21 July, 2024
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Nella riunione di mercoledì 6 luglio, la Giunta regionale ha rimodulato alcuni interventi infrastrutturali su viabilità e portualità previsti nel Piano Sulcis, di competenza dell’assessorato regionale dei Lavori pubblici.

Il nuovo programma di interventi, approvato dalla Giunta, prevede l’impegno di 16 milioni di euro (risorse FSC-CIPE 93/23012 – 31/2015, per la S.S. 195 “Sulcitana”, per adeguamento e strada di collegamento San Giovanni Suergiu-Giba dal km 91+100 al km 94+600 e per la messa in sicurezza della S.S. 293 “di Giba” Giba-Nuxis dal km 60+100 al km 63+700 e dal km 64+200 al km 65+500; 57 milioni e mezzo (fondi per 2.000.000 CIPE 84/2000, 45.500.000 FSC – CIPE 93/2012 – 31/2015 e 10.000.000 mutuo RAS delibera Giunta regionale n. 22/1 del 7 maggio 2015). Entrambi gli interventi verranno realizzati dall’Anas.

Ancora, 1.000.000 di euro per la messa in sicurezza della SP 73 dal km. 0+000 al km 9+000 (fondi FSC – CIPE 93/2012 – 31/2015), intervento che verrà realizzato dal comune di Sant’Anna Arresi; 3.000.000 di euro per l’adeguamento della strada provinciale 77 alla categoria C1 (fondi CIPE 84/2000) intervento che verrà realizzato dalla provincia del Sud Sardegna; 1.500.000 euro per studi e progettazione definitiva degli interventi di portualità del Sulcis (Sant’Antioco, Carloforte e Calasetta) (fondi FSC – CIPE 93/2012 – 31/2015), intervento che verrà realizzati dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici; e, infine, 22.000.000 di euro per interventi sulla portualità di Sant’Antioco, Carloforte e Calasetta (fondi FSC 2014/2020), intervento che verrà realizzato dall’assessorato regionale dei Lavori pubblici.

Il costo totale degli interventi ammonta a 101 milioni di euro.

Sulla base di tale rimodulazione degli interventi, si procederà ad aggiornare i documenti programmatici e di finanziamento delle opere.

Relativamente, in particolare, all’intervento sulla S.S.126 dir relativo al nuovo collegamento terrestre dell’istmo con l’isola di Sant’Antioco e alla circonvallazione di Sant’Antioco, in considerazione dell’importanza che l’opera riveste sotto il profilo architettonico, paesaggistico ed ambientale, il presidente Francesco Pigliaru e l’assessore dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda, nel far presente anche la rilevanza sotto l’aspetto identitario che il nuovo ponte potrà assumere per le popolazioni servite, hanno sottolineato di ritenere opportuno che, nello svolgimento della gara d’appalto, vengano tenute in massima considerazione le proposte progettuali finalizzate a migliorare gli aspetti paesaggistici e architettonici dell’opera d’arte. Per raggiungere tali risultati, occorre che nella formazione della commissione giudicatrice, da parte della stazione appaltante, sia prestata particolare attenzione ad assicurare la presenza di adeguate professionalità, anche provenienti dal mondo accademico, in grado di apprezzare le migliori soluzioni progettuali che saranno presentate dai concorrenti.

Paolo Maninchedda 35 copia

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Il governatore Pigliaru e il ministro Delrio.

Il governatore Pigliaru e il ministro Delrio.

Motorizzazione Sassari-30 giugno 2016

Confartigianato Trasporti Sardegna ha scritto questa mattina al ministro dei Trasporti Graziano Delrio, al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e ai parlamentari sardi per denunciare il “collasso” del sistema delle motorizzazioni della Sardegna e l’insostenibile condizione in cui si trovano a operare imprese di trasporto e autoscuole e per chiedere “un immediato, improrogabile e inderogabile intervento a tutela del sistema dei trasporti delle merci e delle persone e di tutta la popolazione della Sardegna”.

A oggi occorrono più di 6 mesi per le immatricolazioni “conto terzi”, almeno 13 per le revisioni, e altri 6 per gli esami delle patenti di guida. Questa situazione sta mettendo in ginocchio le aziende, le autoscuole e i cittadini costringendoli, in molti casi, anche all’inoperatività. Ed è inconcepibile vedere esposto, in un ufficio pubblico (Motorizzazione di Sassari) un cartello con la scritta “Sportello immatricolazioni chiuso per mancanza di personale”.

Da più di un anno e mezzo, infatti, le motorizzazioni di Sassari, Cagliari, Nuoro e Oristano si trovano a operare con un livello di personale talmente “residuale” da non riuscire a garantire, in tempi “consoni e certi”, operazioni come revisioni, collaudi, immatricolazioni, variazioni ed esami patenti.

«All’inizio del 2015 – scrive il presidente di Confartigianato Trasporti Sardegna, Giovanni Antonio Mellino – segnalammo ai quattro Prefetti la situazione, già allora critica, seguita dall’interlocuzione con la Motorizzazione nazionale. Successivamente il caso approdò in Parlamento grazie a una interrogazione parlamentare del deputato Andrea Vallascas cui seguì la garanzia del sottosegretario dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro, del passaggio di “14 unità di personale in comando dalle province”.»

Confartigianato Trasporti Sardegna sottolinea come non solo delle “14 unità” promesse non vi sia traccia ma anche di come il sistema si avvii, velocemente, alla completa paralisi.

«Le imprese, infatti, con enormi difficoltà, riescono a prenotare operazioni che poi potranno essere svolte dagli addetti della Motorizzazione anche dopo 1 anno – aggiunge Mellino – come nel caso dei collaudi: questi vengono fissati dopo parecchi mesi costringendo gli autotrasportatori a non utilizzare i mezzi con la conseguente perdita delle commesse esponendo le aziende a un alto rischio di fallimento. Non solo, anche la parte relativa alle patenti (esami, rinnovi e recupero punti) ha tempi non più sostenibili andando a incidere pesantemente anche sul resto dei cittadini.»

Confartigianato Trasporti ricorda come la situazione paradossale la stiano vivendo anche le Autoscuole: per poter svolgere regolarmente gli esami, queste devono addirittura provvedere, autonomamente, sia alla ricerca di commissari esterni dall’isola, non essendo disponibili quelli interni, sia alla loro retribuzione.

Il segretario di Confartigianato Imprese Sardegna, Stefano Mameli, ricorda le origini del problema: «Tutto sorge a seguito dell’entrata in vigore della Legge di stabilità del 2014 (art. 1, comma 94), che ha ri-trasferito al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, le competenze relative alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori, a suo tempo, delegata alle Amministrazioni provinciali. Il suddetto comma, infatti, recita “… Le funzioni relative alla cura e alla gestione degli Albi provinciali degli autotrasportatori di cose per conto di terzi sono svolte dagli Uffici periferici del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti con le risorse umane disponibili a legislazione vigente. Entro e non oltre sei mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, le funzioni di cui al presente comma sono trasferite con decreto del presidente del Consiglio dei ministri, comprese le relative risorse finanziarie da destinare al funzionamento degli Uffici…”. Il DPCM dell’8 gennaio 2015, ha poi dato attuazione alla norma ed ha avuto seguito attraverso un Accordo nella Conferenza Unificata Stato -Regioni-Autonomie locali del 23 aprile 2015. Tale accordo prevedeva sei mesi per la transizione dagli uffici provinciali a quelli ministeriali».

«L’entrata in vigore delle norme da subito, mise in evidenza le diverse problematiche – continua Mameli – a causa della necessità di spostamento delle competenze, delle funzioni, e soprattutto del personale, e contestualmente anche fisicamente delle pratiche da una sede (quella provinciale) a un’altra (quella degli uffici periferici del ministero dei Trasporti, le Motorizzazioni). E noi lo segnalammo.»

Nella lettera al ministro Delrio, Confartigianato Trasporti Sardegna evidenziando come la regione sia già pesantemente penalizzata dal punto di vista delle infrastrutture, dei servizi e dei collegamenti con la Penisola, e messa in ginocchio da una lunghissima crisi, chiede il mantenimento degli impegni assunti lo scorso settembre, un immediato, improrogabile e inderogabile intervento del Ministero a tutela del sistema dei trasporti delle merci e delle persone e di tutta la popolazione della Sardegna.

Confartigianato Trasporti Sardegna, infine, auspica, visti i costanti rapporti che intercorrono tra il presidente Pigliaru ed il ministro Delrio, un interessamento del Presidente finalizzato alla soluzione della questione anche da parte della Regione considerata la gravità della situazione.

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Ignazio Locci 3 copia

Il consigliere regionale di Forza Italia Ignazio Locci ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all’assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda per sollecitare le banche continuano a rifiutare tutte le istanze di rinegoziazione dei tassi di interesse sui mutui prima casa, disattendendo accordi ufficiali e disciplina.

«Visto il perpetuarsi di una situazione inaccettabile, che vede le banche fare il bello e il cattivo tempo alle spalle dei sardi – sottolinea Ignazio Locci -, ritengo sia doveroso che Pigliaru e Maninchedda ci dicano se sono consapevoli che nulla è cambiato per i cittadini che da tempo tentano di farsi riconoscere il diritto alla rinegoziazione dei tassi di interesse applicati ai mutui di cui alla LR 32/85 e come possa essere giustificata tale grave e inaccettabile situazione che vanifica il risparmio mensile  per gli aventi diritto, nonché la restituzione alla Regione della quota di contributo eccedente da parte delle banche. È auspicabile, dunque, che governatore ed assessore competente procedano in maniera più determinata ad una scrupolosa verifica dell’applicazione delle direttive regionali da parte degli istituti di credito convenzionati e, così come abbiamo suggerito all’assessore Maninchedda in tempi non sospetti, valutino la possibilità di revocare le convenzioni con gli attuali istituti di credito, con lo scopo di individuare soluzioni alternative che tutelino gli interessi della comunità sarda e il bilancio della Regione.»

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«Il presidente Francesco Pigliaru venga in Aula e riferisca su questo fantomatico “Patto per la Sardegna” che dovrebbe stringere con il Governo del suo amico Matteo Renzi. Si presenti in Consiglio e spieghi in cosa consiste concretamene, perché di proclami fumosi siamo stufi marci e non sappiamo che farcene.»

Lo dice Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«Le questioni ancora aperte con il Governo sono troppe – aggiunge il consigliere regionale di Sant’Antioco – e francamente non crediamo più alle favolette che Renzi e soci, con la complicità di Pigliaru, propinano ai sardi da due anni a questa parte. Il cosiddetto “Patto per la Sardegna” per ora è noto solo al Premier e al Pd e, di grazia, vorremmo saperne qualcosa in più.»

«Ma soprattutto – sottolinea ancora Ignazio Locci – vorremmo sapere se alcuni temi determinanti per la ripresa della nostra Isola sono dentro il Patto. Le questioni industriali, tra Ottana, Alcoa, Eurallumina, chimica verde, sono della partita oppure no? E le tasse aeroportuali? Riusciamo a risolvere il problema a questo giro o forse dobbiamo ancor elemosinare a Roma con il cappello in mano? Ci perdonerà il Governatore se mostriamo scetticismo di fronte alle solite promesse del baro Renzi, ma con gli scippi e le beffe cui ci ha sottoposto il Governo in questi anni, a partire dalla Vertenza entrate, abbiamo difficoltà a credere che si possa parlare di rilancio reale. Siamo invece più propensi a credere – conclude Ignazio Locci – si tratti del solito accordo di “casa Pd”.»

Ignazio Locci 1 copia

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I capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale della Sardegna – Pietro Cocco, Roberto Desini, Daniele Cocco, Pierfranco Zanchetta, Emilio Usula e Fabrizio Anedda -, a margine della riunione tenutasi in mattinata con l’esecutivo, riconoscono il valore del buon lavoro fatto dal presidente della Regione Francesco Pigliaru in collaborazione col Governo centrale sul “Patto per la Sardegna”, che prevede uno stanziamento di circa 2,5 miliardi di euro da investire in settori strategici per la nostra Isola di cui circa 1,5 miliardi per mobilità, sanità, istruzione, servizio idrico, politiche territoriali, governance e 1 miliardo circa per trasporti RFI, Anas, continuità territoriale, metano, tutte risorse importanti che contribuiranno a ridurre le problematiche derivanti dalla particolare condizione geografica e di disagio  economico della nostra Isola.

«Il lavoro non è ancora concluso – concludono i capigruppo di maggioranza del Consiglio regionale – ma già ci sono solide basi su cui la maggioranza coesa  può lavorare per rilanciare la propria azione di governo con rinnovato impegno e dare impulso a uno sviluppo  che  accompagni  la Sardegna fuori dallo stato di  difficoltà in cui si trova attualmente.»

Consiglio regionale 403

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Francesco Pigliaru 3321

Via libera all’unanimità in Commissione ENVE, questa mattina al Comitato delle Regioni di Bruxelles, per il parere a firma di Francesco Pigliaru sull’attuazione dell’Accordo di Parigi sul clima. Sarà il testo che, dopo il passaggio nella riunione plenaria del CdR, porterà la voce dei territori d’Europa alla COP22, la Conferenza globale sul clima attesa per novembre a Marrakech. «L’approccio territoriale alla lotta ai cambiamenti climatici segna l’apertura a una nuova era» ha spiegato Francesco Pigliaru, il cui lavoro approvato questa mattina va a delineare meccanismi di governance multi-livello che permettano a regioni e città dell’UE di contribuire fattivamente al raggiungimento degli obiettivi definiti nella COP21 di Parigi.
«L’impegno che abbiamo davanti è gravoso e intenso – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Si tratta di mettere in opera un piano d’azione globale per mantenere la temperatura di questo secolo ben al di sotto di 2 gradi, con uno sforzo ulteriore per limitare l’aumento al massimo a 1,5 gradi rispetto ai livelli del 1990. La situazione di incertezza politica che si è determinata con la Brexit non deve fermarci. Mentre prendiamo atto del risultato referendario, sono convinto che il Regno Unito, anche attraverso l’impegno delle comunità e dei territori locali del Paese, continuerà a giocare un ruolo determinante nella lotta al cambiamento climatico.» 
Francesco Pigliaru, sottolineando ancora una volta l’importanza di città e regioni nel rendere operativo l’accordo tra governi, ha poi illustrato i punti del Parere, che si focalizza sulle iniziative necessarie per costruire una vera e propria governance multilivello globale. Si tratta di passaggi fondamentali, a partire dal dialogo continuo garantito dalla corretta applicazione dell’Agenda Urbana europea per proseguire con strumenti come il Patto dei sindaci e gli accordi di partenariato con imprese, università, centri di ricerca, scuole, comunità locali, società civile e organizzazioni non governative. Oltre al coordinamento verticale, è quindi necessario approfondire la governance orizzontale tra le diverse politiche.
In serata Francesco Pigliaru ha raggiunto Marcinelle per l’iniziativa “Migrazione in Europa. Da Marcinelle alla crisi dei rifugiati”, organizzata in occasione dei 60 anni dall’incidente che avvenne nella miniera di Marcinelle e che contò 262 vittime in gran parte italiane. Al termine, l’incontro con una delegazione di rappresentanti dei Circoli dei sardi in Belgio.

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Incrementare le competenze, la cultura e lo spirito d’intrapresa economica dei giovani sardi, studenti universitari o neolaureati, per andare ad arricchire il sistema imprenditoriale dell’isola. Nasce l’Entrepreneurship and Back: la Giunta, su proposta del presidente Francesco Pigliaru, d’intesa con gli assessori del Lavoro e della Programmazione, ha approvato nella sua ultima riunione la delibera che attiva la nuova misura della Regione, punto qualificante del Programma Regionale di Sviluppo (PRS) 2014-2019. L’atto adottato dall’esecutivo affida il coordinamento della progettazione e della gestione dell’E&B all’Aspal, in collaborazione con il Centro Regionale di Programmazione e Sardegna Ricerche, e stabilisce una dotazione iniziale di 7 milioni di euro. I primi bandi pubblici sono previsti per l’inizio dell’autunno.
Entrepreneurship and Back ha l’obiettivo di far emergere le capacità imprenditoriali che la Sardegna possiede ma che non riesce ad esprimere compiutamente, attraverso l’attivazione di percorsi di formazione all’imprenditorialità per giovani con talento imprenditoriale. I partecipanti all’E&B – studenti universitari o neolaureati – avranno la possibilità di essere parte di un percorso in più fasi: in primis potranno accrescere le loro competenze in realtà estere vivaci e stimolanti dal punto di vista imprenditoriale, attraverso la partecipazione ad un intenso e qualificante percorso formativo in centri di eccellenza specializzati in formazione all’imprenditorialità; nella seconda fase – quella del back – i ragazzi avranno la possibilità di inserirsi nel contesto produttivo della Sardegna valorizzando l’esperienza acquisita, con il sostegno economico e l’accompagnamento per la realizzazione della propria idea di impresa. Ogni fase del Programma sarà finanziata da diverse fonti e programmi operativi, e si avvarrà della collaborazione di diversi soggetti all’interno del sistema regionale.

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Palazzo del Consiglio regionale A

«Francesco Pigliaru e compagni  a casa al più presto. E alle prossime regionali una coalizione moderna e che abbia una leadership nuova davvero che dia soluzione ai problemi che i sardi affrontano da 50 anni. A iniziare dal lavoro». È questo il passaggio chiave del documento conclusivo del coordinamento regionale dei Riformatori sardi, riunito a Oristano.

Una riunione affollata, una discussione intensa, guidata soprattutto dalle proposte e dagli interventi delle nuove leve del partito, dai giovani amministratori comunali, dagli under 40 che hanno affollato le liste del partito alle ultime amministrative. Come Assunta Muzzetto di Olbia, l’ogliastrino Ivan Manelli, la coordinatrice cittadina di Monserrato Maristella Lecca, la cagliaritana Lucia Tidu.

Obiettivo numero 1: dare alla Sardegna la piena occupazione, trasporti rapidi ed efficienti e energia a prezzi molto più bassi di quello attuali, spiegano i Riformatori. E per fare questo «stiamo preparando l’alternativa a questa Giunta regionale, debole e la cui scarsa autorevolezza nei confronti del Governo nazionale e dei players nazionali e internazionali sta gravemente danneggiando la Sardegna, come si vede per esempio nel settore dei trasporti aerei e navali».

Dirigenti e amministratori comunali dei Riformatori sardi hanno discusso della situazione politica sarda, anche alla luce dei risultati delle ultime elezioni amministrative, disastrosi per la maggioranza di centrosinistra ma soddisfacenti per il partito che, tra l’altro, ha dato un contributo decisivo alla travolgente vittoria elettorale della coalizione alternativa alle sinistre a Monserrato. Vittoria che segue di appena un anno quella di Sestu. Alla riunione è intervenuto anche il nuovo sindaco di Monserrato Tomaso Locci.

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«E’ sbagliato uscire ma l’Europa deve cambiare». Lo ha detto oggi il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru, che si è dichiarato «molto dispiaciuto per questo risultato. La Gran Bretagna, con la cultura che rappresenta, è ingrediente essenziale di un’Europa democratica, aperta, coesa. Tutti conosciamo il ruolo che questo Paese ha avuto e l’enorme sacrificio che ha dovuto affrontare per difendere i valori della democrazia nel nostro continente. La scelta di uscire dall’Unione – aggiunge Francesco Pigliaru – è un segnale che io ritengo profondamente sbagliato, ma chiaro e forte. Questa Europa deve cambiare il modo di pensare alla propria unità e alla maniera in cui l’unità stessa può essere un valore per i cittadini. L’alternativa – conclude il presidente della Regione – sono le tante piccole patrie, esposte a continue occasioni di conflitto, che pensavamo di avere definitivamente consegnato al passato.»
Francesco Pigliaru 4

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Tribuna Stadio Sant'Elia copia

La Giunta regionale, riunita a Villa Devoto con il presidente Francesco Pigliaru, ha dato parere favorevole alla richiesta di riconoscimento del preminente interesse e della rilevanza regionale per i lavori di realizzazione del nuovo stadio di Cagliari, come richiesto dall’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu. In base alla legge regionale 8 del 2015, le varianti ai Piani urbanistici comunali possono essere approvate soltanto nel caso in cui la Giunta riconosca l’interesse regionale dell’opera pubblica. In applicazione al protocollo d’intesa siglato nel maggio 2015 da Regione e comune di Cagliari, presto sarà istituito un tavolo tecnico per la pianificazione anticipata di alcune aree, tra cui quella in cui ha sede l’attuale stadio Sant’Elia.
Dopo il parere della II Commissione del Consiglio Regionale giovedì scorso, la Giunta su proposta dell’assessore Virginia Mura, ha dato il via libera definitivo alle due delibere riguardanti Statuto e pianta organica dell’Aspal, l’Agenzia sarda per le politiche attive per il lavoro, istituita recentemente dalla legge regionale 9 del 2016. Approvazione definitiva anche per lo schema di Accordo di Finanziamento del Fondo Social Impact Investing, istituito dalla Giunta lo scorso 2 febbraio.
Tra le altre delibere, accogliendo la proposta dell’assessore della Cultura Claudia Firino, l’Esecutivo ha preso atto del programma di interventi e dei progetti 2016 per la Tutela delle minoranze linguistiche storiche. Ventinove sono stati presentati da Enti locali territoriali e uno da parte di un Ente pubblico non territoriale. I progetti dovranno essere trasmessi alla Presidenza del Consiglio dei ministri entro il 30 giugno 2016 perché venga stabilito e disposto il finanziamento.
La Giunta ha approvato, accogliendo la proposta dell’assessore Raffaele Paci, gli indirizzi per l’acquisizione al patrimonio regionale di immobili costieri di particolare rilevanza paesaggistica e ambientale della “Società Bonifiche Sarde Spa in liquidazione”, all’interno del Programma Regionale di Sviluppo 2014/2019, strategia Razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio. In questo modo, pur nella prosecuzione dell’attività di dismissione della parte produttiva della società SBS, viene messa in sicurezza la parte di patrimonio più rilevante dal punto di vista paesaggistico e ambientale. Via libera anche alla definizione provvisoria degli elenchi delle società partecipate dirette e indirette del sistema Regione: all’interno di questo elenco sono individuate quelle maggiormente rilevanti che dovranno rientrare nell’ambito del bilancio consolidato della Regione. Definitivamente approvata infine la Strategia 2 “Creare opportunità di lavoro favorendo la competitività delle imprese” all’interno della programmazione unitaria 2014-2020.
21 milioni e 350 mila euro per il funzionamento dei Consorzi di bonifica e la manutenzione delle opere. Il via libera è arrivato ieri con una delibera proposta dall’assessore dell’Agricoltura Elisabetta Falchi. Le somme sono così ripartite: 17.700.000 euro per finanziare gli interventi di manutenzione e gestione della rete scolante, degli impianti di sollevamento e delle opere di bonifica idraulica; per le spese sostenute dai consorzi per la manutenzione ordinaria delle opere pubbliche di bonifica individuate dal Piano regionale di bonifica e di riordino fondiario e le spese sostenute per la manutenzione delle reti irrigue relative ad aree effettivamente irrigate. 3.000.000 euro invece serviranno per le spese di funzionamento dei consorzi, mentre 650mila euro andranno ad abbattere i costi per l’energia elettrica. Inoltre, con altra delibera, l’esecutivo ha assegnato u n milione all’anno per il biennio 2016-2017 a favore del comparto ippico: 550mila serviranno per la realizzazione di un programma di corse di selezione, in collaborazione col MiPAAF e gli ippodromi di Chilivani, Sassari e Villacidro, e per l’organizzazione di eventi nazionali e internazionali. 450mila euro verranno usati per la valorizzazione delle razze equine in allevamento e la realizzazione di eventi legati al cavallo sardo e alla tradizione equestre dell’isola. Sarà l’Agenzia Agris a gestire il dettaglio delle attività. Infine, l’esecutivo ha dato il nulla osta al bilancio di previsione 2016 e pluriennale 2016-2018 di Argea.
Su proposta dell’assessore Maria Grazia Piras, di concerto con l’assessore della Difesa dell’Ambiente Donatella Spano, è stata approvata l’Intesa della Regione per l’autorizzazione all’ampliamento del deposito costiero di oli minerali della Ivi petrolifera a Santa Giusta. La richiesta avanzata dalla società è di ampliare il deposito da 57mila metri cubi a 127mila metri cubi. Il provvedimento definitivo di autorizzazione è rilasciato dal ministero dello Sviluppo economico di concerto con il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti d’intesa con la Regione.
La Giunta, come richiesto dall’assessore degli Enti locali Cristiano Erriu, ha autorizzato le Province di Nuoro, Oristano e Sud Sardegna a svincolare gli avanzi di amministrazione dell’anno 2015, maturati rispettivamente nei bilanci delle Province di Nuoro (180mila euro), Oristano (348mila) e Medio Campidano (771mila), per un totale di un milione 300mila euro. Le quote svincolate dovranno essere applicate ai bilanci di previsione per l’anno 2016 per garantire l’equilibrio di bilancio dopo l’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2015 da parte delle tre Province.
Su proposta dell’assessore, Luigi Arru, infine, è stata parzialmente modificata la delibera sul Programma Ritornare a casa: la Giunta ha accolto la modifica di alcuni requisiti per l’accesso ai diversi finanziamenti del programma per disabilità gravissime.