20 July, 2024
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I Riformatori sardi ritornano all’attacco della Giunta regionale sulla riforma della rete ospedaliera.

«Il Pd affossa la rete ospedaliera, gli alleati si sfilano, una giunta regionale che non si capisce più da chi è sostenuta». Questa è la situazione secondo i consiglieri regionali dei Riformatori sardi Michele Cossa e Attilio Dedoni dopo lo stop del Pd alla rete ospedaliera. «Francesco Pigliaru e Luigi Arru hanno subito l’ennesima, cocente umiliazione da parte del partito di maggioranza relativa. Si vede che si è ormai vicini alla fine della legislatura: la minaccia di mandare tutti a casa non fa più effetto – aggiungono Michele Cossa e Attilio Dedoni -. La cosa tragica è che nessuno di loro sembra minimamente preoccupato per il caos in cui sta precipitando la sanità sarda, oramai totalmente allo sbando. Con responsabilità ben precise: le lotte interne del Pd impediscono la nomina del direttore dell’Areus; Fulvio Moirano fiuta l’aria e diventa sempre più temporeggiatore e, a quanto pare, si guarda bene dall’adottare un atto aziendale che sarebbe palesemente illegittimo, lasciando che la barca vada alla deriva; numerosi provvedimenti adottati dai direttori generali (Brotzu in testa) anticipano del tutto impropriamente  la rete ospedaliera sono totalmente illegittimi in quanto basati su delibere della Giunta che usurpano il potere di programmazione, proprio del Consiglio regionale; Raffaele Paci non fornisce i numeri reali della spesa sanitaria per il 2016 – o forse non li ha affatto, ciò che sarebbe ancora più grave – contribuendo in modo significativo ad aggravare un intollerabile stato di incertezza. Vadano a casa subito.»

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Massimo Deiana è ufficialmente da ieri sera il nuovo presidente dell’Autorità di sistema dei porti della Sardegna. L’incarico avrà la durata di quattro anni, rinnovabile per i successivi quattro. Questa mattina il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha nominato il sostituto alla guida dell’assessorato dei Trasporti, rimasto vacante. Il prescelto è l’avvocato Carlo Careddu, esponente del Partito democratico originario di Olbia, già assessore dell’Urbanistica e vice sindaco del comune gallurese. Carlo Careddu già questo pomeriggio parteciperà alla prima riunione di Giunta.

 

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Dal 15 al 19 luglio 2017 saranno in Sardegna la dott.ssa Jutta Weber e la dott.ssa Bremner Gail, Commissari “Rivalidatori” delegati della Rete Globale dei Geoparchi, Programma UNESCO IGGP, con il compito di sottoporre il Parco Geominerario Storico Ambientale della Sardegna alle verifiche utili alla sua conferma nell’ambito del prestigioso Network dell’UNESCO.

L’Ente Parco, assieme ad altri parchi mondiali, fa parte all’UNESCO IGGP dal  2015, anno in cui è stato appositamente creato il programma per la valorizzazione dei geoparchi mondiali.

Fin dal loro arrivo a Cagliari, previsto questa sera, i commissari saranno impegnati nella loro attività di verifica ed in una serie di appuntamenti istituzionali. Si comincia alle ore 18.30 con una passeggiata didattica presso i siti geologici e paleontologici di Cagliari, in compagnia di prof. Gian Luigi Pillola, già commissario straordinario del Parco Geominerario e delegato Geoparks.

Successivamente la delegazione sarà ricevuta al comune di Cagliari da Marzia Cilloccu, assessore delle Attività produttive, Turismo e Politiche delle Pari opportunità, che darà il benvenuto della città a nome del sindaco Massimo Zedda.

Oltre al commissario straordinario del Parco Geominerario, Tarcisio Agus, e al direttore facente funzioni Francesco Muntoni, saranno presenti il coordinatore del Piano Sulcis Tore Cherchi, il sindaco di Iglesias e presidente della Comunità del Parco Dott. Emilio Gariazzo, il presidente della Consulta delle associazioni Giampiero Pinna, i rappresentanti delle Università di Cagliari e Sassari e delle Associazioni.

A seguire il programma completo delle giornate sarde dei delegati UNESCO.

15 luglio

Accoglienza all’aeroporto di Cagliari Elmas dei delegati in arrivo dal Canada e dalla Germania alle ore 14.00.

18.30 – Visita con breve passeggiata dei siti geologici di Cagliari, in compagnia dell’ex Commissario del Parco Geominerario, già delegato Geoparks, prof. Gian Luigi Pillola Ph.D., full professor of Palaenthology e delegato in altri programmi UNESCO.

Breve presentazione di Gian Luigi Pillola del “Progetto Coccodrilli, Squali e Tartarughe”, realizzato in collaborazione tra l’Università di Cagliari ed il Parco Geominerario, con visione presso l’Aula Magna del Dipartimento di Geologia dell’Università di Cagliari del documentario realizzato dai tecnici dell’Ente durante le attività di ricerca.

Saluti di benvenuto dell’Amministrazione Comunale di Cagliari presso la sede del Comune, in via Roma – Cagliari.

16 luglio

8.30 – Partenza per il territorio del Monte Arci

9.30 – Arrivo a Masullas e saluti di benvenuto sulle autorità locali

10.00 Visita del Monumento geologico naturale “Su Carongiu de Fanari”, Geosito vulcanico megapillow basaltico di importanza internazionale, inaugurato il 7 luglio 2017 ed aperto al pubblico con una nuova pannellistica didattica realizzata con la collaborazione del Parco Geominerario.

11.00 – 12.30 Visita dei Musei di Masullas e di Pau con certificazione internazionale ICOM.

12.30 Visita del Parco di “Conca ‘e Cannas”, Geosito di tipo Educational.

18.00 Arrivo a Lula e saluti di benvenuto del Sindaco Mario Calia.

19.00 Presentazione e saluti da parte dei giovani delle Aree MAB di tutta Europa, già presenti nel territorio per partecipare alla Summer School organizzata dal Parco di Tepilora e SIC (Sito interesse comunitario) di Mont’Albo.

17 luglio

9.00 Visita alla Miniera di Sos Enattos. Nella sala del Museo si terrà la presentazione del lavoro compiuto per la designazione del Parco di Tepilora e SIC (Sito interesse comunitario) di Mont’Albo e la candidatura ad area MAB UNESCO. Le attività saranno coadiuvate dai delegati dei Giovani UNESCO Italia con la delegata della Sardegna dott.ssa Sara Cipolla. In tale occasione sarà presentato il protocollo sottoscritto e in atto tra il Parco Geominerario e i Giovani UNESCO Italia.

18 luglio

9.00 Visita al Sito Minerario Geoturistico di Porto Flavia.

11.00 Visita alla Grotta di Santa Barbara, Geosito di importanza scientifica internazionale.

Pomeriggio. Breve saluto del sindaco di Iglesias, Dott. Emilio Gariazzo, del Commissario Straordinario del Parco Geominerario prof. Tarcisio Agus e dell’Amministratore Unico dell’IGEA SpA dott. Michele Caria.

19 luglio

Mattina. Partenza dei delegati UNESCO da Iglesias per Cagliari dove saranno ricevuti dal presidente della Regione Sardegna prof. Francesco Pigliaru.

Nel pomeriggio partenza per l’aeroporto di Elmas.

I delegati Unesco

Jutta Weber. Addetto Stampa e Pubbliche Relazioni della Geo-Parco naturale Bergstrasse-Odenwald in Germania. È Geologo naturalista, ha lavorato presso l’Università di Colonia.

Gail Bremner. Direttore esecutivo del Stonehamer Unesco Global Geopark in Canada. È membro del Comitato Nazionale dei Geoparchi Canadesi.

 

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Massimo Deiana ha ufficializzato mercoledì sera le sue dimissioni da assessore regionale dei Trasporti, per andare ad occupare la poltrona di presidente dell’Autorità di sistema dei porti della Sardegna. Il presidente Francesco Pigliaru gli ha chiesto di attendere qualche giorno, per definire il nuovo bando sulla continuità territoriale aerea dopo la mancata offerta su Cagliari da parte di Alitalia, ma Massimo Deiana non ha accolto l’invito ed ha protocollato le sue dimissioni.

Ieri ha ripreso il suo posto di docente di diritto della navigazione all’Università di Cagliari, ma la prossima settimana dovrebbe prendere possesso del nuovo prestigioso incarico conferitogli alcune settimane fa dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, che avrà la durata quadriennale, con la possibilità di un rinnovo per altri quattro anni.

Il nuovo assessore regionale dei Trasporti dovrebbe essere Carlo Careddu, ex vicesindaco di Olbia, indicato dalla componente dei popolari-riformisti del Partito democratico (la stessa che esprime Massimo Deiana), attualmente consigliere comunale di opposizione nella città gallurese.

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la direzione del presidente Francesco Pigliaru, ha dato il via libera al trasferimento di quasi tre milioni di euro ai 21 Ambiti Plus per l’attivazione di progetti individuali di assistenza domiciliare integrata a ultrasessantacinquenni.
Sempre su proposta dell’assessore Luigi Arru sono stati stanziati 2 milioni 600mila euro per progetti di accoglienza per i minori stranieri non accompagnati. Sono stati approvati, inoltre, il Protocollo d’intesa Regione – Università di Cagliari e Sassari, i criteri per l’erogazione di contributi per le associazioni di promozione sociale.
Su proposta dell’assessore Giuseppe Dessena, è stato approvato il disegno di legge che istituisce l’Anagrafe regionale degli studenti. Lo strumento servirà a migliorare, conoscere e governare sempre meglio i processi connessi all’istruzione, a monitorare le dinamiche derivanti dai diversi percorsi scolastici e valutare gli esiti delle politiche e degli interventi messi in atto.
Su proposta dell’assessora Donatella Spano l’Esecutivo ha escluso da ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, condizionato a prescrizioni, l’intervento per il rinnovo di autorizzazione della cava granulati calcarei in località Funtana Accargius a Sadali.

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Una battaglia referendaria, di tutti i sardi, per inserire nella Costituzione italiana in principio dell’insularità della Sardegna: la chiedono i Riformatori sardi con una lettera inviata questa mattina al presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

I Riformatori sardi prendono le mosse dai referendum consultivi per il principio di sussidiarietà che a ottobre prossimo si terranno in Veneto e in Lombardia e rilanciano il tema al popolo sardo. Per il consigliere regionale Luigi Crisponi «nella testa dei sardi non c’è ancora una piena consapevolezza di cosa valga in concreto l’insularità e di quanto sia determinante. Vogliamo un nuovo corso per la Sardegna, un new deal: possiamo scrivere tutti insieme una nuova pagina».

Per l’on. Michele Cossa «non si tratta di andare dal governo con il cappello in mano ma di comprendere che questo tema è trasversale e nodale per la Regione. Abbiamo un gap nei trasporti che comporta un onere spalmato su tutti i sardi, ingiustamente. In Lombardia e in Veneto si preannuncia un plebiscito che avrà ricadute evidenti sui trasferimenti statali, che saranno diminuiti, verso il  Mezzogiorno e le Isole. E’ davvero l’ora che la nostra non eliminabile insularità sia fatta valere in concreto».

Anche il consigliere Attilio Dedoni è intervenuto e ha aggiunto: «E’ una battaglia che viene da lontano, dai tempi delle “autostrade del mare” lanciate da Mario Segni. Ma è sempre attuale. Basta una piccola riforma, piccola solo in apparenza, a migliorare la vita dei sardi. Su questo vogliamo stimolare anche le forze indipendentiste, per evitare che di insularità si chiacchieri soltanto, come accaduto finora».

Per il coordinatore del partito, Pietrino Fois, «la Sardegna è la terza regione d’Italia per estensione ma conta poco più di un milione e mezzo di abitanti. La Lombardia è la quarta ma ha undici milioni. Ecco, sarei curioso di vedere se i tanti capaci imprenditori lombardi sarebbero altrettanto lumbard e bravi se provassero a fare gli imprenditori in Sardegna, con i limiti che abbiamo noi a causa dell’insularità».

Il presidente del partito, Roberto Frongia, ha aggiunto che il percorso di modifica della Costituzione parte da un referendum: «A partire da settembre raccoglieremo le firme. Vogliamo fare del caso Sardegna un caso nazionale e invitiamo tutte le forze politiche  a condividere questo percorso democratico».

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Oggi, alle 12.00, presso la saletta accanto al gruppo del Consiglio regionale, i Riformatori sardi presentano l’iniziativa per l’introduzione del principio dell’insularità nella Costituzione, ritenuto nodo cruciale per lo sviluppo dell’Isola.
Il progetto, che parte con un appello al presidente della Regione Francesco Pigliaru, affinché promuova un referendum capace di unire i sardi in una iniziativa storica per la Sardegna, sarà al centro della politica dei Riformatori sardi nei prossimi mesi e, se necessario, nei prossimi anni.

Il 22 ottobre, Lombardia e Veneto chiameranno a raccolta i cittadini per votare un referendum in cui viene chiesta maggior autonomia, ma soprattutto viene chiesto che le tasse prodotte in Padania, restino in Padania. Il risultato della consultazione elettorale è già scritto e, influenzerà, ulteriormente ed in modo traumatico, le politiche di coesione del paese.

Di fronte a questo mutamento di scenario, la Sardegna non può restare immobile e inerte. Al contrario, deve essere rilanciata immediatamente, con la massima forza e coesione, la “questione sarda”, non più legata alle esigenze del momento, ma con una prospettiva di medio lungo periodo. E questa non può che essere legata al tema della “insularità”. Si tratta di un principio già sancito dalle convenzioni e ben presente nella progettualità teorica di tutta la politica nazionale, che spesso viene invece dimenticato nella produzione legislativa quotidiana e nella conseguente attribuzione delle risorse finanziarie

«Votiamo il referendum sardo lo stesso giorno del Veneto e della Lombardia – chiedono i Riformatori sardi al presidente Francesco Pigliaru – e affermiamo tutti insieme la volontà dei sardi che la Carta Costituzionale tuteli il principio di insularità.»

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha autorizzato l’alienazione al prezzo simbolico di un euro del secondo elenco di immobili del patrimonio disponibile regionale, a favore dei Comuni nel cui territorio sono ubicati i beni. L’esponente dell’Esecutivo guidato da Francesco Pigliaru, a Nuoro per partecipare alla presentazione di un libro, ha colto l’occasione per annunciare che tra questi beni vi è anche l’ex hotel Esit del Monte Ortobene.

«Prosegue la gestione e valorizzazione del patrimonio pubblico, nello spirito di sussidiarietà e decentramento ai Comuni – sottolinea l’assessore Erriu -. Parliamo di una parte del patrimonio immobiliare che non è funzionalmente utilizzabile per i servizi regionali, ma che invece è di sicuro interesse per gli enti territoriali i quali, proprio per questo motivo, in molti casi già li utilizzano con contratti di comodato d’uso. Sono sicuro che loro sapranno gestirli e valorizzarli come leva per lo sviluppo del territorio, sapendo di poter contare anche su strumenti finanziari innovativi e su fondi immobiliari per la valorizzazione di immobili pubblici. Per quanto riguarda il caso dell’Esit di Nuoro, il suo recupero contribuirà a dare maggiore valore anche al parco che lo ospita. In questa direzione si collocano l’intesa che sarà siglata con l’Amministrazione comunale barbaricina, centrata su un ambizioso progetto di riqualificazione urbanistica del Monte, e quelle che andremo a firmare con gli altri enti locali interessati.»
Nel nuovo elenco figurano altri immobili piuttosto noti, come l’hotel ex Esit di San Leonardo (Santu Lussurgiu), l’ex stazione di vedetta di Monti Russu (Aglientu), l’ex stazione semaforica di Capo Testa (Santa Teresa di Gallura) e l’ex scuola materna di San Pasquale (Tempio Pausania).
Il primo elenco di beni era stato indicato con la delibera della Giunta regionale n. 26/26 del 30 maggio 2017.

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La Regione ha pubblicato on line sul sito istituzionale il bando da 44 milioni di euro per interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e per la realizzazione di micro reti rivolto alle strutture pubbliche nel territorio regionale: il bando, che si inserisce nella programmazione unitaria, è il risultato del lavoro congiunto degli assessorati dei Lavori Pubblici e dell’Industria, che si muovono in sinergia verso un comune obiettivo: dotare l’Isola di edifici intelligenti che consumano meno energia, la producono, usano solo quella necessaria e trasferiscono quella in eccesso ad altre strutture, in un processo virtuoso che si traduce in economia, tutela ambientale e miglioramento della qualità della vita per tutti i sardi.
«Vogliamo che la Sardegna sia sempre più una ‘smart region’ e oggi, grazie al lavoro di squadra portato avanti dai due assessorati, facciamo un altro passo concreto verso l’obiettivo – sottolinea il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. La direzione che percorriamo è l’unica possibile: la transizione da energie fossili a rinnovabili. È necessario orientare il mercato verso un settore che è destinato a generare lavoro di alta qualità e per questo investiamo risorse pubbliche importanti. La tecnologia avanza veloce e ci permette di puntare a una produzione rinnovabile mirata al benessere delle persone che vivono vicino a dove l’energia viene prodotta. Non servono solo edifici che generano energia rinnovabile – conclude il presidente Pigliaru -, ma anche reti e connessioni tra loro, per raggiungere equilibrio e autosufficienza.» 
«Stiamo entrando in una nuova era – dice l’assessore dei Lavori pubblici Edoardo Balzarini – con la Regione che porta innovazione in un settore con forti potenzialità, per attrarre ulteriori investimenti, anche privati. Grazie a questi interventi gli edifici pubblici sardi potrebbero diventare vere e proprie isole energetiche, infatti, con l’efficientamento e la costruzione di reti intelligenti che collegano più edifici, e l’uso di sistemi di accumulo dell’energia elettrica, questa potrà essere trasferita alle strutture che ne hanno bisogno, attraverso un sistema di monitoraggio che controlla e regola la distribuzione. Proseguiamo spediti – conclude l’assessore dei Lavori pubblici – questo bando segue di poche settimane il via libera della Giunta al programma preliminare dei primi due interventi per 16 milioni e 600mila euro: efficientamento energetico nell’edilizia residenziale pubblica di proprietà Area (11,6 milioni) ed efficientamento energetico e smart grid negli immobili di viale Trento, via Battisti e viale Trieste (5 milioni) a Cagliari.»
«È un bando importantissimo con obiettivi che vanno nella direzione già tracciata dal Piano Energetico: cioè, risparmiare energia, creare reti intelligenti di distribuzione energetica e migliorare la qualità dell’ambiente, a partire dagli edifici pubblici, quelli dei Comuni e delle Province in particolare, ma anche delle Università e dei Consorzi Industriali – sottolinea l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. Le azioni previste dal bando si inseriscono in un quadro più generale che la Giunta ha delineato in questi ultimi tre anni. Proprio nei giorni scorsi a Roma la Conferenza delle Regioni – Commissione Energia si è riunita per approvare la posizione comune sul documento di consultazione della Strategia Energetica Nazionale. La nostra regione anticipa le misure contenute nella SEN per la riqualificazione profonda degli edifici pubblici incentrata su efficienza e autoconsumo anche attraverso un coinvolgimento più efficace delle Energy Service Company-ESCO. La Sardegna punta alla riduzione del 50% delle emissioni climalteranti associate ai consumi entro il 2030. È un traguardo ambizioso e per raggiungerlo occorre la collaborazione di tutti, dalla Regione agli Enti locali, dal mondo delle imprese ai cittadini. Vogliamo migliorare le prestazioni energetiche degli edifici pubblici attraverso la promozione e l’uso di tecnologie innovative. Vogliamo utilizzare in maniera più efficiente le fonti energetiche rinnovabili e migliorare la stabilità e l’efficienza del sistema energetico. Stiamo mettendo le basi per consegnare alle prossime generazioni una Sardegna più ‘verde’ e più moderna. Le risorse in campo sono ingenti e devono essere spese tutte e bene – conclude l’assessore Piras -: è un mercato che può creare lavoro, e quindi occupazione, attivando processi di filiera che consentono di attrarre investimenti pubblici e privati.»
L’entità del contributo per ciascun beneficiario sarà pari al 100% del costo totale ammissibile a finanziamento. Le domande possono essere presentate fino al 3 novembre 2017.
Possono partecipare i comuni, singolarmente o nelle forme associate previste dal Testo Unico degli enti locali, le province, i consorzi industriali e le università, ad esclusione delle strutture sanitarie. Il finanziamento massimo per ciascuna proposta ammissibile, nei limiti delle risorse disponibili, va dai 500mila euro per i comuni singoli fino a 3000 abitanti a 2.500.000 per le proposte presentate da comuni associati, province, amministrazioni universitarie e consorzi industriali. Il finanziamento minimo per ciascuna proposta è pari a 50.000 euro.

L’assessore regionale dell’Industria Maria Grazia Piras.

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«Nel bilancio ci sono 3.094 milioni, più 130 per ripianare il disavanzo della sanità già accertato del 2016. Tuttavia, anche se non ci sono ancora dati ufficiali (che comunque arriveranno a breve) si sa già che ci vogliono almeno 250 milioni per coprire la spesa sanitaria del 2016. Come ha fatto anche quest’anno l’assessore della programmazione a sbagliare i conti? Ma soprattutto da dove pensa di prendere i 120 milioni che mancano? Lo chiede il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, che ha presentato oggi un’interrogazione urgente indirizzata al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore Raffaele Paci.

«Sin dall’inizio hanno parlato di sprechi e di tagli alla sanità. Non risulta che abbiano eliminato i primi, né che siano riusciti in alcun modo a comprimere la spesa, come dimostrano i conti. Tutti gli anni si assiste a questa pantomima. In compenso, la situazione della sanità sarda è precipitata ben oltre il livello di guardia, come dimostrano anche le preoccupazioni espresse a gran voce dai medici e dal personale del SSR – aggiunge Michele Cossa -. La stessa ASL unica è stata impostata contro il buon senso: avrebbe dovuto centralizzare l’amministrazione e decentrare sui territori l’organizzazione sanitaria, mentre si è fatto l’esatto contrario. La medesima cosa stanno facendo con la grande pianificazione: si fa la la rete ospedaliera senza che si sappia nulla della rete dei servizi territoriali. Un modo di procedere che caratterizza questa maggioranza – conclude Michele Cossa -, che inizia a costruire cominciando dal tetto e non dalle fondamenta.»