21 July, 2024
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Quali effetti avranno, nel breve e medio termine, gli impegni assunti ieri sera dal Consiglio regionale, al termine di un lungo dibattito, con l’approvazione dell’ordine del giorno proposto dal capogruppo del Partito democratico Pietro Cocco (presenti 46, sì 26, no 17), sulla vertenza dei lavoratori Aias? E’ la domanda che si pongono i lavoratori e le famiglie dei pazienti assistiti nelle decine di centri operanti in Sardegna.

L’ordine del giorno impegna il presidente della Regione Francesco Pigliaru, la Giunta e l’assessore regionale della Sanità e dell’Assistenza sociale Luigi Arru:

  1. a sollecitare l’Aias ad effettuare una certificazione dei propri bilanci, allo scopo di accertare l’effettiva consistenza dei crediti vantati nei confronto delle Uussll, delle Asl e ora dell’Ats;
  2. a prevedere che nei contratti stipulati dall’Ats con gli erogatori privati vi siano esplicite clausole di salvaguardia delle retribuzioni dei lavoratori, che – se disattese – potranno essere sanzionate anche con la revoca dell’accreditamento;
  3. ad adottare un atto di indirizzo in base al quale: a) il pagamento delle retribuzioni pregresse avvenga tramite il ricorso alla procedura di cui all’articolo 1676 del codice civile; b) il contenzioso in essere, laddove possibile, venga risolto in via transattiva;
  4. ad avviare una ricognizione degli operatori privati potenzialmente interessati a svolgere questi servizi sanitari e socio sanitari, in grado di superare il monopolio in atto.

Il Consiglio regionale ha bocciato l’ordine del giorno presentato dai consiglieri di minoranza (18 voti a favore, 25 contrari), primo firmatario Pietro Pittalis, che prevedeva l’impegno per l’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, «ad attivare entro una settimana un Tavolo tecnico presso l’Assessorato stesso, tra i rispettivi Uffici legali dell’Aias e Fondazione Stefania Randazzo e dell’Ats e Regione Sardegna, affinché in una prima fase si prendano congiuntamente in esame i contenziosi in essere di più immediata soluzione, con l’obiettivo di giungere ad una transazione in tempi rapidi (entro il mese corrente), al fine di utilizzare le risorse derivanti da tali crediti vantati da Aias e Fondazione per il pagamento degli stipendi arretrati. In una seconda fase, il Tavolo prosegua il lavoro per azzerare i contenziosi di maggiore complessità, n modo da non lasciare crediti pregressi in piedi che rappresentano una realtà ingiustificabile per la Regione e per la stessa Ats, questo entro 60 giorni dall’inizio dei lavori; di provvedere ad anticipare le somme necessarie per il pagamento degli stipendi arretrati».

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Si è tenuto ieri a Villa Devoto un primo incontro tra il presidente Francesco Pigliaru e i rappresentanti del Gruppo di Intervento Giuridico sulla questione degli usi civici. Nello specifico è stata chiarita la portata della recente legge N. 26 del 2016, con la quale la Regione Sardegna, unica in tutto il panorama nazionale, ha regolamentato gli effetti sul paesaggio degli interventi di sclassificazione, riconoscendo la necessità di intervento di Regione e Mibact. Oltre a svolgere un’importante funzione economico-sociale garantendo le risorse alle collettività che ne sono proprietarie, gli usi civici costituiscono, infatti, beni paesaggistici e sono, pertanto, salvaguardati da precise disposizioni. È stato inoltre sottolineato che la legge non ha introdotto nuove ipotesi di sclassificazione, ed è quindi da escludersi il paventato rischio di ampliamento delle ipotesi di sottrazione dei terreni all’uso collettivo.

La Regione ha dato notizia, infine, che dal 3 aprile le competenze in materia di accertamenti degli usi civici è passata all’Agenzia Laore e che in breve tempo sarà concluso l’iter di ufficializzazione degli accertamenti di sussistenza dell’uso civici nei comuni in cui tale attività era rimasta incompiuta. Il dialogo con il GRIG proseguirà nelle prossime settimane.

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«Siamo soddisfatti per l’annullamento in autotutela del bando “Aiuti per Progetti di Ricerca e Sviluppo”. Mandarlo avanti sarebbe stato non solo un atto di arroganza ma anche un insulto a tante aziende serie che ingiustamente sarebbero state tagliate fuori.»
Lo ha detto il consigliere regionale dei Riformatori Michele Cossa, che assieme ai colleghi Attilio Dedoni e Luigi Crisponi aveva chiesto chiarezza con un’interrogazione indirizzata al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore della Programmazione Raffaele Paci sulle modalità operative del Bando.

«Abbiamo contribuito attivamente all’ottenimento di questo risultato, e diamo atto all’assessore Paci della decisione di riproporre immediatamente un nuovo bando con una dotazione finanziaria 25 milioni di euro invece che i 6 e mezzo del precedente. È una boccata d’ossigeno di cui c’era bisogno. Ora le aziende sarde interessate a farlo avranno la possibilità di presentare i propri progetti di Ricerca e sviluppo – ha concluso Michele Cossa -, sperando che la lotteria del bando a sportello non produca risultai opposti a quelli che tutti si auspicano.»

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La Giunta regionale, su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano di concerto con l’assessore degli Affari generali, Personale e Riforme della Regione Filippo Spanu, ha approvato il disegno di legge sulle “Nuove norme sull’ordinamento e sul funzionamento del Corpo forestale e di vigilanza ambientale”. Il disegno di legge interessa 1.349 dipendenti con una funzione cardine nel sistema di tutela ambientale della Sardegna, con riferimento alle funzioni di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria, nella lotta contro gli incendi e nella partecipazione al Sistema regionale di protezione civile.
«E’ un passo importante nella difesa del paesaggio, del patrimonio forestale e degli ecosistemi della Sardegna – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Il Corpo forestale ha un ruolo fondamentale nella salvaguardia dell’ambiente, nella prevenzione e nella lotta contro gli incendi. Per questo vogliamo che sia più tecnologico e moderno, in sintonia con le esigenze dei cittadini, dei territori e con gli altri enti. E apriamo all’ingresso dei giovani favorendo il ricambio generazionale, valorizzando la formazione continua e l’alta specializzazione.»
«La nuova legge conferma e rafforza il ruolo del Corpo forestale e, come previsto dalla normativa nazionale, riconosce la specificità della Regione a tutela della nostra autonomia in raccordo con le altre istituzioni a tutti i livelli» ha detto l’assessore dell’Ambiente Donatella Spano, sottolineando il lungo percorso iniziato dalla delibera di Giunta del 2015 e che si è arricchito del confronto, svoltosi a Cagliari nel febbraio dello scorso anno, con le altre Regioni a statuto speciale e le Province autonome.

«Il disegno di legge – ha aggiunto l’assessore dell’Ambiente – presenta diversi aspetti che hanno accolto positivamente il confronto con le organizzazioni sindacali, intervenendo in modo organico su funzioni, struttura organizzativa, specializzazione dei compiti, innovazione tecnologica per risolvere questioni fondamentali mai affrontate nelle precedenti legislature. Le nuove disposizioni normative sono in linea con l’alto valore tecnico richiesto oggi al Corpo e con i cambiamenti anche normativi degli ultimi anni, compresa la legge forestale regionale e la legge nazionale sugli ecoreati. Stiamo quindi gettando solide fondamenta per costruire il Corpo forestale del futuro – ha concluso l’assessore Spano – partendo dalla valorizzazione delle forti competenze che già lo caratterizzano e promuovendo la specializzazione in coerenza con i valori ambientali e una visione di sviluppo ecosostenibile della nostra isola.»
«La Giunta – ha sottolineato l’assessore del Personale Filippo Spanu – mantiene l’impegno assunto al tavolo con le organizzazioni sindacali con cui ci siamo confrontati, in modo costruttivo, in questi ultimi mesi. Nel disegno di legge viene riconosciuta e rafforzata la specificità del Corpo Forestale all’interno dell’amministrazione regionale, e viene creata un’area separata di contrattazione per il personale non dirigente in considerazione della peculiarità dei compiti e delle funzioni esercitate. Per le indennità collegate ai servizi di istituto l’esecutivo ha stanziato, a decorrere dal 2017, un milione di euro e ulteriori 520 mila euro, a partire dal 2018, per le nuove progressioni, Vengono infine razionalizzate le procedure di reclutamento in armonia con la normativa nazionale di riferimento.»
I 37 articoli della proposta che approderà in Consiglio regionale, disciplinano in modo organico le attribuzioni e le funzioni del Corpo forestale della Sardegna, con lo scopo di rafforzarne quindi la struttura organizzativa e promuovere la specializzazione delle sue funzioni. Le nuove disposizioni, oltre che le stesse attività di repressione degli illeciti, prevedono maggiori azioni di prevenzione, di sensibilizzazione e di supporto agli operatori del settore. Inoltre, ridefiniscono le attribuzioni e le funzioni del Corpo in raccordo con le funzioni di competenza di altri uffici ed enti.
Formazione, aggiornamento continuo e alta specializzazione sono rilevanti per il Corpo forestale di domani già nei primi articoli del disegno di legge. Un ruolo primario, in particolare, è attribuito alla Scuola forestale e alla sua collaborazione con università, istituti di ricerca, enti pubblici nazionali e stranieri. Intesa come soggetto formativo specializzato a disposizione della collettività avrà il compito di provvedere alla formazione, all’addestramento, all’aggiornamento e alla specializzazione del Corpo ma anche di tutto il personale del Sistema Regione, a partire da quello della Protezione civile e da Forestas, e delle autonomie locali.
Novità del disegno di legge è la distinzione non solo territoriale ma anche funzionale dell’organizzazione. Il Comando generale opererà infatti con strutture organizzative centrali e territoriali. I Servizi territoriali diventeranno ‘Comandi territoriali’ che potranno essere articolati in unità organizzative di primo e secondo livello (stazioni forestali e basi navali). Un altro aspetto innovativo è quello dei nuclei specialistici, temporanei e permanenti, su specifici temi relativi ai compiti istituzionali assegnati al Corpo o in base a esigenze di carattere territoriale.
I dipendenti usufruiranno di un incremento del fondo dell’indennità per il servizio di istituto, derivante dal possesso delle qualifiche di pubblica sicurezza e di polizia giudiziaria. Inoltre vengono estesi gli istituti dello straordinario e delle missioni del personale regionale impegnato in situazioni di emergenza, già riconosciuti come spese obbligatorie per gli interventi di protezione civile e antincendio, anche al compimento di atti e accertamenti di polizia urgenti o irripetibili.

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Un nuovo atto intimidatorio contro un amministratore pubblico è stato compiuto oggi in Sardegna. Questa volta nel mirino degli attentatori è finita l’auto di Giovanni Canu, carabiniere in pensione e vicesindaco di Esporlatu, data alle fiamme nel corso della notte. L’auto si trovava parcheggiata nel centro del piccolo paese del Goceano, al confine fra le province di Sassari e Nuoro.

I vigili del fuoco di Nuoro sono prontamente intervenuti, hanno domato le fiamme ed avviato gli accertamenti con i carabinieri di Benetutti.

Sull’origine dolosa dell’attentato non ci sarebbero dubbi.

«Piena e totale solidarietà al vicesindaco di Esporlatu Giovanni Canu che nella notte ha subito un attentato incendiario. È un fatto grave sul quale mi auguro gli inquirenti possano fare piena luce per restituire serenità al vice sindaco, alla Giunta guidata da Franco Furriolu e a tutta la comunità di Esporlatu – scrive in una nota il senatore del Partito democratico Silvio Lai -. Il numero di attentati a danno di amministratori locali in Sardegna, purtroppo, riprende a crescere e questo non può che creare preoccupazione. È necessario innalzare i livelli di attenzione per prevenire e contrastare efficacemente un fenomeno negativo che ha colpito rappresentanti istituzionali di diversi centri della nostra isola. Voglio ribadire ancora la massima vicinanza a Giovanni Canu – conclude Silvio Lai – ed il totale sostegno all’azione amministrativa dell’amministrazione comunale e del sindaco Furriolu.»

«Esprimo la più ferma condanna per il grave atto intimidatorio contro il vice sindaco di Esporlatu – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau -. A Giovanni Canu va la mia personale solidarietà e quella di tutti i componenti l’Assemblea sarda, insieme col rinnovato impegno affinché  gli amministratori locali della Sardegna non restino soli nella trincea della legalità, a difesa della democrazia e della civile convivenza nelle nostre comunità.

Confermo, dunque, il pieno sostegno del Consiglio regionale ai sindaci, agli assessori e ai consiglieri di tutti gli schieramenti politici, ovunque impegnati per il bene dei nostri paesi e delle nostre città in un momento tanto difficile quanto complicato per l’economia e il lavoro – ha concluso Gianfranco Ganau -, certo che insieme sarà possibile sconfiggere i criminali e la loro distruttiva cultura che ne alimenta le azioni.» 

«L’atto intimidatorio subito dal vice sindaco di Esporlatu è l’ennesima gravissima offesa ai principi di civiltà e di pacifica convivenza. Voglio esprimere a Giovanni Canu la mia solidarietà e quella di tutta la Giunta per un gesto che ripropone drammaticamente la necessità di fare fronte comune contro chi mette in pericolo i valori fondanti di una comunità – ha dichiarato il presidente della Giunta Francesco Pigliaru dopo l’attentato della scorsa notte -. Ho proposto una seduta speciale della Conferenza permanente Regione-Enti locali estesa a prefetti e forze dell’ordine, che si terrà a breve, per ribadire in modo netto che la Sardegna rifiuta le logiche della violenza e per individuare soluzioni efficaci. La Giunta è al fianco di tutti gli amministratori che con tenacia e dedizione perseguono il pubblico interesse e cercano di costruire un futuro migliore per i loro comuni.»
«L’esecutivo – ha concluso Francesco Pigliaru – ha messo in campo interventi, ormai in fase avanzata, come il progetto per realizzare sofisticati impianti di videosorveglianza, per arginare gravi fenomeni di illegalità che condizionano pesantemente lo sviluppo e la crescita economica e sociale.»

«La nostra più accorata solidarietà e la più sincera vicinanza al vice sindaco di Esporlatu Giovanni Canu e alla sua famiglia per il vile atto intimidatorio di cui è stato vittima stanotte – ha detto il capogruppo regionale di Forza Italia Pietro Pittalis -. Auspichiamo che il vice sindaco non si lasci intimorire e continui senza tentennamenti la sua azione amministrativa nell’interesse della sua comunità. Un gesto che si pone contro la democrazia e al di fuori del confronto politico. Forza Italia è impegnata su tutti i fronti per la tutela degli amministratori locali. Lo sdegno per quanto accaduto ci deve portare ad aumentare le risorse e l’impegno finanziario per la sicurezza degli amministratori, in prima linea per affrontare i problemi dei cittadini e diventati il primo bersaglio del malcontento generale in Sardegna. L’auspicio – conclude Pietro Pittalis – è che le forze dell’ordine riescano al più presto a fare chiarezza su questa vicenda.»

 

 

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L’assessore regionale degli Affari generali Filippo Spanu, in rappresentanza del presidente Francesco Pigliaru, è intervenuto al Palazzo dei Congressi, ad Ajaccio, al seminario organizzato dal Comitato delle Regioni dell’Unione europea.

«Le isole periferiche hanno svantaggi strutturali oggettivi, immediatamente valutabili – ha detto Filippo Spanu -. Per mitigarli servono politiche mirate, a cominciare dal riconoscimento stesso, da parte dell’Europa, del carattere specifico di perifericità associato alla condizione insulare. È una questione di pari opportunità, un diritto di cittadinanza per le nostre popolazioni, per garantirci una migliore prospettiva di benessere e rinforzarci nel dialogo internazionale.»
L’incontro, guidato da Stanisław Szwabski, componente del Comitato delle Regioni dell’Unione europea e presidente del Gruppo Alleanza europea, si è aperto con l’intervento del presidente del Consiglio esecutivo della Corsica Gilles Simeoni che ha sottolineato il valore strategico dell’alleanza tra la sua isola, la Sardegna e le Baleari. «Con una voce sola portiamo con maggiore forza le nostre istanze all’attenzione dei governi nazionali e delle istituzioni europee – ha detto Gilles Simeoni -. La prospettiva è quella di una visione unitaria e coordinata dei principali problemi che condizionano il nostro sviluppo nel quadro Mediterraneo.»
Filippo Spanu si è poi soffermato su concetti che fanno parte dell’agenda politica dell’esecutivo guidato da Francesco Pigliaru e che costituiscono oggetto di costante confronto a livello europeo nell’ambito del Comitato delle Regioni.
L’assessore regionale degli Affari generali, nel ribadire l’importanza dell’alleanza tra Sardegna, Corsica e Baleari, ha spiegato che «è necessario un lavoro di squadra per trovare convergenze sull’esigenza improcrastinabile di interventi mirati e duraturi a favore delle regioni permanentemente svantaggiate ai fini di un loro più agevole avvicinamento alle aree più sviluppate dell’Unione europea. Le risorse finanziarie certamente servono ma serve ancora di più un inquadramento normativo che riconosca per le isole, soprattutto per quelle periferiche come la Sardegna, norme che sanciscano lo svantaggio e consentano di non applicare alcune regole, specie quelle sulla concorrenza. Si tratta di vincoli che, validi in normali condizioni di mercato, non possono egualmente essere applicati in condizioni diverse in cui il mercato è caratterizzato da fragilità e debolezze strutturali. La misurazione della distanza dalla piattaforma continentale – ha concluso Filippo Spanu – in questo senso è decisiva e descrive chiaramente le mancate opportunità in termini di trasporto e di conseguente approvvigionamento di qualsiasi bene o utility economica».
Al seminario, che ha dedicato uno spazio al confronto delle buone pratiche, hanno preso parte anche rappresentanti di altri territori insulari, tra cui le isole Shetland, e di altre zone europee geograficamente svantaggiate. Da tutti gli interventi è emersa, in modo netto, la richiesta che nelle prossime politiche di sviluppo e coesione siano tenute in debito conto le specificità delle singole regioni per raggiungere l’obiettivo di un’Europa «misurata sulle caratteristiche dei territori e non a taglia unica».

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Il consigliere regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore della Programmazione Raffaele Paci, con la quale sollecita chiarezza e trasparenza sul bando di Sardegna Ricerche “Aiuti per Progetti di Ricerca e Sviluppo”.

«Solo un’impresa è riuscita a inoltrare correttamente l’istanza a causa dei problemi tecnici che si sarebbero manifestati e che hanno indotto a posticipare i termini di presentazione – sottolinea Michele Cossa -. Dopodiché il bando è stato chiuso dopo appena due ore per esaurimento della capienza dei fondi. Vogliamo pensare che si tratti di problemi tecnici reali, e che perciò vengano esaminati tutti i progetti delle aziende interessate al bando. Un’esclusione per responsabilità ad esse non imputabili sarebbe inaccettabile.»

«Le aziende sarde stanno soffrendo, e non può gravare l’ombra del sospetto su una delle poche misure efficaci che si stanno mandando avanti per sostenerle. La Giunta imponga perciò a Sardegna Ricerche di permettere a tutte le aziende che erano intenzionate a presentare domanda di farlo, e predisponga una graduatoria. Oppure – conclude Michele Cossa – anzi le risorse necessarie per far fronte a tutte le richieste che siano impossesso dei requisiti.»

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C’è il Reddito di inclusione sociale, per la prima volta in Sardegna, e ci sono finanziamenti raddoppiati per i centri antiviolenza e le vittime di violenza domestica. Nella Finanziaria da 7 miliardi e 600 milioni appena approvata dal Consiglio regionale ci sono anche nuove regole sulle vaccinazioni dei bambini, scadenze precise per il pagamento dei contributi allo sport, finanziamenti per tutto il settore della cultura, trasporti pubblici gratuiti per i ragazzi e 14 milioni per il ritiro del pecorino dai produttori che dovranno però trovare un accordo sul prezzo del latte con i trasformatori. Nessun taglio rispetto all’anno scorso, niente aumento delle tasse, ancora l’Irap più bassa d’Italia con l’azzeramento per i primi 5 anni di attività e 100 milioni di entrate in più rispetto all’anno scorso.

«È una manovra che ha come priorità assolute il sociale e il lavoro ma allo stesso tempo punta allo sviluppo perché intercetta e rafforza i segnali di ripresa che iniziano a vedersi dopo la terribile crisi di questi anni, come ci dice l’Inps che certifica un incoraggiante 14% in più di occupati a gennaio – dice il presidente della Regione Francesco Pigliaru -. Diamo risposte al disagio ma lavoriamo per creare solide condizioni di crescita. Nel 2017 spenderemo i primi 280 milioni per infrastrutture, edilizia scolastica, trasporti, sistemi idrici, energia del Patto per la Sardegna da 3 miliardi firmato a luglio con il governo. Il mutuo infrastrutture tirerà 150 milioni di euro, il doppio rispetto all’anno scorso e ci sono interventi importanti per la cultura, l’Università, i trasporti, l’ambiente. Con questa Finanziaria stiamo facendo ripartire l’economia della Sardegna.»

Alle politiche sociali vanno 306 milioni di euro, 162 all’Istruzione, 66 ad Attività culturali e Sport, 36 al Turismo. Ci sono poi 57 milioni disponibili per il territorio e l’edilizia abitativa, 542 per l’ambiente, 547 per Trasporti e Mobilità, 130 milioni per competitività e energia, 119 per le politiche del lavoro e la formazione, 311 per Agricoltura e Pesca. Alla Sanità, infine, vengono assegnati 3 miliardi e 300 milioni di euro. «Una Finanziaria messa a punto con la collaborazione di tutte le parti politiche, sociali, imprenditoriali per fare le migliori scelte possibili per i sardi – sottolinea l’assessore del Bilancio e della Programmazione Raffaele Paci -. È stato fatto un grande lavoro in Commissione per apportare tutte le modifiche utili a migliorare quanto più possibile questa manovra, e ringrazio tutti quelli che hanno dato il loro contributo. Ringrazio anche la minoranza che ha dimostrato senso di responsabilità e spirito di collaborazione, infatti abbiamo accolto volentieri alcuni loro emendamenti. Ora il grande impegno deve essere quello di riuscire a spendere rapidamente tutti i soldi, bisogna accelerare su questo versante e noi faremo il possibile per rendere più rapidi passaggi in qualche caso ancora troppo lenti».

Nel pacchetto di interventi a favore del patrimonio immateriale della Sardegna spicca il contributo di 100mila euro per il doppiaggio in lingua sarda di cartoni animati. Poi c’è la decisione sulle vaccinazioni: riceveranno i finanziamenti regionali solo le strutture (nido, ludoteche, asili) che accoglieranno bambini vaccinati, e contemporaneamente i genitori saranno informati sull’importanza delle vaccinazioni con una campagna di sensibilizzazione. 14 milioni per il ritiro delle sovrapproduzioni di pecorino romano, 600 milioni per il Fondo Unico degli Enti Locali, il più finanziato d’Italia (si arriva a 1 milione di euro per i Comuni sommando tutti i contributi per proloco, musei, lsu), 1 milione per finanziare i centri antiviolenza e le vittime della violenza domestica, 30 milioni per il Reis, seconda regione in Italia che lo introduce a vantaggio dei cittadini più disagiati. Ancora, 330mila euro a la Maddalena e Carloforte per abbattere i costi dei trasporti, dunque per promuovere il turismo e lo spostamento dei nativi non residenti, 100mila per la promozione e la divulgazione del contrassegno regionale che attesta la vendita del pane fresco, 600mila euro al Man di Nuoro e 150mila euro alla Scuola di chirurgia robotica del Brotzu. Accolte anche le richieste dell’opposizione di erogare al massimo entro novembre i contributi alle società sportive della Sardegna e di far viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici i ragazzi sotto i 14 anni.

«Ora ci concentriamo sulla battaglia per gli accantonamenti – conclude Raffaele Paci -. Con quei soldi in più nel nostro bilancio possiamo impostare politiche di sviluppo mirate e a più ampio respiro: nei prossimi giorni apriremo ufficialmente il tavolo di confronto a Palazzo Chigi e le nostre rivendicazioni saranno ferme e decise.»

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto sotto la presidenza di Francesco Pigliaru, ha approvato numerosi provvedimenti in materia di agricoltura. Su proposta dell’assessore Pierluigi Caria l’esecutivo ha votato il via libera all’affidamento diretto all’Agenzia Laore Sardegna per la realizzazione delle attività di informazione sul Programma di sviluppo rurale 2014-2020 previste dalla Misura 1, con il trasferimento di conoscenze e azioni di informazione, e dalla sottomisura 1.2, con il Sostegno ad attività dimostrative ed azioni di informazione. Con la delibera si è quindi approvato il Programma di attività per le azioni di informazione rivolte agli addetti del settore agricolo, alimentare, forestale, ai detentori di aree forestali, alle piccole e medie imprese operanti nelle zone rurali e altri beneficiari delle Misure del PSR. Sempre su proposta dell’assessore dell’Agricoltura, la Giunta ha inoltre approvato la modifica delle direttive in materia di riconoscimento, controllo, sospensione e revoca delle Organizzazioni di produttori (OP) non ortofrutta, già esistenti e riconosciute. La delibera, al fine di consentire di portare a conclusione i processi di aggregazione durante tutta l’annualità in corso, modifica il termine di scadenza da “entro febbraio 2017” a “entro dicembre 2017” per i controlli sui requisiti che devono avere le Organizzazioni di produttori, soprattutto in riferimento al valore della produzione commercializzata, da effettuare sull’ultimo bilancio d’esercizio chiuso dall’OP stessa. L’Esecutivo, infine, ha nominato la Commissione esaminatrice del Corso per Operatori pratici di fecondazione artificiale sulla specie bovina. Il corso, autorizzato dall’assessorato ed organizzato dall’Unione operatori di fecondazione artificiale animale (UOFFAA) con sede a Pavia, si è tenuto fra dicembre 2016 e marzo 2017 a Bortigali.

Su proposta dell’assessore Raffaele Paci, la Giunta ha approvato due delibere in materia di programmazione unitaria dei fondi 2014-2020. Oltre a rafforzare il Nucleo di Valutazione e la Rete per la valutazione, è stato deciso di predisporre un nuovo modello di governance della programmazione unitaria, con l’attuazione del monitoraggio e l’implementazione degli strumenti per la Pianificazione strategica, finanziaria e delle performance.
Su proposta dell’assessore Cristiano Erriu, l’Esecutivo ha dato mandato al direttore generale della Pianificazione urbanistica, territoriale e della vigilanza edilizia di garantire l’attuazione di quanto previsto dalla legge regionale n. 34/2016, la quale prescrive la pubblicazione di un Avviso rivolto agli organismi di diritto pubblico istituiti da Comuni o Province per lo svolgimento temporaneo delle attività individuate dalla convenzione Regione-ATI IFRAS. Con una deliberazione del 21 marzo scorso, la Giunta ha approvato il catalogo degli interventi ritenuti ammissibili.

Sono stati nominati i commissari straordinari di Ipab in fase di trasformazione o estinzione, individuando come tali i Sindaci dei Comuni nei quali si trovano le strutture. Sono stati indicati Simonetta Zedda per l’Ipab Asilo orfanotrofio S. Francesco di Ales, Vincenzo Cosseddu per l’Ipab Asilo Infantile San Giuseppe di Benetutti, Michela Sau per l’Ipab Asilo Infantile F. Mulas di Bono, Cristiano Carrus per l’Ipab Asilo Infantile Principe di Piemonte di Cabras, Laila Dearca per l’Ipab Asilo Infantile F. Murgia di Teti e Celestino Pitzalis per l’Ipab Asilo Infantile San Vittorio di Tuili.
Su proposta dell’assessore al Personale, Filippo Spanu, la Giunta ha espresso parere favorevole all’ipotesi di accordo che riguarda l’interpretazione autentica delle disposizioni in materia di distacchi, aspettative e permessi sindacali.
Su proposta dell’assessore della Difesa dell’Ambiente, Donatella Spano, è stato deliberato di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (VIA), condizionato a prescrizioni, l’intervento denominato “Adeguamento dell’impianto di depurazione consortile dell’area industriale di Ottana mediante la realizzazione di una sezione di trattamento per rifiuti liquidi non pericolosi”, proposto dal Consorzio industriale provinciale Sardegna Centrale. Sempre nel rispetto di prescrizioni, escluse da ulteriore VIA il rinnovo per l’esercizio della cava “Santa Giulia”, a Ploaghe, e l’intervento per un impianto di conferimento e smaltimento di rifiuti speciali non pericolosi, in Comune di Magomadas. Infine, nel rispetto di prescrizioni, escluso da ulteriore procedura di VIA l’intervento per i lavori per l’adeguamento dell’itinerario Sassari-Olbia, Lotto 6, nel comune di Monti.

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Dieci consiglieri del Partito democratico, primo firmatario Valter Piscedda, il 23 marzo scorso hanno presentato un’interrogazione (firmata anche dai colleghi, Deriu, Meloni, D. Forma, Tendas, Solinas, Comandini, Collu, Moriconi, R. Pinna), al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale Virginia Mura, con la quale chiedono risposte sulla mancata erogazione, a distanza di ben due anni, delle indennità previste a favore di numerosi giovani che a suo tempo parteciparono ai percorsi di formazione promossi dalla Regione Sardegna nell’ambito del programma “Garanzia Giovani”, finalizzato all’acquisizione di competenze mirate all’inserimento lavorativo.

L’avviso pubblicato dalla Regione aveva previsto, infatti, sin dalle origini (2014) il pagamento, a favore di ogni allievo frequentante, di un’indennità di frequenza pari a 2 euro/ora e di un’indennità di viaggio da erogarsi, a conclusione del percorso, sulla base dei costi effettivamente sostenuti dal giovane.

Nel 2015 però, a corsi già avviati e nonostante le previsioni del Bando e le aspettative generate, spariscono i fondi regionali per coprire il costo delle indennità, previste e quindi dovute. Alla luce di ciò, il 27 gennaio 2015 il Direttore del Servizio della Governance della formazione professionale, nelle more dello stanziamento in bilancio regionale delle risorse necessarie, “sospendeva” l’erogazione delle indennità, lasciando anche le spese di viaggio a carico dei volenterosi giovani disoccupati che ancora oggi attendono risposte. L’Assessorato competente, infatti, non risulta aver successivamente adottato provvedimenti di “revoca” o annullamento delle originarie previsioni sancite dal bando, e pertanto lex specialis.

Insomma, il provvedimento di “sospensione” a distanza di anni lascia ancora sospese le aspettative dei giovani che attendono ancora quanto dovuto e che protestano per l’evoluzione dell’iniziativa “Garanzia giovani”, rivelatasi ben poco garantista nei loro confronti.