21 July, 2024
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Teatro Massimo 1 copia

In occasione della “Giornata Mondiale del Rifugiato”, promossa per oggi, lunedì 20 giugno, dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, la Regione Autonoma della Sardegna e Sardegna Teatro organizzano al Teatro Massimo di Cagliari “NOIS – la Sardegna che accoglie”, una giornata di dialogo, confronto, spettacoli, video con ospiti istituzionali, giornalisti, rappresentanti di comunità, volontari, migranti che vede la partecipazione di Francesco Pigliaru, Presidente della Regione Sardegna, e Giuliana Perrotta, prefetto di Cagliari. La manifestazione intende ripercorrere idealmente il viaggio dei migranti, raccontare cosa succede dopo lo sbarco e le problematiche relative all’accoglienza e all’integrazione.

Dopo le iniziative svoltesi stamane, nel pomeriggio spazio alle proiezioni video e al teatro. Si riparte alle 17.00 con il cortometraggio di Giosi Moccia, Sardegna terra di Accoglienza e alle 18.00 l’anteprima del Convegno stile Liberos con la presentazione dello spettacolo Human di Marco Baliani e Lella Costa. Per la prima volta sarà possibile vedere la scena in costruzione realizzata da Antonio Marras. Alle 19.00 la proiezione di “Bergman in Uganda”, originale installazione di Markus Öhrn che mette a confronto la borghesia bianca dei film di Bergman e il pubblico in una baraccopoli dell’Uganda.

L’intero evento, per tutta la giornata, sarà trasmesso in diretta streaming (anche sul sito Ras) condotto dalla redazione di NOIS TG migranti, progetto di Sardegna teatro e Eja tv che ha vinto il bando MigrArti del ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo. L’ingresso è libero.

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Il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, e il presidente dell’Anci Sardegna Pier Sandro Scano hanno firmato un protocollo d’intesa tra la Regione Sardegna e l’Anci che formalizza la collaborazione fra le due istituzioni per il confronto permanente in una prospettiva di costante concertazione. Un impegno a usare il metodo della concertazione e a promuovere azioni di sistema per pianificare, programmare, realizzare attività di comune interesse in particolar maniera su temi quali sviluppo territoriale, innovazione, ricerca, qualità delle istituzioni e riforma delle autonomie locali.

«E’ particolarmente importante, in un momento quale l’attuale, di cambiamenti rapidi e riforme profonde – ha commentato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -, definire in maniera continuativa il rapporto fra la Regione e il sistema delle autonomie locali, legandolo a criteri di collaborazione e cooperazione così da essere garantiti da una maggiore stabilità ed efficienza nelle politiche pubbliche a favore dei cittadini.»

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«Nei decenni scorsi la Sardegna ha scommesso sull’industria pesante, e ha corso il rischio di mettere fra parentesi un settore strategico e fondamentale quale l’agricoltura e l’agroindustria. Oggi siamo finalmente ansiosi di cogliere l’enorme opportunità che l’agricoltura può essere per l’intero sviluppo della Sardegna». Lo ha detto oggi il presidente della Regione Francesco Pigliaru intervenendo alla manifestazione regionale organizzata alla Fiera campionaria di Cagliari da Coldiretti Sardegna, a cui hanno partecipato anche il presidente nazionale Roberto Moncalvo e il vice ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Andrea Olivero.

«Siamo una terra che può vendere qualità meglio di altri luoghi d’Europa e del mondo. Abbiamo una certificazione che ci rende inimitabili: la longevità. Solo pochissime zone al mondo, in cui la Sardegna domina, sono identificate come quelle dove c’è un alto numero di centenari. Questo ci dà una forza enorme nei mercati internazionali. Dobbiamo preservare quindi la qualità e il suo collegamento al nostro territorio, farla conoscere all’esterno ed evitare il rischio di creare incertezza nei consumatori: inquinare le nostre produzioni con importazioni strampalate è un pericolo per l’intero sistema.»

«A me va benissimo il km zero – ha aggiunto il presidente della Regione – ma non basta. Serve organizzarsi per entrare nei grandi mercati, lavorare per evitare le oscillazioni del prezzo del pecorino romano, progettare, investire, avere una prospettiva strategica dove tutti fanno la propria parte. Il modo migliore per intervenire è mettere ordine redistribuendo gli utili in tutta la filiera. Non è pensabile che quando le cose vanno in un certo modo gli utili compensano, magari, i trasformatori e stanno lontanissimi dai produttori. Questo crea conflitto e con il conflitto non c’è crescita. Dobbiamo fare un lavoro di squadra.»

Il presidente Pigliaru ha poi affrontato il tema dell’Organismo interprofessionale del comparto ovino su cui l’assessorato dell’Agricoltura sta lavorando dal luglio 2015 con tutti gli attori del settore. «L’assessorato dell’Agricoltura sta spendendo tutte le sue energie per far nascere l’Organismo interprofessionale: uno strumento usato in altre parti d’Europa che serve a dare una piattaforma più stabile, un equilibrio tra trasformatori e produttori. L’utile che arriva oggi nelle campagne dovrà crescere molto. Per raggiungere questo obiettivo tutti dovranno essere convinti di avere la propria quota parte.»

«Abbiamo bisogno della trasformazione, anzi di più trasformatori – ha precisato il presidente della Regione – sul pecorino romano stiamo rischiando troppo. Stiamo portando un unico prodotto in un unico mercato: siamo maturi per guardare verso altri mercati, per farlo abbiamo bisogno dei trasformatori che ci sono adesso e di quelli che possono nascere e crescere nei prossimi mesi e anni.»

«Abbiamo certificazioni di ogni tipo che attestano la qualità del latte sardo. Con il nostro Programma di sviluppo rurale stiamo spendendo oltre 225 milioni di euro sul benessere animale. Siamo in pochi a fare investimenti del genere. Queste risorse e il grande lavoro degli allevatori pagano in termini di produzioni di eccellenza. Abbiamo pascoli fantastici e politiche che sostengono la cura degli animali. Non so cosa succede in Romania, ma so quello che facciamo in casa nostra, dove la qualità è il nostro punto di forza.»

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia

Le opposizioni in Consiglio regionale si scatenano dopo la proroga dei commissariamenti delle Asl deliberata dalla Giunta Pigliaru.

«La Giunta cerca di ricucire la spaccatura interna alla maggioranza con l’ennesima proroga dei Commissari straordinari della Asl della Sardegna, a breve in aula – attacca Ignazio Locci, consigliere di Forza Italia -. Così tutti sono contenti, i posti di comando restano al sicuro e almeno per qualche mese potranno proseguire nell’opera di demolizione del sistema sanitario sardo: continueranno a governare la Sanità nel segno della continuità e del disordine, sia normativo che organizzativo. Resta, dunque, il riordino della rete ospedaliera applicato in maniera strisciante, senza rispettare le prerogative del Consiglio regionale. Rimane in piedi il progetto scellerato delle “cinque Asl uniche”, che di fatto non tiene conto della reale situazione sarda, della sua orografia, della demografia e dei fenomeni epidemiologici. Un’idea scellerata che per il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore Luigi Arru e il direttore generale dell’assessorato Giuseppe Sechi, è un totem intoccabile. Scelgono la strada per loro più semplice, meno pericolosa per i loro equilibri, e così facendo possono affrontare in maniera tranquilla eventuali questioni legate a ballottaggi, rimpasti, poltrone in enti e Comuni, disinteressandosi completamente della Sanità, ormai lasciata senza timone. Un settore determinante che, occorre ricordare agli illuminati del centrosinistra, non è lo strumento per conservare il potere, spartire i posti di comando e risolvere le beghe interne.»

«Un teatrino ridicolo e grottesco per la Sardegna – commenta Gianluigi Rubiu, capogruppo dell’Udc -. E’ un tentativo di allungare l’agonia della maggioranza lacerata da tensioni interne e scontri su un tema fondamentale per l’Isola. La verità è che il riordino sanitario non piace a nessuna forza politica, in quanto rischia di cancellare e sopprimere le strutture ospedaliere nei territori marginalizzati, non incrociando certo le speranze dei pazienti che si vedono privare dell’assistenza. Non basta. Si tenta di far passare la riforma come un risparmio per la sanità. Solo parole buttate al vento. La preoccupazione è che, invece, possano aumentare i costi con sacche di inefficienza che rimangono in tantissimi casi all’interno del sistema sanitario.»

«E’ una farsa – denuncia Edoardo Tocco, consigliere di Forza Italia –. Siamo arrivati al ridicolo, la realtà è che questo argomento sta minando l’andamento dei lavori, provocando una paralisi all’interno dell’assemblea regionale per le beghe della maggioranza. Un salto nel vuoto che non risolve certo i problemi della sanità sarda, visto che assistiamo ai presidi ospedalieri senza personale, ai reparti che operano in condizioni di difficoltà, a pazienti senza un’adeguata assistenza. Si continua a girare a vuoto, senza toccare i mali di un comparto in perenne emergenza.»

«L’anno scorso – dice Michele Cossa, consigliere regionale e coordinatore regionale dei Riformatori sardi -, quando si profilava la seconda proroga dei commissari Asl, abbiamo presentato una proposta di legge per prorogarli sino al 31 dicembre 2017. Quella che poteva sembrare una provocazione oggi si rivela una facile profezia, visto che siamo all’ennesima proroga, sulla quale stamattina in commissione i Riformatori hanno votato contro. In attesa di una riforma che appare sempre più improbabile, sarà bene che la commissione d’inchiesta sulla sanità accenda una faro su questi quasi due anni di commissariamento, nei quali si è visto di tutto»

«Da ora in poi – conclude Michele Cossa – cominceremo a segnalare gli atti alle competenti procure della Repubblica.»

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Mercoledì prossimo, 22 giugno, alle ore 10.00, nella sala Falck di Assolombarda, a Milano, la Regione presenterà agli investitori italiani gli strumenti finanziari per favorire la nascita e lo sviluppo di imprese innovative in Sardegna. L’incontro, organizzato con il supporto di AIFI – Associazione italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt – rappresenta il primo appuntamento di un percorso che la Regione avvia per far conoscere le opportunità messe in campo per incentivare gli investimenti privati, sostenere la modernizzazione dei sistemi produttivi territoriali e migliorare la capacità competitiva delle aziende sarde nei mercati internazionali.

La Sardegna si presenta oggi dinanzi agli investitori come una delle regioni più fertili e dinamiche, dove il tasso di nuove imprese, start-up e spin-off, è in costante crescita e dove l’innovazione è vista come leva strategica per rendere il sistema produttivo più competitivo a livello internazionale. Una regione ricca di opportunità di investimento, con un enorme potenziale da sviluppare che può essere indirizzato verso progetti di ampio respiro. Per questo, grazie ai finanziamenti del POR FESR 2014-2020 sono stati introdotti strumenti di nuova generazione in grado di soddisfare le esigenze di finanziamento delle imprese innovative attraverso il capitale di rischio. È il caso del Fondo di Venture Capital che, grazie a una dotazione di 10 milioni di euro, investirà con operatori privati nazionali e internazionali sulla capacità delle imprese sarde ad alto contenuto innovativo sia in fase di definizione e sviluppo del progetto (Seed Capital) che nella fase di start-up di imprese già costituite (Venture Capital).

Per presentare la strategia generale d’intervento e le misure più importanti varate dall’Amministrazione regionale a supporto della competitività delle imprese innovative, parteciperanno all’evento di Milano il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras e il direttore Generale dell’Assessorato Roberto Saba, il Direttore Generale AIFI, Anna Gervasoni, il Presidente della SFIRS, Antonio Tilocca, e il responsabile dello sportello start-up di Sardegna Ricerche, Giuseppe Serra.

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Palazzo del Consiglio regionale 3 copia[

Il Consiglio regionale si riunirà martedì 28 giugno, alle ore 10.00, con all’ordine del giorno la legge che proroga la nomina dei commissari nelle Asl della Sardegna ed il conto consuntivo del Consiglio. La decisione è scaturita a conclusione della conferenza dei presidenti dei gruppi consiliari, presieduta dal presidente del Consiglio, Gianfranco Ganau, ed alla quale ha partecipato anche il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru.

Il presidente Ganau ha inoltre comunicato che giovedì 7 e venerdì 8 luglio 2016 si terrà ad Ajaccio, in Corsica, la prima riunione della consulta Sardo-Corsa.

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Teatro Massimo 1 copia

In occasione della “Giornata Mondiale del Rifugiato” promossa il 20 giugno dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, la Regione Autonoma della Sardegna e Sardegna Teatro organizzano al Teatro Massimo di Cagliari “NOIS – la Sardegna che accoglie”, una giornata di dialogo, confronto, spettacoli, video con ospiti istituzionali, giornalisti, rappresentanti di comunità, volontari, migranti che vede la partecipazione di Francesco Pigliaru, presidente della Regione Sardegna, e Giuliana Perrotta, prefetto di Cagliari. La manifestazione intende ripercorrere idealmente il viaggio dei migranti, raccontare cosa succede dopo lo sbarco e le problematiche relative all’accoglienza e all’integrazione.
«E’ un’occasione per ribadire l’impegno di tutti i soggetti coinvolti che, con grande impegno e collaborazione, in questi mesi, rispondono all’emergenza dei flussi migratori portando avanti compiti difficili e gravosi con grande senso di responsabilità – commenta Angela Quaquero, delegata dal presidente Pigliaru a rappresentare la Regione Sardegna sulle questioni relative ai migranti -. Penso in particolare a Prefettura e Regione che costantemente si coordinano al meglio per superare difficoltà e ostacoli, come dimostra, da ultimo, la risoluzioni dei fatti di ieri a Sadali; penso a quei comuni che già si stanno proponendo parte attiva nell’accoglienza degli adulti e a quelli che si preparano a farlo in un clima di solidarietà e fiducia”.

L’inizio della Giornata è previsto per le ore 9.45 con la proiezione del cortometraggio realizzato dal giornalista somalo Mohamed Zakaria Ali, a Lampedusa. Il cortometraggio fa parte del progetto Confini dell’Archivio delle Memorie Migranti che raccoglie un gruppo di autori, ricercatori, registi, migranti e non, impegnati nel tentativo di dare vita a un nuovo modo di comunicare, partecipato e interattivo, che lasci traccia dei processi migratori in corso.

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Sede Pro Loco Portoscuso

«E’ assolutamente necessario impedire che questa Giunta regionale ed in particolare l’assessore al Turismo, artigianato e commercio, porti al collasso economico le associazioni delle Pro Loco che rappresentano per la Sardegna un importante valore aggiunto nel settore del volontariato sociale che opera nel turismo.»

Piero Comandini, consigliere regionale del Partito Democratico, ha rivolto questo appello al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e all’assessore Francesco Morandi, in un’interrogazione sui ritardi nella liquidazione dei contributi spettanti alle associazioni Pro Loco ai sensi della L.R. 10/1974, per l’anno 2015. Piero Comandini sottolinea che il contributo economico e la puntualità di erogazione da parte della Regione è di fondamentale importanza affinché tali associazioni possano interpretare e finalizzare i propri scopi istituzionali.

Il forte ritardo si sente pesantemente, ad oggi le associazioni Pro Loco avrebbero dovuto ricevere, visto che sono stati regolarmente presentati i conti consuntivi, il saldo del 40% relativo al 2015 e dovrebbero essere in procinto di ricevere l’acconto del 60% per l’anno 2016, invece a tutt’oggi non hanno ancora ricevuto l’acconto relativo al 2015.

Sembra un gioco di numeri e parole ma non lo è!

«Tali finanziamenti – aggiunge Piero Comandini -, seppur esigui, consentono alle associazioni, che operano tra le tante difficoltà e su base volontaria, di svolgere una funzione importante sia nel campo del turismo, con funzioni di ospitalità e supporto alle strutture turistiche, sia nel campo della valorizzazione della cultura e delle tradizioni locali.»

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Sciopero Cagoiari 2

Il corteo è partito da piazza del Carmine ed ha attraversato la via Roma fino a piazza Darsena, dove si è svolto il comizio organizzato dalle segreterie regionali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil, concluso dall’intervento del segretario nazionale di Fim Cisl, Marco Bentivogli.

«Sull’occupazione occorre aprire una vertenza nazionale sulla Sardegna – ha detto Marco Bentivogli -. Non possiamo accettare che i giovani sia ancora costretti a lasciare le loro famiglie e la loro terra, alla ricerca di un lavoro lontano dalla Sardegna.»

Sulla vertenza Alcoa, Marco Bentivogli ha detto che «è giunta l’ora che il premier Matteo Renzi ritorni nell’Isola e ci spieghi cosa ne è stato delle promesse fatte un anno fa, questa è una mobilitazione per il lavoro, oltre che per il rinnovo del contratto. Il premier e il governatore Francesco Pigliaru dovrebbero ascoltare questa piazza.»

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Consiglio regionale 72

Non si placano le tensioni nella maggioranza del Consiglio regionale, sul progetto di riforma che istituisce la Asl unica regionale.

Ieri il presidente Francesco Pigliaru ha detto che «non siamo stati eletti per conservare ciò che esiste e che funziona male, ma per fare scelte coraggiose. E portare avanti la riforma della sanità rientra nella assunzione di responsabilità che questa giunta ha messo al centro delle proprie scelte e del proprio lavoro, senza mai sottrarsi ai passaggi istituzionali né politici».

«La Giunta è sempre pronta a spiegare le proprie ragioni, ascoltare quelle altrui e fare sintesi per proporre una riforma migliore senza però stravolgere la prospettiva che insieme ci siamo dati. Se c’è sempre tempo per discutere – ha sottolineato Francesco Pigliaru -, non ce n’è per fare passi indietro rispetto a una riforma così essenziale per migliorare la sanità sarda.»

«Riforme come quella della ASL unica regionale, verso la quale non nutriamo alcun preconcetto negativo, necessitano di un’ampia discussione, non chiusa a riccio tra i palazzi della Giunta e del Consiglio regionale ma aperta a chi le riforme le vive sulla propria pelle: i cittadini bisognosi di cure, le categorie professionali, gli amministratori locali, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei pazienti che non possono essere esclusi pregiudizialmente dal dibattito sul test– scrivono oggi in una nota Daniele Cocco, Emilio Usala, Pierfranco Zanchetta, Francesco Agus, Mondo Perra, Antonio Gaia, Eugenio Lai, Paolo Zedda, consiglieri dei gruppi Sel – Rossomori – Upc -. Le scelte coraggiose che siamo chiamati a fare devono essere ragionate e pesate sino all’ultima virgola. Dietro l’angolo c’è il rischio di sbagliare, errore due volte più grave dello stare fermi quando si parla di sanità pubblica.»

«Se non c’è da parte nostra nessuna preclusione verso la creazione della ASUR, crediamo non siano secondari i se e i ma, dettagli dirimenti della riforma e della traduzione di questa in servizi per i cittadini, in particolare per chi risiede nelle zone interne e periferiche dell’isola – aggiungono i consiglieri di Sel, Rossomori e Upc -. Il testo in attesa di essere votato dalla VI commissione presenta lacune e punti oscuri. Nel merito, sul piano dell’organizzazione territoriale, della gestione e valorizzazione del personale, della sostenibilità economica della sanità sarda e nel metodo, vista l’assenza di momenti di condivisione dentro e fuori dal Consiglio. Siamo convinti di poter sensibilmente migliorare la legge. Per questo motivo crediamo che trasformare, in nome della fretta, i passaggi politici consiliari in meri atti tecnici di approvazione sarebbe una decisione sbagliata che potrebbe isolare nella responsabilità di governo la Giunta regionale rispetto alle forze di maggioranza, cui compete, insieme al Presidente, la delineazione delle scelte strategiche.»

«In questa fase la politica, con coraggio, non deve abdicare alle sue responsabilità: deve schierarsi senza possibilità di equivoci a difesa della sanità pubblica, deve cercare la più ampia condivisione, deve rivendicare un ruolo centrale nella programmazione e nel controllo che non può essere legato solo a dinamiche manageriali, deve essere in grado di garantire tempi certi e salvaguardare i livelli di erogazione del servizio sanitario anche nella fase transitoria che non dovrà creare ulteriori criticità ai bisogni di salute dei cittadini sardi. A questo proposito consideriamo ormai irrimandabile un vertice tra le forze politiche della maggioranza per chiarire tempi e modi di approccio a questa e alle altre riforme. 

Il rischio, senza questi necessari passaggi – concludono Daniele Cocco, Emilio Usala, Pierfranco Zanchetta, Francesco Agus, Mondo Perra, Antonio Gaia, Eugenio Lai, Paolo Zedda –, è quello di consegnare questa importante innovazione a un dibattito in aula politicamente logorante, potenzialmente teatro di errori e trasversalismi che sono per noi inconcepibili in un terreno fondamentale come quello del diritto dei sardi alla salute.»