20 July, 2024
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«I Comuni sono al centro della strategia dell’Agenda Digitale promossa dalla Giunta per dare impulso allo sviluppo della fibra ottica nelle aree rurali ed al miglioramento dei servizi digitali offerti dalla pubblica amministrazione regionale.»
Lo ha detto l’assessore degli Affari generali Filippo Spanu nel suo intervento all’appuntamento conclusivo sull’Agenda Digitale Sardegna, che si è tenuto all’Hotel Regina Margherita di Cagliari. Dopo l’introduzione del direttore generale Antonello Pellegrino, l’assessore Spanu ha ricordato a dirigenti e funzionari comunali le priorità della Regione, a cominciare dal rafforzamento della funzione di tutti gli enti locali.
Spanu ha rimarcato il buon trend di spesa al 31 dicembre 2016: «In base ai primi dati in nostro possesso la Sardegna è al terzo posto nella graduatoria nazionale, stilata dal ministero dello Sviluppo economico, sull’utilizzo dei fondi europei per l’Agenda Digitale. Con una spesa superiore al 35%, l’isola si pone largamente sopra la media italiana che si attesta al 10%».
«Molto resta da fare per portare a termine ciò che la Regione si è proposta di realizzare nell’ambito dell’Agenda Digitale – ha sottolineato l’assessore Spanu – e per questo vogliamo ragionare insieme all’Anci Sardegna per capire come accelerare ulteriormente la spesa, rendendo i progetti approvabili in tempi ancora più rapidi.»
Uno degli interventi più rilevanti è sicuramente quello che riguarda la realizzazione della rete in fibra ottica nelle cosiddette aree “a fallimento di mercato”, in cui gli operatori privati hanno deciso di non intervenire.
«Dobbiamo superare il digital divide tra i territori. La nostra attenzione si rivolge in modo particolare alle zone rurali, perché le imprese agricole e quelle di trasformazione devono potersi confrontare con il mercato globale e hanno bisogno del supporto tecnologico necessario.»
L’assessore degli Affari generali ha poi sottolineato che «la Regione deve garantire a cittadini e imprese servizi migliori, guardando in particolare alla semplificazione. La rimodulazione del sistema dei portali della Regione, per esempio, va in questa direzione. Abbiamo stanziato ingenti risorse, 312 milioni di euro per l’Agenda Digitale Sardegna, e cominciamo a vedere i primi risultati. Ora è giunto il momento di accelerare e chiudere la prima fase dell’intervento. Di particolare rilievo anche il progetto che riguarda la videosorveglianza. Abbiamo deciso di ampliare l’intervento e estenderlo ad altri comuni. Con l’Anci dobbiamo aprire subito un confronto per decidere in quale direzione muoverci, anche per evitare che troppi progetti risultino non in linea con gli standard richiesti dai bandi».

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato l’accordo di programma “Marghine al centro”, sottoscritto dall’assessore della Programmazione Raffaele Paci lo scorso 6 maggio a Macomer all’interno della programmazione territoriale. Nel progetto, che porta sul territorio 24 milioni di euro e coinvolge 10 Comuni con oltre 22mila abitanti, il Marghine si ripensa e costruisce il suo futuro puntando sul rafforzamento dell’identità locale come attrattore principale: percorsi naturalistici e culturali, più opportunità ai cittadini in accessibilità, istruzione, qualità della vita e del tempo libero anche attraverso un avanguardistico e itinerante Festival della letteratura sportiva e un gemellaggio con il Galles nel nome di Benjamin Piercy.
E’ stata accolta la proposta dell’assessore Luigi Arru per l’istituzione del Comitato di Organizzazione delle Reti Integrate (CORI). Avrà il compito di definire una metodologia per l’accreditamento dei centri specialistici nelle reti di cura, in termini di competenze, di processi (linee guida, PDTA) e di casistica prodotta (volumi e esiti), nonché delle metodologie di governo di queste, per garantire uniformità di gestione indipendentemente dalla patologia di riferimento e il coordinamento, sotto il profilo metodologico, dei comitati tecnici regionali deputati allo sviluppo delle specifiche reti integrate di cura.
Sempre su proposta di Arru, è stato approvato il programma straordinario di ricognizione degli operatori soggetti a registrazione e operanti a livello della produzione primaria di mangimi e operazioni correlate (somministrazione di mangimi ai propri animali, sia che detti operatori li producano o meno; trasporto, stoccaggio e manipolazione di prodotti primari nel luogo di produzione; miscelazione di mangimi per il fabbisogno esclusivo dell’azienda). Nominato, infine, il Commissario straordinario dell’IPAB Asilo Infantile San Vittorio di Tuili: è stato scelto Andrea Locci.
La Giunta, su proposta dell’assesore degli Affari Generali Filippo Spanu, d’intesa con gli assessori dei Lavori Pubblici Paolo Maninchedda e dell’Industria Maria Grazia Piras, ha istituito l’Unità di Progetto denominata “Efficientamento energetico”. L’attività della nuova struttura è legata all’attuazione del programma per il quale sono disponibili 30 milioni di euro e che prevede l’efficientamento energetico negli edifici pubblici e la realizzazione di “smart grid”. L’Unità di progetto opererà quale unico centro di responsabilità amministrativa e dovrà assicurare una efficiente gestione integrata delle risorse in capo agli assessorati dei Lavori pubblici e dell’Industria.
Nulla osta, come richiesto dall’assessore Giuseppe Dessena, ai bilanci di previsione 2017, pluriennale e alle relative integrazioni dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (I.S.R.E.) di Nuoro, come deliberato dal Consiglio di amministrazione.

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La Conferenza permanente Regione-Enti locali questa mattina si è riunita a Cagliari per discutere della proposta tecnica pervenuta dal ministero dell’Interno di ospitare un Centro di permanenza per i rimpatri (CPR) nell’ex Casa mandamentale di Iglesias. Gli assessori regionali degli Affari generali e degli Enti locali, Filippo Spanu e Cristiano Erriu, hanno illustrato la posizione della Giunta espressa dal presidente Francesco Pigliaru nella lettera inviata nei giorni scorsi al ministro dell’Interno Marco Minniti. Francesco Pigliaru ha chiesto all’esponente del Governo un incontro urgente sulla possibile individuazione di un CPR in Sardegna ed ha ribadito le problematiche legate ai flussi migratori non programmati.
I presidenti dell’Anci Sardegna e del CAL, Emiliano Deiana e Andrea Soddu, e il sindaco metropolitano di Cagliari Massimo Zedda hanno condiviso la necessità di un urgente confronto politico con i rappresentanti del Governo e nell’ambito della Conferenza delle Regioni.
Regione e Autonomie locali chiedono immediati interventi in materia di sicurezza; compensazioni per i Comuni maggiormente impegnati sul fronte dell’accoglienza; azioni dissuasive finalizzate al blocco dei flussi migratori dall’Algeria; garanzia di condivisione delle scelte da parte degli amministratori locali. Su quest’ultimo punto è stata rimarcata l’esigenza di un pieno coinvolgimento dei Comuni nelle decisioni che riguardino l’eventuale apertura di un CPR nell’Isola.
In merito all’individuazione dell’ex carcere di Iglesias, la Conferenza permanente ha evidenziato che – pur non essendo stata compiuta alcuna scelta – la comunità iglesiente e quella di Fluminimaggiore compiono già un notevole sforzo per l’integrazione dei migranti ospitati in diverse strutture del territorio. Inoltre, è stato rimarcato da tutti i componenti la Conferenza che molte aree della Sardegna sopportano in misura rilevante vincoli e limitazioni imposti dallo Stato.

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Il consigliere regionale dei Rossomori Emilio Usula ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore alla Sanità Luigi Arru, sui disservizi nella medicina di base a Serrenti, dove un medico è stato trasferito, un altro è andato in pensione e da qualche mese il sistema sanitario regionale non riesce a garantire il servizio a tutti i cittadini. Dei quattro medici operanti all’inizio dell’anno nel paese del Medio Campidano ne rimangono solo due, una situazione che sta provocando gravi disagi ai pazienti, costretti a recarsi a Samassi per poter fruire delle prestazioni sanitarie.

Lo denuncia il consigliere regionale dei Rossomori Emilio Usula che, in mattinata, ha presentato un’interpellanza al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore della Sanità Luigi Arru.

«I cittadini di Serrenti sono in forte difficoltà – spiega Emilio Usula – non esiste, infatti, nessun servizio di trasporto pubblico che garantisca in modo continuativo ed efficace la mobilità verso Samassi, i pazienti sono costretti a muoversi con i propri mezzi. A questi disagi, si aggiunge l’allungamento delle liste d’attesa dovuto all’eccessivo numero degli utenti che si rivolgono alla medicina di base di Samassi. Serve un intervento urgente dell’Ats, i pazienti più colpiti sono quelli più fragili e vulnerabili: disabili, anziani, portatori di malattie croniche ed invalidanti.»

Una situazione che potrebbe addirittura aggravarsi. La prossima estate – secondo notizie in possesso del consigliere regionale – un altro medico di base in servizio a Serrenti andrà in pensione. «L’assessorato è a conoscenza di questa situazione – chiede Emilio Usula – quali azioni intende mettere in campo per obbligare il Comitato regionale per la Medicina generale a prendere opportune decisioni in merito?».

In attesa di una risposta dai vertici dell’Ats e dell’assessorato, Emilio Usula chiede che vengano garantiti i servizi essenziali: «Per tamponare l’emergenza occorre allestire un sistema di trasporto straordinario da Serrenti a Samassi, anche con bus navetta, in modo da assicurare l’erogazione delle prestazioni sanitarie ai pazienti con maggiore disagio – conclude il consigliere regionale dei Rossomori – le istituzioni hanno il dovere di tutelare il diritto alla salute dei cittadini, l’assistenza primaria di base deve essere assicurata nel luogo più vicino alla residenza del paziente».

 

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La Giunta regionale guidata da Francesco Pigliaru consolida e rafforza il Piano straordinario di edilizia scolastica Iscol@ che ha già prodotto concreti e importanti risultati con i circa 150 milioni di euro già stanziati per migliorare la qualità delle infrastrutture e di conseguenza il livello dell’istruzione. L’esecutivo, infatti, ha approvato, nella riunione dello scorso 3 maggio, l’aggiornamento del Piano che consentirà la realizzazione di tutti gli interventi dell’Asse II (manutenzione degli edifici e riqualificazione di arredi e attrezzature) programmati dal 2014 al 2017, e ulteriori 18 concorsi di progettazione per nuove scuole (Asse I), arrivando a circa 265 milioni di euro di investimento totale.

«Il programma di interventi su edilizia scolastica è un successo di cui andiamo orgogliosi – ha detto il presidente Pigliaru nel corso dell’odierna conferenza stampa -. Su Iscol@ abbiamo investito moltissimo in termini di idee, energie, professionalità e ben 265 milioni di euro, di cui 89 provenienti dal Patto firmato con il Governo, che siamo certi di aver speso bene. Avere ragazzi che studiano in edifici belli, accoglienti e adatti alla didattica moderna è un tassello fondamentale per dare loro più motivazione, per creare comunità e quindi combattere dispersione scolastica e spopolamento. In particolare le Scuole del nuovo millennio sono la grande occasione perché i Sindaci, che sono stati molto attenti e ricettivi, pensino a se stessi più come territorio che come singolo Comune. Per affrontare i cambiamenti dati da globalizzazione e tecnologia l’istruzione a tutti livelli è un pilastro fondamentale», ha aggiunto Francesco Pigliaru, ricordando in chiusura i 30 milioni per la ricerca di base anch’essi provenienti dalle risorse del Patto e già programmati dalla Giunta per il triennio 2017-2020.

Di “piano di straordinaria importanza per gli studenti della Sardegna” ha parlato l’assessore della Pubblica Istruzione, Giuseppe Dessena. «Continuiamo a puntare sulle scuole per la crescita culturale dei ragazzi, creando luoghi che siano sempre più accoglienti e competitivi per lo svolgimento della didattica – ha aggiunto -. Un esempio su tutti l’investimento di 22milioni sugli arredi scolastici, intervento quanto mai importante per andare oltre il metodo classico della lezione frontale, aprire le aule e realizzare ambienti che favoriscano il dialogo e la ricerca a più livelli. L’investimento di Iscol@ va a incidere anche sull’indotto dell’edilizia, con le ditte che parteciperanno ai lavori. Sono molto soddisfatto del dialogo, e del risultato che questo ha prodotto, tra la Regione e gli enti locali coinvolti. Non c’è niente di più bello che dare finanziamenti a un comune per migliorare le proprie scuole, per i giovani, che saranno il futuro di quelle comunità».

Dal 2014 a dicembre 2016, grazie alle azioni di manutenzione straordinaria dell’Asse II, oltre 150 mila studenti sardi frequentano scuole più sicure, accoglienti ed efficienti sul piano energetico (per un totale di 850 edifici). Con uno stanziamento di oltre 109 milioni di euro sono stati portati a termine oltre mille interventi di manutenzione straordinaria. Sono stati aperti 1.174 cantieri che hanno generato 3 mila occupati e prodotto ricadute positive per il settore dell’edilizia. Mediamente ogni cantiere ha realizzato lavori per oltre 93 mila euro (nel 2017 la media è di oltre 150mila).

Scuole del nuovo millennio. Sono stati avviati i primi 15 progetti pilota relativi ai nuovi edifici, le “scuole del nuovo millennio”. In questo contesto sono compresi i 4 progetti che vengono attuati dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del programma “scuole innovative” e la nuova scuola di Olbia realizzata nel quadro degli interventi post-alluvione. Nello specifico, gli interventi riguardano le scuole di: Ales (istituto comprensivo), Alghero (scuola Secondaria di Primo Grado), Bono (Istituto comprensivo), Unione Parte Montis (infanzia, scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado), Nurachi (scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado), Provincia dell’Ogliastra (polo scolastico di Monte Attu), Nuoro (scuola infanzia e primaria), Sassari (scuola primaria e la scuola dell’infanzia della borgata di Ottava), Provincia Cagliari (Istituto Tecnico Economico Pietro Martini), Jerzu (scuola Primaria e Secondaria di Primo Grado), Olbia (due scuole dell’Infanzia – Primaria – Secondaria di Primo Grado), Selargius (Infanzia), Arzachena (Infanzia), Muravera (Istituto alberghiero).
L’investimento, che anche in questo caso determina un virtuoso circuito di sviluppo economico e culturale, ammonta a circa 50 milioni (di cui 8,5 milioni cofinanziati dagli enti locali). 40 i comuni coinvolti, per oltre 3 mila studenti.
In questi giorni va avanti la verifica delle oltre 60 proposte progettuali presentate da architetti e ingegneri. Nei prossimi mesi si procederà all’aggiudicazione dei migliori progetti che permetteranno l’avvio delle gare per i lavori, a partire dal prossimo autunno.

I nuovi interventi. Tra il 31 dicembre del 2017 e la fine di giugno del 2018 saranno aggiudicati altri 223 interventi di manutenzione. In particolare è previsto l’avvio di opere di riqualificazione e manutenzione delle scuole con una dotazione finanziaria di 33 milioni di euro di cui 22 a valere sul Patto per la Sardegna. Con altri 22 milioni, ben 430 istituti frequentati da 63 mila studenti avranno, già nel prossimo anno scolastico, nuovi arredi e attrezzature.

Grazie a un investimento di 60 milioni (di cui 40 del Patto per la Sardegna) nei prossimi mesi saranno avviati ulteriori 18 concorsi di progettazione nell’ambito dell’Asse I (Scuole del nuovo millennio). Sono ormai in dirittura d’arrivo le analisi sui documenti preliminari alla progettazione proposte dagli enti locali e dalle direzioni didattiche. Verranno realizzate nuove scuole, più moderne e funzionali, nei comuni di Cagliari, Guasila, Escalaplano, Thiesi, Monti, Mores, Neoneli, Olbia, Posada, Samugheo, Telti, Uta, Villaspeciosa, Loiri Porto San Paolo, Santu Lussurgiu. In questo processo assai virtuoso sono coinvolti anche la Provincia di Sassari e poi Tresnuraghes, Sagama, Sennariolo e Scano di Montiferro che hanno sottoscritto un accordo sovracomunale. L’imminente fase di progettazione riguarda 5.200 studenti sardi che potranno frequentare scuole finalmente in sintonia con le loro esigenze.

L’aggiornamento del Piano straordinario di edilizia scolastica riconferma per tutta la durata delle legislatura l’incarico dell’Unità di progetto, dandole anche mandato di elaborare un piano strategico per rimediare al degrado degli edifici della scuola secondaria superiore in tutto il territorio regionale.

Infine, un dato di grande significato descrive il valore e i risultati del progetto ”Iscol@”: nella realizzazione degli interventi sono stati raggiunti con largo anticipo tutti gli obiettivi di avanzamento procedurale e di spesa. Traguardo tagliato grazie alla collaborazione e all’impegno degli amministratori e dei tecnici di tutti gli enti coinvolti.

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Il presidente Francesco Pigliaru ha incontrato i rappresentanti delle associazioni di pescatori e armatori, così come da loro richiesto il 9 maggio scorso. Le associazioni di categoria hanno evidenziato le forti restrizioni subite a causa delle esercitazioni in corso di svolgimento lungo le coste del sud della Sardegna. All’incontro hanno partecipato l’assessore dell’Agricoltura, Pierluigi Caria, e il presidente della Quinta Commissione Attività produttive del Consiglio regionale, Luigi Lotto.
Francesco Pigliaru ha confermato il sostegno della Regione al comparto della pesca, ricordando di aver immediatamente avviato un dialogo con la Marina militare italiana al fine di limitare al massimo gli impatti delle attività a mare. Le interlocuzioni hanno già portato a una limitazione delle aree interdette e all’impegno della Marina militare di concludere le esercitazioni lungo la costa sud-orientale il 14 maggio, in anticipo rispetto alla data programmata del 20 maggio.
Il presidente della Regione ha quindi evidenziato come le attività in corso lungo le coste riguardino operazioni di bonifica da materiale bellico inesploso giacente nei fondali, di cui sono stati già comunicati alcuni ritrovamenti a seguito delle perlustrazioni. Si è dunque convenuto che tali operazioni, condotte in un contesto esercitativo, producono ricadute positive in termini di tutela e sicurezza delle persone e dell’ambiente. Pertanto, se i pescatori ne avessero avuto comunicazione in anticipo, avrebbero potuto manifestare reazioni diverse e più collaborative. Sul punto, è stato ricordato, Pigliaru ha invitato la Marina a un maggiore coinvolgimento degli operatori della pesca anche nelle fasi che anticipano le operazioni, affermando l’esigenza di utilizzare, accanto a quelle formali, modalità informative più consone ai tempi e più dirette. Il presidente Pigliaru, in chiusura, ha ribadito il sostegno della Regione al giusto ed equo indennizzo per gli operatori del mare danneggiati nelle loro attività economiche.

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Sul metano la Sardegna rientra nella strategia energetica nazionale. E’ quanto emerso ieri nella presentazione della Strategia energetica nazionale (SEN) avvenuta ieri a Montecitorio, in audizione alle Commissioni riunite Ambiente e Attività produttive, dai ministri Carlo Calenda e Gian Luigi Galletti, in cui il Governo esplicita gli indirizzi e la programmazione di politica energetica facendo diretto riferimento alla Sardegna.

«La nostra strategia sul metano, grazie al duro e costante lavoro di questa Giunta sfociato nel Patto per la Sardegna, è stata promossa all’interno dalla “Strategia energetica nazionale” – ha commentato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. È un grande risultato che va verso la risoluzione di uno dei più grossi problemi strutturali della Sardegna. Certifichiamo un ulteriore passo in avanti in attuazione del Patto stretto con il Governo che ci fa essere ottimisti sulla possibile accelerazione delle nostre potenzialità economiche e produttive.»

«Essere ricompresi all’interno del SEN è un grande risultato, anche perché a partire da questo documento ragionano strategicamente tutti i grandi player nazionali ed internazionali – sottolinea l’assessore dell’Industria Maria Grazia Piras -. Il percorso tracciato per portare il metano nell’Isola è ormai una realtà. Ci abbiamo scommesso fin dall’inizio con chiarezza di intenti, determinazione ed entusiasmo. Mi auguro che presto potremo goderne i benefici sia economici che ambientali che si tradurranno in una significativa diminuzione del prezzo dell’energia, ricadute occupazionali e riduzione delle emissioni inquinanti.»

Nel documento del Governo, che riprende i propositi del Piano Energetico Regionale in più parti, la metanizzazione Sardegna è prevista in un modello che viene schematizzato in sette depositi costieri di piccola scala, di cui uno già autorizzato, tre in fase di autorizzazione e altri tre annunciati. Si menzionano inoltre i 600 km di dorsale tra depositi e bacini di domanda e lo sviluppo di reti di distribuzione urbane. Sono infine indicate le aziende che hanno già presentato progetti per la realizzazione.

Ma la SEN non si limita a trattare la questione metano e individua la Sardegna anche quale possibile pilota di area di controllo delle emissioni di Zolfo (SECA) nel Mediterraneo. «Accogliamo con grande favore, inoltre, la candidatura della Sardegna, assieme a Malta, a diventare l’hub del GNL per il rifornimento marittimo, nello scenario delineato da Coop 22 a Marrakech. Questo è un ottimo esempio di come potenzialità di sviluppo possano sposarsi con ambizioni di sostenibilità ambientale», ha detto il presidente Pigliaru.

L’area SECA impegna gradualmente prima i mezzi portuali, poi i traghetti, a moderare le emissioni limitando allo 0,1% lo zolfo nei carburanti marini e riducendo il combustibile tradizionale a favore del metano, economicamente ed ambientalmente più sostenibile. Questa scelta ha una doppia valenza: da un lato certifica che gli obiettivi ambientali posti dal Piano Energetico Regionale sono perfettamente in linea con gli obiettivi europei; dall’altro lato permette agli stessi imprenditori interessati alla metanizzazione della Sardegna di disporre del mercato del rifornimento navale (bunkeraggio), di sicuro interesse.

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Si è svolto ieri, martedì 9 maggio, nel Palazzo della Regione, in viale Trento, a Cagliari, un incontro tra il capo di Gabinetto della Presidenza Gianluca Serra ed il delegato per il Coordinamento del Piano Sulcis, Tore Cherchi, nel quale è stato fatto il punto con le organizzazioni sindacali sullo stato della vertenza Alcoa che, allo stato attuale, registra una formale proposta di acquisto dello stabilimento con un piano industriale e richiesta di trattativa in esclusiva da parte della società Sider Alloys.
Invitalia, la società pubblica incaricata dal Governo di gestire la materia, seguendo la prassi normale in questo tipo di vertenze, ha in esame l’offerta ed ha in corso l’approfondimento della stessa, in un confronto diretto con Sider Alloys. La stessa Invitalia ha chiesto il differimento dei termini di scadenza dell’offerta di acquisto, per consentire che gli altri due soggetti che hanno manifestato interesse per lo stabilimento, completino la loro istruttoria e per avere il tempo necessario per le valutazioni finali.
Un’altra rilevante società che opera nel settore della componentistica per autotrasporto, infatti, ha in corso effettivamente la due diligence (cioè la valutazione degli impianti) per decidere se presentare una formale proposta di acquisto oppure rinunciare. Esaurita questa fase, Governo e Regione, previo confronto con le organizzazioni dei lavoratori, assegneranno l’esclusiva della trattativa ad una delle società interessate, sulla base di ciò che appare più utile per il futuro dei lavoratori e della produzione.
Parallelamente prosegue l’attività per conseguire le condizioni richieste su energia, porto e bonifiche. Il contenuto del provvedimento sull’energia, illustrato dal Ministro, consente condizioni competitive. L’esponente del Governo ha indicato il mese di maggio come periodo per lo sviluppo e la conclusione dell’iter. L’appalto del porto è stato effettuato e recentemente (lo scorso 21 aprile), il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha esaminato il progetto definitivo. La bonifica del suolo dello stabilimento è in corso: per il risanamento della falda è stato recentemente emesso il decreto che definisce cosa fare e i criteri per ripartire i costi fra cinque grandi aziende di Portovesme, fra le quali sono attualmente in corso incontri e riunioni per arrivare a una soluzione condivisa.
Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, chiederà al ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, di convocare quanto prima una riunione per un esame congiunto dello stato della vertenza con le organizzazioni sindacali.

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la direzione del presidente Francesco Pigliaru, sentita la proposta dello stesso Presidente, ha deciso di rinnovare la delega per l’attuazione del Piano di Rilancio del Nuorese all’assessore degli Affari Generali Filippo Spanu che ha seguito sin dall’inizio, nel precedente ruolo di capo di Gabinetto della Presidenza, l’iter dell’importante intervento. E’ stato inoltre confermato il gruppo di lavoro che ha operato nel corso di tutto il processo di definizione del Piano. Nei prossimi giorni verranno presentati a Nuoro i primi progetti immediatamente finanziabili. Approvato inoltre un piano speditivo di laminazione statica preventivo dell’invaso della diga di Maccheronis sul rio Posada, nel comune di Torpè.
E’ stata rinnovata la convenzione tra Regione e Agenzia delle Entrate nazionale per la gestione dell’Irap e dell’addizionale Irpef per il 2017. L’assessore Raffaele Paci, che ha presentato la delibera, ha ricordato che dal prossimo anno entrambe le partite dovrebbero essere gestite dall’Ase, l’Agenzia sarda delle entrate, per la quale è già in piedi la manifestazione d’interesse per l’individuazione del direttore generale. La procedura in questa prima fase è interna al personale regionale ma, nel caso in cui andasse deserta, la manifestazione d’interesse sarà portata all’esterno.
Ulteriori risorse, pari a 4,1 milioni di euro per il triennio 2017-2019, saranno destinate all’acquisto di autobus da assegnare alle aziende di trasporto pubblico regionale e locale che non avevano usufruito della prima tranche di finanziamento finalizzata a eliminare i mezzi più vecchi e inquinanti. Lo ha stabilito la Giunta su proposta dell’assessore Massimo Deiana, ripartendo i fondi del Ministero delle Infrastrutture finalizzati al rinnovo e alla riqualificazione del parco macchine per i servizi di TPL. Specificamente saranno previsti nei bus i seguenti equipaggiamenti aggiuntivi: dispositivi per la validazione elettronica a bordo compatibili con lo standard definito dalla Regione; strumenti per il rilevamento della posizione durante la corsa; sistemi motorizzati per sollevamento e trattenuta delle carrozzine a bordo.
Su proposta dell’assessora Donatella Spano è stato approvato l’atto di indirizzo sul calcolo della percentuale di raccolta differenziata in Sardegna in recepimento delle ultime disposizioni del ministero dell’Ambiente. In merito, i Comuni sardi e le loro forme associative hanno ricevuto una specifica formazione per l’utilizzo del Sistema informativo regionale ambientale (SIRA) da parte dei competenti uffici dell’Assessorato e del Catasto dei rifiuti. Accolta inoltre la richiesta di subentro, nell’integrale rispetto delle prescrizioni, della Società Contourglobal Sarda Srl nel progetto di un Impianto fotovoltaico a Uta, per incorporazione della precedente Società Soluxia e subentro nella titolarità dell’impianto.
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Pierluigi Caria, il Piano di valorizzazione e recupero delle terre civiche del comune di Oniferi.
È stato sostituito, come proposto dall’assessore Paolo Maninchedda, un componente dell’UTR (Unità tecnica regionale per i lavori pubblici), indicando Sergio De Benedictis, responsabile del Genio Civile di Sassari. La Giunta ha poi dichiarato l’assenza dell’interesse pubblico dei due progetti di finanza presentati per la riqualificazione, l’ampliamento e la gestione del porto di Alghero, ribadendo però il permanere dell’interesse dell’amministrazione regionale alla promozione, in particolare nel comparto della nautica diportistica, delle iniziative di finanza di progetto che assicurino, oltre al coinvolgimento di capitali privati nella realizzazione delle infrastrutture pubbliche, l’attivazione di modelli gestionali positivi nei rapporti con il tessuto produttivo, locale e regionale.
Con delibera proposta dall’assessore Virginia Mura, la Giunta ha dato attuazione all’attività di programmazione unitaria sul Fondo Sociale Europeo 2014-2020, svolta dalla Cabina di Regia regionale, aggiornando l’assegnazione delle risorse finanziarie alle diverse azioni del Programma. L’intervento ha l’obiettivo di imprimere una ulteriore accelerazione alla spesa delle risorse, in vista della prima verifica intermedia da parte degli organismi di controllo, prevista per la fine del 2018.
La Giunta ha deliberato il recepimento dell’Intesa tra il Governo, le Regioni e le Province autonome sulle linee guida per il controllo ufficiale sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano, sui mangimi e sul benessere animale. Ciò comporterà una revisione del Piano Regionale dei controlli ufficiali sugli alimenti, la redazione di un manuale e di procedure operative aggiornate. Approvata l’assegnazione alle Aziende sanitarie di risorse a copertura del disavanzo 2015, la ricognizione del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro in essere delle ex ASL: le dotazioni organiche rilevate dovranno essere usate come base di riferimento per procedere alla omogeneizzazione dei modelli organizzativi, del trattamento normativo ed economico dei dipendenti e alla rivisitazione dei livelli salariali. A seguito della ridefinizione degli assetti organizzativi, le Aziende potranno procedere alla redazione dei piani di fabbisogno del personale.

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Il ministro delle Finanze Pier Carlo Padoan ha firmato il decreto che quantifica i parametri per l’erogazione del contributo ai Comuni maggiormente oberati da servitù militari. Lo annuncia il presidente della Regione Francesco Pigliaru, in una lettera inviata questo pomeriggio ai sindaci dei Comuni interessati e al presidente dell’Anci regionale, in cui spiega di averne ricevuto oggi comunicazione formale.

«La Difesa, come da notizie forniteci, stima di poter chiudere tutte le procedure per il trasferimento delle risorse alle Regioni nel tempo di un mese – aggiunge Francesco Pigliaru, che cita l’incontro dello scorso 13 aprile. In quell’occasione, ricorda il Presidente – abbiamo condiviso la necessità di una nostra costante interlocuzione in materia di incidenza della presenza militare nell’Isola, con particolare riferimento alla questione legata ai contributi. È una notizia che stavamo attendendo e il percorso amministrativo non è ancora concluso. Rinnovo, pertanto l’impegno della Presidenza a voler seguire costantemente anche gli ultimi passaggi procedurali.» 

La lettera si chiude ricordando ai Sindaci che è necessario, da parte delle amministrazioni, elaborare ed inviare alla Presidenza la programmazione degli interventi che si intendono avviare utilizzando tali risorse che, come prevede la normativa, «devono essere destinate alla realizzazione di opere pubbliche e servizi sociali nei Comuni».