20 July, 2024
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Il consigliere regionale del Partito democratico Valter Piscedda è il primo firmatario di un’interrogazione sulle modalità e i tempi di attivazione dei nuovi Piani personalizzati previsti dalla legge n. 162/1998. L’interrogazione è stata sottoscritta anche dai consiglieri regionali del lo stesso Partito democratico Deriu, A. Solinas, Tendas, Forma, Meloni, Moriconi, Collu, Comandini, Cozzolino, G. Manca, Lotto, R. Pinna

Il presidente della Giunta regionale e l’assessore regionale dell’Igiene e sanità e dell’assistenza sociale sono chiamati a rispondere sui preoccupanti ritardi riscontrati nell’attivazione di nuovi Piani personalizzati  di cui alla legge 21 maggio 1998 n° 162 , ovvero degli interventi socio-assistenziali in favore di persone con handicap grave, attuati per il tramite dei Comuni, che rappresentano un importante sostegno alle cure familiari ed alla piena integrazione nella famiglia, nella scuola e nella società.

Nelle more dell’approvazione del nuovo sistema di valutazione dei Piani personalizzati (in sperimentazione dal 2015), infatti, la Regione ha ripetutamente prorogato i Piani personalizzati in essere, congelando letteralmente la possibilità di presentarne nuovi in attesa della conclusione di un iter burocratico che sembra essere infinito e incerto.

La preoccupazione riguarda, in primis, i beneficiari dei Piani e le loro famiglie, che  subiscono situazioni di estremo disagio, ma coinvolge anche i Comuni e gli operatori sociali che, nelle more della definizione di quanto sopra, non sono autorizzati ad accettare nuove domande di finanziamento; i Servizi sociali, infatti, non sono messi nelle condizioni di rispondere alle legittime istanze degli utenti e delle loro famiglie; e gestire le emergenze di carattere sociale con le risorse umane e finanziarie disponibili nelle casse comunali è diventato oggi quasi impossibile.

L’interrogazione dell’on. Piscedda chiede, dunque, di acquisire i dati relativi agli esiti della sperimentazione del sistema di valutazione dei piani personalizzati e di avere certezza sui tempi per la sua approvazione e per la conseguente attivazione di nuovi piani personalizzati di cui alla L. 162/1998,  ricordando che anche per il 2017 il Consiglio regionale, a suo tempo, ha destinato in Bilancio le apposite risorse finanziarie a tal fine necessarie.

E’ attesa ora la risposta da parte del presidente Francesco Pigliaru e dell’assessore Luigi Arru e, soprattutto, la tempestiva adozione delle misure necessarie per fronteggiare la situazione diventata ormai un’emergenza.

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La miniera di Furtei.

Il consigliere regionale Emilio Usula (Rossomori) ha presentato un’interpellanza sull’inquinamento della statale 131 nel tratto tra Sanluri e Sardara.

«Cosa contengono i materiali presenti sotto l’asfalto della statale 131 nel tratto che va da Sardara a Sanluri? Quali iniziative intende assumere la Regione per garantire la salute pubblica e salvaguardare le attività agricole della zona?» chiede Emilio Usula.

Sabato prossimo è prevista una manifestazione di protesta sul tratto della 131 dove sono sepolte circa 700mila tonnellate di materiale di risulta provenienti dalla ex miniera d’oro di Furtei. L’iniziativa promossa dal movimento indipendentista Liberu e sostenuta da diverse associazioni ambientaliste avrà anche il sostegno dei Rossomori.

«Vogliamo capire che cosa sta succedendo – attacca Emilio Usula – la fuoriuscita di percolato dal sottomanto di asfalto della SS 131 è preoccupante. E’ doveroso accertare se quel materiale contenga davvero sostanze inquinanti come l’arsenico, il cianuro, il cadmio, il mercurio e l’acido solforico. Intervento non più rimandabile per garantire la tutela della salute dei cittadini ed evitare contaminazioni della colture.»

Il consigliere dei Rossomori sollecita un intervento immediato dell’Arpa Sardegna. «All’Agenzia, che opera per la promozione dello sviluppo sostenibile e il miglioramento degli ecosistemi naturali – afferma Emilio Usula – chiediamo di fornire i dati recenti sul campionamento dei materiali e, se ancora non dovesse esserne in possesso, di procedere alle verifiche».

Sulla presenza di materiale inquinante nel tratto Sardara-Sanluri della 131 era stata aperta alcuni anni fa un’inchiesta della magistratura con l’iscrizione nel registro degli indagati della ditta che aveva realizzato i lavori.

«Si faccia subito chiarezza – conclude Emilio Usula – solo così si potrà eventualmente pensare ad un intervento straordinario di bonifica per scongiurare possibili pericoli per la salute dei cittadini e danni all’ambiente.»

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La Regione conferma il proprio impegno per trovare una soluzione al problema del diritto allo studio per gli alunni diversamente abili. Il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena, invieranno un’ulteriore nota al ministro Fedeli per risolvere, almeno in parte, la questione della copertura dei posti di insegnanti di sostegno. È questo l’esito dell’incontro svoltosi oggi a Villa Devoto con i rappresentanti sindacali di Cobas Scuola e Uil Scuola di Cagliari, insieme ai docenti che lo scorso anno, grazie a specifica deroga, poterono rientrare nell’isola per ricoprire i suddetti incarichi. La Regione, che sta investendo ingenti risorse per garantire un’istruzione di qualità alle nuove generazioni, si è anche impegnata ad attivare i tavoli necessari per colmare il divario tra disabili e docenti di sostegno attraverso corsi di riconversione.
Il tema è stato affrontato fin dall’inizio di luglio, ben prima di quanto fatto da altre Regioni italiane, con una lettera inviata al ministro Fedeli e con diversi incontri svoltisi a Roma in cui si evidenziava il problema fondamentale della carenza di docenti e l’obiettivo di tenere in Sardegna insegnanti le cui competenze sono state acquisite sul campo. A questo proposito, il presidente Pigliaru e l’assessore Dessena hanno ricordato che la deroga concessa l’anno scorso per il rientro dei docenti sardi ha avuto esito positivo.

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Da oggi al 3 settembre Cagliari ospita la XVII edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari. Più di 200 giovani virtuosi provenienti da tutto il mondo si daranno appuntamento negli spazi del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, per affinare le proprie capacità accanto a grandi maestri, stelle della musica colta apprezzate in tutto il mondo.

L’Accademia e le novità dell’edizione 2017 verranno illustrate nella conferenza stampa in programma lunedì 28 agosto, alle 10.30, nel Conservatorio di Cagliari (in piazza Porrino).

All’incontro con i giornalisti oltre alla direttrice e al presidente del Conservatorio, Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, interverranno anche Cristian Marcia, direttore artistico dell’Accademia, e Gianluca Marcia, presidente dell’Accademia.

Sono inoltre stati invitati a partecipare il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale del Turismo, Barbara Argiolas, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda,

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Dal 26 agosto al 3 settembre Cagliari ospiterà la XVII edizione dell’Accademia internazionale di musica di Cagliari. Più di 200 giovani virtuosi provenienti da tutto il mondo si daranno appuntamento negli spazi del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina”, per affinare le proprie capacità accanto a grandi maestri, stelle della musica colta apprezzate in tutto il mondo.

L’Accademia e le novità dell’edizione 2017 verranno illustrate nella conferenza stampa in programma lunedì 28 agosto alle 10.30 nel Conservatorio di Cagliari (in piazza Porrino).

All’incontro con i giornalisti oltre alla direttrice e al presidente del Conservatorio, Elisabetta Porrà e Gianluca Floris, interverranno anche Cristian Marcia, direttore artistico dell’Accademia, e Gianluca Marcia, presidente dell’Accademia.

Sono inoltre stati invitati a partecipare il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, l’assessore regionale al Turismo, Barbara Argiolas, l’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Dessena, il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, e l’assessore alla Cultura del comune di Cagliari, Paolo Frau.

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La Giunta ed i capigruppo di maggioranza in Consiglio sono riusciti, con un duro e ininterrotto lavoro, a trovare fra le pieghe del bilancio 30 milioni di euro, garantendo così la cifra necessaria per affrontare e superare rapidamente l’emergenza del comparto ovino, come da impegni presi negli ultimi incontri agli inizi di agosto.
L’impegno è stato definito oggi a Villa Devoto in un incontro al quale hanno partecipato il presidente della Regione Francesco Pigliaru, gli assessori del Bilancio Raffaele Paci e dell’Agricoltura Pierluigi Caria, i capigruppo (o loro rappresentanti) del Pd Pietro Cocco, del Gruppo Misto Annamaria Busia, del Partito dei Sardi Gianfranco Congiu (presente anche Augusto Cherchi), di Art. 1 – Sdp Eugenio Lai, Cps Antonio Gaia, presidente della Commissione Agricoltura Luigi Lotto. Attraverso un disegno di legge, che sarà portato in Giunta la prossima settimana, verrà ora definito il percorso attraverso cui rendere spendibili in tempi rapidi le risorse. Subito dopo, il disegno di legge sarà portato in Consiglio. Queste risorse si aggiungono ai 15 milioni di euro già stanziati con legge votata dall’Aula di via Roma.

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«Grazie a tutti per le prove di solidarietà nei miei confronti e in quelli di tutta la Giunta. Ne abbiamo ricevuto moltissime dalle forze politiche, dalle rappresentanze di categoria, dai privati cittadini. E ognuno di questi attestati è il modo migliore per dimostrare che la Sardegna è ben altro rispetto a minacce vili che si ripetono, e sulle quali noi abbiamo deciso di tenere il massimo riserbo anche quando sono arrivate nella nostra sede istituzionale: non ci fanno paura, non incidono sul lavoro svolto né tantomeno sull’attività politica e amministrativa portata avanti dalla Giunta e dalla Presidenza.» Lo ha detto oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru.
«Ma vero è che in Sardegna chi gestisce la cosa pubblica, a tutti i livelli, è fatto troppo spesso oggetto di intimidazioni – ha aggiunto il presidente Pigliaru -, e sono i rappresentanti delle Istituzioni nei territori a pagare il prezzo più alto. Per questo non dobbiamo abbassare la guardia. È una chiamata alla responsabilità: lo dobbiamo soprattutto agli amministratori locali che con sempre maggior frequenza, oltre le minacce, subiscono veri e propri attentati. L’invito è a vigilare tutti perché il confronto non diventi mai disinformazione né polemica sterile, a servizio dei fanatici, ma resti sempre sul terreno del dibattito democratico. 
Da parte nostra – ha concluso Francesco Pigliaru – proseguiremo nel nostro lavoro come abbiamo sempre fatto, per aiutare la Sardegna a uscire da una lunga e durissima crisi.»

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«Esprimiamo piena solidarietà al presidente della Regione Francesco Pigliaru per l’atto intimidatorio subito. Si tratta di un episodio che mortifica il vivere civile della comunità isolana, con gesti che nulla hanno da spartire con la democrazia e il confronto civile.»
Il capogruppo regionale di Forza Italia  Pietro Pittalis, supportato dai consiglieri degli azzurri nel palazzo di via Roma, condanna senza mezzi termini l’attacco subito dal governatore, con una busta contenente proiettili e minacce indirizzata al capo dell’esecutivo regionale. «Non è certo questo il modo per risolvere i problemi atavici della Sardegna – conclude Pietro Pittalis – ma con il confronto civile e corretto tra le parti, senza degenerare in atti di violenza e intimidazione che sono lontani dalle regole democratiche». 

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La Camera del Lavoro Sulcis Iglesiente esprime solidarietà al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, «rispetto alle vili minacce inviate a mezzo posta a Lei e ad altri esponenti delle istituzioni al momento non noti». «L’atto provoca sgomento – sottolinea il segretario generale Roberto Puddu – ma come sa bene non rappresenta e non può rappresentare la gente della Sardegna che è invece impegnata come Lei, guardando in faccia la realtà ed il prossimo, in ben altri difficili, faticosi e nobili fini. A Lei e ai suoi Cari – conclude Roberto Puddu – la nostra totale vicinanza ed un fortissimo abbraccio».

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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, è uno dei quattro destinatari delle minacce contenute in una busta da lettera, inviata con francobollo e priva di mittente, fatta recapitare oggi al Consiglio regionale della Sardegna, con all’interno quattro cartucce da fucile calibro 12. Gli altri tre cognomi, tutti scritti con un pennarello blu, sono Letta, Carbini e Sanna.

Numerosi gli attestati di solidarietà arrivati al goveranatore Pigliaru.

«Esprimo tutta la mia solidarietà al presidente della Regione Francesco Pigliaru, destinatario assieme ad altri esponenti politici regionali, del messaggio intimidatorio – scrive in una nota il deputato del Partito democratico Emanuele Cani -. Simili gesti non possono essere né tollerati né ammessi. L’auspicio è che le indagini degli inquirenti consentano un’individuazione rapida dei responsabili.»

«In attesa che gli inquirenti facciano luce sull’atto intimidatorio subito dal presidente della Regione Francesco Pigliaru, esprimiamo la nostra vicinanza e solidarietà». E’ il messaggio del capogruppo regionale dell’Udc Gianluigi Rubiu che, con il leader dei centristi Giorgio Oppi e i consiglieri Giuseppino Pinna e Alfonso Marras. «Nessuno pensi che con queste intimidazioni si possa ostacolare l’attività politica e democratica all’interno dell’assemblea regionale – conclude Gianluigi Rubiu -. Auspichiamo si faccia chiarezza su quanto è accaduto, identificando i responsabili e assicurando il proseguimento del percorso di legalità».

Solidarietà al presidente Pigliaru e agli altri destinatari delle gravissime minacce arriva anche dai consiglieri regionali di Articolo UNO – SDP Daniele Secondo Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto, Paolo Zedda e dall’assessore regionale della Pubblica istruzione Giuseppe Dessena.

«Condanniamo quindi questo atto increscioso e ci stringiamo intorno al presidente Pigliaru e agli altri destinatari. Oggi e sempre viva la Democrazia.»