21 July, 2024
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La Giunta regionale ha approvato i bilanci di esercizio 2014 delle Asl di Olbia e Carbonia e dato il via libera alla Asl di Sassari per una anticipazione di cassa per un importo massimo di 20 milioni: serviranno per far fronte alle criticità legate al fabbisogno di liquidità, sorte anche a seguito dell’incorporazione dell’Ex Ipab Fondazione San Giovanni Battista di Ploaghe. Approvati dall’Esecutivo anche i lavori di adeguamento dell’ospedale San Michele di Cagliari, la ripartizione di oltre 28 mila alle Asl per l’erogazione dei prodotti senza glutine nelle mense delle strutture scolastiche e ospedaliere. Ripartiti tra le Aziende anche poco più di 6 milioni di euro per il cosiddetto ‘pay back’ (meccanismo che consente alle Regioni di recuperare risorse finanziarie a sostegno della spesa farmaceutica territoriale e ospedaliera in base alle risorse annualmente incassate dai farmaci).

La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto dapprima sotto la direzione del vicepresidente Raffaele Paci e poi con il presidente Francesco Pigliaru, ha approvato l’adesione al progetto di potenziamento del sistema di prima e seconda accoglienza per la tutela della salute dei richiedenti e titolari di protezione internazionale in condizione di vulnerabilità psico-sanitaria, anche attraverso il rafforzamento delle competenze istituzionali. Il progetto è finanziato dal ministero dell’Interno.

L’Esecutivo ha approvato le “Linee guida per l’elaborazione dei Piani Regolatori Portuali per i porti di interesse regionale, appartenenti alla Categoria II, Classe III”, sulla base delle proposte presentate dagli assessori degli Enti locali e dei Lavori pubblici, Erriu e Maninchedda. I Piani Regolatori Portuali saranno delegati ai Comuni in cui i porti si inseriscono, in quanto tali enti conoscono le realtà locali e rappresentano le esigenze del territorio fisicamente connesso al porto. La redazione dei Piani regolatori sarà dunque affidata alle Amministrazioni comunali, che dovranno attenersi alle linee guida emanate dalla Regione. Quest’ultima conserva il ruolo per l’adozione e approvazione dei piani. È stata poi approvata la nomina dell’ingegnere Barbara Costa, funzionario della Regione, in qualità di commissario ad acta in sostituzione del Consiglio comunale di Ussana, per l’adozione del Piano Particolareggiato del centro storico e del Centro di antica e prima formazione, in adeguamento al Piano Paesaggistico Regionale. Il presidente Pigliaru ieri stesso ha disposto con proprio decreto l’atto di nomina.
Per tutelare le minoranze linguistiche storiche, l’Esecutivo, su proposta dell’assessora Claudia Firino, ha integrato con risorse regionali – 500mila euro – i contributi statali destinati agli Enti locali che si occuperanno della organizzazione degli Sportelli linguistici dedicati al progetto. Via libera anche allo stanziamento di 150mila euro per il sostegno alle attività delle Università della Terza Età: la metà dell’importo, pari a 75mila euro, sarà suddivisa in parti uguali tra le 31 Università, l’altra metà sarà ripartita proporzionalmente in base al numero degli iscritti nell’anno accademico 2015/2016. E’ stato approvato anche il progetto “CultuRAS 4”. Si tratta di 56.600 euro di fondi statali e regionali per interventi in materia di politiche giovanili, volti a promuovere iniziative culturali e formative, e appositi centri o spazi aggregativi per i giovani. Sono stati finanziati con 100mila euro, infine, i progetti di mobilità giovanile internazionale. La somma sarà destinata a tre associazioni sarde, scelte tramite pubblicazione di avviso, che abbiano esperienza nel campo degli scambi internazionali e realizzino progetti di mobilità, promozione dell’interculturalità e cittadinanza europea. Via libera infine alle Linee Guida del Piano di dimensionamento scolastico per l’anno 2017/2018.
In ordine all’iter di compatibilità ambientale per un impianto solare ibrido termodinamico in località San Quirico, in agro di Oristano, la Giunta ha ritenuto utile e necessario dare mandato agli uffici di fare ulteriori approfondimenti in relazione alla qualificazione dei terreni ad uso agricolo. Sempre su proposta dell’assessora della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, sono state confermate le regole vigenti nell’applicazione del meccanismo di penalità e premialità per il 2016. Inoltre, è stato rimodulato il finanziamento per l’attuazione dell’intervento per la rilevazione e analisi dei dati dell’inquinamento acustico dell’area urbana di Cagliari. Le risorse per la Provincia di Cagliari ammontano a 1.522.638,89 euro. La Città metropolitana viene autorizzata per l’uso di un finanziamento di 225.527,92 euro per le attività di progettazione e realizzazione della mappatura acustica 2017 dell’agglomerato di Cagliari, con la collaborazione di Arpas mediante la stipula di un’apposita convenzione. Esclusi da ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale, condizionati a prescrizioni, gli interventi a Sassari e Ottana intitolati, rispettivamente, “Aumento quantitativi impianto di recupero rifiuti non pericolosi” e “Campagna di attività di recupero rifiuti speciali non pericolosi”.
La Giunta, su proposta dell’assessora del Lavoro Virginia Mura, ha nominato il dottor Massimo Temussi direttore generale dell’Agenzia sarda per le Politiche Attive del Lavoro (ASPAL). La nomina giunge in leggero anticipo rispetto alla naturale scadenza dell’incarico di Direttore dell’Agenzia regionale del Lavoro allo stesso Temussi, fissata al 31 dicembre di quest’anno, per favorire la massima operatività e il massimo presidio della trasformazione che sta interessando l’Agenzia, a seguito della Riforma delle politiche e dei servizi per il lavoro operata con la legge regionale 9 del 2016.
Su proposta dell’assessora Elisabetta Falchi, la Giunta ha approvato una delibera che stanzia 2 milioni di euro per istituire un aiuto de minimis a favore delle aziende zootecniche colpite dagli incendi verificatisi nelle estati 2015 e 2016. Possono beneficiare dell’aiuto gli imprenditori agricoli le cui aziende sono nei territori dei Comuni danneggiati e abbiano subito un danno correlato agli eventi incendiari. Il contributo concedibile è determinato tenendo conto del fabbisogno alimentare giornaliero dei capi dell’azienda e della quantità e valore di mercato delle scorte alimentari distrutte dal fuoco. All’attuazione degli interventi provvederà l’agenzia regionale ARGEA Sardegna.

Palazzo della Regione 1

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Il presidente di Legacoop Sardegna, Claudio Atzori, ha inviato una lettera aperta al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e all’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, con la quale chiede un intervento della Regione Sardegna e dei senatori e deputati sardi in difesa del pecorino romano e del suo ente di tutela, il Consorzio per il pecorino romano con sede a Macomer.

Legacoop Sardegna, nello specifico, chiede «un intervento immediato contro l’attacco che, Coldiretti Lazio, assieme al presidente, all’assessore dell’Agricoltura della Regione Lazio ed ora (a quanto ci è stato comunicato, ma non abbiamo ancora in mano l’atto) anche ad alcuni parlamentari laziali, stanno portando verso la pastorizia sarda tutta, dalla produzione alla trasformazione, colpendo il suo prodotto principale il pecorino romano e il suo ente di tutela il “Consorzio di tutela del Pecorino romano”, con sede a Macomer (casa comune per la tutela del “Pecorino romano”, di tutta la produzione e trasformazione nazionale allo stesso associata, di cui la stragrande maggioranza sarda)».

«Spaventa il silenzio dei nostri rappresentanti politici – aggiunge Legacoop Sardegna -, così come l’assenza della notizia su tutti gli organi d’informazione sarda. Tutto il comparto ovino sardo e la sua produzione di Pecorino romano, prodotto che occupa la stragrande maggioranza della trasformazione ovina in Sardegna, così come la sua tutela, vengono messi a rischio da una campagna oltraggiosa di Coldiretti laziale e dei politici locali. Basta guardare la rassegna stampa dei giornali del Lazio e di quelli nazionali, dove si evince cosa sta succedendo. Si vuole mettere in discussione la titolarità della “DOP Pecorino Romano”, quasi che spetti solo ai produttori laziali il titolo di romano. Si attacca il Consorzio di Tutela e la sua sede a Macomer, quasi fosse una cosa strana (solo 3 aziende laziali trasformano romano e in piccole quantità rispetto a quello trasformato in Sardegna). Coldiretti sta sostenendo la richiesta di una nuova DOP da chiamare “Cacio romano”, che già di per se (con il termine “romano”) genera confusione sui mercati a discapito della DOP “Pecorino romano”. Omettono di dire che già da ora, anzi dal 2009, possono e potevano mettere la dicitura “Pecorino Romano prodotto nel Lazio”, e lo fanno perché il vero obiettivo è quello di togliere la denominazione e l’utilizzo del marchio Pecorino romano ai produttori sardi. Ci attendiamo, e lo auspichiamo, anche una presa di posizione forte da parte di Coldiretti Sardegna, del suo presidente Cualbu e del suo direttore Saba.»

Pecore 1 copia

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La squadra del Cagliari Calcio sarà ricevuta, domani alle 11,30 nell’Aula consiliare, dal presidente Gianfranco Ganau, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’intera Assemblea regionale. Nel corso dell’incontro sono stati espressi alla squadra rossoblu la gratitudine ed il riconoscimento per il risultato ottenuto nella stagione 2015-2016, nella quale è stata conquistata l’agognata promozione in serie A.

«Alla società Cagliari calcio per la promozione in Serie A con l’augurio di più grandi successi». È questo il testo riportato sulla targa celebrativa che il presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ha consegnato al numero uno del Cagliari, Tommaso Giulini, al termine dell’incontro in Aula con l’intera compagine rossoblù ed al quale ha partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru.

«Giochiamo insieme per far vincere la nostra Sardegna», ha detto Ganau nel suo breve intervento di benvenuto rivolgendosi ai dirigenti, allo staff tecnico e ai giocatori rossoblù seduti tra i banchi dell’assemblea sarda, complimentandosi quindi, a nome di tutti i sardi, per «i risultati non solo sportivi conseguiti dal Cagliari.»

«Siete ambasciatori dei sardi nel mondo» ha aggiunto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, prima di cedere la parola al patron del gruppo Fluorsid che ha ricordato il profondo senso di gratitudine, personale e della sua famiglia, verso la terra sarda: «Ho scelto di impegnarmi in prima persona per il Cagliari ma il Cagliari è di tutti i sardi e insieme lavoriamo per salvaguardare questo patrimonio fatto di sport, valori, storia, cultura e identità.»

Non sono mancati gli auspici perché possa finalmente realizzarsi il nuovo stadio e con la proiezione del video celebrativo la conquista del campionato cadetto nella stagione sportiva 2015-2016 si è dato il via al tradizionale scambio degli omaggi.

Il Presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, oltre alla targa ricordo ha consegnato nelle mani del presidente Giulini la bandiera della Sardegna ed al mister Massimo Rastelli e ai calciatori le spille del Consiglio regionale raffiguranti i Quattro Mori. Il presidente Giulini ha invece donato al presidente del Consiglio la maglia ufficiale del Cagliari con il  numero 10 e la scritta Ganau e a quello della Regione la casacca con stampato Pigliaru.

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La squadra del Cagliari Calcio sarà ricevuta, domani alle 11,30 nell’Aula consiliare, dal  presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, dal presidente della Regione Francesco Pigliaru e dall’intera Assemblea regionale. Sarà presente anche il presidente del Cagliari Calcio Tommaso Giulini. L’incontro, si legge nella lettera che il presidente del Consiglio regionale ha inviato al presidente del Cagliari Calcio, sarà l’occasione per esprimere alla squadra la gratitudine ed il riconoscimento per il risultato ottenuto nella stagione 2015-2016 nella quale è stata conquistata l’agognata promozione in serie A.

Massimo Rastelli 2 bis

Tommaso Giulini copia

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È stato firmato questo pomeriggio nella sala del Consolat de Mar di Palma di Maiorca l’accordo tra Sardegna, Baleari e Corsica. I presidenti Francesco Pigliaru, Francina Armengol e Gilles Simeoni, hanno parlato di «giorno molto felice per le nostre isole». «La dichiarazione che firmiamo oggi è un bel passo avanti – ha dichiarato Francesco Pigliaru -. Il calcio insegna che, per avere successo, bisogna avere obiettivi chiari, scegliere un metodo di gioco e far crescere la fiducia nei giocatori. Noi stiamo facendo esattamente questo. Abbiamo formato una squadra che oggi, nella dichiarazione congiunta, fissa obiettivi comuni da raggiungere attraverso un metodo condiviso. La fiducia tra noi ci permetterà di rendere la nostra intesa una collaborazione stabile. Siamo consapevoli di avere, in questo momento, un ruolo storico: uniti parliamo all’Unione europea con una voce sola e, nello stesso tempo, siamo il ponte dell’Europa verso la sponda sud dell’area mediterranea. Migliorando noi stessi aiuteremo tutto il Mediterraneo a migliorare».

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Si è svolto ieri, 17 novembre, in una sala riunioni dell’aereoporto di Elmas, un incontro tra il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, presente il presidente della Regione, Francesco Pigliaru ed alcune delegazioni dei lavoratori impegnati nelle più difficili vertenze industriali in Sardegna e del resto d’Italia. Antonello Pirotto, a nome della RSU Eurallumina, ha illustrato lo stato attuale del percorso autorizzativo, che si concluderà come annunciato dall’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, indicativamente entro il 20 dicembre 2016, con una nuova conferenza dei servizi, per il progetto di ripresa produttiva del primo anello della filiera dell’alluminio. Antonello Pirotto ha chiesto la «conferma ed un ulteriore impulso al sostegno istituzionale già espresso, in concorso con la Regione Sardegna», per la conclusione positiva che – si legge in una nita della RSU Eurallumina – «ratifichi gli accordi, il protocollo d’intesa ed il contratto di sviluppo, obiettivi raggiunti con anni di lotta e sacrifici dai lavoratori in tuta verde  e possa consentire lo sblocco degli investimenti da parte della RUSAL, che ammontano a oltre 200 milioni di euro e che avranno ricadute occupazionali come da piano industriale, per 357 lavoratori diretti (circa 100 saranno nuove assunzioni) 270  lavoratori degli appalti per 36 mesi (150 poi stabilizzati), 200 nell’indotto (mense, trasporti, servizi, fornitori), che con il moltiplicatore economico statistico per l’area di crisi del Sulcis Iglesiente 1 a 3 (ogni busta paga ne ingenera altre due), supera le 1.500 persone, e che con i nuclei familiari arrivano a 5.000».

Al presidente Renzi, ai sottosegretari Claudio De Vincenti e Luca Lotti e al capo della segreteria Nicola Centrone, la RSU Eurallumina, ha consegnato un documento aggiornato e dettagliato sugli ultimi passaggi dell’iter procedurale in corso di svolgimento.

Come annunciato e messo in atto, si moltiplicano le iniziative della RSU e dei lavoratori Eurallumina, con l’approssimarsi delle scadenze dettate dalle norme previste dall’iter autorizzativo.

Nuovo presidio stamane, in via Roma, a Cagliari, davanti all’assessorato dell’Ambiente della Regione Sardegna, titolare del procedimento in carico al Servizio Valutazioni Ambientali della Regione Sardegna, insieme al settore Ambiente dell’ex provincia Carbonia Iglesias, avviato ufficialmente il 29 settembre 2016, che si concluderà nei termini normativi dei 60 giorni, il 28 novembre 2016.

La manifestazione è inserita nel programma tracciato dall’avvio dell’iter autorizzativo con una mobilitazione permanente , la tredicesima a partire dal 1° settembre scorso, la ventiquattresima nel corso del 2016, a cui vanno sommate le iniziative messe in atto a Roma verso le altre componenti istituzionali.

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La Sardegna, terra dei centenari e della qualità della vita, accoglie il presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping. Una visita privata, da oggi fino a domani mattina, voluta personalmente dal presidente cinese che ha scelto la nostra terra per effettuare uno scalo tecnico prima di proseguire il suo viaggio per il Perù.
Il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha accolto il Capo di Stato cinese e la sua delegazione all’aeroporto di Elmas. Tappa successiva è il complesso archeologico di Nora, dove la Regione Sardegna insieme alla Soprintendenza ai Beni Archeologici e Culturali e al comune di Pula ha organizzato la visita del sito archeologico. L’accoglienza punta su tre elementi di forza: identità cultura e tradizione, con l’esibizione di gruppi folk, mamuthones e suonatori di launeddas; produzione artigianale con allestimento di una esposizione lungo il percorso delle rovine romane; agroalimentare, con una rassegna di tutti i prodotti che esportiamo in Cina ovvero vini, latte, olio, acqua e pasta.
«Il rapporto della Sardegna con la Cina è molto solido e si sta intensificando anche dal punto di vista commerciale ed economico, soprattutto nei settori Ict edagroalimentare – sottolinea il presidente Pigliaru -. Pensiamo a Huawei, gigante dell’alta tecnologia che ha scelto il parco tecnologico di Pula per i suoi investimenti di oltre 20 milioni di euro. O ad Alimenta, che in Cina esporta il 95% della sua produzione di latte ovino in polvere per neonati e che grazie a un accordo societario con la cinese Blu River Dairy ha programmato investimenti per 40 milioni nei prossimi 10 anni in Sardegna. Per noi è un grande onore ospitare nella nostra terra il presidente Xi Jinping, ed è un’occasione per far apprezzare qui le nostre eccellenze e creare i presupposti per altri importanti accordi commerciali. Entro la fine dell’anno il laboratorio Huawei sarà operativo, abbiamo rilanciato il gemellaggio con l’isola di Hainan e con la missione di maggio in Cina abbiamo avviato altre importanti prospettive. Vogliamo affermare il nostro export – conclude Francesco Pigliaru – attrarre investitori internazionali, far arrivare turisti cinesi che qui troverebbero ambiente e qualità della vita unici al mondo.»

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«I Centri e gli sportelli antiviolenza rischiano di chiudere in tutta l’Isola a causa del mancato versamento dei finanziamenti da parte della Regione Sardegna.»

 Lo dice il consigliere regionale dei Riformatori sardi, Michele Cossa che ha raccolto l’appello del Coordinamento della Rete Regionale dei Centri Antiviolenza e Antistalking.

«Il coordinamento antiviolenza – aggiunge Michele Cossa – ha chiesto un incontro urgente al presidente Francesco Pigliaru, all’assessore della Sanità Luigi Arru e al dirigente delle Politiche Sociali Stefania Manca, senza ottenere finora alcuna risposta. La situazione è gravissima: non sono state ancora stati erogate le risorse economiche per le annualità 2014 (a saldo dei fondi spesi nel 2015) e 2015 per quelle anticipate per il corrente anno 2016.  Il Coordinamento della Rete Regionale Antiviolenza si è riunito nei giorni scorsi a Tramatza proprio per definire iniziative utili a scongiurare che cessino i servizi finora garantiti e necessari per la lotta e il contrasto alla violenza di genere. Se ciò accadesse – conclude Michele Cossa – si impedirebbe alle donne vittime di violenza, stalking, maltrattamento e abuso e ai figli minori che ad esse si accompagnano, di intraprendere i percorsi di libertà, affiancamento e tutela stabiliti e riconosciuti dalla Convenzione di Istanbul per i Centri Antiviolenza e le Case Rifugio.»

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«Con la nostra iniziativa, insieme a quella di alcuni parlamentari sardi, sindacati ed associazioni, riteniamo di aver dato un contributo importante al riconoscimento dei diritti di tanti lavoratori sardi esposti all’amianto, finora ingiustamente discriminati.»

Lo ha dichiarato la consigliera del Pd Daniela Forma che, con il capogruppo di Sel Daniele Cocco, ha presentato un’interrogazione per sollecitare il presidente della Regione «ad un concreto e celere impegno del Governo a sostenere gli emendamenti presentati alla legge di stabilità 2017, presentati da diversi parlamentari sardi, che puntato al riconoscimento da parte dell’Inps dei benefici previdenziali previsti per le esposizioni ultradecennali all’amianto».

«Si tratta in sostanza – ha aggiunto Daniela Forma – di intervenire a favore non solo dei lavoratori dell’ex polo chimico di Ottana, ma anche di quanti (non solo sardi) hanno presentato a suo tempo le domande senza risposte positive ed ora potranno beneficiare della riapertura dei termini, pur trovandosi in pensione o in mobilità.»

La nostra proposta ha ricevuto numerose adesioni, ha poi affermato il deputato di Sinistra Italiana-Sel Michele Piras, firmatari degli emendamenti, «segno che sta facendo sempre più strada la precisa volontà di chiudere una nebulosa stagione industriale in cui si è fatto un uso massiccio dell’amianto, non solo nei siti produttivi, determinando conseguenze gravissime per i lavoratori, molti dei quali hanno perso la vita o contratto gravi malattie permanenti».

A nome della Cgil Salvatore Pinna ha definito la battaglia parlamentare per il riconoscimento dei diritti degli ex esposti all’amianto come un «dovere verso una classe operaia che ha lavorato in condizioni pericolosissime senza i livelli minimi di sicurezza» mentre Sabina Contu, rappresentante dell’associazione degli ex esposti all’amianto, ha sostenuto che «siamo davanti ad una svolta per i lavoratori sardi, anche in mobilità, che avrebbero dovuto essere in pensione già da 10 anni». «E’necessario – ha concluso – che il presidente del Consiglio Matteo Renzi ed il presidente della Regione Francesco Pigliaru si impegnino a fondo, nelle rispettive competenze, per arrivare ad una soluzione positiva che interessa in Sardegna come nel territorio nazionale decine migliaia di lavoratori.»

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco, ha presentato una nuova interrogazione al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e all’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana, sui gravi disagi patiti dai viaggiatori che utilizzano i traghetti della Delcomar nei collegamenti con Carloforte.

«Evidentemente, c’è più di una persona che continua a fare orecchie da mercante – attacca Edoardo Tocco -. L’appello e la denuncia che lanciai a luglio, circa l’impiego di naviglio inidoneo a Carloforte, non è stata per niente ascoltata. Per la seconda volta, nel giro di qualche mese, sono state disattese quelle che sono le chiare indicazioni espresse nel contratto di servizio tra la Delcomar e la Regione Sardegna. E’ ora che tali andazzi finiscano una volta per tutte, perché la comunità insulare di Carloforte non può sopportare disagi di questo tenore, con proteste, lunghe code e liti quotidiane agli imbarchi, oltre alle auto costantemente bagnate da acqua di mare durante la navigazione.»

«Ho presentato l’ennesima interrogazione al presidente Pigliaru e l’assessore Deiana – aggiunge Tocco – per denunciare il comportamento scorretto adottato dalla Delcomar nella sostituzione dei traghetti GB Conte ed Anna Mur causa lavori. Così, come avvenuto a luglio, vista la sosta tecnica prolungata per oltre 15 giorni, questi traghetti non sono stati sostituiti con navi di pari o superiore grado, così come prevede il contratto di servizio firmato tra le parti, ma con i traghetti minori ed quasi sessantenni La Maddalena e Arbatax. Solo per caso, ha posto un parziale tampone l’arrivo del traghetto Ichnusa da Santa Teresa di Gallura, peraltro mentre era diretto in Sicilia. L’armatore aveva anche annunciato l’arrivo di una nave più capiente, ma alla data odierna ancora non si è vista. Tutto questo ha creato e sta creando enormi disagi ai passeggeri sulla linea Carloforte-Portovesme, accentuati dalle giornate di maltempo che si stanno susseguendo.»

Secondo Tocco, la Regione, per via dell’assessorato dei Trasporti, oltre ad applicare le penali previste dal contratto, trattandosi di comportamento reiterato nel breve periodo, potrebbe intimare alla società la risoluzione del contratto in essere se tale situazione dovesse ripetersi.

«C‘è un contratto di servizio da rispettare – conclude Edoardo Tocco – in quanto la società non può fare ciò che vuole, a fronte di fior di milioni che riceve dalla Regione Sardegna per svolgere il servizio oggetto di appalto pubblico. E gli amministratori locali e regionali devono vigilare e pretendere garanzie sull’affidabilità della navi utilizzate, in quanto appare incredibile che, a distanza di tre mesi, un grande traghetto come Anna Mur sia stato fermato ben due volte da un palamito, a detta della società abbandonato lungo la sua rotta. L’utilizzo di naviglio maggiormente idoneo lungo il canale di San Pietro, appare oggi una questione da risolvere in tempi brevi e senza indugi.»  

Traghetto Delcomar copia