19 July, 2024
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Stanno sfidando il gelo e l’acqua i 13 minatori del sito per l’estrazione di bauxite di Olmedo, giunti al terzo giorno di occupazione della miniera a 80 metri di profondità. Negli spazi angusti delle gallerie i lavoratori stanno cercando di ripararsi dal freddo come possono, ma il vero problema è l’acqua che, alimentata dalle piogge, scorre accanto ai loro giacigli.

L’Ugl Chimici, con Simone Testoni, lancia un nuovo appello alla Regione. «Occorre sbloccare al più presto la situazione e permettere a questi 13 minatori che hanno perso gli ammortizzatori sociali di transitare in Igea secondo il programma prefissato dalla Regione stessa – dice il rappresentante sindacale -. Sollecitiamo ancora una volta un incontro che deve necessariamente essere presieduto dal governatore Francesco Pigliaru, visto che gli assessori competenti in materia non stanno dando seguito agli accordi».

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scuola

La Sardegna cambia la Scuola: con 300 milioni di euro investiti nel programma straordinario Iscol@, è prima tra le regioni italiane sia per quantità di risorse impiegate nell’ultimo triennio sull’edilizia scolastica che per portata degli interventi.

Attraverso Iscol@, fiore all’occhiello della Giunta guidata da Francesco Pigliaru, la Regione Sardegna interviene su più fronti, dalla manutenzione straordinaria degli edifici al rinnovo degli arredi, sino alla realizzazione, primi in Italia, delle Scuole del nuovo millennio, che sono 24 nel primo lancio ma il cui numero è destinato ad aumentare sensibilmente in tempi rapidi.

Ed è sugli arredi che fa il focus Iscol@ Design, la due giorni in programma a Cagliari, alla Fiera Internazionale della Sardegna, il 21 e 22 marzo prossimi, con incontri, mostre, laboratori e seminari ospitati in uno spazio espositivo di 5mila metri quadrati, in cui le parole d’ordine sono innovazione, tecnologia e materiali. Sulla funzione della qualità degli spazi nei processi educativi interverranno esperti, pedagogisti, psicologi, insegnanti e studenti.

 

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, insieme all’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena, aprirà la manifestazione il 21 marzo con inizio alle ore 10.00. Sono previsti inoltre gli interventi del presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, del presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, del Direttore dell’Ufficio scolastico regionale Francesco Feliziani e di Laura Brughitta della Consulta degli Studenti. Prenderà poi la parola Laura Galimberti, coordinatrice della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica, istituita presso la Presidenza del Consiglio dei ministri.

I successivi incontri, workshop e laboratori saranno arricchiti dai contributi di docenti, dirigenti scolastici, architetti, ingegneri, educatori, pedagogisti.

Nel corso dell’evento vengono analizzate esperienze virtuose che hanno prodotto in Italia ottimi risultati: dal Circolo Didattico di Città di Castello all’Istituto Comprensivo di Sestu alla scuola dell’Infanzia “Sandro Pertini” di Bisceglie alle progettazioni delle scuole di Zugliano, Melzo e Celano alla scuola Mazzacurati nel quartiere Corviale di Roma ai nidi e alle scuole dell’Infanzia di Reggio Emilia. Senza dimenticare i nuovi spazi dell’apprendimento felicemente realizzati in alcune scuole di Torino e il progetto “Scuola senza zaino”.

Il presidente Pigliaru chiuderà la manifestazione, il 22 marzo, nel corso dell’incontro in programma alle ore 18. Sempre il 22 marzo, nel corso di un momento di confronto e approfondimento la Regione, illustrerà il bando per gli arredi e le attrezzature destinato a 400 scuole dell’isola, che partirà ufficialmente in occasione di Iscol@ Design.

Il progetto Iscol@, nel quale si inserisce Iscol@ Design, nasce con l’obiettivo di realizzare i principi della moderna didattica: la scuola come spazio unico e integrato, nel quale i vari microambienti risultano flessibili, abitabili e in grado di accogliere in ogni momento gli studenti con adeguati livelli di funzionalità, comfort e benessere per dare corso a molteplici attività. Il cammino di riqualificazione degli edifici esistenti e di costruzione di nuove scuole deve dunque passare necessariamente attraverso l’utilizzo di arredi adattabili alla nuova organizzazione della didattica.

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Nuova clamorosa protesta dei minatori della miniera di bauxite di Olmedo, in provincia di Sassari: tredici lavoratori sono scesi a circa 150 metri nel pozzo scavato per estrarre il minerale, chiudendo i cancelli ed occupando il sito. 

A meno di tre mesi dalla conclusione della protesta durata oltre 90 giorni e che aveva portato i minatori a 180 metri di profondità, la vertenza riprende vigore.

“Stanchi di attendere” per la ricollocazione in Igea, la società partecipata dalla Regione che si occupa di bonifiche dei siti minerari, i minatori hanno deciso di alzare il livello della lotta per il diritto al lavoro.

A disposizione, per il reinserimento di 13 maestranze in Igea ci sono oltre 900mila euro. «La procedura sta andando avanti ma non capiamo dove sia l’inghippo che frena – spiega Simone Testoni, dirigente della Ugl -. L’ultimo incontro con l’assessore regionale dell’Industria e Lavoro hanno evidenziato una situazione di stallo. Ora chiediamo un faccia a faccia urgente con gli assessorati competenti ed il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, per la risoluzione della vertenza infinita dove a farne le spese sono sempre gli ultimi.»

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«È un riconoscimento prestigioso di cui andiamo orgogliosi e che conferma l’impegno della nostra Regione nel portare avanti politiche ambientali efficaci, attente alle esigenze e la specificità dei territori.»
Queste le parole del presidente Francesco Pigliaru in apertura del suo intervento, oggi a Nuoro nell’Auditorium dell’ISRE, per la cerimonia di consegna alla Regione Sardegna dell’European Forest Island Award 2018.
Il riconoscimento dell’Efi, il più grande network europeo per la ricerca forestale, è stato conferito alla Sardegna per l’impegno nella salvaguardia delle foreste e la selvicoltura mediterranea e per i consistenti investimenti a favore del patrimonio forestale e della bio-economia delle risorse rinnovabili. Il presidente Pigliaru lo ha ricevuto dalle mani del direttore dell’Efi, Marc Palahi – che ha lodato la Sardegna per il lavoro svolto sul patrimonio forestale -, alla presenza dell’assessora della Difesa dell’ambiente Donatella Spano, tra i relatori della mattinata assieme all’amministratore unico dell’agenzia Forestas, Giuseppe Pulina, e al comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale della Sardegna, Gavino Diana. Ha assistito alla cerimonia anche l’assessore della Sanità Luigi Arru.
Presenti alla cerimonia il sindaco di Nuoro Andrea Soddu, il direttore del Dipartimento di Agraria, Antonio Pazzona, il commissario del Consorzio universitario di Nuoro, Fabrizio Mureddu, Simona Tidu dell’Ordine dei Dottori agronomi e dottori forestali d’Italia e di Nuoro, il presidente del Sisef (Società italiana di selvicoltura ed ecologia forestale), Marco Marchetti, ed Enrico Pompei del ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali. A moderare gli interventi il precedente Chair del Board dell’Efi, Giuseppe Scarascia Mugnozza. Gli approfondimenti del Dipartimento di Agraria dell’ateneo sassarese sono stati curati da Pier Paolo Roggero e Roberto Scotti. La consegna del riconoscimento precede l’Annual Conference e il Scientific Seminar dell’EFI, in occasione del 25° anniversario dell’organismo e in programma a settembre ad Alghero.

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«Non abbiamo colto il disagio e la richiesta di cambiamento che ci proveniva da larga parte della società, e gli elettori ci hanno richiamato punendoci il 4 marzo con il più basso consenso della storia della sinistra, anche in Sardegna. Dobbiamo ripensarci rapidamente e profondamente, dobbiamo dotarci di strumenti e strategie che ci riconnettano con essi.»

Lo ha detto Silvio Lai, nella direzione regionale del Partito democratico svoltasi ad Oristano.

«L’assemblea regionale che deve essere convocata il prima possibile dovrà decidere, prima che sui dirigenti, sul progetto di sinistra in Sardegna promuovendo, se lo condividiamo, la nascita di un nuovo partito sardo che si confederi con il partito democratico, attivando l’articolo 13 dello statuto nazionale – ha aggiunto Silvio Lai -. E devono essere i nostri iscritti a dirlo attraverso un referendum interno, che va proposto già dall’assemblea di aprile. Ritengo necessaria una svolta per una nuova formazione che vada oltre il Pd, rivolta a sinistra e indipendente dalle dinamiche nazionali, capace di essere più concentrata sui temi dello sviluppo della regione, in questi anni le questioni nazionali hanno condizionato la nostra capacità anche di dialogo con i sardi. Anche le buone politiche sviluppate dalla azione positiva della Giunta Pigliaru, sono finite in secondo piano travolte da un dibattito nazionale nel quale le ragioni ed il merito non hanno avuto alcun peso.»

«Non possiamo che essere a fianco del presidente Francesco Pigliaru e della Giunta di Centrosinistra in questo ultimo anno di mandato – ha concluso Silvio Lai -, per implementare e rafforzare l’azione positiva sino a qui esercitata.»

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, l’assessora dell’Industria Maria Grazia Piras e il presidente del Consorzio Industriale di Villacidro, Luca Argiolas, hanno incontrato questa mattina, nella sala Lussu di Villa Devoto, una delegazione della CRRC Zhuzhou Locomotive Ltd, impresa cinese capofila della CRRC, la più importante azienda al mondo nella produzione di vagoni ferroviari, con un fatturato annuo di 30 miliardi di euro all’anno, 23 filiali in tutti i continenti e intenzionata a espandere il proprio mercato in Europa e in Africa. Il gruppo imprenditoriale ha mostrato interesse ad acquisire lo stabilimento della Keller di Villacidro.
Nel corso dell’incontro, gli esponenti della Giunta hanno illustrato alla delegazione cinese, accompagnata dal consulente Fabrizio Zucca, gli strumenti istituzionali per accompagnare gli eventuali investitori, sia sotto il profilo degli interventi finanziari che su quello delle procedure burocratiche e della formazione dei lavoratori, già altamente qualificati. Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore Maria Grazia Piras hanno inoltre sottolineato che il momento è favorevole per promuovere una nuova opportunità industriale legata al sistema ferroviario nell’isola.
Grazie al Patto per la Sardegna, infatti, la Regione può contare su 400 milioni di euro, sul Fondo di Sviluppo e Coesione, per il rifacimento del sistema ferroviario locale. Mentre, a livello nazionale, gli investimenti previsti nel settore ammontano a 4 miliardi di euro. Intanto, l’azione di scouting della Regione non si ferma. Oltre al gruppo cinese incontrato oggi, infatti, altre aziende si sono fatte avanti con l’intento di investire per un rilancio produttivo della Keller. L’obiettivo della Regione, condiviso più volte anche dai lavoratori, è di arrivare quanto prima alla valutazione di una proposta concreta che consenta di far ripartire lo stabilimento.

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«L’annuncio dell’investimento della Snam era la notizia positiva che ci attendevamo dopo l’incontro del 2 marzo scorso, al MISE, della Cabina di Regia sulla metanizzazione della Sardegna. Adesso non resta che proseguire con determinazione nel percorso avviato a luglio del 2016, con la firma del Patto per la Sardegna, per dare quanto prima ai cittadini e alle imprese sarde pari opportunità nel settore energetico.»
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha commentato le dichiarazioni dei vertici Snam sull’investimento di 300 milioni di euro per la metanizzazione della Sardegna.
«La realizzazione della dorsale sarda – ha aggiunto il presidente Pigliaru – significa dotare l’isola di un’infrastruttura fondamentale per garantire la fase di transizione energetica e garantire un nuovo modello di sviluppo sostenibile.» 
Anche l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, nel corso del dibattito di ieri in Consiglio regionale sulla situazione industriale in Sardegna, ha voluto commentare la notizia degli impegni Snam.
«L’annuncio – ha detto l’assessore dell’Industria – dimostra ancora una volta che la metanizzazione in Sardegna è un progetto ormai acquisito e irreversibile. Tutto ciò darà fiducia alle imprese, garantirà ulteriori e importanti investimenti con conseguente rilancio dell’occupazione, e – conclude l’assessore Piras – porterà a un’accelerazione della fase di completamento dei bacini del gas.»

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La Giunta regionale ha approvato, su richiesta dell’assessore Raffaele Paci, la programmazione per il 2018 dei 5 milioni della legge 7, definita due settimane fa dalla Consulta per la Ricerca scientifica e l’innovazione in un quadro unitario con i 30 milioni Fsc del Patto per la Sardegna e le risorse europee del Fesr.

«Si tratta di un ulteriore passo in avanti nell’attuazione del Patto per la Sardegna – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru –, che ogni giorno di più dimostra la sua concretezza, dando risposte mirate alle esigenze della Sardegna. E l’investimento sulla ricerca è strategico per lo sviluppo, perché fa crescere tutto il sistema, sia accademico che imprenditoriale, facendo nello stesso tempo crescere i nostri giovani, che sono il nostro futuro.»
Obiettivo condiviso, favorire il collegamento e le sinergie tra imprese, centri di ricerca e Università. «Con la programmazione per il 2018 – sottolinea Raffaele Paci – portiamo avanti il percorso iniziato nelle annualità precedenti, assicurando complementarietà e sinergia con le altre fonti di finanziamento in materia di ricerca scientifica e innovazione tecnologica nella Regione».
Alla mobilità verso gruppi internazionali dei giovani ricercatori sardi sono destinati 500mila euro, altrettanti al programma Visiting Scientist, che permette invece l’arrivo in Sardegna di scienziati da tutto il mondo e 400mila euro alla premialità per i giovani ricercatori. Dunque, un “pacchetto” di misure da 1 milione e 400mila euro che la Giunta investe in programmi di internazionalizzazione con il coinvolgimento delle due Università di Cagliari e Sassari e più in generale del sistema della ricerca. 750mila euro vanno a Università e Cnr per progetti collaborativi; 950mila al potenziamento delle infrastrutture di calcolo del Crs4; 500mila a progetti di ricerca strategici in agricoltura; 100mila al Sardegna Digital Innovation Hub; 900mila euro alla Biblioteca scientifica regionale. Infine, 400mila euro saranno utilizzati per il finanziamento di Sinnova e per la valutazione e gestione dei bandi di ricerca.
Raffaele Paci sottolinea che, per quanto riguarda le attività finanziate con i fondi Fsc, la fase gestionale per l’attuazione del bando di Ricerca di Base è pienamente avviata, così come sono già operative le procedure per il potenziamento delle infrastrutture della ricerca in Sardegna e la realizzazione dei progetti collaborativi con le imprese. «La continuità che stiamo garantendo oggi ad attività trasversali e di servizio per l’intero sistema della ricerca regionale è molto importante, per esempio il supporto alla Biblioteca scientifica, le attività di divulgazione, comunicazione e pubblicazione della ricerca scientifica, il potenziamento delle strutture di calcolo del CRS4. Fondamentali – spiega il vicepresidente della Regione – sono anche il sostegno alla mobilità dei giovani ricercatori e il sistema premiale a loro destinato, anche per aiutare ad alimentare collaborazioni di reciproco interesse, e il supporto al sistema dell’innovazione con il Digital Innovation Hub». 
La Consulta ha il compito di supportare la Regione nell’individuare i fabbisogni principali di ricerca e alta formazione e gli strumenti per attuarli. Ne fanno parte le due Università sarde, Sardegna Ricerche, Infn, sindacati, Fondazione Banco di Sardegna, Enti di ricerca pubblici e privati, Confindustria, Agris e Brotzu.
«Stiamo lavorando tutti insieme – conclude Raffaele Paci – con l’obiettivo di promuovere l’innovazione tecnologica, che favorisce la competitività delle imprese facendole crescere e mettendole così nella condizione di creare nuova occupazione e, dunque, sviluppo del territorio.»

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«L’istruzione, a tutti i livelli, è stata fin dal primo giorno una priorità di questa Giunta. Nel 2014, quando abbiamo iniziato a governare noi, solo il 56% di chi ne aveva diritto otteneva una borsa di studio. Oggi siamo al 100% e possiamo fare ancora meglio – spiega il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. L’azione che abbiamo portato avanti ha aumentato sistematicamente e in modo molto significativo, in questi anni, le risorse per il diritto allo studio. Ciò ha portato a un conseguente aumento dello stanziamento statale che, rispetto ai circa 4 milioni concessi all’inizio della nostra legislatura, ora è maggiore di oltre il 170%. I 9 milioni che abbiamo investito nel 2017 sono una cifra importante – prosegue Francesco Pigliaru – che sarà ulteriormente incrementata nel 2018 grazie allo stanziamento previsto dal Consiglio regionale e che la porterà a toccare i 13 milioni. Insieme all’azione del Governo nazionale, che da una parte premia i comportamenti virtuosi come quelli della Sardegna e dall’altra aumenta ulteriormente lo stanziamento complessivo, tutto questo ci fa fare enormi passi avanti nel garantire il diritto allo studio universitario – conclude il presidente della Regione -, permettendoci di consolidare ed estendere i buoni risultati già raggiunti.»
«E’ un risultato molto importante del quale possiamo dirci davvero soddisfatti – ha commentato l’assessore della Pubblica Istruzione Giuseppe Dessena – e che premia il lavoro fatto in questi anni dalla Amministrazione per il diritto allo studio: una delle primissime azioni di questa Giunta. Le risorse che abbiamo destinato alle borse negli ultimi anni accademici ci hanno permesso di soddisfare la totalità delle richieste degli studenti idonei. E quest’anno abbiamo fatto ulteriori grandi passi in avanti: nel Bilancio 2018 abbiamo 13 milioni di euro per le borse, con un incremento di ben 10milioni rispetto allo scorso anno. Questo consentirà di ampliare la platea degli studenti che beneficeranno della borsa di studio, garantendo non solo il fondamentale diritto allo studio, ma cercando – anche con questa misura – di aggredire ulteriormente la dispersione universitaria.»

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«La scelta di tagliare i fondi (da 15 a 5 milioni di euro l’anno) per la vigilanza delle guardie mediche porterà alla soppressione del servizio armato a partire dal 2019 in tutte le guardie mediche della Sardegna: una scelta scellerata che mette a rischio l’incolumità di operatori sanitari e pazienti.»

Lo denuncia il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, che ha presentato una interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore della Sanità Luigi Arru.

«Soprattutto in alcune realtà la presenza di personale armato ed addestrato ad usare le armi non è sostituibile da un portiere né tantomeno dalla video sorveglianza, che non permette certo un intervento immediato e non protegge il medico quando questo deve intervenire a domicilio o comunque all’esterno dei locali della guardia medica, come capita specialmente nelle aree rurali – aggiunge Michele Cossa -. A parte i tragici precedenti che avevano portato alla istituzione di questo servizio  oggi siamo in presenza di una situazione generale che non permette di abbassare la guardia sul versante della sicurezza di chi lavora, come testimoniano anche le aggressioni notturne nei confronti di autisti di ARST e CTM. La Giunta – conclude Michele Cossa – risparmi su altro, ma non sulla sicurezza delle persone.»

Quadro riepilogativo delle guardie mediche in Sardegna.

Carbonia 20

Cagliari 37

Sanluri 11

Lanusei 11

Nuoro 32

Oristano 26

Sassari 33

Totale 170