21 July, 2024
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Il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, e l’Assemblea regionale della Sardegna, hanno espresso solidarietà per la tragedia che ha colpito l’Italia centrale. «In questo drammatico momento la Sardegna è pronta a mobilitarsi immediatamente, attraverso uomini e mezzi del Sistema regionale di Protezione civile, per offrire il suo concreto contributo e fornire tutto l’aiuto necessario nella delicata fase dei soccorsi» ha detto Francesco Pigliaru.

Il presidente del Consiglio regionale ha sottolineato che, come sempre, «la Sardegna è pronta a fare la sua parte, fornendo il proprio contributo e tutto l’aiuto necessario nella delicata fase dei soccorsi».

Francesco Pigliaru 64

Gianfranco Ganau 1 copia

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha annunciato stamane, poche ore dopo l’annuncio dato da Rob Bear, vicepresidente delle attività di Transformation di Alcoa sull’avvio delle operazioni di smantellamento degli impianti e di riqualificazione del sito, che la Giunta continua ad essere impegnata con il Governo per garantire le condizioni migliori per il riavvio dello stabilimento Alcoa di Portovesme.
«Si ritiene, infatti, che tali condizioni oggi siano più competitive di quanto sia mai avvenuto in passato, grazie a un lungo lavoro reso possibile anche dal fatto che la Regione ha ottenuto che i soggetti interessati rimanessero al tavolo delle trattative – sottolinea la presidenza della Giunta regionale -. L’annuncio di Alcoa in questo momento è ritenuto inopportuno e rischia di creare confusione e turbamento. La Presidenza lo coglie come un invito a chiudere in fretta e positivamente la vertenza. Per questo si è lavorato e si continua a lavorare anche in queste ore.»
Delrio-Pigliaru a Portovesme 2 copia

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Si riaccendono le speranze di rivedere Ryanair ad Alghero, dopo le dichiarazioni del Ceo Michael O’Leary a margine di una conferenza stampa al Ministero dei Trasporti sul nuovo piano industriale della compagnia aerea irlandese. «È il risultato che ci aspettavamo – ha commentato il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru -. Abbiamo creato le condizioni per il ritorno di Ryanair ad Alghero con l’avvio della privatizzazione dello scalo e la risposta è arrivata. L’impegno preso di riaprire la base a fine novembre è il frutto dell’incessante e costante lavoro portato avanti in questi mesi dalla Regione e dal Governo, in particolare dal ministro Delrio, con l’obiettivo di salvare e rilanciare lo scalo del nord ovest dell’isola. Si va verso la soluzione: continuiamo a lavorare in questa direzione, la strategia è quella giusta».

«Ryanair ha risposto positivamente alla nostra proposta di attendere la conclusione della privatizzazione obbligatoria del “Riviera del Corallo”, comprendendo il momento cruciale e complesso che stiamo attraversando. Ora diventa fondamentale l’approvazione in tempi certi da parte del Consiglio regionale della ricapitalizzazione dello scalo. La fase della privatizzazione – ha concluso il presidente Pigliaru – sarà aperta all’apporto di qualsiasi investitore privato potenzialmente interessato.» 

«Siamo certi – ha aggiunto l’assessore dei Trasporti, Massimo Deiana – che una volta messa in sicurezza la società di gestione dell’aeroporto Sogeaal, si potranno mettere in campo tutte le azioni per rilanciare il traffico internazionale e si apriranno nuove e importanti prospettive di sviluppo per l’economia di tutta la Sardegna.»

Ryanair 1

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Tredici milioni di euro per il 2016 e oltre 70 fino al 2020 per il sostegno all’industria creativa e culturale e per i servizi digitali nel campo della cultura. La previsione, decisa dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore Claudia Firino, e presentata alla stampa dal presidente Francesco Pigliaru e dall’assessore Cultura, è una prima risposta a un comparto prezioso, che da anni chiede risorse e attenzioni, ed è l’attuazione di un metodo, quello della programmazione unitaria, grazie al quale si utilizzano le risorse a favore delle imprese e associazioni culturali in modo organico e pianificato.

«La cultura, per la Sardegna, è un settore cruciale e strategico almeno quanto l’agroalimentare, con cui condivide le potenzialità di creare benessere diffuso, soprattutto nelle zone interne – ha sottolineato il presidente Francesco Pigliaru –. L’investimento ha un moltiplicatore importante e siamo molto contenti di poter parlare di giacimenti di valore che possono essere distribuiti nel territorio. Ma è necessario puntare su progetti di qualità, evitando qualunque tipo di finanziamento a pioggia. Quella che presentiamo oggi è la linea che abbiamo individuato ma, come altre volte, lasciamo un margine di tempo tra la delibera e il bando, così da proseguire nell’ascolto degli operatori culturali e poter accogliere suggerimenti in grado di migliorare la nostra proposta.»

“Stanziamo risorse importanti per un comparto che da tempo attende strumenti nuovi per crescere, progettare e guardare oltre i confini della nostra Isola – dice l’assessore della Cultura Claudia Firino -. La delibera conclude il lungo percorso di programmazione dei fondi Por che porterà in poche settimane all’approvazione degli avvisi pubblici: risorse che vanno ad aggiungersi a quelle di parte regionale che, con molto impegno, siamo riusciti a lasciare invariate per il 2016. Avremo bandi in cui l’attenzione sarà rivolta ai progetti più che a chi li propone – aggiunge Claudia Firino -, misure che serviranno a rendere più forti le nostre imprese creative e culturali, perché possano sperimentare processi innovativi senza rinunciare alle loro radici e identità. Un percorso di cui beneficeranno anche i tanti operatori che attendono opportunità per migliorare le proprie competenze e capacità. Gli strumenti messi in campo – conclude l’assessore della Cultura – rispondono alle esigenze più volte manifestate in questi due anni dalle diverse aree del comparto: dalla tutela dei beni culturali alle arti visive, dallo spettacolo dal vivo in tutte le sue forme, all’editoria alla valorizzazione delle nostre espressioni identitarie.»

L’atto della Giunta assegna complessivamente la somma di 13.666.350 euro per l’annualità 2016 e 73.326.237 euro per il settennio di programmazione 2014-2020. Gli interventi programmati sono dieci, a valere sul Por Fesr: otto sull’Asse III del “Competitività del sistema produttivo” e due sull’Asse II “Agenda Digitale”. 900mila euro sono destinati all’intervento LiberLab, rivolto a progetti di internazionalizzazione nei mercati interessati alla cultura sarda; 900mila a IdentityLab per lo sviluppo di servizi e prodotti culturali e creativi della Sardegna; per Desiderata Library e l’implementazione della piattaforma editoriale sono previsti 200mila euro, per Culture Voucher, ovvero l’emissione di voucher destinati all’acquisto di servizi che facciano crescere le imprese del settore, sono disponibili due milioni. Cinque milioni di euro andranno a CulturLab, per progetti culturali innovativi. L’intervento CreativityLab, con 1,16 milioni, propone progetti di gestione di spazi culturali e creativi in immobili di proprietà del demanio regionale; Domos de sa cultura, con un sostegno finanziario di un milione, riguarda servizi integrati per la valorizzazione del patrimonio culturale immateriale dell’isola. Un altro milione andrà a sostenere l’impegno di ScrabbleLab, per la realizzazione delle Residenze artistiche sarde. Infine due strumenti dedicati all’Ict. Paris, il Sistema regionale integrato per l’accesso unitario alle risorse informative in ambito ABM (Archivi Biblioteche Musei), avrà 500mila euro di finanziamento; un milione servirà per la realizzazione di strumenti per il miglioramento dell’accesso alle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione dei beni culturali attraverso Andalas de Cultura.

Claudia Firino copia

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Francesco Pigliaru 1 copia

La metanizzazione dell’isola è uno dei punti più qualificanti del Patto per la Sardegna firmato con il Governo. La realizzazione delle opere contribuirà allo sviluppo economico della Sardegna e garantirà risparmi in termini di costi dell’energia sia per le imprese che per i cittadini. Lo hanno sottolineato oggi in conferenza stampa il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras. Le risorse complessive per la metanizzazione ammontano a 1 miliardo e 578 milioni di euro, di cui 228 milioni all’interno dell’Accordo di Programma Quadro e 1 miliardo e 350 milioni di euro di risorse aggiuntive, utili per la realizzazione delle infrastrutture, la compensazione eventuale della tariffa e la revisione dell’APQ metano.
Sono tre i punti cardine del Patto che riguardano la metanizzazione: promuovere la realizzazione delle infrastrutture necessarie a garantire l’approvvigionamento dell’isola, il trasporto e la distribuzione del gas naturale; garantire condizioni di sicurezza e di prezzo per i cittadini e le imprese sarde analoghe a quelle delle altre regioni d’Italia; promuovere lo sviluppo della concorrenza per ridurre il prezzo della fornitura. In virtù dell’intesa sottoscritta da Palazzo Chigi e Regione, il Governo assicura che la realizzazione della cosiddetta dorsale interna di trasporto, che avverrà in varie fasi, sia considerata parte della rete nazionale dei gasdotti. Inoltre, il collegamento della dorsale ai bacini sarà considerato parte della rete di trasporto regionale italiana. Nell’isola verranno poste le condizioni per la realizzazione di impianti di rigassificazione di piccola taglia, anche connessi a depositi di Gas Naturale Liquido (GNL) Small Scale. Le opere potranno essere dichiarate strategiche e per tali impianti sarà assicurato un iter accelerato delle autorizzazioni con un trattamento di regole incentivanti attraverso la possibilità di rilascio della TPA exemption, che assoggetta le infrastrutture – connotate dal carattere dell’essenzialità – alla procedura di esenzione dall’obbligo di garantire l’accesso dei terzi. Ci saranno tempi rapidi e certi anche per le autorizzazioni che riguardano i depositi costieri GNL modulari e le relative infrastrutture. Inoltre, grazie a precisi provvedimenti normativi, saranno adottati meccanismi per compensare i consumatori domestici dei potenziali maggiori costi infrastrutturali o di approvvigionamento.
Il Patto prevede che il costo della realizzazione della Dorsale sarda graverà in gran parte sulla tariffa nazionale di trasporto (500 milioni di euro). Il prezzo finale del metano per imprese e cittadini sardi sarà analogo a quello che pagano gli italiani, questo grazie anche a un intervento compensativo del Governo nel caso in cui salga troppo il costo di approvvigionamento. Un altro vantaggio riguarda il costo di realizzazione degli adduttori dalla dorsale ai bacini, che sarà ridistribuito sulla tariffa di trasporto regionale del resto d’Italia. L’obiettivo è far arrivare il metano in Sardegna entro i prossimi due anni: ci sono investitori industriali interessati, con progetti in avanzato stato di definizione o che hanno già avviato l’iter autorizzativo. Il quadro che si è definito con il Patto consentirà di accelerare le iniziative che fondano la propria realizzabilità su logiche di mercato e imprenditoriali. I costi infrastrutturali saranno limitati rispetto ai benefici che porteranno e la metanizzazione sarà adattata alla crescita dei consumi e allo sviluppo della rete interna.
Oltre alla metanizzazione, il Patto prevede anche altri interventi in materia di energia. Sono 30 i milioni di euro che saranno stanziati per la trasformazione del sistema energetico isolano verso una configurazione integrata e intelligente. Con altri 14 milioni saranno garantiti il completamento dell’impianto di energia solare a Ottana e la realizzazione di mini centrali idroelettriche nel sistema idrico multisettoriale. 15 milioni di euro, infine, andranno a integrare le risorse già disponibili per gli interventi sulla mobilità elettrico e le Smart City.

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Palazzo della Regione 2 copia

La Giunta regionale ha approvato la presa d’atto del Patto per lo sviluppo della Sardegna stipulato il 29 luglio scorso tra il Capo del Governo Matteo Renzi e il Presidente della Regione, Francesco Pigliaru. Via libera anche all’adesione alla “Collaborazione tra associazioni che promuovono l’integrazione attraverso l’imprenditoria in Sardegna” nell’ambito dell’iniziativa Immigrazione 2014. Il progetto è finanziato dalla Fondazione CON IL SUD. La Giunta ha poi proceduto alla nomina di Antonello Arghittu Direttore generale Ersu, per 15 mesi, e di Angelo Casula Direttore generale di Forestas, per 3 anni.
E’ stato approvato, su proposta dell’assessore Luigi Arru, il programma di adeguamento delle strutture sanitarie alla normativa antincendio: con 2.478.743 euro verranno realizzati interventi al San Marcellino di Muravera e al San Giuseppe di Isili, al San Michele dell’azienda Brotzu, alle Cliniche e al Santissima Annunziata dell’Aou di Sassari, all’ospedale di San Gavino. E’ stata accolta, inoltre, la proposta di recepimento dell’accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano sull’individuazione delle figure professionali competenti nel campo delle cure palliative e della terapia del dolore, nonché delle strutture sanitarie, ospedaliere e territoriali e assistenziali coinvolte nelle reti di cure palliative e della terapia del dolore. L’esecutivo ha dato poi il via libera all’assegnazione della quota di copertura in acconto del disavanzo 2015 a favore delle Aziende sanitarie, per un ammontare di quasi 95 milioni 800 mila euro ed alla nomina a commissario della Asl di Lanusei di Grazia Cattina, attualmente direttore sanitario dell’azienda. Con una nuova delibera sull’accoglienza ai minori stranieri non accompagnati, la Giunta indica le caratteristiche e i requisiti che devono possedere le strutture transitorie di accoglienza a loro dedicate: devono essere facilmente raggiungibili e accogliere i minori per un tempo non superiore a 45 giorni, per far fronte alle emergenze e a particolari condizioni di straordinarietà riconducibili alle procedure di accertamento dell’età, all’iter di identificazione, a particolari accertamenti o profilassi sanitarie, ad un flusso straordinario di minori non previsto. Previsti anche i requisiti organizzativi e di personale, quali un’équipe formata da un coordinatore, un educatore, un mediatore culturale e un operatore. Sono stati poi ripartiti i fondi per il rilancio del sistema territoriale dei servizi socio-educativi per la prima infanzia: sul finanziamento complessivo di 3.175.500 euro, 1.058.500 sono rivolti all’avvio del servizio di nido d’infanzia e/o micronido; con un milione si prolunga l’apertura al pomeriggio o durante il periodo estivo; 1.117.000 per il sostegno ai costi di gestione, riducendo l’importo delle rette a carico delle famiglie. Con un milione di euro ripartito tra le Asl di Sassari, Oristano e Sanluri a si integrano gli interventi in materia di assistenza termale a favore delle terme di Benetutti (Aurora e San Saturnino), Santa Maria Coghinas, Sardara e Fordongianus.
Otto scuole polo rappresenteranno il raccordo tra le autonomie scolastiche e l’amministrazione regionale per favorire la semplificazione gestionale del programma “Tutti a Iscola@” 2016/2017. È quanto stabilisce la delibera proposta dell’assessore della Pubblica Istruzione, Claudia Firino. Dopo il primo anno di avvio sperimentale, “Tutti a Iscol@” si perfeziona con un intervento mirato a sciogliere i nodi gestionali ed amministrativi sui quali le strutture scolastiche hanno riscontrato maggiori difficoltà. Le scuole polo, individuate tramite selezione pubblica fra quelle con maggiore esperienza e competenza, forniranno agli altri istituti assistenza e supporto in fase di programmazione, gestione e monitoraggio dell’intervento. Sempre su proposta dell’assessore Firino, la Giunta ha approvato in via definitiva il Piano Triennale 2016-2018 per lo sviluppo dello sport. In via generale il testo tiene conto delle osservazioni e delle proposte avanzate dalla VI commissione consiliare – che ha espresso parere favorevole all’unanimità sul provvedimento preliminare – valutandone nel dettaglio la loro compatibilità con i regolamenti federali e le altre disposizioni direttamente applicabili.
Su proposta dell’assessore Virginia Mura, la Giunta ha adottato una delibera di indirizzo per l’attuazione della legge regionale 9 del 2016, che riforma la disciplina dei servizi e delle politiche per il lavoro. L’atto chiarisce con precisione l’iter corretto per procedere – come ha disposto la legge 9 – alla stabilizzazione nell’Aspal del personale assunto in passato con contratto a tempo determinato dalla soppressa Agenzia regionale per il lavoro, e individua la strada per effettuare la proroga di tutti i contratti in scadenza fino al 31.12.2016, tempo strettamente necessario per concludere la procedura di stabilizzazione. Sono da rispettare una serie di ineludibili passaggi amministrativi che impegneranno l’Aspal verosimilmente per tutta la restante parte del 2016, e nel frattempo si riuscirà a garantire la continuità dei servizi pubblici erogati dai Centri per l’Impiego.
In occasione del centenario della scomparsa del professor Domenico Lovisato, ordinario di geologia e mineralogia all’Università di Cagliari che nel 1879 lanciò la proposta di costruire un rifugio nei versanti del Gennargentu, la Giunta ha accolto la richiesta dell’assessore Cristiano Erriu per finanziare i lavori di recupero e ricostruzione delle vestigia storiche della “Casa rifugio La Marmora”, nel territorio del comune di Desulo. L’Assessorato degli Enti locali stipulerà una convenzione attuativa con il Comune, destinatario del finanziamento, assicurando in collaborazione con l’ente locale il coordinamento dell’iniziativa e l’attuazione dell’intervento. L’edificio, oggi è in condizioni di totale abbandono, consentirà di incentivare il turismo escursionistico, che avrebbe nella costruzione voluta dall’allora Club Alpino Sardo il punto di accoglienza. La posa della prima pietra di sienite, proveniente dall’area di Su Xuxiu, avvenne il 22 luglio 1900. L’intervento assume notevole rilevanza anche nell’ambito delle politiche di tutela e valorizzazione del paesaggio.
Definita la collaborazione con la Fondazione Sardegna Film Commission per le attività di supporto alla realizzazione di prodotti audio – televisivi e per il cinema che promuovano l’immagine della Sardegna. Lo prevede la delibera approvata su proposta dell’assessore Francesco Morandi. Si tratta di nuove attività per completare le azioni di comunicazione turistica e per favorire nuove motivazioni di viaggio legate alla valorizzazione del territorio tramite il racconto visivo. Grazie al provvedimento si potranno gestire proposte di produzioni cine-tele-audiovisive da parte di società specializzate, testate giornalistiche, agenzie, che possano richiedere assistenza logistica e sostegno per la creazione di riprese/immagini/audiovisivi sul territorio regionale, destinate a cinema, televisione, web e a carta stampata.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha approvato le modifiche dello statuto di Carbosulcis SPA, il mandato all’assessore di approvare il bilancio Igea Spa e la nomina della delegazione che tratterà la stipula dell’accordo quadro sui personale degli ex Consorzi Zir.
Su proposta dell’assessore Elisabetta Falchi, la giunta regionale ha approvato una delibera che trasferisce all’agenzia regionale Agris la somma di 143.242 euro da utilizzare per assicurare la continuità dell’attività istituzionale del Laboratorio fitosanitario regionale e consentirne il potenziamento con l’acquisizione di macchine e attrezzature adeguate alle nuove emergenze fitosanitarie. Inoltre, acquisito il parere favorevole della Quinta commissione del Consiglio regionale, è arrivato il via libera definitivo all’integrazione della delimitazione dei territori interessati dagli eventi alluvionali del 18 e 19 novembre 2013, grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e tromba d’aria del 4 settembre 2015, già approvata dalla giunta nella seduta dello scorso 12 luglio. Con apposita delibera, infine, è stata rettificata la Deliberazione n. 20/1 del 12 aprile 2016 nella parte relativa al calcolo dei canoni di affitto dei terreni agricoli previsti nel progetto Terra ai Giovani. L’agenzia Laore ha ricevuto mandato per la correzione della procedura pubblica di assegnazione dei terreni in corso, la cui scadenza era prevista per il 31 Agosto 2016 e che verrà prorogata.
La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano, ha deciso di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato a prescrizioni, l’intervento per l’adeguamento per la sicurezza dell’esercizio della linea ferroviaria Chilivani – Porto Torres lungo il Rio Calamasciu (rettifica di tracciato tra il km 43+167 e il km 44+647 con soppressione del P.L. al km 43+810).
Su proposta dell’assessore Gianmario Demuro, d’intesa con l’assessore della Programmazione Raffaele Paci, la Giunta ha approvato lo schema di ripartizione tra le strutture regionali delle risorse per gli incarichi di consulenza, studio e ricerca, che saranno gestite dai direttori generali degli Assessorati. Per il 2016 sono stati stanziati complessivamente 436mila euro.

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Morandi - Maninchedda 1 copia

Maria Grazia Piras A copia

La Giunta regionale mette in campo 90 milioni di euro, di cui 12 già precedentemente programmati, per dare il via al processo che ha come obiettivo finale l’autosufficienza energetica di Comuni ed edifici pubblici regionali, ovvero la riduzione progressiva del consumo fino allo zero quando si riuscirà a produrre solo quello che si consuma. Inizia l’era degli edifici intelligenti che usano solo l’energia necessaria, non la sprecano anzi la autoproducono e, attraverso reti smart, trasferiscono la parte in eccesso alle strutture che ne hanno bisogno. Il che significa risparmio e migliore qualità della vita per i cittadini sardi, sia perché i soldi “salvati” potranno essere reinvestiti in opere pubbliche, sia per gli indiscutibili vantaggi ambientali.

«Sappiamo che il futuro è qui e investiamo risorse pubbliche importanti con il preciso obiettivo di spingere il mercato in questa direzione, orientarlo verso un settore che è destinato a generare lavoro e benessere – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. La logica, che è la stessa che sta alla base del nostro piano energetico, è quella che seguono l’Europa e il mondo: andare nella direzione in cui le energie rinnovabili sostituiranno quelle fossili. L’obiettivo non è avere moltissimi edifici di questo genere, bensì creare reti e connessioni tra loro, generando l’equilibrio che permette di raggiungere l’autosufficienza.» 

Per la prima volta due assessorati – i Lavori pubblici guidati da Paolo Maninchedda e l’Industria da Maria Grazia Piras – fanno insieme un bando unendo le forze, anche economiche, in un’unica direzione: la delibera è stata approvata oggi e prevede la pubblicazione contestuale delle linee guida. Tempi rapidi dunque (bando a ottobre e graduatorie a maggio 2017) per mettere la Regione e dunque Comuni, Unioni di Comuni, Asl e Consorzi Industriali nelle condizioni di procedere con l’efficientamento energetico. Gli interventi prevedono prima di tutto l’efficientamento energetico degli edifici, poi la costruzione di reti intelligenti che colleghino più edifici e infine la sistemazione di pile che accumulano l’energia in surplus e la distribuiscono alle strutture che ne hanno bisogno grazie a un sistema di monitoraggio che controlla costantemente la situazione e regola la distribuzione di energia. Vere e proprie isole energetiche, insomma. Sono coinvolti anche investitori privati purché iscritti all’Albo Esco (Energy Service Company): all’aumentare del loro impegno finanziario è legato un meccanismo moltiplicatore delle risorse regionali. Incentivi sono previsti anche per l’installazione di pannelli solari per la produzione di energia pulita.

«Dopo le prime misure sulla mobilità elettrica e sull’audit energetico per le imprese, continuiamo a dare attuazione al Piano Energetico, appena approvato in via definitiva – ha detto l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras -. Questa delibera programma risorse importanti per rendere concreto il nuovo modello energetico che abbiamo proposto. Cercare l’integrazione fra efficientamento degli edifici pubblici e reti intelligenti di gestione dell’energia è una sfida tanto per la Regione quanto per gli Enti Locali. La delibera – ha aggiunto l’assessore Piras – stanzia altre risorse fondamentali per l’attuazione del Piano. In primo luogo i PAES, che saranno la declinazione del PEARS sui territori. Quindi la sperimentazione delle Smart Grid nei Comuni che hanno porzioni di rete proprietarie. Ancora, ci sono ulteriori risorse per la mobilità elettrica. I fondi previsti nel Patto andranno a incrementare la dotazione per queste linee di intervento. Ci auguriamo – ha concluso la titolare dell’Industria – che queste importanti dotazioni finanziarie pubbliche attivino un effetto moltiplicativo sui capitali privati, sempre più essenziali negli investimenti in campo energetico. La Regione, con questa delibera, sta mettendo gli Enti locali nelle condizioni di progettare. Ora ci attendiamo dai Comuni una programmazione rapida finalizzata a una veloce e sicura spendita delle risorse.»

Cinquanta milioni (30 dai Lavori pubblici e 20 dall’Industria) sono destinati a interventi di efficientamento energetico negli edifici pubblici e di realizzazione di micro reti nelle strutture pubbliche della Sardegna. Soggetti beneficiari del programma, attuato mediante avviso pubblico, potranno essere la Regione, i Comuni singoli o associati, le Province, le Università, le Asl e i Consorzi industriali. Undici milioni e 600mila euro andranno ad Area per l’efficientamento energetico degli alloggi di edilizia popolare, interventi che riguarderanno sia interventi sul patrimonio di edilizia residenziale di proprietà di Area sia sul patrimonio regionale, compresi gli edifici destinati a “Centri servizi per il lavoro”; 5 milioni e 800mila euro serviranno a realizzare la seconda fase dell’impianto pilota Solare termodinamico nell’area industriale di Ottana; 5 milioni vanno ad attività di monitoraggio, sperimentazione, valorizzazione delle attività Smart grid e implementazione del progetto Smart City in chiave COP21; 3 milioni sono destinati al programma Smart Community nei comuni che possono essere autonomi nella gestione delle reti elettriche; 1 milione ai Comuni per lo sviluppo di Smart Grid e 2 milioni (a completamento di precedenti 3 milioni) alla realizzazione del programma di integrazione della mobilità elettrica con le Smart City.

«La Regione considera le azioni di efficientamento e risparmio energetico nel comparto pubblico strategiche nell’interesse di tutti i sardi e le promuove con convinzione attraverso gli strumenti che ha a disposizione – sottolinea l’assessore Maninchedda -. E con questa delibera aggiungiamo un tassello in più, perché interveniamo anche negli edifici di edilizia residenziale pubblica attraverso Area, per migliorare la qualità della vita dei residenti. L’efficientamento energetico degli edifici sarà realizzato per esempio attraverso opere di isolamento termico dell’involucro degli edifici, impianti di climatizzazione ad alta efficienza, installazione di sistemi intelligenti di telecontrollo, regolazione, gestione, monitoraggio e ottimizzazione dei consumi energetici, ma fra gli obiettivi ci sono anche le scuole sostenibili. L’intervento della Regione in questo settore sarà utile anche ad attivare processi di filiera che – conclude Maninchedda –consentiranno di attrarre investitori pubblici e privati.»

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La Giunta regionale, in stretta collaborazione con il ministero della Salute, ha messo a punto un provvedimento che consente la regolarizzazione a chi ancora esercita attività di allevamento illegale di suini, senza andare incontro alle pesanti sanzioni previste dalla normativa nazionale.

«Ieri sera, a Nuoro, abbiamo incontrato i sindaci dei Comuni maggiormente interessati dall’allevamento illegale di suini e dal pascolo brado – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. Abbiamo illustrato il provvedimento, che è frutto del lavoro paziente e determinato portato avanti con il Ministero. Da parte dei Sindaci abbiamo trovato grande collaborazione e la consapevolezza che è una battaglia di tutti: vincerla significa dare alle zone interne una straordinaria possibilità di sviluppo.»

«Adesso non ci sono più alibi: coloro che intendono operare nella legalità avranno tutti i vantaggi, soprattutto di carattere finanziario, messi a disposizione dalle istituzioni. Chi invece deciderà di continuare a operare in spregio alle regole e al rispetto della tutela della salute dei consumatori, lo farà per propria scelta e rifiuterà una occasione storica, assumendosene tutta la responsabilità». Così Alessandro De Martini, direttore generale della presidenza della Regione e responsabile dell’Unità di progetto per l’eradicazione della Peste suina africana, che ha aggiunto: «Riuscire ad avere questa ennesima apertura da parte del ministero della Salute – ha osservato De Martini – non è stato un lavoro facile. Da adesso in poi si misurerà ancora di più il senso di responsabilità degli allevatori illegali e quello di collaborazione degli amministratori locali».

«Come sappiamo tutti, la peste suina è un impedimento pesantissimo allo sviluppo delle zone interne – ha sottolineato l’assessore della Sanità Luigi Arru -. Ma non dobbiamo dimenticarci che si tratta di una malattia infettiva grave, che deve essere assolutamente eradicata. Dal momento che l’effetto sull’uomo non è visibile, qualcuno è convinto che non ci sia il danno, ma non è così: può portare malattie come la trichinellosi. È necessario sconfiggerla definitivamente, ed emergere dall’illegalità è la chiave per riuscirci.» 

«Stanno partendo tutte le misure del Programma di sviluppo rurale e questa ulteriori possibilità che si sta dando alle aziende per emergere e regolarizzarsi può essere colta pienamente anche con la possibilità di intercettare i fondi per la infrastrutturazione, per esempio per le recinzioni, con la misura 4.1. – ha detto l’assessore Elisabetta Falchi -. Quello che abbiamo fatto è un quadro completo di misure di agevolazione per allevare in maniera corretta e stiamo mettendo a disposizione risorse importanti del PSR con le misure del benessere e con le altre. C’è un disegno complessivo di incentivi all’allevamento corretto e virtuoso.»

È stata approvata ieri in Giunta, su proposta dell’Unità di progetto per l’eradicazione della peste suina africana, la delibera che aggiorna per la prossima annualità il programma straordinario di eradicazione del virus 2015-2017. Il Programma straordinario 2017 è stato trasmesso, il 30 maggio 2016, al ministero della Salute al fine dell’istruttoria di competenza per il successivo inoltro alla Commissione europea, che lo discuterà il prossimo novembre.
Nei sei mesi di finestra (giugno-novembre 2015), concessa agli allevatori illegali per regolarizzarsi, ben 476 soggetti hanno presentato domanda di emersione. Di questi circa 270 provenivano dalle aree del Nuorese e dell’Ogliastra.
A seguito delle azioni di depopolamento, scattate all’indomani della chiusura della finestra, e in virtù dei diversi strumenti finanziari messi a disposizione dal Programma di sviluppo rurale, sono giunte dai territori numerose richieste per un’ulteriore possibilità di regolarizzazione con un’applicazione meno pesante delle sanzioni, previste dalla normativa.

Su input dell’Unità di progetto, per offrire agli allevatori ancora non registrati un’ulteriore apertura per la regolarizzazione attenuando le pesanti conseguenze economiche previste dal D. Lgs. N. 200/2010, il ministero della Salute ha formulato un’interpretazione sull’art. 9 comma 11 di tale norma. Secondo il ministero, gli allevatori non registrati che volessero regolarizzarsi, potranno presentare specifica dichiarazione di autocertificazione (tramite ufficio SUAP) per l’avvio delle attività e usufruire del beneficio dell’estinzione delle sanzioni, mediante attuazione delle prescrizioni impartite dai servizi veterinari entro il termine di 15 giorni previsto dalla norma.

Con la delibera, l’assessore della Sanità, Luigi Arru, si impegna ad adottare un apposito decreto in cui si definisce il procedimento relativo alla regolarizzazione delle aziende illegali e il necessario raccordo con il coordinamento regionale SUAP.

Tali misure di favore saranno riconosciute solo a quanti intendano, tramite ravvedimento operoso, regolarizzare l’esercizio delle attività condotte illegalmente, alla condizione che siano rispettati tutti i parametri e le norme in materia di biosicurezza e sanità.

La Giunta regionale, al fine di consentire a coloro che intendono ravvedersi operosamente di provvedere agli adempimenti, ha stabilito che le attività di depopolamento su larga scala (rimane impregiudicata la possibilità, ove ricorrano le condizioni di tutela della salute pubblica, di procedere con depopolamenti mirati a risolvere specifiche situazioni) saranno riprese dopo 60 giorni dall’emanazione del citato Decreto assessoriale, contenente le puntuali indicazioni per la regolarizzazione.

Nucleo operativo di dirigenti veterinari e ausiliari. Per incrementare le attività di controllo e monitoraggio sul campo, l’Unità di progetto ha proposto la creazione di una task force dedicata. Il nuovo gruppo di lavoro sarà composto da dirigenti veterinari e ausiliari, altamente specializzati, incaricati soprattutto delle attività di controllo e monitoraggio delle aziende. Il nucleo operativo si occuperà inoltre delle attività di verifica, controllo e affiancamento rispetto a quelle già svolte dai Servizi veterinari, e dell’individuazione del sommerso negli allevamenti, della movimentazione illegale negli agriturismo e nelle attività di ristorazione. Darà quindi supporto nella gestione delle emergenze sanitarie, come l’estinzione dei focolai di PSA. In ultimo, farà la sua parte nelle attività di depopolamento di suini, rinvenuti al pascolo brado, e nei controlli ufficiali durante la stagione venatoria.

L’Agenzia agricola è incaricata di diffondere, attraverso adeguata attività di informazione, le misure individuate in delibera nelle aree ritenute a maggior rischio di diffusione della Peste suina africana. Laore è inoltre deputata a diffondere le migliori pratiche attuate dalla regione spagnola dell’Estremadura attraverso un confronto diretto con alcuni esponenti del mondo degli allevatori sardi con quello spagnolo, nell’ambito delle attività ricadenti nella misura 1 del PSR.

In funzione dell’emersione degli allevamenti illegali e per garantire maggiore chiarezza nella costituzione delle attività imprenditoriali suinicole, l’Unità di progetto ha tenuto a precisare le estensioni degli allevamenti previsti dalla normativa, non inserite tuttavia nella delibera approvata oggi. Nelle zone infette dalla PSA si possono avere allevamenti, in un unico appezzamento, di estensione massima pari a 10 ettari. Nelle zone bianche, immuni dal virus, si può invece arrivare fino ai 40 ettari. Tali spazi vanno delimitati, per impedire il contatto con cinghiali o suini al brado, con muretti a secco o doppie recinzioni in rete metallica alte almeno 1 metro e mezzo. Il carico di animali sostenibile per ettaro non deve superare i 15 quintali e deve essere comunque proporzionato al fine della tutela del suolo.

Ben 10 misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 interessano il comparto suinicolo con finanziamenti a fondo perduto fino all’80%. Novità assoluta a livello nazionale e comunitario, con oltre 50 milioni di euro di risorse sulla misura 14 del PSR, riguarda il benessere animale per i suini.

Al 31 marzo 2016, secondo la Banca Dati Nazionale (BDN), in Sardegna erano presenti 175.508 capi suddivisi in 17.447 aziende suinicole. Fra queste, anche alcune centinaia di aziende registrate nel 2015 nel quadro della lotta all’allevamento irregolare. Secondo una stima, sarebbero fra i 3 e i 4mila i suini bradi detenuti illegalmente, mentre la popolazione regionale di cinghiali è stimata in circa 75mila capi.

Cinghiale 116 copia

 

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Palazzo della Regione 3 copia

«Quello di oggi è il primo di una serie di incontri di approfondimento sui singoli punti del Patto che abbiamo firmato con il Governo e che porterà in Sardegna quasi 3 miliardi di euro. Cominciamo con le infrastrutture e proseguiremo con gli altri temi. Vogliamo spiegare in modo molto chiaro quali risorse sono destinate a realizzare cosa e con quali tempi.»

Con queste parole il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha aperto stamattina a Villa Devoto la conferenza stampa condivisa con l’assessore dei Lavori pubblici, Paolo Maninchedda, e dedicata agli interventi infrastrutturali.
«Il Patto, al quale si è lavorato con grande impegno e in stretta collaborazione con il Governo, è un passaggio fondamentale per la legislatura e per la Sardegna – ha spiegato il presidente Pigliaru -. Come si è detto, conta due componenti: le risorse statali ordinarie, ma programmate in modo da rispondere alle reali esigenze dei territori, e fondi straordinari, aggiuntivi, destinati a mitigare gli svantaggi dati dalla condizione di insularità. Per la prima volta ne abbiamo calcolato i costi e, nello stesso tempo, individuato soluzioni. Il Patto contiene le risposte alle nostre richieste, il riconoscimento operativo completo da parte del Governo, e mette in campo risorse importanti che dobbiamo spendere bene, ottenendo risultati concreti nei tempi stabiliti. Tra noi e Palazzo Chigi è stato costituito il comitato di gestione del Patto: Regione e Governo si controlleranno a vicenda e ci sarà un monitoraggio costante.»

Presentando il tema della giornata, Francesco Pigliaru, infine, ha ricordato come la mobilità interna, insieme a continuità territoriale e metano, sia uno dei pilastri dell’accordo. «La discontinuità geografica ha tenuto la Sardegna fuori da ogni network. Per questo è sempre stata trattata con meno attenzione rispetto ad altri territori, accumulando un gap infrastrutturale non più sostenibile. Il Patto dà risposte anche a questo».
Per strade, porti, sistemi idrici e mitigazione del rischio idrogeologico, sommando le risorse del Patto a quelle dei contratti ANAS e della Cabina di Regia, si arriva a oltre 2 miliardi di euro. Per colmare lo storico deficit infrastrutturale, la Sardegna può contare su 1 miliardo e 443 milioni di euro in più a carico dello Stato e su 557 milioni 920mila euro di risorse del Fondo di sviluppo e coesione, previsti nella quota del 12,6% del Fondo assegnato alla Regione. «Abbiamo tre portafogli diversi, uno della Sardegna, uno dell’Anas e l’altro del Governo con la cabina di regia – spiega l’assessore Maninchedda -. Con questi tre diversi portafogli lo Stato finanzia le grandi opere di competenza dello Stato e noi finanziamo le nostre. Prima non accadeva così, basta pensare alla Sassari-Olbia, che con i suoi oltre 900 milioni ha quasi consumato l’intero importo del Fsc regionale disponibile. La Sardegna finora è stata molto trascurata e penalizzata finanziariamente. Noi, con questo accordo, iniziamo a rimettere ordine. Ora serve una gara di efficienza, dovranno essere accelerati progettazione e appalto delle opere. Sono sicuro che la Sardegna, riuscirà a spendere tutte le risorse che le sono state assegnate».
Per le strade ci sono 162 milioni di euro del Fsc, 512 della Cabina di regia più 931 milioni 26mila euro inseriti nel contratto di programma dell’Anas fino al 2020, per un totale di 1 miliardo e 700mila euro. 345 milioni 920mila euro vanno ai sistemi idrici e agli interventi per la mitigazione del rischio idrogeologico: sono previsti per esempio interventi di messa in sicurezza di una cinquantina di dighe per aumentare la capacità d’invaso e per il collegamento Tirso-Flumendosa 4° lotto per la connessione col Sulcis Iglesiente (59 milioni). 50 milioni, infine, serviranno a riqualificare e ampliare i porti principali della Sardegna compresi i porti turistici, a cominciare da quelli del Sulcis fino ad Alghero e La Maddalena. Fra gli interventi sulle strade ci sono il tratto nord della circonvallazione di Olbia per collegare la Sassari-Olbia con la SS 125-133 bis Olbia-Palau (90 milioni di cui 11,8 del Fsc); l’eliminazione degli svincoli a raso sulla SS 554, 30 milioni più 80 a carico dello Stato per il collegamento fra l’attuale e la nuova 554, mentre a carico dell’Anas ci sono 128 milioni 400mila euro per l’adeguamento del secondo lotto; la messa in sicurezza della Sassari-Olbia (dal km 192,500 al km 209,5) con 20 milioni del Fsc a cui si aggiungono 280 milioni per completare l’ultimo tratto della Statale 131 tra l’innesto della nuova strada e l’abitato di Sassari.

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La Casa dell’anziano di via Mazzini, a Carbonia, potrà continuare ad assistere i suoi 22 ospiti almeno per i prossimi tre mesi. Tre mesi, infatti, è il tempo straordinario concesso dal prefetto di Cagliari, Giuliana Perrotta, per consentire ad Area, proprietaria dell’immobile e alla cooperativa CAM, che ha in gestione la struttura per il servizio di assistenza agli anziani, la realizzazione dei lavori necessari a superare le emergenze che avevano portato l’Amministrazione comunale a disporne la chiusura a partire da oggi, 3 agosto.

La svolta è maturata oggi nel corso di un incontro svoltosi in Prefettura; al quale hanno partecipato, con il prefetto Giuliana Perrotta, il comitato dei familiari della Casa dell’anziano, i rappresentanti della cooperativa CAM, di Area, della Regione Sardegna e il sindaco di Carbonia, Paola Massidda.

Il comitato dei familiari ha dichiarato di voler supportare la cooperativa CAM nell’attivita’ di adeguamento e di vigilare affinché vengano realizzate nei tempi necessari (tre mesi) le migliorie atte a rendere la struttura compatibile a norma di legge.

Nelle ultime settimane erano state numerose le sollecitazioni giunte perché si arrivasse a questa soluzione, prima da parte politica (in particolare dal consigliere regionale Luca Pizzuto che ha reso possibile l’incontro odierno, e dal presidente della Regione Francesco Pigliaru), poi da parte del vescovo della diocesi di Iglesias, mons. Giovanni Paolo Zedda, don Salvatore Benizzi, i consiglieri dell’opposizione, ed ora sia gli anziani (con i loro familiari) sia i dipendenti, tirano un sospiro di sollievo e ringraziano tutti.

Ieri, alla scadenza del termine ultimo concesso dal comune di Carbonia alla cooperativa CAM e ai familiari, per trovare una situazione logistica ai 22 anziani, sui muri all’ingresso della struttura erano stati esposti tre striscioni estremamente significativi che documentiamo nelle fotografie allegate.

20160803_130727IMG_9412Francesco Pigliaru 3248Monsignor Zedda 220160803_13085020160803_130740 20160803_130750 20160803_130807 20160803_130832 20160803_130909Giuliana Perrotta 9 copia