20 July, 2024
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«Il ritorno di Luna Rossa in Sardegna è un obiettivo raggiunto, per il quale si è lavorato con costanza in questi ultimi mesi.» Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru commentando la scelta del team Prada di utilizzare Cagliari come base operativa in vista della America’s Cup del 2021. «Avevamo auspicato questa scelta in tutti i nostri contatti con il team Prada e siamo ben contenti che si sia infine concretizzata. Significa che la Sardegna, quando si lavora bene per renderla accogliente e competitiva, è in grado di richiamare presenze qualificate che possono generare un circuito virtuoso. Voglio sottolineare – conclude Francesco Pigliaru – il valore della collaborazione tra diverse istituzioni, che con la regia della Regione ha prodotto questo risultato». 

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Aereo Meridiana 2

Il presidente della regione Francesco Pigliaru e l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu hanno espresso grande soddisfazione per la chiusura dell’accordo Meridiana-Qatar Airways.

«La firma di oggi è la conclusione positiva di un percorso non semplice e, per Meridiana, il segno un nuovo inizio. Siamo certi che potrà tornare a svolgere un ruolo di primo piano per la Sardegna e per l’Italia – ha detto il presidente Pigliaru -. Fin da principio abbiamo sostenuto e seguito questa vicenda con preoccupazione ma anche con fiducia, perché sapevamo con quanto impegno veniva affrontata soprattutto da parte del ministro Graziano Delrio, cui va il nostro particolare ringraziamento. Meridiana è una compagnia che ha storicamente solide basi in Sardegna e per noi costituisce un tassello importante, sia sul fronte delle connessioni che su quello dell’occupazione: vederla non solo fuori dall’incertezza ma, al contrario, avviata verso nuove ed ampie prospettive di sviluppo – ha concluso il presidente Pigliaru – non può che riempirci di soddisfazione.» 
«E’ un risultato importante e adesso guardiamo avanti – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti Carlo Careddu -. Ci attendiamo un piano industriale che rafforzi l’offerta di collegamenti a livello nazionale e internazionale e che tuteli l’occupazione, garantendo tutti i lavoratori che sino ad oggi hanno contribuito in maniera determinante alla crescita della compagnia e alla buona riuscita dell’acquisizione. Sarà fondamentale – ha concluso l’assessore Careddu – il mantenimento della base del vettore nell’isola.»

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il direttore dell’Agenzia del Demanio, Roberto Reggi, questa mattina hanno presentato l’Accordo di collaborazione operativa sottoscritto oggi a Villa Devoto. Due gli obiettivi dell’Accordo: la valorizzazione del patrimonio marittimo-costiero della Sardegna, nell’ambito del progetto nazionale Valore Paese-Fari, Torri ed Edifici costieri e del programma regionale Orizzonte_Fari, e l’adesione al progetto Cammini e Percorsi per il recupero degli immobili pubblici prossimi ai percorsi ciclopedonali ed ai cammini religiosi.
La Regione individua in tal modo modalità operative e tempistiche per dare concreta attuazione al programma Orizzonte_Fari, deliberato dalla Giunta lo scorso mese di giugno, volto al recupero ed alla valorizzazione di una serie di edifici costieri di particolare pregio storico, artistico e paesaggistico, come i primi dieci fari inseriti nel programma. La riqualificazione e il riutilizzo di questi beni, che si vuole mettere nelle condizioni di creare reddito e occupazione, consentiranno di sviluppare attività turistico, ricettive e museali in luoghi di straordinaria bellezza. Con l’adesione al Progetto Cammini e Percorsi, di cui la Regione curerà la cabina di regia, la Giunta mira invece a riqualificare gli immobili di proprietà pubblica prossimi ai cammini religiosi e alle ciclovie, per creare attività a servizio del cosiddetto turismo lento e per la riscoperta del territorio, in particolare nelle zone interne. Il Progetto esalterà, completandola, l’altra iniziativa strategica della Regione connessa alla realizzazione delle ciclovie turistiche (1.230 km dislocati in tutta l’Isola), creando i servizi per il cicloturista.
«Non possiamo permettere che luoghi di tale suggestione rischino il degrado. Al contrario, vogliamo che contribuiscano alla ricchezza della nostra regione trovando nuova vita in un contesto volto a preservare la bellezza ambientale, che è poi ciò che dà il valore – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru -, l’attrazione che esercitano verso un turismo molto interessato alla qualità. Chi arriva in Sardegna richiamato dal fascino dei fari e dallo straordinario paesaggio in cui sono calati è certamente un turista particolarmente attento e deve poter trovare dei percorsi mirati a far scoprire anche la bellezza altrettanto importante e densa delle zone più interne. Per questo abbiamo voluto unire in uno stesso discorso l’adesione al progetto Cammini e Percorsi, che si andrà ad interfacciare con altre iniziative volute da questa Giunta: i cammini storico-religiosi e le ciclovie turistiche. È la connessione di tutti questi elementi che consente la crescita ed è la declinazione, nel caso specifico, di una visione generale: diffondere un benessere basato su ciò che abbiamo di diverso, sulle nostre bellezze, sulle nostre qualità paesaggistiche, culturali, enogastronomiche.»
“Si tratta – ha commentato il direttore dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi – di una solida collaborazione, quella che l’Agenzia del Demanio sta portando avanti con la Regione Sardegna. La condivisione del programma Orizzonte_Fari ne è un esempio, conferma la volontà comune di voler rafforzare una gestione integrata del patrimonio immobiliare pubblico che sia capace di rigenerare le numerose strutture costiere presenti nell’Isola, creando occasioni di sviluppo per l’economia e per il turismo. L’Agenzia ha già infatti ottenuto ottimi risultati con il progetto nazionale Valore Paese Fari, che in soli due anni ha assegnato ben 24 edifici costieri. Proprio la prossima settimana presenteremo il nuovo bando con nuovi beni distribuiti in tutta Italia. Siamo orgogliosi di ampliare questa rete mettendo a disposizione il nostro know-how per creare un dialogo aperto e diretto con il territorio. La Sardegna rappresenta già uno dei circuiti turistici più esclusivi del nostro Paese e grazie alla riqualificazione di queste strutture costiere e di altri beni situati lungo percorsi ciclopedonali e itinerari storico-religiosi, inseriti nel progetto Cammini e Percorsi, sarà possibile attrarre ulteriori investitori nazionali ed internazionali.»
«Entro l’anno – ha precisato l’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu – saranno pronti i bandi di gara per la concessione di valorizzazione dei dieci fari, per una durata massima di 50 anni sino al raggiungimento dell’equilibrio economico-finanziario degli investitori pubblici o privati. I fari di tutto il mondo evocano grandi suggestioni e questa tipologia di beni vanta uno straordinario appeal anche nei confronti degli investitori. La priorità sarà data ai progetti più ambiziosi che contribuiscano al rilancio economico e turistico dei territori, nel rispetto dell’ambiente e del paesaggio. Con il Progetto Cammini e Percorsi, invece, puntiamo a riqualificare quei beni in prossimità di ciclovie e cammini storico-religiosi per fornire servizi di sosta, permanenza, svago e relax al camminatore, al pellegrino ed al ciclista, in un’ottica che tenda alla destagionalizzazione dell’offerta turistica. In questo caso i beni, costituiti per lo più da costruzioni tipiche della tradizione locale o dei sistemi a rete (case cantoniere, caselli idraulici e piccole stazioni, che saranno individuati entro la fine dell’anno) potranno essere assegnati a titolo gratuito con procedure ad evidenza pubblica in favore di imprese, cooperative ed associazioni costituite in prevalenza da giovani sotto i quarant’anni. Sarà prezioso l’apporto dei Comuni che vorranno aderire al progetto e che metteranno a disposizione gli immobili di loro proprietà. Questo format sarà utilizzato anche in analoghe procedure di concessione di valorizzazione di altri beni immobili di proprietà della Regione,»

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I consiglieri regionali Michele Cossa (Riformatori sardi) e Cesare Moriconi (Partito democratico) hanno presentato un’interrogazione al presidente della Regione e all’assessore della Sanità per sollecitare risposte in merito alla definizione degli ambiti territoriali dei PLUS (Piani Locali Unitari dei Servizi) e sulla necessità di bandire la gara per l’affidamento dei servizi del PLUS-21.

I due consiglieri evidenziano una situazione di assoluta incertezza sulla delimitazione territoriale, del PLUS21 attualmente composto dai comuni di Monserrato, Quartucciu, Selargius, Settimo San Pietro, Sestu che fanno parte della città metropolitana, a cui si aggiungono i comuni di Ussana e Monastir, i quali fanno invece parte di un’Unione di comuni, in stridente contrasto con quanto si afferma nelle linee guida.

In particolare gli interroganti esprimono forte preoccupazione in ordine alla possibilità di prosecuzione dei servizi in gestione associata a partire dal 1° gennaio 2018. Infatti, il contratto relativo al servizio di assistenza domiciliare, scolastica e di segretariato sociale andrà a scadere il prossimo 31 gennaio 2017.

In assenza di precise direttive regionali non sussistono i presupposti per l’indizione di una nuova gara relativamente alla necessità di conoscere con esattezza il bacino territoriale e di popolazione di riferimento. Michele Cossa e Cesare Moriconi chiedono a Francesco Pigliaru e Luigi Arru di provvedere con la massima urgenza a dare i necessari chiarimenti relativamente:

– agli ambiti territoriali di riferimento, dei PLUS, con particolare riferimento al PLUS21;

– a quale sia, conseguentemente, l’ufficio di piano competente a programmare, gestire, monitorare e valutare le azioni e gli interventi previsti nel PLUS;

– ai finanziamenti che si intendono destinare ai PLUS.

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Non si fermano gli sbarchi di migranti algerini sulle coste del Sulcis. Dopo i 178 di ieri, a bordo di 9 diverse piccole imbarcazioni, nel corso della notte ne sono arrivati altri 49, a bordo di tre barchini. 17 sono sbarcati nell’isola di Sant’Antioco, in località Cala Sapone; 12, tra i quali un bambino, a Porto Pino. In entrambi procedono i carabinieri della Compagnia di Carbonia, guidati dal maggiore Pino Licari. I restanti 20 sono arrivati all’interno del porto di Sant’Antioco, direttamente davanti alla sezione navale della Guardia di finanza.

Viste le perduranti buone condizioni meteorologiche, è probabile che gli sbarchi proseguano ancora nel corso della giornata. Questi arrivi massicci hanno creato grande preoccupazione al sistema dell’accoglienza, perché gli spazi disponibili nel centro di prima accoglienza di Monastir sono ormai tutti occupati e si rende necessario e indispensabile un intervento per porre un freno agli sbarchi. Ieri il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha chiesto nuovamente l’intervento del ministro dell’Interno Marco Minniti, visto e considerato che il precedente appello per porre un freno al fenomeno, non ha sortito alcun effetto, tanto che ad oggi sono stati già abbondantemente superati i numeri dell’intero 2016, nel corso del quale i migranti giunti nella costa sud-occidentale dell’isola erano stati 1.106.

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«Leggo con sorpresa le dichiarazioni di coloro che parlano in totale incoscienza, talvolta con venature razziste, dei fenomeni migratori e in particolare dei flussi in arrivo dall’Algeria. Si tratta di una questione complessa che va affrontata con serietà e attenzione come sta facendo la Giunta guidata da Francesco Pigliaru.»

Lo ha detto Luca Pizzuto, consigliere regionale del gruppo Articolo Uno – Sdp.

«Noi sardi non dobbiamo mai dimenticare di essere un popolo che fa dell’accoglienza una delle sue peculiarità e, oggi più che mai, è necessario creare le condizioni che portino ad una vera e propria integrazione, nel pieno rispetto delle persone – ha concluso Luca Pizzuto -. Noi siamo e saremo sempre esseri umani.»

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«Non si poteva trovare uno scenario migliore per ragionare di ambiente e, nello specifico, di educazione ambientale.» Lo ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru ieri sull’isola di Tavolara, aprendo il suo breve saluto all’incontro per discutere sul futuro della rete dei CEAS, i Centri di Educazione ambientale della Sardegna, organizzato dall’Area marina protetta Tavolara-Punta Coda Cavallo e al quale ha preso parte il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Graziano Delrio.
«L’organizzazione della conoscenza e un concreto e costante lavoro sull’educazione alla sostenibilità sono fondamentali – ha detto Francesco Pigliaru -, ed è dovere delle istituzioni investire risorse, idee ed energie in questa direzione. Lo abbiamo fatto sulle infrastrutture e basti citare gli ultimi esempi: 20 milioni per la mobilità elettrica e l’avvio della grande rete ciclabile, oltre 2000 km di cui 1230 di ciclovia turistica. Ora ci impegniamo a finanziare in misura importante i laboratori sull’ambiente dentro Iscol@, nella parte del progetto dedicata alla didattica. Vogliamo far funzionare le scuole come luoghi di intelligenza collettiva di un territorio: dare ai nostri ragazzi gli strumenti per conoscere e rispettare lo straordinario ambiente della Sardegna – ha concluso il presidente della Regione -, è un passaggio essenziale.» 
Concetti ripresi dal ministro Graziano Delrio, che ha sottolineato come si tratti di un passaggio fondamentalmente politico. «Noi dobbiamo incoraggiare chi si occupa di educazione, perché chi lo fa semina un valore straordinario nella società – ha detto Graziano Delrio, spiegando che si tratta del valore che crea la fiducia nell’agire insieme per uno sviluppo durevole e sostenibile -. Di questa fiducia è fatto il capitale sociale – ha concluso Il ministro Delrio -, ed è questo il valore che determina successo o insuccesso». 

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migranti

La Regione e la Questura di Cagliari hanno sottoscritto il Protocollo d’Intesa per la gestione coordinata dei servizi di mediazione linguistica e culturale in occasione dell’arrivo dei migranti in porto. Viene stabilita la presenza di figure qualificate inserite nella struttura organizzativa che svolge l’attività di prima assistenza e alle quali fa esplicito riferimento il Piano regionale per i flussi migratori non programmati approvato dalla Giunta. Più volte, in occasione degli sbarchi, si è manifestata l’esigenza di dare sistematicità al servizio di mediazione linguistico-culturale.
Il Protocollo, sottoscritto dal presidente Francesco Pigliaru e dal questore Pierluigi D’Angelo, parte dal presupposto che i flussi non programmati dei richiedenti protezione internazionale vadano considerati non più come un’emergenza ma come movimenti strutturali che richiedono un impegno istituzionale e della società civile a tutti i livelli.
Nel documento viene stabilito che la Questura, attraverso la consultazione degli elenchi elaborati dalla Regione e previamente comunicati, convoca i mediatori linguistici e culturali che, di volta in volta sulla base di specifiche necessità, siano in possesso delle necessarie conoscenze linguistiche e, preferibilmente, di precedenti esperienze nelle attività di gestione degli sbarchi.
I mediatori, al momento dello sbarco in porto, svolgono un ruolo essenziale nella fase dell’informazione e dell’orientamento. Devono infatti assicurare ai migranti idoneo supporto sui !oro diritti e doveri, con particolare riguardo al diritto di chiedere la protezione internazionale, all’identificazione e accertamento dell’età, allo screening sanitario, all’individuazione di persone vulnerabili quali minori non accompagnati, vittime di tratta, migranti a rischio sfruttamento.
Nei prossimi giorni la Regione, che per il servizio di mediazione mette a disposizione le risorse necessarie, sottoscriverà altri due protocolli d’Intesa con le Prefetture per rafforzare il sistema dell’accoglienza diffusa e per dare ulteriore impulso alle attività di volontariato sociale rivolte ai migranti già previste da un bando promosso dalla Giunta guidata da Francesco Pigliaru.

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Venerdì 29 settembre, alle ore 9.30, si terrà nella sede del Comitato regionale FIGC, in via Bacaredda n. 47, a Cagliari, una conferenza stampa a cui parteciperà il presidente della Lega nazionale dilettanti e vice presidente vicario della Federazione Italiana Giuoco Calcio, senatore Cosimo Sibilia.
La presenza del presidente Sibilia in Sardegna è dovuta alla convocazione di una riunione del Consiglio direttivo della Lega nazionale dilettanti con la partecipazione di tutti i presidenti dei Comitati regionali. Tale iniziativa dimostra un livello di attenzione e di interesse molto elevato da parte della Federazione nazionale nei confronti del nostro movimento regionale.
L’incontro con gli organi di stampa verterà sui temi di più stretta attualità legati al movimento dilettantistico e sulle prospettive future del mondo del calcio più in generale, visto e considerato che il presidente Sibilia ricopre anche il ruolo di vice presidente vicario della FIGC.
La visita in Sardegna del presidente Cosimo Sibilia prevede un incontro istituzionale con il presidente della Regione Sardegna Francesco Pigliaru, con il presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini ed una visita al nuovo stadio del Cagliari “Sardegna Arena”.

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Due giorni fa l’incontro con il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru; ieri e oggi un sopralluogo negli impianti dello stabilimento ex Alcoa di Portovesme, per rendersi conto in prima persona del loro stato e quindi di quelli che dovranno essere gli interventi da effettuare per rimetterli in marcia e riavviare la produzione di alluminio. I vertici della Sider Alloys la multinazionale svizzera dell’alluminio che hanno fatto una proposta d’acquisto formale per lo stabilimento, stanno accelerando i tempi, segnale evidente che la trattativa avviata sotto la supervisione del ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, è arrivata ad un punto avanzato.

Giovedì il governatore aveva incontrato l’amministratore delegato Giuseppe Mannina, mentre sono quattro gli esperti incaricati dalla stessa Sider Alloys per una valutazione tecnica più dettagliata sugli impianti. Quando questa sarà pronta, la multinazionale presenterà una manifestazione d’interesse definitiva con un analitico piano industriale e finanziario. Invitalia e Sider Alloys, intanto, stanno ultimando la definizione del contratto di programma, legato alle bonifiche delle aree interessate.

La scorsa settimana è stata raggiunta a Cagliari un’intesa di massima tra le aziende interessate alla bonifica delle falde acquifere nell’area industriale di Portovesme per un valore di 100 milioni di euro, che si aggiungono ai 27 milioni che Alcoa sta già spendendo per la bonifica dei suoli.