18 November, 2024
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Un altro importante tassello di Iscol@, il piano straordinario per l’edilizia scolastica promosso dalla Regione. Dopo il progetto presentato una settimana fa a Neoneli, con lavori al via entro il prossimo mese di giugno, un’altra iniziativa che rafforza il sistema dell’istruzione nell’Oristanese: a Samugheo verrà realizzato un nuovo polo scolastico attraverso la riqualificazione e l’ampliamento dell’istituto esistente, non più funzionale alle mutate esigenze della didattica. L’intervento è stato presentato oggi dal presidente della Regione, Francesco Pigliaru, insieme al sindaco, Antonello Demelas, al dirigente scolastico, Luca Tedde, con alunni, insegnanti e progettisti.

«Un’altra scuola bellissima, a servizio non di un solo campanile ma di un intero territorio, uno spazio moderno, adatto alla didattica contemporanea, un luogo piacevole dove studiare e crescere, di cui andare orgogliosi». Così il presidente Pigliaru ha definito quello che sarà il nuovo polo scolastico di Samugheo. «Da giovanissimo ho avuto la fortuna di poter studiare all’estero – ha detto Francesco Pigliaru nella conversazione con gli alunni -,  e spesso pensavo quanto mi sarebbe piaciuto che anche in Sardegna potessero esistere scuole tanto belle e funzionali. Il campus di Samugheo sarà proprio così, un luogo che le ragazze e i ragazzi potranno vivere oltre il tempo dello studio, uno spazio pensato per  diventare centrale nella vita di queste comunità. E questo grazie al lavoro e alla partecipazione di tutti, dall’Unità di progetto alle amministrazioni, dalla dirigenza scolastica e gli insegnanti sino alle famiglie e soprattutto agli scolari, che anche in questo caso, con  i loro suggerimenti, sono stati i veri ispiratori del progetto», ha concluso il presidente Pigliaru, che nel corso della giornata ha visitato anche la Scuola per l’infanzia ristrutturata e rinnovata negli arredi grazie al programma Iscol@.

Viene previsto l’accorpamento della scuola primaria e secondaria di primo grado. Saranno ampliati gli spazi destinati all’attività didattica e alla sala mensa. All’esterno viene rivolta un’attenzione particolare alle aree verdi da utilizzare per momenti di incontro e socialità. Gli alunni potranno disporre di una nuova palestra e l’offerta sportiva, per la cura del benessere fisico, verrà potenziata con i nuovi campi di calcio e tennis. Sarà una scuola, secondo la filosofia di Iscol@, proiettata all’esterno: attività didattiche laboratoriali verranno infatti svolte nell’edificio dell’ex cantina sociale, che verrà ristrutturato, con la previsione di nuovi collegamenti fra le parti. L’idea da cui scaturisce questo importante intervento è quella di far nascere una scuola che sia un riferimento per la comunità, come centro d’incontro e collaborazione con le realtà del territorio. La scuola sarà un laboratorio permanente di ricerca e spazio privilegiato della vita sociale e culturale di Samugheo e dei Comuni vicini, nell’ambito di un processo continuo di proficuo e reciproco scambio. L’investimento per il nuovo polo scolastico ammonta a 4 milioni e 400mila euro.

Il polo scolastico di Samugheo rientra nei 14 concorsi di progettazione per le “Scuole del Nuovo Millennio” (asse 1) ormai definiti che si aggiungono ai 10 già avviati. Altri 4 concorsi di idee sono stati banditi dal Ministero per l’Istruzione. Lo stanziamento totale ammonta a 90 milioni di euro.

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Il presidente della Regione Francesco Pigliaru, lunedì, 28 gennaio, con inizio alle ore 10.30, sarà a Samugheo per la presentazione del progetto vincitore per la riqualificazione del nuovo Polo scolastico, inserito nell’Asse 1 di Iscol@ (Scuole del Nuovo Millennio).  Alle 10.30 è prevista la visita alla scuola media in via Brigata Sassari. Alle 11.00, al Museo Unico dell’Arte Tessile in via Bologna, viene presentato il progetto della nuova scuola. Oltre al presidente Francesco Pigliaru interverranno il sindaco di Samugheo Antonello Demelas, il dirigente scolastico Luca Tedde, con gli alunni e gli insegnanti, ed i progettisti.

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Il programma regionale Talent Up è stato al centro del convegno di chiusura, oggi alla Fiera di Cagliari, del quinto Sardinian Job Day, la due giorni per orientare chi è in cerca di occupazione promossa dalla Regione e organizzata dall’Aspal.

Nove relatori, moderati dal giornalista Giuseppe Deiana, si sono confrontati su come valorizzare giovani talenti e sul programma per formare nuovi imprenditori sardi nelle migliori business school italiane ed estere: il direttore di Aspal Massimo Temussi, il presidente della Regione Francesco Pigliaru, il docente della Georgetown University Jeff Reid, Alfredo Coppola (Co-CEO, US Market Access), Carlo Mannoni (presidente Sardex), Diego Teloni (direttore Fondazione Giacomo Brodolini), Eduardo Sette Camara Silva (Head of Acceleration and Lisbon Challenge), Alessandro Gallo (Senior Account executive Linkedin Italia), Giuseppe Cuccurese (direttore generale Banco di Sardegna). Presenti anche i ragazzi di Talent up hanno incontrato il presidente Francesco Pigliaru ed il direttore Massimo Temussi, e hanno potuto raccontare la loro idea d’impresa, gli obiettivi e i progetti per il futuro.

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È stata presentata oggi, nella sede della provincia di Nuoro, Sardinia East Land, azione strategica inserita nel progetto Visit Nuorese che, con un finanziamento di 820mila euro, è parte integrante del Piano di Rilancio del Nuorese promosso dalla Regione e ormai in fase di attuazione.

Con Sardinia East Land è stato creato un quadro strategico disponibile on line nel sito della Provincia di Nuoro utile a progettare la nuova destinazione turistica Nuorese-Ogliastra.

«Il Piano di Rilancio del Nuorese, di cui oggi vediamo un significativo concreto sviluppo, è un ottimo esempio di collaborazione tra istituzioni, tra il livello regionale e quello locale e di proficuo coinvolgimento dei soggetti privati – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. La strada è quella giusta. Abbiamo creato una squadra e la capacità di lavorare insieme ha prodotto progetti utili che avranno positive ricadute, soprattutto attraverso la valorizzazione del patrimonio storico, culturale e ambientale, sullo sviluppo delle comunità.»

Il presidente della Regione ha poi ricordato le iniziative portate a termine a favore del nuorese con particolare riferimento alla lotta contro la peste suina: «Siamo vicini al raggiungimento di un eccezionale risultato che ha richiesto, anche in questo caso, un grande lavoro di squadra. Sconfiggere la peste suina significa offrire ai territori nuove opportunità di sviluppo e creare un argine allo spopolamento».

Coordinata dall’assessore Filippo Spanu si è poi riunita la cabina di regia del Piano di Rilancio del Nuorese. L’organismo ha fatto il punto sull’iter di attuazione. Nei prossimi giorni saranno sottoscritte le convenzioni per il concreto avvio dei progetti Distretto Culturale (Camera di Commercio) e Sistema Museale (Comunità Montana Gennargentu-Mandrolisai), con un investimento complessivo di oltre 10 milioni di euro. Con queste azioni si vuole costruire un sistema ambientale, produttivo, culturale ed enogastronomico che possa essere proposto, in modo integrato, come attrattore turistico di forte richiamo. La Cabina di Regia ha preso atto del buono stato di avanzamento del progetto pilota, finanziato con 3 milioni e 552 mila euro, per contrastare la dispersione scolastica e incrementare le competenze degli alunni del primo ciclo di istruzione. Va avanti anche il progetto per le scuole del secondo ciclo sulla base di un finanziamento di 5 milioni e 340mila euro. Avviato poi il progetto Geoartnet, proposto dalla Fondazione Nivola con il comune di Orani in qualità di soggetto attuatore, che mira a creare, con uno stanziamento di 2 milioni e 500mila euro, l’offerta culturale del Museo Nivola. In particolare viene realizzato il progetto pilota “Pergola village” sviluppo di un’idea dell’artista oranese Costantino Nivola che aveva pensato di unire le case del paese attraverso pergole di vite. Avviata anche la proposta “Export reti imprese” per incentivare l’aggregazione e rafforzare nei mercati internazionali la presenza delle aziende che operano nei settori dell’artigianato e dell’agroalimentare. Le risorse disponibili ammontano a un milione di euro.  In corso di realizzazione, sulla base di un finanziamento di 550 mila euro, il progetto per migliorare l’attrattività del compendio del Parco di Tepilora anche a fini turistici. Nel campo delle infrastrutture stanno per essere avviati gli interventi che riguardano il nuovo collegamento e lo svincolo della zona industriale di Pratosardo con la 131 dcn e l’adeguamento del porto turistico di La Caletta, a Siniscola, per un finanziamento complessivo di 4 milioni e 800mila euro. Un milione e 400mila sono poi destinati ad altri interventi per la viabilità di accesso ai siti culturali.

Il finanziamento complessivo ammonta a 54 milioni e 638mila euro per la realizzazione di 22 progetti. Altri 30 milioni sono destinati a iniziative nel territorio come quelle che riguardano la valorizzazione del Parco di Tepilora, della miniera di Sos Enattos a Lula e dell’area di Su Suercone. Gli ambiti tematici sono Ambiente e Cultura, Infrastrutture, Manifatturiero, Scuole e Area Vasta. 

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E’ stata insediata oggi, a Roma, dal ministro per gli Affari regionali e le Autonomie Erika Stefani, la commissione Paritetica Stato Regione prevista dallo Statuto speciale della Sardegna e incaricata della stesura delle norme di attuazione.
A rappresentare la Regione Sardegna, su indicazione dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dal Consiglio regionale, Gianmario Demuro ed il direttore generale della Presidenza Alessandro De Martini. In rappresentanza dello Stato, su indicazione della stessa ministra Stefani, hanno partecipato Lorenzo Palermo e Dario Giagoni.
Di particolare rilevanza, la presa d’atto dello schema di norma d’attuazione relativa alla costituzione del Collegio dei revisori della Regione Sardegna, già esaminata e licenziata dalla precedente Commissione e già votata dall’attuale Consiglio regionale. Dopo un iter lungo e complesso, questa norma consente infatti di costituire l’organismo che dovrà certificare il bilanci della Regione Sardegna, come disposto dalle norme nazionali e richiesto dalla Corte dei Conti.
La riunione è stata aggiornata al prossimo 6 febbraio per proseguire la discussione sulla programmazione dei lavori per la definizione delle norme di attuazione da sottoporre al Consiglio regionale e quindi al Consiglio dei ministri del Governo italiano. In quella occasione, i rappresentanti della Regione Sardegna presenteranno uno schema di norma di attuazione sulla continuità territoriale aerea e marittima, anche rifacendosi alla recente sentenza della Corte Costituzionale che, nel riconoscere le ragioni della Sardegna in materia di accantonamenti, ha ribadito, tra l’altro, il dovere dello Stato di garantire il diritto della mobilità dei sardi.
Ulteriore questione all’ordine del giorno, l’elezione del presidente della commissione Paritetica, che il direttore generale Alessandro De Martini ha proposto avvenga nel rispetto della prassi consolidata dell’alternanza tra le componenti regionale e statale, ovvero che sia attribuita alla Regione Sardegna.

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Prima giornata, oggi alla Fiera di Cagliari, per la quinta edizione del Sardinian Job Day, iniziativa per orientare chi è in cerca di occupazione, promossa dalla Regione e organizzata dall’Agenzia Sarda per le Politiche Attive del Lavoro. In campo incontri, seminari, workshop di orientamento e colloqui di lavoro per 5.370 posizioni. 

Si è entrati subito nel vivo del tema di quest’anno, “Lavoro e innovazione”, dove si è discusso di innovazione digitale nel lavoro e di come trasformare le innovazioni tecnologiche in opportunità con il campione di moto GP Loris Capirossi, Roberto Villa per IBM Italia, lo skipper di Luna Rossa Max Sirena, il responsabile commerciale Centro e Sud Italia Huawei, Vincenzo Strangis.

«Il lavoro è al primo posto nei pensieri, nelle preoccupazioni, nelle ambizioni di tutti, e per questo è così importante che un’occasione come il Sardinian Job Day sia diventata in questi anni uno degli appuntamenti più rilevanti e attesi d’Italia – ha detto il presidente Pigliaru, in apertura dell’incontro -. Lo abbiamo voluto con determinazione e ci siamo riusciti grazie all’impegno e alla competenza di quanti hanno lavorato per fare di queste giornate un’opportunità non solo per mettere insieme domanda e offerta, ma anche per dare a chi cerca occupazione gli strumenti giusti per trovarla. Questa grande riunione di giovani, meno giovani, imprese e consulenti, chiamati ad un confronto che mette sul tavolo migliaia di posizioni occupazionali e nello stesso tempo apre prospettive – ha spiegato -, è estremamente utile per orientare, per offrire uno spaccato reale del mercato del lavoro, delle nuove professionalità richieste e che in questa fase storica, segnata da globalizzazione e cambiamento tecnologico, vanno a sostituire sempre più in fretta i vecchi mestieri. E il Job Day, che puntiamo a far diventare un luogo di riferimento virtuale tutto l’anno per chi cerca e chi offre lavoro è un tassello di un quadro ben più complesso – ha sottolineato Francesco Pigliaru ripercorrendo le azioni portate avanti dalla Giunta nel corso della legislatura, a partire dalla riforma dei Centri per l’impiego – che siamo stati i primi in Italia a realizzare e che oggi ne fa un modello che nella proporzione numerica di personale a disposizione di chi cerca lavoro ci avvicina ben più a statistiche da nord Europa che da resto del Paese.»

Il presidente della Regione ha proseguito citando LavoRas, «che nelle sue articolazioni sa dare risposte immediate alle urgenze attraverso i cantieri comunali e parallelamente, con i bonus per assumere, parla alle aziende favorendo un’occupazione che sia più strutturale», ed il Reis. «Anche in questo caso siamo stati i primi e la nostra formula non è assistenzialismo ma occasione per avere o riprendere un ruolo attivo, acquisendo competenze. Politiche che stanno mostrando risultati concreti”, ha detto il Presidente citando il raffronto dei dati raccolti nello stesso trimestre del 2017 e del 2018, “che certifica 24mila occupati in più, 76mila in più se guardiamo lo stesso periodo del 2014. Il tasso di disoccupazione per gli stessi mesi del 2014 era circa il 19%, il 15% l’anno scorso e oggi l’11%. Naturalmente c’è ancora molto da fare – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma la Sardegna sta andando nella direzione giusta»

«Il job day è un grande momento che corona l’intensa attività che l’Aspal svolge mettendoci il cuore e tutta l’energia possibile per far ripartire il nostro mercato del lavoro – ha dichiarato il direttore dell’Aspal, Massimo Temussi, introducendo la manifestazione alla platea del Palazzo dei Congressi -. Pensiamo di esserci riusciti, mobilitando le aziende e i cittadini, e orientando l’incontro tra domanda e offerta di lavoro verso i nuovi orizzonti dell’economia globale. Per questo abbiamo voluto puntare sull’innovazione, digitale e non solo, perché il futuro è ora, e per essere competitivi dobbiamo allinearci con le novità che stanno rivoluzionando il lavoro. Partiamo da questo job day per vincere la sfida dello sviluppo occupazionale.»

Domani, venerdì 25 gennaio, seconda ed ultima giornata della manifestazione, ricca di appuntamenti. Si apre alle ore 9.00, nella Sala Lai al Padiglione D Mediterraneo, si tiene un confronto sulle politiche per il lavoro e i servizi offerti all’impresa, in Italia e all’estero, moderato da Mariangela Lampis.

La mattinata prosegue con un focus sull’innovazione nel made in Italy, alle ore 11.00, nella Sala Pasolini al Palazzo dei Congressi. Dopo il saluto dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, intervengono Daniela Ducato (Most influent innovative woman 2018), lo chef Luigi Pomata, Massimo Barbadoro del Distretto Alta Oreficeria Valenza e Lorenzo Giannuzzi (AD e direttore generale Forte Village, nonché CEO dell’anno Luxury 2018).

“Valorizzare talenti e creare impresa. La sfida di Talent Up”. Su questo tema è incentrato l’incontro di chiusura del programma di convegni, alle ore 15.00, alla Sala Pasolini al Palazzo dei Congressi. Il giornalista Giuseppe Deiana modera gli interventi sullo stato dell’arte sul programma regionale Talent Up, realizzato per formare nuovi imprenditori sardi, attraverso un percorso formativo presso le migliori business school italiane ed estere. Offrono gli spunti per lo sviluppo di una cultura imprenditoriale il direttore dell’Aspal Massimo Temussi, il Presidente della Regione Francesco Pigliaru, il docente della Georgetown University Jeff Reid, Alfredo Coppola (Co-CEO, US Market Access), Carlo Mannoni (Presidente Sardex), Diego Teloni (Direttore Fondazione Giacomo Brodolini), Eduardo Sette Camara Silva (Head of Acceleration and Lisbon Challenge), Alessandro Gallo (Senior Account executive Linkedin Italia), Giuseppe Cuccurese (Direttore generale Banco di Sardegna).

Proseguono durante tutta la giornata di domani anche i workshop e i seminari  di orientamento, oltre alle attività previste nell’area interamente dedicata all’innovazione digitale. Una su tutte è “FastHack”, una maratona di cervelli, lunga sei ore, per trovare una soluzione brillante al problema posto, in vari ambiti, da aziende che lavorano sul territorio sardo. Ciascuna competizione coinvolge al massimo 20 partecipanti. In palio, per i vincitori, la possibilità di sostenere un colloquio finalizzato allo svolgimento di un periodo di tirocinio retribuito per continuare a sviluppare il progetto proposto.

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«Era necessaria questa riforma? La risposta è sì. Era necessaria, urgente, non più rimandabile. E noi, a differenza di chi ci ha preceduto, abbiamo avuto il coraggio di farla, di prenderci la responsabilità.»

Lo ha detto oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru intervenendo a “Camineras de Salud”, la giornata organizzata dall’Ats nella sala del Seminario Arcivescovile di Cagliari per fare il punto sulla riforma sanitaria sarda. La relazione del presidente Francesco Pigliaru, a chiusura degli approfondimenti tecnici della mattinata, ha ripercorso motivazioni e passaggi.

«La situazione che abbiamo trovato nel 2014 era insostenibile, con buona parte dei conti fuori controllo. Si trattava di agire subito, di intervenire con un lavoro non ragionieristico ma di sopravvivenza virtuosa – ha spiegato il presidente della Regione – perché prima o poi conti non sostenibili si traducono in crisi di liquidità, difficoltà a pagare stipendi e fornitori, con la conseguente cessazione dei servizi per i nostri cittadini. E da crisi di questo tipo nascono i commissariamenti da parte dello Stato, quindi imposizioni molto dure che avrebbero leso la nostra autonomia e sancito l’incapacità di mettere ordine a casa nostra, il rischio di una imposizione stringente del DM70 nella definizione della rete ospedaliera e così via. Il fatto che ognuna delle 8 Asl si considerasse un universo separato impediva il controllo, il confronto, la valutazione necessari per garantire uno standard uniforme di prestazioni, e la non omogeneità sui beni e sui servizi negava la possibilità di pari accesso a tutti alla qualità sanitaria. Un quadro, questo, in cui una insufficiente distinzione tra il ruolo della politica e quello della gestione rendeva difficile risalire alle singole responsabilità all’interno del sistema. Chi dice che prima della riforma le cose andavano bene sa di non dire la verità. Il problema c’era e andava affrontato – ha aggiunto Francesco Pigliaru -, e noi abbiamo messo tutto il nostro impegno nell’accettare e portare avanti la scommessa di una riforma tanto articolata e complessa quanto imprescindibile. Sul controllo dei costi è partito da subito un lavoro enorme, svolto in piena autonomia e con tutto l’orgoglio dell’autonomia. Portare i conti ad una situazione di sostenibilità non con tagli ma con risparmi sugli sprechi era centrale, e riuscirci ha significato certezza di coperture per le spese correnti e investimenti sui servizi e personale. In questo quadro la Asl unica nasce da un’idea molto precisa, pensata per guadagnare efficienza accentrando funzioni caratterizzate da forti economie di scala e per funzionare come un pannello di controllo di un sistema sanitario reso chiaro, trasparente, confrontabile, conosciuto nei costi e negli esiti in ogni dettaglio, perché solo generando questi dati e rendendoli conosciuti si combatte davvero l’inefficienza. E ancora sa di non dire la verità chi accusa la riforma di aver chiuso ospedali – ha rimarcato ancora il presidente della Regione -. Non abbiamo chiuso nessun ospedale, ma al contrario lavorato per dare ad ognuno di essi ruoli specifici, funzioni mirate, guidati da una regia unica in grado di disegnare e gestire una rete che in Sardegna, territorio ampio per un numero di abitanti ridotto, è quanto mai essenziale. L’accentramento era un passaggio obbligato per costruire poi un decentramento virtuoso basato su regole chiare, conosciute, credibili. E la separazione della politica dalla gestione garantisce oggi maggiore trasparenza e meritocrazia. In questo quadro la politica ha il compito di definire linee di indirizzo e obiettivi, e ha il compito di scegliere a un direttore di alto profilo professionale, cosa che con tutta evidenza in questo caso è stata fatta. Poi spetta ai DG scegliersi formare la squadra che ritiene più adatta per raggiungere quei risultati sulla base dei quali verrà valutato. Si tratta come si vede di uno schema di governance semplice, diffuso in tutto il mondo, che attribuisce responsabilità in modo chiaro e che garantisce trasparenza e meritocrazia. Noi abbiamo fatto quanto era necessario, con chiarezza, determinazione, impegno – ha concluso il presidente Pigliaru -, tracciato un cammino che comincia a dare risultati importanti.»

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«Abbiamo constatato con piacere che le misure adottate nel corso degli ultimi quattro anni, e intensificate dal 2017, hanno portato a un forte miglioramento della situazione PSA nei suini domestici e nei cinghiali. Quanto ottenuto fino ad oggi rappresenta il coronamento di quanto messo in campo dal Sistema Regione, con impegno e determinazione, in questi ultimi anni.»

Lo ha scritto, in una lettera inviata al presidente Francesco Pigliaru, il presidente nazionale dell’Associazione industriali delle carni e dei salumi (ASSICA), Nicola Levoni, che nel documento ha espresso «pieno apprezzamento, e un ringraziamento di cuore, per gli enormi sforzi profusi nel tentativo di eradicare la Peste suina africana». Il componente di Confindustria ha quindi aggiunto: «Ricordo ancora quando nel 2014 il ministero della Salute voleva commissariare la Sardegna in conseguenza della disastrosa situazione venutasi a determinare a seguito dell’esplosione di focolai nel biennio 2012-2013. Ma poi abbiamo costatato, con estrema soddisfazione, che proprio da lì è partita la scelta della Sua Giunta di fare della battaglia contro la PSA un impegno di legislatura». Nicola Levoni, nel ricordare come in passato ASSICA fu molto critica con la Sardegna sulla gestione della malattia che invece oggi «pare manchi davvero poco per essere eradicata», auspica che la «prossima Giunta regionale non dilapidi gli enormi risultati ottenuti, proprio adesso che siamo in vista del traguardo, ma che possa continuare ad andare avanti, con la stessa risolutezza e professionalità, sulla strada intrapresa».

Nell’ambito delle attività di contrasto agli ultimi branchi di maiali al pascolo brado illegale ancora presenti in alcuni territori del centro Sardegna, gli uomini dell’Unità di Progetto (UdP) per l’eradicazione della PSA sono intervenuti oggi in agro di Desulo per abbattere 74 suini bradi, non registrati all’anagrafe animale, di proprietà ignota e mai sottoposti ai dovuti controlli sanitari. All’intervento, coordinato dall’UdP in stretta collaborazione con la Prefettura e la Questura di Nuoro, hanno partecipato i veterinari dell’Azienda Tutela della Salute (ATS) e dell’Istituto zooprofilattico sperimentale (IZS), gli uomini del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale, il personale dell’Agenzia Forestas. Le attività si sono svolte fra le montagne innevate e in condizioni metereologiche particolarmente avverse che non hanno tuttavia impedito alle squadre di individuare, catturare e abbattere i suini irregolari.

Dalle analisi di laboratori effettuate dall’IZS sui campioni prelevati dai maiali allo stato brado illegale depopolati lo scorso 15 gennaio, in sette distinte località nei territori di Talana (50 capi) e Villagrande Strisaili (96 capi), sono risultati sieropositivi solo il 13% degli animali analizzati nel primo caso e il 9% nel secondo.

«La percentuale dei sieropositivi – ha spiegato il direttore generale dell’IZS, Alberto Laddomada – è più bassa rispetto ai precedenti abbattimenti, da poco effettuati negli stessi comuni, poiché probabilmente si tratta di gruppi che vivevano isolati l’uno dall’altro, poco numerosi e rinvenuti in zone molto impervie. In tali condizioni – ha aggiunto Alberto Laddomada – il virus ha minore possibilità di diffusione e persistenza. È bene tuttavia ricordare che proprio in questo momento, quando siamo molto vicini al risultato finale dell’eradicazione, bisogna essere molto rigorosi nelle attività di contrasto senza abbassare, neanche per un momento, la guardia.»

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Giornata di bilancio per l’Azienda per la Tutela della Salute della Sardegna domani, mercoledì 23 gennaio, al Seminario Arcivescovile di via Monsignor Giuseppe Cogoni n. 9 a Cagliari, a cominciare dalle ore 10.00. Alla presenza del presidente della Regione, Francesco Pigliaru, che chiuderà i lavori della mattina, sarà avviata una riflessione collettiva sui risultati ed i possibili miglioramenti della riorganizzazione del sistema sanitario locale nell’Isola, a due anni dalla istituzione dell’ATS.

L’iniziativa sarà articolata in due momenti: il primo diretto a mettere in comune dati, fatti, informazioni che descrivano accuratamente i due anni di attività e forniscano diverse chiavi di lettura; il secondo con riflessioni di gruppo organizzate in tavoli che discuteranno dei possibili miglioramenti e formuleranno raccomandazioni indirizzate all’ATS nell’ambito di specifici temi di approfondimento. Il percorso d’informazione ed ascolto sulla riforma si articolerà in tre giornate, nelle sedi di Cagliari, Sassari, Nuoro.

La giornata di lavoro, organizzata dall’ATS, sarà introdotta dal Direttore formazione e ricerca di ATS Gianni Salis. Quindi, il Direttore amministrativo di ATS Stefano Lorusso, parlerà del percorso per l’organizzazione della nuova Azienda, con i risultati ed i punti critici di due anni di lavoro, seguito dal Direttore sanitario di ATS, Francesco Enrichens, che presenterà una relazione incentrata sulla qualità e l’appropriatezza delle cure.

Il Direttore del Servizio di sanità animale ASSL Sassari/Olbia, Francesco Sgarangella, farà un focus di approfondimento sulla lotta alla Peste suina nell’Isola quale esempio di successo in Europa. Alle 12, invece, la parola passerà ai pazienti: due anni di attività secondo le associazioni del progetto TRAMAS.

Fulvio Moirano, direttore generale di ATS, farà una panoramica generale sull’Azienda dopo i due anni di attività, e, in particolare, sullo stato dell’arte delle liste d’attesa, le azioni in atto e quelle in programma per il futuro. Chiuderà la mattina il presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, con un intervento sulle ragioni della riforma sanitaria.

Nel pomeriggio verranno organizzati cinque tavoli di lavoro sui seguenti temi:

– Personale e Risorse finanziarie;

– Organizzazione della Rete sanitaria;

– Esiti del Servizio sanitario;

– Liste d’attesa;

– Rapporto tra salute umana e animale.

I partecipanti ai tavoli lavoreranno con l’ausilio di un servizio di facilitazione e con il supporto tecnico di operatori dell’ATS. Nei tavoli si formuleranno raccomandazioni indirizzate all’ATS nell’ambito dei temi oggetto di discussione.

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Uno spazio integrato aperto all’esterno, flessibile e polifunzionale. E, soprattutto, un luogo del sapere che si candida ad essere un punto di riferimento dell’istruzione e della formazione dei bambini nel Barigadu. A Neoneli vedrà la luce un’altra creatura di Iscol@, asse 1 (scuole del Nuovo Millennio). Dalla riqualificazione dell’edificio che ospita la scuola elementare e da quella di una casa storica, partirà un moderno polo scolastico proiettato nel territorio, in linea con le mutate esigenze di alunni e insegnanti.

Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha presentato l’intervento insieme al sindaco di Neoneli Salvatore Cau, ai primi cittadini degli altri comuni del territorio, al dirigente scolastico Luca Tedde con alunni e insegnanti, e al progettista Sebastiano Gaias. I bambini, attraverso i loro disegni, secondo lo spirito di Iscol@, hanno offerto un prezioso contributo allo sviluppo dell’idea progettuale.

«Ancora una volta Iscol@ dimostra di avere un grande valore su molti fronti – ha detto il presidente Pigliaru nel corso della presentazione . Ancora una volta siamo davanti a un progetto ispirato direttamente dai bambini, ascoltando le loro richieste, osservando i loro disegni, cercando di trasformare in realtà il loro sogno di una scuola bella, moderna, accogliente. E ancora una volta ci siamo arrivati con il coinvolgimento di insegnanti, famiglie, amministratori che sempre più lavorano insieme, capaci di pensarsi come un territorio, superando le divisioni di campanile per condividere una prospettiva di crescita comune. Questo non significa dimenticare le specificità di ognuno, ma anzi, al contrario, valorizzarle. Lo dimostra la particolarità di questo progetto, che disegna una scuola diffusa, con più laboratori che aule, ospitati in un’antica casa che sarà restaurata secondo i desideri dei giovanissimi e che sarà destinata proprio a questo. Uno spazio bellissimo – ha concluso Francesco Pigliaru – che insieme alle altre sedi educative e didattiche distribuite nel paese diventerà un luogo di conoscenza da frequentare volentieri e di cui sentirsi orgogliosi.»

I Comuni del Barigadu, interessati alla scuola innovativa, hanno individuato Neoneli come polo di riferimento dei servizi della Primaria, per la sua centralità e per le caratteristiche delle strutture già esistenti. Inoltre la ridotta distanza tra i centri che supera di poco gli otto chilometri, favorisce lo svolgimento anche negli altri paesi di attività extra didattiche. I Comuni coinvolti sono Ardauli, Nughedu Santa Vittoria, Bidonì, Ula Tirso e appunto Neoneli, che sarà la sede della scuola primaria diffusa. La Regione mette a disposizione un finanziamento di un milione e 500mila euro a cui si aggiungono i 400mila euro stanziati dal comune di Neoneli. I lavori avranno inizio entro il prossimo mese di giugno per concludersi nell’arco di due anni.