo del territorio e porre le basi per una società “equa e sicura”.

Equità sociale – ha sottolineato il presidente della Regione – significa pensare al miglioramento della vita di tutte le persone, al sostegno dei genitori che lavorano, degli anziani, dei disabili e non autosufficienti, dei migranti e dei poveri. Per questo, ha annunciato Pigliaru, la legge n.162 sulle non autosufficienze sarà prorogata di tre mesi in modo da avere il tempo per rendere più efficienti gli investimenti, senza tagli ma anche senza sovrapposizioni.

«C’è tanta gente in difficoltà, dobbiamo tener conto di tutti e non privilegiare nessuno.»

Per garantire l’equità sociale è però necessario avere un sistema sanitario efficiente, ha detto l’on. Pigliaru, che ha puntato l’indice contro la gestione degli anni scorsi. Una  gestione, ha affermato il presidente, caratterizzata dall’assenza di programmazione, dal mancato utilizzo delle risorse per gli investimenti, dalla scarsa integrazione tra politiche sanitarie e sociali e da una spesa farmaceutica fuori controllo.

«Il nostro obiettivo è la riorganizzazione dell’intero sistema per assicurare equità, universalità e uniformità dell’assistenza in tutti i territori dell’Isola. Per far questo – ha detto il presidente della Regione – occorre favorire la piena integrazione tra politiche sociali e sanitarie  e puntare su un piano di investimenti per l’edilizia e  l’innovazione tecnologica. Ma soprattutto, ha detto ancora l’on. Pigliaru, serve una gestione delle sanità indipendente dalle ingerenze politiche.»

«La salute si difende anche con la qualità ambientale. Nel programma della Giunta si punta ad una riduzione delle emissioni. Meno carbone, più gas – ha detto il presidente – più raccolta differenziata, meno discariche. La tariffa unica regionale per lo smaltimento è una delle priorità delle politiche ambientali, cosi come le bonifiche ambientali. Per questo, ha annunciato l’on. Pigliaru, vogliamo far funzionare l’IGEA e rendere subito disponibili i 150 milioni di euro stanziati per gli interventi nelle aree minerarie dismesse. Sostenibilità ambientale, green economy e nuove opportunità di lavoro legate all’ambiente saranno le linee strategiche del nuovo governo regionale.»

«Un occhio di riguardo sarà rivolto alla difesa del suolo e alla riduzione del rischio idrogeologico. Un pezzo di Sardegna è in pericolo – ha aggiuno l’on. Pigliaru – per fattori naturali ma anche per un’antropizzazione sbagliata. E’ necessario intervenire sulle emergenze e, allo stesso tempo, pianificare una gestione virtuosa del territorio. A breve, ha anticipato il presidente, sarà attivato il Centro Funzionale Decentrato della Protezione Civile. Occorre impegnarsi per recuperare le risorse regionali e statali da destinare alla ricostruzione e ai rimborsi per i danni provocati dall’alluvione  dello scorso autunno. Per uscire dalla crisi bisogna puntare sull’istruzione . Una popolazione istruita è la migliore assicurazione contro i rischi di un’economia globale in continua evoluzione.»

«I numeri sono drammatici: in Sardegna un ragazzo su quattro non completa la scuola dell’obbligo, cinque su sei non riescono a laurearsi. Dati inaccettabili, secondo Pigliaru, per una regione europea. Occorre invertire la rotta. Il tasso di dispersione scolastica è allarmante, soprattutto nelle zone interne dove si vivono situazioni di crescente difficoltà. La Giunta – ha annunciato l’on. Pigliaru – presenterà a breve un piano straordinario per l’istruzione con alcune priorità: a) incentivazione delle scuole dell’infanzia, b) lotta alla dispersione scolastica con l’attivazione di servizi per l’orientamento, il sostegno alle famiglie e alle autonomie scolastiche, l’aggiornamento dei docenti.

Tra le azioni programmate, anche un robusto intervento finanziario per la riqualificazione degli edifici scolastici. Ai 30 milioni di euro già disponibili si aggiungeranno altre significative risorse nelle prossime settimane.

Grande attenzione, sarà rivolta anche alle imprese. Serve in Sardegna un “sistema produttivo flessibile” che consenta alle aziende di utilizzare le trasformazioni del mercato e le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica. Alla flessibilità che rischia di creare ingiustizie sociali, ha sottolineato il presidente, bisogna però affiancare adeguate politiche di sostegno ai lavoratori in difficoltà.»

«L’attuale sistema di protezione sociale dei disoccupati è inadeguato – ha affermato l’on. Pigliaru – serve un nuovo modello che incentivi i soggetti in difficoltà a cercare un nuovo lavoro offrendo efficienti servizi per l’impiego che aiutino i lavoratori a ricollocarsi nel mercato. Nelle prossime settimane sarà presentato il Piano “Garanzia Giovani” che prevede la presa in carico dei ragazzi nella fascia d’età 15-29 anni per i quali saranno attivati percorsi formativi personalizzati. La Giunta lavorerà anche per facilitare l’accesso al credito da parte delle imprese e il riordino della normativa sulla contribuzione pubblica.»

Il presidente ha voluto inoltre indicare anche altri due fattori che concorrono allo sviluppo dei territori: la parità di genere e la qualità paesaggistica.

«Sul primo punto la Giunta – ha detto Pigliaru – lavorerà per garantire alle donne condizioni paritarie per l’accesso al mondo del lavoro, reali politiche a sostegno delle famiglie, una cabina di regia sulle Pari Opportunità. Dal Presidente della Regione anche l’impegno per la riforma della legge elettorale “del tutto deludente in termini di una equilibrata rappresentanza di genere”.»

«Sul secondo punto – ha ricordato il presidente – la Giunta punta a gestire il necessario aggiornamento del Piano Paesaggistico Regionale, salvaguardandone i principi e mantenendo alta la tutela del bene paesaggistico. Si lavorerà inoltra ai Testi Unici sull’Urbanistica e l’Edilizia per favorire l’approvazione dei PUC da parte dei Comuni.»

Al termine  del suo intervento l’on. Pigliaru ha ricordato le numerose vertenze aperte. «Il nostro impegno – ha detto – è salvare il salvabile compatibilmente con i vincoli imposti dalla normativa europea. Siamo pronti alla sfida che ci attende, ha detto il presidente della Regione, ho fiducia nella maggioranza che rappresenta le tante anime della Sardegna, ma anche nell’opposizione che, confido, ricoprirà il suo ruolo in maniera battagliera ma costruttiva.»

«Il mondo è cambiato – ha concluso l’on. Pigliaru – problemi  nuovi impongono soluzioni nuove. Solo attraverso politiche moderne possiamo restituire speranza alla Sardegna. Dobbiamo avere il coraggio delle scelte con determinazione e senso di responsabilità.»

Subito dopo l’intervento del presidente della Regione, il presidente del Consiglio, on. Gianfranco Ganau, ha convocato una breve conferenza dei capigruppo, al termine della quale ha dichiarato chiusa la seduta e rinviato i lavori a domani. All’ordine del giorno il dibattito sulle Dichiarazioni Programmatiche del presidente della Regione e l’elezione di tre segretari dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio Rr

I lavori del Consiglio riprenderanno domani mattina alle ore 10.00.

Giunta Pigliaru
La Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru ha completato stamane l’esame di alcuni punti presentati nel corso della precedente riunione, con l’approvazione delle delibere. In particolare la Giunta si è soffermata sull’analisi del Disegno di legge concernente “Norme urgenti in materia di opere pubbliche, dighe di competenza regionale e disposizioni varie”. All’interno del Ddl, presentato dall’assessore dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda, si esprime la necessità di approvare alcune norme urgenti volte a consentire il finanziamento di specifici programmi di intervento nel campo della sicurezza idrogeologica e dell’edilizia cimiteriale. Il testo presenta inoltre l’esigenza di rifinanziare la concessione dei contributi volti a incentivare la messa in sicurezza delle cosiddette “piccole dighe”, prorogando in più i termini per l’avvio delle procedure. 
Dall’assessorato del Lavoro, infine, è arrivata la proposta di conferma dell’indirizzo interpretativo ed applicativo impartito dalla Giunta regionale con la deliberazione n. 55/11 del 31.12.2013 in merito alle disposizioni di cui all’articolo 4 della legge regionale n. 10 del 29 aprile 2013, sul tema dei lavoratori della formazione professionale. La L.R. n. 10/2013 prevede che il personale cessato o sospeso dal lavoro entro il 31 dicembre 2012 e che alla medesima data risultava inserito nel bacino degli ammortizzatori sociali in deroga (mobilità o cassa integrazione), già titolare di un rapporto di lavoro a tempo indeterminato proveniente da enti di formazione che si trovava in cassa integrazione o in mobilità in deroga, con tali caratteristiche al 31 dicembre 2012, fosse appunto iscritto nella lista speciale di cui all’articolo 6, comma1, lettera f della L.R.n.3/2008. È stata confermata l’inapplicabilità già precedentemente riscontrata, visto il riferimento ad una lista speciale ad esaurimento nata nel 2008 e riservata al personale della formazione professionale di cui all’albo della Legge regionale 42/89. La Giunta regionale predisporrà a breve un apposito disegno di legge per modificare il testo di cui all’art.4 della L.R. n.10/2013.

Francesco Pigliaru 1 copia
Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ha spiegato ieri pomeriggio, nel corso di una conferenza stampa, le ragioni che hanno portato l’Esecutivo, nella seduta di ieri mattina, a «congelare e sterilizzare» la delibera 6/18 adottata dal precedente esecutivo lo scorso 14 febbraio. Restano in vigore le norme che riguardano la tutela dei i beni identitari, gli alberi monumentali le grotte e le caverne che non sono oggetto di modifica.
«La delibera che abbiamo annullato oggi – ha detto Francesco Pigliaru – era la prima azione urgente da fare, e si trattava di una delibera palesemente illegittima.»
«Questo annullamento – ha spiegato il presidente Pigliaru – rende di fatto inefficaci i provvedimenti adottati preliminarmente dalla delibera 45/2 del 25 ottobre del 2013 e ci dà il tempo di aprire immediatamente il dialogo con tutti i portatori di interesse. E’ essenziale mantenere uguale il livello di tutela del paesaggio, che deve rimanere assolutamente non discutibile, alleggerendo la parte burocratica e superando le incertezze interpretative che, ad oggi, hanno creato non poche difficoltà. Il bene paesaggistico – ha concluso il governatore – è una base certa di lavoro e di prospettiva di benessere per la nostra regione.»
A partire da lunedì 31 marzo inizieranno gli incontri con tutti i soggetti interessati.
In materia di Pubblica Istruzione, e in particolare di edilizia scolastica, l’Esecutivo ha deliberato la costituzione di una cabina regia politica, coordinata dal Presidente e composta dagli assessori della Pubblica istruzione, dei Lavori pubblici, della Programmazione e degli Enti locali, nonché una struttura tecnica di missione, coordinata dalla Presidenza e composta da tecnici degli assessorati. Entro 30 giorni dalla sua istituzione, la struttura di missione dovrà presentare alla Giunta un programma d’intervento nel quale dovranno essere indicate la ricognizione del fabbisogno edilizio, le risorse utilizzabili immediatamente e le eventuali progettazioni già disponibili; dovrà poi suggerire, oltre le priorità d’intervento e gli strumenti di attuazione del programma, comprese le eventuali procedure semplificate per la gestione degli appalti, anche le forme di collaborazione con gli enti locali, quali Comuni e Province. L’obiettivo – si legge nella delibera – è quello di avviare gli interventi in coincidenza con la chiusura estiva delle scuole. Per l’attuazione è stata prevista una spesa iniziale di 30 milioni di euro che saranno attinti dal Fondo competitività e sviluppo.
La Giunta, inoltre, ha prorogato di tre mesi – dal primo aprile al 30 giugno 2014 – i criteri per l’erogazione dei fondi destinati ai 36mila piani personalizzati finanziati nel 2013 per le disabilità gravi (Legge 162/1998, Ritornare a casa, azioni di integrazione socio-sanitaria e interventi rivolti a persone affette da particolari patologie). I piani saranno finanziati secondo gli importi riconosciuti per le relative mensilità dell’annualità 2013 e le erogazioni ai Comuni avverranno a titolo di anticipazione del costo complessivo. Tra le delibere approvate oggi: ai consorzi di Bonifica l’esecutivo ha assegnato un primo stanziamento di 4,5 milioni di euro su un totale di 27,6 milioni da erogare ai vari enti. Fissata poi per il 25 maggio la data delle elezioni in 19 comuni sardi ed eventuali ballottaggi l’8 giugno. Inoltre, per quanto riguarda Abbanoa, la società che gestisce le risorse idriche in Sardegna, la Regione dovrà predisporre un bando nazionale per individuare l’amministratore unico.