21 July, 2024
HomePosts Tagged "Francesco Pigliaru" (Page 92)

[bing_translator]

Inizieranno con il tour dedicato alla stampa, sabato 28 maggio alle ore 10.00, le giornate di apertura dell’Ex Manifattura Tabacchi. Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e il sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, condurranno i giornalisti all’interno della struttura destinata ad ospitare la “Fabbrica della Creatività” per illustrare gli spazi ed i punti salienti della delibera adottata dalla Giunta lo scorso 8 aprile 2016 sulla destinazione della Fabbrica della Creatività.

Porte aperte e visite guidate per il pubblico nella stessa mattina di sabato, dalle ore 11.00 alle ore 18.40 e domenica 29, dalle ore 10.30 alle ore 18.50, per visitare le corti e gli edifici, ascoltare le testimonianze degli ultimi lavoratori della fabbrica e per rendere omaggio alla figura di Pinuccio Sciola, assistendo alla proiezione del documentario di Raffaello Fusaro “Le favole iniziano a Cabras”. Durante le visite guidate, che si snoderanno in gruppi di massimo venti persone, si svolgeranno laboratori per bambini dai 5 ai 10 anni. Il pubblico è invitato a prenotare la visita su www.regionesardegna.eventbrite.com .

[bing_translator]

Dopo le iniziative parlamentari, anche in  Sardegna Sinistra Ecologia e Libertà si schiera contro la paventata chiusura del servizio delle guardie mediche notturne. Lo fa con un’interrogazione urgente, firmata dai quattro consiglieri Luca Pizzuto, Francesco Agus, Daniele Cocco ed Eugenio Lai, e presentata questa mattina alla stampa.

«Siamo di fonte a una decisione scandalosa del Governo, a un’ulteriore aggressione delle periferie e di un servizio fondamentale per i piccoli comuni – afferma il primo firmatario dell’interrogazione Luca Pizzuto – il timore è che con questo atto si voglia aprire il settore ai privati». Giudizio condiviso dal vicepresidente del Consiglio regionale Eugenio Lai secondo il quale «la chiusura del servizio notturno delle guardie mediche (190 in tutta l’Isola) rappresenterebbe un’ulteriore penalizzazione per i territori periferici. La riforma sanitaria regionale prevede, infatti, un ridimensionamento dei servizi di Pronto Soccorso che, nei futuri Ospedali di Comunità, non potranno più gestire le urgenze».

Per Francesco Agus, il progetto del Governo va in controtendenza rispetto agli obiettivi della riforma sanitaria regionale, in questi giorni al vaglio della Commissione Sanità. «Per ridurre gli sprechi del sistema sanitario la proposta in discussione prevede un intervento deciso sull’uso smodato dei servizi di Pronto Soccorso – afferma Agus – questo si può fare solo potenziando i servizi territoriali e lasciando al Pronto Soccorso la gestione delle urgenze».

Nell’interrogazione, i consiglieri di Sel chiedono al presidente della regione Francesco Pigliaru di assumere un’iniziativa forte nei confronti del Governo per scongiurare la soppressione del servizio di guardia medica notturna. «Sulla sanità abbiamo potestà primaria – aggiunge Agus – è giusto che il Consiglio la eserciti».

«Metteremo in campo tutte le nostre energie per impedire che la riforma vada in porto – assicura Luca Pizzuto – il nostro partito sarà impegnato nella campagna di sensibilizzazione dei cittadini in tutti i territori dell’Isola.»

La decisione del Governo, inserita nell’atto di indirizzo per il rinnovo del contratto collettivo nazionale dei medici, prevede la riduzione dell’assistenza delle guardie mediche da 24 a 16 ore giornaliere. «La soppressione del servizio notturno dalla mezzanotte alle otto del mattino produrrà gravi disagi per i cittadini delle zone periferiche – ha sottolineato il vicesegretario regionale del sindacato Medici Italiani Annarita Ecca – la scelta del Governo non tiene conto delle specificità territoriali della Sardegna e delle sue caratteristiche geomorfologiche».

Al fianco dei medici ci saranno anche molte amministrazioni locali. Alla conferenza stampa di questa mattina erano presenti il vicesindaco di San Nicolò Gerrei, Stefano Soro, e gli assessori alle politiche sociali di Guasila e Masainas Paola Casula e Ilaria Portas. «Non siamo disponibili a subire un altro scippo – hanno detto – sulla chiusura del servizio notturno delle guardie mediche non esistono margini di discussione».

Guardia medica Bacu Abis copia

[bing_translator]

Sicurezza alimentare ed energia pulita al centro dei due incontri di oggi a Pechino del vicepresidente della Regione, Raffaele Paci, per avviare un percorso che consenta di rafforzare i rapporti commerciali fra Sardegna e Cina. Gli incontri sono stati organizzati dall’Ambasciata italiana a Pechino, anche in seguito al recente incontro a Cagliari fra l’ambasciatore Ettore Sequi e il presidente della Regione Francesco Pigliaru. In mattinata, la delegazione della Regione è stata ricevuta al China Food and Drug Administration dal Direttore generale del Dipartimento degli affari Legali Xu Jinghe e da He Li, direttore del Dipartimento della Divisione di Cooperazione Bilaterale.

La Food safety, ovvero la sicurezza del cibo in particolare di quello dei bambini, negli ultimi anni è diventata una vera e propria priorità per il governo cinese, tanto da aver varato una nuova legislazione in materia, entrata in vigore il 1 ottobre 2015, e della quale si stanno mettendo a punto le norme di attuazione come ordinato dal Consiglio di Stato. E’ proprio su questo filone che si può costruire e progressivamente rafforzare la collaborazione con la Sardegna, dove è stata riconosciuta una delle tre blue zone – le terre dei centenari – a livello internazionale.

Nel pomeriggio il vicepresidente Paci ha incontrato, nella sede dell’Ambasciata italiana in Cina, il vicedirettore del Cers (China Energy Research Society) Xin Mingyi e rappresentanti di società d’investimento private. Un’occasione per riprendere, in preparazione di una missione in autunno col presidente Pigliaru, i contenuti del protocollo d’intesa sottoscritto a novembre 2014 fra Sardegna e Cina, in particolare fra Sotacarbo e Cers, per potenziare l’attività di ricerca nei settori dell’energia e dello sviluppo sostenibile, soprattutto per l’uso di combustibili fossili. «La fase dell’estrazione del carbone in Sardegna, che così come era concepita finora è chiaramente chiusa, ha lasciato nella nostra terra competenze, esperienze e know how che ora dobbiamo utilizzare per stringere partnership tecnologiche con Paesi come la Cina che sul carbone puntano moltissimo, soprattutto in chiave di energia pulita per il futuro. Da parte nostra – ha concluso Paci – mettiamo a disposizione quelle competenze per studiare e sviluppare nuove tecnologie in sinergia con partner internazionali».

[bing_translator]

Divampano le polemiche, in Sardegna, sulla scelta della Sicilia quale sede del prossimo G7 fatta dal Governo Renzi. Il governatore, Francesco Pigliaru, cerca di attenuare il peso dell’amarezza dell’ennesima delusione subita dall’Isola de La Maddalena, dopo il mancato svolgimento del G8.
«Come abbiamo detto più volte, a noi interessa che il cantiere di La Maddalena sia tra i primissimi da sbloccare in Italia – ha detto Francesco Pigliaru -. Il G7 era stato presentato come un’opportunità per raggiungere l’obiettivo, ma non è certo l’unica.» 

«Il Governo ha cominciato già qualche settimana fa a mantenere gli impegni presi con noi: 15 milioni per il recupero edilizio nell’ex arsenale sono un primo, importante, passo» ha aggiunto Francesco Pigliaru, facendo riferimento alle risorse previste all’interno del piano “Un miliardo per la Cultura” per incrementare la fruizione turistico-culturale del compendio maddalenino. «Sappiamo che altre risorse arriveranno a breve. Ma sappiamo anche che il piano di sviluppo dell’Isola deve essere portato avanti rapidamente, e per farlo è necessario trovare un modo che garantisca certezza di tempi – ha concluso il presidente della Regione -. Crediamo indispensabile candidare La Maddalena a un importante evento internazionale. Come abbiamo detto e dimostrato, c’è solo l’imbarazzo della scelta.»

Isola de La Maddalena 84 copia

[bing_translator]

I Riformatori sardi hanno presentato un’interrogazione urgente in Consiglio regionale per sollecitare gli interventi per contrastare il dissesto statico di Bacu Abis.

«I fondi (5 milioni 447.000 euro) sono stati stanziati già dal 2008 – afferma Michele Cossa, coordinatore regionale dei Riformatori, primo firmatario dell’interrogazione – e dovevano servire per la demolizione e ricostruzione di alcuni edifici in condizioni statiche precarie, il recupero di altri edifici della zona, il rifacimento della rete fognaria per acque bianche e acque nere, l’espletamento delle necessarie indagini geognostiche ed il monitoraggio dei fenomeni di dissesto nella frazione di Carbonia.»

Una parte di questi finanziamenti (circa 400mila euro) è stata utilizzata da AREA per l’acquisto e la sistemazione di moduli abitativi provvisori (MAP) da utilizzare per ospitare, nelle more della ricostruzione, circa 20 delle 32 famiglie interessate. Ad oggi sono state ricostruite 5 palazzine quadrifamiliari, sono stati consolidati 2 edifici, rimangono da demolire e ricostruire 3 palazzine quadrifamiliari mentre alcune famiglie vivono da 6 anni nei MAP in attesa del collaudo di quelle ricostruite.

«Le famiglie la cui abitazione è in lista per la demolizione e ricostruzione hanno adempiuto a tutto quanto richiesto da AREA e Comune, anche per quanto riguarda la regolarizzazione di piccole sanatorie, tanto che il Comune ha dato le autorizzazioni definitive per gli interventi – aggiunge Michele  Cossa -.Adesso bisogna sbloccare l’intervento, anche perché stanno aumentando i rischi ed  il disagio per le persone, oltre alla lievitazione dei costi.»

«Chiediamo al presidente della Regione, Francesco Pigliaru – conclude Michele Cossa – di intervenire con urgenza per costringere AREA e Comune di Carbonia ad una immediata ripresa delle procedure e degli interventi, per una conclusione degli stessi nel minor tempo possibile. Se serve nomini un commissario ad acta.»

Bacu Abis copia

[bing_translator]

L’approvazione di una risoluzione in II commissione del Consiglio regionale, apre uno spiraglio per i lavoratori della ex-ILA.

«E’ il frutto del lavoro congiunto dei consiglieri eletti nel territorio del Sulcis Iglesiente – spiega Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna -, si accende una speranza per le maestranze della fabbrica di Portovesme, troppo a lungo dimenticate. Operai (centodue complessivamente) che avevano persino accarezzato il sogno di rientrare al lavoro, nella loro fabbrica, grazie all’interesse di un investitore privato (poi sfumato per una serie di vicissitudini) ma che fino a oggi hanno dovuto soltanto fare i conti con la cessazione degli ammortizzatori sociali e l’assenza di prospettive future.»

«Il documento, approvato il 18 maggio scorso – aggiunge Locci –, impegna gli assessori regionali dell’Industria e del Lavoro a predisporre un Piano di ricollocazione contenente una proposta articolata e diversificata che prenda in considerazione l’utilizzo di tutti gli strumenti di politica attiva in essere quali flexecurity, welfare to work, contratto di ricollocazione, i corsi di formazione professionale, gli interventi pilota nell’ambito del Fondo Social Impact Investing e le misure dell’autoimpiego; a verificare la possibilità di far accedere i più anziani allo strumento del prestito previdenziale; a valutare l’opportunità di estendere, a favore di questi lavoratori, lo strumento dell’assegno di ricollocazione e ad individuare a tal fine apposite risorse finanziarie; a valutare se nell’ambito degli interventi e dei cantieri per il rilancio e lo sviluppo dell’intera area del Sulcis Iglesiente contenuti nel Piano Sulcis o di quelli relativi alle bonifiche e alla messa in sicurezza dei siti nell’area del Parco Geominerario, possa prevedersi l’inserimento lavorativo di una parte dei lavoratori ex-ILA.»

«Ma non solo: la risoluzione si spinge oltre il singolo caso dei lavoratori ex-ILA e impegna il presidente della Regione Francesco Pigliaru a rafforzare le interlocuzioni con il Governo nazionale affinché al riconoscimento della situazione della crisi industriale complessa di Portovesme sia effettivamente ricollegato un progetto di riconversione e riqualificazione industriale capace di dare concrete risposte alla grave crisi del territorio che coinvolge le aziende interessate, l’indotto ad esse collegato, i lavoratori e la popolazione sulcitana. E ancora: si impegna Pigliaru ad avviare un’attività di scouting per l’individuazione di soluzioni industriali di prospettiva utili a rilanciare il progetto industriale nell’area coinvolta. Un risultato importante, cui devono tuttavia seguire azioni concrete, a breve e in tempi certi. La palla adesso passa alla Giunta regionale – conclude Ignazio Locci -, chiamata a dare seguito agli impegni assunti dalla Commissione consiliare.»

Portal 1 copia

[bing_translator]

I temi legati ad energia, metano ed industria sono stati trattati oggi, nel palazzo della Regione a Cagliari, in un incontro tra il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, e i segretari regionali e di categoria di Cgil, Cisl e Uil. Soddisfazione è stata espressa dai sindacati per la definizione, da parte della Giunta, delle linee guida che riguardano la metanizzazione della Sardegna. Il presidente Pigliaru e l’assessore Piras hanno illustrato la proposta, già condivisa in sede tecnica con il Mise, che è stata posta all’attenzione di Palazzo Chigi. La proposta definitiva sarà inserita nel Patto con il Governo, da siglarsi nei prossimi giorni alla presenza del Presidente del Consiglio dei Ministri. La metanizzazione è uno dei punti qualificanti, insieme alla continuità territoriale e agli investimenti nel settore del trasporto ferroviario.
La Regione propone al Governo che, in coerenza con il Piano Energetico Regionale, per il modello di metanizzazione basato sul GNL siano assicurate: le condizioni di tariffa finale equiparate alla tariffa nazionale; la creazione di autostrade amministrative per l’autorizzazione di impianti di stoccaggio e di rigassificatori di piccola taglia sul modello small scale gnl; la realizzazione della dorsale regionale, che rappresenta, nella strategia regionale, la garanzia di concentrazione territoriale dell’offerta di metano; l’aggiornamento delle condizioni gestionali e di investimento dei bacini urbani di distribuzione del gas finanziati con l’APQ metano.
L’incontro è stato proficuo anche per approfondire alcuni temi legati all’essenzialità e all’interrompibilità, sui quali è stato condiviso l’incedere eccessivamente lento delle procedure di definizione delle misure da parte delle autorità statali competenti, anche se tali procedure appaiono oramai in fase conclusiva. La Giunta ritiene comunque che sia importante, nella fase di transizione, avere ben fermi obiettivi di prospettiva che riguardano investimenti in green jobs, innovazione ed efficienza nel settore energetico, smart grid, smart cities e isole energetiche autosufficienti.
Altro tema affrontato nel corso dell’incontro è stato la Chimica verde. La Giunta conferma essere in corso le interlocuzioni con il Governo, con la richiesta di un ruolo ancora fortemente strategico di Eni nel settore. A breve seguirà un incontro specifico con i sindacati sul futuro della chimica in Sardegna, per il quale si ritiene opportuno che il Governo convochi, al più presto, le parti firmatarie del protocollo d’intesa siglato nel 2011.

Palazzo della Regione 4 copia

[bing_translator]

Francesco Pigliaru 371

Il consiglio dei Ministri ha approvato ieri le norme di attuazione dell’articolo 8 dello Statuto, che elenca tutte le entrate che spettano alla Sardegna incluse quelle oggetto del contenzioso. Significa, in pratica, della chiusura definitiva, dopo 10 anni, della Vertenza Entrate, un risultato storico a lungo perseguito, che con l’accordo con lo Stato diventa una legge certa, con regole scritte e precise che riconoscono pienamente tutto quanto rivendicato dalla Sardegna all’interno della Commissione paritetica Stato-Regione per l’attuazione dello Statuto speciale.

«Oggi la parola fine sulla lunga e complicata vicenda della vertenza entrate è davvero definitiva, e sono felice di poter chiudere da Presidente una partita che il governo di centrosinistra ha avviato 10 anni fa – dice il presidente Francesco Pigliaru -. È un risultato straordinario, ottenuto grazie a un costante lavoro quotidiano con Palazzo Chigi, con il ministero dell’Economia e delle Finanze e con la Ragioneria dello Stato. Voglio ringraziare la Commissione paritetica per il suo impegno, e il Consiglio regionale che ha avuto in questa vicenda un ruolo molto importante. Portiamo a casa regole certe, condivise e che ristabiliscono quanto dovuto alla Sardegna, dopo che nel 2006 ottenemmo una riscrittura dell’articolo 8 dello Statuto molto più favorevole di quanto lo fosse fino ad allora. Oggi finalmente chiudiamo il cerchio: ed è il frutto di un rapporto di leale, costante collaborazione tecnica e politica con il Governo, alla vigilia di altri importanti accordi e risultati che arriveranno nelle prossime settimane per far crescere la Sardegna e migliorare la vita di tutti i sardi.»
In termini di denaro, significa che nelle casse della Sardegna entreranno fra i 130 e i 150 milioni in più all’anno, e che tutti i 900 milioni di arretrati rivendicati saranno pagati in 4 anni (300 già versati a gennaio 2015, primi soldi incassati dal 2010). In termini di garanzie il risultato non ha precedenti, perché le regole sono state finalmente scritte dalla Regione, condivise con Roma e dunque regoleranno tutti i futuri rapporti in materia di fisco. Altro importante risultato è che lo Stato non potrà tenere per sé le riserve erariali della Sardegna per fare cassa, se non in casi di eventi eccezionali e imprevedibili, un terremoto per esempio, che rendano necessario ricorrere a risorse straordinarie.
Le norme di attuazione sono state approvate dalla Commissione paritetica lo scorso 12 dicembre. Il 1 febbraio, il Consiglio regionale ha certificato il risultato approvando un ordine del giorno con i voti della maggioranza di centrosinistra. Ma l’intero percorso è iniziato nel 2006 con l’accordo Soru-Prodi che, recepito nella legge 296, modificava l’articolo 8 dello Statuto riconoscendo alla Regione nuove e maggiori entrate tributarie per un totale di 5,8 miliardi di euro. Durante la precedente legislatura, senza l’approvazione delle norme di attuazione, la vertenza era rimasta aperta per alcune entrate sulle quali non si riusciva a trovare un metodo condiviso di quantificazione e cioè Ires maturata, giochi, riserve matematiche, redditi di capitale, tutte voci che oggi vengono pienamente riconosciute come spettanti alla Sardegna. Importante la novità contenuta nell’articolo 2, ovvero la possibilità di inversione del gettito fiscale: significa che, dopo un accordo con l’Agenzia delle entrate, la parte delle compartecipazioni erariali che spetta alla Sardegna non sarà più versata a Roma per poi tornare nell’Isola ma resterà direttamente e immediatamente disponibile nelle casse regionali.
«Siamo molto soddisfatti, il risultato è quello che volevamo e che abbiamo fermamente perseguito in questi due anni alla guida della Regione – sottolinea l’assessore della Programmazione e del Bilancio, Raffaele Paci -. Dalla nostra parte avevamo la sentenza della Corte Costituzionale del 2012 e un Governo disponibile al confronto, ma il risultato non era affatto scontato. Un risultato che oggi premia la Sardegna e i sardi, con risorse finalmente certe che potranno essere utilizzate in totale autonomia dalla Regione per migliorare la qualità della vita dei cittadini, creando opportunità di sviluppo e lavoro. Ora il nostro compito sarà quello di monitorare la situazione per verificare che tutti gli accordi siano applicati. In questo senso sarà di grande aiuto l’Agenzia regionale delle Entrate, ormai in dirittura d’arrivo.» 

[bing_translator]

L’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari realizzerà uno spazio dedicato a Pinuccio Sciola al Policlinico Duilio Casula. Lo annuncia il commissario straordinario dell’Aou, Giorgio Sorrentino.

«Si chiamerà Isola Sciola – dice Sorrentino – e sarà una mostra permanente di alcune opere che il grande artista aveva donato qualche anno fa alla nostra azienda.»

L’Azienda ospedaliero universitaria, dice ancora Sorrentino.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha detto che Pinuccio Sciola «ha dato lustro alla Sardegna, con il suo talento e il suo costante impegno culturale, ma è riuscito anche a conquistare una dimensione artistica ampia, con riconoscimenti unanimi senza confini».

«Le sue pietre sonore, simbolo di una potente creatività – ha aggiunto Francesco Pigliaru -, sono conosciute e apprezzate in tutto il mondo ed esprimono il suo rapporto, stretto e indissolubile, con la Sardegna. Pinuccio Sciola ha saputo raccontare, attraverso un’arte originale, il legame vivo con la terra d’origine. Le opere che ci lascia, molte delle quali arricchiscono il bellissimo e suggestivo giardino sonoro di San Sperate, contribuiscono ad alimentare il ricordo di una figura unica nel panorama della cultura sarda e internazionale.»

«La scomparsa di un artista e un intellettuale rivoluzionario come Pinuccio Sciola mi addolora profondamente. La Sardegna perde oggi un pezzo importante della sua arte e identità – ha detto l’assessore della Cultura, Claudia Firino -. Sarà nostro concreto e doveroso impegno tramandare e tenere viva, preservandola, l’eredità che ci lascia con le sue opere e il suo pensiero.»

Il segretario nazionale del Partito Sardo d’Azione, Christian Solinas, a nome di tutti i sardisti, esprime il più profondo cordoglio per la prematura scomparsa del grande ed indimenticabile artista dell’identità e delle tradizioni ataviche della Sardegna. «Pinuccio Sciola – ha affermato il leader sardista visibilmente commosso – ha condotto una vita di testimonianza artistica, culturale e sociale che ben rappresenta la fierezza, la genialità, l’indipendenza di tutto il popolo sardo, che sa parlare un linguaggio universale in grado di confrontarsi, coinvolgere ed affascinare tutto il mondo. Dai murales alle pietre sonore, passando per la musealizzazione dell’intero Paese di San Sperate – ha aggiunto Solinas – il percorso esistenziale di Sciola è stato un patrimonio di ricerca continua e di sperimentazione che dimostra la possibilità di un modello di sviluppo diverso e nuovo per la Sardegna, fondato sulle capacità, la cultura, l’arte e le tradizioni che fanno economia e sviluppo». 

Sulla scomparsa di Pinuccio Sciola, interviene anche Emanuele Cani, deputato del Partito Democratico.

«E’ stato un artista che ha lasciato il segno nel mondo dell’arte e della cultura, capace di portare la sua Sardegna in giro per il mondo. Oggi però la scomparsa di Pinuccio Sciola ci rende tutti un po’ più’ poveri – ha detto Emanuele Cani -. Non possiamo non rendere omaggio ad un grande artista quale è stato Pinuccio Sciola che, con il suo modo di fare e di essere, sempre vicino e attaccato alla terra, la sua terra, ha trasmesso valori importanti come dimostrano le sue numerose opere.»

SONY DSC

Pinuccio Sciola al Festival Jazz 2

[bing_translator]

Aeroporto Elmas 1 copia

«La Regione ha chiesto e continua ad esigere che l’aumento delle tasse aeroportuali debba essere cancellato, soprattutto per una regione insulare come la nostra. Il Governo oggi indica il mese di settembre come momento in cui prenderà una decisione. Crediamo che sia essenziale invece fare molto più in fretta. Il ministro Graziano Delrio mi ha confermato che è personalmente impegnato ad anticipare i tempi della decisione». Lo ha detto il presidente Francesco Pigliaru, a seguito di un’interlocuzione con il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.