18 July, 2024
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Il governatore Francesco Pigliaru e l’assessore Pier Luigi Caria hanno tagliato il nastro degli Stati generali dell’Agricoltura 2018, in programma da oggi a sabato negli spazi della Fiera di Cagliari. I maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese, di Università e Centri di ricerca si sono dati appuntamento per analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola isolana.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Dopo i saluti introduttivi della Giunta e gli interventi degli ospiti di caratura nazionale, si sono aperti gli 11 tavoli di lavoro tematici a cui hanno partecipato decine di tecnici e portatori di interesse. Questi gli argomenti trattati: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura;  Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

«L’agricoltura è un settore trainante e deve esserlo sempre di più – ha detto il presidente Francesco Pigliaru nel saluto introduttivo -. E’ un settore dal potenziale enorme, la chiave per aprire alla Sardegna le porte dei mercati internazionali portando i nostri prodotti d’eccellenza, dove possono trovare sempre più valore. E in questo valore trovano risposte essenziali anche e soprattutto le zone interne – ha sottolineato il Presidente – perché l’agricoltura ha il grande vantaggio, per sua stessa natura, di non concentrarsi nelle coste o nelle città ma, al contrario, distribuirsi nel territorio. Noi abbiamo fatto tanto, ma molto altro si può ancora fare e meglio. Oggi le nuove tecnologie ci offrono grandi opportunità. Dobbiamo sostenerle, incentivarle, diffonderne ulteriormente l’adozione. Giornate come queste sono importantissime per confrontarci, ragionare, individuare insieme quali sono gli ostacoli, a breve e lungo termine, nel raggiungimento di questo obiettivo – ha concluso Francesco Pigliaru-, e lavorare uniti per rimuoverli.»

«Ci sono dei momenti in cui è necessario fermarsi per fare dei bilanci e ripartire quindi con maggior forza avendo superato le criticità che si possono presentare nel mettere in pratica dei progetti. Oggi abbiamo un Programma di sviluppo rurale dove le risorse sono già sostanzialmente impegnate e siamo certi che saranno spese ancor prima della scadenza del settennato. Abbiamo però di fronte a noi tutta la discussione che porterà alla costruzione della nuova Programmazione agricola 2021-2027 dove è necessario, già da ora, costruire delle fondamenta solide e condivise fra noi – ha detto l’assessore dell’Agricoltura Pier Luigi Caria -. Questi tre giorni che ci attendono sono un momento di grande responsabilità. Nessuno si deve sentire ospite. La politica gioca la sua partita al pari dei diversi portatori di interesse. Ecco perché abbiamo voluto creare le condizioni per il confronto e chiamato tutti a raccolta per ragionare sull’agricoltura del futuro. Le sfide dei mercati globali e dei cambiamenti climatici condizioneranno sempre di più questo comparto molto fragile, ma dalle prospettive di crescita straordinarie. Io ci credo, perché la nostra Isola ha tutte le carte in regola per confrontarsi a testa alta con i vari competitor globali: abbiamo uno straordinario territorio incontaminato e una tradizione agricola e pastorale che in pochi possono vantare, non solo nel Mediterraneo, ma in tutto il mondo. Oggi per sostenere i processi di crescita è fondamentale investire su innovazione tecnologica e agricoltura di precisione, così da rendere il comparto più produttivo e competitivo attraverso la strutturazione e il rafforzamento delle filiere.»

Nel commentare l’improvvisa decisione delle associazioni di categoria di disertare i tavoli, Caria ha precisato che ne ha avuto notifica formale solo questa mattina. «Oggi registriamo delle assenze agli Stati generali. Assenze di soggetti che hanno collaborato con noi ad organizzare questo appuntamento e tutto il programma, che mi sono state comunicate solo stamattina. Che dire? Chi ha delle idee da condividere per il bene delle campagne deve e doveva farlo in questo consesso. Disertare i lavori significa perdere un’occasione irripetibile per provare a migliorare la redditività delle imprese e la qualità della vita di decine di migliaia di lavoratori. Riteniamo – ha aggiunto l’esponente della Giunta Pigliaru – che evidentemente c’è una parte del mondo agricolo che non vuole cambiare niente. C’è invece un’altra parte molto più grande, dove gli interessi di agricoltori, allevatori e pastori della Sardegna sono superiori a tutto e a tutte le posizioni politiche e vengono prima di ogni possibile strategia particolare. Ecco perché noi pensiamo sia importante proseguire nelle attività di questi tre giorni, sperando ci possa essere un ripensamento degli assenti. Anche domani – ha concluso Pier Luigi Caria – ci aspettiamo di accogliere tanti cittadini e portatori di interesse».

Impossibilitato a partecipare per sopraggiunti impegni, l’eurodeputato e vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, ha inviato un video messaggio dove ha fatto il punto sulla riforma della Politica agricola comune (PAC) in discussione in questi mesi a Bruxelles. «Non siamo d’accordo che la PAC sia trasformata in una sorta di politica agricola nazionale, che sarà discussa e magari approvata nella prossima legislatura del Parlamento europeo».

Il Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del ministero delle Politiche agricole, Giuseppe Blasi, ha definito un “passaggio importante” l’aver organizzato, proprio in questo momento, gli Stati generali, poiché ci si incontra a programmazione agricola già ben avviata e quindi nella migliore condizione per poter ragionare su quella del 2021-2027 su cui si sta già lavorando. Entrando nel merito delle attività che riguardano la Sardegna, fra le varie cose, ha ricordato che nella prossima programmazione non si potranno attivare le procedure per l’istituzione di organismi pagatori autonomi, quindi ben ha fatto la Sardegna ad avviare tutto l’iter con il Ministero delle Politiche agricole per il riconoscimento dell’organismo pagatore regionale.

La responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, ha invece ricordato il ruolo centrale che ricopre sempre più l’aggregazione e il rafforzamento delle filiere nel settore agroalimentare. Mettersi assieme, concentrare, cooperare per fare massa critica e volumi di prodotto così da essere competitivi, sono le parole chiave per raggiungere i consumatori e garantire utili a tutti i componenti della filiera. Diverse ricerche di mercato dicono che si è disposti a spendere di più se il prodotto da acquistare è made in Italy.

Il direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Bacciotti, ha fatto il punto sulle produzioni di qualità che possono fare davvero la differenza sui mercati. Le eccellenze della Sardegna sono apprezzate e ricercate dai consumatori sempre più attenti a conoscere la provenienza dei prodotti. Questa tipicità, con il brand Sardegna andrebbe valorizzata ancor di più.

Luigi Ledda, docente di colture foraggere nel dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari, ha fatto il punto sul trasferimento di conoscenze tecnologiche e scientifiche dal mondo della ricerca verso quello dell’impresa.

A margine delle relazioni introduttive, Pier Luigi Caria ha incontrato una delegazione di una quindicina di lavoratori dell’Associazione regionale allevatori della Sardegna (ARAS) che, nonostante la situazione difficile dovuta ai mancati pagamenti di stipendi e rimborsi spese da parte del Collegio dei liquidatori, stanno continuando a garantire le prestazioni nelle aziende zootecniche. L’assessore ha aggiornato i dipendenti sullo stato della vertenza.

Conclusi i gruppi di lavoro, si terranno domani le tavole rotonde dove saranno illustrati e discussi i risultati dei confronti sugli 11 temi affrontati oggi dai portatori di interesse. L’appuntamento, aperto a tutti i cittadini, è per le ore 9.30 nel Padiglione D del polo fieristico di Cagliari.

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Domani, venerdì 21 settembre, nella sede della Carbosulcis, società partecipata regionale, a Nuraxi Figus si terrà l’inaugurazione del progetto ARIA che prevede la realizzazione nella miniera di Monte Sinni, di una nuova infrastruttura d’avanguardia: una torre criogenica per la distillazione di isotopi dell’argon in un pozzo minerario da impiegare nell’esperimento DarkSide per la ricerca della materia oscura presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.

All’evento, che prevede anche la visita agli impianti e alla miniera di Seruci e Nuraxi Figus, parteciperanno Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Antonio Martini, amministratore unico di Carbosulcis, gli assessori ella Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e dell’Industria Maria Grazia Piras, Cristian Galbiati, coordinatore scientifico del progetto e Speranza Falciano, vicepresidente INFN, responsabile per i progetti di trasferimento tecnologico. 

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«La Sardegna in modo convinto ha sostenuto oggi a Roma, nella seduta della Conferenza delle Regioni, l’approvazione del documento sulla programmazione europea in materia di cooperazione territoriale. Riteniamo che per mantenere in vita modelli positivamente realizzati non debba essere modificato l’attuale quadro di regole. La nuova proposta elaborata a Bruxelles danneggia i rapporti con la sponda sud del Mediterraneo  e, in particolare, con i paesi da cui hanno origine i flussi migratori, e condiziona fortemente il ruolo dei territori nel sistema della cooperazione.»

Lo ha detto l’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che oggi a Roma, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, ha preso parte ai lavori della Conferenza presieduta da Stefano Bonaccini.

«Vogliamo tenere vivi  e valorizzare i rapporti con i paesi del Maghreb e dell’Africa sub-sahariana per contribuire a creare in quelle aree migliori condizioni di sviluppo e arginare così il fenomeno delle migrazioni che ha assunto dimensioni drammatiche. Per questo, in base al nostro ruolo di coordinamento in materia di cooperazione internazionale nell’ambito della Conferenza, abbiamo manifestato nei giorni scorsi anche di fronte alla vice ministra degli Affari Esteri Emanuela Del Re la nostra preoccupazione per i possibili effetti della nuova programmazione europea. Su questi temi – ha concluso Filippo Spanu – la Conferenza delle Regioni darà corso, su nostra iniziativa, a un confronto più stringente con il Governo.»

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Il Servizio demanio e patrimonio dell’assessorato degli Enti locali ha pubblicato un avviso esplorativo finalizzato all’indagine di mercato per l’acquisizione di manifestazioni di interesse, in merito alla valorizzazione e riuso del compendio regionale di Foresta Burgos. L’indagine, che è stata estesa ai confinanti immobili di proprietà del comune di Burgos, consentirà all’Amministrazione regionale di orientarsi nelle successive fasi del processo di concessione secondo le indicazioni contenute nella delibera della Giunta regionale n. 4/16 del 30 gennaio 2018.

«Diamo seguito – spiega l’assessore Cristiano Erriu – agli accordi sottoscritti dal presidente Francesco Pigliaru con il comune di Burgos. Le richieste della comunità locale, formulate alcuni mesi fa durante un incontro pubblico con i cittadini e i rappresentanti politici del territorio, non sono rimaste inascoltate. Questo compendio ha notevoli potenzialità sotto il profilo turistico e può offrire importanti opportunità di sviluppo economico e occupazionali. La Giunta ha individuato quale obiettivo strategico finale dell’iniziativa la crescita e il potenziamento dell’attività di allevamento del cavallo anglo-arabo-sardo e la promozione e sviluppo del turismo equestre. Le Agenzie regionali Agris e Forestas manterranno la loro presenza istituzionale nel compendio e continueranno a prestare la loro attività: del compendio, infatti, fanno parte i terreni ad uso pascolativo ed i fabbricati attualmente in uso a Forestas e Agris, dove sono presenti scuderie, officine, fienile, stalla, uffici e l’ex caseificio»

L’avviso riguarda il complesso immobiliare che ha ospitato la sede della ‘Scuola aperta per i servizi di Polizia a cavallo e per le Forze di Polizia ad ordinamento civile’ (in buone condizioni di conservazione e manutenzione, si estende su una superficie complessiva di circa 18 ettari ed è composto da 14 corpi di fabbrica, tra i quali due scuderie di rilevanti dimensioni, una mensa, appartamenti mono/bivani, l’alloggio del comandante e un galoppatoio all’aperto), il complesso immobiliare del borgo storico (costituito da 7 fabbricati comprendenti una serie di alloggi, una palazzina e un edificio di culto) più due edifici di proprietà comunale (la cosiddetta palazzina direzionale ed un fabbricato con originaria destinazione alberghiera, mai entrato in funzione) e un maneggio coperto di proprietà regionale, con una superficie di 2.600 metri quadrati.

Nel vigente PUC del comune di Burgos, la zona urbanistica in cui è ubicato il complesso immobiliare è classificata in parte come Zona F di interesse turistico (dove aveva sede la disciolta Scuola di polizia) e in parte come Zona E agricola.

«L’indagine – precisa l’assessore Erriu – è preordinata alla individuazione della migliore ipotesi di valorizzazione del compendio, sulla base del quale calibreremo il successivo bando di gara secondo quelle che saranno le risposte che otterremo dal mercato.»

Oggi l’avviso è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione, nella sezione ‘Servizi alle imprese-locazioni e concessioni patrimoniali’. Nei prossimi giorni sarà pubblicato sul BURAS e su quattro quotidiani (due nazionali e due regionali). Le dichiarazioni di interesse dovranno pervenire entro il 30 novembre 2018 all’Assessorato degli Enti locali, Finanze ed Urbanistica – Servizio Demanio e Patrimonio e Autonomie Locali di Sassari, via Roma 46, 07100 Sassari.

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I maggiori portatori di interesse, coinvolti a vario titolo nelle attività del mondo agricolo sardo, si ritroveranno faccia a faccia in una tre giorni di lavori serrati in cui si farà il punto sullo stato di salute del comparto isolano e sulle migliori prospettive di crescita e di sviluppo da mettere in campo negli anni a seguire. L’appuntamento per gli Stati generali dell’Agricoltura è al Polo fieristico di Cagliari dove, dal 20 al 22 settembre, tra gruppi di lavoro, tavole rotonde e un resoconto finale si proverà a mettere i paletti sulla strada da percorrere nel futuro per migliorare le condizioni di lavoro, produttive e di rendita delle migliaia di aziende regionali. La volontà di creare un momento di confronto che partendo dalle macro-attività raggiungesse le pieghe e le problematiche più nascoste dell’agricoltura e dell’allevamento sardo era stata più volte espressa, nel corso dei suoi 18 mesi di mandato, dall’assessore Pier Luigi Caria alle associazioni di categoria agricola, agli imprenditori delle campagne e ai diversi uffici, coinvolti oggi nell’organizzazione dell’iniziativa, dell’Assessorato e delle Agenzie Agris, Argea e Laore.

«Gli Stati generali dell’Agricoltura 2018. Dal PSR 2014-2020 alla Programmazione 2021-2027. Gestione, attuazione e prospettive per la crescita competitiva dell’agricoltura in Sardegna», è la traccia su cui si articoleranno i lavori di una tre giorni in cui la vera opportunità per il comparto sarà garantita dalle analisi oculate sull’evoluzione del settore in questi ultimi decenni e dalle idee propositive che dovranno essere portate a sintesi, con progetti realizzabili nel medio e lungo periodo, per affrontare le nuove sfide imposte dai mercati globali e dai cambiamenti climatici.

Dopo le relazioni introduttive e i saluti istituzionali si terrà un workshop che vedrà lo svolgimento in parallelo di 11 tavoli di lavoro, ognuno dedicato a un specifica filiera o a un tema trasversale. Alle attività parteciperanno rappresentanti del mondo produttivo e associativo, della trasformazione, della distribuzione, della ricerca, dell’assistenza tecnica, della formazione, delle amministrazioni pubbliche.

Questi gli argomenti che saranno affrontati fino al tardo pomeriggio: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura; Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Altri comparti: apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

Giovedì mattina alle 9.30 l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, porterà i saluti istituzionali di tutto l’Esecutivo. Seguiranno poi gli interventi dell’eurodeputato e vice presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, che per sopraggiunti impegni non potrà partecipare di persona, ma invierà un videomessaggio. Sarà poi la volta del Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, Giuseppe De Blasi, della responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, del direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Baciotti, e di Luigi Ledda del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari.

La partecipazione per la seconda e terza giornata è aperta al pubblico previa registrazione da fare al seguente link: goo.gl/AS3v8u .

Da venerdì fino alla prima mattina di sabato i risultati degli 11 tavoli di lavoro saranno illustrati in sede plenaria pubblica, quindi analizzati e discussi in una serie di tavole rotonde da parte di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, del mondo produttivo e della ricerca. Gli Stati generali dell’Agricoltura 2018 si chiuderanno con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore Pier Luigi Caria, dei rappresentanti delle associazioni agricole e del mondo della cooperazione, del presidente della Commissione attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, del direttore generale dell’Assessorato dell’Agricoltura e rappresentante dell’Autorità di gestione sul PSR, Sebastiano Piredda.

«Si tratta di un appuntamento importante e di particolare responsabilità per tutto il mondo agricolo regionale. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione condivisa che parta dal basso e che permetta a questo mondo di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile per la Sardegna e l’Italia intera. Noi come politica vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano ai numerosi portatori di interesse di rivoluzionare, finalmente nel bene, questo pilastro così importante della nostra storia e della nostra economia.»

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«La Regione non indugi oltre e si attivi per istituire la tratta di metro leggera Sestu-Policlinico.»

Il grido d’allarme è di Michele Cossa consigliere regionale dei Riformatori sardi, che ha chiesto l’inserimento del progetto tra le priorità nella prossima programmazione di risorse destinate alla mobilità nazionali e del Fondo di Sviluppo e Coesione e dell’Accordo generale tra Regione Sardegna e ARST, in modo da poter contare su risorse certe e procedere in tempi rapidi alla progettazione e all’appalto dell’opera.

«Se il futuro del trasporto pubblico passa per la metro di superficie dell’area vasta di Cagliari – sostiene Michele Cossa nella lettera, spedita al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all’assessore dei Trasporti Carlo Careddu e per conoscenza all’amministratore unico Arst Chicco Porcu – non si spiega come mai ad oggi l’ultimo intervento effettuato risalga al 2015, con il prolungamento del percorso di Monserrato da San Gottardo al Policlinico. Un percorso molto apprezzato dall’utenza ma che per vedere la luce ha atteso 10 anni. E mentre nei mesi scorsi, oltre al collegamento Matteotti-Repubblica, sono state approvate altre due importanti tratte, per Quartu Sant’Elena e per il Poetto, per Sestu non si è fatto ancora nulla.»

«Il prolungamento verso Sestu della tratta di metropolitana leggera Repubblica-Policlinico, già presente nella programmazione regionale e molto attesa da una comunità di oltre 21mila abitanti, coprirebbe un ambito di utenza di diverse decine di migliaia di persone – aggiunge il consigliere regionale dei Riformatori sardi – dato che Sestu rappresenta una delle maggiori porte d’ingresso della Città metropolitana quanto a intensità di traffico e ospita la più importante area commerciale della Sardegna.»

Nel 2015 l’ARST ha istituito un servizio di navetta molto frequentato, ma il problema resta attuale, per l’eccessiva presenza di gommato su strada. «Ecco perché – conclude Michele Cossa – il prolungamento Sestu-Policlinico rappresenta un’opera condivisa, indispensabile per alleggerire drasticamente il traffico privato, ma anche il più agevole e rapido da realizzare. E anche quello meno costoso, perché non prevede opere di particolare complessità».

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«La legge urbanistica da oggi all’esame del Consiglio regionale conferma, se ancora ce ne fosse bisogno, che la giunta Pigliaru e la maggioranza di centrosinistra che la sostiene sono completamente scollegati dalla società sarda.» 

Lo afferma Mario Puddu, candidato del MoVimento 5 Stelle alla presidenza della Regione, secondo cui «dopo le proteste di urbanisti, intellettuali, associazioni e tanti cittadini, ora arriva anche la critica forte del Consiglio delle Autonomie Locali e di tantissimi sindaci. Espressioni come “eccesso di burocratizzazione”, “pressante azione di controllo della Regione sui Comuni” e infine l’accusa più grave per l’esecutivo regionale e cioè di ignorare “il problema dello spopolamento della zone interne”, farebbero tornare sui propri passi chiunque. Invece Francesco Pigliaru e Cristiano Erriu pur di tutelare gli interessi dei signori del cemento preferiscono mettere sotto i piedi la volontà dei sardi. Questa è un’altra conferma del fatto che Il Consiglio regionale non è più sostanzialmente rappresentativo della volontà dei cittadini».

«La nostra idea di governo del territorio, a differenza del Ddl Erriu, è invece quella di coinvolgere i sardi nel governo del territorio e di trovare il giusto equilibrio tra il mantenere la testimonianza della memoria della Sardegna e il progettare un futuro sostenibile e compatibile con la massima salvaguardia di un bene comune che, lo sottolineiamo, è irripetibile – specifica Mario Puddu -. Per questo motivo non sono accettabili il tentativo di riprendere a costruire nella fascia dei 300 metri e la tendenza a favorire il consumo di suolo. Il MoVimento 5 Stelle è invece a favore della promozione di un modello di sviluppo equo e sostenibile basato su una visione strategica della Sardegna nel contesto mediterraneo e globale e che sia il più possibile partecipata e condivisa.»

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Venerdì 21 settembre, nella sede della Carbosulcis, società partecipata regionale, a Nuraxi Figus (Gonnesa) verrà inaugurato il progetto ARIA che prevede la realizzazione nella miniera di Monte Sinni, nel Sulcis Iglesiente, di una nuova infrastruttura d’avanguardia: una torre criogenica per la distillazione di isotopi dell’argon in un pozzo minerario da impiegare nell’esperimento DarkSide per la ricerca della materia oscura presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell’INFN.

All’evento, che prevede anche la visita agli impianti e alla miniera di Seruci e Nuraxi Figus, parteciperanno Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, Fernando Ferroni, presidente dell’INFN, Antonio Martini, amministratore unico di Carbosulcis, gli assessori ella Programmazione e Bilancio Raffaele Paci e dell’Industria Maria Grazia Piras, Cristian Galbiati, coordinatore scientifico del progetto e Speranza Falciano, vicepresidente INFN, responsabile per i progetti di trasferimento tecnologico.

Di seguito il programma della mattinata:

9.00  Arrivo a Nuraxi Figus

9.15  Presentazione siti Carbosulcis

9.25  Presentazione progetto ARIA e collaborazione DARKSIDE

9.35  Briefing di sicurezza

9.45  Visita impianto pilota Seruci 0 e magazzino moduli della torre criogenica a Nuraxi Figus

10.30 Visita altre infrastrutture di ricerca presso il sito

11.15 Visita sito Seruci, pozzo 1 e sala argani

12.30 Al termine della visita alle infrastrutture di superficie, per i giornalisti, fotografi e operatori di ripresa interessati sarà possibile scendere in sottosuolo per una visita della miniera (durata prevista, 2 h circa) o, in alternativa, proseguire il tour con la visita al nuraghe di Seruci.

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Una scuola ispirata alle avventure di Alice nel Paese delle meraviglie e nata dai disegni dei bambini, su cui hanno lavorato i progettisti per farne aule, mensa, palestra, giardini. È la nuova scuola materna di Villaspeciosa ed è un altro importante traguardo del programma Iscol@: conclusa la fase progettuale ora l’attenzione è rivolta alle procedure per l’appalto da completare entro il 2018. Questa mattina, il progetto è stato presentato nell’Auditorium “Maria Carta” della scuola primaria di Villaspeciosa, che insieme alla secondaria è già stata oggetto di interventi di manutenzione e messa in sicurezza inseriti in Iscol@, e da lì il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha fatto gli auguri a tutte le ragazze e tutti i ragazzi sardi che oggi cominciano il nuovo anno scolastico.

«L’istruzione è la nostra priorità – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -, perché è lo strumento essenziale per garantire il futuro dei nostri giovani, che è quello di tutti noi, dell’intera Sardegna. Iscol@, su cui abbiamo investito energie e risorse fin dal primo giorno, è una delle politiche di cui andiamo più orgogliosi. Nessuna regione italiana ha pensato e portato avanti un’azione sull’edilizia scolastica così complessa, ambiziosa, diffusa sul territorio, affiancandola a un percorso didattico mirato. Non dobbiamo lasciare spazio alla dispersione scolastica, non dobbiamo accontentarci, per i nostri figli, di un livello di preparazione inferiore rispetto a quella di altri – ha sottolineato il Presidente -, ma è necessario continuare a lavorare tutti insieme, con lo stesso entusiasmo che sentiamo ora, perché Iscol@ possa sviluppare tutto il suo potenziale. E scegliendo questa scuola, oggi, per l’apertura ufficiale dell’anno scolastico, abbiamo scelto bene, perché è ottimo esempio di una comunità territoriale che riconosce l’importanza della scuola e che lavora unita in questa direzione, con responsabilità e lungimiranza. La professionalità, le competenze e l’entusiasmo di chi qui vive la scuola tutti i giorni, compreso l’estro dei piccoli creativi che con i loro disegni hanno ispirato il nuovo progetto hanno fatto il resto – ha concluso Francesco Pigliaru, che si è trattenuto con i ragazzi e gli insegnanti nelle attività e i laboratori in corso nel giardino e nelle aule -, una buona pratica da valorizzare e diffondere.»

Nasce all’interno del piano per l’edilizia scolastica avviato dalla Giunta all’inizio di questa legislatura e sostituirà quella attuale ormai inadeguata e non più in grado di rispondere alle esigenze dei piccoli alunni e delle loro maestre. Alla presentazione ufficiale del progetto vincitore, in concomitanza con l’avvio ufficiale del nuovo anno scolastico, con il presidente Francesco Pigliaru sono intervenuti il sindaco Gianluca Melis e gli assessori comunali, altri primi cittadini e amministratori di comuni del territorio coinvolti nel progetto Iscol@, i bambini e i ragazzi che frequentano le elementari e le medie insieme alla dirigente scolastica, Maria Limbania Rombi, agli insegnanti e ai progettisti. Erano presenti Alessandra Berry e Matteo Frate dell’Unità di progetto che si occupa del piano per l’edilizia scolastica.

L’investimento complessivo ammonta a 1 milione e 875 mila euro, di cui 1 milione e 500 mila euro costituito da fondi regionali mentre la parte restante è la quota di cofinanziamento del Comune. I lavori si concluderanno nell’arco di 24 mesi. Il nuovo istituto sarà costruito in via Gaetano Zizi e ospiterà circa 100 bambini suddivisi in 5 aule.

Il nuovo edificio si sviluppa su un unico piano con un collegamento verticale che consente l’accesso al tetto-giardino. Verrà realizzato anche un laboratorio musicale caratterizzato da pareti lignee mobili che consentono l’ampliamento degli spazi all’esterno. Sarà uno spazio flessibile da destinare anche a rappresentazioni teatrali e spettacoli. All’interno della scuola dell’Infanzia inoltre ci saranno la cucina e la sala mensa. Nell’idea progettuale, elaborata dallo studio dell’architetto Maurizio Manias, si vuole inoltre superare, secondo la filosofia di Iscol@, lo schema aula-cattedra-banchi e si punta sull’utilizzo della classe come laboratorio, più che come luogo esclusivo del processo di apprendimento. Altri elementi fondanti sono la valorizzazione degli spazi di raccordo (agorà e corridoi), l’apertura ai bisogni culturali della comunità, la creazione di spazi di socialità per alunni, docenti e genitori e la possibilità di proiettare la didattica all’esterno con momenti di apprendimento “sul campo”, nelle aree destinate al giardino e agli orti didattici.

L’intervento, frutto del confronto tra Regione, Comune, progettisti, dirigente scolastico, insegnanti e bambini,  richiama il tema della fiaba “Alice nel Paese delle meraviglie” nell’architettura, negli spazi e nell’Agorà che sarà lo spazio intermedio tra le sezioni didattiche e gli ambienti per le attività collettive. Per le aule viene utilizzata la forma ovale, aspetto simbolico di collegamento con l’opera di Lewis Carrol. Di fondamentale importanza il ruolo dei bambini: con i loro disegni hanno dato impulso e stimolo alla definizione del progetto.

La scuola materna di Villaspeciosa rientra nei 14 concorsi di progettazione per le “Scuole del Nuovo Millennio” (asse 1) in fase di chiusura che si aggiungono ai 10 già chiusi e definiti. Altri 4 concorsi di idee sono stati banditi dal ministero dell’Istruzione. Lo stanziamento totale  ammonta a 90 milioni di euro.

Il comune di Villaspeciosa ha realizzato interventi di manutenzione anche con l’asse 2 di Iscol@: 120 mila euro sono stati destinati alla scuola primaria, 60 mila euro alla secondaria. Altri 90mila euro sono stati stanziati per gli arredi e le attrezzature tecnologiche dei due istituti.

 

 

 

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Tre giorni di lavori con i maggiori portatori di interesse istituzionali regionali e nazionali, del mondo delle imprese e delle associazioni di categoria, di Università e Centri di ricerca caratterizzeranno gli Stati generali dell’Agricoltura convocati nel polo fieristico di Cagliari dal 20 al 22 settembre. Un appuntamento che mira ad analizzare lo stato di salute del comparto così da permettere alla prossima programmazione agricola 2021-2027 di dare le migliori risposte, nel medio e lungo periodo, per assicurare una crescita competitiva e innovativa alla variegata galassia agricola sarda.

Alla luce dell’evoluzione delle politiche europee e nazionali, delle ipotesi di riforma della Politica Agricola Comune (PAC), dell’evoluzione del mercato agroalimentare, degli accordi sul commercio internazionale e dei cambiamenti climatici, si cercherà di individuare quali azioni e quali innovazioni (tecniche e tecnologiche, infrastrutturali, promozionali e commerciali, di ricerca e assistenza tecnica, di formazione, e di organizzazione orizzontale e verticale delle filiere) possono contribuire allo sviluppo del settore e alla crescita della redditività e produttività delle diverse filiere. Si individueranno quindi criticità, punti di debolezza e possibili soluzioni per l’attuale programmazione e per quella del prossimo settennio.

Ad aprire la tre giorni sarà giovedì alle 9.30 l’assessore dell’Agricoltura, Pier Luigi Caria, a cui seguiranno gli interventi dell’eurodeputato e vice presidente della commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro. Sarà poi la volta del Capo dipartimento delle Politiche europee e internazionali e dello sviluppo rurale del Ministero delle Politiche agricole, Giuseppe De Blasi, della responsabile cooperazione di Nomisma, Ersilia Di Tullio, del direttore commerciale della Coop Conad del Tirreno, Alessandro Baciotti, e di Luigi Ledda del dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari. Si apriranno quindi 11 tavoli tematici così suddivisi: Cerealicoltura, leguminose e colture innovative; Ortofrutta; Vitivinicoltura e Olivicoltura; Zootecnia – Latte e foraggicoltura da pascolo; Zootecnia – Carne; Apicoltura, avicunicoltura, piante officinali; Selvicoltura; Allevamento del cavallo; Sviluppo locale, GAL, SNAI, multifunzionalità delle aziende agricole e diversificazione dell’attività agricola; Semplificazione legislativa e amministrativa, pagamenti in agricoltura, Organismo Pagatore Regionale; Gestione delle risorse idriche.

Nella seconda e nella terza giornata i risultati dei tavoli di lavoro verranno illustrati in sede plenaria pubblica, quindi analizzati e discussi in una serie di tavole rotonde da parte di rappresentanti delle istituzioni, dell’associazionismo, del mondo produttivo e della ricerca. A metà mattinata del 22 settembre partirà la fase conclusiva con gli interventi del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, dell’assessore Pier Luigi Caria, dei rappresentanti delle associazioni agricole e del mondo della cooperazione, del presidente della commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto, del direttore generale dell’assessorato dell’Agricoltura e rappresentante dell’Autorità di gestione sul PSR, Sebastiano Piredda.

«Si tratta di un appuntamento importante e di particolare responsabilità per tutto il mondo agricolo regionale. Un’occasione in cui giocare a carte scoperte per il bene del comparto e dei tanti lavoratori che ogni giorno faticano per far quadrare i conti – ha detto l’assessore Pier Luigi Caria -. La nostra agricoltura ha margini di crescita straordinari, ma necessita di una riorganizzazione che parta dal basso e che permetta a questo mondo di produrre profitti e occupazione in un momento così difficile per la Sardegna e l’Italia intera. Noi come politica vogliamo fare la nostra parte creando le migliori condizioni per il confronto. Solo dal dialogo possono venire fuori soluzioni innovative che permettano ai numerosi portatori di interesse di rivoluzionare, finalmente nel bene, questo pilastro così importante della nostra storia e della nostra economia.»

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