20 July, 2024
HomePosts Tagged "Francesco Pigliaru" (Page 48)

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L’INSAR, rinnovata negli organi di amministrazione e con uno Statuto societario adeguato alle previsioni del decreto legislativo approvato lo scorso anno, è pronta a dare il proprio contributo in materia di politiche del lavoro in Sardegna. Su proposta dell’assessore del Lavoro, Virginia Mura, d’intesa con il presidente Francesco Pigliaru, ne sono state approvate le linee d’indirizzo. L’INSAR, società in house dell’amministrazione, dovrà riorganizzare la struttura, supportare le iniziative in materia di lavoro decise dalla Giunta e affiancare l’attività dell’Assessorato del Lavoro e dell’agenzia ASPAL. Sempre su proposta dell’assessora Mura è stata determinata l’indennità mensile a favore delle consigliere regionali di parità effettiva e supplente. Il riconoscimento delle indennità alla supplente è limitato ai soli periodi di effettivo esercizio della supplenza. La spesa graverà sul Bilancio regionale 2017. La Giunta, inoltre, ha approvato una modifica alla delibera numero 15/12 del 21 marzo scorso con la quale veniva recepito l’accordo Governo-Regioni sulle Linee Guida nazionali per gli interventi assistiti con gli animali. Di concerto con l’assessorato della Sanità, la delibera modifica e amplia la parte relativa al possesso dei requisiti per l’accreditamento regionale degli Enti Formatori, pubblici o privati, che possono erogare la formazione: gli interventi assistiti con animali, oltre a ricoprire un ruolo importante nell’assistenza sociale e sanitaria, offrono nuove opportunità di lavoro anche per gli inoccupati e i disoccupati.

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«Apprendiamo che il presidente Pigliaru finalmente vuole trovare una soluzione al progetto Siat (un sistema innovativo destinato all’addestramento simulato dei militari), che coinvolgerà il poligono di Teulada.»

Lo scrive in una nota il capogruppo regionale dell’Udc in Consiglio regionale Gianluigi Rubiu, che ha presentato qualche mese fa una mozione sull’argomento: «Si tratta di un programma con un investimento imponente che il Ministero della Difesa intende porre in essere – spiega Gianluigi Rubiu – che riguarda l’utilizzo delle tecnologie più avanzate per la guerra simulata, quindi senza inquinamento acustico, ambientale e privo di rischi».

«Già dal mese di aprile una nostra mozione – aggiunge Gianluigi Rubiu, primo firmatario del documento – sollecitava il presidente Francesco Pigliaru a discutere il tema per trovare la soluzione. Non possiamo perdere altro tempo, abbiamo già sciupato l’investimento sui droni, accolti a braccia aperte dalla Puglia, adesso c’è il rischio che il progetto possa essere perso, visto il forte interessamento della regione Friuli, dove Debora Serracchiani, ha già dichiarato che è pronta ad accogliere il progetto Siat, dove peraltro ci risulta che stia facendo pressioni per ottenerlo.»

«La Sardegna – conclude Gianluigi Rubiu – non può permettersi di perdere un investimento così importante, che può diventare uno strumento di didattica ed addestramento sia per la protezione civile che per l’Arma dei Carabinieri e il Corpo forestale, con  possibili sinergie con università per lo studio e ricerca. Non abbiamo altro tempo per sterili discussioni di natura ideologica o politica, considerato che non possiamo lasciarci sfuggire il progetto».

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Salto di Quirra, servitù militari

«La norma sulla tutela della salute e dell’ambiente nei poligoni è un atto importante, che tutela la salute di militari e cittadini e garantisce un alto livello di trasparenza sulle attività addestrative.»

Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru a proposito dell’emendamento con cui la Commissione Bilancio del Senato ha accolto la proposta presentata da Gian Piero Scanu, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sull’uranio impoverito. «Fin da principio lavoriamo sulla stessa linea e verso un obiettivo condiviso – ha spiegato Francesco Pigliaru, esprimendo grande apprezzamento per l’impegno di Scanu e di tutta la Commissione, e ampia soddisfazione per il traguardo raggiunto -. L’approvazione di queste norme, ben si sposa con le nostre richieste di riequilibrio delle servitù militari, portate al tavolo della Conferenza nazionale già nel 2014 e sulle quali trattiamo senza sosta con il Governo fin da allora. La poca trasparenza, insieme alla graduale riduzione dei gravami, le regole certe sulle compensazioni e l’apertura alla ricerca duale, è uno dei punti chiave su cui abbiamo preteso risposte attese da decenni e che ora, per la prima volta, sono a portata di mano», ha aggiunto il presidente Pigliaru, che proprio questa mattina ha condiviso con la maggioranza in Consiglio regionale la bozza di intesa raggiunta dopo anni di non semplice trattativa con il ministero della Difesa e con Palazzo Chigi.
«Il risultato conseguito dalla Commissione – ha concluso Francesco Pigliaru – è di grande importanza ed è di buon auspicio per l’intesa alla quale abbiamo lavorato con tenacia e impegno in questi anni.»

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Pigliaru incontro sindaci per servitù militari

Punto fermo, come ha ribadito il presidente Pigliaru, è la necessità di avere l’erogazione tempestiva di uno stanziamento in linea con le richieste e con le aspettative della Regione e dei Comuni.
All’incontro odierno hanno partecipato i primi cittadini di Arbus, Decimomannu, Pedasdefogu, Sant’Anna Arresi, Teulada, Villagrande Strisaili, Villaputzu, Villasor ed Ulassai.

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Il bilancio della campagna antincendi 2017 è stato tracciato oggi dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, nell’incontro con la stampa a cui erano presenti il comandante del Corpo forestale e di vigilanza ambientale Gavino Diana, il direttore generale della Protezione civile della Sardegna Graziano Nudda, il direttore generale dell’agenzia Forestas, Antonio Casula, il direttore dell’Arpas Alessandro Sanna, il meteorologo del Dipartimento Meteo climatico Arpas, Carlo Dessì.
Nonostante la particolare aridità ed il prolungarsi della stagione antincendi 2017, la macchina di spegnimento regionale ha dimostrato tutta la sua efficacia: il numero di incendi è stato infatti maggiore rispetto la scorsa stagione ma sono inferiori le superfici bruciate rispetto al passato.
Un plauso per «il grandissimo lavoro della struttura regionale della Sardegna» è arrivato da Luigi D’Angelo, direttore operativo per il coordinamento delle emergenze del Dipartimento nazionale della Protezione civile, che oggi è intervenuto in videoconferenza e ha definito il sistema di spegnimento sardo “resiliente”, invitando la Regione a Roma per raccontare l’esperienza isolana come esempio di buona pratica da imitare.
«Rendicontare azioni e risultati è non solo un preciso dovere nei confronti dei cittadini, che così sono messi in grado di valutare le politiche, ma è anche il modo migliore per imparare da ciò che si è fatto e migliorare continuamente – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Come tutti sanno, è stata un’estate particolarmente difficile, con un forte incremento di incendi ma anche un’importante riduzione dei danni: i problemi sono aumentati, dunque, anche a causa dei cambiamenti climatici con cui dobbiamo confrontarci ogni giorno di più, ma la capacità di gestirli è cresciuta – ha aggiunto Francesco Pigliaru -. Siamo consapevoli che molto si deve ancora fare per ridurre l’origine del problema incendi, ma intanto si sta intervenendo con molta efficienza per mitigare le conseguenze e ridurre il danno. Ciò è possibile grazie ad un’organizzazione certamente migliorata, ma soprattutto per l’impegno e la generosità di quanti che lavorano per la difesa dei cittadini a una frontiera così pericolosa, dai professionisti ai volontari: tutti lo fanno con estrema dedizione – ha concluso -, e i risultati sono evidenti.» 
«È stata una campagna particolarmente difficile per le ondate di calore e le altissime temperature ma abbiamo registrato una maggiore efficacia del sistema di spegnimento», ha sottolineato la titolare dell’Ambiente con delega alla Protezione civile, che ha oggi fornito tutti i numeri della stagione durata quasi sei mesi. Ed ha aggiunto: «Voglio ringraziare le donne e gli uomini impegnati nella macchina antincendi, un sistema pubblico coadiuvato dal prezioso apporto dei volontari. Nessuno si è risparmiato, mettendo in gioco la propria incolumità, per proteggere le vite umane e il nostro ambiente. La Sardegna è la prima parte lesa dalla piaga degli incendi e si costituirà sempre parte civile contro questo crimine assurdo che danneggia in primo luogo i sardi». 
L’assessora Spano ha poi parlato, oltre che dell’attività di contrasto al fuoco, di quelle di prevenzione, a partire dalle Prescrizioni antincendi, e di formazione.«Abbiamo approntato una flotta regionale e siamo sempre attenti a sperimentare innovazioni che ci consentano di aumentare l’efficacia dello spegnimento in maggiore sicurezza per le squadre in campo. Naturalmente – ha concluso – abbiamo operato in costante raccordo con la Protezione civile nazionale e avviato importanti azioni con i Comuni tramite l’Anci, le associazioni agricole e quelle alberghiere». 

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Rete aeroportuale e Destination Management Organization (DMO), gestione organizzata di tutti gli elementi che compongono una destinazione, traffico aereo e interventi infrastrutturali, sono gli argomenti trattati nell’incontro tenuto a Villa Devoto stamattina tra il presidente Francesco Pigliaru, gli assessori del Turismo e dei Trasporti, Barbara Argiolas e Carlo Careddu, il capo di Gabinetto dell’assessorato dei Lavori pubblici, Mario Uras, e i vertici della società di gestione aeroportuale di Olbia Geasar, Marco Rigotti, Silvio Pippobello e Agostino Cicalò.
Il presidente e gli assessori hanno ribadito il grande interesse della Regione sulla realizzazione del sistema unico aeroportuale quale obiettivo fondamentale per garantire maggiore competitività ed efficienza dei tre scali isolani e sulle potenzialità della DMO per lo sviluppo del turismo. E’ stato affrontato anche il tema dell’allungamento della pista e della sua manutenzione.

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Consiglio regionale

«Oggi in Aula ha vinto il senso di responsabilità. Siamo molto soddisfatti, ma chi ha più diritto degli altri a manifestare soddisfazione sono le consigliere, la cui passione e il cui impegno hanno i principali meriti nel raggiungimento di questo risultato.»

Sono le parole del presidente della Regione Francesco Pigliaru dopo il voto positivo sulla doppia preferenza di genere. «Era un punto del programma e ancora una volta la nostra maggioranza ha tenuto fede al patto stretto con gli elettori, raggiungendo un obiettivo che diventa giustamente un successo per tutti», ha spiegato il presidente Pigliaru.
«Affermando questo principio di democrazia e di civiltà, che riteniamo irrinunciabile, abbiamo fatto tutti insieme un passo avanti. Solo un passo, certo, ma importante: colma una lacuna trascinata negli anni, ci affianca alle Regioni che stanno facendo le cose giuste e migliora la nostra qualità istituzionale. Abbiamo saputo fare quello che fanno le buone istituzioni – ha sottolineato – che non insistono a tenere le porte chiuse ma, al contrario, lavorano nel segno di una società aperta, in cui ognuno deve essere messo in grado di dare il proprio contributo alle politiche che servono a migliorare la vita delle persone. E se le buone istituzioni sono il mezzo fondamentale per il benessere dei cittadini – ha concluso Francesco Pigliaru -, il voto di oggi, l’unico che abbiamo sempre ritenuto giusto, è andato in questa direzione.»

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Il Comitato di indirizzo e di controllo per la gestione del Patto per la Sardegna, che ha il compito di verificarne lo stato di attuazione, ha fatto il punto ieri sera, a Roma, su avanzamenti, riprogrammazione, azioni realizzate e lavori in corso.
Al tavolo di lavoro, il presidente della Regione Francesco Pigliaru ed il ministro della Coesione Territoriale Claudio De Vincenti, insieme ai responsabili tecnici. Del Comitato, che lo scorso febbraio si era riunito a Villa Devoto, hanno infatti preso parte rappresentanti della Agenzia per la coesione territoriale, del Dipartimento per le politiche di coesione e del Dipartimento per la programmazione ed il coordinamento della politica economica e per la Regione Sardegna il Direttore Generale Alessandro De Martini.
Per accelerare le azioni e la spesa delle risorse è stata proposta una riprogrammazione del Patto su diversi interventi importanti. A partire dal progetto per la messa a norma antincendio, l’efficientamento e la funzionalità delle strutture sanitarie, per il quale sono stati previsti 100 milioni di euro e che rafforzano e migliorano la rete ospedaliera appena approvata.
Due milioni e mezzo sono stanziati per favorire l’accesso e la fruizione dei servizi digitali nelle scuole; la valorizzazione dei beni culturali, campagne di scavi, emergenze archeologiche e restauri, contano su 4 milioni di euro; riprogrammati 3 milioni per l’impiantistica sportiva, e 1,2 milioni per l’innovazione dell’offerta formativa degli istituti tecnici superiori. Il trenino verde potrà contare infine su 5,3 milioni di euro. Sono soggetti a riprogrammazione delle risorse anche gli interventi di approvvigionamento idropotabile relativamente alla progettazione del secondo e terzo lotto dello schema 39 (3,5 milioni); per l’eliminazione degli svincoli a raso sulla Strada Statale 554 (23,5 milioni); relativi al Piano di edilizia scolastica Iscol@ 2015-2017 (66,8 milioni); per gli studentati universitari di Cagliari e di Sassari con rispettivi 15,7 e 20 milioni di euro. Riprogrammate le risorse pari a 50,6 milioni anche per la riqualificazione, l’ampiamento e l’efficientamento dei porti principali della Sardegna.
Questi gli avanzamenti registrati rispetto al comitato di indirizzo del febbraio scorso: 68 milioni per la riduzione delle perdite sul sistema idrico, 90,12 milioni per la messa in sicurezza delle aree a rischio dissesto idrogeologico e ulteriori 56,17 milioni per l’edilizia scolastica.
Diversi gli interventi conclusi, in stato di attuazione e in progettazione. Tra questi è realizzata l’azione di concessione degli ammortizzatori sociali 2014 per 40 milioni di euro, è in corso di esecuzione il revamping del termovalorizzatore dei rifiuti urbani di Macomer per 42,1 milioni. Tutti appaltati per 23,5 milioni i sei interventi per il riammodernamento della Strada statale 554. Aggiudicata la gara ai primi di novembre, entro la fine dell’anno ci sarà la consegna dei lavori del tratto Piazza Repubblica- Piazza Matteotti della metropolitana di Cagliari per un importo pari a 22,5 milioni. Sul programma per l’edilizia scolastica Iscol@ da 66,8 milioni, si registrano 10 milioni di spesa. Infine sono già state impegnate risorse pari a 38,4 milioni di euro, su 50 milioni complessivi, nei confronti dei soggetti attuatori per interventi di manutenzione e messa in sicurezza delle strade.
Il Patto per lo sviluppo della Sardegna dispone di oltre 2,8 miliardi di euro per colmare il ritardo infrastrutturale, ambientale ed economico della regione. Contiene interventi finanziati e cofinanziati da risorse proprie del Patto, da risorse derivanti dal Piano operativo FSC Infrastrutture e dal Piano operativo FSC Ambiente.

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Francesco Pigliaru ha ripercorso le tappe che hanno portato alla realizzazione del CeSAR «a partire dalla legge sulla promozione della ricerca scientifica e dell’innovazione tecnologica firmata da Gianluigi Gessa. E tutte queste tappe – ha evidenziato – sono state caratterizzate da un dialogo istituzionale fruttuoso e costante, come sempre dovrebbe accadere. È un successo di tutti ed è un modello che ha ispirato altre realtà sarde nella stessa direzione: qui si lavora insieme, superando le divisioni, perché solo così si può crescere e diventare competitivi. Su questo progetto, che davvero possiamo definire scintillante, sono state giustamente investite risorse importanti sia per le opere murarie che per la parte scientifica», ha detto, citando in particolare i circa 8 milioni per le attrezzature e macchinari di alta tecnologia. «A questi si aggiungono le risorse del Patto per la Sardegna – ha concluso il presidente Pigliaru in riferimento ai 30 milioni per la ricerca, di cui 3 sono destinati al potenziamento del sistema CeSAR – dal cui sviluppo trarrà giovamento non solo l’Università ma tutto il contesto, a partire dalle imprese». 
«Pensiamo il CeSAR come un’infrastruttura di ricerca a servizio del territorio – ha aggiunto l’assessore della Programmazione, Raffaele Paci -. Questi laboratori sono concepiti per essere a disposizione certamente dei ricercatori, ma sin dove possibile anche delle imprese, perché dobbiamo indirizzare la nostra ricerca sempre più a vantaggio dell’innovazione tecnologica e quindi della ripresa economica e dell’occupazione. Faremo di tutto perché il CeSAR sia inserito come uno dei punti di eccellenza della Sardegna nel Piano nazionale delle Infrastrutture di ricerca – ha proseguito Raffaele Paci, che ha poi ricordato alcuni degli interventi principali della Regione su questo fronte: dal finanziamento del progetto Sprint al Contamination Lab –
sino al bando per la ricerca di base, che sta per uscire e vale 6 milioni.»

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«Il presidente Pigliaru disconosce il ruolo del Consiglio regionale». E’ il motivo della mozione presentata dai gruppi di opposizione, primo firmatario il capogruppo di Forza Italia Pietro Pittalis, sull’esito dell’incontro tra il governatore e il premier Paolo Gentiloni riguardante le quote finanziarie che lo Stato dovrebbe girare alla Sardegna. «Si ritiene non più procrastinabile – evidenzia Pietro Pittalis sostenuto dai capigruppo di Udc, FdI, Psd’Az, Uds e Riformatori Sardi – una discussione in aula sulla vertenza accantonamenti e sul summit che si è tenuto gli scorsi giorni a Palazzo Chigi con il presidente del Consiglio dei ministri. Tutte le forze politiche, comprese quelle del centrosinistra, hanno spinto per un maggior coinvolgimento dell’assemblea su questo tema cruciale – conclude Pietro Pittalis – perché la battaglia possa diventare di tutti i sardi. Abbiamo appreso che il summit non ha prodotto gli esiti sperati, con il disappunto del presidente Francesco Pigliaru. Occorre quindi rappresentare al Governo una situazione non più sostenibile, con risorse che dovrebbero essere trasferite alla Regione».