22 July, 2024
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Domani, venerdì 19 febbraio, dalle 15.00 alle 19.00, al Conservatorio di musica “Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, è in programma la finale della terza edizione del Contamination Lab dell’Università di Cagliari che ha per testimonial il campione di ciclismo, Fabio Aru. Otto start up hanno superato le selezioni per approdare all’atto conclusivo dell’evento. Una giuria qualificata valuta le esposizioni delle idee imprenditoriali, dalla durata di pochi minuti, forgiate dai team. Conduce Luca De Biase (Il Sole24Ore). La partecipazione all’evento è gratuita. Sul sito  www.unaveraimpresa.it il form per assistere alla finale.

Gli 8 finalisti.

1) BautifulBox: risolve il problema dei padroni che devono lasciare il cane in casa da solo. La console sfrutta l’olfatto dell’animale, lo intrattiene con giochi, è dotata di webcam e programmabile da smartphone.

2) BXTAR: sistema integrato du luce posteriore smart pensata per le esigenze di sicurezza e stile del ciclista urbano.

3) EDUchair: prima sedia ergonomica intelligente pensata per i bambini in età scolare. Educa al mantenimento della postura corretta. Un sistema di sensori monitora lo sbilanciamento, un feedback sonoro rileva posizioni scorrette.

4) Hexacharge: sistema di basi per la ricarica wireless della batteria degli smartphone, pensata per luoghi pubblici di ristoro o coworking.

5) Jara Urban Farm: vaso automatizzato, tecnologia che soddisfa esigenze dell’ortaggio nella crescita (irrigazione, nutrimento, protezione da insetti). Ha un sistema di comunicazione led e app per smartphone.

6) Need for Nerd: community di esperti che trova in tempo reale la soluzione ai problemi di programmazione.

7) Phytoness: produce kit per analisi fogliare per agricoltori e agronomi. Trova scompensi nutrizionali nelle piante, con risultati immediati. Riduce gli sprechi.

8) Yenetics: innovativo test non invasivo per le cento malattie genetiche più diffuse al mondo. I competitors ne testano 15. Il mercato dei test prenatali non invasivi cresce del 19.8 per cento annuo.

Nato nel 2013, su sollecitazione del MIUR e del MISE, il Contamination Lab è considerato ormai un appuntamento fisso che mette a confronto idee imprenditoriali innovative di studenti e neolaureati e le fa incontrare con investitori, imprenditori, esperti, ed operatori finanziari.

La partecipazione all’evento è gratuita, basterà registrarsi online attraverso il form presente sul sito  www.unaveraimpresa.it. All’evento, finanziato nell’ambito del progetto Innova.Re, viene presentato un video inedito del campione di ciclismo di Villacidro Fabio Aru.

Per l’ateneo di Cagliari, sono previsti interventi del rettore Maria Del Zompo, del pro rettore Innovazione, Annalisa Bonfiglio, e del direttore scientifico di CLab-Unica, Maria Chiara Di Guardo. All’evento prendono parte anche Augusto Coppola (Innovaction Lab) e Mario Mariani (The Net Value). In avvio dei lavori interviene Francesco Pigliaru, interverrà presidente della Giunta regionale. La serata si chiuderà con le premiazioni dei vincitori e un buffet di networking.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Industria e dei Lavori pubblici, Maria Grazia Piras e Paolo Maninchedda, e il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, hanno incontrato ieri sera, nel Palazzo di Viale Trento, a Cagliari, i rappresentanti della Cisl e del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente che l’altro ieri hanno manifestato nel capoluogo.

Nel corso dell’incontro sono state affrontate le principali questioni che riguardano il Sulcis, dalla salvaguardia delle grandi industrie (Alcoa, Portovesme srl, Eurallumina), al salvataggio di Igea (oggi impegnata nei lavori di bonifica e risanamento ambientale), al programma del Piano Sulcis (oltre 620 milioni di euro, tutti impegnati, distribuiti in quasi 70 interventi in capo ai Comuni, agli Enti e agli altri soggetti interessati).

Il presidente Pigliaru, confermando gli impegni per il Sulcis, ha sottolineato innanzitutto il lavoro svolto dalla Giunta inn questi ultimi due anni, anche in collaborazione con il Governo nazionale, per mettere in sicurezza alcune importanti realtà industriali, con la conseguente tutela di migliaia di posti di lavoro. In merito al Piano Sulcis, il presidente Pigliaru ha ricordato che, dopo il ritardo iniziale, il problema principale era velocizzare i tempi di attuazione, ed è proprio su questo versante che si è concentrata l’azione della Regione.

«E’ stato un incontro positivo e abbiamo ascoltato le richieste dei movimenti – ha detto Francesco Pigliaru -. Lavoriamo ogni giorno per dare risposte alle istanze che arrivano da tutta la Sardegna. Lo abbiamo fatto, e lo facciamo, anche per il Sulcis, di cui conosciamo perfettamente il disagio economico e sociale. Rispetto al passato, abbiamo fatto interventi di buona amministrazione.

Intanto, abbiamo dato un’accelerata al Piano Sulcis. mettendo a correre importanti risorse finanziarie. Sappiamo che il Piano è perfettibile e per questo stiamo lavorando per integrarlo con altri interventi e per ricevere anche eventuali nuove proposte. E’ questo il senso anche dell’incontro di oggi. Il risanamento di Igea ci consente di imprimere una svolta anche ai progetti delle bonifiche ambientali. Questo è il primo passo per valorizzare il territorio – ha concluso il governatore Pigliaru – e costruire un nuovo sviluppo basato sulle potenzialità del turismo, del settore agroalimentare e della valorizzazione dei beni culturali e archeologici.»

A conclusione dell’incontro, il presidente Pigliaru e i rappresentanti dei movimenti che hanno richiesto di poter contribuire ai tavoli di proposta, hanno auspicato per il futuro maggiori occasioni di confronto unitario.

La proposta del presidente Pigliaru, condivisa dal tavolo, è stata quella di far predisporre a una rappresentanza dei movimenti una piattaforma di contenuti e proposte da discutere nel prossimo incontro.

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Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente, a nome del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente, in una nota esprime moderata soddisfazione per l’esito dell’incontro avuto ieri sera con il governatore della Sardegna, Francesco Pigliaru.

«Quello tenutosi ieri – si legge nella nota – è solo l’inizio di un percorso di dialogo tra parti sociali e governo regionale. Il Presidente, d’accordo con i delegati, ha ammesso che il Piano Sulcis è perfettibile e che presenta alcune criticità. Nei prossimi giorni lavoreremo alacremente ad un dossier da presentare al governatore, all’incontro successivo, con l’obiettivo di approfondire i contenuti e le proposte presentate dal Comitato.»

Le proposte del Comitato sono così sintetizzabili:

• Nomina di un commissario straordinario per il PIANO SULCIS, secondo il modello EXPO’, che si occupi della spendita dei denari e dell’avvio dei cantieri in tempi certi e immediati, verificando, normativa alla mano, se e come sia possibile coinvolgere il maggior numero di imprese della zona.

• Definizione di un piano occupazionale per il SULCIS.

• Sottoscrizione di un accordo quadro e di programma per il rilancio del sistema economico e sociale.

«Certamente – ha commentato Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente -, quello di ieri non è stato un incontro risolutore, ma sicuramente molto importante. E’ un inizio. Ciò che conta è che abbiamo riscontrato la disponibilità al dialogo da parte del presidente Pigliaru e degli assessori regionali presenti. Nutriremo il dialogo iniziato con la riunione di ieri costantemente e vigileremo che gli impegni assunti e cristallizzati ieri vengano rispettati e ottemperati.»

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Ancora una riunione interlocutoria quella svoltasi questo pomeriggio a Palazzo Chigi sulla vertenza dello stabilimento ex Alcoa. Il Governo, rappresentato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti, affiancato dal segretario generale di Palazzo Chigi, Paolo Aquilani, ha confermato l’impegno a mantenere la vertenza aperta su tutti i fronti ed ha aggiornato l’incontro con le organizzazioni sindacali al 7 marzo prossimo.

Le parti stanno lavorando per la definizione della partita energetica, con il riconoscimento al nuovo acquirente (la multinazionale svizzera Glencore), un accordo bilaterale di lungo termine «che – ha spiegato il segretario della Uilm, Mario Ghini – porterebbe il costo energetico ad essere tra i più competitivi d’Europa e questo fa ben sperare per il prosieguo del confronto con Glencore che si farà nei prossimi giorni». E’ stata esclusa invece la nomina di un commissario per Alcoa, in quanto non sussistono né le condizioni per poter utilizzare la legge Marzano né quelle previste per l’Ilva.

Alla riunione hanno partecipato, il presidente della Giunta regionale della Sardegna, Francesco Pigliaru, il coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi e il responsabile dell’Unità di gestione delle crisi industriali del ministero dello Sviluppo economico, Giampiero Castano. Il ministro Federica Guidi non ha partecipato perché impegnata fuori sede in incontri istituzionali ma si è tenuta costantemente in contatto telefonico.

«La presidenza del Consiglio – ha detto da parte sua Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl – ci ha informato che Glencore non ha ancora dato la risposta che si attendeva per il 20 gennaio. Nel frattempo il ministero dello Sviluppo economico sta lavorando con un gestore di energia disponibile ad un accordo di lungo periodo bilaterale.»

L’ipotesi allo studio, secondo Bentivogli, prevede di utilizzare i primi due anni di superinterrompibilità e i successivi di interrompibilità per avvicinare il prezzo dell’energia a quello previsto nel memorandum of understanding (con una media per 10 anni al di sotto dei 30 euro/MW).

Il Governo chiederà a Glencore una risposta definitiva entro febbraio e, al tempo stesso «ha informato di aver richiamato Alcoa, dopo aver dato l’autorizzazione per l’accesso in data room, a consentire la visita all’altra società che ha dichiarato interesse all’acquisto, Sider Alloys per completare il quadro utile ad avere informazioni complete per presentare un piano industriale e finanziario e formulare la sua offerta.

«I lavoratori dell’indotto sono senza alcun reddito, a breve anche i lavoratori Alcoa. È inaccettabile che dopo 4 anni di lotta e di promesse e illusioni i lavoratori siano senza prospettive. Vogliamo il Governo – ha concluso Marco Bentivogli – tutto in campo per una soluzione positiva.»

«Da oltre un anno lavoriamo giorno per giorno, settimana dopo settimana, per trovare una soluzione, ben consapevoli che la situazione è difficile – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. C’è ancora da lavorare molto insieme al Governo su dettagli importanti, per essere in grado offrire condizioni che siano convincenti per l’investitore interessato. Lo faremo in pochi giorni. Intanto dal Governo oggi è arrivato un messaggio importante: è stato affermato con forza l’impegno dell’Esecutivo a mantenere comunque aperta la prospettiva, affinché nel Sulcis riparta la produzione dell’alluminio. Questo è un punto fondamentale e vogliamo dare fiducia a queste parole del Governo, che hanno un significato rilevante.»

Durante lo svolgimento dell’incontro, è proseguito in Piazza Montecitorio il presidio degli oltre 200 lavoratori che hanno raggiunto la Capitale per sollecitare una soluzione rapida della lunga vertenza, iniziata oltre tre anni fa con la chiusura dello stabilimento da parte di Alcoa.

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Il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, incontrerà domani, mercoledì pomeriggio, alle 17.00, una delegazione del Comitato per la mobilitazione generale popolare del Sulcis Iglesiente che oggi ha manifestato con un migliaio di persone a Cagliari, davanti al Palazzo della Regione, in viale Trento, per rivendicare lo sblocco di tutte le risorse contenute nel Piano Sulcis e la nomina di un commissario straordinario che si occupi della spesa dei fondi e dell’avvio immediato dei cantieri, nonché un Piano occupazionale straordinario per il territorio.

La delegazione sarà composta da Fabio Enne, segretario generale dell’Ust Cisl del Sulcis Iglesiente; Elio Cancedda, rappresentante del Movimento delle Partite Iva del Sulcis Iglesiente; Paolo Aureli, rappresentante del movimento Zona Franca; Ivan Garau, rappresentante del movimento artigiani e commercianti; Simone Siotto, rappresentante dei comitati dei disoccupati; e, infine, Ivano Sais, rappresentante del movimento degli studenti.

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La Giunta regionale ha fatto marcia indietro sulla decisione di aumentare Irap e Irpef per ripianare il deficit della Sanità. Questa mattina l’assessore del Bilancio e Programmazione, Raffaele Paci, nel corso dell’audizione nella Terza commissione presieduta da Franco Sabatini (PD), infatti, ha annunciato che saranno cancellati gli aumenti delle aliquote Irpef e Irap dalla Manovra 2016.

Il rincaro temporaneo ipotizzato in attesa e con l’impegno di trovare una possibile alternativa, sarà congelato fino a quando verrà valutato il da farsi alla luce dei risultati del primo anno di entrata in vigore del Piano di rientro della Sanità, che impone di risanare un debito di 750 milioni di euro in tre anni.

Sarà ora l’Aula di via Roma, in sede di votazione della Finanziaria, a decidere se accogliere la proposta dalla Giunta che cancella l’aumento delle aliquote, approvando l’emendamento che sterilizza gli aumenti grazie allo stanziamento della somma necessaria. La “sterilizzazione” del rincaro – così si dice in gergo tecnico – sarà infatti proposta dalla Giunta al Consiglio con un emendamento alla Manovra 2016 attualmente in discussione nella terza commissione consiliare.

«Abbiamo trovato la strada che cercavamo per evitare il rincaro di Irpef e Irap e l’abbiamo immediatamente percorsa – ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru -. Proporre l’aumento delle aliquote ci è costato molto, come Giunta e a me personalmente, ma la grave situazione del debito in Sanità andava affrontata seriamente e non più rinviata, soprattutto per tutelare il futuro dei nostri giovani ai quali vogliamo consegnare una Regione con i conti in ordine. Così abbiamo preso in mano la situazione, proposto una legge che doveva essere approvata inderogabilmente entro il 31 dicembre 2015 ma allo stesso tempo abbiamo lavorato ogni giorno per trovare una strada alternativa. L’abbiamo individuata, ed è quella che oggi percorriamo. Adesso lavoreremo per evitare gli aumenti anche il prossimo anno.»

«Sono molto soddisfatto di poter garantire oggi che, se il Consiglio lo vorrà, Irpef e Irap resteranno invariate per i sardi – ha detto l’assessore della Programmazione e del Bilancio Raffaele Paci -. Abbiamo più volte detto che non ci faceva piacere dover ritoccare le aliquote, che avremmo cercato una strada per evitarlo e io stesso ho ripetuto che speravo di poter presto annunciare ai nostri concittadini che le tasse non sarebbero aumentate. Ma intanto era assolutamente necessario mettere in sicurezza i conti approvando una legge che sarebbe stata inefficace se non fosse stata licenziata a dicembre 2015. A quel punto abbiamo potuto lavorare a cercare una soluzione e l’abbiamo trovata, e voglio ripetere con estrema chiarezza che non era in alcun modo possibile riuscire a farlo prima dell’approvazione in Giunta del preconsuntivo 2015 la scorsa settimana, perché solo allora abbiamo avuto certezza dei conti del 2015. Possiamo così andare avanti con il risanamento del debito senza ricorrere all’aumento delle tasse, una misura comunque straordinaria e temporanea che riguardava le fasce più abbienti. Ora – ha concluso il vicepresidente della Regione -, porteremo la nostra proposta al Consiglio, tenendo ben a mente che il risanamento dei conti della Sanità deve procedere in modo rapido e rigoroso.»

La Giunta cercherà di evitare l’incremento delle aliquote anche per il prossimo anno, ipotesi possibile e realizzabile se il piano di rientro della spesa sanitaria porterà ai risparmi ipotizzati, se il ciclo economico continuerà a essere positivo e se entrambi questi risultati saranno accompagnati da una mirata ed efficace spending review della spesa pubblica. Parallelamente, il governo regionale è impegnato in un serrato confronto con quello nazionale per ottenere la riduzione degli accantonamenti fiscali e per l’uso vincolato delle riserve erariali.

Il congelamento dell’aumento è stato possibile attraverso la riduzione (in Finanziaria) dello stanziamento per il Fondo residui perenti dell’importo pari alla perdita di gettito (70 milioni). Una manovra molto tecnica, che non poteva essere né individuata né garantita prima del via libera alla delibera sul preconsuntivo 2015 licenziata dalla Giunta martedì 8 febbraio, delibera che fa i conti sull’avanzo di amministrazione del 2015 rispetto a quello dell’anno precedente. In pratica, la legge 118 – quella sul bilancio armonizzato – impone che il fondo residui perenti vada incrementato con un accantonamento ulteriore del 20% all’anno del suo importo totale. Non sapendo se con l’avanzo di amministrazione si sarebbe potuta garantire quella quota ulteriore, si è dovuto iscrivere la quota nel bilancio di previsione 2016 approvato a dicembre. Avendo poi il preconsuntivo approvato l’8 febbraio rilevato un avanzo di amministrazione superiore a quanto necessario, è stato possibile “liberare” dalla manovra l’importo pari a quello che si stimava di poter incassare con l’aumento del gettito Irap e Irpef, e destinare così al fondo perenti parte dell’avanzo di amministrazione.

Soddisfazione per il congelamento dei previsti aumenti di Irap e Irpef è stata espressa dal presidente della commissione, Franco Sabatini (Pd) che ha ricordato come nel corso della audizioni, sia i rappresentanti del mondo delle imprese che i sindacati avessero auspicato una soluzione in grado di scongiurare un innalzamento dei livelli di tassazione, così da non compromettere la ripresa economica in atto anche nell’Isola.

Franco Sabatini ha quindi rimarcato come sul fronte del contenimento della spesa sanitaria (il cui risanamento del debito resta l’obiettivo strategico del governo del centrosinistra e che è stata la causa della modifica al rialzo delle aliquote Irap e Irpef) sembrano muoversi con determinazione e competenza i commissari di Asl e Aou che nei giorni scorsi hanno illustrato nel parlamentino della Programmazione le azioni poste in essere per conseguire i risultati della spending review imposta dall’esecutivo regionale.

«Esprimo inoltre soddisfazione – ha concluso Franco Sabatini – per il metodo utilizzato dall’assessore Paci per comunicare la sospensione dell’aumento delle imposte e cioè di rivolgersi direttamente alla commissione Bilancio, dove il tema è stato dibattuto e discusso, e dove insieme si possono trovare le soluzioni più opportune per incoraggiare la crescita e favorire lo sviluppo e l’occupazione in Sardegna.» 

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Alla vigilia della marcia su Cagliari, in programma domani 16 febbraio, la Cisl del Sulcis Iglesiente e il Comitato per la mobilitazione del territorio hanno inviato oggi una nuova nota al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, nella quale confermano la disponibilità all’attivazione di un tavolo di confronto sui temi del lavoro e della valorizzazione produttiva ed economica del territorio.

«Riproponiamo e confermiamo la nostra disponibilità a partecipare a un tavolo di discussione che si occupi di un progetto per il complessivo rilancio economico del Sulcis, ivi comprese le problematiche riferite al Piano Sulcis – scrive Fabio Enne, segretario generale Ust Cisl del Sulcis Iglesiente anche a nome del Comitato -. Considerata la mobilitazione generale popolare, cominciata il 1° febbraio, che proseguirà in data 16 febbraio con una “Marcia su Cagliari” – aggiunge Fabio Enne -. Riferendoci al suo impegni di convocare la delegazione del Comitato promotore, riformuliamo formale e sollecita richiesta di incontro finalizzata alla costruzione di un’interlocuzione atta a favorire la realizzazione di obiettivi concreti, in particolare sui temi del lavoro e della valorizzazione produttiva ed economica del territorio.»

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Il Comitato per la mobilitazione del Sulcis conferma lo sciopero generale per martedì 16 febbraio anche dopo l’incontro voltosi oggi in Regione, al quale peraltro non è stato invitato.

«Se l’interesse del presidente della Giunta Regionale al Sud Ovest dell’isola è proporzionale al tempo che questa mattina ha dedicato all’incontro da lui convocato per il Piano Sulcis siamo al cospetto di un disastro pressoché annunciato», si legge in una nota.

«Il Presidente – si legge ancora nella nota – si è inoltre sottratto alla richiesta formulata dal comitato di partecipare all’incontro di quest’oggi. Il rifiuto suo è stato un vero e proprio atto irrispettoso che la dice tutta sulla sua capacità d’ascolto e sulla volontà di affrontare i problemi e proporre soluzioni alla tragedia Sulcis.»

«Francesco Pigliaru – ha detto Fabio Enne, segretario generale della Cisl – ha abbandonato l’incontro poco dopo il suo inizio, a causa di impegni istituzionali, lasciando i sindaci a discutere tra loro, insieme al coordinatore Cherchi. La riunione si è conclusa con un nulla di fatto. Al termine, solo alcuni amministratori hanno fornito un breve resoconto ai manifestanti.»

«Chiediamo ai primi cittadini di tutto il Sulcis – ha aggiunto Fabio Enne – di unirsi al comitato organizzatore della mobilitazione generale popolare e di sostenere insieme la nostra battaglia.»     

Elio Cancedda, coordinatore del del Movimento Partite Iva, snocciola i dati più significativi del tessuto imprenditoriale: «1.786 imprese cessate nel triennio, 535 solo nel 2015, con una media di oltre 11 imprese la settimana che sono state costrette a chiudere l’attività, con la conseguente perdita di occupazione. Senza un lavoro, per 37mila disoccupati, non c’è speranza per il futuro».

Il comitato popolare composto da Cisl, Cisal, Fismic Consal, il Movimento Partite Iva Sulcis Iglesiente, artigiani, commercianti, pastori, pescatori, il Movimento Sardegna Zona Franca, il Movimento studentesco del Sulcis, i Movimento disoccupati di Carbonia e Iglesias, il Comitato per la salute del Sulcis, nonché associazioni di volontariato, comitati e movimenti della società civile, confermano lo sciopero generale indetto dai sindacati, e la chiusura di tutte le attività martedì 16 febbraio con marcia su Cagliari, per manifestare il degrado sociale.

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Search engine friendly contentSi è svolto questa mattina, nel palazzo di viale Trento a Cagliari, l’atteso confronto tra il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, gli assessori dell’Industria, dei Lavori pubblici e degli Enti locali, Maria Grazia Piras, Paolo Maninchedda e Cristiano Erriu, e il Coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, hanno incontrato i sindaci del territorio (erano assenti soltanto tre sindaci) e i segretari regionali e territoriali di CGIL e UIL, per fare il punto sulla situazione del sistema industriale della zona (Centrale Enel, Portovesme srl, Eurallumina e Alcoa) e sullo stato di attuazione del Piano Sulcis.
Nel corso dell’incontro, il presidente Pigliaru, l’assessore Piras e il Coordinatore del Piano Sulcis, Tore Cherchi, si sono soffermati sulle principali questioni industriali. La centrale termoelettrica del Sulcis, destinata alla chiusura, grazie all’intervento della Regione sarà messa in sicurezza con il contratto di disponibilità che sarà stipulato da Terna con Enel, che si è impegnata a investire in efficienza e logistica. Anche la questione Eurallumina è in via di soluzione: la Giunta si è assunta la responsabilità di consentire la realizzazione di una caldaia a carbone che sostituirà la vecchia centrale migliorando sia l’efficienza energetica che quella ambientale. Sul fronte energetico, grazie alle interlocuzioni tra Giunta e Governo, la proroga del regime di superinterrompibilità e la stipula di contratti bilaterali consentono di mantenere attive sia la Portovesme srl che lo stabilimento di San Gavino, nonché tutte le aziende che usufruiranno dell’accordo. Infine, si torna a parlare dei progetti sul Biofuel, un investimento che vale 290 milioni di euro (non inseriti nel Piano Sulcis) finanziato da privati con capitale di prestito BEI. Dopo una fase di stallo iniziale, c’è una ripresa dell’iniziativa imprenditoriale. L’azienda, infatti, ha concordato un test industriale con l’Enel per l’utilizzo della lignina, prodotto di scarto nella produzione dei biocarburanti, come biomassa per alimentare la centrale termoelettrica. La decisione sull’investimento sarà presa dopo il test della lignina.
«Il Sulcis è un territorio su cui la Regione lavora a tempo pieno, su tutti i fronti – ha detto il presidente Pigliaru in apertura di incontro -. Il Piano Sulcis, come tutti i Piani, non è perfetto ed è certamente ancora migliorabile, ma è evidente che molte cose sono già state fatte e altre avviate e sostenute, dopo anni di ritardi inaccettabili. Ci siamo ritrovati ad affrontare questioni importanti come il salvataggio di Igea: sembrava tutto perso in partenza e invece le bonifiche si stanno finalmente muovendo, così come qualcosa si sta muovendo per Euroallumina. E se il bando per le imprese spinge le attività private con una buona dotazione finanziaria, per quanto riguarda Alcoa la Regione si sta impegnando a tutti i livelli, lavorando costantemente con Palazzo Chigi perché si arrivi a un risultato positivo. Crediamo nello sviluppo del Sulcis e il nostro sforzo è di lavorare in modo continuo e trasparente: se ci sono difficoltà coordiniamoci per superarle insieme.»
Lo stato di attuazione del Piano Sulcis al febbraio 2016 è stato illustrato dal Coordinatore del Piano, Tore Cherchi. «Tutti i 620 milioni previsti dal Piano sono stati impegnati e sono 70 gli interventi eseguiti, o in fase di esecuzione, di cui la metà di competenza degli enti locali – ha sottolineato Tore Cherchi -. Alcune importanti novità, comunicate oggi, riguardano il bando per le imprese Call For Sulcis, con una dotazione finanziaria di 32 milioni. A fine mese saranno pubblicati i primi bandi. Altre novità importanti interessano i lavori pubblici: l’Anas, infatti, entro febbraio manderà in appalto lavori per 56 milioni di euro. Gli interventi riguardano, tra l’altro, le strade del basso Sulcis, il nuovo ponte sull’istmo e la circonvallazione di Sant’Antioco».

Risultati soddisfacenti sta ottenendo anche l’intervento sulla fiscalità di vantaggio: ne stanno usufruendo circa 4mila imprese artigiane e del piccolo commercio del Sulcis. Non meno rilevanti sono le iniziative nel settore scolastico (5 milioni di euro), il programma di interventi per la bonifica e il risanamento ambientale nei siti industriali e minerari (attività in capo a Igea e ai Comuni interessati) e il programma sulle infrastrutture (in particolare i lavori per l’interconnessione dei bacini del Sulcis Iglesiente al sistema idrico regionale).
A chiudere l’incontro è stata l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras, che ha evidenziato il clima costruttivo nel dibattito con amministratori locali e sindacati.
«Il quadro che emerge è positivo, anche se non mancano criticità già individuate e in via di risoluzione. Molte attività del Piano Sulcis interessano i lavori pubblici, dove si scontano i problemi legati a tutto il sistema del settore. Condividiamo perciò l’esigenza manifestata dai sindaci di un maggior coordinamento tra enti locali e Regione per superare le difficoltà e accelerare l’iter delle pratiche. Siamo anche consapevoli, e su questo – ha detto l’assessore Piras – condividiamo la preoccupazione dei sindacati, che nel Piano manca un intervento di tipo sociale che faccia da cuscinetto tra la situazione attuale e l’avvio delle iniziative imprenditoriali destinate a creare nuova occupazione. Occorre trovare un sistema di sostegno al reddito: pensiamo a un intervento da inserire all’interno della predisposizione dell’iter di dichiarazione di area di crisi complessa o dentro il Patto per il mezzogiorno in discussione con il Governo. Sul piano urbanistico l’adozione di un nuovo provvedimento regionale potrà dare una spinta ai progetti del settore turistico che attendono di essere realizzati”.»
Infine, la questione delle bonifiche. Igea, società in house della Regione sotto il controllo dell’assessorato dell’Industria, sta collaborando con alcuni Comuni nel quadro di progettazione delle bonifiche. In relazione all’intervento nell’area dell’ex Seamag di Sant’Antioco, l’assessore Piras ha detto che proprio ieri Igea ha presentato al ministero dell’Ambiente un cronoprogramma molto stretto di realizzazione dei lavori. Nel corso dell’incontro, i sindaci e i sindacati hanno riconosciuto gli aspetti positivi di quanto fatto finora ma hanno anche ribadito che occorrono adeguate politiche del lavoro e che è necessario sbloccare tutti gli investimenti del settore turistico che ancora attendono una nuova legge urbanistica.

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Search engine friendly contentUna nuova stagione di rapporti tra Sardegna e Corsica, con al centro i temi dell’insularità, svantaggi da superare e opportunità da cogliere. Questo il centro dell’incontro istituzionale e della prima giornata di lavoro comune tra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il presidente della Corsica Gilles Simeoni, prima a Villa Devoto dove hanno incontrato la stampa insieme al presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, poi in Consiglio per la riunione con i capigruppo dell’assemblea sarda.

Per Simeoni, in Sardegna su invito del presidente Pigliaru, è stato il primo viaggio istituzionale all’estero. Dopo la visita al Museo archeologico per ammirare le statue di Mont’e Prama, la delegazione del governo corso, composta Jean-Félix Acquaviva (Trasporti e montagna), Fabienne Giovannini (Agenzia Urbanistica e pianificazione territoriale), Jean-Christophe Angelini (Sviluppo economico) e Saveriu Luciani (lingua e cultura corsa, gestione idraulica), ha lavorato insieme ad alcuni assessori della giunta sarda in incontri separati, per mettere a fuoco gli ambiti di condivisione. Ai tavoli erano presenti Gianmario Demuro (Affari generali e riforme), Donatella Spano (Ambiente), Paolo Maninchedda (Lavori pubblici), Massimo Deiana (Trasporti), Francesco Morandi (Turismo) e Cristiano Erriu (Urbanistica). I punti sono stati fissati nella riunione generale, guidata da Pigliaru e Simeoni e in cui sono stati definiti i prossimi passi: gli uffici da subito al lavoro per affiancare ai dossier già avviati con le Baleari quelli aperti oggi con la Corsica, a metà marzo la visita istituzionale del presidente Pigliaru ad Ajaccio e all’inizio di maggio l’incontro a tre alle Baleari.

«La nostra proposta del patto tra isole prende corpo – ha detto Francesco Pigliaru al termine dei lavori -. «Oggi abbiamo scritto i titoli e definito le modalità secondo cui organizzare i contenuti. Come abbiamo detto due giorni fa a Bruxelles nella riunione con la presidente delle Baleari Francina Armengol, gli svantaggi dovuti alla discontinuità territoriale causano alle nostre regioni gli stessi problemi che, nel tempo, sono stati affrontati spesso in modo molto diverso, arrivando a risultati altrettanto diversi. Abbiamo deciso di comparare le esperienze – ha spiegato il presidente della Regione – ragionando insieme su trasporti, energia, turismo, sostenibilità e in generale sviluppo dei nostri territori, così fortemente caratterizzati dalla condizione geografica. Vogliamo confrontarci anche sui rapporti che ognuno di noi ha con il proprio governo centrale, sulle nostre visioni di autonomia, su quanto ne deriva in termini di responsabilità. Sardegna, Corsica e Baleari potranno presentarsi unite a discutere di insularità con l’Unione europea, e farlo partendo da una prospettiva condivisa e su cui si è lavorato congiuntamente. Non ci interessa formare un’associazione d’intenti – ha concluso Francesco Pigliaru -, ma essere pragmatici, per raggiungere tutti più rapidamente i nostri obiettivi. È l’Europa a offrirci l’opportunità di pensare alle nostre isole come a una macroregione, sta a noi coglierla.»