22 July, 2024
HomePosts Tagged "Francesco Pigliaru" (Page 93)

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Stintino 15 copia

Questo pomeriggio il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha incontrato il Direttore generale dell’Agenzia del Demanio Roberto Reggi. All’incontro ha partecipato l’assessore degli Enti locali, Cristiano Erriu. L’incontro è avvenuto alla chiusura di due giornate trascorse da Reggi e il suo staff in Sardegna. Il Presidente ha espresso il proprio apprezzamento per gli importanti risultati raggiunti nelle due giornate, gli Accordi per la valorizzazione dell’ex carcere di San Sebastiano a Sassari e per la Torre di Stintino. Particolare apprezzamento è stato espresso per il lavoro svolto dall’Assessorato degli Enti locali, l’Agenzia del Demanio e il Comune di Terralba che ha portato al trasferimento alla Regione dei 250 immobili della Borgata di Marceddì. Con la giornata di oggi si è concluso un percorso che durava da oltre 10 anni.
L’incontro di oggi è stato anche l’occasione per affermare la comune volontà di procedere al consolidamento della collaborazione tra l’Agenzia e la Regione per la valorizzazione, riqualificazione, sviluppo e razionale utilizzo dei rispettivi patrimoni immobiliari. Tale processo sarà avviato a partire dall’Intesa siglata tra le amministrazioni nel 2008.
Oggi è stato assunto l’impegno di aggiornarne i contenuti, di analizzare le reciproche necessità di spazi, condividendo il comune obiettivo della riduzione dei fitti passivi, attività da concludersi entro i prossimi sei mesi.
E’ stata inoltre condivisa l’opportunità di individuare forme di collaborazione tra la Regione e l’Agenzia del Demanio nelle importanti operazioni di valorizzazione immobiliare che la Regione ha avviato in questi mesi e per le quali l’esperienza maturata dall’Agenzia nelle altre regioni d’Italia potrebbe rappresentare un importante valore aggiunto.

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Si è svolto questa mattina, all’assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente, un incontro per l’esame della procedura per il riavvio della produzione nello stabilimento Eurallumina. All’incontro hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Pigliaru; gli assessori dell’Industria e dell’Ambiente, Maria Grazia Piras e Donatella Spano, con i rispettivi staff; l’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna; il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi; la direttrice dell’assessorato regionale dell’Ambiente, Paola Zinzula; e, infine, la RSU Eurallumina.

L’incontro, previsto in un primo momento venerdì 6 maggio, al rientro della delegazione dei lavoratori da Roma, dove hanno tenuto un presidio durato alcuni giorni ed hanno incontrato il Premier Matteo Renzi, il ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti con la responsabile del ministero del Lavoro Rita Camusso, e i sottosegretari Luca Lotti e Claudio De Vincenti, in concomitanza con le iniziative di mobilitazione messe in campo dai lavoratori, è stato spostato ad oggi per concomitanti impegni già calendarizzati dal presidente Pigliaru e dagli assessori interessati.

«L’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, – scrive in una nota la RSU Eurallumina – ha confermato la condivisione del progetto di ripartenza della fabbrica, già ratificato dall’inserimento nel Piano energetico del Piano energetico regionale, della realizzazione del nuovo impianto di cogenerazione per l’autoproduzione.

L’assessore dell’Ambiente, Donatella Spano, ha ribadito il massimo livello di attenzione degli uffici dell’assessorato, che hanno accolto la richiesta dell’azienda di un ulteriore lasso di tempo per completare le risposte alle integrazioni richieste ed il confronto costante e collaborativo con il ministero dell’Ambiente che ha fornito pieno supporto e disponibilità.»

L’amministratore straordinario dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, Giorgio Sanna, ha testimoniato che l’azienda proponente sta operando e mettendo in atto tutte le richieste del Servizio ambientale dell’ente, dal completamento della barriera idraulica, all’emungimento e trattamento delle acque, alla messa in sicurezza operativa, con ottimi risultati, come documentato dalle ultime analisi certificate all’interno dei parametri richiesti dalle norme.

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, ha evidenziato la sinergia e il contatto diretto con il Governo per una vertenza considerata di interesse nazionale, seguita direttamente dalla Presidenza del Consiglio dei ministri, supportato dal confronto costante con il capo di Gabinetto della Presidenza del Consiglio Nicola Centrone ed il sottosegretario Claudio De Vincenti, tutti impegnati affinché all’interno delle regole che tutelano il lavoro, l’ambiente e la salute, possano finalmente partire gli investimenti propedeutici alla ripresa produttiva di Eurallumina, che hanno una strategica valenza per il sistema industriale italiano insieme ad una imprescindibile ed importante valenza sociale, economica ed occupazionale, per il Sulcis Iglesiente e la Sardegna.

«La RSU Eurallumina, le lavoratrici e i lavoratori – conclude la nota della RSU Eurallumina – monitoreranno con sempre maggiore determinazione ogni passaggio della restante parte dell’iter autorizzativo, sino al raggiungimento dell’obiettivo che li ha visti impegnati senza sosta in anni di lotta e sacrifici.»

Eurallumina a Roma 1

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«L’approvazione della Riforma dei servizi per il Lavoro è una gran bella notizia per la Sardegna». Lo ha detto ieri il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, commentando l’approvazione della Legge di riforma dei Servizi e delle Politiche per il Lavoro, avvenuta oggi in Consiglio regionale. «Siamo sempre stati convinti della necessità di questa riforma per la nostra Regione, tanto che l’avevamo inserita tra i punti più importanti del programma su cui avevamo chiesto il voto degli elettori sardi«. «Da oggi – ha aggiunto il presidente della Regione – la Sardegna potrà contare su un sistema di Servizi per l’impiego rinnovato e rinforzato, su cui potremo fondare Politiche attive per il lavoro più efficaci. Un sistema più efficiente e giusto, oltre che territorialmente uniforme, con una più precisa attribuzione delle funzioni svolte dai diversi soggetti pubblici coinvolti, in particolar modo tra Assessorato, Aspal e servizi per l’impiego pubblici e privati».

«La quasi unanimità che ha caratterizzato l’approvazione della riforma – ha sottolineato ancora Francesco Pigliaru – è anche un ottimo esempio di proficua collaborazione istituzionale tra tutte le forze politiche del Consiglio regionale e l’esecutivo». L’iniziativa della legge, infatti era stata avviata un anno fa dalla Giunta con un disegno di legge, poi sostituito da un nuovo testo organico (elaborato nella II Commissione del Consiglio con il contributo di tutte le forze politiche), che si è reso nel frattempo necessario dopo le novità legislative intervenute a livello nazionale con il Jobs Act e, in Sardegna, con la riforma degli Enti locali. «Il voto di oggi – ha concluso il presidente della Regione – ci restituisce un clima di fattiva collaborazione tra istituzioni che, se riproposto per altri provvedimenti, consentirà di avere con maggiore rapidità e condivisione le altre importanti riforme che vogliamo realizzare e di cui la Sardegna ha bisogno.»

Francesco Pigliaru 4

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Gli artigiani sardi sbarcano su uno dei portali commerciali più importanti al mondo. Una vetrina dedicata alle produzioni tradizionali isolane da oggi è on-line nel marketplace “Made in Italy” di Amazon, sui mercati nazionale, inglese e tedesco e, a breve, anche in quello USA. Il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi, e il marketplace manager di Amazon, Giulio Lampugnani, hanno presentato oggi il progetto alla Fiera dell’Artigianato artistico e del tappeto di Mogoro.
«Le opportunità offerte dall’e-commerce sono importanti per tutti, ma per un’isola lo sono mille volte di più. È un cambio epocale, una scommessa gigantesca che siamo pronti ad affrontare e che vogliamo vincere. L’iniziativa che illustriamo oggi è un primo, importante passo in questa direzione – ha detto il presidente Francesco Pigliaru -. Siamo la prima regione italiana a sbarcare con il nostro artigianato artistico sulla vetrina del Made in Italy della piattaforma, preceduti solo dalla città di Firenze. Grazie a questo importante passaggio, gli artigiani sardi possono iniziare a presentarsi insieme, ognuno con il proprio pezzetto di eccellenza, al mercato mondiale. Il nostro ruolo è accompagnarli, facilitare il percorso e favorire le collaborazioni, oggi con Amazon, domani con altri grandi protagonisti dell’e-commerce internazionale – ha aggiunto il presidente Pigliaru -. Lavoriamo perché dopo l’artigianato artistico sia la volta dell’agroalimentare, l’altro potenziale straordinario che possediamo e che messo in rete potrà essere volano di sviluppo diffuso, in grado di creare lavoro e benessere. Abbiamo investito moltissimo sulla banda ultra-larga, che in tempi brevi riusciremo a portare in tutti i Comuni della Sardegna comprese le aree rurali. È un altro tassello per costruire il futuro della Sardegna che vogliamo – ha concluso il presidente Pigliaru -, una terra che sa crescere portando nel mondo le sue produzioni di qualità».
«Oggi festeggiamo uno degli eventi più importanti e il tassello fondamentale di un progetto ambizioso di valorizzazione dell’artigianato artistico, tradizionale e di design della Sardegna. Attraverso l’e-commerce stiamo presentando al mondo prodotti di straordinaria qualità, che raccontano la nostra regione e una storia profonda», ha aggiunto l’assessore del Turismo, Artigianato e Commercio, Francesco Morandi. «L’identità, la cultura e il radicamento territoriale si trasformano in un’emozione e in un oggetto che da oggi può essere acquistato in una vetrina mondiale. La Regione, che ha accompagnato gli artigiani verso questo importante traguardo, proseguirà l’azione con misure di promozione, assistenza tecnica e creando opportunità di commercializzazione su una serie di altri canali, tra cui i nuovi shop Sardegna negli aeroporti regionali», ha detto l’assessore del Turismo sottolineando, da ultimo, l’importanza del nuovo progetto di rilancio del marchio Isola, lo storico cavallino disegnato da Eugenio Tavolara. Gli ex centri pilota saranno riaperti, col coinvolgimento degli Enti locali, diverranno centri di produzione, esposizione e formazione.
I protagonisti della nuova vetrina Sardegna su Amazon sono i 57 artigiani che hanno aderito al progetto, che non ha avuto costi per la Regione Sardegna. Sul portale commerciale internazionale si venderà la ceramica, la coltelleria, i gioielli, legno, tessitura, vetro, complementi d’arredo e abbigliamento prodotti nell’isola. Quasi ottocento gli oggetti sardi che ora potranno essere acquistati on-line. Un’opportunità importantissima che proietterà la Sardegna, i suoi artigiani e le loro opere sul palcoscenico globale.

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Palazzo della Regione 1 copia

Oltre 350 milioni di euro – e ben 950 nel triennio – per la lotta alla povertà e per l’inclusione sociale. È la dotazione finanziaria della delibera “Una società inclusiva”, approvata dalla Giunta regionale nella sua ultima riunione e presentata oggi dal presidente Francesco Pigliaru, insieme agli assessori Luigi Arru (Sanità) e Virginia Mura (Lavoro). Il documento, adottato con il metodo della Programmazione unitaria 2014-2020 (Programma di intervento 7 – Inclusione Sociale), riunisce tutti gli interventi che la Regione mette in campo con i vari assessorati coinvolti: Programmazione e Bilancio, Lavoro e Formazione, Agricoltura e riforma agropastorale, Sanità e Politiche sociali, Pubblica Istruzione e Lavori pubblici. Le risorse sono per la maggior parte di provenienza regionale (237,8 milioni), a seguire statali (59,4 milioni) ed europee (53,5 milioni). L’incontro con i giornalisti si è focalizzato anche su un secondo provvedimento adottato dall’esecutivo, connesso con il tema dell’inclusione sociale: il “Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati”. Il documento, che affronta in modo organico le problematiche connesse con il fenomeno, è frutto anch’esso di un lavoro congiunto di tutti i settori dell’amministrazione regionale coinvolti, coordinati da Angela Quaquero, delegata del Presidente per le questioni relative ai migranti.
La delibera organizza i numerosi interventi programmati lungo sei obiettivi generali (“Spendere in modo più efficace ed efficiente per garantire una protezione sociale adeguata e sostenibile”, con dotazione di 216,15 milioni di euro; “Lotta alla povertà” con 55,79 milioni; “Promuovere politiche per il sostegno e l’inclusione sociale” con 23,32 milioni; “Rafforzamento dell’economia sociale” con 8,69 milioni; “Supporto alle famiglie e alla genitorialità” con 27,95 milioni e “Sperimentare progetti di innovazione sociale” con 18,97 milioni). Ciascun obiettivo generale si articola a sua volta in obiettivi specifici, attuati da una serie di misure che, affidate ciascuna all’Assessorato di competenza, vanno a incidere sui vari ambiti in cui si declina la lotta alla povertà e l’inclusione sociale. Si va dagli interventi di carattere socio-sanitario a quelli rivolti all’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, dal superamento del disagio abitativo al sostegno al welfare familiare. Il metodo della Programmazione unitaria, già adottato dalla Giunta nelle delibere “Priorità Lavoro” e “Priorità Scuola”, adottate nel 2015, permette di progettare e realizzare, attraverso il lavoro della Cabina di regia, un quadro organico di tutti gli interventi che la Regione mette in campo, con la possibilità di spendere in modo efficiente e organizzato le non poche risorse messe a disposizione e mappare i bisogni soddisfatti, evitando doppioni e ambiti non coperti.
Strettamente connesso con la delibera “Una società inclusiva” è il “Piano regionale 2016 per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati” che affronta in modo approfondito tutti gli aspetti connessi al fenomeno.
Il Piano affronta il tema del Soccorso e prima assistenza (su cui la Sardegna, insieme con la Toscana, ha avuto il riconoscimento da parte dell’Unione Europea come miglior pratica messa in campo), la Prima accoglienza, la Seconda accoglienza, Agricoltura sociale, il Sistema di accoglienza dei minori non accompagnati, la Salute dei migranti e la Mediazione interculturale. Un’ampia rosa di azioni (affidate nella loro esecuzione agli assessorati del Lavoro, Sanità, Agricoltura, Pubblica istruzione, Turismo e Enti locali, alla Direzione Generale della Protezione Civile e all’Agenzia regionale per il lavoro) che copre tanto i momenti iniziali dell’arrivo dei migranti nella Regione, quanto quelli successivi, nell’ottica di un percorso di assistenza immediata e poi di integrazione nella società sarda per coloro che intendono restare nell’Isola.

«Il Piano è all’insegna dell’unitarietà degli interventi e del coordinamento tra tutte le parti coinvolte a diverso titolo nel sistema dell’accoglienza – ha spiegato Angela Quaquero, delegata della Presidenza per le questioni relative ai migranti – e siamo tra le poche regioni ad essersi dotata di questo strumento. Per la prima assistenza, nella fase dell’accoglienza al momento dello sbarco, abbiamo avuto un importante riconoscimento a livello europeo come “buona pratica”, ora dobbiamo affrontare le criticità del secondo passaggio, del dopo sbarco, e per questo è fondamentale il ruolo dei mediatori culturali, per il quale l’assessorato del Lavoro ha predisposto un bando di selezione.»

 

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«La Regione sblocchi immediatamente le procedure per assegnare ai Comuni i fondi destinati al sostegno delle famiglie numerose. Si tratta di contributi regionali (Bonus famiglia) a favore di ciascun nucleo familiare residente in Sardegna, con un numero di figli a carico pari o superiore a quattro, con età compresa tra zero e 25 anni. Ma nonostante si tratti di dare una mano d’aiuto a chi realmente ha difficoltà economiche, e sebbene i fondi siano stati regolarmente iscritti nella Finanziaria 2016, gli uffici regionali competenti non hanno ancora provveduto a liberare le risorse.»

Lo scrive in una nota, Ignazio Locci, consigliere regionale del gruppo Forza Italia Sardegna.

«I Comunì, intanto, si trovano costretti a fronteggiare le continue richieste di famiglie numerose sarde che aspettano il contributo, assegnato già in passato, fondamentale per le esigenze principali, nonché per sostenere la formazione dei figli – aggiunge Ignazio Locci -. Questi fondi, infatti, spesso sono stati impiegati per le spese necessarie a pagare gli studi, l’acquisto dei libri di testo o anche solo per contribuire alle rette mensili per le attività sportive.»

«Francesco Pigliaru e Luigi Arru, dunque, non si voltino dall’altra parte e accelerino le pratiche per mettere i Comuni nelle condizioni di erogare i fondi che, come detto, sono vitali nel bilancio familiare, soprattutto quando si tratta di nuclei con più di quattro figli. E non vorremmo – conclude Ignazio Locci – che si arrivasse a rinunciare all’università o allo sport soltanto perché la Giunta non adempie per tempo agli obblighi che ha con i sardi.»

Ignazio Locci 6 copia

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Il 25 marzo scorso si concluse, dopo cinque giorni di dura protesta, l’occupazione del silos dello stabilimento ex Alcoa da parte dei tre segretari Roberto Forresu della FIOM-CGIL, Rino Barca della FSM-CSL e Daniela Piras della UILM-UIL. Alla base della decisione assunta dall’assemblea dei lavoratori davanti al presidio che si protrae ormai da quasi due anni, un atto di fiducia nei confronti del Premier Matteo Renzi che qualche ora prima aveva assunto personalmente impegni precisi, per favorire lo sblocco ed una rapida conclusione positiva della vertenza.

Il segretario generale della CGIL, Roberto Puddu, spiegò che si trattava di una sospensione dell’iniziativa di mobilitazione, appunto come segnale di fiducia verso il presidente del Consiglio ed il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, ed auspicò che nei successivi 15 giorni venissero compiuti i passi necessari alla conclusione della trattativa con la Glencore, la multinazionale svizzera che ha mostrato interesse concreto all’acquisizione dello stabilimento.

Giorni, da quel 25 marzo, ne sono trascorsi ben più di 15, esattamente 39, e l’allungamento dei tempi è stato motivato principalmente con le dimissioni del ministro dello Sviluppo economico, Federica Guidi, maturate pochi giorni dopo a seguito delle note vicende giudiziarie che hanno visto coinvolto l’ex compagno del ministro. Ora i lavoratori, con una delegazione sindacale e i segretari territoriali di Fsm, Fiom, Uilm e Cub, chiedono al presidente del Consiglio dei Ministri il rispetto degli impegni presi e per farlo hanno deciso di raggiungere ancora una volta la Capitale, dove arriveranno domani per incontrare il Governo.

Rino Barca, Roberto Forrsu e Daniela Piras Rino Barca copia Daniela Piras e Roberto Forresu

Silos occupato

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Francesco Pigliaru 4

Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, è intervenuto stamane in apertura dell’incontro “Anticorruzione e Trasparenza: una piattaforma di interazione“, organizzato all’Auditorium di Banca Intesa dalla Prefettura di Cagliari con ANCI Sardegna e la collaborazione di ANAC.
«Abbiamo un obiettivo comune: difendere dalla corruzione la libertà, la ricchezza, il lavoro, la credibilità e la certezza del diritto – ha detto il presidente Pigliaru -. Da quando abbiamo iniziato questo percorso alla guida della Regione Sardegna ci rendiamo conto, ogni giorno di più, di quanto sia importante la trasparenza. Consente il controllo che previene la corruzione e nello stesso tempo aiuta l’efficienza, serve a migliorare la qualità delle politiche.Rendere trasparenti azioni e percorsi significa confrontarsi direttamente con i cittadini, coinvolgere la comunità a tutti i livelli. A cominciare dal disegno di legge sull’edilizia, abbiamo scelto di portare all’attenzione pubblica le nostre azioni in corso d’opera. Lo facciamo con i disegni di legge ma anche con la costruzione dei bandi, perché nulla sfugga e perché i dettagli possano essere corretti e migliorati attraverso un processo partecipativo, nell’interesse generale.»
Nel suo intervento il presidente Pigliaru ha illustrato le azioni della Regione Sardegna, che ha investito e investe molto su questo fronte, sia nella formazione del personale che nella adozione di strumenti idonei a prevenire il verificarsi di comportamenti corruttivi o, comunque, non improntati all’integrità. Al centro dell’impegno, promuovere la partecipazione attiva e virtuosa dei cittadini, semplificare la pubblica amministrazione, mettere al pubblico scrutinio norme e bandi, così come garantire i flussi informativi e promuovere condizioni di sicurezza e di vigilanza sulle procedure di gara.
«Patti di integrità estesi ai Comuni, il Protocollo di azione per la Vigilanza collaborativa, la piattaforma di e-democracy che ha già lanciato 11 consultazioni pubbliche, una serie di prossimi Sportelli territoriali e azioni mirate nelle scuole sono alcuni degli strumenti con cui la Regione si impegna a garantire la legalità – ha spiegato Francesco Pigliaru -. Si tratta di un percorso impegnativo e complesso, ma che portiamo avanti con convinzione, perché sappiamo bene che riuscire ad avere una Regione al riparo dalla corruzione vuol dire molte cose, compresa la capacità di attrarre investimenti: ogni punto di corruzione in meno significa possibilità in più di creazione di opportunità di occupazione. Noi ci siamo, per lavorare in sinergia a una piattaforma informatica che monitori il sistema degli appalti pubblici, implementata da una rete di istituzioni riunite in un osservatorio e gestite, se vorrà, dalla Prefettura – ha concluso il presidente della Regione -. Siamo pronti ad agire insieme per essere sempre più attivi ed efficaci nel presidio della legalità.»

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Il Premier Matteo Renzi ha incontrato oggi i lavoratori dell’Eurallumina che da due giorni manifestano davanti alla Camera dei deputati, per sollecitare una soluzione alla lunga vertenza per il rilancio dello stabilimento di Portovesme, fermo ormai da oltre 7 anni.

Con il Premier, c’erano il sottosegretario al CIPE, Luca Lotti, e il deputato del Partito Democratico Francesco Sanna che nel pomeriggio ha diffuso una nota sui contenuti dell’incontro.

«L’incontro – racconta Francesco Sanna – si è svolto nella saletta davanti allo studio del Presidente, dove normalmente si ricevono gli ospiti importanti. Davanti ad un caffè, si è ripercorsa la lunga vicenda di Eurallumina: dalla chiusura della produzione, passando per gli accordi di programma, il contratto di sviluppo con INVITALIA e l’avvio delle procedure di valutazione di impatto ambientale e autorizzative della significativa ristrutturazione dello stabilimento di Portovesme dove si produce l’allumina, il primo stadio (dopo l’estrazione mineraria della bauxite) per l’ottenimento dell’alluminio e delle sue leghe. Sullo specifico dossier di Eurallumina, il presidente del Consiglio ha risposto positivamente alla richiesta formulata dai lavoratori, di uno sforzo di coordinamento finale da parte del Governo di tutte le istituzioni coinvolte – come previsto dagli accordi a suo tempo siglati – per poter concludere positivamente la fase delle autorizzazioni e iniziare l’investimento di ristrutturazione.

La discussione si è poi allargata alle altre “cose da fare” per rilanciare lo sviluppo della Sardegna sud occidentale. Centrale la vicenda ALCOA, per la quale Renzi ha confermato di avere presto in programma un incontro con i vertici di GLENCORE (e lì gli si sono illustrate le sinergie operative della ripartenza di Eurallumina, che farebbe diventare “a chilometri zero” la fornitura della materia prima dello stabilimento ALCOA).»

«Poi si è parlato delle bonifiche – aggiunge Francesco Sanna -, dell’attrattore turistico rappresentato dalle strutture minerarie dismesse e dall’aiuto che può venire da un Parco Geominerario che riprenda a funzionare con la partecipazione delle autonomie locali, della possibilità di rafforzare per dimensione e qualità una ricettività turistica rispettosa del paesaggio e dell’ambiente. E ancora: della possibile coesistenza e crescita di un settore agroalimentare e della pesca (e qui gli diciamo sulla necessità di aumentare le quote di pesca delle tonnare sarde, sia per il richiamo turistico, sia per la possibilità di trasformazione in loco e tracciabile di un prodotto di successo in tutto il mondo).

Il presidente ha ricordato la sua “scoperta” – al laboratorio del Gran Sasso – del progetto ARIA, che l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’università americana di Princeton, la Regione Sardegna realizzeranno nella miniera Carbosulcis di Seruci (Gonnesa).  Gli si è spiegato che anche nella completa riutilizzazione di quelle infrastrutture minerarie per fini scientifici e produttivi – anche se non più estrattivi – passa la possibilità di uno sviluppo diversificato del Sulcis, che non vanifichi e faccia scomparire le competenze minerarie di decine di giovani già formati.»

«E’ una chanche da non perdere anche la riconversione di circoscritti ambiti industriali, che potrebbero ospitare senza ulteriore consumo del suolo a Portovesme uno degli stoccaggi del Gas Naturale Liquido della Sardegna, così come ENEL va invece invitata a mettersi nelle condizioni di fare sinergia con la possibile realizzazione di uno stabilimento per la produzione di etanolo.

Di tutte queste cose, il presidente del Consiglio si è impegnato a tener conto, nella fase conclusiva della redazione del Patto per la Sardegna, che sottoscriverà con il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, nella sua prossima visita nell’Isola.

Durante la riunione – conclude Francesco Sanna -, i lavoratori non si sono tolti il casco protettivo, non per maleducazione, ma per auspicio di doverlo rimettere ogni giorno, nel loro stabilimento di nuovo in marcia.»

Eurallumina a Roma 2 Sciopero Eurallumina

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La Giunta regionale intervenga per la risoluzione della grave situazione di disagio economico dei lavoratori in mobilità in deroga. Lo ha chiesto, con un’interrogazione al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore del Lavoro Virginia Mura, il consigliere regionale Alessandro Unali (PRC),

«Ai circa 14mila lavoratori sardi in mobilità in deroga – sottolinea il consigliere Unali – sono stati pagati i primi quattro mesi del 2014 e come rappresentante delle Istituzioni non posso accettare che migliaia di lavoratori e le loro famiglie si trovino in condizioni di povertà, in certi casi povertà estrema, a causa dei ritardi con i quali si decide come risolvere la situazione.»

«L’assessore Mura – aggiunge Unali -, ha dichiarato di poter risolvere il problema del pagamento delle indennità per il 2014, utilizzando le risorse del Fondo di Sviluppo e Coesione per circa 45 milioni di Euro, per cui è necessario che si si decida in fretta sull’erogazione dei pagamenti, che si metta in essere un piano efficace di politiche attive mirato per il reinserimento di tutti questi lavoratori e che, nel contempo, si trovi una celere soluzione per l’accompagnamento alla pensione dei lavoratori ai quali mancano solo pochi anni.»