21 July, 2024
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Graziano Lebiu.

Graziano Lebiu.

Il presidente dell’Ipasvi, Graziano Lebiu, ha sollecitato alla Regione Sardegna e alla Asl 7 la stabilizzazione delle infermiere pediatriche.

«Facendo seguito alla nota del 4 luglio ultimo scorso sul contesto delle infermiere pediatriche che il Asl 7 hanno cessato il servizio – scrive Graziano Lebiu in una nota indirizzata al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, all’assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, al commissario straordinario della Asl 7, Antonio Onnis e al presidente della commissione Sanità del Consiglio regionale, Raimondo Perra – se non vi siano le condizioni per dare avvio alle procedure concorsuali straordinarie di cui alla legge 208/15 art. 1, comma 543 per la loro stabilizzazione, anche se il percorso dovesse concludersi nei mesi prossimi e finanche nel 2017. Non possiamo non credere, anche nell’interesse dell’utenza pediatrica, che non si possa giungere ad un atto in tal senso con un accordo firmato con tutti i sindacati.»

«In base a quanto previsto dal decreto – aggiunge Graziano Lebiu – la Asl 7 potrebbe dare avvio alle procedure concorsuali anche per il personale infermieristico pediatrico titolare di contratto di lavoro delle tipologie di cui al comma 543 dell’art. 1 delle legge 2008 ed in possesso dei requisiti ivi previsti: tutte le infermiere pediatriche aventi causa rientrano in questa cornice. Sarebbe, inoltre, il caso di valutare – conclude Graziano Lebiu – la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato e delle altre forme di lavoro flessibile attualmente in atto fino al 31 dicembre 2017, data entro la quale tutto il percorso di stabilizzazione previsto potrebbe essere concluso.»

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Piero Comandini e Giuseppe Meloni, consiglieri regionali del Partito Democratico, si fanno portavoce, con un’interrogazione presentata oggi e rivolta al presidente dell’Esecutivo Francesco Pigliaru e all’assessore Cristiano Erriu, dei lavoratori addetti al servizio di facchinaggio per la Regione Autonoma della Sardegna, che denunciano l’esiguità delle loro buste paga che risultano essere sotto la soglia di povertà.

«Non dimentichiamo – ribadiscono gli esponenti in Consiglio regionale – che dietro questi lavoratori ci sono la vita di intere famiglie che non possono certo andare avanti con un trattamento economico che non è in grado di garantire adeguati livelli retributivi.»

«Il Consiglio regionale ha approvato, nella seduta del 15 luglio 2015, la risoluzione n. 12 della Prima Commissione permanente (Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare), e della Seconda Commissione permanente (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione), dove al punto 4 si impegna la Giunta regionale a vigilare affinché nelle fasi di predisposizione dei futuri bandi di gara vengano attentamente vagliate le possibili conseguenze e gli impatti sull’occupazione al fine di conseguire non solo la salvaguardia dei livelli occupazionali ma altresì quella dei livelli retributivi, e ci chiediamo – sottolineano i due consiglieri regionali di maggioranza – per quali motivi la Giunta regionale non abbia ancora intrapreso quelle azioni efficaci necessarie per risolvere queste situazioni.»

«In questo clima di incertezza – aggiungono Comandini e Meloni – dobbiamo essere garanti dei lavoratori, e porre in essere tutte le strategie necessarie per sanare questa situazione e vigilare affinché, in futuro, si proceda salvaguardando i livelli occupazionali ma anche e, soprattutto, quelli retributivi, anche in conformità di quanto approvato nella risoluzione n. 14 della Prima Commissione permanente (Autonomia, ordinamento regionale, rapporti con lo Stato, riforma dello Stato, enti locali, organizzazione regionale degli enti e del personale, polizia locale e rurale, partecipazione popolare) e della Seconda Commissione permanente (Lavoro, cultura, formazione professionale, istruzione, beni e attività culturali, identità linguistiche, informazione), sulla necessità di effettuare un monitoraggio dei rapporti di lavoro precario presenti in Sardegna direttamente o indirettamente ricollegabili alla regione, di risolvere nell’immediato alcune situazioni urgenti e di intraprendere un percorso normativo finalizzato al superamento del precariato.»

Piero Comandini 6

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Aeroporto Elmas 1 copia

«Nella procedura di conversione del decreto legge sugli Enti locali, la scorsa notte, sono stati fatti degli errori che non hanno consentito di far approvare immediatamente l’emendamento che abbatte le tasse aeroportuali. Ma oggi l’approvazione è arrivata ed è questo che conta». Così il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha commentato il via libera da parte della Commissione Bilancio della Camera all’emendamento sulla cancellazione dell’aumento delle tasse aeroportuali, che potrà così arrivare in Parlamento.
«Il Governo si era impegnato assicurandoci questo risultato e siamo contenti di poter dare atto che l’impegno è stato mantenuto, seppure attraverso un percorso più complicato di quanto ci saremmo aspettati. La ricerca della soluzione, oltre che il Governo, ha coinvolto tutti noi. Abbiamo lavorato in costante contatto con lo stesso Governo, con il presidente dell’Abruzzo Luciano D’Alfonso, con il relatore dell’emendamento Antonio Misiani, con parlamentari sardi che si sono mossi bene e in tempi strettissimi per garantire un esito che riteniamo dovuto ed essenziale per la nostra Isola. Questo è solo l’inizio – ha concluso Francesco Pigliaru – e da questo momento dobbiamo metterci tutti al lavoro perché la “sospensione” delle tasse per il 2016 diventi soppressione definitiva.»

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Il consigliere regionale di Forza Italia Edoardo Tocco ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e all’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana, «sui disservizi e continui problemi per l’utenza nei collegamenti cin le isole minori che, in particolare a Carloforte, hanno del vergognoso. Soprattutto se debba essere un palamito non segnalato lungo la banchina – sottolinea Edoardo Tocco – a fermare un traghetto di 77 metri e quasi 3mila tonnellate di stazza lorda e se, fatto ancor più grave, debba essere sostituito a tempo indeterminato da un piccolo traghetto vecchio di oltre mezzo secolo».

Edoardo Tocco chiede che il traghetto Anna Mur della Delcomar, fermatosi a seguito di un avaria ad un propulsore e capace di ospitare oltre cento auto, venga sostituito con un traghetto di simile capienza e non, come invece è avvenuto a partire dal 12 luglio, con il traghetto minore La Maddalena, avente oltre cinquant’anni di servizio ed una capacità massima di una ventina di auto. Un mezzo inadeguato, quindi, che produce lunghe code alle banchine.

«Se questo è il nuovo servizio regionale di collegamento marittimo verso le isole minori finanziato con soldi pubblici, stendiamo un velo pietoso – attacca Edoardo Tocco – come è possibile che in alta stagione, con il maggior flusso di passeggeri in arrivo a Carloforte, si sostituisca a tempo indeterminato un traghetto di gran capienza con uno decisamente sottodimensionato ed inadeguato? Dove sta il controllo che la Regione e l’esecutivo che la governa dovrebbe compiere sull’armatore che a Carloforte svolge il servizio pure in regime di monopolio?»

«E’ una situazione assurda – conclude Edoardo Tocco – Ecco per quale motivo sono state discusse due mozioni di sfiducia nei confronti di un assessore dei trasporti a cui sfugge, evidentemente, il profondo significato politico e civile della sua funzione, peraltro considerando un servizio di trasporto locale privato che lui stesso ha fortemente voluto, con un bando che addirittura permette al vincitore di compiere tranquillamente simili sostituzioni fra traghetti. Ed i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti.»

Ana Mur e La MaddalenaTraghetto La Maddalena

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Un test innovativo e non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. Questa l’idea vincente del pool di Yenetics. La start up, lo scorso 19 febbraio, alla presenza del rettore Maria Del Zompo, del pro rettore Annalisa Bonfiglio, del presidente della Giunta regionale Francesco Pigliaru e del sindaco di Cagliari Massimo Zedda, nel teatro del conservatorio Pierluigi da Palestrina si è aggiudicata  la terza edizione del ContaminationLab, direttore scientifico Maria Chiara Di Guardo, promosso dall’Università di Cagliari. Nei giorni scorsi, per il team di Chiara Saba (Ceo) un altro splendido gol: la vittoria nell’edizione italiana di Start Tel Aviv 2016. Osservatori specializzati (tra questi, gli esperti del Sole24Ore) hanno quantificato il valore del  biotech in 7 miliardi di euro. Da qui, una rinnovata e continua attenzione delle grandi major internazionali per le start up. Peraltro, queste ultime, specie se nate in Italia, rendono fino al 30 per cento nelle quotazioni alla Borsa di Milano, Piazza Affari.

Il contest del ministero degli Affari esteri israeliano e del comune di Tel Aviv seleziona imprese innovative provenienti da 23 nazionalità. Yenetics incassa un bootcamp di cinque giorni (dal 25 al 29 settembre) nell’hub israeliano della tecnologia, in concomitanza con il Dld (Digital life design festival Tel Aviv): l’evento mette assieme imprese, gruppi di venture capitalist e giganti internazionali quali Microsoft e Facebook. I requisiti di selezione per Start Tel Aviv, tenutosi la scorsa settimana nella sede milanese di Talent Garden, rispecchiano le esigenze di un sistema che si alimenta con i talenti più giovani. Tra i requisiti, almeno una presenza femminile fra Ceo e fondatori, età media tra 25 e 35 anni, applicazione compresa tra Ict e internet of things, ovvero l’internet delle cose. Yenetics è capitanata da Chiara Saba e opera da aprile tra Italia, Germania e Stati Uniti.

Nel mercato dei test prenatali non invasivi, gli studi rilevano una crescita del 19.8 per cento annuo. Il progetto di Yenetics è nitido: identificare fino a cento malattie genetiche con un test non invasivo, disponibile in sette giorni e con un grado di precisione del 99 per cento. Il prodotto è vendibile come “kit test” da 2.500 euro ed è rivolto agli operatori della sanità. Tra questi, cliniche private, laboratori, ospedali. Saba e i suoi l’hanno sviluppato con una raccolta di finanziamenti da 350mila euro. Allo Start Tel Aviv, Yenetics  ha battuto una app per le famiglie (Le Cicogne) e un’impresa che coniuga tessile e sostenibilità (Orange Fiber).

A Cagliari, nella finale del 19 febbraio, Yenetics si è imposta su Bxtar e BautifulBox, aggiudicandosi 15mila euro offerti dall’Agenzia regionale Sardegna Ricerche, mille euro da Confindustria Sardegna Giovani, lo spazio di Talent Garden (Milano), un periodo di incubazione di due mesi a The Net Value, quindicimila euro da Sardegna ricerche, il premio speciale da Hub/Spoke: quattro mesi di postazione nello spazio di coworking dell’azienda in via Roma a Cagliari e cinquemila euro di servizi.

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Accordo raggiunto tra Qatar Airways e Alisarda per Meridiana.

“Oggi raccogliamo i frutti di un lavoro lungo e costante, portato avanti con determinazione dal Governo e sostenuto dalla Regione in ogni passaggio – hanno detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru e l’assessore regionale dei Trasporti, Massimo Deiana -.
Questa firma non solo garantisce il salvataggio dell’azienda, che aveva prospettive di vita molto ridotte, ma le restituisce un futuro, rendendo concrete le opportunità di rilancio che auspicavamo sin da principio. Poter contare sulla piena operatività di una compagnia aerea che ha storicamente solide basi in Sardegna è importante sia sul fronte dei trasporti che su quello dell’occupazione, incluse le prospettive per i lavoratori che oggi non sono direttamente coinvolti nell’accordo, ma che possono essere recuperati grazie al diritto di prelazione.”

“Ora si potrà lavorare con più fiducia avendo la prospettiva di uno sviluppo industriale della compagnia che siamo certi potrà determinare nel breve futuro anche un recupero degli esuberi del personale – ha aggiunto Massimo Deiana -. La Regione farà la sua parte e Meridiana potrà quindi guardare con più ottimismo ai prossimi scenari del trasporto aereo da e per l’isola, del quale, siamo certi, potrà continuare ad essere protagonista.”

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Tra il 2014 e 2015, le imprese sono calate del 3,2% (-461 unità) e gli addetti del 15,6% (-7mila occupati) mentre è cresciuto il valore aggiunto del comparto tra il 2013 e 2014: +8,2% per un controvalore di +137milioni di euro.

Sono questi i dati sulla Sardegna del Dossier “Trend delle Costruzioni”, realizzato dall’Ufficio Studi di Confartigianato Imprese, su fonte Unioncamere e Istat, che ha analizzato la situazione dell’edilizia sarda dal 2008 alla fine del 2015.

«Il settore non riparte perché la domanda, del privato e del pubblico, è insufficiente – afferma Giacomo Meloni, presidente di Confartigianato Edilizia Sardegna – la disponibilità economica di famiglie e attività produttive non consente investimenti mentre gli enti pubblici non riescono a garantire adeguati bandi d’appalto per sostenere una ripresa concreta, per non parlare delle difficoltà che sta creando il nuovo Codice degli Appalti». «A ciò bisogna aggiungere la tassazione, di imprese e immobili, sempre troppo elevata –aggiunge Meloni – e la concorrenza sleale del sommerso, data dalle imprese che hanno chiuso e che si sono riproposte in un “mondo parallelo, sempre più incontrollabile».

Confartigianato Edilizia Sardegna ricorda come il settore si regga ancora sui bonus per ristrutturazioni e risparmio energetico, e sul “Piano Casa”, le uniche soluzioni concrete che, in questi anni di crisi devastante, hanno permesso a molte imprese di rimanere in vita, anche se la sola incentivazione del privato non basta più: serve la domanda pubblica.

Il tanto denigrato, bistrattato e accusato “Piano Casa”, quello vecchio e quello in scadenza alla fine dell’anno – prosegue il presidente degli edili di Confartigianato – per migliaia di imprese, e per i loro dipendenti, rappresenta tuttora un’àncora di salvezza: che nessuno ce lo tocchi, almeno finché non verrà approvata la legge urbanistica che, dovrebbe, “stabilizzare”, interventi di questo tipo ed il testo unico dell’edilizia. Abbiamo paura che si possa ripetere la stessa situazione di 2 anni fa dove per parecchi mesi, cittadini e imprese rimasero senza normativa di riferimento e sospesi tra leggi diverse”.

E proprio sulla nuova legge urbanistica, Confartigianato Edilizia Sardegna lancia un messaggio all’Assessore: «Di questo argomento, fondamentale per il prossimo sviluppo del settore, non sappiamo ancora nulla tranne che, come riportato sui giornali, alcuni hanno potuto già visionare il testo e fare delle osservazioni – sottolinea Meloni – per questo, nell’ottica della consueta collaborazione con l’assessorato dell’Urbanistica, anche la nostra Associazione è interessata a leggere la bozza per ragionare insieme di proposte ed eventuali miglioramenti».

Gli edili artigiani, in ogni caso, puntano sempre più sulla riqualificazione degli edifici e sul recupero dei centri urbani. «Crediamo fortemente nella ristrutturazione del patrimonio edilizio esistente, sia pubblico che privato – specifica il presidente – per ridare dignità ai centri abitati e offrire lavoro alle imprese. A breve formalizzeremo una proposta all’assessore Cristiano Erriu e al presidente Pigliaru per chiedere incentivi, sgravi o defiscalizzazione sia per gli interventi di riqualificazione, sia per le attività artigianali che poi vorranno insediarsi negli edifici recuperati. Sarebbe un’ottima occasione per far rivivere il “cuore” dei nostri centri sempre più in difficoltà e contemporaneamente dare una boccata d’ossigeno all’edilizia».

Per ultimo Meloni sottolinea, ancora una volta, la gravosità del carico fiscale e burocratico verso le imprese e gli immobili: «Avere una impresa significa sfidare quotidianamente l’ignoto; tra mancati pagamenti, tasse da pagare con regolarità anche se non si lavora, adempimenti sempre più complicati e leggi che si “attorcigliano” l’una con l’altra, fare impresa è veramente una “impresa”. Meloni poi punta il dito sul caso dei lavoratori in distacco internazionale: “I controlli sono insufficienti; in questo modo avviene un fenomeno di dumping tra imprese con lavoratori assunti e operanti in Italia e imprese con lavoratori assunti in un paese prevalentemente dell’est europa e operanti in Italia senza rispettare le norme sul distacco, In questo modo il salario può essere uguale ma la contribuzione e la tassazione sono più basse fino anche a due terzi in alcuni casi». «In più – conclude – il carico fiscale continua a colpire in maniera devastante la proprietà privata. Sarebbe auspicabile, da parte del Governo una correzione delle politiche fiscali sull’immobiliare che hanno caratterizzato gli anni precedenti».

Nella nostra regione, le imprese delle costruzioni rappresentano circa il 37% del totale delle attività produttive artigiane. Tra le vecchie province, quella col più altro numero di aziende è Sassari (Gallura inclusa) con 5.199. Tra il 2009 e il 2015 questo territorio ha subito una riduzione del 16,9%. Solo nell’ultimo anno il calo è stato del 3,2%. Segue Cagliari con 4.673 imprese (calo del 17,4% tra il 2008 e 2015 e del 3% nell’ultimo anno. Segue Nuoro con 2.735 e un calo del 18,5% nel lungo periodo e del 3,2% nel breve. Chiude Oristano con 1.263 imprese e un calo del 15,1% tra il 2008 e il 2015 e del 4,7% nell’ultimo anno.

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La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha approvato su proposta dell’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi una delibera che integra la delimitazione dei territori interessati dalle alluvioni del 18 e 19 novembre 2013, dalle grandinate dei mesi di giugno e luglio 2015 e dalla tromba d’aria del 4 settembre 2015. Le attività di accertamento dei danni svolte dall’Agenzia Argea hanno rilevato, infatti, che alcune porzioni dei territori danneggiati erano rimaste escluse per errore materiale. Dunque: per l’alluvione del 2013, si è provveduto a integrare le delimitazioni dei comuni di Santa Giusta, Bitti e Dorgali; per le precipitazioni di giugno e luglio 2015 è stato incluso l’intero territorio del Comune di Atzara, mentre per la tromba d’aria di settembre 2015 l’integrazione ha riguardato il territorio del comune di Gonnostramatza. Pertanto, le aziende delle zone interessate potranno accedere agli aiuti previsti per il ristoro dei danni subiti e la ripresa delle attività economiche.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, la Giunta ha istituito il Comitato di investimento del Fondo di capitale di rischio (venture capital) per investimenti in equity per la creazione e lo sviluppo di imprese innovative, strumenti che sono già pienamente operativi. Fanno parte del Comitato: il Direttore generale dell’assessorato dell’Industria, il dirigente responsabile della linea di attività del PO FESR Sardegna 2014-2020, il Direttore generale del Centro regionale di programmazione, il responsabile di Asse del PO FESR Sardegna 2014-2020 e il Direttore di Sardegna Ricerche.
La Giunta, su proposta dell’assessore Donatella Spano ha deciso di non sottoporre all’ulteriore procedura di valutazione di impatto ambientale (Via), condizionato a prescrizioni, l’intervento “Progetto di ampliamento dei piazzali di essicazione e stoccaggio della miniera di Casa S’Aliderru” nel comune di Sassari. Ha inoltre prorogato l’efficacia temporale della delibera n. 4/13 del febbraio 2010, nella quale era stato espresso un giudizio di esclusione dalla procedura di Via, condizionato a prescrizioni, per i lavori di completamento del sistema per la raccolta e depurazione dei reflui dei Comuni situati a monte della traversa di Monastir proposto da Abbanoa.
Sarà cofinanziato dalla Giunta con 900mila euro (300 all’anno fino al 2018), come proposto dall’assessore Paolo Maninchedda, il recupero strutturale e funzionale dell’ex episcopio di Tortolì. L’importo si aggiunge al milione e 200mila euro stanziato dal ministero dei Beni e delle Attività culturali nell’ambito del Programma triennale delle opere pubbliche e ai 150mila euro dell’Episcopio.
L’Esecutivo, accogliendo la richiesta dell’assessore Claudia Firino, ha approvato la relazione sull’attività dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (ISRE) di Nuoro nell’anno 2015.
Su proposta dell’assessore Luigi Arru, la Giunta ha approvato i tetti di spesa per l’acquisizione dagli erogatori privati accreditati delle prestazioni di riabilitazione globale per il triennio 2016-2018, in tutto oltre 56 milioni di euro annui. Di concerto con l’assessorato degli Affari Generali, è stato poi stabilito di trasferire le competenze sulle procedure per la gestione informatizzata dei rapporti economici con le farmacie convenzionate: dalla Direzione Generale degli Affari Generali e della Società dell’Informazione andranno alla Direzione Generale della Sanità.

Palazzo della Regione 3 copia

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Aeroporto Elmas 1 copia

E’ stata inaugurata oggi all’aeroporto di Elmas la boutique Isola, 150 metri quadri nell’area partenze, importante tassello del progetto di rilancio dell’artigianato tradizionale, artistico e di design della Sardegna. Il presidente Francesco Pigliaru e gli assessori Francesco Morandi e Massimo Deiana, hanno tagliato il nastro con i dirigenti della Sogaer, società di gestione dello scalo cagliaritano. Dopo l’adesione alla vetrina virtuale www.sardegnaartigianato.com con 129 produttori iscritti, la partnership promozionale con il Cagliari Calcio, le attività sui mercati come Artigiano in fiera e di sostegno agli eventi di settore – fiere di Mogoro e di Samugheo, tra le altre – e la recente esperienza di e-commerce in collaborazione con Amazon, gli artigiani hanno ora una nuova opportunità. Lo shop Isola parte con i primi 50 artigiani che hanno aderito allo start up dell’iniziativa, con la possibilità di vedere il coinvolgimento di tutti gli iscritti al portale. Il presidente Pigliaru ha sottolineato come la Sardegna debba poter crescere portando nel mondo le sue produzioni di qualità. «Nell’artigianato artistico, così come nell’agroalimentare, abbiamo delle eccellenze che sino ad oggi non hanno avuto spazio adeguato sui mercati internazionali – ha spiegato Francesco Pigliaru -. Lavoriamo perché le cose cambino, creando reti e costruendo la strada migliore per la commercializzazione, che in questo caso è l’integrazione tra negozio fisico e negozio virtuale. Chi attende la partenza del volo può apprezzare, qui, i nostri oggetti più belli. E se non può acquistare subito, potrà farlo da casa sua con un clic sullo spazio che la piattaforma Amazon riserva alla Sardegna. É un quadro nuovo, di cui oggi fissiamo un tassello importante» 
«Oggi aggiungiamo un’altra pietra miliare a un progetto ambizioso di valorizzazione dell’artigianato artistico, tradizionale e di design, definito anche in occasione della Conferenza regionale dell’Artigianato – ha detto Francesco Morandi -. Il rilancio del marchio Isola passa anche attraverso le boutique negli aeroporti dove presentiamo a tutti i viaggiatori in transito prodotti di straordinaria qualità, che raccontano la nostra profonda tradizione e una storia millenaria. Continuiamo a rafforzare l’immagine della Sardegna anche a beneficio dei nostri visitatori attuali e dei tanti che ci aspettiamo in futuro.»
Ogni oggetto rappresenta l’identità, la cultura e il radicamento territoriale, «e adesso, oltreché on line attraverso Amazon, potrà essere acquistato anche in luoghi crocevia di turisti provenienti da tutto il mondo, essi stessi veicoli di conoscenza e promozione dei manufatti nelle loro terre d’origine. L’assessorato – ha aggiunto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio – ha accompagnato e continuerà ad accompagnare gli artigiani in questo processo di innovazione e di valorizzazione del marchio, attraverso la definizione di requisiti di accesso, strutturazione del prodotto, azioni di promozione, assistenza tecnica e creazione di nuove opportunità di commercializzazione su vari canali».
Presto anche gli altri due scali principali dell’isola avranno una loro boutique come prevede il piano di comunicazione attivato insieme al sistema aeroportuale della Sardegna. Alghero, Cagliari e Olbia accoglieranno i viaggiatori con una immagine coordinata e coerente, alla scoperta del territorio, con stimoli sensoriali che richiamano i temi di vacanza – ambiente, cultura, turismo attivo e buon cibo – in qualsiasi periodo dell’anno, in cui le eccellenze artigianali si qualificano come aspetto determinante.
La vetrina offre ai passeggeri una delle migliori selezioni dell’artigianato sardo. Le categorie merceologiche rappresentate vanno dalla ceramica al tessile, dal vetro ai gioielli, dal legno ai tessuti lavorati, dal pellame al metallo. Oltre a esposizione e vendita, sarà distribuito materiale informativo. Per facilitare l’acquisto ai passeggeri in partenza, è stato inoltre attivato un servizio di spedizione della merce in tutto il mondo. Per i residenti sardi invece gli acquisti effettuati potranno essere ritirati al ritorno nell’isola.

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La rimodulazione dei fondi del Piano Sulcis deliberata dalla Giunta regionale non piace all’on. Ignazio Locci (FI).

«Sant’Antioco sotto attacco del colonizzatore Paolo Maninchedda, l’assessore regionale dei Lavori pubblici che, come un novello “padre padrone”, decide le sorti della comunità antiochense, arrogandosi il diritto di bypassare le istanze dei cittadini e, con ogni probabilità, anche quelle dell’Aamministrazione comunale – scrive Ignazio Locci in una nota diffusa stamane -. Con la delibera N. 40/18 del sei luglio scorso (Piano straordinario per il Sulcis”. Rimodulazione interventi infrastrutturali sulla viabilità e la portualità di competenza dell’assessorato dei Lavori pubblici) Maninchedda ha deciso di definanziare le opere portuali di Sant’Antioco (9 milioni di euro), parte di quelle destinate ai porti di Carloforte (4 milioni) e Calasetta (6 milioni), nonché l’adeguamento della SP 77 di San Giovanni Suergiu (3 milioni di euro), a favore della famigerata circonvallazione Sant’Antioco-Calasetta. E questo, nonostante una buona parte dei cittadini abbia più volte espresso parere contrario all’opera, evidenziandone l’inutilità manifesta. Ma tant’è. Paolo Maninchedda e Francesco Pigliaru hanno comunque stabilito che adesso è determinante reperire le risorse per procedere anche con le gare d’appalto relative alla circonvallazione (per il nuovo collegamento terrestre le procedure di gara sono state avviate tempo fa).»

«È evidente – aggiunge Ignazio Locci – che lo spirito del Piano Sulcis è morto e sepolto: ai cittadini è rimasta la possibilità di accettare passivamente quello stabilito nelle comode stanze dei bottoni. Bisogna stare zitti e, a testa bassa, prendere quel che passa il convento. Il messaggio è che o stringi quello che ti viene concesso, oppure perdi i finanziamenti e chissà quando mai passerà un treno così. E meno male che il Piano Sulcis doveva essere un progetto per il rilancio del territorio, concordato con le comunità coinvolte. Oggi sembra invece lo strumento con cui la Giunta regionale cerca di farsi bella mostrando quanti soldi riesce a spendere. Ma la verità è che sta fallendo su tutti i fronti.»

 Ponte di Sant'Antioco 1 copia